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    La 17enne Gaia Natalizia alza la Supercoppa: “Non mi sembra vero”

    Di Redazione
    Il sogno che, appena inizi uno sport, speri si avveri.
    Alzare un trofeo con la squadra più forte del mondo, la tua.
    È quello che è successo domenica alla classe 2003, Gaia Natalizia.
    Il libero, alla seconda stagione con San Donà di Piave, team di Serie B1 gemellato con l’Imoco Volley, è stato infatti convocato per il weekend di Supercoppa Italiana e, intervistata dal Quotidiano di Puglia afferma: “Sono stati momenti di entusiasmo incontenibile, domenica sera non mi sembrava vero di trovarmi lì a festeggiare una vittoria così importante, tra tante campionesse del volley”.
    “Le ragazze mi hanno fatta sentire a mio agio. Con loro al fianco c’è solo da imparare sia tecnicamente che mentalmente. Ho vissuto un sogno, quello di condividere questo successo con Monica De Gennaro, il mio idolo. Ringrazio Conegliano per l’opportunità che mi ha offerto e il Cutrofiano Volley, società che mi ha permesso di iniziare a misurarmi sui grandi livelli. Mi auguro che questo sia l’inizio di un lungo percorso di soddisfazioni”
    Prima di passare in terra veneta, la 17enne, originaria di Tricase (Lecce), ha iniziato a muovere i primi passi proprio al Cuore di Mamma Cutrofiano ed è proprio la società pugliese a dedicarle questo post in facebook:
    Lo abbiamo sempre detto, i nostri progetti puntano a valorizzare le giovani promesse del Volley. GAIA NATALIZIA è certamente un nostro pezzo pregiato, in orbita Conegliano (è in forza al San Donà, squadra satellite), nelle fila della squadra campione d’Italia, a fare da secondo libero in questa occasione alle spalle di un mostro sacro come la De Gennaro. Conegliano che proprio ieri ha stravinto la supercoppa italiana, uno squadrone dove militano tra le altre idoli come Sylla e soprattutto Paoletta Egonu… Ecco, vedere tra tutte queste campionesse anche la presenza di Gaia, non solo è motivo di orgoglio, ma soprattutto una grandissima soddisfazione per noi e per tutto il Volley salentino…Complimenti a Gaia, con l’auspicio e la certezza che si tratta del primo di una lunga serie di successi… LEGGI TUTTO

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    Imoco, il graffio delle pantere. Maschio: “Siamo solo all’inizio”

    Di Redazione
    Domenica sera è arrivata la terza Supercoppa consecutiva nella bacheca dell’Imoco Conegliano. Le pantere di coach Santarelli sono ormai indomabili, graffiano qualsiasi squadra provi a toglier loro il dominio. Come sono arrivate tra le squadre più forti del mondo?
    Dopo una difficile stagione, a fine 2015, la società è stata costretta ad un radicale cambiamento. Cambiamento che ha funzionato e ha portato, da maggio 2016 a settembre 2020, ben 10 trofei.
    “Già così tanti?” ride il copresidente Pietro Maschio, come riporta la Tribuna di Treviso. “Siamo contenti, perché siamo solo all’inizio del nostro nono anno e abbiamo già vinto tanto e perché prima della Supercoppa c’erano molti punti di domanda. Ci sono state varie difficoltà anche nello svolgimento delle gare, ma era importante ripartire: tutti hanno dato il massimo, dagli organizzatori alle squadre. Ed è stato importante avere anche una quantità minima di pubblico sulle tribune”.
    “Tutte le squadre ­- aggiunge Maschio ­- sono in rodaggio e hanno assenze, noi compresi con Hill ancora negli Usa e gli acciacchi di Sylla, De Kruijf e Folie: però la nostra panchina è più profonda”.
    “Eravamo preoccupati -­ fa eco il presidente Garbellotto -­ perché da sei mesi non giocavamo una partita, ma i ritmi della squadra sono stati subito altissimi, al di là del fatto che Busto avesse sulle gambe mezza semifinale del mattino”.
    Salgono così a 48 le vittorie, su 50 partite disputate, di cui le ultime 20 consecutive, con un solo set perso. L’ascesa dell’Imoco è quindi solo all’inizio e la squadra è pronta a dominare anche il campionato, in partenza a fine mese. LEGGI TUTTO

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    Le pagelle della Supercoppa Italiana: Wolosz perfetta, che impatto Adams

    Di Alessandro Garotta
    L’Imoco Volley Conegliano conquista a Vicenza il decimo trofeo della sua storia, alzando la Supercoppa Italiana, al termine di una Final Four senza storia che ha ribadito come le ragazze di coach Daniele Santarelli siano sempre la corazzata che avevamo lasciato qualche mese fa. Nemmeno la lunga pausa dovuta al coronavirus ha saziato la “fame” delle pantere che festeggiano la terza Supercoppa consecutiva trionfando per 3-0 sia in semifinale contro la Savino Del Bene Scandicci sia nella finalissima contro la Unet E-Work Busto Arsizio, che probabilmente accusa la stanchezza per aver dovuto giocare due partite nell’arco di poche ore (in precedenza eliminata la Igor Gorgonzola Novara). 
    Ma veniamo alle pagelle per scoprire le migliori e le peggiori di questo weekend vicentino che segna la ripartenza definitiva del volley femminile italiano.
    Raphaela Folie (Foto Rubin/LVF)
    IMOCO VOLLEY CONEGLIANO 
    Joanna Wolosz voto 9. Se l’Imoco gira come un orologio perfetto lo si deve a lei, che riesce ad addomesticare qualsiasi tipo di ricezione ed a trasformarla in oro per le sue attaccanti. Solita gestione in attacco dei suoi martelli, messi sempre nelle condizioni di far male e brava nell’inserire primi tempi e pipe sempre al momento giusto.
    Paola Egonu voto 8. Ogni volta che viene chiamata all’esecuzione, la palla va giù emettendo un suono fortissimo: l’opposto è l’arma letale di Conegliano, si conferma dominante come sempre e mette una sfilza di punti a terra con una semplicità disarmante (26 punti in due partite con percentuali in attacco vicine al 60%).
    McKenzie Adams voto 9. Acquisto sopraffino, quello della texana. Se Egonu è il cannoniere che travolge e spazza via tutto, Adams rappresenta l’elemento che dà equilibrio alla squadra: sempre presente nei punti decisivi, si dimostra una garanzia per le compagne, una spalla su cui contare. Sicura e affidabile in ricezione (nel complesso 70% di efficienza), regala giocate da applausi anche in attacco fatturando 25 punti nel weekend.
    Raphaela Folie voto 8,5. Final Four eccellente da parte della centrale che è brava a mettere in campo grande cinismo e tanta sostanza e a fare la voce grossissima in tutti i fondamentali. Contro Busto Arsizio si esalta e chiude con un vertiginoso 75% in attacco (MVP con 10 punti, 2 ace e 2 muri).
    Monica De Gennaro voto 8. Prestazioni top per il libero che si mette in lustro tirando su pure gli acari. Il suo contributo è determinante sia in ricezione (80% di positiva nella finalissima) sia in difesa, dove riesce a prendere alcuni palloni che favoriscono le rigiocate delle venete: acrobata senza paura, capace di opporsi agli attacchi delle avversarie, ma anche di regalare alzate in bagher d’altri tempi.  
    Camilla Mingardi (foto Rubin/LVF)
    UNET E-WORK BUSTO ARSIZIO 
    Asia Bonelli voto 7. La giovane palleggiatrice si fa trovare pronta dopo l’infortunio della vigilia di Poulter, giocando due buone partite e dimostrando grande personalità. In finale prova a variare il gioco, anche se la maggior parte delle volte non riceve risposte confortanti dalle sue attaccanti. 
    Camilla Mingardi voto 7. La sua fisicità ed esplosività sono fattori che la UYBA sfrutta a dovere in semifinale (20 punti con il 39% di efficienza in attacco). Contro Conegliano fa quel che può, ma è davvero complicato tenere il passo alla freschezza e tecnica delle avversarie: chiude la finale con 9 punti e 4 errori.
    Jovana Stevanovic voto 6,5. In semifinale è una delle migliori, fa la differenza in fase break e totalizza 14 punti (con il 70% in attacco e 6 stampate vincenti); in finale la centrale serba appare esausta, fatica a leggere la regia di Wolosz e non va oltre a 2 punti. 
    Alessia Gennari voto 7,5. Il cuore del capitano non è mai mancato. Dopo essere stata determinante con la Igor (12 punti), fa un po’ fatica a mettere il pallone a terra nella partita di domenica sera (6 punti) anche se in alcuni tratti è la farfalla che ci prova con più convinzione; in seconda linea non manca mai il suo apporto con il 75% di ricezione positiva e tante buone difese. 
    Rossella Olivotto voto 5,5. La giocatrice spumeggiante ammirata nei quarti contro Chieri si è vista poco in questo weekend. Non è quasi mai risolutiva, non riesce a trovare il ritmo e alla fine viene sostituita da Herrera Blanco: chiude con 8 punti in totale e un’efficienza in attacco mai superiore al 30%.
    Elena Pietrini (Foto Rubin/LVF)
    SAVINO DEL BENE SCANDICCI 
    Letizia Camera voto 5. Le avversarie spesso leggono in anticipo le sue traiettorie e, alla fine, le percentuali in attacco di squadra rimangono piuttosto basse. L’intesa con le centrali non sembra ancora perfetta, mentre va meglio con le attaccanti di palla alta, soprattutto nel terzo set: troppo poco per ribaltare la china di una semifinale che è scivolata via troppo rapidamente.
    Magdalena Stysiak voto 6,5. Quando c’è da “picchiare” lo fa senza troppi fronzoli ed è proprio lei la top scorer di Scandicci con 12 punti (con 1 ace e il 38% in attacco), ma trovare la marcia in più in questa Supercoppa è davvero complicato: alterna colpi ottimi ad errori grossolani, insiste tanto, talvolta senza lucidità (7 errori di cui 4 al servizio). 
    Elena Pietrini voto 6,5. Dà un apporto importante in ricezione con il 63% di positiva, mentre concretizza meno del solito in fase offensiva (9 punti con il 33% di efficienza). Abbattere il muro avversario è un’impresa ardua e il giovane martello prova a prendere per mano la sua squadra cercando in tutti i modi di mettere a terra palloni vincenti, anche se non basta. 
    Megan Courtney voto 5. In questo avvio di stagione aveva camuffato le lacune in attacco con una grande incisività a muro e in seconda linea, ma Conegliano è un ostacolo davvero invalicabile per la schiacciatrice statunitense. I suoi numeri dicono 5 punti, 29% in attacco e 43% in ricezione (con 2 errori in questo fondamentale). 
    Marina Lubian voto 5. Il tabellino è eloquente (solo 2 punti con 2 errori e il 25% in attacco) e conferma la sua semifinale tutta in salita. Le traiettorie dell’Imoco e l’impatto con l’attacco gialloblù fanno decisamente male e la centrale fatica ad entrare in partita e prendere le misure come dovrebbe non offrendo alla squadra il suo solito contributo. 
    Micha Hancock (Foto Rubin/LVF)
    IGOR GORGONZOLA NOVARA 
    Micha Hancock voto 5. Sovente si ritrova a dover fare i conti con una ricezione problematica, ma in generale è una regia spenta con schemi facili da leggere per le avversarie. Prova a rimediare facendosi sentire sotto rete e al servizio: alla fine mette a referto 6 punti, di cui 2 muri e 1 ace. 
    Britt Herbots voto 6,5. Nel complesso è una prestazione più che sufficiente per la schiacciatrice belga: ultima ad arrendersi, dimostra grinta da vendere e gioca una partita di spessore. Obiettivo della battuta avversaria, le percentuali sono 60% di ricezione positiva e 35% di perfetta; in attacco è la migliore delle sue con 21 punti (2 ace e il 47% in attacco, ma anche 6 errori). 
    Haleigh Washington voto 5. Passo indietro rispetto alle prime uscite stagionali per la centrale statunitense, in difficoltà a muro e in attacco, anche se non sempre è messa in condizioni di giocare primi tempi facili. Sostituita nel terzo set, rientra nel match, ma non riesce assolutamente a modificare il suo trend, chiudendo con 6 punti, di cui solo 1 muro. 
    Malwina Smarzek voto 6. Coach Lavarini la inserisce quando Zanette è in evidente difficoltà e l’opposta polacca prova a dare il suo contributo per tenere viva la Igor. Ci riesce a corrente alternata, ma si vede che non è ancora al 100%: alla fine mette a referto 11 punti, con il 35% in attacco e 4 errori.
    Stefania Sansonna voto 6,5. Grande sostanza per il libero pugliese, che deve ricevere per tre, mettendo una pezza alle lacune delle compagne in questo fondamentale. Di sicuro un compito non facile e talvolta va in difficoltà persino lei (58% di ricezione positiva e 29% di perfetta). In difesa, ci mette la solita determinazione, ma mancano i suoi voli a recuperare l’impossibile. LEGGI TUTTO

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    Imoco, dominio senza fine. Un’altra Supercoppa per le Pantere

    Di Eugenio Peralta
    Piove sul bagnato a Vicenza. Questa volta, per fortuna, solo metaforicamente: l’Imoco Volley Conegliano si aggiudica ancora una volta la Supercoppa Italiana, la sua terza di fila, mettendo l’ennesimo trofeo in bacheca e confermandosi inavvicinabile anche nella nuova stagione. Intendiamoci: la partita, visto il disastro meteorologico della sera precedente, ha un valore tecnico relativo, e la Unet E-Work Busto Arsizio, sconfitta con un nettissimo 3-0, può contare su tutte le attenuanti di questo mondo. Ma la sensazione, al di là delle contingenze, è che il divario tra le “pantere” e le avversarie, tutte le avversarie, sia sempre più ampio e sempre più difficile da colmare.
    Sulla partita c’è davvero poco da dire: le gialloblu dominano in lungo e in largo per tutti e tre i parziali e anche quando accusano l’unico, piccolissimo passaggio a vuoto (2-5 nel terzo) vengono rimesse in gioco dagli errori avversari. Conegliano è devastante a muro (9 vincenti) e in difesa, con le rivali contenute a un misero 28% di efficacia. McKenzie Adams è di nuovo protagonista con 12 punti (55% in attacco) e top scorer a pari merito con Paola Egonu; Raphaela Folie – giustamente premiata come MVP – e Robin De Kruijf sono due alternative micidiali per la regia di Wolosz, e in ricezione De Gennaro e Sylla non corrono mai alcun rischio.
    La UYBA non ha gli strumenti né le forze per reagire: alcune giocatrici, come Escamilla e Stevanovic, sono visibilmente esauste. Fenoglio le prova tutte, mandando in campo la veterana Piccinini e la giovanissima Bulovic (23 anni di differenza tra le due!), ma non c’è nulla da fare: la palla non cade mai a terra, neanche con Mingardi (9 punti). Alla squadra biancorossa restano i rimpianti: come sarebbe andata con una vigilia “normale” e con Jordyn Poulter al suo posto in regia (senza parlare dell’assenza di Gray)? Forse allo stesso modo, ma nessuno può dirlo con certezza.
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    Prendiamo quello che resta di buono di questo evento, irrimediabilmente danneggiato da mille difficoltà organizzative (alcune probabilmente evitabili): la 25° Supercoppa Italiana resta pur sempre il primo trofeo assegnato dallo sport italiano nella stagione 2020-2021, la trasmissione in diretta tv su Rai 2 e la presenza al palazzetto del ministro dello Sport Vincenzo Spadafora hanno un valore simbolico che va oltre le beghe politiche quotidiane. La speranza è che si tratti davvero di un segnale di ripartenza per un settore messo in ginocchio dall’emergenza sanitaria, aspettando di ritrovare anche quel pubblico la cui voce manca davvero tanto.
    LA CRONACA DELLA PARTITA
    Imoco Volley Conegliano-Unet E-Work Busto Arsizio 3-0 (25-16, 25-15, 25-15)Imoco Volley Conegliano: Caravello, Natalizia (L) ne, Gicquel 2, Butigan, De Kruijf 9, Folie 10, Omoruyi ne, De Gennaro (L), Adams 12, Gennari G., Wolosz 1, Sylla 9, Egonu 12, Fahr. All. Santarelli.Unet E-Work Busto Arsizio: Poulter ne, Olivotto 4, Gennari A. 6, Bonelli 1, Leonardi (L), Mingardi 9, Piccinini, Cucco ne, Stevanovic 2, Escamilla, Bulovic 1, Herrera Blanco 1. All. Fenoglio.Arbitri: Puecher e Piana.Note: incontro disputato a porte chiuse (circa 150 presenti). Conegliano: battute vincenti 5, battute sbagliate 13, attacco 54%, ricezione 67%-50%, muri 9, errori 22. Busto A.: battute vincenti 0, battute sbagliate 7, attacco 28%, ricezione 66%-49%, muri 2, errori 20. LEGGI TUTTO

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    Finale Supercoppa Italiana: Imoco Volley Conegliano-Unet E-Work Busto Arsizio LIVE

    Di Eugenio Peralta
    Il PalaGoldoni di Vicenza ospita la finalissima della venticinquesima edizione della Supercoppa italiana femminile: l’Imoco Volley Conegliano campione in carica affronta l’Unet E-Work Busto Arsizio. La gara, che prenderà il via alle 21.15, è trasmessa in diretta televisiva su Rai 2.
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    Foto Rubin/LVF
    LA CRONACA – Manca lo scenario spettacolare di piazza dei Signori, pesano le difficoltà organizzative nel percorso di avvicinamento alla gara, ma a Vicenza l’atmosfera è comunque quella di una finale che conta: la Supercoppa Italiana è il primo trofeo nazionale assegnato nella nuova stagione sportiva. Un momento suggellato dalla presenza del ministro dello Sport Vincenzo Spadafora, che prima dell’inizio del riscaldamento incontra in campo le due finaliste e rivolge loro un messaggio di supporto da parte del Governo. Presente, tra le autorità, anche il sindaco di Vicenza Francesco Rucco. Non può mancare naturalmente l’esecuzione dell’inno nazionale, cantato per l’occasione da un tenore e un soprano accompagnati dal pianoforte.
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    I SESTETTI – Nessuna sorpresa nello starting six di Conegliano, che ripropone Wolosz in diagonale con Egonu, De Kruijf e Folie al centro, Adams e Sylla schiacciatrici e De Gennaro libero. La UYBA risponde con Bonelli in regia, Mingardi opposto, Olivotto e Stevanovic al centro, Gennari ed Escamilla schiacciatrice, Leonardi libero. Gli arbitri sono Puecher e Piana.
    1° SET – Il primo punto della finale è un attacco out di Mingardi. Adams sigla il 2-0, ma l’attacco vincente di Mingardi e l’errore di Egonu valgono la parità immediata. Si continua punto a punto (4-3, 5-4) e Stevanovic vince il contrasto a rete con Wolosz. Il muro vincente di Folie su Mingardi (7-5) regala il break all’Imoco, che poi allunga fino al 9-5 sul servizio di Wolosz. Mingardi manda out il pallone dell’11-6 ed Escamilla la imita per il più 6 Conegliano; il servizio di Folie mette in difficoltà la UYBA e Fenoglio chiama time out sul 15-7. De Kruijf consolida il vantaggio gialloblu (17-8), Santarelli getta nella mischia Gennari e Gicquel, seguite da Caravello. Busto dà segnali di vita con Gennari (18-10). LEGGI TUTTO

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    Dove vedere Imoco Conegliano-UIBA Busto Arstizio: streaming gratis e diretta tv Supercoppa

    Questa sera alle ore 21.15 Imoco Conegliano-UIBA Busto Arstizio, scenderanno in campo al PalaGoldoni di Vicenza, nel match valevole per la finale di Supercoppa italiana, con la formazione veneta che è detentrice del trofeo visto che l’anno scorso sconfisse al PalaLido di Milano l’Agil Novara.

    Imoco Conegliano-UIBA Busto Arstizio, presentazione del match
    Questa edizione della Supercoppa è stata caratterizzata dalla presenza di tutte e dodici le squadre partecipanti al campionato di Serie A, che ricordiamo è stato definitivamente sospeso ad inizio marzo causa emergenza Covid-19. L’Imoco di coach Daniele Santarelli, in quanto vincitrice dell’ultima Coppa Italia è andato direttamente alle Final Four dove ha sconfitto piuttosto nettamente la Savino Del Bene Scandicci per 3-0 dimostrando già un ottimo stato di forma. Busto Arstizio del tecnico Marco Fenoglio invece con il terzo posto dello scorso campionato ha saltato il primo turno, entrando nei quarti di finale, sconfiggendo prima Chieri per 3-1 e poi Novara con lo stesso punteggio.La semifinale con le piemontesi è stata caratterizzata dalla sospensione per impraticabilità di campo per la troppa umidità scatenando molte polemiche, tant’è che la Lega Pallavolo Femminile ha deciso per la conclusione della manifestazione, al coperto compresa la finale di questa sera.
    Dove vedere Imoco Conegliano-UIBA Busto Arstizio

    La finale di Supercoppa italiana tra Imoco Conegliano-UIBA Busto Arstizio (fischio d’inizio ore 21.15), sarà visibile in diretta e in esclusiva su Rai 2 (canale 2 e 102 del digitale terrestre e 502 per l’HD), con collegamento a partire dalle ore 21.05.In alternativa si potrà seguire la sfida in streaming gratuito su RaiPlay. LEGGI TUTTO

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    Paola Egonu: “Giocare all’aperto è stato emozionante”

    Di Redazione
    Nonostante i sei mesi di stop forzato, l’Imoco Volley Conegliano ha ripreso il proprio cammino esattamente dove era stato interrotto. Ieri sera, infatti, nella suggestiva Piazza dei Signori a Vicenza, le pantere hanno rifilato un 3-0 alla Savino del Bene Scandicci nella prima semifinale di Supercoppa, volando in così in finale, in programma questa sera alle ore 21.15 in diretta su Rai Due (al PalaGoldoni di Vicenza, ndr).
    Contenta per la vittoria ma soprattutto per l’intesa della squadra è Paola Egonu, opposto dell’Imoco che, intervistata da Il Gazzettino Treviso ha dichiarato: «Tra noi pantere una complicità impressionante. Siamo molto felici perché siamo riuscite a mantenere il nostro livello e a crescere set dopo set. Giocare all’aperto è stato emozionante. Alla vigilia la vedevamo molto più tragica, pensavamo di non orientarci per niente in campo, però già dall’allenamento di venerdì abbiamo capito che non era così male e che bastava trovare i nostri punti di riferimento e spingere».
    Una squadra che conosce a perfezione i meccanismi visti i pochi cambiamenti nella rosa. «Sappiamo di cosa siamo capaci, penso sia normale un piccolo calo in un momento della partita però dobbiamo essere in grado di ripartire subito senza fare prendere il ritmo all’avversario. Penso che questo sia il nostro punto di forza: giocare molto veloce, tagliare i tempi alle avversarie e continuare a spingere nonostante tutto». LEGGI TUTTO

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    L’Imoco è ancora invincibile, Scandicci battuta in tre set

    Di Eugenio Peralta
    Si ricomincia da dove ci si era fermati otto mesi fa, e cioè da un’Imoco Volley Conegliano quasi ingiocabile. Se qualcuno sperava che la forzata inattività avesse fatto arrugginire le Pantere (uniche a non scendere in campo nelle fasi preliminari della Supercoppa italiana) deve decisamente ricredersi: anche senza Kimberly Hill, le gialloblu annichiliscono in tre set una morbidissima Savino Del Bene Scandicci nella prima semifinale. Risultato mai in discussione: anche quando le toscane provano a reagire (18-20 nel terzo parziale) Conegliano si impone con autorità grazie ai colpi dei suoi gioielli Egonu e Sylla.
    La gara merita dunque di essere ricordata non tanto per i suoi contenuti tecnici quanto per il valore simbolico: lo scenario della magnifica piazza dei Signori di Vicenza è un perfetto spot per la ripartenza del volley e un esperimento di successo che varrebbe la pena di replicare in futuro (pur con tutte le incognite legate alle condizioni meteo e alla luce).
    Foto LVF/Rubin
    Dal punto di vista strettamente pallavolistico, oltre a confermare tutte le sue sicurezze della scorsa stagione, Conegliano tira fuori un altro asso dalla manica: McKenzie Adams (13 punti con il 58% in attacco) è già perfettamente inserita nei meccanismi gialloblu, e con le sue qualità in battuta (2 ace) può rappresentare qualcosa di più di un’alternativa. Per il resto è la solita Imoco, con Raphaela Folie devastante a muro (5 punti), Paola Egonu a tratti inarrestabile (14 punti con il 65%), Joanna Wolosz geniale e Miriam Sylla sempre presente nei momenti chiave. Da segnalare che le giocatrici dell’Imoco sono entrate in campo indossando un braccialetto con la scritta “Equality” a sostegno del movimento Black Lives Matter contro le violenze delle forze dell’ordine negli USA.
    Nonostante un terzo set giocato con orgoglio, la Savino Del Bene ha pochi motivi per sorridere: nel primo set e mezzo si aggrappa a Elena Pietrini, poi fa qualcosa in più Magdalena Stysiak, ma entrambe sono troppo fallose e restano sotto il 40% di efficacia. Serataccia per Marina Lubian e anche Letizia Camera fatica a trovare le misure, problema non facile da risolvere in assenza di alternative nel ruolo. Soprattutto, però, la squadra di Barbolini deve migliorare sul piano dell’aggressività e della determinazione.
    Ora Conegliano attende in finale la vincente della sfida tra Unet E-Work Busto Arsizio e Igor Gorgonzola Novara, in programma alle 21.35 (sempre in diretta tv su RaiSport +HD).
    LA CRONACA DELLA PARTITA
    Imoco Volley Conegliano-Savino Del Bene Scandicci 3-0 (25-17, 25-14, 25-22)Imoco Volley Conegliano: Caravello, Natalizia (L) ne, Gicquel ne, Butigan ne, De Kruijf 5, Folie 9, Omoruyi ne, De Gennaro (L), Adams 13, Gennari, Wolosz 5, Sylla 9, Egonu 14, Fahr ne. All. Santarelli.Savino Del Bene Scandicci: Stysiak 12, Popovic 2, Markovic 1, Pietrini 9, Merlo (L), Lubian 2, Carocci (L), Cecconello, Samadan 1, Drewniok, Bosetti L., Courtney 5, Camera. All. Barbolini.Arbitri: Luciani e Frapiccini.Note: incontro disputato a porte chiuse (circa 150 spettatori). Conegliano: battute vincenti 3, battute sbagliate 11, attacco 55%, ricezione 67%-45%, muri 12, errori 21. Scandicci: battute vincenti 1, battute sbagliate 9, attacco 31%, ricezione 64%-53%, muri 3, errori 20. LEGGI TUTTO