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    Joanna Wolosz sostiene le proteste in Polonia: “È ora di farci sentire”

    Foto Instagram Asia Wolosz

    Di Redazione
    La sua adesione alle proteste contro la nuova legge sull’aborto ha fatto scalpore, perché arrivata da una delle giocatrici più in vista in Polonia. E anche perché Joanna Wolosz, nel suo post su Instagram, ha accusato apertamente alcune società di fare pressione sulle atlete perché non intervenissero su un tema politicamente scomodo. La palleggiatrice dell’Imoco Volley Conegliano lo ribadisce in un’intervista a Przeglad Sportowy: “Se non sono sicura di qualcosa, non lo pubblico. Non voglio parlare di squadre specifiche, per non mettere ancora più in difficoltà le ragazze, ma è facile indovinare: basta vedere chi partecipa alla protesta e chi no“.
    “Nessuno ha mai puntato un coltello alla gola di qualcuno – chiarisce Wolosz – ma so che ci sono stati ‘suggerimenti’ di non intervenire. Alcuni accusano le atlete di intromettersi nella politica, dalla quale dovrebbero prendere le distanze. Ma la politica è entrata da tempo nel nostro sport. Forse per me è più facile esprimermi, perché non gioco in Polonia e nessuno mi minaccerà di perdere gli sponsor e, quindi, il mio stipendio. Molte persone mi hanno suggerito di dire la mia sull’argomento e alla fine ho deciso che era ora di far sentire la mia voce. Perché quello che si sta facendo è cercare di mettere a tacere le donne“.
    “Il nostro lavoro – aveva scritto “Asia” su Instagram – non significa che siamo meno cittadini degli altri, che siamo meno umani, o che non abbiamo una voce. Anzi, è il contrario: dovremmo usare quella voce il più possibile, specialmente per questioni così importanti!“
    Nell’intervista, Wolosz ha parlato anche dell’emergenza sanitaria in corso nel nostro paese: “Siamo seduti su una bomba a orologeria. Ci visitano ogni settimana, passiamo di tampone in tampone. Sappiamo di essere molto fortunate a essere sane: finora siamo l’unica squadra ad aver giocato tutte le partite. È giusto che ci sia una regola che permette di giocare quando ci sono fino a 3 giocatrici positive. Ci atteniamo tutte alle regole, perché ognuno di noi sa che la cosa più importante è giocare in questa stagione“.
    (fonte: Przeglad Sportowy) LEGGI TUTTO