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    F1 Ferrari, Vettel sul talento di Leclerc: “Davvero indescrivibile”

    ROMA – Il rapporto creato tra Sebastian Vettel e Charles Leclerc negli anni da compagni di squadra in Ferrari è stato senza dubbio speciale. Il monegasco ha dichiarato più volte di aver imitato alcuni comportanti del tedesco, soprattutto nei primi anni nel Circus e seppur non sono mancati i momenti duri – come l’incidente di Interlagos nel 2019 – tra i due il rapporto di stima è rimasto immutato. Vettel già in passato si era esposto su Leclerc definendolo come “la stella più luminosa della F1” rincarando la dose nel podcast “Beyond the Grid”.
    Le parole di Vettel
    Così l’ex campione del mondo ha definito le qualità di Leclerc. “Charles dispone di una quantità indescrivibile di talento e il modo in cui riesce a trasmetterlo durante il giro di qualifica, il modo in cui spreme se stesso e la macchina, posso definirlo assolutamente fantastico”, un ulteriore attestato di stima da parte del tedesco che proprio in questo 2022 ha lasciato il mondo della F1. LEGGI TUTTO

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    F1 Ferrari, Leclerc punta il 2023: “Ora sono più completo”

    ROMA – “La disciplina che ho avuto quest’anno è stata molto migliore rispetto agli anni precedenti, non mi riferisco tanto alla pista, ma soprattutto a fuori dai circuiti, a quando sono a casa e al rilassarsi tra un GP e l’altro”. Charles Leclerc ha parlato così in un’intervista ai microfoni di “The-Race” della stagione appena conclusa in Formula 1. Il pilota della Ferrari, dopo una prima parte di 2022 passata in testa alla classifica, ha chiuso al secondo posto con un grosso distacco da Max Verstappen. Distacco che andrà colmato nel Mondiale 2023.Guarda la galleryF1, le più veloci al pit stop: la posizione della Ferrari
    Le lezioni del 2022
    “Mi muovevo sempre a destra e a sinistra e mi distruggevo dalla sesta gara in poi durante la stagione – ha aggiunto Leclerc -. Questo ovviamente non mi aiutava. Credo che lottare per le vittorie e i podi mi abbia aiutato anche dal punto di vista personale. Mi sento più completo e ogni anno si impara dalle esperienze precedenti. Credo che questo sia sempre stato un mio punto di forza”.
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    Ferrari, Leclerc verso il 2023: “Mi sento più completo”

    ROMA – Charles Leclerc ha parlato in un’intervista ai microfoni di “The-Race” della stagione appena conclusa in Formula 1. Il pilota della Ferrari, dopo una prima parte di 2022 passata in testa alla classifica, ha chiuso al secondo posto con un grosso distacco da Max Verstappen, che andrà colmato nel Mondiale 2023. “La disciplina che ho avuto quest’anno è stata molto migliore rispetto agli anni precedenti – ha detto -, non mi riferisco tanto alla pista, ma soprattutto a fuori dai circuiti, a quando sono a casa e al rilassarsi tra un GP e l’altro”. Guarda la galleryLa Ferrari 365 GT4 2+2 di Niki Lauda
    Le parole di Leclerc
    “Mi muovevo sempre a destra e a sinistra e mi distruggevo dalla sesta gara in poi durante la stagione – ha aggiunto Leclerc -. Questo ovviamente non mi aiutava. Credo che lottare per le vittorie e i podi mi abbia aiutato anche dal punto di vista personale. Mi sento più completo e ogni anno si impara dalle esperienze precedenti. Credo che questo sia sempre stato un mio punto di forza”. LEGGI TUTTO

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    Superlicenza F1: da Leclerc a Verstappen, quanto costa

    ROMA – In vista della prossima stagione, come ogni anno, i piloti di F1 sono chiamati a versare la tassa d’iscrizione per ottenere la Superlicenza. Il prezzo base che ogni partecipante deve versare è di 10.400 euro, che però non resterà uguale per tutti. Infatti alla cifra iniziale vanno aggiunti 2.100 per ogni punto guadagnato nella stagione precedente, che portano ovviamente il campione in carica Max Verstappen a dover saldare il conto più alto, seguito da Charles Leclerc e Sergio Perez.
    Quasi 1 milione di euro per Verstappen
    L’olandese della Red Bull, in virtù del record di vittorie ottenute in un singolo mondiale, ha concluso il 2022 con ben 454 punti, che moltiplicati per 2.100 euro più i 10.400 iniziali, portano il totale a ben 963.800 euro, cifrà più alta mai pagata da un pilota per ottenere l’iscrizione. Ben distante Charles Leclerc a quota 657.200, seguito da Sergio Perez a 650.900. Verserà invece 527 mila euro l’altro ferrarista Carlos Sainz, mentre chiudono la classifica le tre new entry rispetto alla passata stagione Nico Hulkenberg, Oscar Piastri e Logan Sargeant, che dovranno pagare solo la tassa standard di 10.400 euro.
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    F1, Wolff: “Binotto? Pensavo avrebbe resistito meno. In Ferrari tanta pressione”

    ROMA – Toto Wolff ha parlato del rapporto con Mattia Binotto, dimessosi dalla carica di team principal della Ferrari, dove sarà sostituito da Frederic Vasseur. Il suo omologo alla Mercedes, come riportato dal sito ufficiale della Formula 1, ha commentato anche la scelta dell’ingegnere italiano di lasciare Maranello: “Non è un segreto che io e Mattia abbiamo avuto i nostri momenti difficili, ma negli ultimi mesi abbiamo avuto un rapporto sicuramente migliore. Mi è sempre sembrato chiaro che fosse sottoposto a una grandissima pressione, una pressione che è così alta solo alla Ferrari. Credo che alla fine sia successo l’inevitabile, è rimasto in carica per più tempo di quello che pensavo”. Guarda la galleryLa Ferrari 365 GT4 2+2 di Niki Lauda
    Le parole di Wolff
    “Alla Ferrari rappresenti una nazione intera, in base ai risultati sei spinto in alto oppure in basso e questo avviene in maniera anche brutale – ha aggiunto Wolff -. Se poi sei anche italiano, sicuramente sei ancora di più nel fuoco incrociato dei media. Magari un team principal straniero leggerebbe meno l’opinione pubblica. Futuro per lui in Mercedes? Non penso che questo sia possibile, abbiamo avuto troppi contrasti nel corso degli anni. Non so dire se sia possibile tornare con un altro team, ma sicuramente Mattia è un grande conoscitore del mondo della Formula 1 quindi magari potrebbe succedere”. LEGGI TUTTO

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    F1, Wolff e l’addio di Binotto: “Quanta pressione in Ferrari, pensavo resistesse meno”

    ROMA – “Non è un segreto che io e Mattia abbiamo avuto i nostri momenti difficili, ma negli ultimi mesi abbiamo avuto un rapporto sicuramente migliore”. Toto Wolff ha parlato così del rapporto con Mattia Binotto, dimessosi dalla carica di team principal della Ferrari, dove sarà sostituito da Frederic Vasseur. Il suo omologo alla Mercedes, come riportato dal sito ufficiale della Formula 1, ha commentato la scelta dell’ingegnere italiano di lasciare Maranello: “Mi è sempre sembrato chiaro che fosse sottoposto a una grandissima pressione, una pressione che è così alta solo alla Ferrari. Credo che alla fine sia successo l’inevitabile, è rimasto in carica per più tempo di quello che pensavo”. Guarda la galleryF1, le più veloci al pit stop: la posizione della Ferrari
    Futuro in Mercedes?
    “Alla Ferrari rappresenti una nazione intera, in base ai risultati sei spinto in alto oppure in basso e questo avviene in maniera anche brutale – ha aggiunto Wolff -. Se poi sei anche italiano, sicuramente sei ancora di più nel fuoco incrociato dei media. Magari un team principal straniero leggerebbe meno l’opinione pubblica. Futuro per lui in Mercedes? Non penso che questo sia possibile, abbiamo avuto troppi contrasti nel corso degli anni. Non so dire se sia possibile tornare con un altro team, ma sicuramente Mattia è un grande conoscitore del mondo della Formula 1 quindi magari potrebbe succedere”.
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    F1, Leclerc come Senna e Moss: è il pilota con più pole senza vincere il titolo

    ROMA – Charles Leclerc è uno dei migliori piloti in qualifica tanto che, sul giro secco, ha dimostrato di avere pochi rivali in Formula 1. Lo dimostrano le nove pole position conquistate in 22 gare nell’ultimo mondiale, così come le sette portare a casa nel 2019. Due stagioni simili, alla fine delle quali, nonostante le partenze dal palo, il monegasco non è riuscito a portare a casa il titolo mondiale. Un primato che accomuna il pilota della Rossa a due grandi del passato come Stirling Moss, il più grande pilota a non aver mai vinto un titolo in Formula 1, e Ayrton Senna.
    Il monegasco sulla scia di Moss e Senna
    Proprio Moss, nel 1959, firmò ben 4 pole in 9 appuntamenti, ma concluse solamente terzo in classifica. Stessa sorte l’anno successivo con 4 partenze dal palo e 2 successi, ma il piazzamento sarebbe rimasto il medesimo del ’59. Due stagioni da record, ma niente titolo. Una sorte che avrebbe potuto colpire anche Senna, capace nel 1985 di mettere a segno sette pole su 16 appuntamenti chiudendo però solo quarto a fine anno mentre nella stagione seguente fece ancora meglio con otto qualifiche dominate su 16 tappe, ma ancora una volta senza titolo. Nel caso del brasiliano, però, poi arrivano tre titoli, lo stesso destino al quale spera di andare incontro anche Leclerc togliendosi così di dosso un’etichetta che comincia a diventare scomoda. LEGGI TUTTO

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    F1, Leclerc come Senna e Moss: il primato che non fa felice il pilota Ferrari

    ROMA – Charles Leclerc, quando si tratta del giro secco, ha pochi rivali in Formula 1. Lo dimostrano le nove pole position conquistate in 22 gare nell’ultimo mondiale, così come le sette portare a casa nel 2019. Due stagioni simili, alla fine delle quali, nonostante le partenze dal palo, il monegasco non è riuscito a portare a casa il titolo mondiale. Un primato che accomuna il pilota della Rossa a due grandi del passato come Stirling Moss, il più grande pilota a non aver mai vinto un titolo in Formula 1, e Ayrton Senna.
    Il monegasco come due grandi del passato
    Proprio Moss, nel 1959, firmò ben 4 pole in 9 appuntamenti, ma concluse solamente terzo in classifica. Stessa sorte l’anno successivo con 4 partenze dal palo e 2 successi, ma il piazzamento sarebbe rimasto il medesimo del ’59. Due stagioni da record, ma niente titolo. Una sorte che avrebbe potuto colpire anche Senna, capace nel 1985 di mettere a segno sette pole su 16 appuntamenti chiudendo però solo quarto a fine anno mentre nella stagione seguente fece ancora meglio con otto qualifiche dominate su 16 tappe, ma ancora una volta senza titolo. Nel caso del brasiliano, però, poi arrivano tre titoli, lo stesso destino al quale spera di andare incontro anche Leclerc.
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