Di Redazione
Ennesimo rinvio ed ennesimo caso di positività. Dopo Andrea Argenta e Simone Giannelli, l’ultimo in ordine di tempo in casa Itas Trentino è stato Lorenzo Sperotto. Continuano quindi i casi di positività che non danno tregua alla formazione di Angelo Lorenzetti che non riesce ad allenarsi con continuità e a scendere in campo per un appuntamento ufficiale da parecchio tempo. Una situazione che, come per molte altre formazioni nella stessa circostanza, sta condizionando il rendimento dei ragazzi sia dal punto di vista fisico ma soprattutto mentale.
A fare il punto della situazione su questo momento delicato è proprio il coach Lorenzetti nell’intervista rilasciata al quotidiano Trentino.
Coach, come vive un allenatore questo stato d’incertezza? “È una cosa del tutto nuova. Soprattutto è importante monitorare gli effetti che questa situazione fatta di preparazioni alle partite che poi vengono annullate, possa creare nella testa e nella motivazione dei ragazzi. Ovvio, quello che un giocatore vuol fare è giocare. ma in questo periodo le vicissitudini che sappiamo non ci hanno consentito di farlo. I rinvii dell’ultimo momento possono portare a dei cali di tensione tra i giocatori e, anche se al momento i miei appaiono comunque concentrati, bisogna prestare attenzione. Per il resto… amen. Sappiamo di questo periodo qua, che il volley come altri sport ha deciso di continuare. Giusta o sbagliata che sia questa decisione ormai è presa e ora bisogna adeguarsi alle conseguenze e gestire quello che accade”.
La truppa come sta? L’aria è carica o c’è rassegnazione? “C’è voglia di giocare da parte di tutti anche se non è facile, come non lo è per le squadre che non abbiamo incontrato. Noi però abbiamo inanellato una serie di rinvii consecutivi e il non poter scaricare in campo la crescita di adrenalina che precede l’evento si è fatto sentire durante gli allenamenti. In più, da un mese a questa parte prima ci siamo allenati senza Alessandro (Michieletto, ndr), poi sono venuti a mancare altri giocatori e si fanno allenamenti un po’ artificiosi. Non potendo allenarsi sei contro sei, alla fine non si è mai sicuri se il pallone schiacciato andrà a finire veramente a terra. Di sicuro i ragazzi hanno bisogno di giocare, pur sapendo che questo periodo si è perso qualcosa a livello di forma, però dobbiamo giocare e sfruttare l’entusiasmo e la voglia di tornare in campo”.
Oggi si torna in palestra, come ci si prepara per mercoledì? “La situazione dei giocatori ancora assenti ci impone di preparare una o due formazioni in vista dell’incontro di mercoledì, perché i ragazzi rientrati la scorsa settimana non sono pronti per disputare una partita intera. Presenteremo due formazioni in base agli effettivi a disposizione e lavoreremo cercando di esaltarne i punti di forza e nasconderne i punti di debolezza”. LEGGI TUTTO