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    Us Open: Il programma di Venerdì 06 Settembre 2024. Sinner implacabile agli US Open: quote rasoterra per la semifinale contro Draper, Jannik favorito anche per il titolo

    Jannik Sinner – Foto Getty Images

    E adesso Draper. Messo al tappeto Medvedev, minaccia principale tra gli avversari rimasti, Jannik Sinner si prepara ad affrontare il britannico in semifinale agli US Open. Match in discesa per l’azzurro, che parte favorito a 1,17 contro il 4,90 di Draper, numero 25 del ranking e rivelazione del torneo. Sfida però da non sottovalutare, visto il momento di forma del rivale e l’unico precedente tra i due, che vide Jannik perdere ai sedicesimi del Queen’s del 2021 in due set. Questa volta le gerarchie sono invertite e nel set betting prevale una vittoria per 3-0 del numero uno al mondo, offerta a 2,08; segue il 3-1 a 3,40 e il 3-2 a 5,40.
    ANTEPOST – Sinner continua ad essere il favorito anche per portare a casa il torneo e il secondo Slam stagionale. Dopo la vittoria contro Medvedev – una sorta di finale anticipata – la quota è scesa da 2,25 a 1,40. Taylor Frtiz è il primo rivale a 4,90, seguito da Draper a 8 e Tiafoe a 13.
    Arthur Ashe Stadium – Ore: 18:00L. Kichenok / J. Ostapenko vs K. Mladenovic / S. Zhang J. Sinner vs J. Draper (ore 21:00)
    Arthur Ashe Stadium – Ore: 01:00T. Fritz vs F. Tiafoe
    Court 10 – Ore: 18:00N. Budkov Kjaer vs C. Robertson T. Faurel / L. Preda vs D. Petak / F. Thomas
    Court 11 – Ore: 18:00R. Sakamoto vs R. Jodar W. Sonobe vs M. Xu M. Mrva / R. Sakamoto vs H. Bernet / N. Budkov Kjaer
    Court 12 – Ore: 18:00M. Stojsavljevic vs I. Jovic J. Pastikova / J. Stusek vs J. De Zeeuw / H. Klugman T. Krejcova / E. Tichackova vs M. El Allami / E. Sartz-Lunde
    Court 13 – Ore: 18:00C. Cooper vs I. van Rijt V. Miranda vs Y. Takamuro C. Cooper / T. Majetic vs I. van Rijt / B. Wenzel L. Gryp / V. Miranda vs R. Okano / Y. Takamuro LEGGI TUTTO

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    Jannik Sinner: Un anno di record nei Grand Slam. Emil Ruusuvuori – Pausa dal tennis per problemi fisici. Leandro Riedi – Intervento chirurgico e lungo stop. Dominio americano agli US Open 2024. Garcia e Pliskova – Cambiamenti importanti

    Jannik Sinner – Foto Getty Images

    Jannik Sinner: Un anno di record nei Grand SlamTitolo all’Open d’Australia, semifinali al Roland Garros e, per ora, semifinali agli US Open. Senza contare ciò che è successo a Wimbledon – dove ha raggiunto i quarti di finale – possiamo dire che Jannik Sinner è già diventato il primo italiano della storia, uomo o donna, a raggiungere tre semifinali di Grand Slam in una stessa stagione. Un dato straordinario, uno in più, per l’originario di Sesto Pusteria, che sta per infrangere tutti i record e, probabilmente, proclamarsi col tempo come il miglior tennista del suo paese di tutti i tempi. E il meglio per lui è che ha ancora solo 23 anni, quindi ci stancheremo di leggere questo tipo di dati.Non sono molti i giocatori in attività che hanno raggiunto le semifinali di ogni torneo del Grande Slam. Jannik Sinner è stato l’ultimo ad unirsi a questa lista dopo aver superato Daniil Medvedev agli US Open 2024. Il giocatore italiano ci riesce con una semifinale in Australia, un’altra a Parigi, un’altra a Londra, e quest’ultima a New York, unendosi a Novak Djokovic, Rafael Nadal e Marin Cilic in questa speciale classifica in giocatori ancora in attività.
    Garcia e Pliskova: Cambiamenti importantiImportanti novità arrivano da due giocatrici di alto livello che stanno lottando per presentarsi al loro meglio.Caroline Garcia (30ª nel ranking WTA) e Karolina Pliskova (44ª) hanno promosso cambiamenti significativi, sebbene su piani diversi.La francese ha annunciato la fine della collaborazione con Bertrand Perret, l’allenatore con cui ha lavorato nelle ultime tre stagioni, mentre la ceca si è sottoposta a un intervento chirurgico per trattare un infortunio a una delle caviglie.
    Leandro Riedi: Intervento chirurgico e lungo stopGli infortuni sono sempre una brutta notizia, ma lo sono ancora di più se riguardano un giovane giocatore, come Leandro Riedi, e se rivestono una notevole gravità, come in questo caso. Il tennista svizzero, attualmente numero 130 del mondo, ha dovuto sottoporsi a un intervento chirurgico a causa di un dolore acuto al ginocchio destro che è peggiorato negli ultimi tempi. Non tornerà a competere fino al 2025.
    Emil Ruusuvuori: Pausa dal tennis per problemi fisiciEmil Ruusuvuori sta attraversando una spirale infinita di infortuni e ricadute fisiche che hanno gravemente compromesso il suo livello in questa stagione. Il finlandese, che l’anno scorso era arrivato al 37° posto nel ranking mondiale, è riuscito a vincere appena 16 delle 29 partite disputate quest’anno, mantenendosi nella top-100 grazie al suo piazzamento come finalista a Hong Kong. Dopo essere stato costretto a rinunciare a competere agli US Open 2024, ha deciso di prendersi una pausa per concentrarsi sulla sua salute fisica e mentale.
    Dominio americano agli US Open 2024Emma Navarro, Jessica Pegula, Taylor Fritz e Frances Tiafoe. O in altre parole, il 50% dei semifinalisti di questi US Open 2024 sono americani. Così bene si sono comportati i tennisti locali nell’ultimo Grande Slam della stagione, quello di casa, dove bisogna davvero dare il meglio. Il dato parla da sé: non si vedeva qualcosa del genere a New York dall’edizione del 2003, quando arrivarono a questo turno Andre Agassi, Andy Roddick, Jennifer Capriati e Lindsay Davenport. A proposito, in quell’occasione i titoli individuali finirono nelle mani di Roddick e Henin, quindi solo uno dei due trofei rimase effettivamente a casa. Scommettereste su cosa succederà questo fine settimana? Gli americani finiranno per sorridere alla fine del film?
    Beatriz Haddad-Maia: Riflessioni dopo la sconfittaBeatriz Haddad-Maia è stata lontana dal suo miglior livello in questi quarti di finale degli US Open e ha descritto in conferenza stampa cosa ha impedito che potesse lottare con garanzie per la vittoria. “Mi è stato impossibile rimanere concentrata per tutta la partita. Sono dispiaciuta perché non ho giocato come avrei dovuto. È stata una questione emotiva, mi è costato moltissimo isolarmi dal rumore del campo e da quanto sia diverso giocare nell’Arthur Ashe. Mi porto via molte cose positive dal torneo, oggi ho imparato una lezione e continuerò a lavorare per darmi più opportunità”, ha dichiarato.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    US Open 2024: Sinner arrembate, domina O’Connell e vola agli ottavi

    Jannik Sinner (foto Getty Images)

    Arrembante. Non c’è parola migliore per descrivere la prestazione davvero convincente (e vincente) di Jannik Sinner nel terzo turno di US Open 2024. Il campione degli AO24 e n.1 del mondo ha sconfitto Christopher O’Connell con un eloquente 6-1 6-4 6-2 in meno di due ore di gioco totalmente dominate dall’azzurro, che rispetto ai suoi primi due match nel torneo è partito fortissimo e ha servito davvero bene, come dimostrano i 15 Ace e l’82% di punti vinti con la prima palla in campo. Ma non è stato solo servizio: Jannik ha dominato ogni fase di gioco, imponendo una velocità e anticipo tale da sbaragliare totalmente le velleità di un avversario incapace di trovare la chiave per restare aggrappato al nostro campione. Risposta poderosa, a mettere enorme pressione all’australiano; diritto a tratti fulminante, con pallate dal centro imprendibili e pochi errori rispetto alle prime due partite del torneo; dominante, anzi straripante sulla diagonale di rovescio, dove il “povero” Chris è stato soverchiato a tratti in modo brutale. Ritmo, qualità, intensità, pochi errori e scelte tattiche quasi sempre ottimali, una macchina perfetta di tennis, infernale, troppo per la resistenza di un O’Connell che ben presto ha capito che non era giornata e solo da metà secondo set è riuscito ad entrare in partita. Ma l’aspetto più intrigante della vittoria odierna di Sinner è stata un’attitudine offensiva inconsueta che l’ha portato a scegliere con continuità la via della rete, con risultati più che discreti.
    Chris non è esattamente il miglior passante del tour, ma la costruzione dell’attacco, abbinato ai tempi della discesa a rete assai corretti, hanno portato Jannik a vincere 18 punti a rete su 25 discese complessive. Non ha scelto la via del net solo su “comodi” 40-0, c’ha provato in più frangenti e i risultati sono stati incoraggianti. Buonissimi i tempi dell’attacco e varie le soluzioni provate, sia di tocco accarezzando la palla, che con tagli decisi a chiudere. È una nuova dimensione che può essere importantissima nell’evoluzione continua del tennis del nostro. Sinner sarà sempre un “martello” da fondo, capace di imporre un pressing micidiale con una velocità, potenza e anticipo senza pari, ma poter anche correre a rete a prendersi il punto può diventare scelta tattica importante per variare, per sorprendere l’avversario, e quando nel forcing commette troppi errori magari perché non sente la palla al meglio. Oggi la palla di O’Connell non gli ha mai dato fastidio, quindi era relativamente comodo attaccare la rete; ma ha convinto la continuità della scelta e la riuscita complessiva. Era la partita giusta per spingere su questi temi, tutto è andato per il meglio.
    O’Connell, sconsolato, ha più volte detto al suo angolo “non ho il tempo per far niente”, è così in effetti è stato. Nessuna palla break concessa da Jannik, davvero dominante nei suoi game. Il “canguro” è riuscito a fare un minimo di partita solo da metà secondo set, quando Jannik – forte di un vantaggio nettissimo – ha un minimo tirato il fiato, rispondendo con meno potenza e concedendo un minimo di tempo all’avversario. Lì è stato bravo a cambiare O’Connell: visto che non poteva fare assolutamente gara con il nostro per pressing e potenza, ha scelto di aprire l’angolo il prima possibile, per poi venire avanti o colpire un diritto in anticipo vincente. Massimo rischio, ma del resto… cos’altro fare con l’avversario più forte in tutto? È entrato in partita Chris, ma purtroppo per lui all’avvio del terzo set ha concesso un paio di errori banali. Mai farlo all’avvio di un set, e ancor più contro uno che risponde così bene come Jannik. Infatti l’azzurro ha trovato un paio di impatti in risposta imperiali, si è preso un altro break e addio. Le olive nel Martini, Game Over.
    Alla fine una partita condotta in modo totale, con ogni fase gioco che ha funzionato bene, nessun intoppo e pure un dispendio energetico relativamente basso, visti tanti punti diretti col servizio e pochi gli scambi mortali per durezza. O faceva presto il punto Jannik, o sbagliava Chris. In estrema sintesi, come dicono a NYC, “No Match”. Bene così. Agli ottavi Paul o Diallo.
    “Il servizio ha funzionato molto bene oggi, sapevo che dovevo giocare aggressivo e ci sono riuscito. Tabellone aperto? Cerco di pensare alla mia parte della rete, questo sport può essere imprevedibile. Ci sono state due grandi sorprese, vediamo cosa accadrà, sono felice di esser ancora qua in gioco e cercherà di dare il mio meglio match dopo match”, queste le parole a caldo dell’azzurro.
    Con un Sinner che pare così rapido negli spostamenti e oggi partito a razzo, con un servizio tanto performante, è davvero un bell’andare. Non traggano in inganno le premature sconfitte dei due grandi rivali, Carlos e Novak. Questo è ancora un torneo molto duro, già dal prossimo match di ottavi che molto probabilmente vedrà come avversario Tommy Paul, non un cliente comodo in casa, probabilmente nel pandemonio serale di un Ashe stracolmo. Servirà un Sinner così centrato e “cattivo”. Visto il cattivo gusto di una foto dello statunitense pochi giorni fa, ovviamente indirizzata a Jannik, potrebbe esserci anche il giusto pepe… Ma Jannik lo conosciamo, di solito lascia parlare la sua racchetta. E molto spesso, è rock ‘n’ roll… Anzi, Heavy Metal…!
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    Sinner inizia al servizio, super aggressivo. Due volte a rete, un errore e una chiusura di qualità. Vince a 15 il gel e poi in risposta mette enorme pressione ad O’Connell, che non serve bene (un doppio fallo) e crolla sotto 0-40 con un’altra aggressione a rete perfetta del n.1. Una leggerezza di Jannik, poi Christopher attacca con coraggio, scrollandosi di dosso la tensione dell’avvio. Si salva l’aussie, ma ne concede una quarta di chance con una smorzata che non passa. È quella buona: l’azzurro costruisce la sua pressione col diritto, comanda e avanza, chiudendo in sicurezza di volo. Molto offensivo questo Sinner, che trova il BREAK e scappa avanti 3-0 con un buon turno di battuta, ancora venendo a rete appena possibile. Se nei primi due match Jannik era poco centrato e incerto all’avvio, beh, questo Sinner oggi SPACCA la palla. Tira forte, si difende benissimo anche contro le migliori accelerazioni di O’Connell, che apre il campo, tira a tutta e attacca la rete, ma viene passato inesorabilmente dal passante di rovescio dell’azzurro, oppure viene ricacciato indietro e alla fine sbaglia o apre il campo all’affondo del nostro. Sul 30 pari O’Connell cerca una difficilissima palla corta a metà campo, ma il tocco è troppo corto. 30-40, chance del doppio allungo. Commette un brutto doppio fallo in rete, sotto la pressione della risposta potente di Jannik. 4-0 col Doppio Break. Sconsolato l’australiano va a prendere l’asciugamano sotto il suo angolo e dice al suo coach “Non trovo un aggiustamento, non so cosa fare”. In effetti, Chris non sta giocando nemmeno male, spinge e attacca, ma ha cambio di ritmo e nemmeno un colpo terribilmente potente, così che il muro di Sinner per lui è come la Grande Muraglia. Invalicabile. In 21 minuti minuti lo score segna 5-0 Sinner. L’azzurro non concede la minima pausa, anche nel sesto game in risposta si difende con energia provando a chiuderla qua. O’Connell sul 30 pari trova un’accelerazione a tutto braccio che muore nell’angolino, e quasi Sinner la rimette, non ci riesce per poco. Per la prima volta Chris ha una palla per vincere un game. Eccolo, stavolta il back di diritto di Jannik non è preciso. Vince un game O’Connell, sorride amaro.. 5-1. Serve bene l’azzurro, quasi sempre sul rovescio di O’Connell, il lato dove risponde con meno precisione. 30-0. Cerca addirittura un S&V sulla seconda palla Jan, qua esagera e viene punito dal passante. Esperimenti, visto lo score largamente in sicurezza. Con un bella prima potente, 40-15 e due set point. Altra prima palla. 6-1. Dominio quasi imbarazzante. Pure l’80% di prime in campo per il n.1. Siamo al limite della perfezione, ma il tennis di Christopher è quasi ideale ad esaltare quello del nostro.
    Secondo set. O’Connell to serve. Purtroppo per lui non serve nemmeno bene, non riesce a fare punti diretti e la risposta di Jannik lo soverchia, troppo profonda e pesante. Sul 30 pari si affida per la prima volta allo slice, lento ma angolassimo, e trova un errore in risposta di Sinner. Se invece Jan risponde profondo e centrale, O’Connell non è abbastanza rapido nel girarsi e spingere, e va in crisi totale. Clamorosa la profondità della risposta ai vantaggi, Chris non ha il tempo di aprire, e stecca. Palla break Sinner. Si salva con un diritto finalmente efficace da tre quarti campo, una rarità. A fatica, vince il game, 1-0. Clamoroso lo scambio a metà del secondo game, una difesa estrema dell’azzurro che rimette tre smash (!) ma poi sbaglia l’accelerazione vincente, sfiatato. Vince ugualmente il game (1 pari) e riprende a pressare in risposta. O’Connell prova ad aprire al massimo l’angolo, per allargare il campo, ma esagera sul 15-30 pari e arrivano altre due palle break. Si butta a rete con coraggio, l’attacco in contro tempo di rovescio non è male, ma il passante di diritto in corsa di Sinner è una sentenza. BREAK Sinner, 2-1 avanti. Spara due Ace, uno potente, l’altro preciso, davvero in ritmo la battuta del n.1 stasera. Si concede tante discese a rete, alcune un po’ spericolate, ma col terzo Ace del game (nono totale) vola 3-1. Pur sotto nello score, è salito il livello di O’Connell: serve meglio e quindi la risposta di Sinner è meno devastante, e con il diritto riesce a far correre di più l’italiano. In risposta però l’australiano non è efficace, sulla prima palla ha perso finora solo tre punti e in generale comanda sempre, Chris può solo rincorrere. Già 11 Ace per Jannik, per 4-2. In questa fase c’è partita, l’australiano nei suoi game di servizio è più sicuro, aggredisce bene la risposta di Sinner e trova buoni tempi di gioco. Sinner di par suo sembra aver calato un filo l’intensità della spinta, probabilmente è entrato in modalità “gestione”, forte del break e del set vinto. Sul 4-3, Sinner commette due errori di diritto e si ritrova per la prima volta sotto in un suo game, 15-30. Jannik costruisce con estrema attenzione lo scambio successivo, guadagna campo colpo dopo colpo e forza l’errore del rivale. Poche prime nel game per l’azzurro, ma trova una palla corta ottima col diritto, troppo lontano O’Connell in difesa. Il game va ai vantaggi, ottimo il lob di Chris, miglior colpo del suo match finora. Chiude con un Ace il turno di battuta più complicato del match, 5-3. Sinner chiude per 6-4 il secondo parziale con un altro turno di battuta ottimo, irresistibile col diritto (favolosa l’accelerazione cross dal centro sul set point). Leggero calo nell’intensità e in risposta una volta avanti, ma in totale controllo e zero rischi.
    O’Connell inizia alla battuta nel terzo set. Commette un paio di errori gravi, mettendosi di fatto pressione da solo. Sul 15-30 si butta avanti con poco e il passante solido di Jannik è efficace, la volée vola via. 15-40, due immediate chance per scappare via per l’italiano. Ottimo il diritto di Chris sulla prima, da sinistra sbracciata perfetta; uff, fortunato Sinner sulla seconda chance… attacca l’azzurro ma la sua palla, deviata dal nastro, ha un rimbalzo un po’ fasullo e O’Connell manca la palla! BREAK Sinner, 1-0 e servizio, prontissimo a cogliere l’occasione con la scelta giusta. Continua a scendere tanto a rete Jannik, seguendo la sua spinta e forte di un servizio davvero performante. Trova l’Ace n.14 della partita (col  70% di prime “in”) e quindi sulla palla game cambia ritmo col diritto e ancora sul net, con un tocco corto perfetto, fintando anche la direzione. Segno questo di gran controllo del corpo e del tempo d’impatto. Tutto bello, 2-0 Sinner. Serve troppo bene l’italiano, non lascia il minimo pertugio al tentativo di O’Connell di riaprire il set e l’incontro. E molto interessante questa tattica arrembante, con moltissime discese a rete del nostro, chiuse quasi tutte con ottima mano e scelte di gioco corrette. 22 discese a rete e 16 punti, per il 3-1 Jannik. Come nel secondo set, una volta in vantaggio Sinner controlla, fa tutto bene senza esagerare, regalando al pubblico qualche perla come il rovescio lungo linea in allungo eccezionale nel sesto game, che provoca anche l’applauso dell’aussie, traiettoria da Playstation. In risposta sul 4-2, Jannik si porta avanti 0-3o con un buon attacco e chiusura di polso sotto rete. Con una risposta di rovescio bassa, precisa e veloce, Sinner punisce il S&V del rivale, 15-40 e due palle che sono quasi match point. Beh, LA RISPOSTA di diritto in tuffo, cross, di polso, mortale. Chris non ci prova nemmeno, va a sedersi a testa basta sotto 5-2. Chiude l’incontro con un altro game eccellente, dirompente. Davvero una chiusura di classe per una partita perfetta. Avanti tutta.

    J. Sinner vs C. O’Connell Slam Us Open J. Sinner [1]666 C. O’Connell142 Vincitore: J. Sinner ServizioSvolgimentoSet 3J. Sinner 15-0 15-15 30-15 40-155-2 → 6-2C. O’Connell 0-15 0-30 15-30 15-404-2 → 5-2J. Sinner 15-0 30-0 40-0 40-15 40-303-2 → 4-2C. O’Connell 15-0 30-0 ace 30-15 30-30 40-303-1 → 3-2J. Sinner 15-0 30-0 ace 40-02-1 → 3-1C. O’Connell 15-0 15-15 30-15 30-30 40-302-0 → 2-1J. Sinner 15-0 15-15 30-15 40-15 ace1-0 → 2-0C. O’Connell 0-15 15-15 15-30 15-40 30-400-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 2J. Sinner 15-0 15-15 30-15 40-15 ace5-4 → 6-4C. O’Connell 15-0 30-0 30-15 df 40-15 40-305-3 → 5-4J. Sinner 15-0 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 A-40 ace4-3 → 5-3C. O’Connell 0-15 df 15-15 15-30 30-30 40-304-2 → 4-3J. Sinner 15-0 30-0 ace 40-0 40-15 df ace3-2 → 4-2C. O’Connell 15-0 ace 30-0 40-0 40-15 40-30 40-40 A-40 ace3-1 → 3-2J. Sinner 15-0 ace 30-0 ace 40-0 40-15 ace2-1 → 3-1C. O’Connell 0-15 0-30 15-30 15-401-1 → 2-1J. Sinner 15-0 ace 15-15 30-15 40-15 40-300-1 → 1-1C. O’Connell 15-0 ace 30-0 30-15 30-30 40-30 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 A-400-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1J. Sinner 15-0 30-0 30-15 40-155-1 → 6-1C. O’Connell 15-0 15-15 30-15 30-30 40-305-0 → 5-1J. Sinner 15-0 ace 30-0 40-0 ace 40-15 df4-0 → 5-0C. O’Connell 15-0 ace 15-15 30-15 30-30 30-40 df3-0 → 4-0J. Sinner 15-0 ace 30-0 40-0 40-152-0 → 3-0C. O’Connell 0-15 df 0-30 0-40 15-40 30-40 40-40 40-A1-0 → 2-0J. Sinner 15-0 ace 15-15 30-15 40-15 ace0-0 → 1-0

    Statistiche
    🇮🇹 J. Sinner
    🇦🇺 C. O’Connell

    Ace
    15
    5

    Doppi falli
    2
    4

    Percentuale prime di servizio
    65% (45/69)
    56% (45/80)

    Punti vinti con la prima
    82% (37/45)
    58% (26/45)

    Punti vinti con la seconda
    67% (16/24)
    43% (15/35)

    Punti vinti a rete
    72% (18/25)
    61% (14/23)

    Palle break convertite
    50% (5/10)
    0% (0/0)

    Punti vinti in risposta
    49% (39/80)
    23% (16/69)

    Vincenti
    46
    18

    Errori non forzati
    22
    24

    Punti totali vinti
    92
    57

    Distanza coperta
    8505.9 ft
    7816.8 ft

    Distanza coperta per punto
    57.1 ft
    52.5 ft LEGGI TUTTO

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    Santopadre sul caso Sinner: “Molti parlano senza sapere. Ora si torna a giocare e questo farà bene a Jannik”

    Vincenzo Santopadre torna sul tour ATP con il giovane francese

    Vincenzo Santopadre ha rilasciato una bella intervista al Corriere dello Sport per Lorenzo Ercoli, nella quale alla vigilia di US Open parla di cosa potrà dire il quarto Slam in stagione, soffermandosi anche sul tanto discusso “caso Sinner”. Per l’ex coach di Matteo Berrettini oggi a fianco di Luca Van Assche molti giocatori (e addetti ai lavori) si informano poco e male, quindi le loro parole non hanno un grande peso. Riportiamo i passaggi salenti dell’intervista.
    “Come ha raccontato lui (Sinner, ndr)m negli ultimi mesi è cresciuto con questa difficoltà. La faccenda ha appesantito lui e il suo team, ma la mia speranza è che da adesso possa tornare ad essere leggero. È stato molto bravo a gestire questo fardello e ora più passeranno i giorni e meglio andrà”.
    Questo l’interessante pensiero di Vincenzo sulle dichiarazioni di alcuni colleghi di Jannik. “Credo che alcuni non si documentino prima di parlare, lo dico perché so quanto i tennisti siano un po’ leggeri su questi aspetti. L’ATP prova a comunicare, mandare email e informare i giocatori, ma questi sono un po’ dei cani sciolti. Magari non leggono e le decisioni approfonditamente, ma poi sentenziano. Non voglio essere pesante, ma quelli che si informano si contano sulle dita di una mano. Tutto ciò che viene detto da tennisti e tanti addetti ai lavori per me ha poco valore. Ribadisco, gli atleti sono bravi a fare richieste e lamentarsi ma poi non conoscono le situazioni. Questo non è un bene per il tennis. Nella sentenza di Sinner non credo ci siano stati illeciti”.
    Per quanto riguarda invece US Open, Santopadre crede che i favoriti siano i primi tre del mondo, Djokovic in particolare, ma attenzione ai primi turni, dove si vedrà chi prende il migliori ritmo. “Il torneo è più incerto di altre volte, anche perché l’Olimpiade un po’ falsa la stagione. Gli indiziati sono i soliti tre: Sinner, Alcaraz, Djokovic. Per assurdo il più stabile in questo momento è forse Nole. Questa volta c’è spazio per qualche sorpresa come Medvedev, Rublev o Zverev. Sarà fondamentale vedere chi prenderà ritmo nei primi tre turni”.
    Per Vincenzo il suo ex pupillo Berrettini, nonostante un possibile secondo turno terribile contro Fritz, può sorprendere: “Fritz sarebbe un osso duro al secondo turno. È un giocatore completo, gioca in casa e per caratteristiche dà fastidio a Matteo. Serve e risponde molto bene e anche se poco appariscente è sempre ostico. Poi Berrettini tante volte ha fatto cose straordinarie anche contro pronostico, quindi niente è deciso“.
    Secondo il coach romano, Musetti sarà pronto a fare bene: “Secondo me non sarà una transizione drammatica (dopo le Olimpiadi per Musetti, ndr), anche se a Cincinnati le condizioni erano estreme per via delle palle velocissime. Lui è già da tanti giorni a New York e ha potuto ricaricare le batterie. Questi ragazzi non sono robot e quando vai avanti in un torneo trovi fiducia ma impieghi tante energie. Per uno Slam di energie ne servono, quindi questa settimana è stata utilissima: Musetti è pronto” conclude Santopadre.
    Mario Cecchi LEGGI TUTTO

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    La giustizia dei media vs la giustizia dei tribunali: Riflessioni di Giacomo Naldi. Il saluto di Naldi al team Sinner

    Naldi con Ferrara

    Giacomo Naldi, ex fisioterapista di Jannik Sinner, ha recentemente condiviso le sue riflessioni sulla sua esperienza personale con la giustizia mediatica, mettendo in luce una realtà spesso trascurata nel mondo dello sport e oltre.
    “È proprio vero che esistono due binari della giustizia,” afferma Naldi, “quella vera sancita dai Tribunali e quella (purtroppo più efficace) sancita dai media.” Questa osservazione penetrante evidenzia un problema crescente nella nostra società: la tendenza dei media a emettere verdetti frettolosi, spesso basati su informazioni incomplete o sensazionalistiche.
    Naldi critica apertamente questa pratica, definendola “troppo spesso superficiale e raramente basata sui fatti concreti”. La sua frustrazione è palpabile quando si chiede quale sia l’obiettivo di questa spettacolarizzazione delle vicende giudiziarie, se non quello di “giudicare, creare o distruggere le persone e la loro reputazione.”
    Nonostante l’amarezza per la situazione attuale, Naldi guarda al suo periodo con il team di Sinner con orgoglio e gratitudine. Descrive il gruppo come “fantastico, composto da brave persone, grandi professionisti, compagni di viaggio.” Ricorda con affetto i momenti di “gioia e dolore” condivisi, le “vittorie e sconfitte” assaporate insieme.Il suo orgoglio per i “traguardi storici” raggiunti con la squadra è evidente. Naldi sottolinea di aver “dato il massimo” e di essere stato “professionale al 100%”, aggiungendo che quando si mette il cuore nel proprio lavoro, si dà inevitabilmente di più.
    Con emozione, Naldi ammette: “Fa male pensare di non esserne più parte, dura non essere nel box con voi e tifare per Jannik, ma dovrò abituarmici in fretta.” Questo rivela il forte legame emotivo che si era creato con il team e con Sinner stesso.
    Concludendo il suo messaggio, Naldi esprime gratitudine verso i suoi ex colleghi, chiamandoli per nome: “Grazie Vagno, Darren, Umbe, Cipo, è stato un viaggio bellissimo, una storia indimenticabile.” Non manca di augurare a Sinner una grande carriera, definendolo un campione e incoraggiandolo con il motto “Keep hunting”.
    Le parole di Naldi ci invitano a riflettere sul potere dei media e sull’importanza di un approccio più ponderato e basato sui fatti quando si tratta di questioni giudiziarie e personali. La sua esperienza serve come monito sulla necessità di distinguere tra la giustizia vera e propria e il tribunale dell’opinione pubblica, spesso influenzato da narrazioni mediatiche semplificate.
    Queste le parole complete di Naldi: “È proprio vero che esistono due binari della giustizia: quella vera sancita dai Tribunali e quella (purtroppo più efficace) sancita dai media. Quest’ultima troppo spesso superficiale e raramente basata sui fatti concreti, che in questo caso, peraltro, sono pubblici. Da spettatore mi sono sempre chiesto quale fosse l’obiettivo di spettacolarizzare le vicende giudiziarie, se non quello di giudicare, creare o distruggere le persone e la loro reputazione. Oggi che ne sono protagonista, ne ho la conferma!Un anno e mezzo fa mi sono unito ad un gruppo di lavoro fantastico, composto da brave persone, grandi professionisti, compagni di viaggio. Con loro ho vissuto momenti di gioia e dolore, condiviso emozioni, assaporato vittorie e sconfitte. Con le persone di questo gruppo, ho creato un legame forte, ma soprattutto ho potuto raggiungere traguardi storici, che ci hanno portato nella storia del tennis italiano. Sono orgoglioso di aver fatto parte di questo grande Team, consapevole di aver dato il massimo, di essere stato professionale al 100% ma anche di aver dato di più, perché quando ci metti il cuore è certo che dai di più. Fa male pensare di non esserne più parte, dura non essere nel box con voi e tifare per Jannik, ma dovrò abituarmici in fretta.Grazie Vagno, Darren, Umbe, Cipo, è stato un viaggio bellissimo, una storia indimenticabile. #Team #1 Grazie Jannik e in bocca al lupo, per una grande carriera, sei un campione. “Keep hunting”!Grazie anche ad Alex, Joseph, Larry, Pierre, Ruben e tutte le persone importanti per il Team.Infine, grazie a tutte le persone che in questi giorni non hanno giudicato superficialmente.Jack”
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Panichi potrebbe essere il nuovo preparatore atletico di Sinner

    Marco Panichi a Supertennis

    Jannik Sinner avrebbe scelto un connazionale come nuovo preparatore atletico. Secondo le indiscrezioni riportate da Eurosport, a sostituire Umberto Ferrara potrebbe essere Marco Panichi, professionista con una grandissima esperienza in campo tennistico e per ben 7 anni a fianco del campione serbo Novak Djokovic.
    Nel corso del media day a US Open, Sinner ha confermato che Umberto Ferrara e Giacomo Naldi (preparatore fisico e fisioterapista) non fanno più parte del suo team dopo oltre due anni di lavoro assieme, tanto al quarto Slam dell’anno a seguirlo ci saranno solo i due coach Sinome Vagnozzi e Darren Cahill. L’aveva anticipato l’australiano nella prima intervista post annuncio ITIA sulla positività di Jannik – totalmente scagionato da qualsiasi accusa di doping – e quindi ribadito dal tennista a New York.
    “Sono stati una parte fondamentale della mia carriera. Abbiamo lavorato insieme per due anni. Abbiamo fatto un lavoro incredibile, ottenendo molti successi e avendo una grande squadra alle mie spalle. Ora, a causa di questi errori, non mi sento così sicuro di continuare con loro. L’unica cosa di cui ho bisogno in questo momento è solo di aria nuova. Sai, ho faticato molto negli ultimi mesi. Ora stavo aspettando il risultato, e adesso ho solo bisogno di aria nuova”, ha dichiarato Sinner al Media Day.
    Panichi ha terminato il suo rapporto di collaborazione con Djokovic dalla preparazione del serbo a Roland Garros, lo scorso mese di maggio. È stato di fatto l’ultimo tassello del suo “vecchio” team a lasciarlo, dopo che anche il manager italiano Arnaldi e il fisioterapista Badio avevano lasciato Novak, in un completo rinnovamento del suo staff dopo anni di lavoro come team affiatato e vincente.
    Panichi è un ex-atleta professionista, laureatosi per due volte Campione Italiano nella disciplina del salto in lungo. Si è laureato in “Sport Coaching e Psicologia nello Sport” presso la NSU University, in Florida, USA. Nel tennis vanta un curriculum enorme, con collaborazioni con le più prestigiose accademie specializzate e federazioni (tra cui quella italiana). Tra i moltissimi tennisti con cui ha lavorato, spiccano i nomi di Fognini, Bolelli, Sanguinetti, Schiavone, Garin, Kohlschreiber, Hantuchova e, ovviamente, Djokovic.
    Al momento niente trapela per quanto riguarda il ruolo di fisioterapista, altra figura cruciale per un tennista.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    La conferenza stampa di Jannk Sinner agli Us Open

    Jannik Sinner ITA, 2001.08.16 – Foto ATPTour

    IL MODERATORE: Jannik, impressionante vittoria a Cincinnati. Quali sono i tuoi pensieri mentre ti prepari per questo US Open?
    JANNIK SINNER: Sì, ovviamente è stata una grande iniezione di fiducia. È stato un torneo molto difficile. Ovviamente sono molto felice del risultato. È stato un grande momento da condividere con le persone. Speriamo che sia un buon boost di fiducia per qui, che è l’ultimo Grande Slam dell’anno. Vedremo cosa succederà.
    IL MODERATORE: Domande.
    D: Jannik, mi chiedevo, date le notizie uscite questa settimana, come bilancerai tutto questo? Hai un torneo da giocare e ovviamente molte notizie fuori dal campo.
    JANNIK SINNER: Sì, certo non è l’ideale prima di un Grande Slam. Ma, sai, nella mia mente so di non aver fatto nulla di sbagliato. Ho dovuto giocare già per mesi con questo in testa, ma, sai, ricordandomi sempre che non ho fatto davvero nulla di sbagliato. Ho sempre rispettato queste regole e le rispetterò sempre, le regole antidoping.
    Sì, ovviamente è un sollievo per me avere questo risultato. E, sì, è bello essere di nuovo qui. È una città incredibile, un posto incredibile per giocare a tennis. Cercherò solo di godermi il più possibile e sperando di fare un buon torneo.
    IL MODERATORE: Non intratterremo altre domande su questo argomento. Se avete una domanda su un altro argomento…
    D: Non puoi —
    IL MODERATORE: Puoi fare la domanda, ma lui ha già rilasciato la sua dichiarazione.
    D: Jannik, questa notizia sta uscendo mentre l’US Open si sta aprendo davanti a te. Non avresti preferito che questa notizia fosse uscita prima e non ti fosse stata addossata proprio ora? Ti penti di aver aspettato così tanto perché tutta questa storia venisse fuori?
    JANNIK SINNER: Guarda, è stato un processo molto lungo, no? Ho dovuto affrontare questo già per mesi. Penso che tutti sappiamo da quanto tempo ne sto parlando.
    Ovviamente ho dovuto prendere ora alcune decisioni in base all’esito. Ci sono alcune date che devi rispettare durante tutto questo processo, quindi non puoi davvero scegliere quando esce o quando non esce.
    Nella mia mente, come ho detto prima, sai, sono solo felice che finalmente sia uscito, perché è una sorta di sollievo anche per me e la mia squadra, che è ancora qui. Ovviamente per questo, la preparazione per questo torneo non è stata perfetta a causa, sai, di certe circostanze.
    Ma, sai, è uscito. È qualcosa che stavo aspettando, sai, aspettando il risultato. Sì, quindi ora è fuori, e questo è tutto.
    D: Jannik, hai appena menzionato di aver preso alcune decisioni. Potresti dirci quali sono? Umberto e Giacomo non lavorano più con te?
    JANNIK SINNER: Sì, prima di tutto, voglio iniziare dicendo che sono stati una parte enorme della mia carriera. Abbiamo lavorato insieme per due anni. Abbiamo fatto un lavoro incredibile, portando molti successi e avendo una grande squadra alle mie spalle.
    Ora, a causa di questi errori, non mi sento così fiducioso di continuare con loro. L’unica cosa di cui ho bisogno in questo momento è solo di aria pulita. Sai, ho faticato molto negli ultimi mesi. Ora stavo aspettando il risultato, e ora ho solo bisogno di aria pulita.
    D: È difficile mantenere un segreto nel tennis. Eri preoccupato che questa notizia potesse uscire prima che tu fossi pronto a farla uscire?
    JANNIK SINNER: Sì, guarda, l’esito del risultato è stato lunedì. È stato un lungo processo. È iniziato ovviamente con questo errore che hanno fatto. Ma, sai, ero sempre preoccupato che potesse uscire in qualche momento. All’inizio era una visione diversa, ma poi dopo, sai, è diventato un po’ più complicato. Io e la mia squadra e gli avvocati siamo passati attraverso, io sono solo un semplice giocatore di tennis, no? Questo è quello che amo fare.
    Ma, sai, questa è anche parte delle regole dell’antidoping e della WADA e dell’ITIA, quindi ero felice di collaborare ovviamente e ottenere il miglior risultato possibile, sapendo la mia innocenza in tutto questo caso.
    Quindi come ho detto, sai, finalmente è uscito, quindi è quello che è, sì.
    D: Ci sono altri giocatori che hanno attraversato queste esperienze in cui hanno commesso un errore e hanno ricevuto una grande penalità, perché queste sono semplicemente le regole. Anche se sapevi di non aver fatto nulla di sbagliato, quanto eri preoccupato che, proprio a causa del processo complicato e delle regole complicate, potessi ricevere una penalità maggiore solo per aver commesso un errore? Perché è successo.
    JANNIK SINNER: Sì, la cosa è molto semplice in un certo senso, quindi quando ci hanno informato che ero risultato positivo al test, la prima cosa che abbiamo cercato di capire è stata quale sostanza fosse. Perché Umberto è il ragazzo che conosce davvero, davvero bene tutto questo processo, e poi qualunque cosa ci sia nella nutrizione, e ha un grado molto alto di farmacia e tutto.
    Quindi gli abbiamo chiesto. Lui sapeva subito che era il suo spray. E sapendo che era lo spray e sapendo anche come è finito tutto nel mio sistema, siamo tornati subito da loro, e abbiamo spiegato tutto come è successo, e questo è stato il motivo per cui ho avuto la possibilità di continuare a giocare.
    Ovviamente poi dopo, in background mentre stavo giocando, abbiamo dovuto capire cosa sarebbe successo poi in futuro, ma il motivo per cui ho potuto giocare è stato perché sapevamo dove era la sostanza e come era entrata nel mio corpo.
    Quindi questo è molto importante, fare questo processo, farglielo sapere, e loro l’hanno capito subito. Hanno creduto in me e in noi, e per questo ho potuto giocare.
    D: Quindi non eri così preoccupato di come…
    JANNIK SINNER: Certo che ero preoccupato, perché era la prima volta per me, sai, e speriamo l’ultima volta che mi trovo in questa situazione, posizione. C’è anche un’altra parte che dobbiamo vedere, che è la quantità che avevo nel mio corpo, che è 0,000000001, quindi ci sono molti zeri prima di arrivare a un 1. Quindi ero preoccupato, certo, perché sono sempre il giocatore che ha lavorato molto, molto attentamente in questo. Credo di essere un giocatore corretto dentro e fuori dal campo.
    E sì, questo è un po’ come è stato tutto e come è andata.
    D: Solo la tua classifica ovviamente ti metterà un bersaglio sulla schiena, ma sono curioso se senti che non essere stato sospeso, nonostante alcuni altri giocatori in passato siano stati sospesi per quelli che dicono essere stati errori accidentali, ti metterebbe un bersaglio ancora più grande sulla schiena di quanto avresti potuto avere altrimenti.
    JANNIK SINNER: No, ogni giocatore che risulta positivo al test deve passare attraverso lo stesso processo. Non c’è scorciatoia, non c’è un trattamento diverso, sono tutti lo stesso processo.
    Perché ho continuato a giocare, l’ho appena spiegato ora, e questo è, sai, tutto quello che ho da dire. So a volte la frustrazione di altri giocatori ovviamente. Ma forse perché sono stati sospesi è perché non sapevano esattamente da dove veniva, anche quale sostanza, ma la ragione principale è da dove viene e come è entrata nel proprio sistema.
    Noi lo sapevamo subito, ed eravamo consapevoli di cosa fosse successo. Siamo andati subito, e sono stato sospeso per due, tre giorni. Non potevo allenarmi e tutto. Ma loro l’hanno accettato molto, molto velocemente, e per questo.
    D: Che preoccupazioni hai riguardo alla tua reputazione?
    JANNIK SINNER: Sì, questa è una buona domanda. Per me, ho sempre creduto di aver continuato a giocare a tennis perché nella mia mente sapevo di non aver fatto nulla di sbagliato. Sapevo di essere molto pulito, e sapevo di essere sempre stato molto attento ad essere un giocatore corretto.
    Ovviamente sta uscendo questa notifica, potrebbe cambiare un paio di cose, ma chiunque mi conosca molto bene sa che non ho fatto e non farei mai qualcosa che vada contro le regole.
    Ovviamente è stato un momento molto difficile per me e la mia squadra. Lo è ancora, perché è tutto abbastanza, sai, fresco.
    Sì, voglio dire, vedremo. Qui so anche chi è mio amico e chi non è mio amico, no, perché i miei amici, sanno che non lo farei mai, e restiamo uniti.Riguardo alla reputazione, vedremo ora, andando avanti, no? Perché questo, non posso davvero controllarlo. Quindi vedremo. LEGGI TUTTO

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    Caso Sinner, Garattini sul Clostebol: ‘Con la pomata nessuna intenzione di doping’. L’esperto smonta l’accusa”

    Jannik Sinner – Foto Getty Images

    Il caso Jannik Sinner ha portato alla ribalta il Clostebol, uno steroide anabolizzante derivato dal testosterone, noto per aumentare la massa muscolare e migliorare le prestazioni fisiche. Ma perché questa sostanza, usata massicciamente dagli atleti della Germania dell’Est negli anni ’70 e ’80, è tornata al centro dell’attenzione nel tennis italiano?
    La positività di Sinner, successivamente scagionato, sarebbe dovuta a una contaminazione involontaria per via cutanea, causata dall’uso di una pomata da parte del suo fisioterapista, Giacomo Naldi. Ma il vero nodo della questione è un’anomalia tutta italiana.L’Italia è l’unico paese in Europa, se non al mondo, dove è ancora possibile risultare positivi involontariamente a questa sostanza. Il motivo? Il Clostebol è contenuto in una pomata e uno spray venduti liberamente nelle farmacie italiane con il nome di Trofodermin. Incredibilmente, questi prodotti possono essere acquistati senza ricetta medica, nonostante riportino visibilmente la scritta “doping”.
    Questa situazione espone gli atleti italiani a rischi enormi. Il principio attivo è altamente trasmissibile, rendendo possibili contaminazioni accidentali come nel caso Sinner. Una peculiarità che solleva serie domande sulla regolamentazione delle sostanze dopanti nel nostro paese.Il farmacologo Silvio Garattini, fondatore dell’Istituto Mario Negri, ha commentato al Fatto Quotidiano: “Se sotto accusa c’è una pomata è più che evidente che l’intenzione dopante non c’è. Per il doping servono dosi e preparazioni diverse.”
    La vicenda Sinner potrebbe essere il catalizzatore per un cambiamento necessario. Solo così potremo garantire che il prossimo grande talento del tennis italiano non si trovi invischiato in un caso di doping “involontario” per aver semplicemente usato una crema venduta in farmacia.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO