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    Masters 1000 Cincinnati: la durezza Sinner! Si riprende da un avvio pessimo e rimonta Rublev, è in semifinale

    Jannik Sinner (foto Getty Images)

    Vincere così è quasi un miracolo. Oppure no, è un segnale enorme di forza e consistenza. L’importante è guardare il bicchiere mezzo pieno, visto che pur soffrendo terribilmente e giocando con uno standard lontanissimo dal suo meglio è arrivata una grande W per Jannik Sinner e l’accesso in semifinale in un altro mille. Un vento tesissimo condito con un forte tasso d’umidità (75%), riflessi lenti all’avvio e poca energia che lo condannano a una valanga di errori; pure un Rublev indiavolato col diritto e servizio, intenso e vincente, a complicare non poco le cose. Il n.1 azzurro ha dovuto lottare contro gli “elementi” e una giornata molto negativa sul piano personale per venire a capo in rimonta del moscovita nei quarti di finale del Masters 1000 di Cincinnati. Il 4-6 7-5 6-4 solo in parte racconta un match difficilissimo per Jannik, che ha servito pure 5-4 sotto nel secondo con una pressione enorme, che per fortuna ha gestito da campione. Sinner alla fine vince un match davvero sofferto, anzi quasi due partite diversa in una.
    Per un’ora abbiamo assistito quasi attoniti a un Jannik troppo brutto per essere vero. Niente funzionava nel suo tennis e nel suo corpo: lentissimo di riflessi e con i piedi, arrivava male sulla palla colpendo il diritto con una distanza totalmente errata, in costante ritardo e spesso crollando indietro. Ok il vento teso e con direzione variabile, ma… c’era per entrambi, e quel che invece non c’era dal lato azzurro era l’energia, e pure la reattività. Quello non era Sinner, ma un fantasma con le sue sembianze… E poi poche prime palle e risposte non pervenute tanto era spento… Niente, davvero niente di positivo. Tanto che si è pure temuto un riacutizzarsi di un problema fisico (anca?) vista la difficoltà dal lato destro nel trovare un minimo di misura. Jannik chiude il più brutto set da mesi e mesi crollando in 17 errori (perlopiù dal lato destro) e 4 vincenti, un festival dell’orrore, tanto che ipotizzare che l’incontro potesse cambiare era troppo ardito… Ma non per la durezza di Sinner, che con il suo cuore e testa ha nuovamente rifiutato la sconfitta e dall’avvio del secondo set, palla dopo palla, parlando anche più spesso col suo angolo, ha ritrovato lucidità, reattività, chiarezza su come giocare e alla fine anche colpi. I suoi colpi, non sempre quelli migliori ma abbastanza per riprendere in mano il comando del gioco, più profondità nel palleggio e anche un servizio più efficace.
    Tutto è partito, anzi si è messo in moto, da qualche impatto pulito all’avvio del secondo set. Finalmente un diritto vincente lungo linea, uno dei suoi traccianti che lasciano immobile il rivale; poi un cross talmente stretto e veloce da essere imprendibile. È stato come accendere l’interruttore, la luce è tornata. Ancora errori e incertezze ma nella lotta del secondo set, con una caterva di chance in risposta non sfruttate, si è vista la grinta di Jannik, il suo rifiutare la sconfitta e la sua voglia di rimettersi in partita e superare ogni difficoltà. È riuscito solo a tratti a centrarsi bene con i colpi, gli errori sono continuati (anche nella fase finale del terzo set, quando avanti 5-1 ha di nuovo commesso troppi unforced), ma almeno è riuscito a mettere pressione a Rublev, portandolo a smarrire lucidità, la prima di servizio e quindi provocarne gli errori che hanno girato il match il suo favore.
    Si è finalmente attivato Jannik, nonostante quel ventaccio teso l’abbia infastidito terribilmente. “Oggi le condizioni erano difficilissime, ho avuto tante chance nel secondo set e ho pure servito sotto 5-4, sono contento della reazione e della vittoria” taglia corto Sinner a caldo nell’intervista flash in campo. Come sempre, ha ragione lui, lucido e preciso. Non c’è molto da salvare in questo match, da archiviare in fretta insieme alle sensazioni negative che si porta appresso. Però alla fine l’ha portata a casa, con grinta, salendo di livello non tanto per gioco ma per intensità e agonismo, e questi sono due ingredienti altrettanto indispensabili, quanto la prima palla e il diritto, per vincere. Rublev, forte della recente vittoria contro Sinner, è sceso in campo bene, facendo tutto al meglio delle sue possibilità: palle potenti, continue, profonde, per non lasciare spazio alle bordate in anticipo del nostro. Finché Rublo ha servito bene e controllato lo scambio, per Jannik è stata durissima. Bravo è stato Sinner a rimettersi in moto, riconquistare campo con pazienza, iniziare a rispondere e prendersi il centro del campo per comandare. Era difficile non sentendo la palla, non trovando la distanza. Jan ha sempre detto di odiare il vento: con la sua accelerazione in anticipo la folata è il suo peggior nemico, poiché è necessaria una perfetta distanza a generare colpi potenti e precisi. Oggi è stato possibile solo a tratti. Per fortuna è bastato. Male invece la percentuale di prime, 49%. Poco, ancora troppo poco. Si sta lavorando al movimento, ma con US Open vicino forse perdere adesso riferimenti è un azzardo…
    Jannik aspetta in semifinale Zverev o Shelton, ma speranza è che domani in campo a Cincy possiamo rivedere un Sinner più incisivo, veloce e aggressivo fin dai primi punti.
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    La rivincita tra Rublev e Sinner e sfida #9 tra i due inizia con il russo alla battuta. La prima palla funziona, a 15 muove lo score. Al contrario la prima di servizio di Jannik non va, scivola sotto 15-30 sulla risposta aggressiva di Andrey, quindi rimedia con un diritto fulminante dal centro, ancora dopo una seconda palla. Troppi errori per l’italiano, diritto largo e poi un doppio fallo che gli costa la palla break ai vantaggi. Spinge il russo, sposta Jannik e lo porta all’errore in difesa. BREAK Rublev, 2-0. Non bene Jannik, falloso e senza il supporto della battuta. Gioca profondo Rublev, la palla schizza e Sinner sembra quasi in ritardo nel trovarla, fatto questo per lui non usuale. E pure poco reattivo l’azzurro, come dimostra la risposta, non la trova proprio. In 10 minuti di match, lo score è 3-0 Rublev. C’è vento sul campo, da uno dei due lati non è facilissimo trovare la palla, ma Rublev colpisce con un’intensità nettamente superiore. Si ritrova sotto 15-30 anche nel suo secondo turno Jannik, per fortuna riesce a piazzare un paio di servizi di qualità, e muove lo score (1-3). Ora è necessario attivarsi con le gambe nello scambio per arrivare meglio sulla palla e scaricare potenza e precisione. Invece fioccano gli errori, come il diritto colpito con poco equilibrio sul 30-0, con la palla che atterra nel corridoio. 4-1 Rublev, solidissimo nei suoi game, anche per colpa di un Sinner impalpabile in risposta. La lentezza con la quale Jannik ritrova coordinazione e attivazione con i piedi dopo il servizio è lo specchio di un inizio di partita molto negativo. Anche il sesto game va ai vantaggi, il diritto proprio non va (ne affossa a rete uno comodo con palla senza peso). Anche molto vento, e sappiamo quando Jan lo detesti… ma c’è per entrambi i giocatori. Lo si vede dal diritto il back che Sinner è stato costretto a giocare per gestire una traiettoria variata. Finalmente un servizio kick ben eseguito gli vale un’apertura di campo che sfrutta con una delle sue “manate” a tutta. 2-4. Il settimo game è un festival degli errori, addirittura due doppi falli per “Rublo”, che tira il primo urlaccio del match. Ai vantaggi Sinner prova lo slice per riguadagnare tempo, ma gli esce, come la risposta seguente. 5-2 Rublev, era il momento per provare a salire di livello, visti gli errori del moscotiva, ma per ora Sinner non c’è. Qualche segnale di risveglio col servizio, e nonostante un diritto pessimo Jannik si porta 3-5. Rublev serve per il set e non serve bene… Sinner finalmente inizia a trovare il campo. Parabole ancora un po’ alte, non la velocità dei giorni migliori, ma almeno si gioca e con un ritmo decente strappa ai vantaggi una palla break. Per una volta la buona sorte aiuta Jannik, nastro mortale che condanna Rublev al BREAK. Recuperato all’ultimo tuffo.. 5-4. FINALMENTE sullo 0-15 arriva il primo vero diritto a-la-Sinner, accelerazione lungo linea veloce e mortale, con la palla che fila via sicura. Ma Andrey risponde bene e si porta 15-30. Altra risposta aggressiva di Andrey sull’ennesima seconda dell’italiano, che non gestisce. 15-40, due set point Rublev. Doppio fallo Sinner… si chiude mestamente un set brutto, con una valanga di errori 17 contro i 4 vincenti, e la sensazione di nette difficoltà fisiche nel trovare intensità e spinta.
    Secondo set, Rublev to serve. Jannik parla col suo angolo, Cahill gli dice di giocare il diritto con un’idea dietro e colpire in anticipo. Sinner esegue e si butta pure avanti con coraggio. Andrey ci casca, tira un passante pessimo e poi regala diritto largo. 0-40, primo momento di difficoltà per il moscovita. Altro errore, fotocopia del precedente, all’improvviso ecco un BREAK Sinner, 1-0 e servizio, per gentile concessione del russo. Il vantaggio dura poco: il diritto torna a tradire Jannik, impatti quasi mai puliti, senza anticipo e precisione. A 30 restituisce il BREAK, non ci voleva, anche solo per salire la pressione sul rivale. L’azzurro trova il primo turno di servizio a zero, giocato con un piglio un po’ diverso, altra forza fisica, per il 2 pari, quindi inizia il game #5 tirando una pallata col diritto da Sinner vero, lampo in una giornata finora difficilissima. Ne segue un altro cross con un angolo micidiale, 15-30. I diritti di livello tornano, così la musica cambia perché è Jannik a comandare i ritmi, sposta il rivale e lo porta all’errore. 30-40 e palla break! Serve bene Andrey, si salva. Annulla anche una seconda PB il russo, se l’era procurata bene Jannik con una costruzione ottima. 3-2 Rublev. Sinner impatta 3 pari con un altro turno a zero, sembra più attivo e reattivo da qualche minuto, sotto la furia del vento e l’umidità opprimente. Anche una posizione più avanzata per l’azzurro, e tutto parte dalla risposta e dalla spinta, superiore rispetto all’avvio. Rublev sente la pressione, e sbaglia. 15-30 e poi 15-40 con un diritto sparacchiato via senza un’idea. Perfetto alla battuta il moscovita, non si gioca. Altre due palle break salvate, e 4-3. Nell’ottavo game Andrey aggredisce a tutta in risposta, una spinta che mette in difficoltà Sinner, 0-30 e poi 15-40, con un errore di Jannik di rovescio su di un’accelerazione potente del rivale. L’azzurro salva la prima palla break con un Ace esterno; seconda molto carica e poi diritto pesante sulla seconda, parità. 4 punti di fila, anche grazie al servizio, e 4 pari. Non un Jannik ottimo, ma almeno vivo e potente. Anche in risposta quando “Rublo” non mette la prima palla, c’è la sensazione che il sorpasso dell’italiano sia “maturo”. Rublev scarica un diritto malamente a rete, 30-40 e nuova palla break per Sinner. Stavolta si scambia, ma stecca un diritto l’azzurro, forse anche per colpa del vento. Si lotta, e la qualità generale adesso è salita non poco. Bellissima l’accelerazione vincente di Sinner col rovescio lungo linea. CLAMOROSO scambio vinto da Sinner!!! Una folata di vento assurda blocca la palla, Sinner la gioca cadendo a terra, ma si rialza e in qualche modo trova poi un’accelerazione vincente. 26 colpi e alla palla break! Out la risposta, era una seconda palla, grande chance. A rete il russo non tocca bene sulla difesa molto intelligente di Jannik, c’è ancora una chance di break, con un vento diventato un fortunale… Niente, altra risposta errata. Scocca il minuto 10 sulla risposta vincente di Sinner, lotta ora feroce. 5-4 Rublev, con più di un rimpianto per Sinner, le ultime due palle break potevano essere giocate molto meglio. Filano via molto più lisci i turni dell’azzurro, sono calati gli errori e saluti i vincenti. 5 pari. GREAT SHOT si legge sugli schermi del centrale a sottolineare il passante di rovescio di Sinner che apre l’undicesimo game. Ogni turno di Rublev è una sofferenza, un errore di rovescio gli costa l’ennesima palla break, ma la battuta lo assiste ancora. ECCOLO! All’ennesima palla break, finalmente Sinner risponde e Rublev esagera con la rotazione del diritto, e sparacchia via. BREAK Sinner, serve avanti 6-5. L’azzurro sfrutta la chance, serve con qualità e spinge forte. Ha due set point sul 40-15. Basta il primo, ottima prima palla. Si va al terzo set, ma si è strameritato il set Jannik, con un tennis più efficace e continuo, e tantissime palle break (10, sfruttandone 2).
    L’inerzia dell’incontro gira. Rublev crolla nei suoi demoni, anche grazie ai colpi intensi di Jannik. Prima una volée, poi un diritto in rete e vola la racchetta di Andrey. Palla break Sinner in apertura. Se la prende con intelligenza Jannik, blocca lo scambio sul rovescio e provoca l’errore del moscovita, con altra racchetta scagliata malamente a terra. BREAK Sinner, 1-0 e servizio. La durezza di Jannik… gioca sicuro, solido, cerca intensità e non regalare niente, tanto è l’altro a sparare via con la testa in fiamme. Game e via, 2-0 Sinner. Il posterese è padrone del campo, il diritto è continuo e la palla viaggia, mentre i colpi di Rublo sono meno incisivi e gli errori fioccano. Un altro scambio ben orchestrato sul 30 pari vale a Sinner la chance del doppio allungo. Ottima accelerazione di Andrey, un diritto fulminante che sorprende Jannik. Ma Rublev è in confusione, regala ancora col diritto (ha probabilmente cambiato idea all’ultimo) e concede la seconda palla break. Duro scambio, sbaglia per primo Sinner col rovescio. Un doppio fallo costa a Rublev la terza PB… È quella buona: attacca la rete il russo ma il passante di rovescio di Jan è una fucilata. BREAK Sinner, 3-0 “pesante”. Nel quarto game Jannik cala nell’attenzione, smarrisce il servizio e si fa contro breakkare a 30, 1-3. La bagarre continua, ora e il russo a sbagliare tutto e regalare un altro BREAK a Sinner, che torna avanti di due allunghi sul 4-1. Rublev sembra non crederci più, ormai la sua testa è persa altrove. Sinner serve per chiudere avanti 5-2. L’otto volante continua: due errori col diritto e Jannik scivola di nuovo sotto 15-40. Regala un altro turno con un doppio fallo sulla seconda. 5-3. Non è ancora finita. Jannik serve di nuovo per chiudere sul 5-4. Importantissima la prima palla esterna, carica di lift e precisa, sul 15 pari. Poi un ACE, ed ecco due Match Point! Ok il primo, con una palla deviata in modo letale dal vento. Game Set Match, ma non c’è molto da sorridere, se non per la reazione e rimonta. Sulla voglia di vincere di Sinner, possiamo dormire sonni tranquilli…

    [1] Jannik Sinner vs [6] Andrey RublevATP Cincinnati Jannik Sinner [1]476 Andrey Rublev [6]654 Vincitore: Sinner ServizioSvolgimentoSet 3J. Sinner 15-0 ace 15-15 30-15 40-15 ace5-4 → 6-4A. Rublev 15-0 30-0 30-15 40-155-3 → 5-4J. Sinner 15-0 15-15 15-30 15-40 30-40 df5-2 → 5-3A. Rublev 15-0 30-0 40-0 40-15 df 40-30 df5-1 → 5-2J. Sinner 15-0 30-0 40-0 ace4-1 → 5-1A. Rublev 0-15 0-30 15-30 ace 30-30 30-403-1 → 4-1J. Sinner 15-0 15-15 15-30 30-30 ace 30-40 df3-0 → 3-1A. Rublev 15-0 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 40-A 40-40 40-A df2-0 → 3-0J. Sinner 15-0 30-0 40-0 ace1-0 → 2-0A. Rublev 0-15 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 40-A0-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 2J. Sinner 15-0 30-0 30-15 40-156-5 → 7-5A. Rublev 0-15 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 40-A5-5 → 6-5J. Sinner 15-0 30-0 30-15 df 40-15 ace4-5 → 5-5A. Rublev 15-0 30-0 30-15 df 30-30 30-40 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 A-404-4 → 4-5J. Sinner 0-15 0-30 15-30 15-40 30-40 ace 40-40 A-403-4 → 4-4A. Rublev 15-0 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 ace A-403-3 → 3-4J. Sinner 15-0 30-0 40-0 ace2-3 → 3-3A. Rublev 0-15 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 40-A 40-40 A-402-2 → 2-3J. Sinner 15-0 30-0 40-0 ace1-2 → 2-2A. Rublev 15-0 30-0 30-15 40-151-1 → 1-2J. Sinner 15-0 15-15 15-30 15-40 30-401-0 → 1-1A. Rublev 0-15 0-30 0-400-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1J. Sinner 0-15 15-15 15-30 15-40 df4-5 → 4-6A. Rublev 15-0 30-0 ace 30-15 30-30 40-30 40-40 40-A3-5 → 4-5J. Sinner 0-15 15-15 30-15 40-15 ace 40-302-5 → 3-5A. Rublev 0-15 15-15 15-30 df 30-30 40-30 40-40 df A-402-4 → 2-5J. Sinner 0-15 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 A-401-4 → 2-4A. Rublev 15-0 30-0 40-01-3 → 1-4J. Sinner 15-0 15-15 15-30 30-30 40-300-3 → 1-3A. Rublev30-0 30-15 df 40-150-2 → 0-3J. Sinner 0-15 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 40-A df0-1 → 0-2A. Rublev 0-15 15-15 30-15 40-15 ace0-0 → 0-1

    Statistiche
    🇮🇹 Sinner
    🇷🇺 Rublev

    Punteggio servizio
    244
    226

    Ace
    10
    4

    Doppi falli
    5
    7

    Percentuale prime di servizio
    48% (43/90)
    59% (72/122)

    Punti vinti con la prima
    84% (36/43)
    65% (47/72)

    Punti vinti con la seconda
    43% (20/47)
    40% (20/50)

    Palle break salvate
    44% (4/9)
    63% (10/16)

    Giochi di servizio giocati
    16
    16

    Punteggio risposta
    170
    161

    Punti vinti in risposta sulla prima
    35% (25/72)
    16% (7/43)

    Punti vinti in risposta sulla seconda
    60% (30/50)
    57% (27/47)

    Palle break convertite
    38% (6/16)
    56% (5/9)

    Giochi di risposta giocati
    16
    16

    Punti vinti a rete
    87% (13/15)
    56% (5/9)

    Vincenti
    32
    15

    Errori non forzati
    28
    23

    Punti vinti al servizio
    62% (56/90)
    55% (67/122)

    Punti vinti in risposta
    45% (55/122)
    38% (34/90)

    Punti totali vinti
    52% (111/212)
    48% (101/212)

    Velocità massima servizio
    217 km/h
    217 km/h

    Velocità media prima di servizio
    194 km/h
    192 km/h

    Velocità media seconda di servizio
    149 km/h
    139 km/h LEGGI TUTTO

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    Sinner avanza ai quarti di Cincinnati: il compleanno porta un “regalo” inaspettato

    Jannik Sinner – Foto Getty Images

    Nel giorno del suo 23° compleanno, Jannik Sinner riceve un “regalo” insolito: l’accesso ai quarti di finale del Masters 1000 di Cincinnati senza dover scendere in campo. Il suo avversario designato, l’australiano Jordan Thompson, si è ritirato a causa di un problema alle costole, regalando all’azzurro un passaggio diretto al turno successivo.
    Questa svolta inaspettata offre a Sinner un duplice vantaggio: da un lato, il risparmio di preziose energie in un torneo che si sta rivelando particolarmente impegnativo per molti giocatori, data la velocità della superficie. Dall’altro, però, priva l’altoatesino dell’opportunità di acquisire maggiore confidenza con il campo, un aspetto non trascurabile considerando le difficoltà incontrate nel match precedente contro l’americano Alex Michelsen.
    Il prossimo ostacolo per Sinner sarà il russo Andrey Rublev, in quello che si preannuncia come un rematch dell’incontro disputato a Montreal. Sarà un test cruciale per valutare l’adattamento di Jannik alle condizioni di gioco di Cincinnati e la sua capacità di contrastare un Rublev apparso in ottima forma in questo torneo.Per Sinner, questo turno di riposo forzato potrebbe rivelarsi una benedizione o una maledizione: se da un lato gli permette di ricaricare le batterie, dall’altro potrebbe privarlo di quel ritmo partita fondamentale in vista delle fasi cruciali del torneo.
    L’attenzione ora si sposta sul quarto di finale contro Rublev. Sarà interessante osservare come Sinner gestirà questa pausa imprevista e se riuscirà a mantenere l’intensità necessaria per affrontare un avversario del calibro del russo. Il match si preannuncia come un banco di prova significativo per le ambizioni dell’italiano in questo Masters 1000 e, in prospettiva, per gli imminenti US Open.
    ATP Cincinnati Jannik Sinner [1]0 Jordan Thompson0 Vincitore: Sinner per walkover ServizioSvolgimentoSet 1

    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    La stampa serba azzarda: “Sinner sarà il nuovo Nadal per gli infortuni?”

    Jannik Sinner (foto Getty Images)

    In attesa di ritrovare in campo l’eroe nazionale e super campione Novak Djokovic, chiamato alla difesa del titolo 2023 a US Open dopo aver vinto l’agognato Oro olimpico a Parigi, uno dei principali media della Serbia concentra la propria attenzione su Jannik Sinner. E lo fa ponendosi un interrogativo che non piacerà ai fan del Belpaese o sostenitori globali dell’azzurro: che Jannik sia il nuovo Nadal? Ossia, tennista fortissimo ma costantemente penalizzato dagli infortuni? Questo il commento di Tanja Ćulafić su Sportal.rs.
    In effetti a leggere il titolo del contributo, c’è da sobbalzare sulla sedia… Accostare Sinner a Nadal è esercizio ardito, essendo i due totalmente agli antipodi per modo di giocare, tecnica esecutiva, condotta in campo, tattica e mille altri aspetti. Se li sovrapponi mentre giocano, le similitudini stanno a zero. Palla arrotata con rimbalzo altissimo per lo spagnolo; impatto che più piatto non si può per l’italiano con traiettorie che sfiorano la rete, e le divergenze tecniche continuerebbero all’infinito. I due campioni possono essere certamente accostati per la loro mentalità, con la parola “miglioramento” al centro del villaggio, lo stimolo che muove ogni loro singola sessione d’allenamento ed esperienze in partita. Ma l’editorialista serba invece concentra il suo articolo sul discorso infortuni. Due grandi giocatori, arrivati al n.1 del mondo, ma spesso vittime di problemi fisici.
    “Jannik Siner ha conquistato il primo posto nella classifica ATP e in qualche modo è riuscito a rimanerci fino ad ora, ma la domanda è cosa succederà dopo?” si legge nell’articolo “Sinner vinse l’Australian Open a inizio anno e sembrava fosse l’inizio della sua era, ma poi gli infortuni hanno preso il sopravvento. Ci sono stati dei brutti risultati, fino all’infortunio all’anca, e quando si pensava che avrebbe potuto ritrovare il ritmo e brillare alle Olimpiadi, ha rinunciato a causa della tonsillite. Altro stop per il fisico k.o. Abbiamo visto che le cose non sono andate bene per lui a Montreal, e ora a Cincinnati, dove è passato al terzo turno vincendo contro Alex Mikkelsen, afferma di non essere affatto al 100%. Dal modo in cui guarda in campo e da quello che dice, sembra essere preoccupato che il suo infortunio all’anca continui e non sia completamente guarito”.
    Un contributo che riportiamo, interessante per capire come è visto Sinner all’estero, in un paese dove il tennis è diventato grazie a Djokovic (e non solo) uno degli sport più seguiti e amati. Grandissimo rispetto e considerazione per Jannik, ma anche dubbi sulla tenuta in un mondo competitivo che stressa i fisici in modo totale, e che porta tutti i giocatori all’estremo con picchi di forma alternati a momenti “no”. Per questo aver il classico “fisico bestiale” o comunque meno avvezzo agli infortuni è un punto di forza clamoroso, come per esempio hanno dimostrato le carriere di Federer e Djokovic, due giocatori che poche volte hanno subito gravi infortuni, al contrario di Nadal.
    Una cosa è certa: Sinner “sano”, al 100% delle proprie potenzialità atletiche, ha dimostrato ampiamente di essere fortissimo e di poter mettere in fila ogni rivale, vincendo Davis, Slam, Masters 1000, su ogni superficie. Il suo tennis tuttavia, forse ancor più rispetto a quello di altri competitor, necessita di forza, di velocità e resistenza per generare quel pressing micidiale che stronca i rivali. È per così dire “energivoro”, pertanto non essere a posto fisicamente lo penalizza assai.
    Nessun tennista di massimo livello può esprimere il proprio miglior tennis senza essere a posto fisicamente; tuttavia ci sono giocatori più penalizzati di altri quando non sono al meglio. Se Sinner sia uno di questi o meno lo scopriremo strada facendo, nei prossimi mesi e anni. Nel tennis durissimo dei nostri tempi, resistere ai problemi e trovare un modo di preservarsi da fastidì e vincere anche se non al meglio è una chiave di volta per architetture senza tempo. In questo, possiamo dire “Djokovic docet”.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Djokovic: il divario generazionale secondo Pilic “Novak, il vecchio maestro, è semplicemente di un altro livello rispetto ad Alcaraz e Sinner”

    Nikola Pilic nella foto

    Il tennis maschile ha un Re indiscusso: Novak Djokovic. Con la recente vittoria olimpica, il campione serbo ha consolidato il suo status di più grande tennista di tutti i tempi, avendo conquistato tutti i maggiori titoli possibili nel circuito.Ma quanto è ampio il divario tra Djokovic e la nuova generazione di campioni emergenti? Nikola Pilic, ex allenatore del serbo, non ha usato mezzi termini nel confrontare il suo ex pupillo con i giovani talenti Jannik Sinner e Carlos Alcaraz.
    In un’intervista rilasciata a Tennis Magazin, Pilic ha espresso un giudizio netto: “Novak, il vecchio maestro, è semplicemente di un altro livello rispetto ad Alcaraz e Sinner.” L’ex coach ha poi sottolineato come questa non sia una mera opinione personale, ma un fatto supportato da riconoscimenti oggettivi: “È stato nominato sportivo mondiale dell’anno per ben cinque volte. Questa non è la mia opinione soggettiva, ma una decisione presa da comitati indipendenti. Questo parla da sé ed è qualcosa di molto speciale.”
    Tuttavia, Pilic non nega l’inevitabile passaggio generazionale che si sta delineando nel tennis mondiale. “Sinner, Alcaraz e altri prenderanno sicuramente il testimone della nuova generazione tra uno o due anni,” ha affermato. “Novak avrà allora 39 anni e non tutto sarà come quando ne aveva 29. Questa evoluzione è molto interessante per me.”
    Le parole di Pilic evidenziano un aspetto cruciale del tennis contemporaneo: il confronto tra l’esperienza e la classe cristallina di un campione maturo come Djokovic e l’energia e il talento grezzo dei giovani emergenti.Resta da vedere quanto ancora Djokovic riuscirà a mantenere il suo livello straordinario di gioco e quanto velocemente la nuova generazione riuscirà a colmare il gap che si è visto a Parigi.
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    Sinner avanza a Cincinnati: Una vittoria di carattere più che di brillantezza “Non sono al 100% e in questo torneo ho spesso fatto fatica a trovare il feeling”

    Jannik Sinner – Foto Getty Images

    Jannik Sinner, numero 1 del mondo, ha superato il suo primo ostacolo al Masters 1000 di Cincinnati, qualificandosi per gli ottavi di finale. L’italiano ha sconfitto l’americano Alex Michelsen con il punteggio di 6-4 7-5 in un incontro durato un’ora e cinquanta minuti. Una vittoria che, se da un lato conferma la solidità mentale del campione, dall’altro solleva qualche interrogativo sulla sua condizione fisica attuale.
    Il match è stato caratterizzato da alti e bassi per Sinner, che ha mostrato alcune fragilità soprattutto al servizio. Nel primo set, nonostante un break iniziale a suo favore, l’azzurro ha faticato a mantenere il vantaggio, dovendo annullare diverse palle break (tre per la precisione). La percentuale di prime in campo, un misero 43%, è stata il sintomo più evidente di un Sinner non al top della forma che comunque ha conquistato la frazione per 6 a 4.Il secondo set ha visto Sinner continuare a lottare con il proprio servizio, trovandosi più volte in difficoltà e dovendo salvare ben cinque palle break. Tuttavia, nei momenti cruciali, il numero 1 del mondo ha saputo alzare il livello del suo gioco. Sul 5-5, Sinner ha mostrato lampi del suo miglior tennis, strappando il servizio a Michelsen con risposte aggressive e coraggiose. Un ultimo game solido, condito da due ace e un servizio vincente, ha chiuso l’incontro a suo favore per 7 a 5.
    Questa vittoria, più di carattere che di brillantezza, permette a Sinner di avanzare agli ottavi di finale, dove affronterà il vincitore tra Sebastian Baez e Jordan Thompson. La prestazione odierna, seppur vincente, lascia aperte alcune domande sulla condizione fisica dell’azzurro. Sarà interessante vedere se Sinner riuscirà a elevare il suo livello di gioco nei prossimi turni, considerando che la strada verso il titolo a Cincinnati si fa sempre più impegnativa.
    Per il momento, il numero 1 del mondo può essere soddisfatto di aver superato un test non facile, dimostrando ancora una volta la sua capacità di vincere anche quando non è al meglio. Tuttavia, per ambire al titolo in Ohio, Sinner dovrà necessariamente migliorare alcuni aspetti del suo gioco, in particolare la consistenza al servizio e la riduzione degli errori gratuiti.
    Alla fine della partita Sinner ha dichiarato: “È stato un match difficile, dovevo adattarmi a delle condizioni diverse. Qui la palla schizza velocissima, specialmente quando c’è il sole e le temperature sono alte. Non sono al 100% e in questo torneo ho spesso fatto fatica a trovare il feeling. Il mio obiettivo è quello di stare al meglio agli US Open, ma ora che sono qui cerco di dare quello che ho e di rimanere sempre positivo. Per questo, aver vinto in queste condizioni mi rende molto felice“.
    ATP Cincinnati Jannik Sinner [1]67 Alex Michelsen45 Vincitore: Sinner ServizioSvolgimentoSet 2J. Sinner 15-0 ace 30-0 ace 40-0 40-156-5 → 7-5A. Michelsen 15-0 30-0 30-15 30-30 40-30 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 40-A5-5 → 6-5J. Sinner 15-0 ace 30-0 40-0 40-154-5 → 5-5A. Michelsen 15-0 30-0 30-15 40-15 40-30 40-40 df A-404-4 → 4-5J. Sinner 15-0 15-15 30-15 30-30 30-40 df 40-40 ace A-40 ace3-4 → 4-4A. Michelsen 0-15 15-15 15-30 15-40 30-40 ace 40-40 A-403-3 → 3-4J. Sinner 0-15 15-15 ace 15-30 30-30 40-30 40-40 40-A 40-40 A-402-3 → 3-3A. Michelsen 15-0 15-15 30-15 40-152-2 → 2-3J. Sinner 15-0 30-0 40-01-2 → 2-2A. Michelsen 0-15 15-15 30-15 40-15 40-301-1 → 1-2J. Sinner 15-0 15-15 df 30-15 30-30 30-40 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 ace A-40 40-40 40-A 40-40 A-40 ace0-1 → 1-1A. Michelsen 15-0 15-15 15-30 30-30 40-300-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1J. Sinner 15-0 15-15 30-15 40-155-4 → 6-4A. Michelsen 15-0 30-0 30-15 40-155-3 → 5-4J. Sinner 15-0 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 A-40 40-40 A-404-3 → 5-3A. Michelsen30-40 15-0 30-0 40-0 40-15 40-304-2 → 4-3J. Sinner40-A 0-15 0-30 df 15-30 30-30 40-303-2 → 4-2A. Michelsen40-A 15-0 30-0 30-15 40-15 40-30 40-403-1 → 3-2J. Sinner 15-0 15-15 df 30-15 30-30 30-40 40-40 40-A 40-40 ace A-402-1 → 3-1A. Michelsen 15-0 30-0 30-15 df 30-30 40-302-0 → 2-1J. Sinner 15-0 30-0 40-01-0 → 2-0A. Michelsen 0-15 0-30 15-30 30-30 30-400-0 → 1-0

    Statistiche
    🇮🇹 Sinner
    🇺🇸 Michelsen

    Punteggio servizio
    288
    256

    Ace
    9
    1

    Doppi falli
    4
    2

    Percentuale prime di servizio
    51% (42/83)
    58% (44/76)

    Punti vinti con la prima
    74% (31/42)
    73% (32/44)

    Punti vinti con la seconda
    61% (25/41)
    44% (14/32)

    Palle break salvate
    100% (8/8)
    60% (3/5)

    Giochi di servizio giocati
    11
    11

    Punteggio risposta
    142
    65

    Punti vinti in risposta sulla prima
    27% (12/44)
    26% (11/42)

    Punti vinti in risposta sulla seconda
    56% (18/32)
    39% (16/41)

    Palle break convertite
    40% (2/5)
    0% (0/8)

    Giochi di risposta giocati
    11
    11

    Punti vinti a rete
    73% (8/11)
    44% (8/18)

    Vincenti
    28
    14

    Errori non forzati
    19
    19

    Punti vinti al servizio
    67% (56/83)
    61% (46/76)

    Punti vinti in risposta
    39% (30/76)
    33% (27/83)

    Punti totali vinti
    54% (86/159)
    46% (73/159)

    Velocità massima servizio
    216 km/h
    210 km/h

    Velocità media prima di servizio
    199 km/h
    194 km/h

    Velocità media seconda di servizio
    159 km/h
    163 km/h

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    Jannik Sinner e l’esordio oggi a Cincinnati: “mi sento abbastanza bene”

    Jannik Sinner – Foto Getty Images

    Jannik Sinner si prepara al suo esordio nell’ATP di Cincinnati con un mix di cautela e determinazione. Dopo un periodo di incertezza dovuto a problemi fisici all’anca, Sinner si presenta al torneo americano con rinnovata fiducia e ambizione.
    “Mi sento abbastanza bene,” ha dichiarato Sinner ai media statunitensi. “Ovviamente ho passato quasi una settimana senza allenarmi prima del torneo e poi, dopo aver giocato due o tre giorni di fila, un po’ più del solito. Questo potrebbe aver avuto un potenziale impatto sull’anca, ma non ho paura. Mi sento bene con l’anca e sono ansioso di tornare a giocare sui campi qui.”
    Il tennista altoatesino ha anche affrontato la delusione per aver dovuto rinunciare alle Olimpiadi a causa di una tonsillite: “Le Olimpiadi erano il mio obiettivo principale per la stagione perché mi sono perso le ultime giocate a Tokyo nel 2021. Quest’anno sentivo che, dato che stavo giocando bene al Roland Garros, avrei potuto giocare bene su quel campo, cercando di darmi la possibilità di vincere una medaglia. Ma a volte bisogna accettarlo.”
    Sinner ha poi condiviso alcune riflessioni sulla sua stagione e sulle sfide mentali che affronta: “Tutti abbiamo dubbi. A volte, anche prima di vincere un Grande Slam, avevo dei dubbi sul fatto che potessi vincerlo o meno. E poi arrivi al punto in cui lo vinci. Dopo, nella tua mente sai che puoi farlo, ma devi ancora lavorare molto per questo.”
    Riguardo al torneo di Cincinnati, Sinner lo vede come un’opportunità cruciale in vista degli US Open: “Per arrivare a questo punto, bisogna essere in forma fisica. La forma generale deve essere perfetta durante tutto l’anno per arrivare a questa posizione perché è il risultato di giocare in modo costante tutto l’anno. Qui di solito faccio un po’ fatica a giocare a causa delle condizioni, ma non vedo l’ora di vedere la mia reazione quest’anno, è una grande prova per me. Credo che questo torneo possa darti molta fiducia per gli US Open, che è l’ultimo Grande Slam che abbiamo nel 2024. Secondo me, questo è un torneo molto importante e sarà un bel test per le mie condizioni fisiche.”
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Sinner si arrende a Rublev nei quarti di Montreal: “Ha meritato di vincere. Nessun problema fisico serio”. Arnaldi “match con Rublev molto duro”

    Jannik Sinner – Foto Getty Images

    Jannik Sinner è stato eliminato nei quarti di finale del torneo ATP di Montreal da Andrey Rublev. Nonostante la delusione, Sinner ha offerto un’analisi lucida e sportiva della sua prestazione e della partita.
    L’azzurro ha iniziato spiegando le difficoltà affrontate: “La spiegazione è molto semplice. Sono stato a letto per diversi giorni, giocare due match non è stato facile per nessuno, non è una cosa a cui siamo abituati di solito.” Questo commento evidenzia le sfide fisiche che Sinner ha dovuto superare per competere nel torneo.Nonostante riconosca la propria stanchezza, Sinner ha mostrato fair play, sottolineando che anche il suo avversario era in condizioni simili: “Anche Rublev però era stanco.” Ha poi elogiato la performance del russo nei momenti cruciali: “Andrey ha giocato meglio nei momenti importanti e ha meritato di vincere.”
    Quando gli è stato chiesto se l’inizio del terzo set fosse stato il punto di svolta della partita, Sinner ha mantenuto un approccio equilibrato: “Turning point o no, è stato tutto normale.” Ha ammesso di aver giocato un “brutto turno di battuta” all’inizio del set decisivo, riconoscendo l’impatto psicologico di quel momento: “Sicuramente il livello di fiducia cambia molto quando hai alcune chance, non le sfrutti e poi subisci il break.”
    Nonostante la sconfitta, Sinner ha mostrato una mentalità positiva, considerando il risultato complessivamente soddisfacente date le circostanze: “Per me venire qui e fare questo risultato, anche se è andata così, è un buon risultato, specie considerando la posizione in cui sono.”Guardando al futuro, il giovane italiano ha espresso realismo riguardo alla sua forma fisica per i prossimi impegni: “Sì, tutto ok durante la partita. Penso che queste cose siano più mentali che fisiche. Spero di poter tornare in forma al più presto, anche se fare miracoli in cinque giorni non sarà possibile. ” Ha indicato lo US Open come obiettivo principale, riconoscendolo come “l’evento più importante dello swing americano e l’ultimo Slam della stagione.”
    Ha parlato anche Matteo Arnaldi: “Sono piuttosto stanco tra ritardi per la pioggia e tutto il resto, ma sono molto contento. Ho giocato un buon tennis oggi: ho avuto due partite difficili, quindi sono molto soddisfatto per come sono riuscito a giocare e a gestire i momenti importanti. Sono davvero felice per questo e non vedo l’ora di giocare di nuovo.L’’ho visto giocare molto bene oggi Rublev. Quindi sarà un match completamente diverso da quello di Parigi, dove penso davvero di aver giocato il mio miglior tennis. Lui cercherà di ‘vendicarsi’, ma ora cercherò di riprendermi e di recuperare. Oggi ho giocato tanto: poi penserò ad Andrey, ma sicuramente sarà un match molto bello”. LEGGI TUTTO

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    Jannik Sinner: Primo Qualificato alle ATP Finals

    Jannik Sinner nella foto

    Jannik Sinner continua a scrivere la storia del tennis italiano. Il giovane campione altoatesino ha ottenuto un doppio successo venerdì, qualificandosi per i quarti di finale dell’Omnium Banque National présenté par Rogers e, contemporaneamente, diventando il primo giocatore a staccare il biglietto per le Nitto ATP Finals di Torino.Attualmente numero 1 del mondo nel ranking ATP, Sinner si appresta a fare la sua terza apparizione complessiva e la seconda consecutiva al prestigioso evento di fine stagione, che si terrà dal 10 al 17 novembre. Dopo il debutto come riserva nel 2021, l’anno scorso il tennista italiano ha entusiasmato il pubblico di casa raggiungendo la finale all’Inalpi Arena, dove è stato sconfitto da Novak Djokovic.
    Il 2024 di Sinner è stato finora straordinario. Ha iniziato l’anno conquistando il suo primo titolo del Grande Slam agli Australian Open. Ha poi vinto il torneo ATP 500 indoor di Rotterdam, si è aggiudicato il suo secondo titolo Masters 1000 a Miami e ha trionfato sull’erba di Halle, conquistando il suo primo titolo su questa superficie.Con quattro vittorie, Sinner guida la classifica dei titoli vinti in questa stagione. Il 10 giugno, dopo aver raggiunto le semifinali al Roland Garros, ha scritto una pagina storica del tennis italiano diventando il primo giocatore del Bel Paese a raggiungere la vetta del ranking PIF ATP, superando Novak Djokovic.
    Dopo la vittoria su Alejandro Tabilo a Montreal, il bilancio stagionale di Sinner è di 44 vittorie e sole 4 sconfitte. Il campione italiano cercherà ora di aumentare il suo vantaggio nella PIF ATP Live Race To Turin sul secondo classificato Carlos Alcaraz. Al momento, Sinner ha 6.400 punti, 450 in più dello spagnolo.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO