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    F1, Wolff e l’addio di Binotto: “Quanta pressione in Ferrari, pensavo resistesse meno”

    ROMA – “Non è un segreto che io e Mattia abbiamo avuto i nostri momenti difficili, ma negli ultimi mesi abbiamo avuto un rapporto sicuramente migliore”. Toto Wolff ha parlato così del rapporto con Mattia Binotto, dimessosi dalla carica di team principal della Ferrari, dove sarà sostituito da Frederic Vasseur. Il suo omologo alla Mercedes, come riportato dal sito ufficiale della Formula 1, ha commentato la scelta dell’ingegnere italiano di lasciare Maranello: “Mi è sempre sembrato chiaro che fosse sottoposto a una grandissima pressione, una pressione che è così alta solo alla Ferrari. Credo che alla fine sia successo l’inevitabile, è rimasto in carica per più tempo di quello che pensavo”. Guarda la galleryF1, le più veloci al pit stop: la posizione della Ferrari
    Futuro in Mercedes?
    “Alla Ferrari rappresenti una nazione intera, in base ai risultati sei spinto in alto oppure in basso e questo avviene in maniera anche brutale – ha aggiunto Wolff -. Se poi sei anche italiano, sicuramente sei ancora di più nel fuoco incrociato dei media. Magari un team principal straniero leggerebbe meno l’opinione pubblica. Futuro per lui in Mercedes? Non penso che questo sia possibile, abbiamo avuto troppi contrasti nel corso degli anni. Non so dire se sia possibile tornare con un altro team, ma sicuramente Mattia è un grande conoscitore del mondo della Formula 1 quindi magari potrebbe succedere”.
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    F1, Leclerc come Senna e Moss: è il pilota con più pole senza vincere il titolo

    ROMA – Charles Leclerc è uno dei migliori piloti in qualifica tanto che, sul giro secco, ha dimostrato di avere pochi rivali in Formula 1. Lo dimostrano le nove pole position conquistate in 22 gare nell’ultimo mondiale, così come le sette portare a casa nel 2019. Due stagioni simili, alla fine delle quali, nonostante le partenze dal palo, il monegasco non è riuscito a portare a casa il titolo mondiale. Un primato che accomuna il pilota della Rossa a due grandi del passato come Stirling Moss, il più grande pilota a non aver mai vinto un titolo in Formula 1, e Ayrton Senna.
    Il monegasco sulla scia di Moss e Senna
    Proprio Moss, nel 1959, firmò ben 4 pole in 9 appuntamenti, ma concluse solamente terzo in classifica. Stessa sorte l’anno successivo con 4 partenze dal palo e 2 successi, ma il piazzamento sarebbe rimasto il medesimo del ’59. Due stagioni da record, ma niente titolo. Una sorte che avrebbe potuto colpire anche Senna, capace nel 1985 di mettere a segno sette pole su 16 appuntamenti chiudendo però solo quarto a fine anno mentre nella stagione seguente fece ancora meglio con otto qualifiche dominate su 16 tappe, ma ancora una volta senza titolo. Nel caso del brasiliano, però, poi arrivano tre titoli, lo stesso destino al quale spera di andare incontro anche Leclerc togliendosi così di dosso un’etichetta che comincia a diventare scomoda. LEGGI TUTTO

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    F1, Leclerc come Senna e Moss: il primato che non fa felice il pilota Ferrari

    ROMA – Charles Leclerc, quando si tratta del giro secco, ha pochi rivali in Formula 1. Lo dimostrano le nove pole position conquistate in 22 gare nell’ultimo mondiale, così come le sette portare a casa nel 2019. Due stagioni simili, alla fine delle quali, nonostante le partenze dal palo, il monegasco non è riuscito a portare a casa il titolo mondiale. Un primato che accomuna il pilota della Rossa a due grandi del passato come Stirling Moss, il più grande pilota a non aver mai vinto un titolo in Formula 1, e Ayrton Senna.
    Il monegasco come due grandi del passato
    Proprio Moss, nel 1959, firmò ben 4 pole in 9 appuntamenti, ma concluse solamente terzo in classifica. Stessa sorte l’anno successivo con 4 partenze dal palo e 2 successi, ma il piazzamento sarebbe rimasto il medesimo del ’59. Due stagioni da record, ma niente titolo. Una sorte che avrebbe potuto colpire anche Senna, capace nel 1985 di mettere a segno sette pole su 16 appuntamenti chiudendo però solo quarto a fine anno mentre nella stagione seguente fece ancora meglio con otto qualifiche dominate su 16 tappe, ma ancora una volta senza titolo. Nel caso del brasiliano, però, poi arrivano tre titoli, lo stesso destino al quale spera di andare incontro anche Leclerc.
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    F1: beffa per Leclerc: costretto a fare un regalo di Natale a Verstappen

    ROMA – Tempo di festeggiare il Natale anche per i piloti della Formula 1. I protagonisti del Circus hanno partecipato a una simpatica iniziativa per i canali social del Mondiale, il cosiddetto “Babbo Natale segreto” in cui bisogna fare un regalo a un collega. Tra tutti gli accoppiamenti decisi dalla sorte, a far maggiormente sorridere è stato di sicuro quello che ha visto Charles Leclerc estrarre dal cappello di Natale il bigliettino con scritto il nome del rivale Max Verstappen.
    Le parole di Leclerc
    Il monegasco della Ferrari, dopo aver scoperto di dover fare un regalo al pilota Red Bull, ha così commentato scherzando: “Direi che ha già avuto il suo grande regalo di Natale, ma penserò a qualcosa”. LEGGI TUTTO

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    F1, Leclerc beffato: dovrà fare un regalo di Natale a Verstappen

    ROMA – Anche per i piloti della Formula 1 è tempo di festeggiare il Natale. I protagonisti del Circus hanno partecipato a una simpatica iniziativa per i canali social del Mondiale, il cosiddetto “Babbo Natale segreto” in cui bisogna fare un regalo a un collega. Tra tutti gli accoppiamenti decisi dalla sorte, a far maggiormente sorridere è stato di sicuro quello che ha visto Charles Leclerc estrarre dal cappello di Natale il bigliettino con scritto il nome del rivale Max Verstappen.
    La battuta di Leclerc
    Il monegasco della Ferrari, dopo aver scoperto di dover fare un regalo al pilota Red Bull, ha così commentato scherzando: “Direi che ha già avuto il suo grande regalo di Natale, ma penserò a qualcosa”. LEGGI TUTTO

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    Ferrari, Sainz su Leclerc: “Quest’anno mi ha mostrato i miei limiti”

    ROMA – Carlos Sainz ha analizzato la stagione 2022 di Formula 1, chiusa al quinto posto in classifica nel secondo anno al volante della Ferrari. In un’intervista ai microfoni di “Motorsport-total.com”, lo spagnolo è anche tornato sul rapporto con il compagno di squadra Charles Leclerc, secondo nel Mondiale appena concluso: “Non sono del tutto soddisfatto della mia stagione. Non voglio mentire, l’avvio di stagione è stato duro rispetto a quello che mi aspettavo. È stata la prima volta nella mia carriera che mi sono trovato a due o tre decimi dal passo: ho dovuto davvero rimboccarmi le maniche per cercare di capire dove fossero quei decimi. Leclerc ha guidato molto bene nella prima metà della stagione, mostrandomi i miei limiti. Ho raggiunto un buon livello con questa vettura e ora questa è la base per il prossimo anno”.Guarda la galleryLa Ferrari 365 GT4 2+2 di Niki Lauda
    Le parole di Sainz
    “Penso che Austin sarebbe andata molto bene senza l’incidente con Russell, avremmo potuto vincere con il ritmo che avevamo, ma le cose sono andate così – ha aggiunto Sainz -. Questo dimostra anche un po’ della mia sfortuna di quest’anno. Ad Austin ero molto forte, in Brasile ero molto forte, ma ad Austin sono stato messo fuori gara da George, e in Brasile ho avuto una penalità in griglia. Non vedevo l’ora di poter dimostrare nella seconda parte della stagione quanto sia forte e le mie possibilità di essere in lotta per il titolo fin dall’inizio l’anno prossimo”. LEGGI TUTTO

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    F1 Ferrari, Sainz: “Leclerc mi ha mostrato i miei limiti”

    ROMA – “Non sono del tutto soddisfatto della mia stagione. Non voglio mentire, l’avvio di stagione è stato duro rispetto a quello che mi aspettavo. È stata la prima volta nella mia carriera che mi sono trovato a due o tre decimi dal passo: ho dovuto davvero rimboccarmi le maniche per cercare di capire dove fossero quei decimi”. Carlos Sainz ha analizzato così la stagione 2022 di Formula 1, chiusa al quinto posto in classifica nel secondo anno al volante della Ferrari. In un’intervista ai microfoni di “Motorsport-total.com”, lo spagnolo è anche tornato sul rapporto con il compagno di squadra Charles Leclerc, secondo nel Mondiale appena concluso: “Leclerc ha guidato molto bene nella prima metà della stagione, mostrandomi i miei limiti. Ho raggiunto un buon livello con questa vettura e ora questa è la base per il prossimo anno”.Guarda la galleryF1, le più veloci al pit stop: la posizione della Ferrari
    Sulle gare
    “Penso che Austin sarebbe andata molto bene senza l’incidente con Russell, avremmo potuto vincere con il ritmo che avevamo, ma le cose sono andate così – ha aggiunto Sainz -. Questo dimostra anche un po’ della mia sfortuna di quest’anno. Ad Austin ero molto forte, in Brasile ero molto forte, ma ad Austin sono stato messo fuori gara da George, e in Brasile ho avuto una penalità in griglia. Non vedevo l’ora di poter dimostrare nella seconda parte della stagione quanto sia forte e le mie possibilità di essere in lotta per il titolo fin dall’inizio l’anno prossimo”.
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