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    Alcuni numeri e record dell’impresa di Sonego a Vienna

    Lorenzo Sonego, oggi in finale a Vienna

    Lorenzo Sonego non solo ha raggiunto a Vienna il grandissimo risultato di una finale in un ATP 500, ma ha sta segnando alcuni record personali davvero importanti. Eccone alcuni.

    Best ranking n.32 (in caso di sconfitta, se vince entrerà nei primi 30 del mondo)
    Nei suoi match nel main draw, finora ha avuto questo straordinario rendimento col servizio e sulle palle break:
    Game di battuta vinti: 37 su 39
    Palle break salvate: 13 su 15
    Palle break convertite: 11 su 17

    Col successo su Djokovic di ieri, è diventato il 6° tennista italiano a sconfiggere il n.1 del ranking ATP (nel momento dell’incontro). Ecco gli altri:

    Corrado Barazzutti (Nastase 3-6 7-6 6-1 a Monaco 1974)Adriano Panatta (Connors 4-6 6-3 7-5 a Stoccolma 1975)Adriano Panatta (Connors 6-1 7- 5 a Houston 1977)Gianluca Pozzi (Agassi 4-6 3-2 rit. a Londra Queen’s 2000)Filippo Volandri (Federer 6-2 6-4 a Roma Masters 1000 2007)Fabio Fognini (Murray 6-2 6-4 Roma Masters 1000 2017)
    Sonego è il secondo Lucky Loser a raggiungere la finale di Vienna (il primo è stato Haider Maurer nel 2010), e 17esimo in assoluto a disputare una finale ATP dal 1990. E’ inoltre il primo Lucky Loser a sconfiggere Djokovic (ne aveva sconfitti finora 12 su 12 in carriera); è il primo LL a sconfiggere il n.1 del ranking dal 2017 (Jordan Thompson b. Murray in 1°t Queens).
    Lorenzo è il primo azzurro a disputare la finale di un ATP 500 sul cemento da quella di Andrea Gaudenzi a Dubai nel 1995.

    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Jannik Sinner: ” Con Simon a Colonia ho perso il secondo set 6-0, ma è durato comunque un’ora, e non ho regalato nulla. Così l’altro lo fai pensare, gli fai capire che ci sei, e che piuttosto di mollare sei disposto a morire in campo”

    Jannik Sinner ITA, 2001.08.16

    In un’intervista al quotidiano La Stampa concessa a Stefano Semeraro, Jannik Sinner ha parlato del suo percorso e delle motivazioni che lo spingono ogni giorno a lavorare duramente.
    “Ragiono sul biennio: deve giocare 150 match importanti, 70 circa a stagione, passando da sconfitte cocenti e momenti brutti, che saranno più importanti di quelli belli” .Sono diverso dopo la sfida con Nadal? Quella contro Rafa sulla terra battuta è stata una grande sfida, ho giocato bene nel primo e nel secondo set, nel terzo Rafa ha spinto di più. Ma mi sentivo pronto a giocare contro di lui.”
    “Sono andato in campo con l’atteggiamento giusto. Ma sono sempre lo stesso. E non ho paura di giocare contro nessuno. Se una cosa in campo mi dà fastidio, lo dicevo prima e lo dico adesso.Ma è vero che oggi mi trattano in maniera diversa. Ma la gente cosa sa di me? Mi osserva quando entro in campo, concentrato al massimo, e pensa: ‘questo è uno chiuso’ . Invece chi mi conosce fuori dal campo sa che sono aperto, che parlo di tutto con tutti.In campo me ne sto zitto, ma le assicuro che so divertirmi un casino, perché ci vuole anche quello” .

    “Che dicano pure quello che pensano, tanto non ci bado. Per uno valgo i primi 10, per l’altro non arriverò mai. Non ascolto nessuno dei due. Guardi, la cosa migliore che ho non sono i colpi. Anzi, se parliamo di quelli, non credo di avere tanto talento.Il mio vero talento è un altro, e lo devo alla mia famiglia, che mi ha trasmesso il rispetto per il lavoro, e insegnato a dare sempre il massimo. Per questo ogni volta che vado in campo, non importa contro chi, penso sempre: ‘lo con questo ci vinco’.
    “Non mi sciolgo mai, non lascio mai un punto. Con Simon a Colonia ho perso il secondo set 6-0, ma è durato comunque un’ora, e non ho regalato nulla. Così l’altro lo fai pensare, gli fai capire che ci sei, e che piuttosto di mollare sei disposto a morire in campo” . LEGGI TUTTO

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    Riccardo Piatti parla del percorso di Jannik Sinner e su Zverev: ” pur di non perdere due volta da Jannik nel giro di tre settimane si sarebbe fatto tagliare una gamba”

    Riccardo Piatti in un’intervista a SuperTennis ha parlato di diversi argomenti. “A Colonia un po’ come a Roma e a Parigi sta incominciando il percorso ad alto livello Un percorso che va vissuto nel modo giusto perchè sarà così per tutta la carriera. Prendiamo la situazione qui a Vienna: lui è arrivato stamattina (ieri), si […] LEGGI TUTTO

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    Flavio Cobolli: “«Non mi piacciono Federer e Nadal, preferisco Djokovic»

    Flavio Cobolli nella foto

    Flavio Cobolli, 18enne tra i primi 20 del mondo junior e campione del Roland Garros di doppio quest’anno al Roland Garros ha rilasciato una curiosa intervista a calciomercato.com dove parla della sua passione per il calcio, il motociclismo. e la sua preferenza per Novak Djokovic. L’azzurro ha celebrato il titolo al Roland Garros con una sciarpa dell’AS Roma e ha spiegato cosa è successo.

    “È stato un caso. Appena ho vinto mio padre mi ha subito dato la sciarpa per scattare una foto e inviarla al gruppo famiglia di WhatsApp. Non so come sia andata a finire su internet, non me l’aspettavo ”, ha confessato il giovane italiano, che non ha esitato alla domanda su cosa avrebbe scelto tra Roma-Lazio e Federer-Nadal). “Tutta la vita il derby, anche perché non mi piacciono né Federer e né Nadal. Il mio tennista preferito è Djokovic”.
    Sul futuro: “Punto a superare il traguardo di mio padre che è arrivato tra i primi 200 tennisti. E voglio farlo entro due anni”. LEGGI TUTTO

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    Jannik Sinner ricorda il duello con Nadal a Parigi: “Mi sentivo pronto a giocare contro di lui”.

    Jannik Sinner ITA, 2001.08.16

    Jannik Sinner ha disputato un ottimo Roland Garros dopo aver raggiunto i quarti di finale e ha rilasciato un’intervista all’ATP dove ha ricordato il percorso.
    “Penso di aver giocato un buon incontro con Rafa sulla terra battuta . Ho giocato bene nel primo e nel secondo set e nel terzo ho ceduto un po’, ma mi sentivo pronto a giocare contro di lui. Sono entrato in campo con il giusto atteggiamento e quello che cerco di fare è migliorarmi ogni giorno”.

    Jannik Sinner sottolinea anche il grande sforzo dell’ATP per recuperare il tennis in una stagione molto atipica a causa della pandemia di Covid-19:
    “Il tour e tutti coloro che sono coinvolti stanno facendo un lavoro incredibile nel rendere questi tipi di torneo una realtà. Giocare senza la presenza del pubblico non è quello che vogliamo, ma credo che lì’ATP abbia fatto un ottimo lavoro. Grazie mille”. LEGGI TUTTO

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    Dieci giorni di riposo per Lorenzo Musetti

    Lorenzo Musetti ITA, 2002.03.03 – Foto Marta Magni

    Dal “Corriere dello Sport” apprendiamo che l’infortunio di Lorenzo Musetti non è così grave.
    Dichiara l’azzurro: Ho fatto un ecografia. Si vedeva che c’era un versamento, un piccolo edema. Poi ho fatto anche una risonanza magnetica ad alto campo. Per fortuna si tratta solo di una forte infiammazione.“.

    L’azzurro si sottoporrà ora a dei trattamenti con ultrasuoni e il ritorno in campo dovrebbe avvenire sul cemento indoor del Challenger di Parma che inizierà il prossimo 2 novembre. LEGGI TUTTO