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    Banchero-Italia, Pozzecco: “Cercherò di convicerlo per i Mondiali”

    MILANO – Il Ct della Nazionale italiana maschile di pallacanestro Gianmarco Pozzecco è intervenuto a Sky Sport per parlare della questione inerente al reclutamento di Paolo Banchero. Pozzecco, insieme al direttore sportivo azzurro Salvatore Trainotti e al presidente federale Gianni Petrucci, partirà per Orlando il 3 dicembre per incontrare la matricola ex Duke e convincerla a sposare il progetto azzurro: “Quando mi presenterò da lui a dicembre gli proporrò qualcosa di concreto, la possibilità di giocare il Mondiale. Eravamo consapevoli che giocare l’Europeo non fosse abbastanza allettante ma il Mondiale in sè e con esso la possibilità di qualificarsi per le Olimpiadi. Sono contento di andare là con qualcosa di raggiunto – aggiunge – Non preparo niente, mi affido all’istinto, all’empatia. Non so che tipo di ragazzo sia, vedendolo da fuori sembra un ragazzo straordinario, ha talento ma è connesso con quello che fa nella vita, è estremamente intelligente. Quando avrà capito che tipo di persona è, dovrò convincerlo che con noi potrà vivere un’esperienza che lo arricchirà e divertirà, e soprattutto che divertirà noi”. L’Italia si è qualificata per i Mondiali 2023 grazie al successo ottenuto lunedì in Georgia. LEGGI TUTTO

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    L’Italbasket vola ai Mondiali 2023: battuta la Georgia 85-84

    TBILISI(Georgia) – L’Italbasket stacca il pass per i prossimi Mondiali 2023 vincendo, con un finale thriller, la sfida decisiva contro sul parquet della Georgia. Primo quarto equilibrato che i ragazzi di Pozzecco chiudono avanti di 5. Nel secondo l’Italia riesce anche ad allungare leggermente la forbice prima della perdita di Mannion, espulso per doppio tecnico e costretto ad abbandonare in anticipo la gara. All’intervallo lungo, le triple di Ricci da una parte e McFadden dall’altra, portano tutti negli spogliatoi sul 40-43. Al ritorno sul parquet Tessitori guida gli azzurri che riescono nuovamente a toccare il massimo vantaggio sul +8, ma a -1′ dalla terza sirena Shengelia firma il sorpasso georgiano al quale risponde Baldasso con la tripla del 58-60. Negli ultimi 10′ Berishvili porta i padroni di casa sul +5, ma Severini, Spissu e Pajola ribaltano nuovamente la situazione sul 76-80 a -1’18” dal termine. Ricci allarga di poco il distacco, il georgiano della Virtus risponde con un 1/2 dalla lunetta, Severini sorprende la difesa avversaria e a 30″ sembra chiudere i conti sul +6. Invece Shengelia ancora e Berishvili realizzano 5 punti consecutivi che riaprono tutto con 7″ da giocare. Pajola sbaglia due liberi e dall’altra parte la Georgia non riesce a sfruttare gli ultimi secondi rimasti per tirare. Serve la review degli arbirtri per decretare l’84-85 definitivo e l’Italia vola nel Mondiale di Filippine, Giappone e Indonesia. LEGGI TUTTO

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    L’Italbasket batte la Georgia (85-84) e si qualifica per i Mondiali

    TIBLISI (Georgia) – Una vittoria che vale la qualificazione ai Mondiali. Grande impresa della Nazionale allenata da Gianmarco Pozzecco che al termine di una partita sulle montagne russe riesce a portare a casa una vittoria decisiva. Dopo la sconfitta casalinga contro la Spagna (all’overtime), la Nazionale Italiana ha trovato la forza e il coraggio per piazzare una vittoria esterna e conquistare il pass per i Mondiali che andranno in scena nelle Filippine dal 25 agosto al 10 settembre 2023.
    Tessitori e Spissu trascinano gli Azzurri
    Gli Azzurri si qualifiano dopo aver ottenuto sei successi e due sconfitte nel girone di qualificazione. Protagonisti della sfida di Tiblisi sono stati Amedeo Tessitori e Marco Spissu che hanno segnato 15 punti, seguiti da Biligha e Vitali con 11 punti. La Nazionale ha vissuto un pomeriggio altalenante, andando sotto di otto punti e vanificando un vantaggio di sette lunghezze. A ridosso della sirena Ricci fallisce due tiri liberi, ma l’ultimo assalto georgiano va a vuoto: finisce 85 a 84 per l’Italia, gli Azzurri tirano un sospiro di sollievo, poi arriva l’abbraccio liberatorio. LEGGI TUTTO

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    Italbasket, il piano diabolico studiato da Pozzecco

    «Vogliamo trasmettere emozioni. Penso che questo sia quasi superiore ad un risultato sportivo», diceva giovedì Pozzecco. Il diabolico piano del ct è iniziato nel primo tempo, quando è riuscito lui stesso ad emozionare tutti con qualcosa che raramente si vede su un campo di basket: con un suo giocatore, Mannion, in lunetta, tra il primo e secondo tiro libero si è fatto fischiare un tecnico… Poi ha lasciato che la Spagna dominasse letteralmente a rimbalzo. Ma, proprio mentre gli ospiti sembravano vicini a tagliare il traguardo, il Poz piazzava il colpo di teatro: si affidava a tutte le sue guardie, sicuro che avrebbero riacquistato la mira. E in effetti Spissu, Vitali e Mannion hanno fatto felice lui, Bagnaia, Vale Rossi, Tamberi e tutti gli spettatori del Palasport di Pesaro. Il diabolico piano è purtroppo fallito nel supplementare: troppi errori, troppa stanchezza, troppe energie mentali sprecate. Insomma, questa Nazionale ha emozionato sì o no? Diciamo di sì, ma restiamo dell’idea che una vittoria è sempre meglio di una sconfitta emozionante. Anche perché, a voler essere onesti, questa era una gara giocata dall’Italia B (priva di Fontecchio, Melli, Polonara e Datome) contro… la Spagna C (assenti Brown, Rudy e i fratelli Hernangomez). Troppi rimbalzi concessi (45 contro i nostri 27) perché il tagliafuori degli esterni non ha funzionato, e tanta fretta nel cercare soluzioni individuali. Ma qualcosa di buono rimane anche in questo ko. La reazione di squadra n e l momento più difficile, la solita prova di cuore e atletismo di Biligha, la faccia tosta di Mannion, a segno dopo numerosi errori. Resta il rimpianto di non aver visto sul parquet Caruso, il lungo italiano più in forma del campionato. Ma Pozzecco sicuramente lo utilizzerà lunedì contro la Georgia. LEGGI TUTTO

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    Qualificazioni Mondiali, Italia: Moretti, Diouf e Akele lasciano il ritiro

    L’Italia di Gianmarco Pozzecco si prepara a volare per Tbilisi, dove lunedì 14 novembre affronterà la Georgia nella seconda partita della finestra di novembre nelle qualificazioni al Mondiale FIBA 2023. Il match è in programma per le 16:00 italiane (19:00 locali). Saranno 13 gli azzurri a disposizione del CT, in quanto Davide Moretti, Mouhamet Diouf e Nicola Akele sono stati autorizzati a lasciare il raduno.Dopo la sconfitta contro la Spagna per 84-88, ecco la classifica del gruppo L: Spagna 13 (6/1), Italia 12 (5/2), Georgia 11 (4/3), Islanda 11 (4/3), Ucraina 9 (2/5), Paesi Bassi 7 (0/7). LEGGI TUTTO

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    Basket, Italia ko a testa alta con la Spagna al debutto nelle qualificazioni Mondiali

    PESARO – Nel match d’esordio per le qualificazioni ai Mondiali, cocente sconfitta per l’Italia di Pozzecco, che si arrende solo dopo un tiratissimo supplementare 84-88 alla Spagna di Scariolo, campione del Mondo in carica e grande favorita del torneo, che si impone per la seconda volta in tre confronti sugli Azzurri.
    Match in altalena fino all’ultimo respiro
    Partita vissuta sul filo dell’equilibrio quella di Pesaro, che vede la Spagna prevalere nel primo quarto con un netto 22-18; nel secondo quarto reazione degli Azzurri, che chiudono avanti con un 15-14 non cambia comunque il match. Tanto più che nel terzo parziale sono ancora le Furie Rosse di Scariolo ad imporsi per 19-16, ipotecando il risultato. Nella quarta e ultima frazione, arriva però la reazione dell’Italia, che con un parziale di 21-15 porta il match all’over-time. In un tempo supplementare tiratissimo, gli spagnoli si impongono 18-14, portandosi a casa il match per il definitivo 88-84.
    Tribuna “VIP” affollata a Pesaro
    A seguire il match sugli spalti della Vitrifrigo Arena di Pesaro, anche diversi “VIP”, dal nuovo Ministro dello Sport, Andrea Abodi, al Presidente del Coni, Giovanni Malagò, passando per il “pluricampione” di MotoGP, Valentino Rossi, e il suo erede, Pecco Bagnaia, oltre all’oro olimpico del Salto in Alto, Gimbo Tamberi. LEGGI TUTTO

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    Banchero: “Ho deciso, giocherò per l’Italia”

    MIAMI – L’Italia, quella del basket, è pronta per partire alla volta dell’America. E Paolo Banchero non vede l’ora di effettuare il percorso inverso. Tutto a posto allora? Sembrerebbe di sì, ma in ogni caso meglio sistemare le cose velocemente perchè se continua così il numero 1 dell’ultimo Draft ha tutto per trasformarsi nella grande stella della NBA dei prossimi anni. Sette incontri e una media di 22,7 punti con 7,6 rimbalzi e 3,9 assist in 33,1 minuti giocati: da tempo non si vedeva un rookie simile.
    Per questo motivo all’inizio di dicembre, in vista dei prossimi Mondiali, sbarcherà a Orlando la delegazione del basket italiano guidata dal presidente federale Petrucci, accompagnato dal gm Trainotti e dal ct Pozzecco, per incontrare per la prima volta il giocatore e i vertici dei Magic.  «Dovrei preparami un dialogo nella mia testa – ha raccontato Pozzecco alla ‘Domenica Sportiva’ parlando del viaggio – ma non sono in grado di farlo. Cercherò di trasmettergli delle emozioni. C’è uno sponsor americano che lo vuole nel Dream Team USA? La Fip sta lavorando a un progetto che possa essere interessante per lui».  Già, visto che Banchero è già diventato il punto di riferimento di Orlando, c’è chi ha cominciato a chiedersi perché la nazionale USA dovrebbe perderlo. Giovedì poi sul campo dei Magic ci saranno i campioni in carica di Golden State, una vetrina luccicante anche perché Kerr, oltre a essere il coach dei Warriors, lo è anche della nazionale a stelle e strisce. Crescono le tentazioni americane? Non c’è dubbio, anche se Banchero, in una lunga chiacchierata con il compagno di squadra R.J. Hampton, nel podcast «Young Person«, ha raccontato come è iniziato il suo legame con l’Italia e la promessa, che vuole mantenere, di indossare la maglia azzurra. «Quando avevo 16 anni la federazione italiana ha contattato mio padre chiedendo delle origini italiane e della possibilità di ottenere la cittadinanza. Con il suo assenso è cominciato il processo: più volte mi sono recato al Consolato di San Francisco, ci sono stati diversi incontri e alla fine ho ottenuto il passaporto».
    Guarda la galleryBanchero, look da urlo per il Draft Nba 2022
    Quanto amore
    Un impegno con l’Italia che ha confermato. «Ho intenzione di giocare con la nazionale azzurra – ha aggiunto – ma ancora non so quando. Non sono mai stato in Italia e non vedo l’ora di andarci, perché la quantità di affetto che ricevo da là è pazzesca».  Parole che hanno conquistato anche R.J. Hampton: «Anch’io potrei avere un po’ di sangue italiano – lo ha interrotto scherzando -. Fammi sapere se c’è bisogno di un play…».
    Da Seattle
    Ala grande che può giocare dappertutto, Banchero è già un idolo e non solo dei fan dei Magic. «Sono italiano da parte di mio padre, il suo bisnonno era nato in Italia per poi emigrare a Seattle e costruire lì la sua famiglia. Ed io crescendo mi sono sempre chiesto perché il mio nome era così diverso da tutti gli altri ragazzi. E poi mio padre si chiama Mario, i miei zii Angelo e Armando e mio fratello Guido».
    Con l’Italia
    Alla fine, inevitabilmente, la chiacchierata ha toccato il tema nazionale. «Ho fatto una prova per l’under 17 USA quando avevo 15 anni – ha raccontato Banchero – ma non sono riuscito a superare il taglio, così non ho mai fatto parte di una nazionale americana».  L’occasione giusta per la provocazione: «Ci riuscirai presto» le parole di Hampton. Ma immediata è stata la risposta della stella dei Magic: «No, ora sono con l’Italia». 
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    Basket: sì, Banchero giocherà nell’Italia

    La cattiva notizia, si fa per dire, è che Paolo Banchero ha interrotto la sua serie iniziale di partite da debuttante con 20 o più punti. Nella sconfitta, perché i Magic perdono, finora ne hanno vinta solo una, la prima scelta assoluta del Draft Nba 2022 ha segnato 18 punti in 32 minuti, con 6-20 al tiro, di cui 1-6 dall’arco, 3 rimbalzi, 4 assist. Interrotto il record che nessuno aveva registrato dal Duemila a ieri; si è fermato a 6 partite con ventelli assortiti. Meglio di lui sono riusciti in pochi, a parte l’inarrivabile e compianto Wilt Chamberlain, si ricordano Oscar Robertson, Elvin Hayes, Dominique Wilkins e Grant Hill. Parziale soddisfazione: la difesa di Dallas era già particolarmente concentrata su di lui. Aveva studiato e vivisezionato le qualità del ragazzo che compirà 20 anni il prossimo 12 novembre. La buona notizia in chiave azzurra, è la dichiarazione d’amore per l’Italia e la Nazionale da parte del giovane asso che sta conquistando le prime pagine dei giornali e del web non solo tra gli appassionati Nba. Dichiarazione arrivata nel podcast condotto dal suo compagno di squadra RJ Hampton. «La mia famiglia è italiana dalla parte di mio padre. Il mio bisnonno è nato in Italia e poi si è trasferito a Seattle e messo radici negli USA: per questo sia mio nonno che mio padre sono nati e cresciuti negli Stati Uniti, ma sono italiani e hanno forte il senso delle loro origini. Crescendo mi sono chiesto spesso perché il mio nome fosse Paolo, così diverso da quello degli altri ragazzi attorno a me. Me lo ha spiegato poi papà, che si chiama Mario, i miei zii Angelo e Armando e mio fratello Giulio: per questo ho capito quanto fossero importanti per lui le nostre origini, anche se non ha mai vissuto in Italia. E nemmeno io ci sono mai stato».Guarda la galleryDraft Nba 2022: Banchero prima scelta, e che look!

    Giovanili Usa e il viaggio di Petrucci

    La buona notizia, che in parte ha silenziato i timori annunciati pochi giorni fa dal presidente Fip Giovanni Petrucci, secondo cui, «Banchero mira al Dream team, ma noi non siamo terzo mondo, glielo dirò quando andremo». Ma nello stesso podcast Hampton lo ha provocato, parlando delle giovanili statunitensi Banchero che l‘avevano scartato  (per l’Under 17 da quindicenne però). E Paolo ha svelato: «Quando avevo 16 anni, gli italiani hanno contattato mio padre per indagare sulle sue origini e capire se avesse passaporto italiano. Alla sua risposta affermativa, è iniziato il percorso di selezione: sono andato più volte a San Francisco all’ambasciata italiana, ho avuto incontri e mi hanno concesso il passaporto. Io voglio giocare con loro, ma non sono sicuro quando succederà, quando potrò. Non sono ancora stato in talia, ma la quantità d’amore che sto ricevendo è pazzesca. Incredibile. Non vedo l’ora di andare». E quando Hampton ha provocato di nuovo: «Non hai mai giocato per Team Usa ma ne farai presto parte», Banchero ha risposto secco: «No, ora sono della nazionale italiana». Il viaggio di Petrucci con il direttore delle nazionali Salvatore Trainotti e il ct Gianmarco Pozzecco dal 5 dicembre prossimo è comuque necessario. Bisogna convincere gli Orlando Margic. E l’Italia ha preparato un progetto commerciale, come già la Grecia per Antetokounmpo con MIlwaukee, per dire. Intanto Rick Fois, assistente azzurro e scout in Usa (dov’è assistente ad Arizona) cerca altri paisà. Il futuro è azzurro.

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