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    Ivanisevic: “A US Open i rivali di Novak e Carlos saranno Medvedev e Sinner”

    Goran in campo con Novak

    Dopo la delusione per la finale persa a Wimbledon dal suo pupillo Novak Djokovic, Goran Ivanisevic è tornato a parlare alla stampa del suo paese focalizzando l’attenzione già al prossimo US Open, e sulla nuova rivalità a tre tra Alcaraz, Sinner Rune. In merito a quest’ultima questione, per “Mr.Ace” non ci sarà alcuna nuova era con un dominio a tre, come nel recente passato con Novak, Roger e Rafa. Così ha parlato il croato al media Sportske Novosti.

    “Nuova era con rivalità a tre? Queste storie sono già un po’ ‘stupide’. Il cambio generazionale non è appena arrivato, in realtà va avanti da sei o sette anni. Se guardiamo a Medvedev, Rublev, Khachanov, Shapovalov, Auger-Aliassime prima, e ora anche Sinner, Alcaraz, Rune… Alcaraz è qui da due anni, ma Medvedev è qui da cinque o sei anni, ha 27 anni. Non sono giocatori arrivati ieri, e sono giocatori forti”.
    “Il prossimo US Open? Alcaraz è il campione in carica, è una storia a sé, e Sinner è l’unico che può minacciarlo insieme a Novak. Ad Alcaraz il gioco di Sinner da fastidio, finora hanno avuto partite molto interessanti. Ma non ci sarà solo lui, oltre a Novak. Se Medvedev gioca bene nei match cruciali, anche lui è un giocatore fenomenale per me, e ha già vinto il torneo proprio contro Novak. Stiamo parlando di fatto di tutti giocatori giovani. Novak rimane l’unico ‘dinosauro’. È normale che sia così, che siano loro d’ora in avanti i favoriti, ma c’è ancora qualcosa da chiedere agli anziani, non sono finiti”.
    Ivanisevic spende belle parole per Alcaraz: “Come persona è fenomenale, e come giocatore è inutile che ne parli, è un miracolo. L’energia che porta in campo, il modo in cui gioca… Sorride sempre, anche quando perde, è incredibile”.
    A Ivanisevic è stato anche chiesto se qualcuno può minacciare i 23 Slam di Djokovic: “Credito a tutti, ma… solo un giocatore può provarci, è Carlos Alcaraz”.
    Interessanti le parole di Goran sulla rivalità tra Alcaraz e Sinner: “Sarà una rivalità interessante da ammirare nei prossimi anni. Ciascuna delle loro partite è tesa, c’è lotta, c’è di tutto, si vede un tennis ottimo. Al momento non credo che ci sian giocatori oltre a Djokovic e Sinner che siano capaci di rimanere in una lunga partita contro Alcaraz. Chi non può stare a lungo al ritmo di Carlos può subito mettere in valigia le racchette e tornarsene a casa. Sinner invece ci riesce e con i suoi colpi ha dimostrato di metterlo in grave difficoltà e su ogni superficie. Credo che le loro partite siano le più interessanti”. LEGGI TUTTO

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    Ivanisevic: “Djokovic migliorerà ancora, è determinato a farlo”

    Goran e Novak

    Goran Ivanisevic non ha nascosto la propria soddisfazione per l’ennesimo grande trionfo del suo assistito, Novak Djokovic. A detta dell’ex campione di Wimbledon, il segreto di Novak è la sua incredibile determinazione nella ricerca di miglioramenti nel proprio gioco e stile di vita per essere ogni giorno un atleta e tennista più forte. Queste alcune dichiarazioni del coach croato dopo la vittoria di “Nole” alla seconda edizione delle Finals disputata a Torino.
    “Novak si allena ancora più duramente rispetto a quando aveva 22 anni. Ecco perché è ancora così forte ed è per questo che continuerà a migliorare in futuro”, dichiara Ivanisevic. “La sua volontà di allenarsi, la determinazione a migliorare, la volontà di essere sempre migliore è sorprendente. Si sta prendendo cura del suo corpo in ogni dettaglio. Ai miei tempi, la mia generazione ha smesso di giocare a tennis intorno ai 30, 31 anni. Eri già vecchio pronto per il ritiro. Ora non è più così, è incredibile, e con Djokovic al massimo”.
    “Guarda Roger un paio di anni fa. Guarda Rafa. Tutti parlano di come stiano arrivando giovani giocatori. È fantastico per il tennis… Adesso abbiamo il più giovane numero 1 al mondo di sempre, Alcaraz, capace di fare cose incredibili quest’anno. Ma guardate Novak. Ha ancora fame, sta ancora vincendo i tornei più importanti e giocando un tennis incredibile. Ha appena vinto e già mi ha parlato di cosa fare per preparare al meglio la prossima stagione. È un ragazzo che ha come unico obiettivo il proprio miglioramento. Dedica la massima attenzione alla cura del suo corpo. Guardate come si muove in campo, come scivola, con quale controllo. È fantastico”, continua Ivanisevic. “C’è sempre qualcosa in cui puoi lavorare per essere migliore. E questo non riguarda solo Novak, ci sono altri tennisti che nonostante stiano giocando in età molto avanzata continuano a giocare molto bene, forse alcuni di loro stanno giocando il proprio miglior tennis adesso. È incredibile”.
    Relativamente alla finale, tutto sommato una vittoria comoda per il serbo, Ivanisevic ha sottolineato l’importanza del servizio e della sua capacità di giocare al meglio nei momenti importanti. In effetti, da quando Goran è all’angolo di “Nole”, il servizio del campione serbo è diventato impressionante per efficacia, anche se meno esplosivo ed appariscente dei cosiddetti “big server”. Per il croato tuttavia, alla battuta Novak è sempre stato forte, ma poco considerato. “Si Novak oggi serve molto bene, ma io credo che il suo servizio sia stato il colpo più sottovalutato della sua intera carriera. Se guardate a molte sue partite, anche di cinque o dieci anni fa, il servizio lo ha sempre salvato in qualche modo. Ma ora va ancora meglio. Specialmente questa settimana, ha tenuto una percentuale incredibile, abbinata ad una precisione  incredibile. Ogni volta che ne aveva bisogno, ha tirato una prima palla di servizio ottima. La sua seconda di servizio è cresciuta. Molti non parlano del suo servizio, se ne dimenticano, ma invece è stato spesso cruciale. Ritengo che abbia uno dei migliori servizi al mondo. Soprattutto quando la situazione di punteggio è delicata, sotto pressione”.
    Considerazione giustissima, che racconta tante vittorie di prestigio del serbo negli ultimi anni. Per esempio, le vittorie a Wimbledon contro Matteo Berrettini e Roger Federer nel 2019 e 2021. In tutti i momenti delicati di quelle finali, i punti che hanno fatto la differenza li ha fatti con il servizio. Non Ace a tutta, ma servizi precisi, vari, perfetti. La classe del campione. LEGGI TUTTO

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    Ivanisevic: “Non è sicuro che Djokovic andrà a Bercy. “

    Goran e Novak

    Goran Ivanisevic ha rilasciato una breve intervista al media Sportske Novosti nella quale si è sofferto su alcuni temi di attualità in merito al proprio assistito, Novak Djokovic. Tornato in gara dopo molti mesi (era fermo da Wimbledon), il campionissimo serbo ha brillato vincendo ad Astana e Tel Aviv. Due successi che lo lanciano verso il finale di stagione. L’obiettivo è tornare ad alzare il trofeo delle Finals, a Torino. Più incerta invece la sua presenza al Masters 1000 di Bercy, molto vicino all’appuntamento torinese. Ecco alcuni passaggi delle parole del croato.
    “È chiaro che giocherà a Torino (alle ATP Finals), ma resta la domanda se prima andrà a Parigi. Non è sicuro, ancora non è stato deciso. Novak è tornato e ha giocato in modo spettacolare, soprattutto ad Astana. È come se non si fosse mai fermato. Eppure non aveva giocato nessun torneo dai tempi di Wimbledon”.
    Ricordano a Goran che i 103 titoli di Federer o addirittura i 109 di Connors (recordman assoluto) non sono poi così lontani. “I record? Qualsiasi aspetto relativo a qualche tipo di record è interessante per Novak. La domanda rimane per quanto tempo giocherà e quanto durerà al suo incredibile livello, ma al momento sono sicuro che potrebbe raggiungere anche quei record. Niente è impossibile per lui. È stato sempre fisicamente in forma, anche nei periodi in cui non ha giocato. Non è mai stato un problema per lui l’allenamento e se rimane così sono convinto che potrebbe restare al vertice o vicino alla vetta per altri tre anni e lottare per tutti i titoli maggiori”.
    Ultima nota per l’Australian Open. Laconica la risposta di Ivanisevic: “Dato che nulla è cambiato nelle sue convinzioni sul vaccino, resta da vedere cosa e come decideranno gli australiani in merito”. LEGGI TUTTO

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    Da Torino: Hubert Hurkacz: “I campi sono molto veloci”. Ivanisavic lascia Torino per stare vicino al figlio positivo al Covid

    Goran Ivanisevic non sarà al fianco di Djokovic a Torino

    Hubert Hurkacz: “il campo è velocissimo, credo che il pubblico si sarebbe divertito di più con condizioni più lente, entrambi serviamo abbastanza bene per cui non abbiamo risposto come avremmo voluto, io no di certo. È veloce ma, quando si entra nello scambio, ne abbiamo giocati anche di lunghi, situazione che piace a Daniil.In ogni caso, rispetto a Bercy,qui è molto più veloce. La superficie potrebbe essere simile, ma le palle fanno una grossa differenza, quindi è piuttosto rapido qui a Torino.Sì, ho giocato a un discreto livello. Penso di poter fare anche meglio di così. Ho ancora la possibilità di qualificarmi, quindi continuerò a lottare e ad avere fiducia in me stesso. Devo semplicemente rimanere ottimista, dicendomi ‘ok, ho perso questo incontro, ma pensa ai lati positivi, analizza ciò che puoi fare meglio e preparati per il prossimo match”.
    Goran Ivanisevic, l’allenatore che avrebbe dovuto accompagnare il serbo alle ATP Finals, è stato questa domenica costretto a lasciare Torino, lasciando il suo giocatore temporaneamente senza allenatore. Il figlio di Goran è risultato positivo al covid-19 e ha costretto ad un rimpasto nel coaching staff del n.1 del mondo per la sua permanenza in Italia.
    Senza Ivanisevic, l’altro allenatore di Djokovic, Marian Vajda, si unirà alla squadra del 34enne serbo, che comprende anche Marco Panichi e Ulises Badio presenti anche loro nel nostro paese. LEGGI TUTTO

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    Ivanisevic lascia Torino per stare col figlio, positivo al Covid-19

    Goran e Novak

    Novak Djokovic giocherà le ATP Finals a Torino senza Goran Ivanisevic al suo fianco. L’ex campione di Wimbledon, oggi uno dei coach del n.1 del mondo, è tornato a casa perché suo figlio ha contratto il Covid-19. Il piccolo Ivanisevic pare stia bene, ma l’ex “Aceman” ha preferito fare i bagagli e rientrare in patria per assisterlo. Lo riporta il collega serbo Ozmo.
    Djokovic è arrivato a Torino con entrambi i suoi allenatori: Ivanisevic e Marian Vajda. Di solito non è così, dal momento che Novak preferisce avere con sé solo uno dei suoi allenatori in un torneo, ma per le Nitto ATP Finals invece tende a riunire tutto il suo collaudato team.
    Insieme a Vajda, l’entourage di Djokovic a Torino comprende il fisioterapista Ulises Badio e il preparatore atletico Marco Panichi.Djokovic giocherà il primo match domani alle 14 contro Casper Ruud.
    Ivanisevic fa parte della squadra di Djokovic da Wimbledon 2019 e da allora è stato fondamentale per il successo del serbo, aiutandolo enormemente nel migliorare il rendimento del servizio, un colpo diventato sempre più decisivo nel gioco del campionissimo serbo.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Ivanisevic: “Djokovic è semplicemente più forte di tutti e alla gente costa ammetterlo” (di Marco Mazzoni)

    “Novak is just stronger than everybody else and people have a hard time admitting that”. Parole e musica – riportate letteralmente nel suo inglese un po’ asciutto ma preciso – di Goran Ivanisevic, coach del n.1 Novak Djokovic, rilasciate ieri sera in una lunga e molto interessante intervista al collega Sasa Ozmo su Tennis Majors. […] LEGGI TUTTO