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    Michieletto parla già da leader: “Imparo dai grandi, questo gruppo sarà vincente”

    Di Redazione Se ancora ce ne fosse bisogno, per Alessandro Michieletto questi Campionati Europei sono il palcoscenico della definitiva consacrazione, se non proprio dell’investitura a leader (è stato il migliore in campo contro la Bulgaria) di un gruppo giovane che vuole crescere in salute sotto la guida di De Giorgi per tornare lì, in alto, dove l’Italia del volley maschile deve stare. Lui di anni ne ha ancora 19, ma convive con l’etichetta del predestinato ormai da tempo: figlio d’arte di Riccardo, giocatore dal valore indiscusso e dirigente altrettanto vincente in quel di Trento, dove Alessandro è cresciuto e si è affermato conquistando presto sia un posto in prima squadra che in nazionale. “Mio padre mi segue sempre – racconta Michieletto sulle colonne del Corriere dello Sport -. Abbiamo un ottimo rapporto e lui è sempre molto diretto con me. Mi consiglia, mi spiega le situazioni di gioco, mi dice sempre di dare tutto e stringere i denti quando serve. E così credo d’aver fatto fin qui”. E i risultati sono sotto gli occhi di tutti, soprattutto in questa lunga estate azzurra tra Olimpiadi ed Europei. Due rassegne che possono far tremare le gambe a molti giocatori, soprattutto a questa età. Un rischio che però Michieletto ha e sta affrontando come sempre a modo suo “con grande tranquillità e spensieratezza. Se non si è spensierati – racconta – si lascia spazio alle tensioni e alle emozioni, che poi giocano brutti scherzi. La serenità mi aiuta anche ad essere sempre concentrato, cerco sempre di giocare divertendomi”. Osmany Juantorena e Alessandro Michieletto Pensieri e parole da veterano, ma come detto la personalità e la mentalità di Michieletto ormai non sorprendono più. Così come la consapevolezza che il suo percorso di crescita è appena iniziato e la voglia di imparare è ancora tanta: “Da sempre guardo tutti per apprendere il più possibile i segreti dei grandi giocatori – continua -. Pur non avendo mai avuto in camera il poster di nessuno, sono tanti quelli a cui mi ispiro. Li osservo da vicino e da lontano e spero di poter fare tanta strada apprendendo qualcosa da tutti loro”. Non fa nomi Michieletto, così come quando si parla di sogni ammette di averne, ma di non voler specifica quali “perché, come si dice, i sogni stanno in un cassetto ed è lì che devono rimanere finché non si realizzano”. Ci sarà un titolo europeo nel cassetto di Michieletto? Presto o tardi, lo scopriremo lungo il percorso di una carriera che, ne siamo certi, sarà ricca di successi. Anche in nazionale. “Siamo giovani, ma abbiamo tanta voglia di fare qualcosa di importante. E credo che abbiamo tutte le carte in regola per riuscirci”. (fonte: Corriere dello Sport) LEGGI TUTTO

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    Sitting volley: gironi e calendario del torneo paralimpico a Tokyo

    Di Redazione Sono stati ufficializzati i gironi e il calendario del torneo paralimpico di Sitting Volley di Tokyo 2020 (25 agosto – 5 settembre), al quale parteciperanno per la prima volta nella storia le azzurre di Amauri Ribeiro.L’Italia è stata inserita nella pool A insieme alle padrone di casa del Giappone, al Canada e al Brasile. La pool B è invece composta da Stati Uniti, Cina, Russia (RPC) e Ruanda.Le azzurre esordiranno nel torneo paralimpico venerdì 27 agosto (ore 3 italiane) contro il Giappone, poi scenderanno in campo domenica 29 contro il Canada (ore 7 italiane) e chiuderanno il girone mercoledì 1° settembre contro il Brasile (ore 3 italiane). Tutte le gare del Sitting Volley si disputeranno alla Makuhari Messe Hall, impianto che ai recenti Giochi Olimpici di Tokyo 2020 ha ospitato i tornei di Lotta e Taekwondo.Al termine della prima fase le due migliori classificate di ciascun girone si sfideranno nelle semifinali incrociate per le medaglie (3 settembre), mentre le terze e le quarte si contenderanno i posti dal 5° all’8°.La finale femminile per la medaglia di Bronzo è in programma sabato 4 settembre, quella per la medaglia d’Oro domenica 5 settembre: giornata conclusiva delle Paralimpiadi.La nazionale femminile di Sitting Volley partirà per il Giappone venerdì 13 agosto e lavorerà a Sendai fino al 21, quando si sposterà nel villaggio Paralimpico di Tokyo 2020. TORNEO DI SITTING VOLLEY FEMMINILEPool A: Giappone, Italia, Brasile e Canada.Pool B: Stati Uniti, Cina, Russia (RPC Russian Paralympic Committee), Ruanda. IL CALENDARIO27 agosto: (Pool A) Giappone-Italia (ore 03.00); Brasile-Canada (ore 11.30).28 agosto: (Pool B) Stati Uniti-Ruanda (ore 7); Cina-RPC (ore 13.30).29 agosto: (Pool A) Italia-Canada (ore 7); Giappone-Brasile (ore 13.30).30 agosto: (Pool B) Ruanda-RPC (ore 03.00); Stati Uniti-Cina (ore 11.30).1° settembre: (Pool A) Brasile-Italia (ore 03.00); (Pool B) Cina-Ruanda (ore 7); (Pool B) RPC-Stati Uniti (ore 11.30); (Pool A) Canada-Giappone (ore 13.30). 3 settembreSemifinali 1°-4° posto; Gare 5°-8° posto. 4 settembreFinale medaglia di Bronzo 5 settembreFinale medaglia d’Oro (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Tokyo, gli individualismi non bastano. Italia? Tirare una riga e ricominciare

    Di Paolo Cozzi Con la vittoria della Francia in un tie break dalle mille emozioni si è chiusa un’edizione olimpica incredibile, con un podio fuori da ogni pronostico e tante squadre che tornano da Tokyo con un bicchiere mezzo vuoto, se non desolatamente vuoto. Il primo fallimento riguarda certamente gli Stati Uniti, per molti squadra candidata alla vittoria finale, ma che in realtà a parte lo squillo di tromba iniziale con il 3-0 magistrale alla Francia, naufragano molto in fretta. Un pur discreto Anderson paga il quasi due anni di assenza dai campi, Sanders appare l’ombra del giocatore visto in Italia e il solo De Falco non riesce a essere continuo. Male anche Micah Christenson, palleggiatore che anche a Modena ha spesso mostrato i limiti mentali, più che tecnici, finendo spesso per fare scelte sbagliate dal 20 in poi. Finisce senza attenuanti dal podio olimpico, dopo quattro finali consecutivi, il Brasile che adesso vivrà una rifondazione che non sarà semplice e immediata. La squadra è molto fisica, potete e talentuosa, quando preme sull’acceleratore e si porta avanti di qualche punto è semplicemente perfetta. Ma è nel punto a punto che questo Brasile crolla, con giocatori come Lucarelli e Wallace che concedono errori gratuiti e non riescono a essere determinanti. Un passo indietro enorme per i verdeoro che, con la sconfitta in finalina con l’Argentina, dimostrano di essere anni luce lontani dal Brasile del decennio precedente. Altra squadra che si lecca le ferite è la Polonia, che pur avendo innestato Leon in un sestetto già formidabile, rimane prigioniera delle spire francesi in un quarto di finale sfortunato per accoppiamento. Leon e Kurek sono mostruosi, attaccano entrambi oltre il 60%, eppure la difesa transalpina tiene e palla dopo palla i francesi riescono a sfiancare gli arrembanti polacchi… e adesso vediamo se ci sarà rivoluzione a partire dalla panchina. E veniamo alla nostra Nazionale, uscita mestamente in un quarto di finale apparso abbondantemente alla nostra portata, prima di scontrarsi con la lucida determinazione e la folle voglia di De Cecco e compagni. L’alibi degli infortuni, che hanno condizionato da subito la nostra squadra, è troppo facile da evocare. Resta il fatto che una squadra che ha saltato la VNL (e ho sempre difeso questa scelta) per preparare al meglio proprio la componente fisica, si è presentata a Tokyo con un Ivan rallentato da un ginocchio malconcio e ha subìto quasi subito il fastidioso problema muscolare di Giannelli che lo ha condizionato nelle gare successive. In più, giusto perchè piove sempre sul bagnato, sempre Ivan ha subìto un forte trauma ad un dito della mano sinistra, che ha azzoppato ancora di più le sue performance. Ma al netto di tutto questo, non si può essere contenti del risultato ottenuto e del cammino percorso. A partire dalla risicata vittoria con il Canada, alla brutale sconfitta con la Polonia, fino alla debacle Argentina, passando per alcune gare che ci avevano illuso come con Iran e Giappone. E sì che il primo set del quarto di finale lo abbiamo giocato proprio bene! Ottimi in battuta, precisi all’inverosimile con la correlazione muro-difesa, efficaci in attacco. Avanti anche nel secondo set, un paio di scelte non azzeccate (Pipe con Michieletto mai riuscita e primo tempo forzato con Anzani) hanno rimesso in gioco gli argentini, e da lì sono saltati molti fondamentali nel nostro campo. E il tie break è lo specchio della partita, con i sudamericani che, anche sotto di due punti, non mollano e noi che invece, messi alle corde, anzichè reagire crolliamo al tappeto. Ma è già ora di guardare al futuro, perchè con Osmany ormai fuori dagli schemi federali, bisognerà trovare in fretta la quadra di un gruppo che sarà chiamato a recuperare il tempo perduto. I Mondiali sono fra un anno e le qualificazioni olimpiche per Parigi 2024 sembrano già bussare incombenti. Riuscirà De Giorgi a dare nuova linfa al movimento, a valorizzare giovani realtà come Michieletto e a far sbocciare definitavamente quei giovani che si sono messi in luce in VNL? Il momento è complicato, quello che è certo è che il movimento intero ha bisogno del traino della Nazionale mai come adesso, ma bisognerà avere il coraggio di tirare una riga sugli ultimi anni e ripartire con entusiasmo, programmazione e voglia di sudare in palestra. LEGGI TUTTO

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    Disastro Italia: la Serbia spicca il volo, le azzurre stanno a guardare

    Di Redazione [CONTENUTO IN AGGIORNAMENTO] La Nazionale italiana di coach Mazzanti saluta le Olimpiadi ancora ai quarti di finale: la maledizione continua. Boskovic contro Egonu. Italia contro Serbia. Le Campionesse del mondo travolgono le azzurre in tre parziali. Boskovic, braccio devastante da 24 punti, e compagne ingranano la marcia fin dal primo set, dimostrando tutta la loro grinta. Dall’altra parte della rete, un’Italia spenta, disordinata. Troppi errori delle azzurre, un blackout lungo tutti e tre i set che servono alla Serbia per strappare il pass e accedere alla semifinale delle Olimpiadi di Tokyo 2020. Termina qua il percorso dell’Italvolley femminile a Tokyo 2020, dopo l’eliminazione ai quarti anche della Nazionale maschile. Dal sogno olimpico del gradino più alto del podio, da essere favorite per l’oro a uscire ai quarti di finale. Avversario di tutto rispetto, ma l’Italia non è scesa in campo. Serbia-Italia 3-0 (25-21, 25-14, 25-21) Serbia: Busa (5), Popovic (6), Ognjenovic (4), Rasic (10), Boskovic (24), Milenkovic (6), Popovic S. N.E. Mirkovic, Mihajlovic, Bjelica, Aleksic, Blagojevic. All. Terzic Italia: Malinov (1), Folie (2), Orro (1), Bosetti (6), Chirichella (1), Danesi (6), Fahr (2), Pietrini (7), Egonu (16), de Gennaro, Sorokaite, Sylla. All. Mazzanti LEGGI TUTTO

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    La Nazionale Under 21 torna al lavoro a Darfo Boario Terme

    Di Redazione Prosegue il lavoro della nazionale under 21 maschile in vista dei Campionati del Mondo di categoria in programma in Italia e Bulgaria dal 22 settembre al 3 ottobre. Su segnalazione del tecnico federale Angiolino Frigoni, sono stati convocati quindici atleti per un collegiale a Darfo Boario Terme (BS) dal 2 al 9 agosto. Gli azzurrini continueranno poi al Centro di Preparazione Olimpica Giulio Onesti di Roma la preparazione fino al 14 agosto. Come ormai da prassi gli atleti convocati prima del raggiungimento della sede del ritiro dovranno essere sottoposti al tampone antigenico, il cui risultato negativo dovrà essere inviato al Medico Federale. Questa la lista degli atleti convocati: Paolo Porro, Tommaso Rinaldi (Modena Volley); Leonardo Ferrato, Andrea Schiro, Mattia Gottardo (Kione Padova); Alberto Pol(Trentino Volley); Tommaso Stefani (Porto Robur Costa RA); Rok Jeroncic (Calcit Kamiq Lubiana); Nicola Cianciotta (Pag Volley Taviano); Davide Russo (Rinasc. Volley 78 Lagonegro); Damiano Catania (Volley Cuneo); Francesco Comparoni (ABC Volley La Spezia); Federico Crosato (Volley Treviso); Marco Novello (Treviso Volley); Giulio Magalini (Verona) (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Le azzurre di Mazzanti sabato in campo con la Cina

    Di Redazione Conquistato matematicamente l’accesso ai quarti di finale, le azzurre sono proiettate sulla prossima sfida del torneo olimpico che le vedrà scendere in campo domani contro le campionesse olimpiche della Cina (ore 14.45 italiane; le 21.45 locali) vera e inaspettata delusione di questa edizione. Le ragazze di Davide Mazzanti hanno fin qui condotto un ottimo torneo facendo vedere delle buone cose e confermandosi come una delle migliori squadre della manifestazione, ma ora sarà importante proseguire su questa strada per ottenere il miglior piazzamento possibile in classifica in vista degli accoppiamenti della fase a eliminazione diretta. Tornando alla gara di domani, sono 80 i precedenti totali tra le due squadre con 30 successi tricolori e 50 cinesi; un solo precedente invece ai Giochi Olimpici con una sconfitta della nazionale italiana nel 2016 a Rio de Janeiro. FormulaDodici squadre partecipanti divise in due pool da 6. Le prime 4 di ciascuna pool si qualificano per i quarti di finale. La prima di una pool affronta la 4 dell’altra. Le seconde e le terze verranno accoppiate con un sorteggio. Risultati 29 luglioPool B: Italia – Argentina ore 3-0 (25-21, 25-16, 25-15)Pool A: Corea del Sud – Rep. Dominicana 3-2 (25-20 17-25 25-18 15-25 15-12)Pool A: Serbia – Kenya 3-0 (25-21 25-11 25-20)Pool B: Cina – Roc 2-3 (17-25 25-23 25-20 25-27, 12-15)Pool A: Giappone – Brasile 0-3 (16-25 18-25 24-26)Pool B: USA – Turchia 3-2 (25-19 25-20 17-25 20-25 15-12) Programma gare 31 luglio – orari italianiPool A: Repubblica Dominicana – Kenya ore 2Pool B: USA – ROC ore 4.05Pool B: Argentina – Turchia ore 7.20Pool A: Serbia – Brasile ore 9.25Pool A: Giappone – Corea del Sud ore 12.40Pool B: Cina – Italia ore 14.45 ClassifichePool A: Serbia 3v (9p), Brasile 3v (8), Corea del Sud 2v (5p), Giappone 1 v (3p), Rep. Dominica 0v (2p), Kenya 0v.Pool B: Italia 3v (9p), USA 3v (8p), ROC 2v (5p), Turchia 1v (4p), Cina 0v (1p), Argentina 0v. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO