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    Coppa Italia, le pagelle: Plummer sempre lucida, Karakurt braccio armato

    Di Alessandro Garotta La Prosecco DOC Imoco Conegliano conquista la Coppa Italia Frecciarossa femminile 2021-2022 battendo la Igor Gorgonzola Novara nella finalissima al Pala Eur, sotto gli occhi del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Ogni volta che qualcosa finisce, bisogna tirare le somme e valutare quello che di più o meno buono è stato fatto: ecco i voti alle protagoniste della finalissima tra Conegliano e Novara. PROSECCO DOC IMOCO CONEGLIANO Joanna Wolosz voto 7,5. Si trova rapidamente a doversi adattare ad una situazione complicata, nella quale le attaccanti faticavano più del solito a mettere giù palla e le centrali erano difficili da innescare, in particolare De Kruijf, che perde via via fiducia. Così nella terza frazione pensa di aggrapparsi sempre di più a Plummer, che risponde presente, e a far ritrovare feeling in fase offensiva ad Egonu: scelta vincente. A muro si fa sentire (2 blocks) e al servizio crea le basi per 2 break point. Paola Egonu voto 7,5. La sua sfida con Karakurt è una delle chiavi annunciate del match, dato che sia al servizio sia negli attacchi contro muro schierato una buona parte del destino delle due squadre dipende da loro. Se la chiave di valutazione fosse solo questa l’opposta della nazionale non ne uscirebbe necessariamente vincente, visto che la turca attacca leggermente meglio (47%-43%) ed incappa in meno errori. C’è un però: la devastante azione esercitata sugli equilibri del match dal posto-2 della Igor va ad intermittenza, mentre quella di Paola cresce scambio dopo scambio risultando determinante per la rimonta. Considerando che ha vinto il premio di MVP e chiuso questa due giorni con 32 punti in semifinale e 26 nella finalissima (con il 30% di efficienza), è difficile rimproverarle qualcosa, anche se non sono state le sue migliori partite quanto a statistiche.  Robin De Kruijf voto 6,5. Non ripete la bellissima prova di mercoledì (13 punti, 6 muri e 7 su 12 in attacco), ma alla fine è proprio lei a firmare il punto che spegne le velleità di rimonta della Igor nel tie break. In attacco non riceve tanti palloni (10) pur mettendone a terra 6, senza subire alcun muro. Proprio in questo fondamentale ha vita dura (1 block), mentre al servizio si rende utile con 2 break point.  Raphaela Folie voto 8,5. Essere una buona centrale è possibile, senza dubbio. Essere considerata un’ottima centrale, o di livello mondiale, sembra una sfida un po’ più complessa. Non per la numero 7 dell’Imoco che dopo i problemi fisici torna grande protagonista in una finale con 15 punti complessivi, destreggiandosi benissimo in primo tempo (69% in fase offensiva) e risultando granitica a muro con 4 stampate a referto. Da sottolineare anche la sua buona prova in semifinale: sigla 12 punti, imbrigliando completamente le attaccanti di Busto Arsizio (6 muri). Miriam Sylla voto 5. Lontana dalla forma migliore e dagli standard di prestazione a cui ci ha abituato, non riesce a tenere testa alle avversarie producendo solo 4 punti e non svolgendo al meglio il suo compito di banda. Paga alcune imprecisioni nei fondamentali di seconda linea (19% di ricezione perfetta) e la sua scarsa vena realizzativa (-9% di efficienza) mette in seria difficoltà Wolosz. Kathryn Plummer voto 8. Aspettavamo con una certa impazienza questa Final Four, quale affidabile cartina tornasole per capire la consistenza reale della sua crescita, registrata nella prima parte dell’esperienza in gialloblù. Il campo dà tutte le conferme del caso, non c’è che dire: in attacco sa estrarre dal cilindro bordate devastanti, diagonali stretti, pallonetti e palle piazzate, un intero campionario da banda di livello assoluto (17 punti con il 50% di positività e il 46% di efficienza). In ricezione se la cava abbastanza bene (56% di positiva e 1 errore), non perdendo mai lucidità. Megan Courtney voto 7. Avrebbe dovuto entrare solo per dare una mano in seconda linea a causa di un problema al gomito, invece la prova sottotono di Sylla la costringe a tornare in pista da schiacciatrice vera in diagonale con Plummer. Il suo contributo più importante alla causa lo dà senza dubbio in attacco: su 15 palloni servitele da Wolosz ne mette a terra 7, senza errori o murate. Invece, meno brillante di altre volte appare in ricezione, anche se a dispetto dei numeri (58% di tocchi positivi e 25% perfetti) la cosa non incide più di tanto sul cambio palla di Conegliano, soprattutto perché le battitrici avversarie la colpiscono appena 12 volte. Loveth Omoruyi s.v. Monica De Gennaro voto 7,5. Prestazione di grande sostanza per il libero gialloblù, a referto con il 73% in ricezione positiva, il 65% di perfetta e 2 errori nel fondamentale. Il suo è un lavoro oscuro fatto di recuperi impossibili, di grande concentrazione e calma, ma molto redditizio: per le sue compagne di squadra è indispensabile avere una giocatrice che trasmette una tale sicurezza in difesa. Lara Caravello voto 6,5. Ogni volta che entra per il giro dietro o nei momenti di appannamento delle schiacciatrici titolari, alza il livello della squadra in ricezione e dà maggior equilibrio (75% di perfetta su 4 palloni). In battuta non è sempre incisiva (1 errore). IGOR GORGONZOLA NOVARA Micha Hancock voto 7. Poter contare su una ricezione sempre affidabile, su tre uscite di palla alta solidissime e su una centrale spietata in attacco come Chirichella è il sogno di ogni regista che deve affrontare Conegliano. Tuttavia, a partire dal terzo set, l’americana deve iniziare a correre di più e non può chiamare in causa i posti-3 come vorrebbe, così ripiega su combinazioni sempre più veloci con Karakurt, Daalderop e Bosetti, aiutandole comunque a viaggiare su buone percentuali. Al servizio si fa sentire in avvio di match con 2 ace (0 errori nel fondamentale). Ebrar Karakurt voto 7,5. Non si può parlare di consacrazione totale perché quella, di fatto, è già arrivata nella prima parte di stagione. Semmai la conferma a un livello dove troviamo poche altre opposte in Italia. La turca rappresenta il braccio armato della Igor, un elemento che a tratti risulta quasi immarcabile: vive un passaggio a vuoto importante nel terzo set, ma per il resto è sempre presente, si dimostra una garanzia per le compagne, una spalla su cui si può contare in attacco (23 punti complessivi con il 47% di positività e 4 errori nel fondamentale).  Rosamaria Montibeller s.v.  Cristina Chirichella voto 7. La centrale partenopea è brava a mettere in campo tanta sostanza e la sua finale è di buon livello. Presente a muro (2 blocks), precisa in attacco (64% di positività), puntuale sulle fast dove sciorina tutta la sua velocità, riesce a firmare 11 punti complessivi e a tirare fuori tutta la sua “cazzimma”. Non è però decisiva fino in fondo: dopo 8 punti nelle prime due frazioni, cala nella seconda parte del match anche perché Hancock la serve meno. Sara Bonifacio voto 6. Tutto lasciava immaginare cose promettenti dopo la buona prova nei quarti contro Firenze in cui la centrale azzurra aveva mostrato talento e solidità (8 punti con il 60% in attacco e 2 stampate). Invece, contro Conegliano fatica a entrare in partita e a fare la differenza: in attacco pur ricevendo pochi palloni (9) ne mette a terra 5, mentre a muro ha vita dura (0 blocks). Haleigh Washington voto 5,5. Il suo ingresso dalla panchina non porta alcuna risorsa in più alla squadra, nonostante un atteggiamento positivo: si dimostra grintosa, prova a bucare le avversarie in primo tempo, ma trovare la marcia in più al rientro da uno stop di un mese per infortunio è davvero complicato così come dare una mano alla difesa sporcando più palle possibili sotto rete (alla fine mette giù 1 pallone su 3 e non sigla alcun muro). Caterina Bosetti voto 7,5. In partite ad alta tensione come quella di ieri servono le qualità tecniche e i nervi saldi delle vere leader. Nonostante una sconfitta che lascia l’amaro in bocca, la schiacciatrice dimostra di possedere entrambe le doti mettendo in campo una prova a tutto tondo. Più che il 48% in attacco, comunque non disprezzabile in una gara con tante azioni lunghe, vanno evidenziati il peso specifico dei suoi 16 punti, il 73% in ricezione, ma soprattutto la capacità di rispondere sul campo a qualche frettolosa critica, ricevuta dopo una prima parte di stagione alla ricerca della forma migliore. Nika Daalderop voto 7. Le sue ottime prove stanno diventando una consuetudine, dai playoff della scorsa stagione ad ora, e la finale di Coppa Italia non fa eccezione. L’olandese soffre meno del solito in ricezione (69% di positive e 28% di perfette), incassando un ace su 46 battute avversarie, e in attacco porta un contributo essenziale. Basta scorporare i valori delle cinque frazioni per leggerne una sostanziale regolarità: 42% nel primo set, 50% nel secondo, 66% nel terzo, 20% nel quarto e 40% nel tie break. Britt Herbots voto 5,5. Nella terza frazione entra al posto di Daalderop per dare freschezza all’attacco novarese, ma non dà molto di più (per lei 1 su 4 in attacco e 25% di ricezione perfetta). Nel finale dimostra di avere tanta personalità con una buona serie al servizio che quasi riapre il match. Sofia D’Odorico s.v. Eleonora Fersino voto 8. Le battitrici venete cercano di evitarla, ma riesce comunque a ricevere per 24 volte con buone percentuali: 83% di tocchi positivi e 54% di perfetti (coprendo molto bene le zone di conflitto). Dove dà il meglio è però ancora una volta in difesa: grazie alla sua reattività, alla capacità di scegliere la posizione giusta e ad alcuni tuffi decisivi, salva molti palloni che favoriscono le rigiocate delle azzurre. LEGGI TUTTO

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    Daniele Santarelli: “La nostra vittoria più bella in questa Coppa”

    Di Redazione

    È stata una finale di sofferenza per Daniele Santarelli, come capita raramente al tecnico della Prosecco DOC Imoco Volley Conegliano. Che però, alla fine, si può godere il trionfo in rimonta ai danni dell’Igor Gorgonzola e l’ennesimo trofeo, quello della Coppa Italia Frecciarossa: “L’avevo detto prima della partita, noi siamo gli artefici di noi stessi” sorride ai microfoni di RaiSport.

    Poi Santarelli spiega: “Novara è una squadra fortissima, hanno difeso e contrattaccato senza paura. Noi non eravamo lucidi, in particolare eravamo disordinati a muro e in difesa. Poi abbiamo cominciato a crederci, trovato un po’ di equilibrio e giocato meglio, e quando prendi fiducia cambia tutto. Il tie break poi è stata una guerra: questa è stata la nostra vittoria più bella in Coppa Italia. Sì, lo sappiamo: siamo forti, la squadra è una corazzata e tutti ci danno sempre per favoriti, però le finali poi bisogna vincerle. Ci siamo spesso, ne abbiamo portato a casa tante, ma non è mai facile“.

    Foto LVF/Rubin

    L’allenatore di Conegliano analizza anche la mossa che ha cambiato la partita, con l’ingresso di Megan Courtney: “Abbiamo delle difficoltà in posto 4 in questo momento. Miriam ci dà grande solidità in seconda linea ma in attacco si sta allenando poco, Courtney ha un problema al gomito e non sarebbe mai dovuta scendere in campo oggi, speravamo di non averne bisogno. Omoruyi è un’attaccante pura e deve ancora crescere in ricezione. Quando Megan mi ha detto che se la sentiva l’ho lanciata, ma è stata brava tutta la squadra a uscire da questa situazione“. LEGGI TUTTO

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    Moki De Gennaro: “Dai momenti di difficoltà siamo uscite insieme”

    Di Redazione Esausta ma felicissima Moki De Gennaro al termine della finalissima di Coppa Italia Frecciarossa vinta per 3-2 ai danni di Novara. “Una bella battaglia – ammette il libero della Prosecco DOC Imoco Volley Conegliano ai microfoni di RaiSport – devo fare i complimenti a tutta la squadra. Loro hanno iniziato molto aggressive in battuta, hanno difeso tutto; poi siamo cresciute un po’ noi, e si è visto il valore di questa squadra, che dai momenti di difficoltà è uscita tutta insieme“. Anche se una rimonta così non si era mai vista, non è la prima occasione in cui l’Imoco deve faticare in questa stagione: “Abbiamo imparato da tante partite a soffrire – conferma De Gennaro – e fortunatamente anche a vincere, qualche volta. Ci sono ancora dei meccanismi da sistemare, ma abbiamo comunque un lungo periodo per lavorare. D’altra parte le squadre che giocano contro di noi hanno sempre una scioltezza mentale diversa rispetto alla nostra: noi sappiamo di essere la squadra che tutti vogliono battere e dobbiamo tenere sempre la tensione alta, non è facile a livello mentale“. “Oggi è stata molto dura – ribadisce anche Raphaela Folie – è stata una battaglia, una delle più belle che abbiamo fatto con Novara. Abbiamo lottato fino all’ultimo fino alla fine, anche quando non stavamo più in piedi, quando si è sentita la stanchezza di ieri. Il segreto? Rimanere lì anche quando le cose non vanno. Sappiamo che Novara è una squadra che punta a vincere, quindi ci sta perdere dei set. Certo, noi abbiamo sistemato delle cose, abbiamo fatto molto meglio in attacco e a muro, però quando si affrontano due squadre di questo livello è chiaro che può succedere anche questo“. LEGGI TUTTO

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    Asia Wolosz: “Abbiamo vinto di squadra, orgogliosa di tutte e 15”

    Di Redazione È l’ennesimo trofeo sollevato da Joanna Wolosz, ma la Coppa Italia Frecciarossa vinta nell’accesissima finale di Roma contro Novara ha qualcosa di speciale: è la prima che il capitano della Prosecco DOC Imoco Volley Conegliano riceve dalle mani del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a cui ha anche consegnato una maglia personalizzata. Ai microfoni di RaiSport, comunque, l’emozione della regista polacca è soprattutto per la straordinaria rimonta messa a segno dalle Pantere: “Abbiamo lottato fino alla fine. All’inizio Novara ha spinto tantissimo e noi non siamo entrate in partita: ci provavamo, ma non bastava. Dal terzo set non so cosa sia cambiato, ma abbiamo dato veramente tutto e alla fine siamo ancora noi a vincere. Sono veramente orgogliosa di tutta la mia squadra, ognuna ha dato qualcosa. Si è visto che abbiamo giocato come squadra, non c’è solo una giocatrice: siamo in 14, più Sarah Fahr fuori dal campo“. “Ogni anno per noi è più difficile vincere – ammette “Asia” – dobbiamo sempre fare qualcosa di più. Magari in questa stagione facciamo un po’ più fatica rispetto agli anni scorsi, ma così è ancora più bello, perché nello sport si deve lottare, si deve sudare e ogni tanto anche piangere“. LEGGI TUTTO

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    Jordyn Poulter mostra i segni dell'”aggressione” di Egonu…

    Di Redazione

    “Pronto, 911? Vorrei segnalare un’aggressione“. È la didascalia usata da Jordyn Poulter, palleggiatrice della Unet E-Work Busto Arsizio, per la sua storia di Instagram in cui mostra il segno lasciato sulla sua coscia da una tremenda pallonata subita nel corso della semifinale di Coppa Italia Frecciarossa contro la Prosecco DOC Imoco Conegliano.

    La “colpevole”? Non c’è bisogno di un detective per scoprirlo: naturalmente si tratta di Paola Egonu, che Poulter non ha mancato di taggare nella sua storia “denunciandola” scherzosamente per l’attentato alla sua salute! Un’altra prova, se ancora ce ne fosse bisogno, della straordinaria potenza della bomber azzurra (e anche della capacità di resistenza delle sue avversarie).

    (fonte: Instagram Jordyn Poulter) LEGGI TUTTO

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    Daniele Santarelli: “Contro Novara dovremo spingere molto di più”

    Di Redazione

    È soddisfatto a metà Daniele Santarelli dopo la vittoria della sua Prosecco DOC Imoco Volley Conegliano nella semifinale di Coppa Italia Frecciarossa contro la Unet E-Work. “Non era facile contro Busto – commenta a fine gara l’allenatore gialloblu – un’avversaria ostica che gioca un’ottima pallavolo. Noi abbiamo giocato a tratti: in alcuni momenti ci siamo espressi molto bene, in altri siamo stati un po’ rinunciatari e l’abbiamo pagato. Siamo stati anche un po’ fallosi, contro una squadra che sbaglia molto poco: siamo riusciti a sopperire agli errori con tanti muri e con le buone percentuali in attacco“.

    “Dovremo sicuramente fare di più in finale contro Novara – insiste Santarelli – oggi c’è da prendere il buono che abbiamo fatto ma anche da ragionare su quello che non abbiamo fatto, perché domani dovremo spingere molto di più. Novara è un’avversaria ostica, oggi non la potremo studiare ma di sicuro la conosciamo bene. Bisognerà partire con il piede giusto e mantenere il ritmo per tutta la partita, senza accelerazioni e decelerazioni come quelle di oggi, se no diventa complicato contro chiunque. Conservare l’intensità del primo set per tutta la gara sarebbe perfetto, oggi l’abbiamo fatto solo a tratti“.

    Anche i cambi operati dall’allenatore dell’Imoco hanno inciso sulla partita, in particolare con l’ingresso di Omoruyi per Sylla: “Adesso abbiamo la possibilità di scegliere e abbiamo anche giocatrici italiane a disposizione, questo è importante. Miriam sta recuperando, non è ancora al 100% ma si stava allenando molto bene ed ero convinto che meritasse di giocare. Anche i centrali stanno facendo tutti bene, e per fortuna stiamo abbastanza bene fisicamente. L’unico problema è quello al gomito di Courtney, che non si è potuta allenare in attacco: stamattina stava ancora così così, domani contiamo di averla in condizioni migliori“.

    (fonte: Facebook Imoco Volley) LEGGI TUTTO

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    Raphaela Folie: “Abbiamo fatto degli errori, ma ne siamo uscite di squadra”

    Di Redazione Non è una novità per la Prosecco DOC Imoco Volley Conegliano di quest’anno essere costretta a soffrire fino in fondo prima di festeggiare, come successo nella semifinale di Coppa Italia contro Busto Arsizio. E non è una novità neppure che Raphaela Folie sfoderi grandi prestazioni nelle gare che contano: “Abbiamo fatto degli errori – dice la centrale ai microfoni di RaiSport a fine partita – che hanno permesso a Busto di tenerci sempre lì nel punteggio, però ne siamo uscite di squadra e abbiamo giocato veramente una bella gara. La Unet E-Work ha comunque giocato benissimo, complimenti a loro“. D’altra parte, sottolinea Folie, anche l’Imoco è una squadra “umana”: “Come tutte le altre anche noi lavoriamo duramente e quest’anno abbiamo avuto tanti problemi da risolvere. Poi sì, la squadra è abituata a giocare partite importanti e nei finali di set sa accendersi“. Domani l’ennesima finale con Novara, che viene da un giorno di forzato riposo non avendo giocato la sua semifinale: “Non penso inciderà così tanto – dice la centrale – certo, noi avremo una partita in più sulle gambe, però è una finale e bisogna giocarla, non vediamo l’ora. Sarà un’altra bella battaglia“. Anche Joanna Wolosz fa professione di modestia: “Non penso di fare sempre le scelte giuste, ogni tanto sbaglio, come nel secondo set in cui potevo fare sicuramente meglio. Però abbiamo vinto, e siamo contente perché era il nostro obiettivo: adesso riposiamo un po’ e domani speriamo che sia una battaglia contro Novara. Mi aspetto una bella partita come sempre, anche se penso che noi, purtroppo, ci portiamo dietro un po’ più di stanchezza: abbiamo giocato 5 partite più di tutti gli altri e non abbiamo avuto riposo. Speriamo di metterci prima di tutto il cuore“. Ottimo l’impatto sulla gara della giovane Loveth Omoruyi: “Anche se abbiamo faticato, oggi si è visto un grande gioco di squadra e sono molto contenta di come abbiamo giocato. Nel secondo set ci sono stati un po’ di errori di distrazione sulle cose più facili e dall’altra parte c’era comunque una squadra che sa giocare e che difende molto. Novara la aspettavamo in finale, non vediamo l’ora di giocarcela“. LEGGI TUTTO

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    L’Imoco ferma una coriacea Busto Arsizio e vola in finale contro Novara

    Di Eugenio Peralta Saranno ancora Prosecco DOC Imoco Volley Conegliano e Igor Gorgonzola Novara a giocarsi la Coppa Italia Frecciarossa, come nel 2021 e per la quarta volta negli ultimi 5 anni. Le Pantere, detentrici del trofeo, hanno superato per 3-1 la Unet E-Work Busto Arsizio in quella che resterà purtroppo l’unica semifinale della giornata, visto il forfait di Chieri per casi di positività al Covid. Una gara, quella di Roma, molto più combattuta di quanto ci si sarebbe aspettati, a maggior ragione dopo il primo set a senso unico: l’Imoco, dopo aver perso il secondo subendo un parziale di 0-5 sul 24-21, è stata costretta a soffrire fino al 19-21 del quarto parziale, prima di affidarsi a una devastante Paola Egonu. Impossibile non sottolineare la prestazione dell’opposta gialloblu, autrice di 32 punti con il 47%, 2 muri e ben 6 ace, ma soprattutto capace di prendere per mano la squadra con tre punti consecutivi nel già citato passaggio chiave del quarto set. Da ricordare però anche i 6 muri-punto di Robin De Kruijf e i 4 di Joanna Wolosz, oltre allo straordinario primo set di Raphaela Folie (6 punti, 12 alla fine) e all’ottimo impatto di Loveth Omoruyi, entrata nel quarto al posto di una Miriam Sylla che invece è stata una delle note negative della serata. Tra le quali va inserita anche qualche distrazione di troppo da parte delle venete, a tratti eccessivamente sicure della loro superiorità. Foto LVF/Rubin La Unet E-Work soffre l’assenza di Olivotto (Herrera Blanco al centro è impalpabile) e una ricezione disastrosa in avvio: è brava Alexa Gray a uscire dalla valanga che la travolge nel primo set (alla fine chiuderà con il 42% di positiva) e trascinare la squadra in attacco con 20 punti e il 50%. Peccato per qualche errore di troppo nei momenti chiave, soprattutto da parte di una Camilla Mingardi che si accende solo a tratti, come nel caso della “tripletta” che chiude il secondo set. Ma la squadra di Musso, sempre generosissima in difesa con Zannoni e Bosetti, merita applausi anche solo per aver fatto sì che ci sia stata partita fino alla fine. E di una partita vera c’era davvero bisogno, visto il clima surreale in cui si è giocato: palazzetto vuoto e spettrale, con poche decine di spettatori in un impianto che ne contiene più di 11mila, tifoserie praticamente assenti e clima di tensione dovuto allo spettro del Covid che aleggia sui partecipanti a un evento dimezzato. La discutibile scelta di giocare ad ogni costo, rivendicata dal presidente Mauro Fabris anche in diretta tv, rischia di trasformarsi in un boomerang mediatico (la Lega Pallavolo Serie A Femminile è stata costretta a chiudere i commenti sui suoi profili social per arginare le critiche e gli insulti). Per fortuna, almeno i rumors sulle possibili positività in casa Novara sono stati smentiti e la finalissima – domani alle 17.30, in diretta su Rai 2 – dovrebbe giocarsi regolarmente. Foto LVF/Rubin I SESTETTI – Santarelli parte con Wolosz in diagonale a Egonu, De Kruijf e Folie centrali, Sylla e Plummer schiacciatrici, De Gennaro libero. Busto Arsizio, che deve rinunciare a Olivotto e Ungureanu ancora positive, conferma la formazione tipo: Poulter in palleggio, Mingardi opposto, Stevanovic ed Herrera Blanco al centro, Lucia Bosetti e Gray schiacciatrici e Zannoni libero. 1° SET – Subito due attacchi vincenti di Plummer (2-1) e alla prima occasione Conegliano prende il volo: errore in attacco di Mingardi, due ace e un “quasi ace” di Folie (concretizzato da De Kruijf) per il 7-2. Busto prova a farsi sentire a muro con Stevanovic (8-5) ma l’Imoco risponde con altri due block vincenti di De Kruijf e Wolosz, e sull’11-5 è time out per Musso. Altro muro vincente di Wolosz su Bosetti e Egonu sigla il 14-6, poi la Unet E-Work riduce il gap con due attacchi di Gray e un ace di Bosetti (14-9). Anche Stevanovic va a segno dai nove metri, ma il margine resta ampio (16-11). Entra Courtney per Plummer, va in battuta Folie e ancora una volta fa il vuoto: un ace e due muri vincenti di Sylla e De Kruijf per il 21-12. L’Imoco poi aiuta le avversarie con tre errori di fila, ma ci pensano Egonu e Sylla a sfondare prima in attacco e poi in battuta per il 24-15; ancora Egonu chiude con la pipe (25-16). Foto LVF/Rubin 2° SET – Primo break della partita in favore di Busto, che si porta avanti 1-3 grazie a Gray e a un errore di Plummer. Ancora protagonista la canadese con un attacco e un ace per il 3-6; in un attimo però Egonu ricuce lo svantaggio con tre punti consecutivi, di cui due servizi vincenti (6-6). L’errore di Sylla riporta avanti la Unet E-Work (6-8) ma l’Imoco risponde con un controbreak di 4-0 sul servizio di Sylla (10-8); time out di Musso e nuova parità con un ace di Mingardi (10-10). Il punto a punto dura fino al 14-14, poi Conegliano la sblocca di nuovo, guarda caso sulla solita battuta di Folie: muro di De Kruijf per il 16-14. Egonu colpisce ancora dai nove metri e allunga (18-15), Sylla manda out rimettendo Busto in scia, ma Mingardi restituisce il favore (20-17). Plummer con il mani out e Folie con il muro provano la fuga decisiva (23-19), le biancorosse però non ci stanno ed Herrera Blanco mura Egonu per il 23-21. Plummer si procura 3 set point, Gray ne annulla due (24-23) e Santarelli deve fermare il gioco. Al rientro Mingardi, giocando sulle mani del muro, prima sigla la parità e poi guadagna a sua volta una chance per chiudere (24-25). Non passa Egonu, terzo attacco consecutivo di Mingardi ed è 24-26. Foto LVF/Rubin 3° SET – Riparte agguerritissima Busto con Gray, sul punto dell’1-2 Sylla si procura un piccolo taglio al gomito, ma nulla di grave. Nessuna delle due squadre riesce a staccarsi (2-3, 6-5): ci prova Conegliano con Egonu e il contrasto vincente di Folie (9-7, stavolta è Poulter a subire un graffio al dito) ma Mingardi pareggia subito sul 9-9. Si arriva in parità sull’11-11 e qui è Egonu a mettere la sua firma con un attacco e un muro vincente (13-11). Lo spartiacque del parziale è però ancora una volta la battuta: Egonu dalla linea dei nove metri trascina prima le sue sul 15-12, costringendo Musso al time out, e poi addirittura al 18-12, con tanto di ace (parziale di 5-0). Bosetti viene murata da Wolosz e sostituita da Battista, ma la musica non cambia: Plummer firma il 20-13, Wolosz ferma anche la nuova entrata per il 21-14. Il parziale stavolta è segnato e sul 22-16 Conegliano dà l’ultima accelerata: Egonu e Sylla si procurano i set point, Mingardi manda out per il 25-16. 4° SET – Subito due errori bustocchi e un attacco di Egonu nei tre metri (3-0), ma Gray e Stevanovic rimettono la Unet E-Work in scia (3-2). Nuovo break per l’Imoco con l’ace di Plummer (5-2) ed è ancora Egonu a far paura con un diagonale mostruosamente stretto (6-3). Conegliano si mangia però tutto il vantaggio con tre errori consecutivi (7-7), anche se De Kruijf restituisce subito alle sue un piccolo vantaggio (9-7). Busto resta comunque in scia (11-10), mentre Santarelli inserisce Omoruyi per Sylla e Courtney per Plummer. Un ace di Egonu regala il massimo vantaggio a Conegliano (15-12), ma dopo il time out chiamato da Musso la reazione delle Farfalle è micidiale: attacco di Gray e muro vincente di Bosetti per il 15-15. Nell’acceso testa a testa che segue arriva il primo vantaggio biancorosso, sempre con Bosetti (18-19), poi il muro di Stevanovic e l’attacco out di Egonu valgono il 19-21. Ci mette una pezza Folie, poi Egonu sale in cattedra: pareggio a quota 22, muro vincente su Gray per il sorpasso e attacco vincente che vale due match point (24-22). Gray annulla il primo, sul secondo decide Omoruyi: 25-23 e Conegliano è in finale. Prosecco DOC Imoco Volley Conegliano-Unet E-Work Busto Arsizio 3-1 (25-16, 24-26, 25-16, 25-23) Prosecco DOC Imoco Volley Conegliano: Wolosz 4, Plummer 13, Folie 12, Egonu 32, Sylla 5, De Kruijf 13, De Gennaro (L), Omoruyi 3, Courtney, Gennari, Caravello. Non entrate: Butigan, Frosini (L), Vuchkova. All. Santarelli.Unet E-Work Busto Arsizio: Bosetti 5, Stevanovic 8, Poulter 1, Gray 20, Herrera Blanco 2, Mingardi 16, Zannoni (L), Battista, Monza. Non entrate: Ungureanu, Olivotto, Colombo, Bressan (L). All. Musso.Arbitri: Curti e Braico.Note: Durata set: 23′, 27′, 24′, 29′; Tot: 103′. Conegliano: battute vincenti 10, battute sbagliate 16, attacco 43%, ricezione 52%-37%, muri 14, errori 29. Busto A.: battute vincenti 4, battute sbagliate 7, attacco 34%, ricezione 52%-34%, muri 4, errori 17. LEGGI TUTTO