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    Luciano Darderi: “Pronto a rispondere alla convocazione per l’Italia”

    Luciano Darderi ITA, 2002.02.14 – Foto Getty Images

    Luciano Darderi, il tennista che oggi festeggia 22 anni, continua a suscitare curiosità circa la sua doppia identità italo-argentina. Nato a Villa Gesell in Argentina, Darderi ha conquistato la scorsa settimana il suo primo titolo ATP a Cordoba e ha fatto il suo ingresso tra i primi 100 giocatori del mondo, posizionandosi al numero 76 del ranking ATP. La sua performance nel torneo ha impressionato, con un gioco solido e costante che gli ha permesso di avanzare dalle qualificazioni fino al trionfo finale.A Buenos Aires, nel torneo ATP 250, ha ottenuto una vittoria convincente su Mariano Navone e ora si prepara ad affrontare Sebastian Baez negli ottavi di finale, un incontro che si preannuncia carico di aspettative dopo la semifinale a Cordoba.
    Darderi ha mosso i primi passi nel tennis tra Gesell e il club Harrods, per poi trasferirsi in Italia a undici anni, seguito dall’allenamento paterno. La scelta di rappresentare l’Italia è stata influenzata dalle migliori opportunità economiche e dal possesso del passaporto italiano, ereditato dal nonno toscano.
    Nonostante l’affetto per l’Argentina, come evidenziato dalle sue parole a La Nación, Darderi vive e si allena in Italia, dove ha trovato condizioni favorevoli per il suo sviluppo sportivo. La federazione italiana gli ha offerto un contratto, che però non ha ancora firmato, lasciando aperta la questione della sua rappresentanza sportiva futura.
    Il tennista gode della cittadinanza italiana da circa dieci anni, ma la sua identità culturale rimane profondamente legata all’Argentina, come rivelato dal quotidiano argentino. Tuttavia, le wild card ricevute in Italia sono state limitate e non ha beneficiato di particolari inviti o supporti da parte della federazione negli ultimi tre anni, nonostante i suoi miglioramenti nel circuito.
    Darderi, in un’intervista al Messaggero, ha chiarito la sua posizione: è argentino di nascita ma si sente italiano. La sua carriera professionale è stata orientata verso l’Italia grazie alla decisione di suo padre, ma resta aperto alle opportunità e al rispetto per entrambe le nazioni. L’eventuale convocazione per la Coppa Davis o le Olimpiadi sarà un momento chiave nella sua carriera, e Darderi ha espresso la sua disponibilità e il suo impegno nel rappresentare la nazione per la quale gioca.“Se sarò chiamato in Coppa Davis o alle Olimpiadi, risponderò subito alla convocazione e rappresenterò la nazionale con la quale gioco“.Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Jannik Sinner: Tra Successo a Melbourne e aspettative per Rotterdam “Il mio obiettivo è avanzare passo dopo passo, senza fretta ma con determinazione”

    Jannik Sinner ITA, 16.08.2001

    Il tennis italiano vive un momento d’oro, grazie anche a Jannik Sinner, il giovane fenomeno altoatesino che dopo il trionfo all’Australian Open si prepara ora per il torneo ATP 500 di Rotterdam. Il cemento indoor olandese è pronto ad accogliere il numero 1 d’Italia, in quello che si preannuncia come un importante esame di maturità dopo l’euforia per il risultato storico ottenuto a Melbourne.
    In una lunga intervista rilasciata a Marca, Sinner ha condiviso le sue riflessioni post-Australian Open, evidenziando come non ci sia stato molto tempo per il relax: “Dopo aver vinto in Australia, sono volato a Roma dove ho trascorso due giorni, dedicandomi anche all’allenamento in palestra per mantenere la condizione fisica ottimale in vista di Rotterdam”.Il giovane campione ha poi parlato dell’evoluzione del suo approccio mentale, un aspetto fondamentale della sua crescita: “Ho imparato a gestire meglio le emozioni e la pressione, capendo che la mente è l’unico aspetto che posso controllare pienamente. Questo mi ha aiutato a fare un salto di qualità nelle ultime stagioni”.
    Riflettendo sul suo successo a Melbourne, Sinner ha sottolineato come l’attenzione nei suoi confronti sia cresciuta, ma come sia importante mantenere umiltà e concentrazione sugli obiettivi futuri: “La mia squadra ed io non abbiamo cambiato approccio, consapevoli che dobbiamo continuare a migliorare. Mi sto allenando duramente per offrire il mio miglior tennis a Rotterdam”.Interrogato sulla possibile apertura di una nuova era nel tennis, con la rivalità tra lui, Carlos Alcaraz e Holger Rune, Sinner ha preferito mantenere un approccio cauto: “È difficile prevedere il futuro, ci sono molti giocatori di talento. La bellezza del tennis sta nella diversità di stili e nell’incertezza dei risultati”.
    Sinner ha anche riconosciuto come gli avversari ora lo rispettino di più, ma allo stesso tempo conoscano meglio i suoi punti deboli, rendendo ogni match una sfida sempre nuova: “Devo essere sempre preparato e pronto ad affrontare qualsiasi avversario”.
    Cresciuto ammirando i “Big 3”, Federer, Nadal e Djokovic, Sinner ha evidenziato come il suo gioco sia stato influenzato soprattutto da Djokovic, con cui condivide un’ottima capacità di gioco da fondo campo e l’abilità di adattarsi a diverse situazioni di gioco.Guardando al futuro, Sinner ha delineato i suoi obiettivi per la stagione, puntando a migliorare i suoi risultati nei tornei del Grande Slam e nei principali eventi ATP: “Ogni torneo è un’opportunità per crescere e migliorare. Il mio obiettivo è avanzare passo dopo passo, senza fretta ma con determinazione”.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Luciano Darderi: tra sogno ATP e dilemmi contrattuali

    Luciano Darderi ITA, 2002.02.14

    Nel panorama del tennis, dove le storie di passione, sacrificio e talento si intrecciano creando trame avvincenti, quella di Luciano Darderi emerge con prepotenza, portando con sé non solo l’eco di un futuro promettente ma anche l’ombra di scelte difficili. A 22 anni, Darderi ha già segnato un traguardo significativo nella sua ancora giovane carriera, raggiungendo per la prima volta i quarti di finale in un torneo ATP e assicurandosi il suo best ranking, 121 al mondo. Questo successo lo proietta nella working class del tennis mondiale, affiancandolo a nomi come Fognini, Zeppieri e Nardi, e segna l’avvio di un percorso che promette di essere ricco di soddisfazioni.
    La storia di Darderi è quella di un talento italo-argentino che porta con sé il ricordo dolceamaro dell’addio al tennis del suo idolo, Juan Martin Del Potro, e l’aspirazione di seguire le orme dei grandi. La sua è una narrazione che si snoda tra le spiagge di Villa Gesell in Argentina e i campi da tennis italiani, tra i ricordi di un’infanzia immersa nel tennis e la realtà di un giovane atleta determinato a lasciare il segno. La passione per il tennis è stata per Darderi un amore a prima vista, un fuoco che lo ha spinto a superare ogni ostacolo e a dedicarsi anima e corpo a questo sport.
    Il trasferimento in Italia da ragazzo e la scelta di rappresentare questo Paese sul campo internazionale rappresentano il culmine di un viaggio iniziato nelle terre argentine, segnando un ponte tra due realtà tennistiche ricche di storia e tradizione. Le esperienze come sparring partner di alcune delle più grandi stelle del tennis mondiale hanno offerto a Darderi preziose lezioni sulla necessità di lavorare sodo e di affrontare le avversità con coraggio, insegnamenti che porta con sé nella sua scalata verso la top 100.
    Tuttavia, il percorso di Darderi non è privo di incertezze. Una questione ancora aperta riguarda la decisione di firmare o meno un contratto con la federazione italiana, una scelta che potrebbe avere implicazioni significative per il suo futuro sportivo. Le condizioni di questo accordo sono riservate e pongono Darderi di fronte a un bivio che testimonia le sfide che i giovani talenti devono affrontare nel mondo del tennis professionistico. La firma di un contratto con la federazione potrebbe rappresentare un importante trampolino di lancio, offrendo supporto e risorse per il suo sviluppo; tuttavia, le implicazioni a lungo termine di tale impegno richiedono una riflessione approfondita e una valutazione attenta dei pro e dei contro.
    In questo contesto, la storia di Darderi si arricchisce di una nuova dimensione, quella di un atleta alle prese non solo con le sfide fisiche e tecniche tipiche dello sport di alto livello ma anche con le complessità legate alla gestione della propria carriera. La sua determinazione a migliorare il ranking e a restare al passo con i migliori, pur in un contesto competitivo come quello italiano, dove diversi giocatori lottano per un posto al sole, dimostra la sua resistenza e la sua capacità di guardare al futuro con ottimismo, indipendentemente dalle incertezze del presente.
    La scelta di Darderi, sia che decida di firmare il contratto con la federazione italiana sia che opti per un percorso diverso, sarà un momento decisivo nella sua carriera, un passo che potrebbe avvicinarlo ulteriormente al suo sogno di entrare nella top 100 mondiale.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Matteo Berrettini: Un cammino passo dopo passo verso Il ritorno

    Matteo Berrettini ITA, 1996.04.12

    Nella tranquilla cornice di Monte Carlo, Matteo Berrettini medita sul suo percorso nel tennis con una filosofia “passo dopo passo”, come rivelato in un recente post su Instagram. L’immagine cattura un momento di riflessione per il tennista italiano, con lo sguardo rivolto verso il futuro in compagnia delsuo coach Francisco Roig.
    Berrettini sembra concentrato e determinato a ricostruire la sua forma atletica e a risalire la classifica ATP. Il post, accompagnato dalle emoji che raffigurano il lavoro che sta facendo in questi giorni trasmette un messaggio di perseveranza e di lavoro duro.Con le sue prestazioni passate che lo hanno visto protagonista nei maggiori palcoscenici del tennis mondiale, Matteo non si lascia abbattere dalle difficoltà. Il suo viaggio è un simbolo di resistenza, con l’obiettivo di ritornare più forte di prima.
    Questo scatto, semplice ma potente, non è solo la rappresentazione di un atleta in pausa, ma il simbolo del suo impegno costante verso il miglioramento personale e professionale.Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Flavio Cobolli: L’ascesa di un nuovo protagonista del tennis italiano

    Flavio Cobolli ITA, 2002.05.06 – Foto Getty Images

    Flavio Cobolli si sta rapidamente affermando come uno dei nomi più promettenti del tennis italiano, subito dietro le imprese già consolidate di Jannik Sinner. Il giovane romano, nato nel 2002, ha iniziato l’anno con risultati sorprendenti, evidenziando una crescita esponenziale che ha catturato l’attenzione degli appassionati e degli addetti ai lavori. Il suo raggiungimento del terzo turno agli Australian Open, partendo dalle qualificazioni, e i quarti di finale nell’ATP 250 di Montpellier in Francia sono testimonianza di un’ottima partenza di stagione. Questi risultati hanno contribuito a migliorare significativamente la sua posizione nel ranking ATP, portandolo al numero 71.
    Il cammino di Cobolli non si ferma qui. L’obiettivo è continuare a evolvere e migliorare ulteriormente il proprio gioco. Attualmente, il suo dritto si distingue per potenza e capacità di trovare angoli impossibili, mentre emergono alcune lacune nel servizio e nel rovescio. Per colmare questi buchi tecnici e continuare il suo percorso di crescita, Cobolli e il suo coach, nonché padre, Stefano, hanno scelto di partecipare a una serie di tornei sul cemento outdoor negli Stati Uniti.
    La decisione di intraprendere questa trasferta americana è stata dettata dalla volontà di sperimentare e imparare, come spiegato dal coach Stefano a SuperTennis. Questa scelta strategica segue un’importante settimana di lavoro presso la Ferrero Tennis Academy, dove Cobolli ha avuto l’opportunità di allenarsi con il talento emergente Carlos Alcaraz. Questa esperienza, definita cruciale da Stefano, ha segnato un punto di svolta nella preparazione pre-stagione di Cobolli.Con il suo attuale ranking, Cobolli ha ora la possibilità di programmare con maggiore attenzione la sua stagione, scegliendo tornei che possano offrirgli preziose opportunità di apprendimento e crescita. Il programma prevede una serie di impegni che lo vedranno protagonista in diversi tornei negli Stati Uniti, tra cui:
    Ecco il programma dei tornei di Flavio Cobolli– ATP 250 Delray Beach 🇺🇸 (12-18 febbraio)– ATP 250 Los Cabos 🇲🇽 (19-25 febbraio)– ATP 500 Acapulco 🇲🇽 (26 febbraio-4 marzo)– Masters 1000 Indian Wells 🇺🇸 (6-17 marzo)– Challenger Phoenix 🇺🇸 (12-17 marzo)– Masters 1000 Miami 🇺🇸 (20-31 marzo)
    Questo tour rappresenta una sfida impegnativa ma, allo stesso tempo, un’occasione unica per Cobolli di misurarsi con avversari di alto livello e di ambientarsi su superfici diverse, affinando così le sue competenze tecniche e tattiche.
    La strada che Cobolli ha davanti a sé è sicuramente ardua, ma i risultati finora ottenuti e la chiara strategia di crescita delineata dal suo team lasciano presagire un futuro luminoso per questo giovane talento del tennis italiano. Gli appassionati seguiranno con interesse le sue prossime mosse, sperando che possa continuare a sorprendere e a scalare le classifiche internazionali.Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Italiani in Campo: I risultati completi ATP-WTA-Challenger di Venerdì 02 Febbraio 2024

    Gianluca Mager nella foto

    ATR 250 Montpellier – indoor hardQF Coric – Cobolli (0-0) 2 incontro dalle ore 19:00Il match deve ancora iniziare

    Challenger Koblenz – hard indoorQF Travaglia – Damm (0-0) 2 incontro dalle ore 12:00Il match deve ancora iniziare

    Challenger Piracicaba – terraQF Coria – Mager (1-0) ore 15:00Il match deve ancora iniziare
    QF Weis – Pucinelli De Almeida (0-0) 2 incontro dalle ore 15:00Il match deve ancora iniziare
    SF Andreozzi/Duran – Marti Pujolras/Weis (0-0) 2 incontro dalle ore 17:30Il match deve ancora iniziare LEGGI TUTTO

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    Matteo Berrettini parla del bel rapporto con Sinner e delle sue condizioni fisiche: “Sto meglio ma non ancora all 100%”

    Matteo Berrettini ITA, 1996.04.12 – Foto Getty Images

    In una giornata memorabile al Quirinale, le luminarie del tennis italiano hanno ricevuto un omaggio degno dei loro successi. Tra di loro, Jannik Sinner, fresco vincitore del suo primo Grand Slam dell’anno, e Matteo Berrettini, che anche se non ha calcato i campi di Malaga, ha partecipato con il suo spirito al trionfo azzurro.
    Berrettini, nel corso della cerimonia, ha espresso parole di profonda ammirazione e affetto per Sinner, sottolineando il forte legame che unisce i due campioni. “Abbiamo un bellissimo rapporto,” ha affermato Berrettini, evidenziando come, nonostante le differenze, siano uniti da sogni comuni e da una complicità che va oltre il mero ambito professionale. La loro amicizia, rafforzata anche a Malaga durante gli incontri della Coppa Davis, emerge come un esempio di come lo sport possa unire, creando legami profondi e duraturi.Parlando della sua condizione fisica, Berrettini ha condiviso un messaggio di cautela e speranza. Ancora alle prese con problemi fisici che ne hanno limitato la continuità agonistica, l’atleta romano guarda al futuro con ottimismo, fiducioso nel lavoro del suo team medico. La sua determinazione a superare questo periodo di incertezze è palpabile, così come la sua voglia di tornare a competere ai massimi livelli.
    Interessante è stata la riflessione di Berrettini sul suo approccio attuale al tennis. Vivendo il gioco “come lo facevo da bambino,” Berrettini sembra aver ritrovato quella gioia e quella passione che spesso vengono offuscate dalla pressione e dalle aspettative. Questa rinnovata serenità potrebbe rivelarsi la chiave per superare gli ostacoli fisici e mentali che hanno caratterizzato gli ultimi mesi della sua carriera.Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Jannik Sinner: Dal trionfo in Australia al Colosseo, il Campione che incanta Roma

    Jannik Sinner – Foto Sposito/FITP.

    Jannik Sinner, la stella del tennis italiano, dopo il trionfale successo agli Australian Open, ha continuato a far parlare di sé durante il suo tour a Roma. Il campione altoatesino, atterrato ieri da Melbourne, ha intrapreso una giornata ricca di impegni, culminando in uno shooting fotografico esclusivo all’interno del Colosseo.
    Un Giorno Tra Conferenze e Shooting FotograficiDopo una conferenza stampa ricca di domande e riflessioni presso la sede della Federtennis, dove Sinner ha anche declinato l’invito a partecipare a Sanremo 2024, il campione ha raggiunto l’iconico anfiteatro romano. Qui, il nativo di San Candido si è concesso una serie di scatti memorabili con il trofeo dell’Australian Open.

    Incontri Istituzionali di PrestigioIl soggiorno di Sinner nella Città Eterna non si è limitato solo a impegni mediatici. Ieri, il tennista ha avuto l’onore di incontrare il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e giovedì 1 febbraio sarà ricevuto dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, insieme alla squadra azzurra vincitrice della Coppa Davis.

    Emozioni al ColosseoL’emozione di Sinner era palpabile mentre, accompagnato da Daniela Santanché, Ministra del turismo, e Gennaro Sangiuliano, Ministro della cultura, faceva il suo ingresso nel Colosseo. Per lui, che ha confessato di entrare per la prima volta nell’arena, è stata un’occasione unica per condividere il suo trionfo con il patrimonio culturale italiano. Le foto del “nuovo gladiatore italiano” con il suo trofeo sono già diventate virali, diffondendo l’immagine di un atleta che non solo brilla nei campi da tennis, ma che sa anche incantare con la sua presenza nel cuore storico di Roma.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO