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    Il Pagellone di Paolo Cozzi – Baranowicz è un faro, che fatica per Tillie

    Di Paolo Cozzi
    In attesa dei posticipi di lunedi, che vedranno impegnati i top team di Superlega, nel weekend sono andati in scena due match finiti entrambi 3-0 per i padroni di casa, con Modena che prova a mettere la testa fuori dalla buca in cui è precipitata e Piacenza che, pur senza il bomber Grozer, riesce a annullare le velleità di successo di una Cisterna sempre più sola in fondo alla classifica.
    Le quattro sconfitte consecutive della Leo Shoes hanno fatto chiacchierare tutto il mondo pallavolistico italiano in questi giorni, e c’era molta attesa per il match con una Ravenna che nelle ultime uscite aveva mostrato miglioramenti e sprazzi di buon gioco. Inutile dire che a Modena l’atmosfera è pesante, tutta la città vive di pallavolo e forse il fatto che questa partita si sia giocata senza pubblico paradossalmente può avere aiutato la squadra a riemergere dalle ceneri, perché il PalaPanini sa essere il settimo uomo in campo quando le cose vanno bene… ma quando le cose girano male l’atmosfera si fa gelida e i fischi dei tifosi non aiutano la squadra a trovare serenità. Per fortuna dei canarini, ad aiutarli è arrivata anche la pessima prova dei ravennati, mai in gara e apparsi molto fallosi e imprecisi in attacco e a muro.
    Per Modena, pur senza strafare nel complesso, numeri ottimi in attacco per Petric (voto 7), che però continua a balbettare nei fondamentali di seconda linea. Buona anche la prova di Lavia (voto 7,5), che chiude con 11 punti e una prova buona in attacco e ricezione. Il ragazzo è giovane e Modena fagocita da sempre giocatori in rampa di lancio, ma la classe c’è e la testa è di quelle buone. Chi zoppica ancora è Vettori che, seppur smarcato bene dal proprio palleggiatore, non riesce ad andare oltre un modesto 41% in attacco, e questo è un punto su cui Modena dovrà crescere molto se vorrà tirarsi fuori dalle sabbie mobili in cui è sprofondata. Bene la coppia di centrali Mazzone–Stankovic (voto 7,5), sempre incisiva nel gioco veloce e a muro, ma l’intesa con Christenson andrà verificata contro avversari ben più ostici.
    In casa ravennate brutto risveglio dopo l’ottima prova contro Civitanova: la squadra è giovane e deve giocare sempre affamata e con il coltello fra i denti se vuol provare a conquistare punti salvezza ogni domenica. Fatica oltre il lecito Pinali (voto 4), che nel suo vecchio palazzetto non riesce mai ad entrare in partita chiudendo mestamente con 5 punti. Naufraga anche il giovane Recine (voto 4,5), che chiude il match in difficoltà sia in prima linea che in seconda. Prova a resistere e a tirare la carretta il solo Loeppky (voto 6,5), ma è una fiammella troppo tenue e fragile per poter essere il faro di una squadra che mostra gravi problematiche in attacco e a muro. In attesa di test più probanti, Modena si regala una settimana di lavoro serena mentre Ravenna si deve interrogare su quale sia il suo vero volto.
    Nel match di Piacenza, una Gas Sales Bluenergy attenta e cinica si sbarazza in tre set di una Cisterna che trova punti importanti quasi solo dalla coppia di centrali Krick–Swarcz (voto 7,5). Tra gli schiacciatori, Randazzo (voto 5) sta fallendo la chance datagli continuando a fornire prestazioni altalenanti, fatte di qualche giocata importante ma anche tante, troppe pause di gioco, soprattutto in ricezione.
    Tillie (voto 4) è lontano anni luce dal campione che tutti hanno ammirato nelle fila di Modena, leggero in attacco e insolitamente in difficoltà anche in seconda linea. E se anche Sabbi (voto 5,5) non riesce ad essere decisivo, bisticciando con la battuta e sbagliando l’inverosimile in attacco, ecco che per la squadra di Kovac appare davvero difficile invertire una tendenza che ha portato una squadra costruita per puntare ai play off a languire sul fondo della classifica.
    In casa piacentina, invece, un eccellente Baranowicz (voto 8,5) smarca ottimamente i compagni e guida la squadra alla vittoria con il 58% di attacco. Se l’iraniano Mousavi (voto 7,5) si presenta al PalaBanca a suon di muri, è il neo arrivato Finger (voto 8) a rubare la scena a tutti e a diventare il braccio armato di una squadra che può contare anche su un Russell (voto 7,5) ottimo in prima linea e positivo nei fondamentali di seconda. Vittoria importante per i piacentini, che con questa vittoria si issano di prepotenza nelle zone nobili della classifica e dimostrano che anche senza un bomber di razza come Grozer (fermo per infortunio e Covid-19) il piano di gioco impostato da Bernardi sta dando i suoi frutti. LEGGI TUTTO

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    Il Pagellone di Paolo Cozzi – Sale in cattedra Lucarelli, Petric e Lavia disastrosi

    Di Paolo Cozzi
    Weekend lungo e pieno di partite quello appena concluso, iniziato venerdì con il derby vinto da Monza su Milano, proseguito con la vittoria al fotofinish di Civitanova su una mai doma Ravenna e chiuso ieri con alcuni risultati davvero sorprendenti. Il più clamoroso è quello che del PalaPanini, dove la Tonno Callipo domina la partita e si impone per tre a zero. Modena collassa sulle sue insicurezze e fragilità senza trovare mai la forza di reagire ai colpi di Vibo, una sconfitta pesante che pone molti interrogativi sul campionato della Leo Shoes, e che porta ad una riunione fiume in spogliatoio fra staff giocatori e dirigenza .
    L’attacco modenese gira al 34%, numero da categorie giovanili, con Petric (voto 4,5) e Lavia (voto 4,5) incapaci di trovare soluzioni offensive vincenti e Vettori (voto 5,5) che chiude sì con il 45% e zero muri subiti, ma che si squaglia come neve al sole nei momenti che contano. Christenson (voto 5) fatica a trovare fluidità nel suo gioco, velocizza la palla provando a smarcare i suoi attaccanti, ma in certe situazioni sarebbe meglio resettare tutto e tornare a giocare semplice, comodo e preciso. E se anche Grebennikov (voto 5) sbanda, subendo ben 4 ace, vuol dire che l’allarme in casa Modena è davvero alto.
    Dalla parte vibonese tutto gira per il verso giusto, la battuta diventa il primo fondamentale di attacco e la ricezione permette ad un Saitta (voto 8) sempre più in palla di far viaggiare i suoi uomini. Se Rossard (voto 7) per una volta gioca una partita normale in attacco, pur restando sempre devastante al servizio, è Defalco (voto 8,5) a brillare sia in ricezione che in attacco e a guidare la sua compagine allo storico successo. Un risultato davvero importante per Vibo, sempre più terza forza del campionato.
    Nel derby dell’Adige, Verona è brava all’inizio ad approfittare della stanchezza degli uomini di Lorenzetti dopo il trittico di match in Champions League, ma poi alla lunga Nimir e soci attaccano il turbo e trovano una vittoria importantissima. La posizione in classifica è ancora deludente, ma riuscire ad uscire vittoriosi da queste partite giocate in emergenza cementa molto il gruppo, e secondo me da adesso in poi Trento tornerà ad essere una delle Big Three del campionato.
    Brilla finalmente il campione brasiliano Lucarelli (voto 9), che si prende la scena dominando in attacco e muro, e lavorando bene anche in ricezione. Non si spegne la classe di Nimir (voto 7,5), sicuramente ieri meno lucido che in altre occasioni, ma che si porta dietro tutte le tensioni accumulate in 3 partite giocate da palleggiatore in Europa. Da standing ovation la prova al centro di Podrascanin (voto 9), che fra attacchi e muri fa venire il mal di testa ai centrali avversari.
    Per Verona una partita giocata con la giusta intensità e un colpaccio sfiorato da una squadra comunque in crisi di vittorie. Se Kaziyski (voto 8) continua a dominare la scena da “vecchietto”, pur sbandando pericolosamente in ricezione, manca questa volta il guizzo di Jaeschke (voto 5,5) per portare a casa la posta piena. Se però questa Verona vuol tornare a sperare nei playoff deve sistemare la linea di ricezione, dove domenica ha faticato molto anche il libero Bonami (voto 5,5).
    C’era molta attesa per il match fra Perugia e Piacenza, sia per un match fra due squadre reduci da ottimi risultati, sia per il ritorno da avversario di coach Bernardi nel palazzetto dove vinse il triplete. Purtroppo per gli emiliani, l’assenza di Grozer è un macigno troppo grosso a cui sopperire, e il risultato non è mai praticamente in discussione. Per gli umbri un segnale importante arriva da Atanasijevic (voto 8) che dopo lunghe tribolazioni fisiche torna a essere terminale offensivo ad alta qualità. Nella partita in cui Leon (voto 6) gioca come un comune mortale, sono i centrali a salire in cattedra, con Solé (voto 8) capace di chiudere un match perfetto in attacco e Ricci (voto 7,5) che trova ben 5 muri personali in soli tre set.
    Piacenza riceve male e non trova la spinta necessaria ad impensierire Perugia con il servizio, il solo Clevenot (voto 7) pur giocando fuori ruolo prova ad impensierire gli umbri, mentre Russell (voto 4) appare completamente fuori gara in attacco e in ricezione. Complicato anche l’impatto di Mousavi (voto 5) che però avrà tempo per dimostrare le sue doti.
    Vittoria importantissima per Padova nella corsa a punti salvezza, peraltro in uno scontro diretto con una Cisterna che appare sempre più fanalino di coda. Stern (voto 8) continua a essere l’uomo in più nelle fila patavine non solo in attacco ma anche con muro e battuta. Bene anche il giovane Bottolo (voto 7,5) che in attacco continua a trovare colpi efficaci e in ricezione, seppur in difficoltà e cercato dal servizio avversario, chiude senza subire ace. Tassello fondamentale per questa squadra è però il libero Danani (voto 8), che garantisce sempre qualità in seconda linea e palloni precisi al proprio palleggiatore.
    Cisterna chiude il match con ottimi dati in attacco e muro, ma è la ricezione il suo tallone d’Achille con ben 12 ace subiti che la azzoppano nelle ambizioni di vittoria. Per un Sabbi (voto 6,5) che sembra ritrovare il suo smalto dopo il lungo stop, mancano a referto ancora una volta i punti di Randazzo (voto 4,5), preso per essere la mano pesante della squadra ma sempre molto falloso e deficitario in ricezione. Si salvano i due centrali che chiudono con ottime percentuali in attacco e a muro, ma sperare di salvarsi con il solo gioco al centro è pura utopia.
    Nell’anticipo di sabato brava Ravenna ad approfittare di una Lube scesa in campo con molte riserve e priva di Simon, ma quando sul taraflex è sceso Juantorena (voto 8) e quando Leal (voto 9) ha ingranato la marcia più alta non ce ne è stata più per nessuno. Occasione persa sicuramente per le seconde linee marchigiane, mentre in casa ravennate continua la crescita di Pinali (voto 8) e dei tanti giovani alla corte di Bonitta, fra cui sicuramente spicca Recine (voto 7,5), ancora una volta punto di riferimento importante per il proprio palleggiatore. LEGGI TUTTO

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    Il Pagellone di Paolo Cozzi – Lagumdzija fenomenale, Sbertoli troppo prevedibile

    Di Paolo Cozzi
    Dal primo derby d’alta classifica tra Allianz Milano e Vero Volley Monza ci si aspettava forse una partita più tirata, più giocata sul filo del rasoio, ma la tensione in campo ieri era tanta per un match che metteva in palio molto più dei tre punti partita. In una gara caratterizzata dalla battuta e da set molto altalenanti chi rimane con il cerino in mano è sicuramente Milano, che è stata sì brava a non sprofondare nel baratro apertosi dopo i primi due set, ma che si è letteralmente fatta soffiare via la vittoria mentre dominava il tie break. 
    Monza parte forte mettendo subito a nudo i problemi in ricezione di Milano, con Sbertoli che nei primi 8 punti tocca sì e no 2 palloni. Milano è brava a recuperare Maar dopo due set complicati e a farlo tornare in partita, ma in attesa di Urnaut continua a scontrarsi con una panchina che quando è chiamata in causa non riesce ad incidere; per Monza una infinità di errori gratuiti fra servizio e attacco, ma alla fine spingere sempre sull’acceleratore porta ai due punti e alla quarta vittoria consecutiva.
    ALLIANZ MILANO
    Ishikawa voto 7. Schierato in diagonale con Sbertoli per sopperire all’assenza di Patry, il giapponese offre una buona prova in ricezione e anche al servizio è sempre pericoloso. In attacco fatica un po’ più del solito, ma è capibile visto anche la nuova posizione di gioco.
    Maar voto 6,5. Partita dai due volti per il canadese, con un primo set ai limiti dell’horror, con continui errori diretti e murate subite. Bravo a non staccare la spina e a ritrovarsi nel corso del match, davvero non facile ripartire dopo un inizio cosi negativo.
    Sbertoli voto 5,5. Nel primo set macina km su km per inseguire ricezioni che vanno ovunque tranne che verso di lui. Meglio da metà secondo set quando comincia a macinare il suo gioco, ma in qualche occasione è troppo prevedibile e permette al muro monzese di arrivare ben piazzato.
    Kozamernik voto 6,5. Sempre concreto a muro, il centralone di Milano è anche una valida alternativa in attacco, dove si fa trovare sempre pronto schiantando anche un paio di attacchi belli ficcanti.
    Piano voto 6. Sufficienza risicata per il centrale italiano, che in attacco chiude con il 56%, ma è spesso lasciato senza muro. A muro due punti diretti e tante palle sporcate, ma ieri Milano avrebbe avuto bisogno delle sue manone per mettere un freno a Lagumdzija.
    Pesaresi voto 6,5. Bersagliato da Monza in ricezione, è bravo a non subire punti diretti, ma quando i suoi compagni di reparto sbandano anche lui fatica a tenere la linea compatta.
    Basic voto 4. Di occasioni per mettersi in mostra ne sta avendo molte a disposizione, ma proprio non riesce ad ingranare la marcia e a dare una mano ai compagni sia in ricezione che in attacco. Nel tie break poi chiude la sua giornata no con due errori che mettono fine al match.
    Weber voto 5. Meglio di altre uscite recenti, ma un opposto che da seconda linea attacca senza muro e si fa difendere fa pensare che a volte sarebbe meglio investire su giovani italiani che stranieri sconosciuti…
    VERO VOLLEY MONZA
    Lagumdzija voto 9. Partita pressoché perfetta per il massiccio opposto monzese, che già delle prime battute del match comincia a picchiare con regolarità da prima e seconda linea. Sorprende soprattutto il basso numero di errori diretti in attacco e una sola murata subita. Dopo tanti anni Monza ha finalmente trovato un opposto di quantità ma anche qualità.
    Dzavoronok voto 5,5. Al contrario di Maar, parte bene per poi spegnersi lentamente strada facendo, ingarbugliandosi in un tourbillon di errori gratuiti ad ace subiti. Nella giornata in cui l’attacco stenta è bravo però a concentrarsi su altri fondamentali come il muro.
    Lanza voto 6,5. 10 punti in 5 set non sono un bottino di quelli importanti, ma il fatto di chiudere il match con pochi errori gratuiti è segnale che Pippo è concentrato, e lo si vede soprattutto in ricezione dove porta a casa un 50% di positive.
    Orduna voto 7. Prova del nove importante per l’esperto palleggiatore monzese, dopo che la Vero Volley negli ultimi anni ha spesso bucato i match chiave della stagione. Bravo perché, anche quando la sua squadra “salta” nel terzo e quarto set, non perde il filo del gioco e tiene caldo il suo bomber. Un passo indietro solo sul gioco con i centrali, che comunque erano ben marcati.
    Galassi voto 4. Milano lo teme e lo segue molto, lui ci mette del suo nel complicare le cose con ben 6 errori in battuta, un attacco che stenta a trovare gli angoli giusti e un muro che fatica a contenere gli attacchi avversari. Peccato, un passo indietro da gambero dopo le ultime ottime prove.
    Holt voto 5. Dopo l’ultima partita da MVP tutti si aspettano ancora fiammate dall’americano, che invece a partire dalla battuta sembra scarico e inconcludente. Male in attacco, malissimo a muro dove in 5 set non riesce a portare a casa neanche un punto diretto.
    Federici voto 6,5. Discreta prova per il giovane libero dei monzesi, che chiude sì con 3 ace subiti, un paio anche in situazioni importanti del match, ma si fa trovare sempre pronto e preciso in difesa e nelle occasioni dei secondi tocchi d’alzata. LEGGI TUTTO

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    Il Pagellone di Paolo Cozzi – Leon semplicemente perfetto, Defalco lontano dal top

    Di Paolo Cozzi
    Weekend pallavolistico finalmente ricco di partite, con la sola Trento-Padova rimandata a data da destinarsi. Se il sabato le due favorite Civitanova e Piacenza avevano mantenuto alta l’attenzione e portano a casa la posta piena, sugli scontri di domenica c’era molta incertezza, e invece soprattutto le due squadre lombarde lanciano squilli di tromba importanti in attesa di un derby che mai come quest’anno si preannuncia di alta quota.
    Se Monza ormai non sorprende più, trascinata da un muro invalicabile e da un Holt pressoché perfetto, Milano invece era reduce da alcune brutte partite e dall’infortunio di Patry che ha messo a nudo una panchina corta, ma è scesa a Cisterna con il piglio giusto e non ha lasciato mai ai padroni di casa, ormai inguaiati in una posizione di classifica ad altissimo rischio, la sensazione di poter aprire il match. Chi crolla in maniera inaspettata e rumorosa è invece Modena, che davanti trova sicuramente una Monza rivitalizzata dalla cura Eccheli, ma che appare scarica e poco coesa, incapace di trovare soluzioni a muro al gioco spumeggiante di Orduna e in netta difficoltà nei fondamentali di seconda linea. Un brutto segnale per Giani che si trova con tutti i suoi laterali attaccare con percentuali sotto il 50%.
    Molto bello e intenso il match fra Vibo Valentia e Perugia, partita che solo qualche mese fa a bocce ferme  avremmo considerato un semplice testacoda del campionato. Invece i ragazzi di Baldovin continuano a stupire e, seppur sconfitti, dimostrano che un’ottimo sistema di squadra, con una correlazione muro e difesa ben impostata, può creare problemi a chiunque. E in più di una occasione Perugia ne esce grazie alle micidiali battute di Leon che scavano praterie nella ricezione calabra. Ma veniamo alle pagelle del match.
    SIR SAFETY CONAD PERUGIA
    Leon voto 10. Semplicemente perfetto, tutte le volte che i suoi sono sotto nel punteggio trova un ace o un attacco per rimetterli in carreggiata, come nel finale di primo set. E la sensazione è che quest’anno sia anche migliorato in ricezione… Un incubo per tutti gli avversari.
    Travica voto 7,5. Certo, avere un fuoriclasse come il cubano aiuta tanto, ma lui è bravo al rientro dopo il Covid-19 a portare in squadra la sua grinta e la sua voglia di vincere. Migliora anche l’intesa con Solé, e questo è un buon segno per tutta la squadra.
    Atanasijevic voto 7. Il bomber serbo deve ancora ritrovare il ritmo gara, soprattutto al servizio, ma già rivederlo in campo dopo i tanti problemi fisici fa piacere. Adesso ha solo bisogno di tempo per tornare il solito bomber di razza.
    Plotnytskyi voto 6,5. Buona partita per il martello ucraino, anche se forse gli manca lo spunto giusto al servizio. In attacco chiude con un discreto 50% in attacco, ma è in ricezione che può crescere ancora e dare un contributo maggiore.
    Solé voto 8. Prestazione di pura potenza al centro, dove migliora l’intesa con Travica, che gli permette di tirare più spesso verso posto 1. Adesso deve prendere le redini del muro e far crescere tutto il reparto in questo fondamentale.
    Ricci voto 6,5. Negli equilibri di gioco di Perugia è quello chiamato di meno ad attaccare, perciò mi aspetto molto di più a muro per lasciare un segno importante della sua presenza in partita.
    Colaci voto 7,5. In ricezione è il faro della squadra, bravo e preciso, copre anche i suoi compagni di reparto. Sempre bello ed elegante in difesa, da tranquillità alla squadra e palloni perfetti quando tocca a lui gestire il secondo tocco.
    TONNO CALLIPO CALABRIA VIBO VALENTIA
    Rossard voto 7,5. Due ottimi set prima di un normale calo fisiologico. Se Vibo è lassù è soprattutto per merito suo: ci sta faticare un po’ contro i primi della classe, ma è bravo e lucido a non distrarsi anche in ricezione.
    Defalco voto 5. Fatica, e tanto, in attacco e ricezione, riuscendo a trovare il guizzo giusto solo al servizio. Non è una bocciatura perché sta facendo bene, ma se Vibo vuol rimanere nei piani alti ha bisogno di tutti i suoi uomini al top.
    Dramé Neto voto 6,5. Finalmente in attacco una partita attenta e lucida, ma al servizio è davvero un disastro. Un opposto però non può attaccare solo 25 palloni, serve molta più quantità, senza perdere qualità, se si vuol far sognare la Calabria!
    Cester voto 7. Rivitalizzato dalle ultime due partite, è finalmente più coinvolto in attacco e questo lo aiuta molto a restare concentrato e in partita. A muro fatica di più che a Civitanova, ma è sempre molto preciso e rapido a raddoppiare.
    Chinenyeze voto 7. In attacco è sempre devastante, trovando sia angoli chiusissimi che colpi in profondità. È a muro che sicuramente si concentrerà maggiormente il lavoro di Baldovin, perché alterna ottimi spunti a delle scelte che lasciano difficoltà di comprensione…
    Saitta voto 6,5. I primi due set Vibo viaggia con il motore a mille, merito tutto suo che trova la giusta sintonia con tutti gli attaccanti, provando anche primi tempi con palla staccata che non rientrano nelle sue caratteristiche base. Si perde un po’ dal terzo set in poi anche in difesa, ma c’è davvero tanto di suo in questo ”miracolo” Vibo.
    Rizzo voto 5,5. Fronteggiare i cannonieri umbri non è mai facile e anzi, pur essendo bersagliato, è bravo a tenere in ricezione, ma 4 ace diretti sono davvero tanti e soprattutto in difesa più di una volta da la sensazione di essere un po’ fuori posizione. LEGGI TUTTO

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    Il Pagellone di Paolo Cozzi – San Karlitzek salva Modena, Vettori e Randazzo da incubo

    Di Paolo Cozzi
    Mercoledì di volley quello andato in scena ieri in Superlega maschile, con due recuperi e un posticipo. C’era molta attesa per Perugia che, dopo la sconfitta subita a Monza al rientro dalla pausa forzata di tre settimane, rischiava un altro cappotto contro Milano; ma dopo un primo set a marcia ridotta, i ragazzi di Heynen si sciolgono e ritrovano e ritrovano i giusti automatismi per portare a casa i tre punti in palio e riprendere la corsa in campionato. Mattatore della serata il cubano Leon (voto 9) che dimostra di essere più forte anche del virus e si porta a casa un bottino di ben 27 punti, con anche una discreta prova in ricezione.
    Rispetto al match con Monza la squadra si muove meglio, e il ritorno al palleggio di Travica (voto 7,5) dà una sensazione di sicurezza in più. Bene l’ingresso di Solé (voto 8) che porta una ventata di potenza in attacco e di spunti a muro, mentre si perde nelle nebbie milanesi Russo (voto 5) che chiude mestamente con 2 punti. Si rivede come titolare anche Atanasijevic (voto 7) e questa è una bella notizia per tutti i tifosi perugini, anche perché il capitano gioca in maniera convincente dopo i mille problemi post-operazione al ginocchio.
    In casa meneghina l’assenza di Patry pesa come un macigno, ma non può essere un alibi per una squadra che fatica a trovare risposte positive dalla sua panchina. Per una volta che la ricezione tiene bene, Sbertoli (voto 5,5) non riesce a far girare i suoi attaccanti, e a poco valgono gli stravolgimenti di Piazza che schiera Ishikawa (voto 6,5) opposto: nonostante la buona volontà, il giapponese incappa in tanti errori gratuiti. Ci prova Maar a dare un riferimento in attacco, ma nei momenti chiave gli manca sempre il guizzo giusto; guizzo che manca anche a Kozamernik (voto 5) che al centro della rete, dopo alcune belle partite, non incide a muro e viene letto bene in attacco.
    A Trento va in scena invece la partita delle polemiche, con i padroni di casa costretti causa di forza maggiore a presentarsi in campo senza i due palleggiatori a disposizione e schierare in regia il bomber Nimir Abdel-Aziz, nel ruolo che ha ricoperto nella prima parte della sua carriera. Se il muro tiene a galla i trentini fino all’ultimo, manca una spinta in più dalla battuta per portare a casa il risultato. Bene comunque Michieletto (voto 7), al rientro dopo una lunga assenza, e bene anche Podrascanin (voto 7) al centro, positivo sia in attacco che a muro.
    Chi fatica ancora tanto a carburare è Lucarelli (voto 5,5) che continua a stentare molto in attacco, anche se poi è bravo a restare lucido e ad aiutare la sua squadra negli altri fondamentali. La classifica spaventa, ma credo fortemente che se Trento avrà la forza di non farsi prendere dal panico, riuscire a superare una situazione cosi complicata sarà un plus che compatterà la squadra verso un girone di ritorno da gran protagonista.
    Per Vibo Valentia continua invece il sogno, con un sestetto che mai come quest’anno gioca bene fuori dalle mura amiche. Nel giorno in cui la ricezione diventa una stazione della via crucis, Saitta (voto 8,5) è bravo ad armarsi di pazienza e giocare pulito, cercando di mettere i suoi attaccanti nella condizione migliore per fare punto. Rossard (voto 9) continua a essere la rivelazione di questa prima parte di Superlega, determinante in ogni fondamentale, e con lui cresce molto anche Defalco (voto 7) seppur più in difficoltà in ricezione. Se Aboubacar (voto 5) continua a sembrare l’oggetto misterioso di questa squadra subendo ben 7 muri, salta completamente in ricezione anche Rizzo (voto 5), ma la squadra è in fiducia e Baldovin ha ancora a disposizione l’arma Lyneel…
    Nell’ultimo match di giornata tornano finalmente in campo Cisterna e Modena, con i pontini che possono finalmente schierare Sabbi (voto 5) nella loro rincorsa alla salvezza. Se l’opposto pontino è ancora lontano dalla forma fisica migliore, è il quarantunenne Sottile (voto 8) a prendersi il palcoscenico e a innestare il braccione di Szwarc (voto 8,5) a suon di tese al centro. Chi proprio non decolla è Randazzo (voto 4,5) che affossa una prestazione di per se già deficitaria con 5 errori diretti in attacco, 5 ace subiti e 5 battute sbagliate…
    In casa modenese è ancora una volta San Moritz Karlitzek (voto 8) a togliere le castagne dal fuoco e a vestire le parti del bomber di razza con una prova di grande spessore, anche se non supportata dai numeri. Chi manca completamente è Vettori (voto 4,5) che chiude una prova incolore con 4 gratuiti in attacco e 4 murate subite, mentre finalmente si rivede un Mazzone (voto 7,5) positivo e capace di chiudere con 5 muri personali. LEGGI TUTTO

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    Il Pagellone di Paolo Cozzi – Stern fenomenale, Piano in giornata no

    Di Paolo Cozzi
    Solo tre partite andate in scena in questo fine settimana, in un periodo complicato per tutte le squadre che non riescono a dare continuità al lavoro in palestra, ma che permette alla Superlega maschile di arrivare al giro di boa, pur tra mille difficoltà. Difficile pensare che la classifica esprima appieno tutti i valori effettivi del campionato, ma anche da quest’ultima giornata si possono trarre indicazioni preziose per capire lo stato di forma e il sentiment delle varie squadre.
    Nell’anticipo di sabato fra Milano e Piacenza primo squillo di tromba importante per gli uomini di Bernardi, che oltre a vincere fuori casa riescono ad imporsi su una diretta pretendente alle prime posizioni. Come già dimostrato nelle partite precedenti, la Gas Sales Bluenergy soffre nei momenti caldi del set, non ha ancora la tempra che il nuovo coach sta provando a forgiarle addosso, ma seppur con qualche affanno riesce a portare a casa 3 punti chiave.
    Nonostante 6 errori diretti è Grozer (voto 8) il trascinatore di Piacenza, grazie anche ad una battuta sempre incisiva. Bene il duo laterale formato da Clevenot e Russell (voto 7,5 per entrambi), che oltre a dare continuità in attacco sfoderano anche una buona prestazione in seconda linea. Se i centrali piacentini hanno smesso di essere oggetti fantasma nel campo e sono tornati protagonisti, molto del merito va a Michele Baranowicz (voto 8,5), che non sarà ancora al 100% della condizione, ma riesce a sfruttare al meglio tutte le sue bocche da fuoco.
    Per Milano una brutta battuta d’arresto, anche se ovviamente l’infortunio occorso a Patry ha avuto un suo peso specifico sul prosieguo del match. Ma si sa, nella pallavolo gli alibi servono a poco e comunque il francese non stava giocando un partitone. Con tutto il peso dell’attacco sulle loro spalle, Maar e Ishikawa (voto 7+ per loro) ci provano fino all’ultimo, attaccando tanto e sbagliando poco, e dando anche un buon contributo in ricezione. Manca tanto il muro in casa milanese, con Kozamernik (voto 6,5) autore di un solo block e Piano (voto 5) che incappa nella classica giornata no, chiudendo senza muri e con un modesto 50% in attacco. Se a questo aggiungiamo che gli ingressi di Basic (voto 5) e Weber (voto 4,5) non hanno dato i risultati sperati, viene da pensare che quest’anno in casa Allianz la coperta sia molto corta…
    Nel match dell’Arena di Monza tra Vero Volley e Perugia arriva la prima sconfitta in campionato per gli umbri, che al primo match dopo 3 settimane di stop fra quarantena e casi Covid dimostrano come anche una supercorazzata abbia bisogno di tempo e lavoro in palestra per restare tale. Ottima Monza a cogliere l’occasione, senza tremare di fronte al blasone dell’avversario, e a dare una svolta al proprio campionato con la terza vittoria nelle ultime 4 partite.
    Finalmente Galassi (voto 10) dimostra secondo me il suo vero potenziale, personalmente in attacco lo ritengo fra i migliori in assoluto al centro, ma si era un po’ perso negli ultimi anni. Ieri invece ha risposto da grande alle sollecitazioni del suo palleggiatore, chiudendo il match come top scorer e dimostrandosi lucido e pronto anche a muro. Ma è tutta Monza che gira bene, con una battuta sempre insidiosa a fronte di pochi errori e un attacco che viaggia a ritmi elevati grazie a un Orduna (voto 8,5) bravo a pilotare la squadra ad alte velocità. Bene anche Dzavoronok (voto 8), che trova anche un paio di diagonali strette da standing ovation nel corso del match. Se poi Holt (voto 5) trovasse un po’ di continuità al centro… ecco che la macchina affidata a Eccheli smetterebbe i panni di utilitaria per diventare una splendida berlina.
    Sconfitta che non fa male ai perugini, ma li obbliga a trovare soluzioni in fretta, visto che saranno in campo già mercoledi con Milano. L’assenza di Travica pesa, è innegabile, e, ripeto, di attenuanti la Sir ne ha veramente a iosa. Ma i dati nel complesso, nonostante tutto, non sono terrificanti: è mancata soprattutto la lucidità e la cattiveria nei momenti chiave, a cui la squadra è giunta un po’ troppo in affanno. Leon e Plotnytskyi (voto 7) ci provano insieme a Russo (voto 7,5), ma all’appello mancano le forze di Ter Horst (voto 5,5) e di Ricci (voto 5), apparso davvero in grandi difficoltà al centro della rete.
    Nel terzo e ultimo match di giornata una bella Padova vince il derby veneto a Verona, inguaiando una squadra che, dopo aver tagliato Boyer, rischia di ritrovarsi impantanata in acque che non le appartengono ma che potrebbero farle male. Partita molto combattuta, con set tiratissimi decisi per una manciata di palloni, in cui spicca la prova di Stern (voto 9) che chiude con 30 punti e il 60% in attacco. Ma è tutta la squadra patavina che gira bene grazie ad uno Shoji (voto 8) finalmente veloce ma anche preciso. Dopo alcune prove incolori torna protagonista al centro della rete Volpato (voto 8,5), killer in attacco e presente a muro, mentre ormai non è più una sorpresa il giovane Bottolo (voto 7,5) autore di una prova concreta sia in attacco che in ricezione, fondamentale che resta comunque il suo tallone d’Achille.
    In casa scaligera non basta la prova sontuosa di sua maestà Kaziyski (voto 8) per risollevare le sorti di una squadra che appare in grosse difficoltà. L’attacco funziona anche bene, con il centrale Aguenier (voto 8,5) che è pressoché infermabile, ma a muro la squadra latita, mentre servirebbero tantissimo i muri di Caneschi (voto 5). Per il resto, prova discreta anche per il nuovo arrivato, il danese Jensen (voto 6,5), ma è nei momenti chiave che alla squadra manca quel qualcosa in più che aiuterebbe ad indirizzare i set dalla propria parte. Risolto in settimana il caso Boyer, dovrebbe tornare la tranquillità in casa gialloblu, e permettere alla squadra di lavorare più serenamente. LEGGI TUTTO

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    Il Pagellone di Paolo Cozzi – Christenson quasi perfetto, Leal in difficoltà

    Di Redazione
    Ancora un weekend con tanti problemi di programmazione quello andato in porto in Superlega maschile, anche se la decisione di far giocare il più possibile le squadre disponibili ha permesso comunque agli appassionati di godersi delle belle partite. La classifica quindi passerà in secondo piano per qualche settimana, fino a che tutte le squadre torneranno a ritmo pieno e si potranno avere idee più chiare sui reali valori delle varie compagini.
    Proprio in quest’ottica, il primo match portato a termine è stato Modena-Padova, anticipo della settima giornata di ritorno, con i padroni di casa che faticano non poco contro una buona Kioene, che per due set lotta alla pari con i più quotati gialloblu. Uomo chiave del match il palleggiatore Christenson (voto 9,5), pressoché perfetto e che chiude con ben 9 punti. Non solo lo statunitense è preciso in battuta e a muro, ma si toglie anche lo sfizio di 4 punti in attacco, oltre ad alcune alzate davvero illeggibili per il muro avversario. Un vero piacere vederlo giocare cosi, lui che ogni tanto nei momenti cruciali del match perde fluidità di palleggio.
    Bene anche Vettori (voto 7), ieri chiamato spesso in causa anche nei momenti caldi del match, peccato per le 5 murate subite, troppe per un top player. Ottimo, come spesso accaduto in questa stagione, Karlitzek (voto 8), che con i suoi servizi più di una volta toglie le castagne dal fuoco ai suoi. Chi fatica un po’ è Petric (voto 5,5), ma in alcune situazioni il serbo ha stupito per dinamismo e potenza, non male per un “vecchietto”.
    Padova fatica in attacco e sbanda paurosamente in ricezione, ma con il muro riesce a rimanere a galla e a provarci. Stern (voto 7) è un ottimo terminale per il suo palleggiatore che sembra più preciso rispetto alle ultime uscite, anche se forse sono da rivedere alcune scelte nei finali di set. Il giovane Bottolo (voto 7,5) trova dei colpi d’autore, permettendosi di passare sopra il muro un paio di volte e presentandosi al PalaPanini con una diagonale nel metro e mezzo. Ora deve lavorare tanto in ricezione, dove è il bersaglio numero uno per tutti i battitori. Chi fatica tanto è invece il polacco Wlodarczyk (voto 5), che dovrebbe dare esperienza al reparto degli schiacciatori e invece risulta spesso in difficoltà e negativo al servizio.
    Sorprende invece il tonfo interno di Piacenza, in una stagione che finora è stata avara di soddisfazioni per una squadra che aveva ben altre ambizioni a bocce ferme. Solo Clevenot (voto 7) riesce a essere un punto di riferimento per Baranowicz, ma in compenso in ricezione offre una prestazione da notte horror. Manca anche l’apporto di Grozer (voto 5), che non solo si ferma ad un modesto 32% in attacco, ma lo condisce con 4 errori diretti e 4 murate. Bella prova al centro per Candellaro (voto 7,5), finalmente servito con continuità al centro e sempre rigoroso a muro, e segnali di continuità per Russell (voto 6,5), ma da un top player come lui Bernardi si aspetta sicuramente molto di più.
    Monza trova invece un altro scalpo importante in un campionato che però la vede ancora nelle zone basse della classifica. Il nuovo allenatore Eccheli non guarda in faccia nessuno e parte con Holt (voto 6,5) e Lanza (voto 6,5) in panchina, ma sarà proprio il loro ingresso a dare la scossa ai brianzoli. Un Orduna ispirato trova buone risposte dai suoi centrali, mentre i laterali faticano un po’, ma sono bravi a mettere giù i palloni che contano permettendo alla squadra monzese di trovare tre punti importantissimi.
    Partita fuori programma anche quella fra Civitanova e Vibo Valentia, con la squadra del presidentissimo Callipo capace di scrivere una bellissima pagina di sport e di imporsi 3-1, un risultato davvero storico per la compagine calabrese che si issa perentoriamente nelle zone nobili della classifica. E pensare che la Lube era partita forte nel primo set, con un De Cecco davvero ispirato che regalava perle di rara bellezza. In sé Civitanova non gioca male, chiude con il 55% in attacco e riceve meglio degli avversari, però gioca a sprazzi, sembra un gatto sornione che aspetta di mangiare la preda, ma la preda sfodera una prova tutto cuore e a suon di difese ed ace porta a casa la posta piena.
    Per il trio di palla alta è il solo Rychlicki (voto 6,5)  a superare il 50% e a dare continuità alla sua prova con 2 muri e anche delle buone ricezioni. Più in difficoltà il duo cubano Leal-Juantorena (voto 5,5), sotto pressione in ricezione e meno lucido del solito in attacco. Bene invece il gioco al centro, con Anzani (voto 7) cecchino implacabile dal centro rete e Simon (voto 7,5) come al solito mano pesante in attacco e in battuta.
    Vibo merita un 10 di squadra, per la grinta e l’atteggiamento messo in campo, per questo inizio di campionato davvero sorprendente. Stesso voto per coach Baldovin, un allenatore magari poco appariscente ma che sta dando un suo personale contributo alla crescita della squadra. Per quanto riguarda i giocatori, Rossard (voto 9) merita la standing ovation: potenza, colpi di precisione, solidità in ricezione e una battuta ingestibile. Ottimo anche Cester (voto 8), giocatore completo che mi piace moltissimo, che non spreca più energie a bisticciare con le alzate di Saitta (poche e basse) ma si mette a disposizione dei compagni e chiude con 5 muri tetto contro la sua ex squadra.
    Bravo anche Saitta (voto 9), che zitto zitto si sta togliendo delle gran belle soddisfazioni in questa stagione vibonese. Il gioco al centro è il suo tallone d’Achille, ma quest’anno è bravo ad andare oltre i suoi limiti e a sfruttare al meglio un attaccante puro come Chinenyeze (voto 8,5). Unica nota dolente Aboubacar, molto falloso e apparso il tassello debole di questa squadra partita per salvarsi e che sta raccogliendo consensi in ogni palazzetto d’Italia. LEGGI TUTTO