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    MotoGp, Marquez: “Del braccio si parla solo quando lo decido io”

    ROMA – “Nel box si parla molto poco del braccio e solo quando lo dico io. Solo con Alberto Puig parlo di questa cosa, lui sa tutto e gli sono molto grato”. Marc Marquez ha usato queste parole ai microfoni di “Motorsport” per descrivere la sua situazione attuale in MotoGp. Il pilota della Honda sta recuperando all’operazione al braccio destro, ma questo problema resta fuori dal box dell’Ala Dorata, che rimane concentrata sulle prestazioni dell’otto volte campione del mondo. Marquez però continua a monitorare la situazione: “Il braccio sinistro a Motegi è diventato duro come una pietra, ma questo perché così proteggeva il destro. Ma non mi ha mai fatto male, non in quel modo in cui nemmeno l’adrenalina può attenuare il dolore”, ha detto.
    Accorgimenti in casa Honda
    Lo staff di Marquez, però, non prosegue come se il problema non esistesse. Tuttavia è proprio Marquez a dettare i tempi e le modalità con cui ci si occupa del suo braccio: “Per esempio – riporta lo spagnolo – nella curva che dà sul rettilineo principale di Motegi, ho chiesto ai ragazzi di non confrontare i miei dati con quelli degli altri, perché lì avevo delle limitazioni e andavo come potevo. Nel resto della pista invece potevano darmi indicazioni su tutto”. “Mentre di domenica prendo io il comando e infatti il warm-up non si è fatto per intero. Non mi aspettavo di concludere così bene fisicamente né di poter attaccare negli ultimi giri”, ha infine concluso Marquez, che si prepara al Gran Premio di Thailandia. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Marquez: “Il recupero? Nel box se ne parla solo quando dico io”

    ROMA – Marc Marquez in Giappone ha stupito tutti: prima la pole position, poi un solido quarto posto. Un risultato niente male, soprattutto considerando che fino a due mesi fa era ancora convalescente dall’operazione al braccio destro. Ora però il pilota della Honda deve gestire questo disagio, perché il suo stile di guida in MotoGp è cambiato e non può spingere sempre al limite. Quindi ecco svelato, nelle parole dello spagnolo ai microfoni di “Motorsport”, l’equilibrio trovato con il suo staff: “Nel box si parla molto poco del braccio e solo quando lo dico io. Solo con Alberto Puig parlo di questa cosa, lui sa tutto e gli sono molto grato”. Il problema fisico, dunque, resta fuori dal box dell’Ala Dorata, che rimane concentrata sulle prestazioni dell’otto volte campione del mondo. Marquez però continua a monitorare la situazione: “Il braccio sinistro a Motegi è diventato duro come una pietra, ma questo perché così proteggeva il destro. Ma non mi ha mai fatto male, non in quel modo in cui nemmeno l’adrenalina può attenuare il dolore”, ha detto.
    Le parole di Marquez
    Lo staff di Marquez, però, non prosegue come se il problema non esistesse. Tuttavia è proprio il Cabroncito a dettare i tempi e le modalità con cui ci si occupa del suo braccio: “Per esempio – riporta lo spagnolo – nella curva che dà sul rettilineo principale di Motegi, ho chiesto ai ragazzi di non confrontare i miei dati con quelli degli altri, perché lì avevo delle limitazioni e andavo come potevo. Nel resto della pista invece potevano darmi indicazioni su tutto”. La sua leadership nel box è assoluta e decide lui quando è il caso di rischiare e quando invece è opportuno non farlo. Conclude infatti Marquez a pochi giorni dal Gran Premio di Thailandia: “Mentre di domenica prendo io il comando e infatti il warm-up non si è fatto per intero. Non mi aspettavo di concludere così bene fisicamente né di poter attaccare negli ultimi giri”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Marquez: “L'obiettivo in Thailandia? Completare un'altra gara”

    ROMA – La MotoGp sbarca a Buriram per il Gran Premio di Thailandia. Altra sfida per Marc Marquez dopo il quarto posto raccolto a Motegi dopo una clamorosa pole position. “L’obiettivo del fine settimana – ha detto l’otto volte campione del mondo – è quello di mettere insieme un altro fine settimana completo come in Giappone”. “Certo, mi piacerebbe combattere di nuovo in prima linea come in Giappone, ma non credo sia realistico creare questa aspettativa. Inoltre non è il nostro obiettivo: siamo qui per costruire. Per il resto, ho dei bei ricordi lì dal 2018 al 2019 (due vittorie, ndr), e non vedo l’ora di rivedere i fan thailandesi”, ha concluso il pilota della Honda, ancora a caccia della migliore condizione dopo l’operazione al braccio destro.
    Obiettivo migliorarsi
    “Questo è un altro weekend per valutare le nostre possibilità”. Esordisce invece così Pol Espargaro, che a Motegi è arrivato dodicesimo. “In Giappone – continua lo spagnolo – siamo riusciti a ritrovare un po’ della velocità che avevamo all’inizio dell’anno e ora dobbiamo ripeterla e migliorarla ancora in Thailandia”. Per poi chiosare: “Nelle precedenti edizioni non abbiamo avuto fortuna, ma la moto ora è diversa, quindi vedremo cosa possiamo ottenere questo fine settimana”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Marquez: “Qui per costruire, non per creare aspettative”

    ROMA – Il Gran Premio di Thailandia, diciassettesima tappa della MotoGp, si avvicina e Marc Marquez vuole dare continuità ai segnali positivi raccolti a Motegi, culminati con una buona quarta posizione. “L’obiettivo del fine settimana – ha detto l’otto volte campione del mondo – è quello di mettere insieme un altro fine settimana completo come in Giappone”. “Certo, mi piacerebbe combattere di nuovo in prima linea come in Giappone, ma non credo sia realistico creare questa aspettativa. Inoltre non è il nostro obiettivo: siamo qui per costruire. Per il resto, ho dei bei ricordi lì dal 2018 al 2019 (due vittorie, ndr), e non vedo l’ora di rivedere i fan thailandesi”, ha concluso il pilota della Honda, ancora a caccia della migliore condizione dopo l’operazione al braccio destro.
    Le parole di Espargaro
    “Questo è un altro weekend per valutare le nostre possibilità”. Esordisce invece così Pol Espargaro, che a Motegi è arrivato dodicesimo. “In Giappone – continua lo spagnolo – siamo riusciti a ritrovare un po’ della velocità che avevamo all’inizio dell’anno e ora dobbiamo ripeterla e migliorarla ancora in Thailandia”. “Nelle precedenti edizioni non abbiamo avuto fortuna, ma la moto ora è diversa, quindi vedremo cosa possiamo ottenere questo fine settimana”, ha poi concluso il futuro pilota GASGAS. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Marquez: “Grande gara a Motegi, braccio stanco ma non dolorante”

    ROMA – Il Gran Premio del Giappone, sedicesimo appuntamento della MotoGp, ha visto Marc Marquez tornare a completare una gara. Lo spagnolo, che non disputava un Gp intero dal Mugello, ha mostrato di aver riacquisito confidenza con la sua Honda e commenta, con queste parole riportate da “Marca”, il suo quarto posto a Motegi: “Sono molto contento di come è andato tutto il Gran Premio. Alla fine siamo riusciti a fare una grande gara. La cosa più significativa è che è stato un weekend molto produttivo e, soprattutto, migliore di quanto ci aspettassimo”. “È stata una gara molto importante – continua l’otto volte campione del mondo – perché è la prima che riesco a portare a termine dopo l’operazione, quindi è stato un buon modo per testare il mio braccio. Certo mi sarebbe piaciuto finire più in alto, ma realisticamente è stato un ottimo risultato”.
    Marquez entusiasta
    Per poco il “Cabroncito” non è riuscito nell’impresa di andare a podio, ma non era il risultato che lo premeva. Marquez inquadra così la sua domenica: “Il mio braccio era stanco, ma non avevo dolore come nelle altre gare. Questo è molto importante per me. La gara è stata molto buona, soprattutto perché sono riuscito a mantenere un ritmo costante”. I problemi però non sono mancati: “Ho avuto un intoppo al primo giro, che è sempre il mio punto di forza. Poi ho cambiato mappatura e all’improvviso la moto ha iniziato ad andare bene”. “Non volevo fare niente di speciale. Era sufficiente finire la gara e sono contento di come è andato il weekend in generale”, ha poi concluso Marquez, che ora punta il Gran Premio della Thailandia. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Marquez: “Sono contento, è stata una grande gara”

    ROMA – Partito da una stupefacente pole position, Marc Marquez è arrivato quarto al Gran Premio del Giappone, sedicesima tappa della MotoGp. Lo spagnolo, che non correva una gara intera dal Mugello, ha mostrato di aver riacquisito confidenza con la sua Honda e commenta, con queste parole riportate da “Marca”, la sua gara: “Sono molto contento di come è andato tutto il Gran Premio. Alla fine siamo riusciti a fare una grande gara. La cosa più significativa è che è stato un weekend molto produttivo e, soprattutto, migliore di quanto ci aspettassimo”. “È stata una gara molto importante – continua l’otto volte campione del mondo – perché è la prima che riesco a portare a termine dopo l’operazione, quindi è stato un buon modo per testare il mio braccio. Certo mi sarebbe piaciuto finire più in alto, ma realisticamente è stato un ottimo risultato”.
    Le parole di Marquez
    Per poco il “Cabroncito” non è riuscito nell’impresa di andare a podio, ma non era il risultato che lo premeva. Marquez inquadra così la sua domenica a Motegi: “Il mio braccio era stanco, ma non avevo dolore come nelle altre gare. Questo è molto importante per me. La gara è stata molto buona, soprattutto perché sono riuscito a mantenere un ritmo costante”. I problemi però non sono mancati: “Ho avuto un intoppo al primo giro, che è sempre il mio punto di forza. Poi ho cambiato mappatura e all’improvviso la moto ha iniziato ad andare bene. Non volevo fare niente di speciale. Era sufficiente finire la gara e sono contento di come è andato il weekend in generale”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Marquez: “Dolore gestibile, sarà difficile spingere in gara”

    ROMA – Non inganni il sesto tempo segnato da Marc Marquez alle libere 1 del Gran Premio del Giappone: il dolore al braccio c’è ancora. E lo dice egli stesso ai microfoni di “Sky Sport”: “Ho iniziato ad andare all’attacco sin dall’inizio. Guidavo abbastanza bene, ma ho sentito dolore, cosa che non è successa ad Aragon. Dobbiamo controllare questa cosa e sarà difficile fare tutta la gara spingendo, ma mi sento bene con la moto”. Il male al braccio però non è lo stesso di quello avvertito dopo l’operazione: “È diverso, mi mancano le forze a volte, ma è controllabile. Sono contento, ma non è facile pensare a tutte queste cose mentre guidi”.
    Suggerimenti alla Honda
    Il piazzamento incoraggiante di questa mattina però rimane. “La velocità c’è – ha infatti confermato Marquez – poi sappiamo che vi vogliono più gare per abituarmi”. Infine Marquez individua il problema della Honda: “Dall’inizio io ho indicato il punto debole della moto: la percorrenza. Ma questa pista non presenta tali caratteristiche. Le Honda infatti sono andate bene. Questi tracciati però sono solo una piccola parte e dobbiamo continuare a lavorare”. “Preferisco soffrire un po’ a Motegi per andare meglio in altre piste”, ha riassunto il “Cabroncito”, che spera questa volta di poter completare la gara senza problemi. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Marquez: “Il dolore c'è ma è gestibile. Non facile guidare così”

    ROMA – Ancora problemi per Marc Marquez, che alle libere 1 del Gran Premio del Giappone ha avuto ancora dolore al braccio. Lo racconta egli stesso ai microfoni di “Sky Sport”: “Ho iniziato ad andare all’attacco sin dall’inizio. Guidavo abbastanza bene, ma ho sentito dolore, cosa che non è successa ad Aragon. Dobbiamo controllare questa cosa e sarà difficile fare tutta la gara spingendo, ma mi sento bene con la moto”. Il male al braccio però non è lo stesso di quello avvertito dopo l’operazione: “È diverso, mi mancano le forze a volte, ma è controllabile. Sono contento, ma non è facile pensare a tutte queste cose mentre guidi”.
    Le parole di Marquez
    Il pilota della Honda è stato però capace di piazzarsi sesto questa mattina. “La velocità c’è – ha infatti confermato Marquez – poi sappiamo che vi vogliono più gare per abituarmi”. Poi un’analisi sulla moto che senz’altro servirà alla Honda per progettare il 2023: “Dall’inizio io ho indicato il punto debole della moto: la percorrenza. Ma questa pista non presenta tali caratteristiche. Le Honda infatti sono andate bene. Questi tracciati però sono solo una piccola parte e dobbiamo continuare a lavorare. Preferisco soffrire un po’ a Motegi per andare meglio in altre piste”, ha concluso l’otto volte campione del mondo. LEGGI TUTTO