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    F1, Gp Stati Uniti: ad Austin gara di basket assieme alla NBA

    ROMA – La NBA sarà presente per una collaborazione al Gran Premio degli Stati Uniti, valevole per la diciassettesima tappa del Mondiale 2021 di Formula 1. I venti piloti del Circus parteciperanno a “NBA75”, l’evento che festeggia l’inizio del 75° campionato della National Basketball Association, previsto stanotte e nella stessa settimana della trasferta nordamericana della F1, con la gara sul circuito texano di Austin prevista per domenica 24 ottobre.
    Come funziona l’evento
    I venti piloti dei dieci team presenti in Formula 1 si sfideranno in una gara molto semplice ai tiri liberi. Il pilota che realizzerà più canestri nei dieci tentativi previsti, vincerà un premio di 20.000 dollari, che potrà donare in beneficenza a un’associazione a scelta. Durante il weekend di Austin, inoltre, verranno mostrate alcune monoposto con una livrea dedicata ad alcune squadre presenti in NBA. LEGGI TUTTO

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    F1 e NBA insieme ad Austin: gara di basket prima del Gp degli Stati Uniti

    ROMA – Formula 1 e NBA collaboreranno in occasione del Gran Premio degli Stati Uniti, diciassettesimo appuntamento stagionale del campionato su quattro ruote. I venti piloti del Circus parteciperanno a “NBA75”, l’evento che festeggia l’inizio del 75° campionato della National Basketball Association, previsto stanotte e nella stessa settimana della trasferta nordamericana della F1, con la gara sul circuito texano di Austin prevista per domenica 24 ottobre.
    Come funziona la gara
    I venti piloti dei dieci team presenti in Formula 1 si sfideranno in una gara molto semplice ai tiri liberi. Il pilota che realizzerà più canestri nei dieci tentativi previsti, vincerà un premio di 20.000 dollari, che potrà donare in beneficenza a un’associazione a scelta. Durante il weekend di Austin, inoltre, verranno mostrate alcune monoposto con una livrea dedicata ad alcune squadre presenti in NBA. LEGGI TUTTO

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    F1, Allison: “Mercedes superiore grazie alla temperatura delle gomme”

    ROMA – “Penso che sia difficile prendere la Turchia come una sorta di metro di paragone di ciò che ci aspetterà per il resto della stagione. Sicuramente si è tratto di un fine settimana molto consistente, siamo stati forti nelle diverse condizioni, dall’asciutto al bagnato, dalle prove libere alle qualifiche sino alla gara. In questo weekend siamo stati forti. Ma si è trattato di un posto inusuale, con un asfalto insolito”. Queste le parole di James Allison sulla prestazione delle due Mercedes nel Gran Premio di Turchia, sedicesimo appuntamento stagionale della Formula 1. Il direttore tecnico della scuderia di Brackley ha spiegato quali sarebbero le ragioni della superiorità delle due frecce d’argento sulla Red Bull: “Uno dei nostri ingegneri ha spiegato che le nostre gomme avevano sempre una temperatura ‘magica’, non troppo calde, non troppo fredde, su un asfalto particolarmente esigente. Sapevamo di essere particolarmente forti, ma eravamo consapevoli che il margine tra essere così forti e normali era molto sottile. Qualche grado in più o in meno ci avrebbe mandato fuori da questa zona magica”.
    Le parole di Allison
    “E’ stata una ottima prestazione e la vettura è sembrata ben bilanciata e non abbiamo sofferto di sottosterzo – ha aggiunto Allison -. Non penso però che queste sensazioni si potranno riflettere automaticamente nelle prossime gare. Per dare una lettura al mondiale è meglio considerare le ultime sei gare. A Silverstone abbiamo portato un buon pacchetto di sviluppo sulla macchina, che ha reso migliore la nostra stagione. Da allora solo in una gara ci siamo trovati battuti, ed è stato a Zandvoort. Negli altri gran premi ce la siamo giocata per essere i più veloci e in alcune gare siamo andati meglio, come Istanbul, ma anche Sochi o Monza. Ma è un lancio della monetina più che una garanzia di essere sempre i migliori da ora in poi. Sicuramente saremo in lotta. Ci saranno parametri diversi dalla velocità da considerare in queste corse, come l’affidabilità, i pit stop, il meteo: una gamma completa degli imprevisti che può fornire la F1” – ha concluso. LEGGI TUTTO

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    F1, Wolff: “Potremmo dover sostituire di nuovo l'ICE a Hamilton”

    ROMA – “La sostituzione dell’ICE? Non è stata una decisione tattica, abbiamo riscontrato alcuni parametri non promettenti provenienti dal motore a combustione interna e un ritiro in gara sarebbe un killer per il nostro campionato”. Queste le parole di Toto Wolff, ai microfoni di Sky Sport, sulla decisione di montare il quarto ICE sulla monoposto di Lewis Hamilton nel Gran Premio di Turchia, sedicesimo appuntamento stagionale della Formula 1. Il sette volte campione del mondo è partito dall’undicesima casella in griglia, per via della penalità di dieci posizioni dovuta al cambio del motore a combustione interna.
    Possibili altre penalità
    Wolff ha poi aggiunto che il quarto ICE potrebbe non durare fino a fine stagione, costringendo il team a un altra sostituzione e, di conseguenza, a un’altra penalità: “Il quarto elemento potrebbe durare sino al termine della stagione, ma potrebbe anche arrivare il momento in cui pensiamo che possa valere la pena di montare un nuovo ICE, perché quello utilizzato lo reputiamo a rischio. È qualcosa che valuteremo strada facendo”. LEGGI TUTTO

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    F1, Wolff: “Quarto ICE di Hamilton a rischio, potremmo doverlo cambiare”

    ROMA – Toto Wolff ha parlato della decisione di montare il quarto ICE sulla monoposto di Lewis Hamilton nel Gran Premio di Turchia, sedicesimo appuntamento stagionale della Formula 1. Il sette volte campione del mondo è partito dall’undicesima casella in griglia, per via della penalità di dieci posizioni dovuta al cambio del motore a combustione interna. “La sostituzione dell’ICE? Non è stata una decisione tattica, abbiamo riscontrato alcuni parametri non promettenti provenienti dal motore a combustione interna e un ritiro in gara sarebbe un killer per il nostro campionato”. 
    Possibile un altra sostituzione
    Wolff ha poi aggiunto che il quarto ICE potrebbe non durare fino a fine stagione, costringendo il team a un altra sostituzione e, di conseguenza, a un’altra penalità: “Il quarto elemento potrebbe durare sino al termine della stagione, ma potrebbe anche arrivare il momento in cui pensiamo che possa valere la pena di montare un nuovo ICE, perché quello utilizzato lo reputiamo a rischio. È qualcosa che valuteremo strada facendo”. LEGGI TUTTO

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    F1, Brawn: “Un disastro per Hamilton se non si fosse fermato”

    ROMA – Ross Brawn ha parlato nella consueta analisi dopo il Gran Premio di Turchia, valevole per la sedicesima tappa del Mondiale 2021 di Formula 1. Il direttore generale e responsabile sportivo del progetto F1 si è soffermato sulla strategia di Lewis Hamilton, che è andato in contrasto con il team sul pit stop effettuato nella seconda parte di gara: “Ancora una volta le squadre hanno dovuto affrontare una difficile decisione tattica. In questi scenari fai affidamento al tuo giudizio, all’esperienza e alle sensazioni. Come visto nel caso di Lewis, c’è stata un’iniziale resistenza dall’abitacolo a rientrare per il pit. Quanto queste situazioni non sono nette e dal pilota ti arriva un un rinvio, è facile per un team rinunciare a quella che sente essere la decisione corretta. Il pilota è in una bolla, ha bisogno di darti informazioni ma quel che non possono vedere sono tutti i dati che alimentano il muretto. Nel caso di Lewis, se non si fosse fermato e le gomme fossero finite o se fosse tornata una leggera pioggia, sarebbe precipitato in classifica e sarebbe stato un disastro”, analizza Brawn, in una sintesi del “non si possono vincere tutte le gare”.
    Sul duello per il titolo
    Brawn ha poi parlato della lotta al titolo tra Max Verstappen e Lewis Hamilton: “Tutti sappiamo come i punti siano fondamentali a ogni passaggio della stagione, ma quando entri in questa fase, ti concentri su ogni singolo punto. Dovresti farlo per tutto l’anno ma non è la stessa cosa quando arrivi alle ultime gare, nelle quali ogni cosa è più intensa e sai che se sbagli non c’è tempo per recuperare”. LEGGI TUTTO

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    F1, Brawn: “Se Hamilton non si fosse fermato, sarebbe stato un disastro”

    ROMA – “Ancora una volta le squadre hanno dovuto affrontare una difficile decisione tattica. In questi scenari fai affidamento al tuo giudizio, all’esperienza e alle sensazioni. Come visto nel caso di Lewis, c’è stata un’iniziale resistenza dall’abitacolo a rientrare per il pit. Quanto queste situazioni non sono nette e dal pilota ti arriva un un rinvio, è facile per un team rinunciare a quella che sente essere la decisione corretta”. Queste le parole di Ross Brawn nella consueta analisi dopo il Gran Premio di Turchia, sedicesimo appuntamento stagionale della Formula 1. Il direttore generale e responsabile sportivo del progetto F1 si è soffermato sulla strategia di Lewis Hamilton, che è andato in contrasto con il team sul pit stop effettuato nella seconda parte di gara: “Il pilota è in una bolla, ha bisogno di darti informazioni ma quel che non possono vedere sono tutti i dati che alimentano il muretto. Nel caso di Lewis, se non si fosse fermato e le gomme fossero finite o se fosse tornata una leggera pioggia, sarebbe precipitato in classifica e sarebbe stato un disastro”, analizza Brawn, in una sintesi del “non si possono vincere tutte le gare”.
    Sulla lotta Verstappen-Hamilton
    Brawn ha poi parlato della lotta al titolo tra Max Verstappen e Lewis Hamilton: “Tutti sappiamo come i punti siano fondamentali a ogni passaggio della stagione, ma quando entri in questa fase, ti concentri su ogni singolo punto. Dovresti farlo per tutto l’anno ma non è la stessa cosa quando arrivi alle ultime gare, nelle quali ogni cosa è più intensa e sai che se sbagli non c’è tempo per recuperare”. LEGGI TUTTO

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    F1, Hamilton: “Devo parlare con il team”

    ISTANBUL – Lewis Hamilton ha chiuso al quinto posto il Gran Premio di Turchia, valevole per la sedicesima tappa del Mondiale 2021 di Formula 1. Il pilota britannico, partito dall’undicesima posizione per una penalità, ha anche avuto una discussione con il team sulla strategia da adottare nel finale. “La rimonta era molto difficile, la pista è stata molto lenta ad asciugarsi e non me lo aspettavo – ha detto ai microfoni di Sky Sport -. Penso che sia stato difficile per tutti. In partenza e nella prima fase della gara sembravo molto forte, ma poi non è finita altrettanto bene. Era difficile gestire temperatura della gomma, il livello di aderenza, il graining”. 
    Sulla strategia
    “Per quanto riguarda la strategia,non so cosa abbia pensato il team, ma devo parlare con loro sui motivi per cui mi hanno fatto rientrare – ha aggiunto Hamilton -. Ma ormai è finita così. Che la mia idea fosse giusta o sbagliata non cambia molto:ci riuniremo e parlerò con il team, anche perché penso che abbiamo perso dei puntiche avremmo potuto ottenere. Cercheremo di reagire sin dalla prossima gara. Non direi che sono soddisfatto del risultato, ma sono contento di aver finito la gara”. LEGGI TUTTO