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    HRK Motta, Kristian Gamba: “Se rimarrò qui? Perché no”

    Di Redazione È il miglior battitore della Serie A3 Credem Banca come media. Per tutto l’anno non si è mai arreso, dimostrando una maturità da veterano. Kristian Gamba è diventato uno dei punti di riferimento dell’HRK Motta di Livenza in questa stagione, colui che ha “tolto le castagne dal fuoco” in diverse occasioni, trascinando la squadra al primo posto in Regular Season e alla promozione in Serie A2. È lui a tirare le somme nell’intervista rilasciata al quotidiano Il Gazzettino Treviso. Un veterano che proprio ieri ha compiuto 21 anni. C’è da scommettere che un compleanno così se lo ricorderà per un pezzo. Kristian, sensazioni? «Siamo molto contenti di aver vinto e ce lo siamo meritato visto il percorso di tutto l’anno. Abbiamo avuto un po’ di difficoltà durante il periodo del Covid, come tutti d’altra parte. Ne siamo usciti bene, abbiamo realizzato una buona scalata al vertice durante il torneo. Chiudendo in prima posizione la stagione regolare. Questo ci ha dato la forza di credere nel gruppo e in noi stessi. I playoff si sono rivelati difficilissimi: sia nel primo che nel secondo turno siamo arrivati a gara tre. In casa abbiamo una marcia in più e si è visto. Però per la finale abbiamo voluto dare il massimo. Gara2 a Macerata è stata più è stata tecnicamente perfetta però avevamo voglia di vincere». Volevate sfatare il tabù della gara esterna… «E ci siamo riusciti. Li abbiamo aggrediti bene, loro ci hanno studiato parecchio da gara1, si è visto. Hanno ricevuto meglio, ci hanno contenuto maggiormente in attacco. Ma la nostra voglia di vincere è stata maggiore. Noi abbiamo dimostrato di essere più forti non come singoli ma proprio come gruppo. Abbiamo espresso il gioco migliore del campionato, obiettivamente. Abbiamo incontrato squadre fisicamente più forti, tecnicamente anche sulla carta. Ma siamo riusciti esprimere un gioco più ordinato e fluido. Alla fine questa è stata la nostra forza». Un risultato atteso in società. «Io non c’ero sei anni fa ma conosco la storia. Per cui questa vittoria se la merita tutta, come la città. Oggi abbiamo avuto la dimostrazione che il tifo non è mai mancato. Non sugli spalti, ma sappiamo che i tifosi ci sono sempre. Siamo fiduciosi che saranno presenti anche il prossimo anno». Quindi l’anno prossimo ci sarai? «Perché no?». LEGGI TUTTO

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    Gamba: “Più importante la vittoria dei miei 38 punti”

    Di Redazione
    38 punti, frutto del 56% in attacco e due muri (anche se il comunicato di società recitava 41 sigilli). È questo il ruolino di marcia di Kristian Gamba, opposto della HRK Motta di Livenza, ottenuto nel recupero della quarta giornata di andata del Girone Bianco contro la ViViBanca Torino.
    Un 3-2 per i veneti che li conferma a 2 punti dal secondo posto, ed è proprio l’attaccante classe 2000 a commentare la sua prestazione, intervistato dalla Tribuna Treviso: “È più importante sicuramente la vittoria del mio record, perchè non siamo ancora al 100% dopo quanto ci è accaduto e ci sta ancora accadendo, visto che alcuni atleti risultano ancora in isolamento“.
    “Sicuramente dobbiamo perfezionare alcuni meccanismi in seconda linea. Loro sono un’ottima squadra e con il loro servizio ci hanno messo in difficoltà. Miglioreremo grazie all’allenamento in palestra” LEGGI TUTTO

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    HRK Motta, Gamba: “Qui mi trovo bene. Possiamo crescere ancora”

    Di Redazione
    Giovanissimo classe 2000, Kristian Gamba, opposto dell’HRK Motta di Livenza, si racconta ai microfoni del quotidiano La Tribuna di Treviso.
    Gamba, che differenze ha trovato rispetto alla scorsa stagione qui a Motta? «Sono stato avvicinato durante la preparazione da coach Lorizio. Mi ha chiesto di giocare opposto. Per me si è trattata di una scelta naturale».
    Non è stato soddisfatto del suo impiego come ala nella stagione precedente? «Come banda ho solo fatto un esperimento. Mi trovo a mio agio nel ruolo attuale».
    Contro Portomaggiore lei ha siglato 31 punti, ma ha commesso un paio di errori nel finale di terzo set. Glielo hanno fatto pesare? «No, però quelle situazioni avrei preferito evitarle, chiaramente. La nostra reazione è stata grande e abbiamo portato a casa 3 punti importanti».
    Siete secondi in classifica, lo sa che se battete Trento sarete primi? «Certo che lo sappiamo. Ma mica la guardiamo».
    Porto Viro non vi ha sovrastato nel gioco. Perchè avete rimediato a casa loro l’unica sconfitta? «Il Delta è squadra scafata, molto forte. Anche con Fano stavano andando male, poi si sono ripresi e hanno vinto. Io sono convinto che loro abbiano raggiunto già il massimo. Noi invece no».
    Come si trova a Motta? «Molto bene, sia coi compagni che con lo staff e la dirigenza. Vivo a Motta e la città mi piace. La Val d’Aosta? Non mi manca tanto. Sono andato via di casa a 13 anni. Ho capito che non mi mancano i luoghi della mia infanzia, ma i familiari».
    Dove è cresciuto pallavolisticamente? «Ho vissuto 3 anni a Cuneo, poi 2 a Segrate. Ho trascorso un anno al Club Italia, e poi mi sono trasferito a Motta».
    Cosa le piacerebbe fare nel futuro? «Il mio sogno è quello di volare e vorrei entrare nell’Aeronautica». LEGGI TUTTO