consigliato per te

  • in

    F1, Gp Ungheria: Hamilton in pole position, Leclerc è 7° in qualifica

    BUDAPEST – Lewis Hamilton conquista la pole position numero 8 della carriera in Ungheria, la numero 101 complessiva. Il britannico si avvicina alla gara del Gran Premio dell’Hungaroring nel migliore dei modi, ritrovando il primo tempo in qualifica in 1’15”419. Lewis scatterà dalla prima fila con il compagno di squadra Valtteri Bottas (+0”315), mentre c’è da segnalare il terzo posto per Max Verstappen (+0″421) davanti all’altra Red Bull guidata da Sergio Perez. Quinto Pierre Gasly (AlphaTauri), che precede la McLaren di Lando Norris e la Ferrari di Charles Leclerc, settimo per una questione di millesimi. A muro invece Carlos Sainz. Completano la Top 10 Esteban Ocon, Fernando Alonso (Alpine) e Sebastian Vettel (Aston Martin).
    La griglia di partenza
    Per la Ferrari si chiude con qualche rimpianto la qualifica ungherese. Leclerc è settimo, ma con qualche millesimo in più avrebbe chiuso quarto. Deludente invece la prova di Carlos Sainz che va a muro in Q2 e domani scatterà dalla quindicesima casella della griglia. 
    Di seguito la griglia:
    PRIMA FILA1 Lewis Hamilton (Mercedes)2 Valtteri Bottas (Mercedes)
    SECONDA FILA3 Max Verstappen (Red Bull)4 Sergio Perez (Red Bull)
    TERZA FILA5 Pierre Gasly (AlphaTauri)6 Lando Norris (McLaren)
    QUARTA FILA7 Charles Leclerc (Ferrari)8 Esteban Ocon (Alpine)
    QUINTA FILA9 Fernando Alonso (Alpine)10 Sebastian Vettel (Aston Martin)
    SESTA FILA11 Daniel Ricciardo (McLaren)12 Lance Stroll (Aston Martin)
    SETTIMA FILA13 Kimi Raikkonen (Alfa Romeo)14 Antonio Giovinazzi (Alfa Romeo)
    OTTAVA FILA15 Carlos Sainz (Ferrari)16 Yuki Tsunoda (AlphaTauri)
    NONA FILA17 George Russell (Williams)18 Nicholas Latifi (Williams)
    DECIMA FILA19 Nikita Mazepin (Haas)20 Mick Schumacher (Haas) LEGGI TUTTO

  • in

    F1: botta e risposta Wolff-Horner sul ricorso della Red Bull

    BUDAPEST – Non si spengono le polemiche in Formula 1 sull’incidente di Silverstone sul successivo ricorso di Red Bull sulla penalità di Lewis Hamilton. Dopo la decisione degli steward di respingere l’istanza della scuderia di Milton Keynes, Mercedes ha pubblicato un duro comunicato contro la scuderia rivale, in cui accusa attacchi al pilota britannico. Toto Wolff, team principal di Mercedes, ha spiegato il perché del comunicato: “Credo che sia stata superata una linea che non andava superata è il sapore generale del ricorso che non ci è piaciuto, anche se non giudico né la scelta della Red Bull, né il difficile lavoro degli steward che devono infliggere penalità. Non voglio aggiungere altra benzina sul fuoco”. Il team principal di Mercedes ha poi proseguito: “La F1 ha bisogno di contenuti per piacere al pubblico, ma anche di confini, oltre i quali non bisogna andare. Lewis ha detto che rifarebbe la manovra alla stessa maniera? E allora si prenderebbe un’altra volta 10 secondi di penalità. Se ci aspettiamo scuse dalla Red Bull? Non giudico, né chiedo loro delle scuse, sono valutazioni che devono fare loro”.
    Il commento di Horner
    Dopo il comunicato di Mercedes, il team principal di Red Bull Christian Horner ha spiegato le motivazioni del ricorso, respingendo di fatto le accuse dei rivali: “Nulla di personale contro Lewis Hamilton, è un sette volte iridato e questo la dice lunga su quanto ha fatto. Ma questo non significa che anche i grandi campioni non possano sbagliare o fare errori di valutazione. Quello che abbiamo sostenuto lo avremmo detto anche di qualsiasi altro pilota. Abbiamo presentato dei dati che dimostravano qualcosa di cui restiamo convinti, questa è la F1, la competizione si svolge su tutti i fronti e non potevamo lasciare niente di intentato -ha aggiunto Horner -. Per questo il comunicato della Mercedes ci ha sorpreso. Comunque accettiamo la decisione degli steward e ci concentriamo sulla gara di questo fine settimana” – ha concluso. LEGGI TUTTO

  • in

    F1, Wolff e Horner sul ricorso: “Superato il limite”. “Anche Hamilton sbaglia”

    BUDAPEST – “Il nostro comunicato in difesa di Hamilton? Credo che sia stata superata una linea che non andava superata è il sapore generale del ricorso che non ci è piaciuto, anche se non giudico né la scelta della Red Bull, né il difficile lavoro degli steward che devono infliggere penalità. Non voglio aggiungere altra benzina sul fuoco”. Toto Wolff è intervenuto durante il venerdì di prove libere al Gran Premio d’Ungheria, undicesimo appuntamento stagionale della Formula 1. Il team principal di Mercedes ha spiegato i motivi del comunicato del team, arrivato ieri in difesa di Lewis Hamilton dopo l’esito del ricorso fatto da Red Bull sull’incidente di Silverstone. “La F1 ha bisogno di contenuti per piacere al pubblico, ma anche di confini, oltre i quali non bisogna andare. Lewis ha detto che rifarebbe la manovra alla stessa maniera? E allora si prenderebbe un’altra volta 10 secondi di penalità. Se ci aspettiamo scuse dalla Red Bull? Non giudico, né chiedo loro delle scuse, sono valutazioni che devono fare loro”.
    Le parole di Horner
    Dopo il comunicato di Mercedes, il team principal di Red Bull Christian Horner ha spiegato le motivazioni del ricorso, respingendo di fatto le accuse dei rivali: “Nulla di personale contro Lewis Hamilton, è un sette volte iridato e questo la dice lunga su quanto ha fatto. Ma questo non significa che anche i grandi campioni non possano sbagliare o fare errori di valutazione. Quello che abbiamo sostenuto lo avremmo detto anche di qualsiasi altro pilota. Abbiamo presentato dei dati che dimostravano qualcosa di cui restiamo convinti, questa è la F1, la competizione si svolge su tutti i fronti e non potevamo lasciare niente di intentato -ha aggiunto Horner -. Per questo il comunicato della Mercedes ci ha sorpreso. Comunque accettiamo la decisione degli steward e ci concentriamo sulla gara di questo fine settimana” – ha concluso. LEGGI TUTTO