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    F1, Verstappen già a sette punti di penalità: a rischio la Superlicenza

    ROMA – Nella battaglia sportiva con Lewis Hamilton a Jeddah, Max Verstappen è stato costretto ad accontentarsi della seconda posizione vedendosi anche penalizzare a fine gara. L’olandese della Red Bull, impegnato nella lotta al titolo, deve anche stare attento a non incorrere in sanzioni: Verstappen, infatti, si è già visto sottrarre dalla propria Superlicenza sette punti di penalità, di cui cinque in episodi che hanno coinvolto anche l’inglese della Mercedes. Una battaglia all’ultima curva che rischia di lasciare a piedi Verstappen; a 12 punti, infatti, il regolamento prevede lo stop per una gara e le sanzioni a carico del pilota Red Bull si azzereranno solo a settembre 2022, cioè quando il prossimo mondiale sarà nel pieno del suo svolgimento.
    Verstappen e Hamilton rischiano
    Con questa ghigliottina sulla sua Superlicenza, Max Verstappen prepara così la resa dei conti ad Abu Dhabi. Mentre le acque sono ancora dalle polemiche che ha lasciato il Gran Premio dell’Arabia Saudita, anche Hamilton rischia dopo la reprimenda per aver ostacolato Nikita Mazepin durante le Prove libere-3. Per il pilota Mercedes questo è il secondo richiamo stagionale: un eventuale terzo gli costerebbe 10 posizioni in griglia. Un’altra variabile da calcolare nella lotta mondiale tra i due grandi protagonisti della stagione 2021. LEGGI TUTTO

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    F1, Verstappen a rischio: già sette punti di penalità sulla Superlicenza

    ROMA – Max Verstappen, dopo la battaglia sportiva con Lewis Hamilton a Jeddah, è concentrato più che mai sulla lotta mondiale. L’olandese della Red Bull, però, deve anche stare attento a non incorrere in sanzioni: Verstappen, infatti, si è già visto scalare dalla propria Superlicenza sette punti di penalità, di cui cinque in episodi che hanno coinvolto anche l’inglese della Mercedes. Una battaglia all’ultima staccata che rischia di lasciare a piedi Verstappen; a 12 punti, infatti, il regolamento prevede lo stop per una gara e le sanzioni a carico del pilota Red Bull si azzereranno solo a settembre 2022, cioè quando il mondiale dell’anno prossimo sarà entrato ormai nel vivo.
    Verstappen e Hamilton rischiano
    Con questa spada di Damocle sulla sua Superlicenza, Max Verstappen si prepara così alla resa dei conti ad Abu Dhabi. Mentre si sta ancora cercando di smaltire le scorie che ha lasciato il Gran Premio dell’Arabia Saudita, dove si è vista anche la reprimenda a Lewis Hamilton per aver ostacolato Nikita Mazepin durante le Prove libere-3. Per il pilota Mercedes questo è il secondo richiamo stagionale: un eventuale terzo gli costerebbe 10 posizioni in griglia. Un fattore in più da considerare nella lotta mondiale. LEGGI TUTTO

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    F1, le statistiche del Gp di Abu Dhabi: Hamilton già cinque volte vincitore

    ROMA – Gran finale per la Formula 1, che arriva all’ultima gara dell’anno con la lotta al Mondiale più aperta che mai. Al Gran Premio di Abu Dhabi, Lewis Hamilton e Max Verstappen partiranno con lo stesso numero di punti, come era successo soltanto una volta in passato. Dopo le ultime tre vittorie (Brasile, Qatar e Arabia Saudita), il britannico ha agganciato il rivale della Red Bull in classifica, e ora punta all’ottavo titolo mondiale sul circuito in cui ha già trionfato cinque volte.
    I dati del Gp
    Nei dodici appuntamenti a Yas Marina, infatti, in ben cinque occasioni si è imposto il sette volte campione del mondo. Nelle ultime sette stagioni, invece, sono ben sei i successi della Mercedes, seguiti da quello della Red Bull nel 2020 con Max Verstappen. Proprio l’anno scorso, infatti, MadMax ha conquistato l’unico successo della sua carriera. Con il bis, quest’anno, si assicurerebbe il primo titolo in Formula 1. Nessun successo, invece, per la Ferrari da quando è nato questo Gp. LEGGI TUTTO

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    F1: ad Abu Dhabi già 5 vittorie di Hamilton, ma l'ultima è di Verstappen

    ROMA – La Formula 1 arriva al gran finale con il titolo ancora da assegnare, e una lotta più aperta che mai. Al Gran Premio di Abu Dhabi, ultimo appuntamento stagionale, Lewis Hamilton e Max Verstappen partiranno con lo stesso numero di punti, come era successo soltanto una volta in passato. Dopo le ultime tre vittorie (Brasile, Qatar e Arabia Saudita), il britannico ha agganciato il rivale della Red Bull in classifica, e ora punta all’ottavo titolo mondiale sul circuito in cui ha già trionfato cinque volte.
    Le statistiche del Gran Premio
    Nei dodici appuntamenti a Yas Marina, infatti, in ben cinque occasioni si è imposto il sette volte campione del mondo. Nelle ultime sette stagioni, invece, sono ben sei i successi della Mercedes, seguiti da quello della Red Bull nel 2020 con Max Verstappen. Proprio l’anno scorso, infatti, MadMax ha conquistato l’unico successo della sua carriera. Con il bis, quest’anno, si assicurerebbe il primo titolo in Formula 1. Nessun successo, invece, per la Ferrari da quando è nato questo Gp. LEGGI TUTTO

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    F1: due piloti a pari punti prima dell'ultima gara, l'unico precedente

    L’unica volta nel 1974
    L’unica volta, prima di questa, in cui i piloti si erano trovati con lo stesso punteggio a una gara dal termine risale al 1974. Il teatro del Gran Premio conclusivo fu il circuito statunitense di Watkins Glen, con Emerson Fittipaldi che ebbe la meglio su Clay Ragazzoni per il titolo di quell’anno. LEGGI TUTTO

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    F1, il Direttore di gara Masi: “Accordo con Red Bull? Rientra tutto nella normalità”

    ROMA – Lewis Hamilton ha vinto il Gran Premio d’Arabia Saudita ma a tenere banco, a fine gara, sono soprattutto le scelte prese da Michael Masi. L’aggancio del sette volte campione del mondo, che affianca Max Verstappen al vertice del mondiale piloti, passa quasi in secondo piano visto che a finire al centro delle polemiche è soprattutto Michael Masi per via del team radio con Red Bull nel quale ha proposto loro un “accordo”. Il Direttore di gara, però, ha spiegato come l’episodio sia stata solo una “discussione normale, applicata anche per altri Gran Premi. Non lo chiamerei accordo, perché il Direttore di Gara non ha l’autorità nel decidere queste cose. Può solo dare la sua interpretazione ai marshall, che possono applicare autonomamente le sanzioni”, la sua difesa.
    Le parole di Masi
    Verstappen e la Red Bull, quindi, si sono trovati a scegliere se subire l’apertura di un’investigazione oppure partire dietro al rivale inglese nella seconda ripartenza. Masi sulla decisione ha dichiarato a fine gara: “La sicurezza dei piloti è la nostra priorità e così ho offerto alla Red Bull di rinunciare alla loro posizione”. Salvo però poi concludere così: “Forse le decisioni di ieri sono state prese con un po’ più di tempo, ma l’episodio rientra nella normalità” ha concluso il Direttore di gara cercando di smorzare sul nascere la tensione crescente in vista dell’ultimo appuntamento stagionale. LEGGI TUTTO

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    F1, Masi: “Nessun accordo con la Red Bull, solo discussioni”

    ROMA – Il Gran Premio d’Arabia Saudita finisce nelle mani di Lewis Hamilton. L’inglese della Mercedes aggancia la Red Bull di Verstappen in testa al mondiale piloti, che si deciderà all’ultimo Gran Premio di Formula 1, quello di Abu Dhabi. A finire al centro delle polemiche, però, è stato soprattutto Michael Masi per via del team radio con Red Bull nel quale ha proposto loro un “accordo”. Il Direttore di gara, però, ha sottolineato come l’episodio sia stata solo una “discussione normale, applicata anche per altri Gran Premi. Non lo chiamerei accordo, perché il Direttore di Gara non ha l’autorità nel decidere queste cose. Può solo dare la sua interpretazione ai marshall, che possono applicare autonomamente le sanzioni”, le sue parole.
    La scelta di Max
    Verstappen e la Red Bull, quindi, si sono trovati a decidere se subire l’apertura di un’investigazione oppure partire dietro al rivale inglese nella seconda ripartenza. Masi sull’episodio ha dichiarato a fine gara: “La sicurezza dei piloti è la nostra priorità e così ho offerto alla Red Bull di rinunciare alla loro posizione. Forse le decisioni di ieri sono state prese con un po’ più di tempo, ma l’episodio rientra nella normalità”, ha concluso. LEGGI TUTTO