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    Da Re sul divorzio da Lorenzetti: “Non c’erano più le condizioni per proseguire”

    Di Redazione

    È un divorzio inaspettatamente al veleno quello tra Angelo Lorenzetti e Itas Trentino. Dopo aver annunciato che non avrebbe proseguito la sua avventura in via Trener, infatti, l’allenatore ha lamentato il fatto che la notizia gli sarebbe arrivata troppo tardi, impedendogli di accettare offerte importanti. La risposta del presidente Bruno Da Re arriva oggi in un’intervista concessa a L’Adige: “Tempo fa abbiamo parlato e Angelo mi ha detto che aveva un’offerta dalla nazionale francese. Io gli ho risposto che c’erano buone possibilità di continuare il nostro rapporto. Poi però le cose sono cambiate, e con il Cda abbiamo dovuto prendere atto che non c’erano più le condizioni per proseguire serenamente. Qualcosa si è incrinato e abbiamo deciso di cercare nuove strade“.

    La decisione di separarsi dopo 7 anni di collaborazione non è arrivata “a cuor leggero“, sottolinea Da Re, ma era inevitabile: “Abbiamo ritenuto che, anche sulla base delle sue dichiarazioni pubbliche, Angelo non fosse più soddisfatto. Così anche noi abbiamo soppesato ogni alternativa e abbiamo deciso di cercare una nuova guida tecnica, e glielo abbiamo comunicato subito. Ma deve essere chiaro che non abbiamo mandato via nessuno: il contratto scade a fine stagione, abbiamo semplicemente deciso di non rinnovare“.

    Il presidente dell’Itas nega però che quanto accaduto possa aver avuto qualche influenza sul rendimento della squadra, specialmente nella finale di Coppa Italia: “I ragazzi non sono stati turbati da questa situazione, che peraltro conoscono da tempo. Di certo erano stanchi dopo la battaglia di sabato, ma questo non giustifica un atteggiamento che non mi è parso adeguato all’importanza dell’appuntamento. Questi sono campioni e possono, anzi devono, fare meglio“. LEGGI TUTTO

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    La nuova Itas riparte da Rychlicki? Al centro ipotesi Huber o Kozamernik

    Di Redazione

    Le voci erano nell’aria da tempo, ma la Final Four di Del Monte Coppa Italia è stata l’occasione che ha scatenato il tourbillon del volley mercato in casa Itas Trentino, con una serie di rumors in vista della prossima stagione. Il Corriere del Trentino di oggi fa il punto della situazione partendo dalla panchina: il già noto addio di Angelo Lorenzetti è stato confermato nel fine settimana dallo stesso allenatore, che ha anche spiegato di non aver gradito la tempistica con cui gli è stata comunicata la decisione (che non gli ha permesso di accettare altre offerte). Al suo posto ci sarà Fabio Soli, reduce da una bella stagione a Cisterna.

    Sul fronte dell’opposto pare proprio che la società di via Trener si sia orientata su Kamil Rychlicki, il lussemburghese di passaporto italiano in uscita da Perugia (che potrebbe sostituirlo con il tunisino Wassim Ben Tara, oltre a Herrera). Specialmente dopo che Modena si è orientata sul russo Sapozhkov, per Rychlicki si sono aperte le porte della BLM Group Arena: il suo arrivo comporta però la partenza del capitano Matey Kaziyski, per il quale si parla di un trasferimento a Milano.

    Altra defezione di peso sarà quella di Srecko Lisinac, che dopo cinque stagioni dovrebbe lasciare Trento per tornare in Polonia al Projekt Warszawa. I nomi che circolano per la sua sostituzione vengono proprio dalla Polonia e sono suggestivi: Norbert Huber, che con lo Zaksa ha strappato due Champions League all’Itas, e Jan Kozamernik, che tornerebbe in gialloblu dopo il fugace passaggio nella stagione 2017-2018 (oggi è una colonna dell’Asseco Resovia). LEGGI TUTTO

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    Al Presidente della Repubblica le maglie numero 1 di Piacenza e Trento

    Di Redazione

    La collezione pallavolistica del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella si è arricchita di due nuovi cimeli nel weekend: tra i tanti omaggi ricevuti dal Capo dello Stato nel giorno della finale di Del Monte Coppa Italia al Palazzo dello Sport di Roma, infatti, ci sono anche le maglie ufficiali delle due squadre che si sono contese il trofeo, Gas Sales Bluenergy Piacenza e Itas Trentino. Le due divise, entrambe personalizzate con il cognome Mattarella e il numero 1, sono state consegnate al Presidente nel pre-partita dai massimi dirigenti dei club, Elisabetta Curti e Bruno Da Re.

    Foto Quirinale

    (fonte: You Energy Volley, Trentino Volley) LEGGI TUTTO

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    Lorenzetti: “Serviva la perfezione per replicare a questa Piacenza”

    Di Redazione

    Dopo aver sorprendentemente eliminato in semifinale il giorno prima Perugia, gli emiliani hanno sbarrato la strada anche l’Itas Trentino nell’ultimo atto della competizione, giocato di fronte ad oltre diecimila spettatori presenti al Palazzo dello Sport di Roma, confermando di essere la squadra di SuperLega più in forma del momento.

    La corsa della formazione gialloblù  nel massimo trofeo nazionale per il secondo consecutivo si ferma ad un passo dal traguardo; la possibilità di iscrivere per la quarta volta il proprio nome nell’albo d’oro, ad undici anni di distanza dal trionfo più recente, è sfumata in tre set; un risultato forse troppo severo per Kaziyski e compagni, che in almeno due parziali hanno provato a replicare sino all’ultimo ad un avversario che ha giocato una pallavolo molto incisiva in battuta (10 ace diretti), efficace a muro e precisa in attacco (54% di squadra con quattro errori).

    In particolare sono stati Leal, mvp con  20 punti personali ed il 67% a rete, e Lucarelli a marcare la differenza nei due parziali combattuti e a trascinare Piacenza nel secondo set, l’unico che è stato contraddistinto da un ampio scarto. 

    “Nell’ultimo mese le statistiche raccontavano bene quanto Piacenza fosse cresciuta nel proprio modo di giocare e in questo fine settimana lo ha confermato – ha spiegato a fine gara l’allenatore dell’Itas Trentino Angelo Lorenzetti – . Per rispondere colpo su colpo ad un avversario così in palla avremmo dovuto esprimere una pallavolo ai limiti della perfezione o quantomeno di un altro livello ma oggi non lo abbiamo mai fatto. In fase di cambiopalla abbiamo subito fatto fatica, poi la battuta della Gas Sales Bluenergy ci ha fatto ulteriormente male; in questo fondamentale siamo stati inizialmente poco incisivi, poi con qualche giocatore abbiamo trovato qualche buono spunto ma non siamo mai riusciti a proseguire le nostre rotazioni per tanti turni consecutivi. La differenza in due dei tre set è stata minima, ma in posto 4 Leal e Lucarelli ci hanno fatto male”.

    Riccardo Sbertoli: “E’ ovvio che in una finale persa ci sia amarezza, loro hanno fatto una gran partita, migliore della nostra. Non siamo riusciti tanto a reagire, oggi sarebbe stato difficile per chiunque: hanno veramente trovato una costanza e una velocità in battuta e in attacco che possiamo solo far loro i complimenti. Prccato perchè è una finale persa, dobbiamo trovare un modo per contrastare queste giornate degli altri perchè più si andrà avanti più saranno all’ordine del giorno”.

    Marko Podrascanin: “Potevamo fare qualcosa in più, sì, ma poca roba. Prima di tutto voglio fare i complimenti a Piacenza, se la sono davvero meritata: hanno dominato dalla prima all’ultima palla stasera. Piacenza è davvero un grande avversario, è difficile giocare contro tutti quei grandi campioni. Rimane un po’ di rammarico per il terzo set perchè eravamo lì, siamo arrivati ai vantaggi…però alla fine anche se lo avessimo vinto penso che sarebbe cambiato poco perchè hanno dimostrato una pallavolo di altissimo livello in questi due giorni. Hanno vinto due partite 3-0, questo vuol dire che il trofeo se lo sono davvero meritati”.

    Ai microfoni del quotidiano l’Adige è intervenuto anche Alessandro Michieletto: “Ormai siamo arrivati tante volte in fondo alle varie manifestazioni e non riusciamo a vincere la partita più bella: ci sono rammarico e frustrazione. Sapevamo che Piacenza è in un buonissimo momento di forma e contro alcune battute si poteva far poco, ma in altri casi potevamo gestire meglio questa finale.” LEGGI TUTTO

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    Il Pagellone di Paolo Cozzi – Brizard “vero” MVP, Lavia e Michieletto irriconoscibili

    Di Paolo Cozzi

    Doveva essere una cavalcata trionfale in solitaria di Perugia la Del Monte Coppa Italia 2023, il preludio ad un finale di stagione monocolore nel segno degli umbri, e invece ancora una volta gli dei dello sport ci ricordano che nella pallavolo non si può dare nulla per scontato fino a quando l’ultimo pallone si schianta sul taraflex. E così ecco che la polvere bagnata di una Piacenza bella ma molto altalenante in stagione si accende e inizia a pulsare di luce, prima in maniera flebile, poi in modo sempre più prepotente, fino ad esplodere e illuminare una crescita esponenziale del gioco nelle ultime 48 ore

    A farne le spese prima una Perugia spenta, ma cui forse il brusco risveglio servirà per attivare gli anticorpi che torneranno utili nei rush finali di Superlega e Champions League, e poi una Trento che, dopo essere passata incolume (ma quanta fatica…) dalle forche caudine preparate da una ottima Milano in semifinale, si scioglie ancora una volta in finale, dando la sensazione che qualcosa all’interno dello spogliatoio possa essersi incrinato, viste anche le future partenze di Lorenzetti e Kaziyski in pratica già ufficializzate.

    Piacenza trova nella battuta linfa vitale per far saltare la linea di ricezione trentina, ma la partita la domina in tutti i fondamentali. mostrando solidità mentale anche nei momenti in cui la palla pesava parecchio. Mio personale MVP è il palleggiatore Brizard, che mai come in questa due giorni ha dimostrato di saper alternare i suoi attaccanti, esaltando prima Simon e Romanò in semifinale, per poi lanciare Leal in finale.

    Ma veniamo alle pagelle.

    Foto Lega Pallavolo Serie A

    GAS SALES BLUENERGY PIACENZA

    Brizard voto 9. week end perfetto per il palleggiatore transalpino: prima domina lo scontro contro Giannelli e poi in finale giganteggia, guidando i suoi al 54% in attacco e prendendosi il lusso di chiudere con 4 ace e 2 muri.

    Leal voto 8,5. Dopo il chiacchierato infortunio alla spalla e quello alla caviglia, sembrava avviato verso un’altra stagione di luci, poche, ed ombre. E invece in questo weekend romano tira fuori il meglio di sé, ricevendo bene e soprattutto tornando devastante in attacco.

    Lucarelli voto 7. Forse alla lunga in finale cala un po’, ma l’impatto sulla partita è di quelli importanti, da giocatore che sa come fare la differenza non solo in attacco ma anche negli altri fondamentali. E poi sbaglia poco, altro fattore che lo rende fondamentale negli schemi di Brizard.

    Romanò voto 6,5. Trascinatore in semifinale, viene un po’ dimenticato in finale e chiude con soli 6 punti, ma resta un giocatore chiave di questa Piacenza. Sempre pericoloso quando va sulla linea dei nove metri.

    Foto Lega Pallavolo Serie A

    Simon voto 8. Chiamato meno in causa con il ritorno in campo del duo Leal-Lucarelli, resta però sempre concentrato in attacco, dove si porta via sempre un uomo, ed è bravo a muro a mettere subito pressione agli attaccanti trentini togliendo loro sicurezza.

    Caneschi voto 7. Doveva essere l’anello debole della squadra e, dopo aver iniziato il weekend con un muro subito, poteva risentirne mentalmente. Invece è molto bravo a rimanere lucido e a farsi trovare pronto in attacco.

    Scanferla voto 7,5. Prova di forza del giovane libero emiliano, che alla prima finale importante in carriera si prende il lusso di chiudere il match con il 67% di palle positive e una gestione matura di tutti i secondi tocchi.

    Botti voto 8,5. Subentrare a sua maestà Bernardi come allenatore non deve essere stato facile, ma Max ha già dimostrato in passato di saperci fare in panchina e questa sua Piacenza 3.0 è davvero bella da veder giocare.

    Foto Lega Pallavolo Serie A

    ITAS TRENTINO

    Kaziyski voto 8,5. La classe del bulgaro è davvero intramontabile, e anche dopo i 5 set della semifinale è lui l’unico a suonare la carica in attacco, dove è pressoché perfetto. Radio mercato lo da già a Milano per l’anno prossimo, riuscirà a lasciare la sua amata Trento alzando almeno un altro trofeo?

    Sbertoli voto 5,5. Con una ricezione che latita è costretto a rinunciare al gioco centrale, sia in veloce che in pipe, e alla lunga la sua precisione ne risente. Per una volta è il migliore a muro dei suoi e questo è indice di come è andata il resto della squadra.

    Foto Lega Pallavolo Serie A

    Lavia voto 5. Ci sono semplicemente delle partite in cui Daniele è irriconoscibile e fatica sin da subito a mettere giù palla, perdendo fiducia troppo in fretta. Un vero peccato perché la classe di questo ragazzo è immensa quanto il suo talento.

    Michieletto voto 5. In semifinale è stato l’uomo della provvidenza per Trento, autore di un tie break monstre, ma in finale il giovane mancino non riesce a ripetersi e alle difficoltà in attacco aggiunge presto quelle in ricezione, dove di solito è sinonimo di garanzia.

    Laurenzano voto 5,5. Soffre tanto la battuta di Piacenza e finisce per subire 3 ace e chiudere con solo il 14% di perfette. Meno brillante del solito anche nella gestione dei palloni facili.

    Foto Lega Pallavolo Serie A

    Podrascanin voto 5. Partita complicata per il centrale serbo, costretto all’inoperosità in attacco causa ricezione ballerina. Fatica però tanto a leggere il gioco di Brizard e ad imporsi a muro, lui che invece è uno dei migliori al mondo nel ruolo.

    D’Heer voto 5. Chiude mestamente la finale con due punti a muro e zero attacchi, facendo rimpiangere l’infortunato Lisinac. La sconfitta non è certo colpa sua, ma in attacco non sembra essere migliorato molto da quando è in Italia.

    Dzavoronok voto 6. In una stagione in cui probabilmente pensava di essere maggior protagonista, si deve accontentare di pochi scampoli di gioco.

    Lorenzetti voto 5,5. Continua la maledizione delle finali che negli ultimi anni, Supercoppa 2022 a parte, sembra accompagnare le squadre del tecnico di Fano. La sensazione è che a Trento qualcosa possa essersi rotto e che c’è il rischio di trascinarsi per il resto della stagione. Il mio augurio è invece di vedergli alzare a fine maggio quella coppa (di Champions League) che troppe volte ha sfiorato e che nessuno più di lui merita. LEGGI TUTTO

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    Lorenzetti: “Milano ha meritato nei primi due set, ma quando abbiamo trovato il ritmo…”

    Di Redazione

    La seconda vittoria al tie break negli ultimi sei giorni contro l’Allianz Milano spalanca le porte per una nuova Finale di Coppa Italia a Trentino Volley, la nona di sempre. 

    Quella che si giocherà domenica alle ore 16 nell’impianto capitale sarà quindi la quarta Finale di una competizione negli ultimi dodici mesi per il Club gialloblù, tenendo conto anche delle due internazionali disputate nel corso del 2022 (Champions League e Mondiale per Club); Kaziyski e compagni hanno staccato il pass dimostrando di avere carattere da vendere, abbinati sapientemente ad una grande condizione atletica e tecnica.

    “Sono contento perché questa vittoria consegna a Trento anche la qualificazione alla Final Four di Supercoppa della prossima stagione – ha spiegato a fine gara l’allenatore dell’Itas Trentino Angelo Lorenzetti – . In avvio di partita Milano è meritatamente andata sul 2-0 in proprio favore giocando molto bene in particolar modo in difesa e gestendo al meglio tante situazioni difficili; dal canto nostro, sapevamo che avremmo faticato inizialmente a trovare il ritmo adatto a questa partita perché in settimana avevamo lavorato poco sul gioco di squadra. A dire il vero speravo lo trovassimo prima ed un po’ di rammarico per aver perso il secondo set obiettivamente c’è; in seguito, siamo stati bravi a cambiare marcia e a centrare l’accesso alla Finale con una squadra molto giovane: la più giovane per età media che giocherà una partita del genere”.

    Matey Kaziyski: “Sicuramente la partita ribaltata in casa loro ci ha dato speranza perchè anche oggi non abbiamo mollato e questo ci ha dato la forza di sperare fino all’ultimo. Ovviamente un po’ di problemi dalla loro parte, con l’uscita di Ishikawa, ma purtroppo sono cose che succedono. Domani sarà una partita molto dura, bisogna recuperare in fretta“.

    Gabriele Nelli: “Siamo partiti carichi ma loro ci hanno messo in difficoltà e non è bastato quello che abbiamo fatto, dopo ci siamo svegliati e siamo riusciti a trovare il nostro gioco, come è successo domenica scorsa. Abbiamo fatto la nostra partita e siamo riusciti a portare a casa il risultato. Questo era importante. Sapevamo che la partita sarebbe stata molto difficile, il palazzetto molto carico. Ora testa a domani perchè sarà un’altra battaglia“.

    Gabriele Laurenzano: “Alla fine questi siamo noi: anche sotto 2-0 non molliamo mai, sappiamo quanto valiamo e si è visto anche domenica scorsa a Milano. Anche oggi ci è andata bene, in alcune situazioni abbiamo giocato meglio di loro, siamo stati bravi e ce la siamo portati a casa. Domani ci aspetta un’altra finale, la prepareremo al meglio e cercheremo di portarci la coppa a Trento“.

    (fonte: Trentino Volley) LEGGI TUTTO

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    Del Monte Coppa Italia, la cronaca live della 2° semifinale Trento-Milano

    Di Giuliano Bindoni

    Dopo l’inizio col botto di Piacenza che è volata in finale battendo 3-0 la super favorita Perugia, la Final Four di Coppa Italia prosegue con la seconda semifinale, quella fra Trento e Milano.

    [IN AGGIORNAMENTO LIVE]Cronaca.Dopo un avvio in perfetto equilibrio, Milano trova l’allungo a metà parziale portandosi sul 12-16 con Ishikawa. Trento riduce subito le distanze con un muro di D’Heerr che vale il -2 (14-16). Poi Michieletto e Ishikawa se le cantano a suon di pipe (15-18). Ma è lo schiacciatore giapponese di Milano a prendersi la scena per quattro attacchi di fila. L’Itas resta comunque in scia con un ace di Nelli che vale il 17-19, seguito dall’attacco vincente di Kaziyski e ancora da un ace del numero 2 di Trento che vale la nuova parità ai 19.

    Il primo set point lo trova Trento (24-23), ma Ishikawa, letteralmente indemoniato, porta la contesa ai vantaggi. Ancora Michieletto (26-25), risponde Vitelli dal centro. Errore in battuta di Milano, errore in battuta di Trento (pari a 27). Mani fuori di Ishikawa e questa volta il vantaggio è di Milano, annullato subito da Michieletto. E si continua. Vitelli regala un’altra chance ai suoi, Kaziyski dice no in lungo linea. LEGGI TUTTO

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    Milano, Piazza e Piano avvertono Trento: “Quest’anno siamo più consapevoli e preparati”

    Di Redazione

    La formazione di coach Piazza, invece, si appresta a disputare la seconda Final Four di Coppa Italia nella storia della società del presidente Lucio Fusaro, che rivive il dejà vu della passata edizione: Piano e compagni (7° nel ranking nel girone di andata) hanno staccato il pass eliminando per la seconda volta consecutiva la Cucine Lube Civitanova ai quarti di finale. Per i meneghini questa sarà la sesta partecipazione in Coppa Italia, Piano e compagni si presentano al tanto atteso appuntamento reduci dal tie break amaro in Campionato di domenica scorsa proprio con gli uomini di Lorenzetti, avversari di turno anche nella semifinale di questa edizione. A soli sei giorni di distanza le due compagini si ritrovano sul taraflex del Palazzo dello Sport di Roma per contendersi un posto nella finale di domenica 26 febbraio. I precedenti in Coppa Italia raccontano tre successi per il club di via Trener, due vittorie nei quarti di finale (rispettivamente le stagioni 19/20 e 20/21) e una vittoria in semifinale (21/22).

    Raggiunta Roma all’ora di pranzo, gli ambrosiani svolgeranno in serata una seduta tecnica al Pala Eur, l’allenamento, infatti, sarà utile per prendere confidenza con il palazzetto e testare ulteriormente la propria condizione. Roma come Bologna: la prima delle due giornate della Final Four offrirà lo stesso programma dell’edizione precedente all’Unipol Arena, giocata il 5-6 marzo 2022. Primo incontro vedrà Perugia-Piacenza alle ore 15:30 e a seguire la gara tra Trento e Milano (h. 18:00). La finalissima si disputerà il giorno seguente, domenica 26 febbraio, tra le due squadre vincenti programmata alle ore 16:00 e in diretta su Rai 2.

    Roberto Piazza (coach Allianz Powervolley Milano): “La squadra credo che arrivi preparata alla Final Four: dal punto di vista fisico siamo preparati ad affrontare una partita lunga, dal punto di vista mentale anche; ormai i giocatori si conoscono, come si conoscono quasi alla perfezione anche le due squadre. Credo che l’aspetto mentale sia per noi molto importante ma arriviamo ad affrontare la semifinale consci dei nostri mezzi. La sfida di sabato è una partita secca che non ti dà nessun’altra possibilità se non quella di andare avanti. Trento è abituata a giocare gare di questo tipo, ne ha giocate tante nella sua storia, soprattutto negli ultimi anni credo che sia la squadra che ne ha affrontate di più rispetto a tutte le altre squadre italiane”.

    “Milano non è ancora abituata al 100% a giocare questa tipologia di partite, questo fa parte delle esperienze della squadra e di ogni singolo giocatore. Sarà determinante avere pazienza nel momento in cui le cose non ci verranno alla perfezione ed invece essere particolarmente aggressivi nel momento buono del match. La scorsa domenica non siamo riusciti a sfruttare un paio di occasioni che abbiamo avuto, in Coppa Italia questa cosa non deve capitare. Dobbiamo essere sicuri che la pazienza sarà la chiave nel momento in cui gli avversari faranno delle cose straordinarie, mentre quello che ci darà la svolta sarà l’aggressività nel momento in cui riusciremo a mettere sotto pressione l’avversario”.

    “Il percorso nella Coppa Italia è stato il medesimo dello scorso anno dato che entrambe le volte abbiamo battuto ai quarti Civitanova e ci siamo guadagnati la Final Four. Il percorso della squadra invece non è lo stesso: lo scorso anno abbiamo cominciato in sordina e poi abbiamo iniziato a giocare sempre meglio, quest’anno stiamo ancora zoppicando un pochino, anche se ultimamente vedo la squadra con un bello spirito di coesione. È la seconda volta per Milano ed è la seconda volta anche per me a Milano e con Milano. Arriviamo in Final Four in maniera più consapevole perché lo scorso anno era quasi un sogno, quest’anno c’è un po’ più di sicurezza anche un pizzico di voglia di rivalsa. La scorsa semifinale non giocammo nel migliore dei modi e dopo pochi giorni si vide una partita diversa proprio a Trento contro Trento, questa volta arriviamo dopo aver giocato una buona gara contro Trento che non ci soddisfa completamente, ma siamo consapevoli che è alla nostra portata“.

    Matteo Piano (Allianz Powervolley Milano): “La settimana è stata corta perché siamo già in direzione Roma, la squadra è concentrata perché consapevole di una seconda volta consecutiva e di un appuntamento importante dove vanno le squadre che sono state le più brave ad accederci, quindi penso sia un evento prima di tutto bello, da vivere con felicità, con responsabilità perché è stato merito di una conquista fatta, e con la consapevolezza che se siamo arrivati qui è perché ce lo siamo meritati”.

    “L’elemento chiave per la sfida di sabato è prepararsi ad una finale e dobbiamo considerare ogni set come tale, come ci ha insegnato l’ultima partita: Quindi considerare ogni set come se fosse una mini gara a parte dove, purtroppo o per fortuna, anche al tie break puoi conquistarti una vittoria. Penso sia importante contro una squadra come quella di Trento impostare la partita in questo modo, non solo rimanere concentrati su ogni punto, ma avere come obbiettivo il set, e parziale dopo parziale puntare all’obiettivo della finale”.

    “Secondo me negli ultimi 30 giorni il nostro è stato un percorso un po’ altalenante, abbiamo alternato delle belle prestazioni ad alcune che lo sono state un po’ meno e parlo sia in termini di risultati che a livello di gioco. Ad ogni modo, sono contento di arrivare alla Coppa Italia dopo queste ultime settimane di duro lavoro che abbiamo affrontato con un approccio diverso, come credo si sia visto durante l’ultima gara. Penso che chi ha già disputato la Coppa Italia con Milano abbia un suo vissuto personale che è importante riportare quest’anno, per chi non l’ha ancora giocata, invece, è importante viverla come una delle partite belle che affronti nella vita, mi riferisco anche ai ragazzi più giovani che hanno partecipato a finali giovanili. Penso che ognuno di noi abbia vissuto delle partite importanti che sono state belle da giocare, quindi è un po’ mettere nel cassetto un’altra partita così, da pensare in futuro con della gran gioia. Spero questo per noi, per le persone che ci sostengono, per la società“.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO