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    MotoGp, il comunicato Honda sulle condizioni Marc Marquez: “Ci sono stati progressi”

    ROMA – La notizia che tanti fan aspettavano: le condizioni di Marc Marquez, costretto a saltare gli ultimi gran premi della scorsa stagione per un problema di diplopia, sono in una fase di miglioramento come comunicato dal team ufficiale HRC in una nota ufficiale rilasciata questa mattina. Alla luce di questo aggiornamento sembra per ora scongiurato un nuovo avvio di stagione senza il pilota spagnolo in pista.
    Il comunicato Honda
    Questo il comunicato rilasciato dalla casa giapponese. “Il pilota del Repsol Honda Team a cui lo scorso ottobre è stato diagnosticato un caso di diplopia in seguito ad una caduta occorsa durante un allenamento per il GP del Portogallo, ha continuato le visite periodiche presso il suo oftalmologo di fiducia per valutare l’evoluzione della sua vista negli ultimi due mesi. Durante questi controlli  i progressi fatti – si legge nella nota – sono stati considerati favorevoli e di conseguenza Marquez continuerà con un piano di trattamento conservativo durante le prossime settimane. Marc Marquez continuerà a sottoporsi a visite periodiche con il dottor Sánchez Dalmau durante le prossime settimane, proseguendo con il percorso di trattamento conservativo in corso. La situazione non impedisce al pilota di Cervera di continuare il suo piano di allenamento fisico in preparazione della nuova stagione” LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Puig su Marquez: “Non pensiamo di iniziare il 2022 senza di lui”

    ROMA – La Honda, nel 2021, ha faticato più del previsto in MotoGp. Le ricadute fisiche di Marc Marquez hanno costretto Alberto Puig e la sua squadra a una stagione in chiaroscuro. Ed è proprio il team manager spagnolo – ai microfoni di Motosan- a fare un bilancio del 2021 che sta per chiudersi: “È stato complicato non avere Marc dall’inizio. Poi si è ripreso, ma non è tornato al 100%. Non pensiamo di dover iniziare la stagione senza di lui. Considerare la sua assenza già da ora è solo autocommiserazione”. E anche Pol Espargaro, al suo primo anno in Honda, ha fatto fatica a mettersi in mostra: “Non sono sorpreso. La Honda è una moto che va capita. A partire dal Gp in Inghilterra e da Misano Pol è migliorato, ma spero possa ripartire meglio l’anno prossimo”, ha commentato Puig.
    Honda: prospettive per il 2022
    Lo sguardo adesso è rivolto all’anno prossimo, con particolare interesse per le condizioni di Marquez: “Sta seguendo le disposizioni dei medici – ha detto il team manager – e deve riposarsi, sperando che le cose poco a poco rientrino nella normalità. Il 2022? Sono realista. Abbiamo fatto alcune migliorie e credo che la direzione sia quella giusta. Poi bisogna vedere come verrà la moto nell’insieme. Sul motore dobbiamo recuperare due anni di lavoro andati persi per il Covid, ma stiamo cercando di cambiare tutto, anche il telaio”, ha concluso Puig che spera di avere il suo fenomeno in sella per tornare a dettare legge in MotoGp. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Puig: “Non ci aspettiamo di iniziare la stagione senza Marquez”

    ROMA – È stato un anno delicato quello della Honda Repsol in MotoGp. I problemi fisici di Marc Marquez hanno costretto Alberto Puig e la sua squadra a una stagione in chiaroscuro. Ed è proprio il team manager spagnolo – ai microfoni di Motosan – a fare un bilancio del 2021 che sta per chiudersi: “È stato complicato non avere Marc dall’inizio. Poi si è ripreso, ma non è tornato al 100%. Non pensiamo di dover iniziare la stagione senza di lui. Considerare la sua assenza già da ora è solo autocommiserazione”. E anche Pol Espargaro, al suo primo anno in Honda, ha fatto fatica a mettersi in mostra: “Non sono sorpreso. La Honda è una moto che va capita. A partire dal Gp in Inghilterra e da Misano Pol è migliorato, ma spero possa ripartire meglio l’anno prossimo”, ha commentato Puig.
    La Honda che verrà
    Lo sguardo adesso è rivolto all’anno prossimo, con particolare interesse per le condizioni di Marquez: “Sta seguendo le disposizioni dei medici – ha detto Puig – e deve riposarsi, sperando che le cose poco a poco rientrino nella normalità. Il 2022? Sono realista. Abbiamo fatto alcune migliorie e credo che la direzione sia quella giusta. Poi bisogna vedere come verrà la moto nell’insieme. Stiamo cercando di migliorare un po’ tutto, dal telaio al motore, il cui sviluppo è fermo da due anni per il Covid. Cercheremo di recuperare questi due anni di lavoro”, ha concluso il team manager. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Puig sull'infortunio di Marquez: “Non si è ripreso come ci aspettavamo”

    ROMA – Alberto Puig ha tracciato un bilancio della stagione appena conclusa dalla Honda. Il team manger di HRC si è mostrato poco soddisfatto dei risultati raggiunti: “Non può essere un anno buono, questo è chiaro – ha detto al sito ufficiale della MotoGp -. Abbiamo iniziato la stagione senza che Marc si riprendesse, gli ci è voluto un po’ per raggiungere un livello decente. Per Pol è stato difficile capire la moto all’inizio. Per Honda e HRC, azienda che ha una lunga storia di vittorie, ovviamente non è un equilibrio perfetto.Tre vittorie e il primo podio di Pol in Honda? E’ chiaro che non è questo il nostro obiettivo, abbiamo avuto molti problemi in questo ultimo periodo, non solo con i piloti. Abbiamo anche sofferto con la nostra moto su molti circuiti. Non è stato quello che ci aspettavamo”.
    Le parole di Puig
    “Forse il peggio è stato che Marquez non si è ripreso come ci aspettavamo – ha aggiunto Puig -. A fine anno ha avuto anche quest’ultimo problema, che era qualcosa di totalmente inaspettato. Spero solo ora per un futuro e un 2022 migliore”. Poi qualche parola sui test di Jerez in vista del 2022: “Abbiamo cambiato qualcosa sulla moto, vogliamo capire se questa è la strada giusta. In fondo è una moto, dobbiamo solo ‘cliccare’ sulle aree in cui siamo più deboli. È anche vero che la nostra moto ha già delle cose positive e vogliamo mantenerle”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Puig: “Marquez non si è ripreso come ci aspettavamo”

    ROMA – “Non può essere un anno buono, questo è chiaro. Abbiamo iniziato la stagione senza che Marc si riprendesse, gli ci è voluto un po’ per raggiungere un livello decente. Per Pol è stato difficile capire la moto all’inizio. Per Honda e HRC, azienda che ha una lunga storia di vittorie, ovviamente non è un equilibrio perfetto”. Questo il bilancio fatto da Alberto Puig, al sito ufficiale della MotoGp, sulla stagione appena conclusa dalla Honda. Il team manger di HRC si è mostrato poco soddisfatto dei risultati raggiunti: “Tre vittorie e il primo podio di Pol in Honda? E’ chiaro che non è questo il nostro obiettivo, abbiamo avuto molti problemi in questo ultimo periodo, non solo con i piloti. Abbiamo anche sofferto con la nostra moto su molti circuiti. Non è stato quello che ci aspettavamo”.
    Su Marquez
    “Forse il peggio è stato che Marquez non si è ripreso come ci aspettavamo – ha aggiunto Puig -. A fine anno ha avuto anche quest’ultimo problema, che era qualcosa di totalmente inaspettato. Spero solo ora per un futuro e un 2022 migliore”. Poi qualche parola sui test di Jerez in vista del 2022: “Abbiamo cambiato qualcosa sulla moto, vogliamo capire se questa è la strada giusta. In fondo è una moto, dobbiamo solo ‘cliccare’ sulle aree in cui siamo più deboli. È anche vero che la nostra moto ha già delle cose positive e vogliamo mantenerle”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Pol Espargaro: “Sono molto esigente. L'obiettivo è il titolo”

    ROMA – Pol Espargaro traccia un bilancio della stagione appena conclusa in MotoGp, che l’ha visto chiudere in dodicesima posizione a 100 punti. Un risultato che non soddisfa il pilota della Honda, il quale prova ad analizzarne i motivi: “Non è stata l’annata che volevo. Non so se è stata quella che ci aspettavamo, perché in passato l’adattamento a questa moto è costato tanto ai diversi piloti che sono passati di qui – ha detto ai microfoni di “Marca” -. Sapevamo che la moto non era al massimo e dunque non mi sono creato aspettative particolari. Chiaramente avevo degli obiettivi ideali che non sono riuscito a realizzare e che, senza dubbio, non ho raggiunto. Sono molto esigente con me stesso, e se non lo fossi stato ad esempio quando sono passato in KTM ed eravamo in fondo alla griglia, non sarei mai stato qui con i colori HRC. È la mia filosofia”.
    Su Marquez
    “L’asticella è dettata dal più veloce della nostra marca, ovvero Marc Marquez, e abbiamo visto che quando sta bene è capace di vincere – ha aggiunto -. Lui non è stato regolare come in passato, ma anche la moto non è stata all’altezza perché ci sono state diverse cose che non ci hanno permesso di essere veloci quanto avremmo voluto. Io lavorerò al massimo per migliorare il mio livello ed essere la miglior versione di me il prossimo anno. L’obiettivo è quello di provare a lottare per il titolo, perché dev’essere il target per tutti i piloti che passano per la HRC. Tutti i piloti hanno registrato la mancanza di grip, specie al posteriore. Honda ha lavorato tantissimo su questo aspetto, che è poi ciò che mi permette di essere veloce, la trazione al posteriore. Ho dovuto adattare la mia guida alla moto. Abbiamo visto le difficoltà avute ad esempio da Lorenzo quando è passato da Yamaha a Ducati, poi il disastro alla Honda. Lo stile di guida deve cambiare, non può essere lo stesso per tutte le moto. Ad esempio Zarco, nel trasferimento da Yamaha a KTM, ha sofferto molto, e anche nel primo anno in Ducati. E così anche Rossi, sempre in Ducati”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Pol Espargaro: “L'obiettivo deve essere il titolo”

    ROMA – “Non è stata l’annata che volevo. Non so se è stata quella che ci aspettavamo, perché in passato l’adattamento a questa moto è costato tanto ai diversi piloti che sono passati di qui”. Pol Espargaro, intervistato da “Marca”, traccia un bilancio della stagione appena conclusa in MotoGp, che l’ha visto chiudere in dodicesima posizione a 100 punti. Un risultato che non soddisfa il pilota della Honda, il quale prova ad analizzarne i motivi: “Sapevamo che la moto non era al massimo e dunque non mi sono creato aspettative particolari. Chiaramente avevo degli obiettivi ideali che non sono riuscito a realizzare e che, senza dubbio, non ho raggiunto. Sono molto esigente con me stesso, e se non lo fossi stato ad esempio quando sono passato in KTM ed eravamo in fondo alla griglia, non sarei mai stato qui con i colori HRC. È la mia filosofia”.
    Gli obiettivi
    “L’asticella è dettata dal più veloce della nostra marca, ovvero Marc Marquez, e abbiamo visto che quando sta bene è capace di vincere – ha aggiunto -. Lui non è stato regolare come in passato, ma anche la moto non è stata all’altezza perché ci sono state diverse cose che non ci hanno permesso di essere veloci quanto avremmo voluto. Io lavorerò al massimo per migliorare il mio livello ed essere la miglior versione di me il prossimo anno. L’obiettivo è quello di provare a lottare per il titolo, perché dev’essere il target per tutti i piloti che passano per la HRC. Tutti i piloti hanno registrato la mancanza di grip, specie al posteriore. Honda ha lavorato tantissimo su questo aspetto, che è poi ciò che mi permette di essere veloce, la trazione al posteriore. Ho dovuto adattare la mia guida alla moto. Abbiamo visto le difficoltà avute ad esempio da Lorenzo quando è passato da Yamaha a Ducati, poi il disastro alla Honda. Lo stile di guida deve cambiare, non può essere lo stesso per tutte le moto. Ad esempio Zarco, nel trasferimento da Yamaha a KTM, ha sofferto molto, e anche nel primo anno in Ducati. E così anche Rossi, sempre in Ducati”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Alex Marquez: “Honda sta facendo progressi per il 2022”

    ROMA – Le problematiche fisiche occorse a Marc Marquez nelle ultime due stagioni hanno fatto piombare la Honda in una crisi con un quinto e quarto posto nel mondiale costruttori. Tuttavia le rivoluzioni in programma per il 2022 sono subito piaciute ad Alex Marquez. ““Honda ha fatto un ottimo lavoro. C’è ancora molto sviluppo da fare, ma la base di partenza è molto buona – ha dichiarato il pilota iberico ad AS – la filosofia del nuovo prototipo è completamente diversa rispetto al passato e questo ci entusiasma, anche perché i tempi sul giro sono stati subito competitivi. Considerando che c’è da svolgere tantissimo lavoro il potenziale della nuova Honda è veramente alto”.
    “Siamo sulla strada giusta”
    Un parere positivo unanime quello suscitato dalla RCV 2022, piaciuta fin da subito a tutte e quattro i piloti. “A volte succedeva che io e Marc eravamo d’accordo mentre Pol e Nakagami la vedevano diversamente. Non avevo parlato con lui ma Santi Hernandez mi ha riferito che le mie sensazioni erano esattamente quelle espresse da Marc. Questo mi rende tranquillo, vuol dire che sono sulla strada giusta. È importante essere tutti d’accordo e che Honda sappia quale siano le priorità”, ha concluso il fratello minore di Marc. LEGGI TUTTO