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    F1, Gp Italia: Bottas il più veloce in qualifica, Sainz 7°

    MONZA – Valtteri Bottas è il più veloce nella qualifica del Gran Premio d’Italia. Sul circuito di Monza è il pilota della Mercedes a far segnare il miglior tempo nella seconda sessione di giornata dopo le prove libere 1: il finlandese partirà dunque dalla prima casella nella sprint race di domani, al fianco del compagno di box Lewis Hamilton, a sua volta in prima fila. Max Verstappen si mette in terza posizione con la sua Red Bull mentre Lando Norris precede Daniel Ricciardo e si aggiudica la seconda fila. La quarta fila si tinge di rosso con Carlos Sainz e Charles Leclerc, rispettivamente settimo e ottavo. Chiude la top-10 un buon Antonio Giovinazzi con la sua Alfa Romeo. 
    La griglia di partenza
    PRIMA FILA1 Valtteri Bottas (Mercedes)2 Lewis Hamilton (Mercedes)
    SECONDA FILA3 Max Verstappen (Red Bull)4 Lando Norris (McLaren)
    TERZA FILA5 Daniel Ricciardo (McLaren)6 Pierre Gasly (AlphaTauri)
    QUARTA FILA7 Carlos Sainz (Ferrari)8 Charles Leclerc (Ferrari)
    QUINTA FILA9 Sergio Perez (Red Bull)10 Antonio Giovinazzi (Alfa Romeo)
    SESTA FILA11 Sebastian Vettel (Aston Martin)12 Lance Stroll (Aston Martin)
    SETTIMA FILA13 Fernando Alonso (Alpine)14 Esteban Ocon (Alpine)
    OTTAVA FILA15 George Russell (Williams)16 Nicholas Latifi (Williams)
    NONA FILA17 Yuki Tsunoda (AlphaTauri)18 Mick Schumacher (Haas)
    DECIMA FILA19 Robert Kubica (Alfa Romeo)20 Nikita Mazepin (Haas) LEGGI TUTTO

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    F1: Hamilton comanda le libere 1 a Monza, Sainz 7°. Leclerc 11°

    MONZA – E’ di Lewis Hamilton il miglior tempo nelle prove libere 1 al Gran Premio d’Italia, valevole per la quattordicesima tappa del Mondiale 2021 di Formula 1. Il pilota britannico, sul circuito di Monza, stampa il crono di 1:20.926 e precede il rivale della Red Bull Max Verstappen. Terzo tempo per l’altra Mercedes di Valtteri Bottas. Molto bene l’Aston Martin in queste FP1, con Lance Stroll quarto e Sebastian Vettel sesto. In mezzo ai due troviamo l’AlphaTauri di Pierre Gasly, mentre la Ferrari di Carlos Sainz è al settimo posto.
    Leclerc fuori dai primi dieci
    Ottavo tempo per la Alpine di Fernando Alonso, mentre a chiudere la top ten troviamo la McLaren di Daniel Ricciardo e la Red Bull di Sergio Perez. Solo undicesimo l’altro ferrarista Charles Leclerc, che proverà a rientrare tra i primi già nella qualifica in programma nel tardo pomeriggio. LEGGI TUTTO

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    F1, prove libere 1 Gp Italia: Hamilton davanti a Verstappen, Sainz settimo

    MONZA – Lewis Hamilton è il più veloce nella prima sessione di prove libere al Gran Premio d’Italia, quattordicesimo appuntamento stagionale della Formula 1. Il pilota britannico, sul circuito di Monza, stampa il crono di 1:20.926 e precede il rivale della Red Bull Max Verstappen. Terzo tempo per l’altra Mercedes di Valtteri Bottas. Molto bene l’Aston Martin in queste FP1, con Lance Stroll quarto e Sebastian Vettel sesto. In mezzo ai due troviamo l’AlphaTauri di Pierre Gasly, mentre la Ferrari di Carlos Sainz è al settimo posto.
    Leclerc indietro
    Ottavo tempo per la Alpine di Fernando Alonso, mentre a chiudere la top ten troviamo la McLaren di Daniel Ricciardo e la Red Bull di Sergio Perez. Solo undicesimo l’altro ferrarista Charles Leclerc, che proverà a rientrare tra i primi già nella qualifica in programma nel tardo pomeriggio. LEGGI TUTTO

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    F1, Leclerc: “Sarebbe bello vedere Verstappen vincere il Mondiale”

    MONZA – Charles Leclerc si prepara al Gran Premio d’Italia a Monza, valevole per la quattordicesima tappa del Mondiale 2021 di Formula 1. Il monegasco sa che al momento le possibilità di vittoria della Ferrari sono poche, ma afferma di essere fiducioso sulla crescita: “La Ferrari io la vedo come un sogno – ha detto ai microfoni di Sky Sport -. Se do il 100% le cose andranno bene, ma non voglio pensarci troppo perché altrimenti avverto troppa pressione. L’unica cosa che mi fa sognare è la vittoria. Questo weekend non stiamo giocando per il successo, anche se tutto può succedere. Sulla carta però è difficile”.  “Stiamo battagliando per delle posizioni che non ci fanno sognare in questo momento. Nel team c’è la motivazione e ci servirà quando lotteremo per il titolo. Mi mancano le sfide lì davanti”.
    Su Monza
    “Verstappen sta dimostrando di poter stare lì davanti, sarebbe bello vedere un giovane vincere il Mondiale – ha aggiunto Leclerc -. Ma io anche voglio vincere il titolo con la Ferrari. Sainz? Sta facendo un grande lavoro ed è molto bello averlo qui. Ciò che facciamo fuori dalla pista ci rende molto forti. Quando leviamo il casco siamo amici e abbiamo una buona relazione. Tutta la nuova generazione di pilota sa creare un’amicizia fuori dalla macchina”. Poi qualche parola su Monza e sull’atmosfera: “Questa mattina sono uscito dall’hotel e c’erano centinaia di persone, è bellissimo venire qua. Riceviamo tanto supporto in tutto il mondo, ma l’accoglienza a Monza è imparagonabile. Quando scendo in pista e vedo tutta questa gente, mi carica ‘a bestia’. Non vedo l’ora di essere in macchina questo weekend”. LEGGI TUTTO

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    F1, Leclerc: “Voglio vincere un titolo con la Ferrari”

    MONZA – “La Ferrari io la vedo come un sogno. Se do il 100% le cose andranno bene, ma non voglio pensarci troppo perché altrimenti avverto troppa pressione. L’unica cosa che mi fa sognare è la vittoria. Questo weekend non stiamo giocando per il successo, anche se tutto può succedere. Sulla carta però è difficile”. Queste le parole di Charles Leclerc ai microfoni di Sky Sport in vista del Gran Premio d’Italia, quattordicesimo appuntamento stagionale della Formula 1. Il monegasco sa che al momento le possibilità di vittoria della Ferrari sono poche, ma afferma di essere fiducioso sulla crescita: “Stiamo battagliando per delle posizioni che non ci fanno sognare in questo momento. Nel team c’è la motivazione e ci servirà quando lotteremo per il titolo. Mi mancano le sfide lì davanti”.
    Su Verstappen
    “Verstappen sta dimostrando di poter stare lì davanti, sarebbe bello vedere un giovane vincere il Mondiale – ha aggiunto Leclerc -. Ma io anche voglio vincere il titolo con la Ferrari. Sainz? Sta facendo un grande lavoro ed è molto bello averlo qui. Ciò che facciamo fuori dalla pista ci rende molto forti. Quando leviamo il casco siamo amici e abbiamo una buona relazione. Tutta la nuova generazione di pilota sa creare un’amicizia fuori dalla macchina”. Poi qualche parola su Monza e sull’atmosfera: “Questa mattina sono uscito dall’hotel e c’erano centinaia di persone, è bellissimo venire qua. Riceviamo tanto supporto in tutto il mondo, ma l’accoglienza a Monza è imparagonabile. Quando scendo in pista e vedo tutta questa gente, mi carica ‘a bestia’. Non vedo l’ora di essere in macchina questo weekend”. LEGGI TUTTO

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    Michieletto parla già da leader: “Imparo dai grandi, questo gruppo sarà vincente”

    Di Redazione Se ancora ce ne fosse bisogno, per Alessandro Michieletto questi Campionati Europei sono il palcoscenico della definitiva consacrazione, se non proprio dell’investitura a leader (è stato il migliore in campo contro la Bulgaria) di un gruppo giovane che vuole crescere in salute sotto la guida di De Giorgi per tornare lì, in alto, dove l’Italia del volley maschile deve stare. Lui di anni ne ha ancora 19, ma convive con l’etichetta del predestinato ormai da tempo: figlio d’arte di Riccardo, giocatore dal valore indiscusso e dirigente altrettanto vincente in quel di Trento, dove Alessandro è cresciuto e si è affermato conquistando presto sia un posto in prima squadra che in nazionale. “Mio padre mi segue sempre – racconta Michieletto sulle colonne del Corriere dello Sport -. Abbiamo un ottimo rapporto e lui è sempre molto diretto con me. Mi consiglia, mi spiega le situazioni di gioco, mi dice sempre di dare tutto e stringere i denti quando serve. E così credo d’aver fatto fin qui”. E i risultati sono sotto gli occhi di tutti, soprattutto in questa lunga estate azzurra tra Olimpiadi ed Europei. Due rassegne che possono far tremare le gambe a molti giocatori, soprattutto a questa età. Un rischio che però Michieletto ha e sta affrontando come sempre a modo suo “con grande tranquillità e spensieratezza. Se non si è spensierati – racconta – si lascia spazio alle tensioni e alle emozioni, che poi giocano brutti scherzi. La serenità mi aiuta anche ad essere sempre concentrato, cerco sempre di giocare divertendomi”. Osmany Juantorena e Alessandro Michieletto Pensieri e parole da veterano, ma come detto la personalità e la mentalità di Michieletto ormai non sorprendono più. Così come la consapevolezza che il suo percorso di crescita è appena iniziato e la voglia di imparare è ancora tanta: “Da sempre guardo tutti per apprendere il più possibile i segreti dei grandi giocatori – continua -. Pur non avendo mai avuto in camera il poster di nessuno, sono tanti quelli a cui mi ispiro. Li osservo da vicino e da lontano e spero di poter fare tanta strada apprendendo qualcosa da tutti loro”. Non fa nomi Michieletto, così come quando si parla di sogni ammette di averne, ma di non voler specifica quali “perché, come si dice, i sogni stanno in un cassetto ed è lì che devono rimanere finché non si realizzano”. Ci sarà un titolo europeo nel cassetto di Michieletto? Presto o tardi, lo scopriremo lungo il percorso di una carriera che, ne siamo certi, sarà ricca di successi. Anche in nazionale. “Siamo giovani, ma abbiamo tanta voglia di fare qualcosa di importante. E credo che abbiamo tutte le carte in regola per riuscirci”. (fonte: Corriere dello Sport) LEGGI TUTTO

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    Sitting volley: gironi e calendario del torneo paralimpico a Tokyo

    Di Redazione Sono stati ufficializzati i gironi e il calendario del torneo paralimpico di Sitting Volley di Tokyo 2020 (25 agosto – 5 settembre), al quale parteciperanno per la prima volta nella storia le azzurre di Amauri Ribeiro.L’Italia è stata inserita nella pool A insieme alle padrone di casa del Giappone, al Canada e al Brasile. La pool B è invece composta da Stati Uniti, Cina, Russia (RPC) e Ruanda.Le azzurre esordiranno nel torneo paralimpico venerdì 27 agosto (ore 3 italiane) contro il Giappone, poi scenderanno in campo domenica 29 contro il Canada (ore 7 italiane) e chiuderanno il girone mercoledì 1° settembre contro il Brasile (ore 3 italiane). Tutte le gare del Sitting Volley si disputeranno alla Makuhari Messe Hall, impianto che ai recenti Giochi Olimpici di Tokyo 2020 ha ospitato i tornei di Lotta e Taekwondo.Al termine della prima fase le due migliori classificate di ciascun girone si sfideranno nelle semifinali incrociate per le medaglie (3 settembre), mentre le terze e le quarte si contenderanno i posti dal 5° all’8°.La finale femminile per la medaglia di Bronzo è in programma sabato 4 settembre, quella per la medaglia d’Oro domenica 5 settembre: giornata conclusiva delle Paralimpiadi.La nazionale femminile di Sitting Volley partirà per il Giappone venerdì 13 agosto e lavorerà a Sendai fino al 21, quando si sposterà nel villaggio Paralimpico di Tokyo 2020. TORNEO DI SITTING VOLLEY FEMMINILEPool A: Giappone, Italia, Brasile e Canada.Pool B: Stati Uniti, Cina, Russia (RPC Russian Paralympic Committee), Ruanda. IL CALENDARIO27 agosto: (Pool A) Giappone-Italia (ore 03.00); Brasile-Canada (ore 11.30).28 agosto: (Pool B) Stati Uniti-Ruanda (ore 7); Cina-RPC (ore 13.30).29 agosto: (Pool A) Italia-Canada (ore 7); Giappone-Brasile (ore 13.30).30 agosto: (Pool B) Ruanda-RPC (ore 03.00); Stati Uniti-Cina (ore 11.30).1° settembre: (Pool A) Brasile-Italia (ore 03.00); (Pool B) Cina-Ruanda (ore 7); (Pool B) RPC-Stati Uniti (ore 11.30); (Pool A) Canada-Giappone (ore 13.30). 3 settembreSemifinali 1°-4° posto; Gare 5°-8° posto. 4 settembreFinale medaglia di Bronzo 5 settembreFinale medaglia d’Oro (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Tokyo, gli individualismi non bastano. Italia? Tirare una riga e ricominciare

    Di Paolo Cozzi Con la vittoria della Francia in un tie break dalle mille emozioni si è chiusa un’edizione olimpica incredibile, con un podio fuori da ogni pronostico e tante squadre che tornano da Tokyo con un bicchiere mezzo vuoto, se non desolatamente vuoto. Il primo fallimento riguarda certamente gli Stati Uniti, per molti squadra candidata alla vittoria finale, ma che in realtà a parte lo squillo di tromba iniziale con il 3-0 magistrale alla Francia, naufragano molto in fretta. Un pur discreto Anderson paga il quasi due anni di assenza dai campi, Sanders appare l’ombra del giocatore visto in Italia e il solo De Falco non riesce a essere continuo. Male anche Micah Christenson, palleggiatore che anche a Modena ha spesso mostrato i limiti mentali, più che tecnici, finendo spesso per fare scelte sbagliate dal 20 in poi. Finisce senza attenuanti dal podio olimpico, dopo quattro finali consecutivi, il Brasile che adesso vivrà una rifondazione che non sarà semplice e immediata. La squadra è molto fisica, potete e talentuosa, quando preme sull’acceleratore e si porta avanti di qualche punto è semplicemente perfetta. Ma è nel punto a punto che questo Brasile crolla, con giocatori come Lucarelli e Wallace che concedono errori gratuiti e non riescono a essere determinanti. Un passo indietro enorme per i verdeoro che, con la sconfitta in finalina con l’Argentina, dimostrano di essere anni luce lontani dal Brasile del decennio precedente. Altra squadra che si lecca le ferite è la Polonia, che pur avendo innestato Leon in un sestetto già formidabile, rimane prigioniera delle spire francesi in un quarto di finale sfortunato per accoppiamento. Leon e Kurek sono mostruosi, attaccano entrambi oltre il 60%, eppure la difesa transalpina tiene e palla dopo palla i francesi riescono a sfiancare gli arrembanti polacchi… e adesso vediamo se ci sarà rivoluzione a partire dalla panchina. E veniamo alla nostra Nazionale, uscita mestamente in un quarto di finale apparso abbondantemente alla nostra portata, prima di scontrarsi con la lucida determinazione e la folle voglia di De Cecco e compagni. L’alibi degli infortuni, che hanno condizionato da subito la nostra squadra, è troppo facile da evocare. Resta il fatto che una squadra che ha saltato la VNL (e ho sempre difeso questa scelta) per preparare al meglio proprio la componente fisica, si è presentata a Tokyo con un Ivan rallentato da un ginocchio malconcio e ha subìto quasi subito il fastidioso problema muscolare di Giannelli che lo ha condizionato nelle gare successive. In più, giusto perchè piove sempre sul bagnato, sempre Ivan ha subìto un forte trauma ad un dito della mano sinistra, che ha azzoppato ancora di più le sue performance. Ma al netto di tutto questo, non si può essere contenti del risultato ottenuto e del cammino percorso. A partire dalla risicata vittoria con il Canada, alla brutale sconfitta con la Polonia, fino alla debacle Argentina, passando per alcune gare che ci avevano illuso come con Iran e Giappone. E sì che il primo set del quarto di finale lo abbiamo giocato proprio bene! Ottimi in battuta, precisi all’inverosimile con la correlazione muro-difesa, efficaci in attacco. Avanti anche nel secondo set, un paio di scelte non azzeccate (Pipe con Michieletto mai riuscita e primo tempo forzato con Anzani) hanno rimesso in gioco gli argentini, e da lì sono saltati molti fondamentali nel nostro campo. E il tie break è lo specchio della partita, con i sudamericani che, anche sotto di due punti, non mollano e noi che invece, messi alle corde, anzichè reagire crolliamo al tappeto. Ma è già ora di guardare al futuro, perchè con Osmany ormai fuori dagli schemi federali, bisognerà trovare in fretta la quadra di un gruppo che sarà chiamato a recuperare il tempo perduto. I Mondiali sono fra un anno e le qualificazioni olimpiche per Parigi 2024 sembrano già bussare incombenti. Riuscirà De Giorgi a dare nuova linfa al movimento, a valorizzare giovani realtà come Michieletto e a far sbocciare definitavamente quei giovani che si sono messi in luce in VNL? Il momento è complicato, quello che è certo è che il movimento intero ha bisogno del traino della Nazionale mai come adesso, ma bisognerà avere il coraggio di tirare una riga sugli ultimi anni e ripartire con entusiasmo, programmazione e voglia di sudare in palestra. LEGGI TUTTO