consigliato per te

  • in

    Altro rinnovo biennale al centro: anche Wout D’Heer firma sino al 2024

    Trento, 31 maggio 2022
    Il mese di maggio riserva un ulteriore rinnovo biennale per Trentino Volley. Dopo Cavuto e Podrascanin, anche il centrale belga Wout D’Heer ha infatti firmato il contratto che lo legherà al Club di via Trener sino al 2024. Arrivato a fine estate 2021 dall’Aalst, il ventunenne di Dendermonde ha saputo subito conquistare la stima di compagni, dirigenza, staff e pubblico, facendosi trovare sempre pronto quando è sceso in campo. Nella sua prima stagione in maglia gialloblù ha collezionato 34 presenze (9 delle quali partendo in starting six), dimostrandosi preziosissimo elemento grazie a qualità già ottimamente sviluppate principalmente a muro (33 block vincenti) e nell’attacco di primo tempo (52% di media stagionale).“Sono molto felice che la mia carriera possa continuare in questa Società – ha sorriso Wout D’Heer, già al lavoro da una settimana con la nazionale belga  – . Trento è l’ambiente perfetto per permettermi di continuare a crescere e diventare un grande giocatore, il mio obiettivo. Mi sono trovato subito bene in questa città e con questo gruppo; ho stretto immediatamente amicizia con tutti i compagni ma anche con i tifosi. Non vedo l’ora di rivestire la maglia gialloblù per vivere insieme a loro altre fantastiche emozioni”.
    La schedaWOUT D’HEERnato a Dendermonde (Belgio), il 26 aprile 2001203 cm, ruolo centrale2012/15 JTV Berlare-Zele – Belgio2015/16 Topsportschool Vilvoorde – Belgio2016/17 Topsportschool Vilvoorde – Belgio2017/18 Topsportschool Vilvoorde – Belgio2018/19 Topsportschool Vilvoorde – Belgio2019/20 Caruur Volley Gent – Belgio2020/21 Lindemans Aalst – Belgio2021/22 Itas Trentino SuperLega2022/24 Itas Trentino SuperLega
    Palmares1 Supercoppa Italiana (2021)
    In nazionale52 presenze con il BelgioMedaglia d’Oro Wevza Cup Under 19 2019Medaglia d’Argento Eyof Under 19 2019Medaglia d’Argento Europeo Under 17 2017Medaglia d’Argento 8 Nazioni Under 19 2016Medaglia di Bronzo Europeo Under 20 2018Medaglia di Bronzo Europeo Under 20 2020A TrentoPrima stagione in maglia Trentino VolleyEsordio il 24/10/2021 (Monza-Trento 1-3)34 presenze (34 nel 2021/22)86 punti (86 nel 2021/22)

    Trentino Volley SrlUfficio Stampa

    Articolo precedenteAvimecc Volley Modica, esperienza importante per Nicastro a livello nazionale LEGGI TUTTO

  • in

    Trattativa aperta per il rinnovo di Srecko Lisinac a Trento

    Di Redazione C’è un unico dubbio nel futuro dell’Itas Trentino, e riguarda la conferma del centrale Srecko Lisinac, il cui contratto con la società di via Trener. Come lo scorso anno, per il serbo non mancano sirene importanti: l’offerta più concreta, secondo il Corriere del Trentino, arriva dalla Polonia, targata Aluron CMC Warta Zawiercie. In base a quanto riportato dal quotidiano, in società c’è però ottimismo e si spera di poter convincere Lisinac a restare. Per il resto la squadra per l’anno prossimo è praticamente fatta: gli arrivi importanti, ancora da ufficializzare, saranno due, quelli di Laurenzano e Dzavoronok. Lo schiacciatore ceco ex Monza, in particolare, avrebbe firmato un contratto biennale con Trento, secondo quanto affermato dal coach del Paykan Tehran, che aveva provato a ingaggiarlo dopo le performance positive nel Campionato Asiatico per Club con l’altra squadra iraniana, lo Shahdab Yazd. LEGGI TUTTO

  • in

    Mercato Trento: saranno Dzavoronok e Laurenzano i volti nuovi?

    Di Redazione Trento ha pronte due maglie per Dzavoronok (schiacciatore) e Laurenzano (libero). Manca ancora l’ufficialità, ma la notizia circola ormai da così tanto tempo che alla fine non dovrebbero esserci colpi di scena. Lo scrive oggi, seppur usando ancora il condizionale, anche L’Adige. Miglior marcatore della Vero Volley, quinto top scorer di tutta la Superlega ma, tolti gli opposti, secondo miglior martello dopo Mozic, Donovan Dzavoronok, classe ’97, ha già fatto sapere che questa è stata la sua ultima stagione a Monza, squadra dove è arrivato poco più che maggiorenne e dove ha militato per sei lunghe stagioni. In lui l’Itas avrebbe individuato l’uomo ideale per continuare a puntare sul “modulo a tre schiacciatori” facendo ruotare (e rifiatare) le sue principali bocche di fuoco, a partire da Kaziyski che prossimamente (il 23 settembre) di candeline ne spegnerà 38. Altro colpo è quello relativo a Gabriele Laurenzano, che di anni invece ne ha appena 20 (da compiere il prossimo 12 giugno) e che alla sua prima stagione in Superlega ha fatto davvero grandi cose con la Prisma Taranto (quarto di tutto il campionato alla voce media ponderata di ricezioni), al punto da attirare le attenzioni di Fefè De Giorgi. Con lui l’Itas risolverebbe il problema legato al numero degli stranieri in campo, ma dimostra anche di guardare al futuro puntando su uno dei liberi più giovani e di talento in circolazione in questo momento. Lato conferme, in attesa di ufficializzare quella di Lisinac (e non solo), la prima riconferma è stata quella di Cavuto che ha già prolungato il suo contratto per altre due stagioni. (fonte: L’Adige) LEGGI TUTTO

  • in

    Il Pagellone di Cozzi – Per Lorenzetti la Champions resta stregata

    Di Paolo Cozzi Finisce con una sconfitta la Super Final di Lubiana, ma anche con la sensazione che la Trentino Itas non sia riuscita ad esprimere appieno tutto il suo potenziale contro lo Zaksa Kedzierzyn-Kozle, che porta a casa la seconda Champions League consecutiva. Sulla carta i campioni in carica erano sicuramente favoriti, Trento arrivava da un profondo rinnovamento e nessuno avrebbe mai ipotizzato a settembre di trovarla in finale… ma l’appetito, si sa, vien mangiando, e questa Itas nel corso della manifestazione ci aveva abituato ad un gioco spumeggiante e concreto. Peccato, perché l’assenza di Huber al centro della rete lasciava aperti spiragli alla compagine di Lorenzetti, che ancora una volta vede sfumare la sua prima Champions al fotofinish. Ma se Trento non è riuscita ad esprimere il suo livello migliore, bisogna fare i complimenti ad uno Zaksa che, seppur con tre giocatori diversi, si impone ancora in finale (e ripetersi nello sport è impresa per pochi eletti) e mostra al mondo un Semeniuk semplicemente stratosferico. Lo Zaksa spinge tanto dalla linea dei nove metri ma sbaglia anche molto, l’Itas al contrario spreca poco al servizio ma manca di lucidità in attacco, dove regala tantissimo. Bene il gioco al centro dei polacchi, Trento per un set è Kazyiski dipendente e non trova le giuste risposte quando si appoggia a Michieletto. Ma veniamo alle pagelle dei trentini, anche se ammetto, per la stagione da outsider che hanno fatto, meriterebbero un 8 tutti quanti perché davvero hanno stupito tutti nel corso della stagione. Foto CEV Sbertoli voto 5. Parte forzando il gioco al centro, come sua caratteristica, e quando poi trova Matey in grande spolvero sovraccarica fin troppo sullo schiacciatore bulgaro. Non piace il poco gioco dato a Lavia, dimenticato per lunghi tratti del match. Qualche imprecisione di troppo anche al palleggio, dove qualche palla gli rimane un po’ nelle mani. Michieletto voto 5,5. A 20 anni può vantare già due finali Champions, e questa è roba solo per campionissimi. Però in attacco stenta parecchio e manca proprio nel momento in cui, nel terzo set, Trento sembra poter riaprire la partita. Meglio a muro e al servizio, discreto in ricezione. Kaziyski voto 6,5. Grande protagonista nel primo set, si fa carico dell’attacco trentino con la classe cristallina che lo caratterizza. Però 6 errori in una finale sono tanti, e pesa molto una pipe tirata fuori di un niente nel momento migliore dei suoi. Foto CEV Lavia voto 6. Completamente fuori dal match per due set, dimenticato dai suoi compagni, riesce ad impattare finalmente nel terzo set e a mostrare quei colpi che lo hanno consacrato nel corso di questa Champions. A muro, quando trova il timing, è sempre pericolosissimo. Lisinac voto 6,5. In attacco è sempre pericoloso, e a muro trova due guizzi importanti, ma in battuta è veramente irritante continuando a tirare in mezzo alla rete. Molto in difficoltà nella lettura del gioco di Janusz. Podrascanin voto 5,5. Giornata complicata per il centralone serbo, che soffre nell’intesa con Sbertoli, che non riesce a dare altezza alle sue alzate. Male anche a muro: lui, che è uno dei migliori centrali nella lettura del gioco avversario, rincorre le scelte del palleggiatore polacco per tutto il match. Foto CEV Zenger voto 5,5. In ricezione tiene bene, ma in difesa spessissimo si fa trovare fuori posizione, spinto sui tre metri dalla smania di difendere. Non benissimo anche la gestione dei secondi tocchi. Lorenzetti voto 5. La maledizione della Champions continua per il coach marchigiano, e spiace perché sono pochi gli allenatori preparati come lui. Però qualche domanda dovrà trovare delle risposte, soprattutto perché una squadra bella e perfetta fino a metà aprile è pressoché scomparsa dal campo negli ultimi 4 match stagionali. LEGGI TUTTO

  • in

    Manfredi: “Conegliano e Trento hanno contribuito a mantenere l’Italia nell’élite della pallavolo mondiale”

    Di Redazione Le CEV Super Finals disputate ieri a Lubiana hanno lasciato un po’ l’amaro in bocca a tutto il volley italiano. Conegliano e Trento, infatti, non sono riuscite a conquistare la Champions League. “Dispiace per come sono andate le cose – ha commentato il presidente Giuseppe Manfredi –; inutile dire che sarebbe stato bello premiare le nostre squadre, consegnando loro il trofeo delle Super Finals, ma non sempre si può vincere e dobbiamo accettare la sconfitta con sportività. Questo però non mi impedisce di fare i miei più sinceri complimenti alle nostre due squadre che si sono rese protagoniste di una stagione davvero fantastica contribuendo a mantenere l’Italia nell’élite della pallavolo mondiale”. Il presidente prosegue poi parlando di Conegliano: “E’ una società e una squadra straordinaria che in questi anni ha scritto pagine importanti della storia della nostra disciplina; forse in questo 2022 avrebbe meritato un epilogo differente, ma da Presidente Federale non posso che essere loro grato. Dirigenza, atlete e staff hanno contribuito a un innalzamento generale del livello tecnico della pallavolo femminile in Italia centrando risultati straordinari e record che saranno difficili da battere. Il mio augurio è che Conegliano continui ad essere un modello societario al quale guardare con stima e rispetto per l’impegno profuso all’interno del nostro mondo. Davvero grazie e complimenti a questa grande società”. A cui si collega quella del presidente della Lega Pallavolo Serie A Femminile, Mauro Fabris: “Una sconfitta è sempre difficile da digerire, ma Conegliano saprà rialzarsi come ha fatto anche in passato, in una stagione in cui ha vinto tutto il possibile in Italia, raggiungendo anche l’ennesima finale europea. Dopo l’emozionante corsa Scudetto e il successo di Scandicci in CEV Challenge Cup, un risultato che comunque testimonia il valore della pallavolo italiana, un movimento di eccellenza in grado di migliorarsi di anno in anno grazie a proprietà e sponsor. Complimenti al VakifBank Istanbul e al connazionale Giovanni Guidetti per la grande prestazione”. Le Finali di Lubiana hanno visto scendere in campo anche Trento: “I ragazzi di Lorenzetti sono stati davvero bravi a raggiungere l’atto conclusivo della competizione. Trento è una società virtuosa che negli anni si è contraddistinta per serietà e risultati raggiunti. Certo dispiace per l’epilogo ma la giovane formazione trentina può guardare al futuro con fiducia anche considerando il suo contributo in chiave azzurra. Rinnovo le mie congratulazioni certo del fatto che ci saranno presto nuove occasioni di riscatto” chiosa Manfredi. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

  • in

    Lisinac: “Non è questo il nostro livello”. Kaziyski: “L’anno prossimo? Farò meglio”

    Di Redazione

    Non riesce la vendetta alla Trentino Itas nella finale di Champions League. Come nell’edizione del 2021, sono i russi dello Zaksa ad alzare al cielo il trofeo europeo.

    Non il miglior gioco espresso dai dolomitici, con tanti errori nel corso del match. La formazione di Lorenzetti ha accelerato nel terzo parziale, portando il Grupa Azoty Kedzierzyn-Kozle a lottare fino al 32-30, ma i russi di coach Cretu sono stati più determinanti in quasi tutti i frangenti della partita, trascinati da un super Semeniuk da 27 punti.

    Matey Kaziyski, autore comunque di un’eccellente prova da 16 punti, commenta così: “Sicuramente ci dispiace moltissimo. Escluso il primo set, siamo stati sempre veramente vicini però secondo me loro sono stati più forti oggi e hanno meritato di vincere. All’inizio siamo partiti un po’ scombussolati, però dopo siamo rientrati e abbiamo avuto delle ottime chance. Non siamo riusciti a tenere fino alla fine e la partita ci è sfuggita”.

    In merito al suo futuro, capitan Kaziyski rassicura sorridendo: “Rimango la banda di Trento e speriamo di farlo ancora meglio”.

    Il centrale Srecko Lisinac fa eco al suo capitano: “Non dovrebbe essere normale, ma può succedere di non entrare in partita come volevamo. C’è anche da considerare che non abbiamo giocato per diverso tempo, così siamo entrati in campo con del nervosismo addosso, non sicuri del nostro gioco. Nei momenti decisivi, inoltre, la nostra battuta non ha funzionato. Loro sono stati continui in ricezione, per tutta la durata del match: hanno vinto meritatamente. Peccato per noi perchè abbiamo dimostrato di saper giocare ad un livello più alto rispetto a quello espresso in questa finale. Per questo rimane comunque l’amaro in bocca”.

    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

  • in

    Angelo Lorenzetti: “Dovevamo essere perfetti per giocarcela con loro”

    Di Eugenio Peralta

    La seconda sconfitta consecutiva in finale di Champions League non può che lasciare l’amaro in bocca in casa Trentino Itas, ma la delusione è mitigata dalla consapevolezza dell’altissimo livello della gara disputata dallo Zaksa Kedzierzyn-Kozle. A fine partita Angelo Lorenzetti è realista: “Conoscevamo il livello a cui andavamo incontro. Per giocarcela con loro dovevamo essere perfetti, e non lo siamo stati. Nel primo e nel secondo set siamo stati molto attaccati nel punteggio, il terzo ce lo siamo fatti sfuggire nella parte finale, dopo che non abbiamo saputo chiudere per qualche imprecisione sui contrattacchi“.

    “Loro sono stati bravissimi – sottolinea ancora il tecnico di Trento – e d’altra parte avevamo visto quanto erano cresciuti nella seconda parte della stagione“. Forse può alimentare qualche rimpianto la fase della stagione in cui si è arrivati a questa partita, con l’Itas ferma da tre settimane e lo Zaksa reduce dalla vittoria dello scudetto: “Non so, con i se e con i ma non si fa la storia – conclude Lorenzetti – la situazione era questa e noi ci abbiamo provato. Loro hanno alzato di molto il livello dell’attacco, i ragazzi sono stati bravi a rimanere lì, almeno un set si poteva portare a casa“. LEGGI TUTTO

  • in

    Riccardo Sbertoli: “Se potessi rigiocarla subito, lo farei…”

    Di Eugenio Peralta

    Non partiva favorita la Trentino Itas nella finale di Champions League contro lo Zaksa Kedzierzyn-Kozle, ma c’era chi al sogno europeo ci aveva creduto, eccome. Ci credevano gli oltre 1500 tifosi giunti a Lubiana, ci credeva Riccardo Sbertoli, come si percepisce dalle parole del palleggiatore azzurro nel dopopartita: “Adesso fa male, c’è rabbia Se potessi rigiocarla subito lo farei, anche se sono distrutto. Siamo amareggiati, ci dispiace tanto perché speravamo di riaprirla. Siamo stati lì in tutti i set, ci è mancato qualcosina nei momenti chiave e contro queste squadre non te lo puoi permettere“.

    Come sempre il regista di Trento riesce però a vedere anche il lato positivo: “Le emozioni sono state tante, e tante sono state belle. Abbiamo fatto qualcosa di grandissimo per arrivare qui e la sconfitta non deve farcelo dimenticare. Ci aspettavamo una partita di livello così alto, certo almeno un set potevamo portarlo a casa, però ripeto: abbiamo fatto una cosa grandissima“. LEGGI TUTTO