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    Piacenza, Bernardi: “Credo che dal quarto all’ottavo posto sarà una battaglia”

    Di Redazione Procede il mercato della Gas Sales Bluenergy Piacenza in vista della prossima stagione di Superlega. Tanti volti nuovi e giovani atleti emergenti che potranno dire la loro durante il campionato. Ne è certo l’allenatore Lorenzo Bernardi come lui stesso ha dichiarato al quotidiano Libertà, ma c’è da completare ancora la rosa. Una squadra costruita per lottare per la quarta posizione, quella che la società sperava di agguantare lo scorso anno ma “sfuggita” di mano nelle ultime giornate. Bernardi, cosa dice di questa Gas sales Bluenergy che sta nascendo? “Tutti i giorni parlo con Zlatanov, è una squadra che deve essere completata. Sono arrivati giocatori dal profilo molto alto magari non considerati dall’opinione pubblica dei top player ma statene certi hanno tutte le caratteristiche per diventarlo“. Ogni reparto è oramai completo nonostante l’ufficialità su alcuni arrivi non è ancora stata data ma al centro… “È il reparto dove siamo incompleti anche da un punto di vista numerico. Per adesso ci sono solo Cester e Tondo che tra l’altro ha un problema alla spalla, so che Zlatanov e la società lavorano giorno e notte per cercare di colmare questo vuoto al centro. Non è un mercato facile bisogna essere bravi a cogliere l’occasione, ripeto so che ci stano lavorando”. Come le sembrano le altre squadre? “Fare pronostici è molto difficile anche perché la carta non gioca e lo abbiamo visto lo scorso anno quando nessuno avrebbe accreditato Vibo Valentia e Monza in una posizione di classifica così alta. Sicuramente tre squadre, per non dire quattro, faranno un campionato far di loro: Perugia è la squadra che si è rinforzata di più, Modena si è potenziata tantissimo, Civitanova arriva alla prossima stagione da campione in carica, ha inserito un paio di giocatori importanti e a mio avviso si è rinforzata ma meno di Perugia. Poi c’è Trento che in molti per non dire tutti danno in declino, io dico che ha una base solida, una coppia di centrali che ritengo la più forte del campionato, in regia c’è il secondo palleggiatore della nazionale e tre giocatori in posto 4 che si possono alternare. Michieletto ha oramai tutte le caratteristiche per essere un top player ma, ripeto, Trento è una squadra con basi solide“. E la Gas Sales Bluenergy? “È nel gruppo di quelle altre tre – quattro squadre che devono lavorare molto bene ed impegnarsi per mettere in campo la loro migliore pallavolo. Credo che dal quarto all’ottavo posto sarà una battaglia”. Soddisfatto della compagine fino ad ora costruita? “Ci siamo mossi in anticipo su determinate posizioni e sono arrivati eccellenti, pedine importanti, giocatori magari poco conosciuti ma di altissimo livello. È arrivato, ad esempio, il libero Catania che è un ottimo giocatore con grandi prospettive davanti a lui, è arrivato Brizard un palleggiatore che sarà una scoperta per molti, è arrivato Lagumdzija un opposto importante, quello che siamo riusciti a fare era quello che ci eravamo prefissati fino ad un certo punto del mercato. Ora bisogna completare questa squadra”. LEGGI TUTTO

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    Piacenza, Cester: “Mi stimola tantissimo il fatto di poter lavorare con Bernardi”

    Di Redazione È uno dei volti nuovi della Gas Sales Bluenergy Piacenza ed è pronto a scendere in campo con la maglia biancorossa. Il centrale Enrico Cester, dopo la stagione passata alla Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia di ritroverà tra un paio di mesi al PalaBanca per preparare il nuovo campionato e il suo entusiasmo è palpabile come si evince dalle parole rilasciate al quotidiano Libertà. Enrico Cester è uno dei volti nuovi della Gas Sales Bluenergy che tra un paio di mesi si ritroverà al Palabanca per preparare la nuova stagione. Cester, cosa significa Piacenza a 33 anni? «Significa riapprodare in una società molto ambiziosa e questo è il primo pensiero che mi è passato per la testa quando Piacenza mi ha cercato. È una società che sta investendo tanto, mi sembra un’ottima opportunità per me, a 33 anni mi sento maturo per poter dare il mio contributo in campo e fuori dal campo, è un’opportunità appagante». Perché Piacenza? «Mi ha cercato molto presto, già diversi mesi fa ed onestamente mi è sembrata subito un’ottima opportunità per la mia carriera. Avendo subito deciso per Piacenza non ho avuto modo di pensare ad altre proposte che sono arrivate, compresa quella di Vibo Valentia per restare un altro anno, la proposta è arrivata quando già avevo deciso di venire a Piacenza». Che stagione sarà? «Mi auguro per Piacenza una stagione più tranquilla dell’ultima dove le è successo di tutto e nonostante tutto è arrivata dove è arrivata. Sarà una stagione sicuramente positiva, coach Bernardi può partire subito dall’inizio ad impostare il suo tipo di gioco, cosa diversa se si arriva in corsa. Sono contento per questa nuova avventura, mi piace il progetto che la società sta portando avanti e inoltre conosco diverse persone che ne fanno parte, tra cui Fei con cui ho giocato e che ora ritrovo come team manager». Con Lorenzo Bernardi non hai mai lavorato: che idea ti sei fatto? «Nessuna in particolare, mi stimola tantissimo il fatto di poter lavorare con lui, ci siamo sempre affrontati da avversari in grandi sfide. È un grande professionista e potrò sicuramente apprendere ancora tanto». LEGGI TUTTO

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    Piacenza cala il sipario. Bernardi: “Direi che la stagione è stata positiva”

    Di Redazione Cala il sipario sulla stagione 2020/2021 della Gas Sales Bluenergy Piacenza con l’eliminazione in semifinale Play Off 5° posto per mano di Modena. A tirare le somme è il coach degli emiliani Lorenzo Bernardi nell’intervista rilasciata al quotidiano Libertà. Lorenzo Bernardi, che stagione è stata? «Chiaro che quando si subentra in corso vuole dire che c’è qualcosa che non va rispetto a quanto era stato preventivato e si inizia un percorso con delle difficoltà. La situazione è stata raddrizzata e siamo stati in linea con le aspettative per tutta la regular season ed anzi siamo stati lì ad un passo dal raggiungere quel quarto posto che da miraggio stava diventando realtà. Poi le circostanze, i risultati dell’ultima giornata, qualche regalo fatto da noi nel corso di determinate partite, ci hanno portato ad un percorso più complicato nei playoff e ad affrontare Trento, con cui abbiamo giocato una buona pallavolo. I playoff 5° posto li abbiamo affrontati in determinate condizioni, con meno risorse, allenandoci con una rosa molto ridotta e alla lunga abbiamo pagato tutto ciò. Direi comunque che la stagione è stata positiva». Il momento più difficile di questa stagione? «Sicuramente il più brutto è stato quello che ha riguardo la positività di Polo al controllo antidoping». E il momento più bello? «Quando ho avuto la possibilità di fare parte di questo progetto e potere rivivere con ogni mia forza la possibilità di provare a fare nuovamente qualcosa di importante». Cosa le resta di questa stagione? «Quando l’altra sera ho salutato la squadra, ho detto ai giocatori che le grandi esperienze, ma anche quelle un po’ più amare, ti lasciano sempre qualcosa, ti arricchiscono. Questa è stata una stagione anomala per tutti, si è giocato senza pubblico, anche il non poter vivere una vita normale al di fuori della pallavolo ha pesato per tutti gli atleti e non solo i nostri. La stagione è stata pesante, un’esperienza completamente diversa da tutte le altre. Un proverbio dice che tutte le strade portano a Roma, a volte per raggiungere l’obiettivo non hai la possibilità di fare solo l’autostrada, ma anche strade con tante curve: l’obiettivo resta sempre Roma. Questo per dire che bisogna sempre essere pronti a modificare il percorso che avevi in mente, ma senza modificare l’obiettivo». E adesso? «Alcuni ragazzi vanno con le rispettive nazionali, ci sono ragazzi che l’anno prossimo non saranno più a Piacenza, non bisogna sottovalutare che la stagione è iniziata nel luglio scorso, per molti sono stati 10 mesi di attività senza potere andare tante volte a casa anche per colpa delle quarantene. Ora bisogna cercare di smaltire questa pesantezza e poi bisogna essere bravi a progettare e programmare, per fare in modo che la prossima stagione inizi nel migliore dei modi. Augurandoci che dall’anno prossimo i tifosi siano presenti sugli spalti». Mercato: si parla dell’arrivo di un giovane nel ruolo di libero. «La società si è mossa e si sta muovendo in maniera molto oculata in determinate situazioni, essere giovani non è una sfortuna ma un grande privilegio e le società devono guardare anche più avanti dei presente. Di più, al momento, non le posso dire». LEGGI TUTTO

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    Il saluto dei grandi a Pasinato: “Ti porteremo sempre nel cuore”

    Di Redazione La terribile notizia della scomparsa di Michele Pasinato ha scosso il mondo della pallavolo: centinaia le testimonianze e i ricordi pubblicati sui social network da giocatori, allenatori, addetti ai lavori e semplici appassionati. I più colpiti sono naturalmente gli ex compagni di squadra della Generazione di Fenomeni, che già avevano vissuto il prematuro addio a un altro grande campione di quel gruppo, il compianto Vigor Bovolenta. Tantissimi gli azzurri che hanno voluto pubblicare un messaggio, un breve ricordo o una semplice foto dell’amico e compagno di squadra: “Ti voglio ricordare così! Tutte le altre parole non servono a nulla. La vita in certi momenti è veramente crudele” scrive Lorenzo Bernardi accanto all’immagine di Pasinato con la maglia della nazionale. Paolo Tofoli pubblica la sua foto in compagnia di Michele sul podio dei Mondiali 1998 a Tokyo: “Ti porterò sempre nel mio cuore“. Intimo e affettuoso il saluto di Ferdinando De Giorgi: “Ciao, adorabile ‘Sgrunk’“. E l’immagine di un giovanissimo Samuele Papi al fianco del ‘Paso’ è accompagnato dalle parole “Ciao amico mio, mi mancherai tanto“. Anche Andrea Giani e Andrea Sartoretti, attuali allenatore e direttore generale di Modena Volley, hanno dedicato un messaggio all’amico: “Provo un enorme dolore – scrive Giani – con Michele sono cresciuto, siamo partiti dalla Pre Juniores, sempre insieme, dal 1985. È veramente una notizia che mi stringe il cuore, Michele è un ragazzo con cui ho vissuto tanti, tantissimi anni della mia vita e l’unica cosa che posso fare ora è rivolgere un pensiero alla famiglia, a sua moglie e ai suoi figli. Mi dispiace davvero tantissimo, era un ragazzo straordinario, fa molto molto male“. “Quella di oggi è una giornata molto triste – aggiunge Sartoretti – ci lascia un grande campione, esempio di tenacia e volontà. Ho avuto il piacere di giocare in nazionale insieme a lui ed apprezzare le sue qualità di giocatore e di uomo, il dispiacere è grande, grandissimo per i suoi familiari e per chi, come me, gli voleva bene“. (fonte: Instagram, Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Lorenzo Bernardi: “Soddisfatto da chi è entrato a partita in corso”

    Di Redazione Una Gas Sales Bluenergy Piacenza a due facce quella che ha bagnato con una vittoria l’esordio nei Play Off 5° posto contro la NBV Verona: quasi inesistente nei primi due set, bella e reattiva negli altri tre. Lorenzo Bernardi stavolta è indulgente con i suoi: “Era anche preventivabile che potessimo partire al rallentatore, dopo due settimane che non giochiamo ci poteva mancare un po’ di ritmo gara“. Poi però il tecnico dei piacentini, intervistato da Libertà, aggiunge una frase sibillina: “Certo altre dinamiche non erano preventivate, e su questo dovrò essere io a lavorarci e a prendere decisioni. Quali dinamiche? Dovreste conoscermi, non le dico certamente“. “Sono molto soddisfatto – continua Bernardi – per come hanno risposto i ragazzi entrati in campo a giochi iniziati. Era la risposta che speravo ed è arrivata, complimenti a loro. Prima della partita ho detto alla squadra che quando giochi una partita, che sia una finale o una gara per arrivare quinti in campionato, devi avere sempre l’idea di vincere“. La formazione emiliana ha dovuto anche assorbire la partenza di Aaron Russell, ma il coach non cerca alibi: “Può essere un problema, ma lavoreremo perché non lo diventi davvero“. LEGGI TUTTO

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    Piacenza, Bernardi: “Il rammarico più grande? Non essere arrivati quarti nella regular season”

    Di Redazione
    Nonostante una serie giocata quasi alla pari con l’Itas Trentino, la Gas Sales Bluenergy Piacenza si è dovuta arrendere anche in Gara 2 dei quarti di finale Play Off Scudetto uscendo dalla corsa al tricolore. Per la squadra di Lorenzo Bernardi, però, la stagione non è ancora finita. Infatti, c’è ancora un posto in Challenge Cup da conquistare con i Play Off 5° posto che prenderanno il via il 27 e 28 marzo con formula del Round Robin, tutti contro tutti, con gara di sola andata.
    «Io sono abituato a vincere – sottolinea a fine gara un Bernardi parecchio scuro in volto nell’intervista rilasciata al quotidiano Libertà – e quindi non mi soddisfa giocare quasi alla pari e poi perdere. Nei momenti fondamentali della gara sono uscite ancora le nostre problematiche, siamo migliorati tantissimo dall’inizio della stagione, nessuno avrebbe immaginato di potere, a un certo punto, dare fastidio a Trento ma questo dare fastidio non è bastato. Dovevamo e potevamo fare qualcosina di più anche in questa gara, soprattutto nel quarto set le occasioni per chiudere in maniera diversa le abbiamo avute ma non le abbiamo concretizzate».
    Quale è il rammarico più grande? «Non essere arrivati quarti nella regular season. Siamo migliorati, il giudizio sul mio operato lo lascio agli altri, certamente anche in questa gara 2 con Trento abbiamo avuto opportunità macroscopiche di vincere il quarto set, anche stavolta non abbiamo giocato primi tempi».
    La Gas Sales Bluenergy è una società ambiziosa e le tante voci di mercato che accostano fior di giocatori a Piacenza ne è l’ennesima conferma. «Le ambizioni della società sono state il motivo che mi hanno fatto rinnovare il contratto qui a Piacenza. Di nomi se ne fanno tanti ma io ancora non li ho visti qui».
    La stagione non è finita: ci sono i play off 5° posto da giocare. «Abbiamo un altro obiettivo da raggiungere, centrare l’accesso in Europa, traguardo principale della società. L’opportunità per farlo l’abbiamo, dobbiamo vedere se siamo bravi a focalizzarci sul vero obiettivo stagionale, trovare le giuste motivazioni per questo 5° posto». LEGGI TUTTO

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    Piacenza, Baranowicz: “Alla fine conta dove arrivi”. Bernardi: “Dobbiamo lottare contro noi stessi”

    Di Redazione
    La Gas Sales Bluenergy Piacenza stacca il pass per i Quarti di Finale dei Play Off Scudetto grazie alla doppia vittoria contro la Kioene Padova nelle due gare del Turno Preliminare. Dopo due parziali ben controllati dagli ospiti, i veneti reagiscono, anche se gli emiliani riescono a trovare le zampate vincenti nei momenti decisivi. Vittoria sofferta ma importante per gli emiliani, che proseguono così il sogno verso la corsa allo Scudetto. Soddisfatta anche se non completamente la squadra a fine match come si evince dalle dichiarazioni rilasciate dai protagonisti al quotidiano Libertà.
    «Abbiamo giocato bene i primi due set – dice il palleggiatore Michele Baranowicz – commettendo pochi errori ed essendo protagonisti di ottimi turni al servizio. Poi è accaduto quello che sarebbe stato meglio che non accadesse: abbiamo permesso alla Kioene di tornare in partita. Alla fine comunque abbiamo disputato una buona prova, è questo il bilancio finale che se ne può trarre».
    Se all’alzatore della Gas Sales Bluenergy si chiede quale sia il livello della squadra in percentuale rispetto al 100% che potrebbe dare, rimette la domanda al mittente. «Non lo so – dice – e secondo me non importa nemmeno. Quello che importava ora era vincere per andare al turno successivo. E così dovrà essere per le prossime sfide che ci attendono: alla fine conta dove arrivi».
    Complimenti dal capitano Trevor Clevenot all’avversario, una Padova che anche in questa sfida ha creato qualche problema nonostante l’assenza di due pedine per loro importanti come Shoji e Stern. «La Kioene ha giocato con il cuore e ci ha messo in difficoltà – ammette il martello francese – quindi onore a loro per come hanno affrontato queste sfide. Passare questo turno era importantissimo per noi. Peccato per il buco nel terzo set, contrassegnato da troppi errori che non possiamo permetterci. Male vittorie danno fiducia e chiamano altre vittorie, per cui proseguiamo e lavoriamo per i quarti».
    «Dobbiamo lottare contro noi stessi – sottolinea coach Lorenzo Bernardi al termine della gara – e anche questa volta lo abbiamo dovuto fare. Anche stavolta abbiamo attraversato momenti di buio completo che ad un certo punto diventa anche difficile spiegare perché succeda. Non è un discorso tecnico, ma ogni volta ci caschiamo».
    Due set vinti bene e poi… «Abbiamo spento la luce senza alcuna ragione e per riaccenderla ci abbiamo impiegato mezz’ora. L’obiettivo lo abbiamo raggiunto, nei quarti di finale ci siamo, ma c’è da cambiare passo».
    Russell e Botto con problemi fisici. «Le condizioni di Russell credo le confermeranno lo staff medico e le società nei prossimi giorni, Botto in mattinata accusato un problema al gluteo».
    Mousavì ago della bilancia sul finire del quarto set. «Abbiamo un giocatore che se durante la settimana si allena e si prepara nei migliori dei modi è ancora uno dei centrali più forti in circolazione. Ma se durante la settimana non si lavora con entusiasmo e voglia si resta giocatori normalissimi». LEGGI TUTTO

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    Bernardi: “Il passato non cambia, si possono migliorare il presente e il futuro”

    Di Redazione
    Tra oggi e domani parte “un nuovo campionato” quello più importante, quello più sentito: i playoff.
    La Gas Sales Bluenergy Piacenza scenderà domani in campo alle 17 dove attende la Kioene Padova. Gli emiliani, quinti al termine della loro ultima partita in Regular Season affronterà il sestetto patavino, che ha chiuso undicesimo. Nel computo globale degli incroci, Piacenza è avanti 3-1 negli scontri diretti, mentre nella stagione in corso la Kioene ha avuto la meglio nel Girone preliminare di Coppa Italia ed in casa emiliana è il coach Lorenzo Bernardi, intervistato da La Libertà, a raccontare che aria si respira al PalaBanca: “Sicuramente, l’inizio di questi 15 giorni che portano alla gara con Padova è stato costellato dall’amarezza per non aver raggiunto la qualificazione diretta ai quarti di finale, un traguardo che sarebbe stato straordinario, perché non dobbiamo dimenticarci come è iniziata questa stagione e tutte le problematiche riscontrate. Il passato non può essere cambiato, ma si possono migliorare il presente e il futuro, facendo tesoro delle esperienze fatte. E questo la squadra lo sa bene. Affrontiamo la parte più bella e importante della stagione con la consapevolezza dei miglioramenti che abbiamo avuto e dei progressi fatti, cercando di continuare questo percorso“.
    Arrivate ai play off con quattro vittorie consecutive, vorrà pur dire qualcosa… “Vuole dire che abbiamo trovato la strada giusta e che dobbiamo proseguire sul percorso della continuità, che è poi l’elemento principale che ci è mancato in questa stagione. Per avere continuità si deve partire da una base importante, bisogna avere il tempo per assimilare i cambiamenti e le cose nuove. Sono arrivato a pochi giorni dall’inizio del campionato, c’è voluto del tempo proprio per trovare quella continuità la cui mancanza ci ha portato a perdere qualche punto per strada, che ci ha poi portato a chiudere al sesto posto. Ma quei punti abbiamo persi perché in quel momento la squadra poteva esprimere quei valori. Se certe partite le giocassimo adesso, magari finirebbero in maniera diversa”.
    Quale è l’aspetto più importante quando si giocano i playoff? “Avere la consapevolezza che parte un nuovo campionato. E che i playoff per noi partono dagli ottavi contro una Padova che, pur giunta undicesima nella stagione regolare, ora rimette tutto in gioco. E’ il momento più bello, emozionante, stressante, intenso, quello per cui lavori una intera stagione e adesso bisogna giocare”.
    Sulla partita di domani, infine, Mister Secolo conclude così: “Complicata. Il loro allenatore ha detto che questo ottavo di finale rappresenta già un premio per i suoi giocatori e questo li porterà a giocare con il braccio molto libero. Noi dobbiamo essere bravi a giocare la nostra pallavolo senza innervosirci. La pallavolo è uno sport dove il cambio di inerzia all’interno della stessa partita, e anche dello stesso set, è veloce e repentino, noi dobbiamo solo pensare alla gara e affrontarla come va affrontata”. LEGGI TUTTO