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    Il Pagellone di Paolo Cozzi – Stern fenomenale, Piano in giornata no

    Di Paolo Cozzi
    Solo tre partite andate in scena in questo fine settimana, in un periodo complicato per tutte le squadre che non riescono a dare continuità al lavoro in palestra, ma che permette alla Superlega maschile di arrivare al giro di boa, pur tra mille difficoltà. Difficile pensare che la classifica esprima appieno tutti i valori effettivi del campionato, ma anche da quest’ultima giornata si possono trarre indicazioni preziose per capire lo stato di forma e il sentiment delle varie squadre.
    Nell’anticipo di sabato fra Milano e Piacenza primo squillo di tromba importante per gli uomini di Bernardi, che oltre a vincere fuori casa riescono ad imporsi su una diretta pretendente alle prime posizioni. Come già dimostrato nelle partite precedenti, la Gas Sales Bluenergy soffre nei momenti caldi del set, non ha ancora la tempra che il nuovo coach sta provando a forgiarle addosso, ma seppur con qualche affanno riesce a portare a casa 3 punti chiave.
    Nonostante 6 errori diretti è Grozer (voto 8) il trascinatore di Piacenza, grazie anche ad una battuta sempre incisiva. Bene il duo laterale formato da Clevenot e Russell (voto 7,5 per entrambi), che oltre a dare continuità in attacco sfoderano anche una buona prestazione in seconda linea. Se i centrali piacentini hanno smesso di essere oggetti fantasma nel campo e sono tornati protagonisti, molto del merito va a Michele Baranowicz (voto 8,5), che non sarà ancora al 100% della condizione, ma riesce a sfruttare al meglio tutte le sue bocche da fuoco.
    Per Milano una brutta battuta d’arresto, anche se ovviamente l’infortunio occorso a Patry ha avuto un suo peso specifico sul prosieguo del match. Ma si sa, nella pallavolo gli alibi servono a poco e comunque il francese non stava giocando un partitone. Con tutto il peso dell’attacco sulle loro spalle, Maar e Ishikawa (voto 7+ per loro) ci provano fino all’ultimo, attaccando tanto e sbagliando poco, e dando anche un buon contributo in ricezione. Manca tanto il muro in casa milanese, con Kozamernik (voto 6,5) autore di un solo block e Piano (voto 5) che incappa nella classica giornata no, chiudendo senza muri e con un modesto 50% in attacco. Se a questo aggiungiamo che gli ingressi di Basic (voto 5) e Weber (voto 4,5) non hanno dato i risultati sperati, viene da pensare che quest’anno in casa Allianz la coperta sia molto corta…
    Nel match dell’Arena di Monza tra Vero Volley e Perugia arriva la prima sconfitta in campionato per gli umbri, che al primo match dopo 3 settimane di stop fra quarantena e casi Covid dimostrano come anche una supercorazzata abbia bisogno di tempo e lavoro in palestra per restare tale. Ottima Monza a cogliere l’occasione, senza tremare di fronte al blasone dell’avversario, e a dare una svolta al proprio campionato con la terza vittoria nelle ultime 4 partite.
    Finalmente Galassi (voto 10) dimostra secondo me il suo vero potenziale, personalmente in attacco lo ritengo fra i migliori in assoluto al centro, ma si era un po’ perso negli ultimi anni. Ieri invece ha risposto da grande alle sollecitazioni del suo palleggiatore, chiudendo il match come top scorer e dimostrandosi lucido e pronto anche a muro. Ma è tutta Monza che gira bene, con una battuta sempre insidiosa a fronte di pochi errori e un attacco che viaggia a ritmi elevati grazie a un Orduna (voto 8,5) bravo a pilotare la squadra ad alte velocità. Bene anche Dzavoronok (voto 8), che trova anche un paio di diagonali strette da standing ovation nel corso del match. Se poi Holt (voto 5) trovasse un po’ di continuità al centro… ecco che la macchina affidata a Eccheli smetterebbe i panni di utilitaria per diventare una splendida berlina.
    Sconfitta che non fa male ai perugini, ma li obbliga a trovare soluzioni in fretta, visto che saranno in campo già mercoledi con Milano. L’assenza di Travica pesa, è innegabile, e, ripeto, di attenuanti la Sir ne ha veramente a iosa. Ma i dati nel complesso, nonostante tutto, non sono terrificanti: è mancata soprattutto la lucidità e la cattiveria nei momenti chiave, a cui la squadra è giunta un po’ troppo in affanno. Leon e Plotnytskyi (voto 7) ci provano insieme a Russo (voto 7,5), ma all’appello mancano le forze di Ter Horst (voto 5,5) e di Ricci (voto 5), apparso davvero in grandi difficoltà al centro della rete.
    Nel terzo e ultimo match di giornata una bella Padova vince il derby veneto a Verona, inguaiando una squadra che, dopo aver tagliato Boyer, rischia di ritrovarsi impantanata in acque che non le appartengono ma che potrebbero farle male. Partita molto combattuta, con set tiratissimi decisi per una manciata di palloni, in cui spicca la prova di Stern (voto 9) che chiude con 30 punti e il 60% in attacco. Ma è tutta la squadra patavina che gira bene grazie ad uno Shoji (voto 8) finalmente veloce ma anche preciso. Dopo alcune prove incolori torna protagonista al centro della rete Volpato (voto 8,5), killer in attacco e presente a muro, mentre ormai non è più una sorpresa il giovane Bottolo (voto 7,5) autore di una prova concreta sia in attacco che in ricezione, fondamentale che resta comunque il suo tallone d’Achille.
    In casa scaligera non basta la prova sontuosa di sua maestà Kaziyski (voto 8) per risollevare le sorti di una squadra che appare in grosse difficoltà. L’attacco funziona anche bene, con il centrale Aguenier (voto 8,5) che è pressoché infermabile, ma a muro la squadra latita, mentre servirebbero tantissimo i muri di Caneschi (voto 5). Per il resto, prova discreta anche per il nuovo arrivato, il danese Jensen (voto 6,5), ma è nei momenti chiave che alla squadra manca quel qualcosa in più che aiuterebbe ad indirizzare i set dalla propria parte. Risolto in settimana il caso Boyer, dovrebbe tornare la tranquillità in casa gialloblu, e permettere alla squadra di lavorare più serenamente. LEGGI TUTTO

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    Il Pagellone di Paolo Cozzi – Christenson quasi perfetto, Leal in difficoltà

    Di Redazione
    Ancora un weekend con tanti problemi di programmazione quello andato in porto in Superlega maschile, anche se la decisione di far giocare il più possibile le squadre disponibili ha permesso comunque agli appassionati di godersi delle belle partite. La classifica quindi passerà in secondo piano per qualche settimana, fino a che tutte le squadre torneranno a ritmo pieno e si potranno avere idee più chiare sui reali valori delle varie compagini.
    Proprio in quest’ottica, il primo match portato a termine è stato Modena-Padova, anticipo della settima giornata di ritorno, con i padroni di casa che faticano non poco contro una buona Kioene, che per due set lotta alla pari con i più quotati gialloblu. Uomo chiave del match il palleggiatore Christenson (voto 9,5), pressoché perfetto e che chiude con ben 9 punti. Non solo lo statunitense è preciso in battuta e a muro, ma si toglie anche lo sfizio di 4 punti in attacco, oltre ad alcune alzate davvero illeggibili per il muro avversario. Un vero piacere vederlo giocare cosi, lui che ogni tanto nei momenti cruciali del match perde fluidità di palleggio.
    Bene anche Vettori (voto 7), ieri chiamato spesso in causa anche nei momenti caldi del match, peccato per le 5 murate subite, troppe per un top player. Ottimo, come spesso accaduto in questa stagione, Karlitzek (voto 8), che con i suoi servizi più di una volta toglie le castagne dal fuoco ai suoi. Chi fatica un po’ è Petric (voto 5,5), ma in alcune situazioni il serbo ha stupito per dinamismo e potenza, non male per un “vecchietto”.
    Padova fatica in attacco e sbanda paurosamente in ricezione, ma con il muro riesce a rimanere a galla e a provarci. Stern (voto 7) è un ottimo terminale per il suo palleggiatore che sembra più preciso rispetto alle ultime uscite, anche se forse sono da rivedere alcune scelte nei finali di set. Il giovane Bottolo (voto 7,5) trova dei colpi d’autore, permettendosi di passare sopra il muro un paio di volte e presentandosi al PalaPanini con una diagonale nel metro e mezzo. Ora deve lavorare tanto in ricezione, dove è il bersaglio numero uno per tutti i battitori. Chi fatica tanto è invece il polacco Wlodarczyk (voto 5), che dovrebbe dare esperienza al reparto degli schiacciatori e invece risulta spesso in difficoltà e negativo al servizio.
    Sorprende invece il tonfo interno di Piacenza, in una stagione che finora è stata avara di soddisfazioni per una squadra che aveva ben altre ambizioni a bocce ferme. Solo Clevenot (voto 7) riesce a essere un punto di riferimento per Baranowicz, ma in compenso in ricezione offre una prestazione da notte horror. Manca anche l’apporto di Grozer (voto 5), che non solo si ferma ad un modesto 32% in attacco, ma lo condisce con 4 errori diretti e 4 murate. Bella prova al centro per Candellaro (voto 7,5), finalmente servito con continuità al centro e sempre rigoroso a muro, e segnali di continuità per Russell (voto 6,5), ma da un top player come lui Bernardi si aspetta sicuramente molto di più.
    Monza trova invece un altro scalpo importante in un campionato che però la vede ancora nelle zone basse della classifica. Il nuovo allenatore Eccheli non guarda in faccia nessuno e parte con Holt (voto 6,5) e Lanza (voto 6,5) in panchina, ma sarà proprio il loro ingresso a dare la scossa ai brianzoli. Un Orduna ispirato trova buone risposte dai suoi centrali, mentre i laterali faticano un po’, ma sono bravi a mettere giù i palloni che contano permettendo alla squadra monzese di trovare tre punti importantissimi.
    Partita fuori programma anche quella fra Civitanova e Vibo Valentia, con la squadra del presidentissimo Callipo capace di scrivere una bellissima pagina di sport e di imporsi 3-1, un risultato davvero storico per la compagine calabrese che si issa perentoriamente nelle zone nobili della classifica. E pensare che la Lube era partita forte nel primo set, con un De Cecco davvero ispirato che regalava perle di rara bellezza. In sé Civitanova non gioca male, chiude con il 55% in attacco e riceve meglio degli avversari, però gioca a sprazzi, sembra un gatto sornione che aspetta di mangiare la preda, ma la preda sfodera una prova tutto cuore e a suon di difese ed ace porta a casa la posta piena.
    Per il trio di palla alta è il solo Rychlicki (voto 6,5)  a superare il 50% e a dare continuità alla sua prova con 2 muri e anche delle buone ricezioni. Più in difficoltà il duo cubano Leal-Juantorena (voto 5,5), sotto pressione in ricezione e meno lucido del solito in attacco. Bene invece il gioco al centro, con Anzani (voto 7) cecchino implacabile dal centro rete e Simon (voto 7,5) come al solito mano pesante in attacco e in battuta.
    Vibo merita un 10 di squadra, per la grinta e l’atteggiamento messo in campo, per questo inizio di campionato davvero sorprendente. Stesso voto per coach Baldovin, un allenatore magari poco appariscente ma che sta dando un suo personale contributo alla crescita della squadra. Per quanto riguarda i giocatori, Rossard (voto 9) merita la standing ovation: potenza, colpi di precisione, solidità in ricezione e una battuta ingestibile. Ottimo anche Cester (voto 8), giocatore completo che mi piace moltissimo, che non spreca più energie a bisticciare con le alzate di Saitta (poche e basse) ma si mette a disposizione dei compagni e chiude con 5 muri tetto contro la sua ex squadra.
    Bravo anche Saitta (voto 9), che zitto zitto si sta togliendo delle gran belle soddisfazioni in questa stagione vibonese. Il gioco al centro è il suo tallone d’Achille, ma quest’anno è bravo ad andare oltre i suoi limiti e a sfruttare al meglio un attaccante puro come Chinenyeze (voto 8,5). Unica nota dolente Aboubacar, molto falloso e apparso il tassello debole di questa squadra partita per salvarsi e che sta raccogliendo consensi in ogni palazzetto d’Italia. LEGGI TUTTO

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    ll Pagellone di Paolo Cozzi – Baranowicz porta aria nuova, Lagumdzija in giornata no

    Di Paolo Cozzi
    Domenica con sole tre partite quella appena trascorsa, nella speranza che le squadre fermate per casi di Covid-19 riescano a gestire al meglio la situazione e a tornare presto operative sui campi. Tralasciando Modena-Civitanova su cui si è già scritto, e che ha visto gli ospiti giocare una partita quasi perfetta guidata da un De Cecco sempre più ispirato, importanti segnali ieri sono giunti da Piacenza, che in rimonta ha battuto una Padova comunque positiva.
    Nella giornata del ritorno in campo di Baranowicz, il set di apertura è tutto appannaggio di Padova che domina il set e fa calare una coltre di gelo sulla squadra piacentina. Ma alla vigilia della Festa dei Morti, i padroni di casa trovano la forza per resuscitare sportivamente e step by step puntellano attacco e ricezione e grazie ad una rinnovata verve in battuta trovano tre punti sudati ma importantissimi.
    Russell (voto 6,5) parte male, ma poi ha la bravura di cancellare il primo set e ricominciare; Grozer (voto 7,5) monta il braccio delle occasioni importanti e inizia a scoppiare palloni con continuità. Ottimo Clevenot (voto 7,5) in attacco, anche se in ricezione deve crescere molto. Sicuramente l’arrivo di Baranowicz (voto 8) porta una ventata di ottimismo e anche un cambio di gioco importante, con il nuovo palleggiatore chiamato a coinvolgere maggiormente i centrali nel gioco della squadra.
    Padova dalla sua trova in Stern (voto 8) un grande terminale offensivo, ma alla lunga paga la mancanza di una alternativa al suo opposto sulle palle scontate. Ci prova Volpato (voto 7,5) al centro a dare una mano al suo palleggiatore con una gran prova in attacco, ma è nei momenti chiave che Padova fatica in ricezione, dove il giovane Bottolo (voto 5,5) subisce 6 ace e va spegnendosi nel corso del match.
    Dopo il fondamentale successo nel preliminare di Champions, Trento manda un altro squillo di tromba e si impone su una Cisterna mai doma che prova a riaprire la partita fino all’ultimo. La battuta degli ospiti crea difficoltà enormi nelle fila pontine, e come sempre è Nimir (voto 8) il miglior interprete del fondamentale. Bene l’opposto olandese in attacco, dove spicca anche la prova di Kooy (voto 7,5), in crescita netta dopo un inizio di stagione traballante. Chi fatica ancora troppo è Lucarelli (voto 6) ma anche da lui cominciano a vedersi i primi segnali di crescita e di coesione con la squadra. Unica nota stonata della partita la prova di Lisinac (voto 5) al centro, ancora molto lontano dagli standard cui ci aveva abituato lo scorso anno.
    Per Cisterna l’assenza dell’opposto titolare pesa, pesa parecchio, e non basta uno Szwarc (voto 7,5) che chiude al 59%, perché sono troppi gli errori diretti in attacco che minano la performance della squadra. Soffre tanto anche in ricezione Cisterna, con Cavaccini (voto 5) che chiude con un mesto 26% fra rice positive e perfette. Fatica tanto anche Randazzo (voto 5,5) a trovare soluzioni vincenti in attacco, mentre meglio si comporta Tillie (voto 6,5) che per lunga parte del match si sobbarca il grosso del lavoro.
    Continua la sua corsa Vibo Valentia, la vera sorpresa di questo avvio di Superlega, che piega una Monza double face, forte con le forti (vittorie con Modena e Trento) ma in netta difficoltà con le “piccole”. Bravo Saitta (voto 8) a gestire al meglio tutte le sue bocche da fuoco, spesso l’ho criticato per un modo di giocare che coinvolge poco i centrali, invece ieri ha saputo tenere bene in partita entrambi i giocatori, trovando risposte importanti in attacco e muro. Se dopo alcune partite Aboubacar (voto 6) appare in difficoltà in attacco, è il duo Defalco (voto 7,5)-Rossard (voto 8) a prendere per mano la squadra e a caricarsi le responsabilità sulle spalle.
    Ripiomba nel buio la Vero Volley, a cui non basta un Lanza (voto 9) in formato stellare per portare punti e ossigeno ad una classifica sempre più deficitaria. Se Galassi (voto 7,5) guadagna punti e muri alla causa, Lagumdzija (voto 4,5) incappa in una giornata no pesante per le sorti della sua squadra, che paga molto anche la ricezione del libero Brunetti (voto 5), ieri saltata completamente. LEGGI TUTTO

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    Il pagellone di Paolo Cozzi – De Cecco in forma super, Grebennikov c’è sempre

    Di Paolo Cozzi
    Chi si aspettava una partita combattuta, magari al quinto set, fra una Modena in crescita e una Civitanova rullo compressore si è dovuto ricredere. La Leo Shoes ha giocato bene, a tratti meglio della Lube, ma dal 20 in poi è mancata clamorosamente e soprattutto nel primo e nel terzo set ha messo in atto un vero e proprio harakiri sportivo immolandosi davanti ad una Lube tritasassi che ha chiuso con 8 muri e il 62% in attacco.
    È mancato l’apporto dei centrali ai canarini, con il duo di mezzo poco usato in attacco e decisamente in difficoltà a muro. Resta il rammarico per i padroni di casa di aver tremato nei momenti importanti, per i marchigiani invece un’altra prova importante e un ulteriore tassello di crescita nell’intesa fra squadra e De Cecco. Ma veniamo alle pagelle, partendo proprio dal palleggiatore argentino:
    CUCINE LUBE CIVITANOVA
    De Cecco voto 8,5. I suoi attaccanti volano, i suoi polsi spingono la palla alla perfezione alternando il gioco laterale al gioco al centro. Davvero un periodo di forma super per Luciano, che dimostra di poter essere il numero uno mondiale, anche se la prova del nove l’avremo quando arriverà a giocare partite con un altro peso specifico.
    Juantorena voto 8. Ha la capacità di far passare per banali giocate ad alto tasso tecnico. In attacco è concreto come sempre, è in ricezione che trova un’ottima prova chiudendo con il 69% fra positive e perfette, numeri da… grande libero!
    Leal voto 9. Sontuoso in attacco, chirurgico in battuta dove alterna più traiettorie, e per una volta anche positivo in ricezione… La versione più giovane e “deluxe” di Juantorena, uno strapotere fisico incredibile.
    Simon voto 8. Mezzo voto in meno perché in battuta litiga con il pallone, ma per il resto è letale, soprattutto in attacco dove fa vedere i sorci verdi agli avversari di reparto. Se poi è anche in giornata positiva a muro… sono guai per tutti.
    Anzani voto 7. Continuo a pensare che questa Lube punti molto sulla fisicità, ma grazie a Simone è anche molto forte sul muro sempre ben organizzato. Con De Cecco sembra essersi messo alle spalle un paio di stagioni non al top, molto bene anche in chiave azzurra.
    Rychlicki voto 8. Continua il processo di crescita per l’opposto lussemburghese, che piano piano comincia a essere sempre più presente nelle trame del gioco marchigiano. Manca ancora un po’ il suo apporto a muro, ma arriverà!
    Balaso voto 7. Ancora una buona prova per il libero azzurro, che in fase di ricezione dà tanta solidità e rimane estremamente lucido in difesa e nel gestire i secondi tocchi.
    LEO SHOES MODENA
    Petric voto 8. Che bello vedere il campione serbo esprimersi a questi livelli con continuità. Dopo un anno in chiaroscuro a Milano, lo schiacciatore è tornato su standard altissimi, alternando diagonali potenti a mani e fuori chirurgici. Soffre un po’ troppo in ricezione, ma contro i bombardieri Lube capita praticamente a tutti!
    Vettori voto 6,5. Torna a incartarsi con la battuta, sbagliandone quasi il 50%, ma per il resto sembra aver ritrovato fiducia e colpi. Ottimo segnale per una Modena che si dovrà appoggiare spesso ai suoi attacchi per provare a restare fra le “Big 4”.
    Karlitzek voto 6,5. La prova è buona, meriterebbe qualcosa di più anche perché a tratti Modena gioca proprio bene, ma forse nei momenti topici dei set manca un pelo di abitudine a giocare certi palloni con continuità.
    Micah Christenson voto 5. Per lunghi tratti gestisce la squadra al meglio, facendola viaggiare a gran velocità. Ma nei momenti chiave dà sempre la sensazione di perdere un po’ di precisione e fluidità nelle alzate, oltre a fare scelte tattiche non sempre condivisibili.
    Stankovic voto 5. Dal grande ex ci si aspettava una partita decisamente più concreta, invece in attacco viene usato con il contagocce e a muro non riesce mai a tamponare gli attacchi avversari e a leggere le alzate di de Cecco.
    Mazzone voto 4,5. Come il compagno di reparto, esce presto dalla partita, nella quale non riesce mai a lasciare il proprio segno.
    Grebennikov voto 7,5. Difende sui 5 metri una pipe di Leal senza muro come fosse la cosa più facile del mondo, dò sempre la sensazione di essere al posto giusto nel momento giusto. Che dire… un incredibile valore aggiunto per i canarini. LEGGI TUTTO

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    Il Pagellone di Paolo Cozzi – Vettori rigenerato, Ishikawa si inceppa

    Di Paolo Cozzi
    Settima giornata di campionato andata in cascina con Civitanova e Perugia che fuggono via, scavando un solco enorme con le inseguitrici. Modena vince su un campo molto ostico, Piacenza resuscita in terra calabra e vede forse i primi spiragli di luce in fondo al tunnel, tunnel nel quale precipita la Itas Trentino, che perde anche a Monza e sprofonda in zone della classifica che non le appartengono. Bene anche Verona, che sembra in crescita e tiene a bada una Cisterna che, seppur con un sestetto in emergenza, trova unione di intenti e strappa un punto importante.
    Ma veniamo alle partite, partendo da Lube-Milano che doveva essere uno scontro al vertice per verificare le ambizioni dei milanesi e si è invece trasformata in una passerella dei marchigiani che respingono al mittente le velleità di classifica degli ospiti. De Cecco (voto 8,5) fa danzare i suoi attaccanti e permette loro di chiudere con un ottimo 58% di squadra, trovando l’occasione per incrementare il gioco su Rychlicki (voto 8), finalmente attore protagonista e non solo comparsa. Solo la ricezione fatica un po’, con il duo cubano davvero sotto pressione, ma alla loro performance fa da contraltare la prova di Balaso (voto 8) in formato nazionale.
    Per Milano è notte fonda, con il solo reparto dei centrali capace di trovare la via del taraflex con continuità. Patry (voto 5) non va oltre i 7 punti personali, e anche il nipponico Ishikawa (voto 4,5), fino a ieri autentico trascinatore della squadra, si inceppa e fatica parecchio sia in attacco che in battuta. Ci prova Maar (voto 6) a tenere a galla il trio di banda, ma il 27% in ricezione indica che per Sbertoli al palleggio è stata una giornata di tanta corsa e fatica.
    Nonostante l’assenza per Covid di due giocatori titolari (più Colaci tenuto a riposo precauzionale), Perugia non si fa sorprendere e in versione cinica e spietata spazza via le speranze di Ravenna. Ancora una volta Travica (voto 8,5) fa viaggiare l’attacco su un livello stellare, spinto da un Leon (voto 9) che per lunghi tratti del match sembra un alieno. Bene il gioco al centro (voto 7) ma lo zero nella casella dei muri costa un punto in pagella alla coppia italiana.
    Per Ravenna una prova tutto sommato positiva contro uno squadrone creato per vincere, con Recine (voto 8,5) che sotto gli occhi di papà Cisco sfodera una prova mundial tutta tecnica. Ci prova anche Pinali (voto 6) ad infastidire i perugini, ma manca un giocatore da palla alta da sfruttare nei momenti chiave.
    Modena espugna la Kioene Arena di Padova, palazzetto che più volte è risultato ostico per i canarini, e lo fa dando continuità di gioco e coralità di squadra. Continua la crescita di Vettori (voto 8,5) ormai rigenerato dalla cura Giani, ma è tutta la squadra ad aver l’atteggiamento giusto a partire dal servizio, ieri sera determinante. Tira il fiato dopo alcune partite Petric (voto 6), ieri sera molto in difficoltà già a partire dalla ricezione, e anche Grebennikov (voto 6) chiude lontano dai suoi standard.
    A Padova non basta la solita grande prova di Danani (voto 8) in ricezione per garantire a Shoji continuità. I centrali Vitelli e Volpato (voto 5,5) faticano ad essere protagonisti e non basta la verve di un positivo Bottolo (voto 7) per tentare di fermare i gialloblu.
    Servono 5 set agli scaligeri della NBV Verona per stoppare la voglia di Cisterna, partita forse non bellissima con i due palleggiatori Spirito e Seganov (voto 5) ieri molto imprecisi, ma combattuta sul piano del punteggio. Finalmente Jaeschke (voto 8,5) si lascia alle spalle due anni da incubo causa infortuni e prende per mano una Verona mai doma, che trova nell’eterno Kaziyski (voto 7) un altro trascinatore soprattutto nei momenti clou. Manca Boyer (voto 5), positivo solo al servizio, allora ecco salire sugli scudi Caneschi (voto 8) finalmente autore di una prova concreta a muro e in attacco.
    Latina paga come detto un Seganov impreciso, ma pur nella difficoltà di giocare con un centrale riciclato da opposto trova la forza di prendersi un punto. Krick (voto 8,5) al centro è una sentenza, Szwarc (voto 7,5) incorre in qualche errore e murata di troppo, ma ci prova e non cerca alibi trovando comunque una buona prova. Infine Randazzo (voto 8) che diventa l’unico terminale di palla alta e tiene a galla l’attacco dei laterali pontini.
    Una Monza dai mille volti stoppa una Trento ormai in crisi aperta di risultati, e si riporta in zone meno pericolose della classifica. L’attacco e il muro sono ancora una volta punti fermi nel gioco dei monzesi, ma è sempre la ricezione a soffrire troppo; bravissimo Orduna (voto 8) a far chiudere i suoi attaccanti con il 56% di squadra. Ottimo anche l’apporto di Lagumdzjia (voto 8), seppur con qualche errore diretto di troppo, e di Sedlacek (voto 7,5) jolly pescato dalla panchina.
    Per Trento, come detto, un’altra sconfitta sonora che porterà sicuramente ad un bel faccia a faccia in spogliatoio questa settimana… I numeri sono comunque discreti, con un attacco che chiude al 55% e una buona battuta. Rispetto al match con Perugia mi piace meno Giannelli (voto 5,5), che dimentica completamente i centrali e fatica nel trovare la palla con Lucarelli (voto 5), ancora una volta apparso in estrema difficoltà in ricezione e evanescente in attacco. Bene Nimir (voto 8,5), insieme a Kooy l’unico faro nel buio che avvolge l’Itas.
    Resuscita infine Piacenza sul campo della Tonno Callipo, dove Grozer (voto 9) entra in modalità terminator e risulta infermabile. Finalmente torna a ruggire Russell (voto 8), lucido in attacco e positivo in ricezione, mentre naufraga la linea dei centrali Candellaro e Polo (voto 4,5) anche a causa di un’evidente mancanza di intesa con il palleggiatore.
    Vibo lotta e ci prova, ma non bastano i guizzi di un eccellente Rossard (voto 8,5) per tenere vive le speranze giallorosse di tie break. Spiace vedere un esperto giocatore come Cester (voto 4,5) avulso dalla squadra, vero è che la palla di Saitta al centro proprio non si addice al suo braccio veloce e lo innervosisce, ma potrebbe essere molto utile ai compagni anche solo a muro e battuta. LEGGI TUTTO

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    Il Pagellone di Paolo Cozzi – Potke e Lisinac super, ma la vince Leon

    Di Paolo Cozzi
    Sesta giornata di Superlega maschile andata in porto con una Perugia tritatutto, che resta a punteggio pieno uscendo a testa alta dalla BLM Group Arena di Trento. Partita combattuta, ma ancora ricca di errori e pause, che indica quanto le squadre siano ancora lontane dalla loro condizione migliore. Bene Civitanova che resta in scia agli umbri e asfalta Padova, che dopo un avvio di campionato interessante si trova a navigare in acque pericolose. Continua la marcia di Milano, che forse non ha ancora il passo delle prime della classe, ma lotta, soffre e porta a casa un match contro una Verona che seppur senza Boyer dimostra di essere entrata in palla rispetto ad inizio stagione.
    Male, malissimo invece Monza, che sprofonda in quel di Cisterna e si ritrova a languire in una zona della classifica che non le appartiene, resuscitando una squadra che veniva da ben 5 sconfitte consecutive. Modena porta a casa l’intera posta nel derby emiliano approfittando di una Piacenza allo sbando, che in attesa del tesseramento di Baranowicz (forza Bara, ti aspetto presto in campo!), schiera il secondo palleggiatore Izzo. Ancora una vittoria in trasferta infine per i vibonesi della Callipo, che rimontano un tie break quasi perso e si dimostrano autentica rivelazione di questa prima parte di Superlega riuscendo a tenere a freno la voglia della Ravenna targata Bonitta.
    Ma veniamo alle pagelle di Trento-Perugia, con i padroni di casa che attaccano molto meglio, ma regalano troppi errori diretti e non approfittano di una ricezione migliore degli avversari.
    Foto Lega Pallavolo Serie A
    ITAS TRENTINO
    Nimir voto 7. Buona prova del forte opposto olandese, che prova anche a limitare il numero di errori in attacco spolverando pallette e pallonetti apprezzati da coach Lorenzetti. 24 punti e una buona continuità, forse è mancato un po’ in battuta, dove ha trovato un solo ace.
    Giannelli voto 7+. Gioca una partita molto intelligente e infatti la squadra chiude con il 54% in attacco. Usa molto bene il gioco al centro, anche se spesso lo fa con la palla staccata e ormai è diventato un segnale importante per il muro avversario. Grintoso e lottatore, ci crede fino alla fine.
    Kooy voto 7,5. Se non fosse per i 4 errori diretti in attacco, la sua sarebbe una gran partita chiusa con il 57% in attacco, il 63% in ricezione, un muro e due ace. Ci si chiedeva quale potesse essere la sua tenuta nei big match, oggi ha dimostrato di essere pronto per un palcoscenico importante.
    Podrascanin voto 8. Con un Lucarelli non ancora in condizione il gioco si sposta maggiormente al centro, e lui ne approfitta per far viaggiare il braccione e trovare con continuità il taraflex perugino. Bene anche a muro e in battuta, dove è sempre molto pericoloso.
    Lisinac voto 8. Come il suo compagno  di reparto, viaggia su percentuali bulgare in attacco ed è bravo a sporcare tanti palloni a muro.
    Lucarelli voto 5,5. parte con una diagonale strettissima che esalta i 600 presenti, ma poi in attacco fatica tanto e perde lucidità. Meglio in ricezione, dove subisce sì 4 ace ma chiude con il 63% fra positive e perfette. È in difficoltà e si vede anche in un paio di occasioni in difesa, ma ha l’atteggiamento di quello che vuol tornare a fare la differenza presto.
    Rossini voto 5,5. in ricezione fatica parecchio contro i bombardieri perugini, anche se è vero che di campo se ne prende parecchio. Meglio in difesa dove è sempre reattivo, anche se ha sulla coscienza un mancato intervento sul finale di quarto set che poteva cambiare le sorti del match.
    Foto Lega Pallavolo Serie A
    SIR SAFETY CONAD PERUGIA
    Leon voto 8,5. In attacco è meno letale di altre volte, e in ricezione – dove è il bersaglio principe – barcolla, ma quando va in battuta è una mina vagante e fa male, davvero tanto.
    Ter Horst voto 7. Mezzo voto in meno perché al servizio è veramente una tassa per la sua squadra, però per il resto si sta dimostrando un giocatore molto duttile, e da opposto sta dimostrando una buona gestione dell’attacco anche da seconda linea.
    Plotnytskyi voto 6. In grossa difficoltà in attacco, dove regala anche 3 errori gratuiti, ma bene in ricezione e battuta, dove è sempre pericoloso. La sensazione è che debba trovare ancora la palla giusta con Travica, poi sarà ancora più temibile.
    Travica voto 7. La squadra ancora non gira a pieno regime in attacco, la pipe non è ancora fluida e deve crescere ancora molto l’intesa con qualche compagno, però ha voglia di provare: ne è la prova una “sette” giocata dai 4 metri in un momento chiave di fine quarto set. È un lottatore nato, se Perugia è a punteggio pieno è anche merito suo.
    Solé voto 5,5. Partita anonima per il forte centrale che però in attacco soffre parecchio: un po’ perché l’intesa con Travica deve crescere, un po’ perché ben marcato soprattutto sugli attacchi verso zona 1.
    Russo voto 7. Poco usato in attacco, dove comunque è bravo a farsi trovare pronto, è a muro che si apprezza maggiormente: oltre a 4 muri personali guida bene tutta la linea. Molto positiva l’alternanza di battuta flot e servizio con taglio spin.
    Colaci voto 5,5. Partita complicatissima per il forte libero umbro che chiude con un mesto 6% di perfette e l’11% di positive. Si rifà in difesa, ma la sensazione è che questa notte se li sarà sognati i battitori trentini, pur andando a dormire con 3 punti in saccoccia! LEGGI TUTTO

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    Il Pagellone di Paolo Cozzi – Piccinelli non sfigura, Sottile ultimo a mollare

    Di Paolo Cozzi
    Ancora un turno infrasettimanale per la Superlega, caratterizzato dai tanti tie break e dalla supremazia del duo Civitanova-Perugia, che al momento paiono essere le squadre più in palla nonostante il cambio di palleggiatore in estate. Al terzo posto svetta Milano, che però ancora una volta in casa fatica ad avere la meglio su una Ravenna sempre combattente e ottimamente guidata in regia dal brasiliano Redwitz (da valutare l’entità del suo infortunio).
    In attesa del match fra Trento e Modena, al quarto posto in maniera del tutto inaspettata si erge Vibo Valentia, che trova nell’allenatore Baldovin la giusta guida per provare a crescere e sorprendere. Lo sa bene Verona, che sogna i tre punti in terra calabra ma è poi costretta ad issare bandiera bianca al tie break. Segnali di crescita nel gioco ma ennesima sconfitta per Piacenza contro una Lube che non si concede distrazioni, mentre Padova non riesce a dare continuità a due set perfetti e subisce la rimonta monzese che rilancia le ambizioni di una squadra costruita per stare nella parte alta della classifica.
    Ma veniamo alle pagelle di Perugia-Cisterna, con i padroni di casa che partono lenti nelle fasi iniziali dei set per poi schiacciare sull’acceleratore e imporsi senza troppi patemi.
    SIR SAFETY CONAD PERUGIA
    Plotnytski voto 8,5. Mezzo voto in meno per i tre errori diretti, ma il ragazzo è in crescita sia al servizio che in attacco. Con Ter Horst spostato momentaneamente opposto gioca più sereno, visto che non deve fare più la staffetta, e diventa un terminale importante per Travica.
    Leon voto 8. Partita di ordinaria amministrazione per il potente martello cubano che, seppur cercatissimo dal servizio pontino, chiude con un ottimo 65% di ricezione fra positive e perfette. In attacco è la solita garanzia, anche se il 58% per un fenomeno come lui non è nulla di straordinario.
    Ter Horst voto 7,5. Piace molto in questa versione da opposto, sembra più concreto e lucido, e trova spesso punti importanti. Da rivedere assolutamente al servizio, dove incappa in una vera e propria giornata no.
    Solé voto 6,5. In attacco fatica molto di più del solito, ben controllato dal muro pontino che gli chiude spesso la zona 1. Meglio a muro dove piazza due punti e molte toccate.
    Russo voto 6,5. Anche lui fatica molto in attacco, ma è bravo a restare lucido e a coordinare i suoi compagni a muro, dove trova 4 murate personali.
    Travica voto 7. Continua l’inserimento di Dragan nei meccanismi della squadra. La sensazione è che non sia ancora al massimo della condizione, e che debba trovare ancora feeling su alcuni palloni, ma i progressi ci sono frutto del tanto lavoro in settimana.
    Piccinelli voto 7. Buona partita del giovane libero, che chiude con un solo ace subito e con una ottima prestazione in difesa e copertura.
    TOP VOLLEY CISTERNA
    Szwarc voto 7. È il sogno di ogni centrale poter giocare opposto: lui lo fa e lo fa anche discretamente bene. Peccato qualche murata di troppo subita, ma di più non si può chiedergli. Da rivedere sul muro di banda, dove avrebbe potuto essere più decisivo.
    Tillie voto 5,5. Giornata complicata per il forte e tecnico schiacciatore francese, che in attacco fatica a trovare colpi vincenti e in ricezione non riesce a dare quella precisione che da lui tutti si aspettano.
    Randazzo voto 6. Viene cambiato dopo due set in cui prova a trovare soluzioni in attacco, ma finisce spesso toccato o difeso. Tutto sommato discreto in ricezione, forse più che lui si sarebbe dovuto sostituire il francese.
    Krick voto 7. Perfetto in attacco, dove sfrutta l’ingresso di Sottile al palleggio, ma un “lungo” come  lui a muro deve essere molto più determinante e costante.
    Rossi voto 5,5. partita con poche luci e molte ombre per il centrale pontino, che per un paio di set fatica a contrastare il gioco degli schiacciatori perugini. Meglio nel terzo set, quando sporca bene alcune giocate veloci di Solé.
    Seganov voto 5,5. Se Cisterna latita in fondo alla classifica non è solo perché manca Sabbi… La sensazione è che al centro fatichi troppo, e che abbia un gioco facilmente leggibile dagli avversari.
    Cavaccini voto 5,5. giornata no anche per lui, che in ricezione soffre parecchio la linea di battuta avversaria. Meglio sicuramente in fase di difesa e coperture, in cui è sempre molto reattivo.
    Sottile voto 7. 42 anni e non sentirli… il veterano della Superlega entra e porta equilibrio, aumentando il gioco veloce al centro e smarcando bene il suo opposto. Ottimo ingresso, di più non si può chiedergli. LEGGI TUTTO

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    Il Pagellone di Paolo Cozzi – Nimir è perfetto, Hierrezuelo deve crescere

    Di Paolo Cozzi
    Ancora una giornata caratterizzata da tante vittorie esterne in Superlega maschile, con gli squilli di tromba di Trento e Milano che rimettono le due squadre sul giusto binario dopo le secche sconfitte rimediate nel turno infrasettimanale. Solo Ravenna trova la buona sorte nelle mura amiche, ed è brava ad incamerare tre punti che torneranno preziosi nella corsa salvezza, mentre Cisterna resta al palo e precipita in una spirale di involuzione che fa suonare parecchi campanelli d’allarme.
    Stupisce ancora la Vibo di Saitta che torna dalla doppia trasferta nordica con ben 6 punti, mentre Monza, che fa ritrovare il campo a Lanza dopo quasi 8 mesi, si presta come vittima sacrificale sull’altare di una Lube che al momento viaggia a velocità doppia. Affonda ancora Modena che non riesce a trovare continuità di gioco e non approfitta di un Petric in versione mondiale: le due sconfitte casalinghe subite in questo avvio certificano che al momento la squadra è fuori dalle Big Four.
    Venendo alla partita di cartello di giornata, con il 68% in attacco (e sottolineo 68% in attacco) l’Itas Trentino si sbarazza in tre veloci set di una Piacenza apparsa molto fallosa e totalmente anarchica a muro, un passo indietro netto dopo un paio di partite che sembravano aver rimesso Piacenza sulla giusta carreggiata… Evidentemente non è bastato l’arrivo di Bernardi per far scomparire alcuni ”fantasmi” che aleggiano nel sestetto piacentino. Ma veniamo alle pagelle, partendo dai vincitori.
    Foto Lega Pallavolo Serie A
    ITAS TRENTINO
    Nimir voto 9. Semplicemente perfetto, infermabile per tutta la partita, alterna diagonali strette a parallele e mani-fuori di potenza. Un bel segnale soprattutto lontano dalle mura amiche, ora deve fare un ultimo step qualitativo e diventare risolutivo anche nelle partite chiave.
    Giannelli voto 8,5. Contro Civitanova non aveva esaltato, perdendo spesso di precisione e lucidità. Stavolta, pur non avendo una gran ricezione a supporto, trova la tranquillità per giocare in modo continuativo e proficuo con i centrali (anche se la sensazione è che la palla sia ancora un po’ bassa per i suoi bombardieri serbi) ma soprattutto veste i panni da grande direttore d’orchestra qual è, e come il miglior Riccardo Muti suona uno spartito che il muro di Piacenza non decifra per tutto il match.
    Lucarelli voto 8. Ancora centellinato in attacco da Giannelli, comincia a trovare ritmo e a mettere qualità nelle sue prestazioni. Bene in attacco, cresce al servizio, manca a muro, dove la sensazione è che Lorenzetti lo farà lavorare parecchio!
    Kooy voto 7. Ritornare al PalaBanca non lo emoziona, e dimostra che può chiudere una partita con pochissimi errori, attaccando con qualità e tenendo in ricezione. In crescita anche al servizio.
    Lisinac voto 8. Parte male, con due errori gratuiti al servizio, ma ben presto dimostra che la partita da “non pervenuto” di Civitanova è stata solo un innocuo passaggio a vuoto. Decisivo in attacco, a muro tocca tanto e alla lunga anche in battuta dice la sua.
    Podrascanin voto 6,5. Partita di normale amministrazione per il Potke, che sfrutta la sua esperienza per sporcare tanti palloni a muro e mandare fuori partita gli schiacciatori piacentini.
    Rossini voto 5,5. In ricezione fatica tantissimo, anche perché è evitato dai battitori piacentini e perde il ritmo. Si rifà in difesa e gestendo al meglio secondi tocchi e coperture.
    Foto Lega Pallavolo Serie A
    GAS SALES BLUENERGY PIACENZA
    Grozer voto 7,5. Si riprende dopo un paio di performance sottotono, trovando continuità, ma deve ancora crescere molto per portare Piacenza fuori dalle sabbie mobili in cui sta annaspando. Soprattutto al servizio la squadra ha bisogno del suo contributo.
    Russell voto 5,5. Passo indietro per lo yankee, che non riesce a dare continuità alla sua ultima performance. 3 errori diretti, 2 muri e 3 ace subiti sono davvero tanti per un campione del suo calibro e appesantiscono di molto la sua prestazione.
    Clevenot voto 6. Subisce tre ace come il compagno di reparto, ma almeno tiene maggiormente in ricezione, anche se non sfonda in attacco. Preso già a febbraio, strapagato per portarlo via da Milano, è forse il giocatore che sta mancando di più a Piacenza in questo momento.
    Candellaro voto 6. In attacco viene dimenticato per più di metà gara dal proprio palleggiatore, e questo probabilmente gli toglie lucidità a muro dove deve e può incidere maggiormente.
    Polo voto 5,5. Stessa sorte del compagno di reparto, poco e mal servito al centro, finisce per perdere il ritmo partita e diventare una pedina nella trama tessuta da Giannelli. Un peccato vederlo cosi ai margini del gioco, lui che arrivava da stagioni importanti a Padova.
    Hierrezuelo voto 5. La palla in posto 4 da la sensazione di non essere ancora calibrata alla perfezione con i suoi attaccanti, meglio il feeling con Grozer (anche se la palla dietro si legge parecchio), ma l’affidarsi poco ai centrali rende il suo gioco scontato e prevedibile per gli avversari. La sensazione è che la crescita di Piacenza passerà molto da quella del suo palleggiatore.
    Scanferla voto 6. Discreto in ricezione, dove regge le bordate dei battitori trentini senza prendere ace, ma un paio di volte si fa trovare colpevolmente fuori posizione in difesa e copertura. LEGGI TUTTO