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    Ariete PVP stupita dalla sospensione: “È difficile da capire e da spiegare”

    Di Redazione
    Disorientati e stupiti. I massimi dirigenti dell’Ariete Prato Volley Project intervengono sulla decisione della Fipav di fermare gli allenamenti di Serie C e giovanili. Interventi pacati nei toni, ma che nella sostanza non possono nascondere la delusione e l’amarezza per una decisione che rischia di cancellare tutti gli sforzi fatti da famiglie, atlete, allenatori e dalle società stesse per rimanere in palestra in sicurezza.
    “Prendiamo atto della decisione della Federazione, come tutti – dice Fabio Galeotti, presidente dell’Ariete PVP –. Ci siamo allenati in situazioni di più grave emergenza sanitaria, lo abbiamo fatto lavorando duro per rispettare tutti i protocolli di sicurezza e adesso, quando pensavamo di essere vicini alla fine del tunnel, ci ritroviamo fermi. È difficile da capire e soprattutto da spiegare alle atlete. Siamo disorientati, abbiamo già programmato riunioni online con gli allenatori per capire come muoverci fino al 15 gennaio ma, ripeto, è un momento non facile. La paura è che a questo punto i campionati di C e delle giovanili non partano neppure. Essendo fermi fino al 15 gennaio non potremmo poi partire prima di un mese e questo accorcerebbe moltissimo i tempi per poter disputare un torneo con un minimo di credibilità”.
    “Ho sempre sostenuto che dovevamo fermarci prima – è la posizione di Massimo Becheri, presidente del Viva Volley –. Secondo me abbiamo continuato ad allenarci in base ad una errata interpretazione di quanto stabilito dagli ultimi DPCM in merito a quali tornei devono essere considerati di interesse nazionale. Penso che alcune federazioni si siano irritate per questo ed alla fine il CONI ha fermato tutto. Una volta scelta una linea, però, sarebbe stato giusto a questo punto andare avanti. Ci voleva chiarezza fin dall’inizio ed invece, decidendo cose diverse ogni settimana, si sono scaricate sulle società di base, sull’anello più debole, le tensioni presenti a livello nazionale“.
    “Con lo stop fino al 15 gennaio – continua Becheri – non so prevedere quando potremo riprendere ma certo non prima di un mese di buona preparazione. Tutto questo senza considerare le tante incertezze che stanno poi sorgendo sulle certificazioni. Pare infatti che se prima l’atleta eventualmente positivo poteva ritornare ad allenarsi e giocare con un semplice certificato, adesso, in base ai riscontri avuti nei campionati maggiori, sarà necessaria una visita medico agonistica approfondita arricchita da esami molto invasivi. Insomma, un ulteriore ostacolo alla ripartenza delle società minori“.
    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Brescia, il preparatore Cozzi: “Focus sulla prevenzione delle articolazioni più fragili”

    Di Redazione
    Preparazione fisica durante lo stop: dal mantenimento alla prevenzione per le giovanili Millenium
    La parola a Mattia Cozzi, preparatore atletico e coach Millenium Brescia, che risponde ad alcune domande fatte dalla società lombarda.
    Come è stato impostato il lavoro atletico avendo a che fare con fasce d’età così eterogenee?I volumi utilizzati all’interno delle programmazioni variano in base alla fascia d’età. Per le under 13/14/15 i volumi sono leggermente inferiori, hanno seguito gli esercizi con una componente di difficoltà più bassa. Entrambi i gruppi però hanno svolto quattro sedute alla settimana di preparazione fisica in base alla programmazione delle attività.
    Come avete organizzato le sedute che hanno svolto le atlete?La prima delle sedute è stata organizzata sulla piattaforma Zoom al fine di spiegare loro la scheda, correggerle nei movimenti e permettere loro di porre eventuali domande sulle schede settimanali. Il programma è stato modificato ogni due settimane, cercando di far annoiare le ragazze il meno possibile e adattando gli esercizi alle singole situazioni con un progressivo aumento di difficoltà e impegno muscolare.
    Quale è il focus del programma di preparazione atletica che hanno svolto le giovanili in questo periodo?Il programma pone il focus sulla prevenzione delle articolazioni più fragili per il pallavolista, cercando di preservare il più possibile ginocchio, caviglia, spalla e mantenere tonica la muscolatura in modo globale. Particolare importanza assume la prevenzione della spalla, poiché d’un tratto si è ritrovata priva di un lavoro importante; infatti sono venuti a mancare l’impatto del pallone e tutti quelli che sono i movimenti specifici richiesti dal gioco a causa della chiusura delle palestre. Di conseguenza diventa molto importante la prevenzione fatta a casa attraverso elastici o piccoli carichi, utilizzando un medio numero di ripetizioni. Anche per ginocchio e caviglia il discorso è simile, infatti in palestra saltano centinaia di volte, quindi a casa è necessario cercare di mantenere il lavoro, facendo esercizi che possano in qualche modo riprendere il gesto fatto in palestra. Il fine è sempre quello di non perdere (o perdere il meno possibile), ciò che si è guadagnato nei mesi in palestra e questo avviene anche attraverso la prevenzione.
    Come è suddivisa e organizzata la scheda che le atlete hanno seguito?La seduta è divisa in quattro parti: 1) Esercizi di prevenzione, lavorando sulla stabilità e sull’attivazione muscolare, attraverso esercizi statici e dinamici che possono essere globali o focalizzati su movimenti meccanici più ridotti (arti inferiori, superiori e core). 2) Circuito focalizzato sugli arti inferiori, inserendo un sovraccarico (qualora possibile) che aumenta all’aumentare dell’età. 3) Circuito focalizzato sugli arti superiori e tronco, per concentrarsi sulla muscolatura della parte superiore del corpo, sia posteriormente (maggior enfasi sul lavoro relativo ai movimenti scapolari) che anteriormente. 4) Circuito incentrato sulla spalla (cuffia dei rotatori) principalmente con l’aiuto degli elastici per rinforzare tutti i muscoli che la compongono, in particolare quelli più a rischio nel pallavolista.
    Quali sono gli accorgimenti che lo staff ha messo in atto per fare la differenza?Le atlete sono state assistite da me e dagli altri allenatori qualora siano sorti dubbi o problematiche, variando gli esercizi in base alle singole situazioni. Al rientro abbiamo valutato lo stato fisico delle singole ragazze e delle squadre, in modo da decidere come procedere con l’aumento degli impatti e dei salti.
    Quali sono invece gli accorgimenti che le atlete hanno dovuto attuare?È stato molto importante che tutte le atlete abbiano seguito il programma e lo abbiano fatto con impegno, nonostante a volte sia sembrato macchinoso. Essere atlete con la A maiuscola vuol dire rientrare in palestra pronte per continuare ad allenarsi senza dover regredire per l’inattività, ma questa volta con il pallone e vedendoci dal vivo per aumentare sempre di più intensità e volume di gioco.
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Paola Forni è la nuova presidente della Scuola di Pallavolo Serramazzoni

    Scuola di Pallavolo Serramazzoni

    Di Redazione
    Storico passaggio di testimone per la Scuola di Pallavolo Serramazzoni: Paola Forni è stata eletta nuova presidente della società e raccoglie così l’eredità di Rodolfo Giovenzana, in carica dal 2016.
    La S.di P. Serramazzoni è nata nel 1997/1998 grazie a Johnny Poppi, insieme a Rodolfo Giovenzana. Il Progetto prevedeva la collaborazione tra la Scuola di Pallavolo Serramazzoni ed il Circolo Didattico di Serramazzoni, Lama Mocogno e Prignano. Lo sviluppo della Scuola di Pallavolo ha dato il via al movimento pallavolistico nella cittadina, oltre che ad alcune attività che oggi sono considerate il cuore della Scuola di Pallavolo: proprio presso la pineta di Serramazzoni hanno mosso i primi passi il Volley Camp e il Centro Estivo.
    Nel 2003 Paola Forni approda alla Scuola di Pallavolo Serramazzoni e inizia a muovere i primi passi in società come allenatrice ed istruttrice dei più piccoli, fino a diventare la coordinatrice di tutto il progetto, dalle squadre agonistiche al Centro Estivo. Dal 2019 rivestiva il ruolo di Vicepresidente e oggi ricopre la carica più alta.
    “E’ una grande sfida, in questo periodo, essere alla presidenza di una società sportiva – afferma Paola – ma le sfide ci fanno trovare nuovi stimoli, ci danno la carica per affrontare i problemi che giornalmente si presentano ed è questo che assieme al bellissimo gruppo di dirigenza ed a tutto lo staff della Scuola di Pallavolo cercheremo di fare nei prossimi anni. Certamente ricevere il testimone da Giobbe mette un po’ di pressione! Giobbe mi ha insegnato a guardare avanti, a cercare di leggere i bisogni delle persone ,a lavorare per dei risultati che probabilmente non arriveranno subito…Con questo bagaglio, assieme a tutte le persone che lavorano e sostengono la scuola di Pallavolo Serramazzoni, partiremo per questo viaggio dove cercheremo di fare il meglio per la società , per tutto il territorio di Serramazzoni e non solo.”
    Paola Forni non è solo la prima donna presidente alla guida della società, ma è coadiuvata da un consiglio di amministrazione tutto rosa, che vede Federica Stradi nel ruolo di Vicepresidente e Barbara Reggianini come consigliera.
    Nel corso delle ultime elezioni che hanno coinvolto le due cooperative Scuola di Pallavolo, alla guida di S.di P. Anderlini è stato confermato Marco Neviani, insieme a Luana Serafini come Vicepresidente e Sara Leva come consigliera.
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Pallavolo Macerata: “Le famiglie possono essere un punto di forza nella ripartenza”

    Di Redazione
    Nello spazio dedicato agli atleti più giovani della Pallavolo Macerata, la società ha voluto ricondividere un interessante dichiarazione della psicologa marchigiana Valentina Marconi che ha sottolineato l’importanza di proseguire l’attività sportiva anche in un periodo così complicato:
    “Alcuni ragazzi, hanno trovato società che, con la collaborazione dei genitori, hanno valorizzato l’aspetto adattativo, il non farsi demotivare da un allenamento strutturato diversamente, ma soprattutto, i genitori che non hanno trasmesso particolari ansie ai propri figli sono stati fondamentali nella prevenzione dell’abbandono allo sport. Ecco, io credo che le famiglie possano essere un punto di forza nella ripartenza, che da casa si debba partire con il borsone pieno di entusiasmo, da casa si scelgano insieme le priorità, da casa si abbia bene chiaro in testa che cos’è la salute e da casa partano le richieste forti e chiare a chi decide per i nostri ragazzi️”.
    Consapevoli di ciò, l’attività dei piccoli talenti marchigiani prosegue nel rispetto delle indicazioni governative e dei protocolli federali.
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Frascati, Speranza: “Qui ho trovato l’ambiente professionale che immaginavo”

    Foto Ufficio stampa Volley Club Frascati

    Di Redazione
    E’ una delle novità dello staff tecnico del Volley Club Frascati per questa tormentata stagione 2020-21 che deve cominciare ancora a livello di gare ufficiali per tutte le categorie. Ma Orazio Speranza conosceva bene l’ambiente della società tuscolana per averlo frequentato da atleta negli anni d’oro dell’esperienza in A2 e B. “L’ho ritrovato molto professionale, esattamente come immaginavo quando è arrivata la chiamata del presidente Massimiliano Musetti. Qui si può davvero lavorare bene”.
    In questo periodo, con gli “over” della serie D maschile fermi, Speranza si sta concentrando in special modo sui gruppi Under 14 e Under 15 e fornisce un supporto a coach Gianluca Micozzi sull’Under 17 e l’Under 19 (dove ci sono i giovani che sono nel giro della serie D). “Con Micozzi c’è totale sintonia, non ci conoscevamo in precedenza, ma adesso riusciamo a lavorare in maniera molto fruttuosa”.
    Il tecnico parla dei gruppi Under 14 e Under 15: “Sono ragazzi pallavolisticamente ancora acerbi e stiamo facendo un profondo lavoro tecnico con loro. Hanno voglia di crescere e si allenano con costanza”.
    E’ chiaro che il riscontro di una gara ufficiale potrebbe avere un peso importante: “Per loro sarebbe un’ottima valvola di sfogo, per noi tecnici potrebbe essere lo spunto per capire in maniera più chiara dove andare a “battere” durante gli allenamenti. Speriamo che da gennaio si possano quantomeno organizzare delle amichevoli”.
    La chiusura di Speranza è proprio legata alle future decisioni della Federazione in relazione ai campionati regionali e territoriali. “Secondo alcune voci, si formuleranno dei nuovi gironi più piccoli, esattamente come accaduto per i campionati nazionali. Questo servirà a concludere la prima fase in maniera più veloce visto il ritardo nella partenza dei vari tornei, poi si passerà ad una fase play off. Credo che al momento questa sia l’unica ipotesi percorribile per provare a portare a termine questa stagione molto particolare” conclude Speranza.
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO