consigliato per te

  • in

    VNL Finals ai raggi X: le stelle e le possibili rivelazioni di Bologna

    Di Paolo Cozzi Sullo slancio di una domenica memorabile per il volley italiano, con ben 4 medaglie d’oro arrivate ad impreziosire una bacheca federale tornata ai fasti del passato, cominciano mercoledì a Bologna le finali di VNL maschile. Le migliori otto classificate al termine della fase preliminare si sfidano per provare a succedere al Brasile, campione dell’edizione 2021. Negli anni 90, quando era ancora World League, era una competizione che dava del tu ai nostri colori, ma negli ultimi 20 anni ci ha visti protagonisti davvero col contagocce. Vedere pertanto i nostri ragazzi svettare nella classifica della prima fase ci fa ben sperare e getta molte aspettative sulla giovane banda di Fefè De Giorgi! Chiaro, alcune squadre sono ancora in fase sperimentale e di crescita in attesa dei Mondiali, ma il segnale di forza dei nostri portacolori è di quelli importanti e ci riporta davvero nel gotha della pallavolo mondiale. Ma analizziamo le partecipanti alla fase finale, ricordando gli accoppiamenti dei quarti di finale: mercoledì 20 luglio si affronteranno USA–Brasile e Italia-Olanda, giovedì 21 Francia–Giappone e Polonia–Iran. Poi, sabato 23, le semifinali tra le vincenti, e domenica 24 le finali. Foto Volleyball World BRASILECampioni uscenti, i verdeoro sono chiamati a riscattare le prime Olimpiadi senza medaglia dal 2000. Tanti infortuni nel corso dei gironi preliminari hanno lasciato per qualche partita i brasiliani con il roster ridotto all’osso, ma sono state proprio queste difficoltà che hanno ricompattato il gruppo, che ha sì perso con Polonia e Francia, ma che si è sbarazzato facilmente di Iran e Serbia. Quarto di finale sconsigliato ai deboli di cuore contro gli USA: basteranno i muri di Flavio e il ritorno in extremis di Lucao a fermare gli americani? UP: squadra in cerca di riscatto,che sa cosa vuol dire giocare sotto pressione, con Lucarelli e Leal capaci di risolvere da soli la partita.DOWN: una condizione fisica non ottimale e la difficoltà a mantenere a lungo alti ritmi di gioco con continuità.STELLA: Ricardo LucarelliX FACTOR: Lucao Foto Volleyball World USAUsciti malconci e con le pive nel sacco dalle Olimpiadi, gli yankees provano a rialzare la testa affidandosi ad un Aaron Russell che, dopo le fatiche piacentine e l’operazione all’anca, torna a essere giocatore determinante. Molto intense le vittorie con Francia e Brasile: il gioco americano è piaciuto molto, con i palleggiatori bravi a trovare risorse anche con i centrali e il muro solido fondamentale, ben correlato con la difesa. UP: squadra che sembra essere ripartita dopo le delusioni di Tokyo, buon mix fra giovani e veterani.DOWN: Ensing come opposto non ha convinto molto nel corso della VNL, manca una alternativa valida da posto 2.STELLA: Aaron RussellX FACTOR: Torey Defalco Foto Volleyball World OLANDAEntrata per un soffio nelle Finals, la squadra di Roberto Piazza è partita male, perdendo con Giappone e Usa, prima di infilare una striscia di 6 vittorie su sette partite che ha gettato le basi per la qualificazione. Decisiva la gara vinta al tie break con l’Argentina, con il solito Nimir trascinatore; molto alternate le bande con gli “italiani” Ter Horst e Van Garderen, ma anche con il veterano Jorna e il giovane Tuinstra. Interessante al centro infine Fabian Plak, ottimo riferimento in attacco e bravo a muro. UP: qualificazione meritata e nessuna pressione sulle spalle degli orange, che possono provare a fare lo sgambetto agli azzurri senza avere nulla da perdere.DOWN: poca pressione ma anche poca abitudine a giocare match internazionali per molti olandesi, che proprio pochi giorni fa hanno già ceduto 3-0 contro gli azzurri.STELLA: Nimir Abdel-AzizX FACTOR: Bennie Tuinstra Foto Volleyball World ITALIAUna prima parte di VNL fantastica per i nostri ragazzi, che già dal primo girone in Canada, con una rosa giovane e poco esperta, hanno dato gran bei segnali al loro allenatore. L’innesto di Michieletto e Lavia ha aggiunto potenza e tecnica, il tutto davvero ben giostrato da un Giannelli che sembra aver ritrovato lo smalto e la determinazione giusti. Se la diagonale Giannelli-Zaytsev sembra sicura, cosi come quella delle due bande, restano i dubbi al centro, dove Galassi ha perso lentamente campo a favore di Russo nella corsa ad affiancare Anzani. UP: la voglia di tornare sul gradino più alto del podio è enorme, e tutto il movimento spinge i ragazzi di De Giorgi a tornare a dettare legge a livello mondiale.DOWN: giocare in casa può portare comunque tanta pressione sulle spalle dei nostri, che per quanto cresciuti esponenzialmente negli ultimi 12 mesi sono ancora molto “vergini” a livello internazionale.STELLA: Alessandro MichielettoX FACTOR: Daniele Lavia Foto Volleyball World GIAPPONEAutentiche rivelazioni di questa VNL, i giapponesi hanno trovato nel nuovo allenatore francese Philippe Blain quello spunto per provare a colmare il gap con le grandi nazionali del volley mondiale. E così fra i top player troviamo Ishikawa e Nishida, ma è a partire dal servizio che tutto il Giappone è cresciuto, forzando molto e sbagliando comunque poco. Importante anche l’apporto di Otsuka e del centrale Takahashi, per una squadra che con le vittorie contro Slovenia, Argentina e soprattutto Italia sembra aver dato una svolta al proprio destino. UP: squadra in fiducia, con un tecnico europeo che ha saputo valorizzare elementi di gioco tipici giapponesi coniugandoli con altri nuovi prettamente europei.DOWN: al centro si paga ancora la mancanza di un top player e anche a muro resta una squadra… bassotta!STELLA: Yuki IshikawaX FACTOR: Yuji Nishida Foto Volleyball World FRANCIACampioni olimpici in carica, con Giani nuovo allenatore, i francesi sono chiamati a dimostrare che questo gruppo non è stato una meteora ma una solida realtà: partiti forte, hanno chiuso però con tre sconfitte contro Polonia, Argentina e Stati Uniti. Toniutti e Brizard al palleggio sono una garanzia, anche se il secondo arriva da una stagione a Piacenza fatta da più ombre che luci. Ngapeth continua a dimostrare gran feeling con il suo tecnico di club e Patry sembra essersi lasciato alle spalle una stagione meneghina non proprio esaltante. Al centro cresce Chinenyeze, mentre Le Goff è forse l’anello debole di una squadra molto rodata e collaudata. UP: c’è tanta voglia di continuare un ciclo importante, e il sorteggio con il Giappone sembra spianare la via per le semifinali.DOWN: contro troveranno un allenatore che ha scritto pagine di storia importanti della nazionale francese, e conosce alla perfezione i suoi giocatori.STELLA: Earvin NgapethX FACTOR: Barthélémy Chinenyeze Foto Volleyball World POLONIAUscita da un 2021 che doveva essere pieno di ori e che invece ha portato solo sconfitte eclatanti e il licenziamento di Heynen, la Polonia di Grbic pur senza Leon ha disputato un’ottima VNL, cedendo fondamentalmente solo all’Iran, perché nella sconfitta con gli azzurri in Canada era infarcita di seconde linee. La squadra si affida alle due bande bi-campioni in Champions League, Semeniuk e Sliwka, e ad un Kurek che si dimostra sul pezzo. Al centro come sempre tanti centimetri e tanti muri e un libero aspirapolvere. Molto precisa a muro e ben messa in campo, la Polonia sembra essersi liberata del “peso” Leon e aver trovato la propria dimensione. UP: una squadra matura che ha in pratica 12 titolari fra cui Grbic può pescare.DOWN: il bisogno assoluto di fare risultato può essere un freno, soprattutto nei quarti in cui i polacchi incrociano una loro autentica bestia nera come l’Iran.STELLA: Kamil SemeniukX FACTOR: Aleksander Sliwka Foto Volleyball World IRANUn cammino tutt’altro che facile per arrivare a queste Finals, con alcune sconfitte pesanti come contro Olanda e Bulgaria, ma anche guizzi degni di nota con Slovenia, Polonia e Serbia che hanno portato in dote punti chiave per la qualificazione. Della squadra iraniana piacciono soprattutto i tre laterali, con l’opposto Esmaeilnezhad secondo fra i top scorer della VNL, ben coadiuvato dal neo meneghino Ebadipour. Bene anche il servizio di squadra, capace di far saltare molte linee di ricezione ben rodate. UP: è una squadra da sempre ostica per la Polonia, per il suo modo di giocare, e l’accesso in semifinale sarebbe davvero un bel risultato per un gruppo molto rinnovato nell’ultimo periodo.DOWN: senza Marouf l’attacco al centro appare più scontato e tutto il gioco è un po’ più prevedibile.STELLA: Milad EbadipourX FACTOR: Amin Esmaeilnezhad LEGGI TUTTO

  • in

    VNL femminile: il Giappone spreca troppo, Brasile in semifinale

    Di Redazione Per la quarta volta in altrettante edizioni della manifestazione il Brasile è tra le semifinaliste della VNL femminile: nella partita inaugurale delle Finals di Ankara le verdeoro hanno sconfitto il Giappone per 3-1 e ora attende di conoscere la sua avversaria, una tra USA e Serbia (sfida in programma alle 17.30 italiane). La squadra rivelazione della competizione non è riuscita dunque a sovvertire il pronostico e si porta dietro più di un rimpianto per l’andamento della gara: le nipponiche, infatti, erano state avanti addirittura fino al 21-15 nel primo set, prima di subire l’incredibile rimonta del Brasile e cedere ai vantaggi, mentre nel secondo avevano avuto anche un set point sul 25-26. Riaperta la partita nel terzo set (break decisivo sul 20-20), il Giappone è però crollato nel quarto sotto i colpi di Gabi e compagne. Proprio la numero 10 brasiliana è stata la top scorer dell’incontro con 23 punti, seguita da Kisy con 20; ancora una volta però il fondamentale decisivo per la squadra di Zé Roberto è stato il muro, con 16 block vincenti di cui 4 a testa per la stessa Kisy e Carol. Al Giappone invece è clamorosamente mancata la bomber Sarina Koga, che si è fermata a quota 14 punti con un modestissimo 29% in attacco. Brasile-Giappone 3-1 (29-27, 28-26, 20-25, 25-14)Brasile: Julia Kudiess 5, Carol 10, Pri Daroit ne, Nyeme (L) ne, Montibeller 1, Macris 4, Roberta, Gabi 23, Ana Cristina ne, Natinha (L), Lorena ne, Kisy 20, Julia Bergmann 17, Lorenne 3. All. Zé Roberto.Giappone: Moriya (L), Uchiseto, Koga 14, Ishikawa 8, Shimamura 8, Kojima (L) ne, Inoue 5, Hayashi 16, Yamada 1, Matsui 3, Ogawa 5, Hamamatsu ne, Seki, Sato 9. All. Manabe.Arbitri: Ozbar (Turchia) e Perez (Cuba).Note: Brasile: battute vincenti 3, muri 16, errori 23. Giappone: battute vincenti 5, muri 6, errori 19. (fonte: Volleyball World) LEGGI TUTTO

  • in

    VNL femminile: i roster di USA, Giappone, Brasile, Cina e Turchia

    Di Redazione Tra poche ore inizierà ad Ankara la fase finale della VNL femminile: alle 14 italiane andrà in scena il primo quarto di finale tra Brasile e Giappone, alle 17.30 toccherà a USA e Serbia, mentre i restanti due quarti si giocheranno domani. Dopo l’Italia, la Serbia e la Thailandia, anche le altre 5 nazionali partecipanti hanno svelato i rispettivi roster per la competizione. Eccoli, squadra per squadra: BRASILEPalleggiatrici: Macris, RobertaOpposte: Kisy, LorenneCentrali: Carol, Lorena, Julia KudiessSchiacciatrici: Gabi, Pri Daroit, Rosamaria Montibeller, Ana Cristina, Julia BergmannLiberi: Natinha, Nyeme GIAPPONEPalleggiatrici: Nanami Seki, Tamaki MatsuiOpposta: Kotona HayashiCentrali: Haruyo Shimamura, Nichika Yamada, Erina Ogawa, Asuka HamamatsuSchiacciatrici: Mami Uchiseto, Sarina Koga, Mayu Ishikawa, Arisa Inoue, Yoshino SatoLiberi: Manami Kojima, Akane Yamagishi USAPalleggiatrici: Jordyn Poulter, Lauren CarliniOpposte: Annie Drews, Jordan ThompsonCentrali: Haleigh Washington, Chiaka Ogbogu, Dana Rettke, Hannah TappSchiacciatrici: Kelsey Robinson, Kathryn Plummer, Sarah Wilhite, Ali FranttiLiberi: Morgan Hentz, Justine Wong-Orantes CINAPalleggiatrici: Ding Xia, Diao LinyuOpposte: Gong Xiangyu, Chen PeiyanCentrali: Yuan Xinyue, Wang Yuanyuan, Yang Hanyu, Gao YiSchiacciatrici: Li Yingying, Wang Yunlu, Jin Ye, Wang YizhuLiberi: Wang Weiyi, Ni Feifan TURCHIAPalleggiatrici: Cansu Ozbay, Elif SahinOpposte: Ebrar Karakurt, Meryem BozCentrali: Eda Erdem, Zehra Gunes, Beyza AriciSchiacciatrici: Hande Baladin, Meliha Ismailoglu, Tugba Senoglu, Saliha Sahin, Ilkin AydinLiberi: Simge Akoz, Ayça Aykac (fonte: Web Volei) LEGGI TUTTO

  • in

    Valerio Baldovin sulla via dell’Oriente: “Voglio imparare molto e portare la mia esperienza”

    Di Redazione La sua partenza per il Giappone è stata una delle grandi notizie del mercato 2022-2023: Valerio Baldovin allenerà per la prima volta all’estero e lo farà nel contesto più distante possibile dall’Italia, quello della V.League nipponica, sulla panchina dei Wolfdogs Nagoya. L’ex tecnico di Padova e Vibo Valentia ha già preso contatto con il paese del Sol Levante, come racconta in un’intervista a Il Giornale di Vicenza: “Sono arrivato a fine giugno e sono molto contento di iniziare questo nuovo capitolo della mia carriera. È un’esperienza totalmente diversa da quelle intraprese in precedenza e quindi diventa molto interessante e accattivante“. “Sto cercando di imparare molto sui loro sistemi di lavoro e di organizzazione – spiega Baldovin – ma voglio portare anche la mia esperienza personale maturata in questi anni, perché è quello che mi chiedono. Certamente sarà anche un’esperienza di vita: la cultura orientale e in particolare quella giapponese mi hanno sempre attirato. Sto osservando molti aspetti positivi della società, per esempio il rimanere in fila in grande silenzio senza lamentarsi. Hanno un senso civico molto alto, sono molto rispettosi degli altri, abituati a seguire le regole e avere un’organizzazione molto precisa: questo facilita anche il mio lavoro“. Il tecnico veneto non nega che la possibilità di allenare due fuoriclasse giapponesi come Yuki Ishikawa (a Padova) e Yuji Nishida (a Vibo) lo abbia avvantaggiato: “Quando ho avuto il piacere di lavorare con loro, parlando, mi hanno spesso descritto il loro campionato; sapevo di arrivare in un ‘mondo’ con molta passione da parte dei media e dei fan e con molta organizzazione. Aver allenato i giocatori più forti del Giappone immagino abbia creato anche interesse intorno al mio nome“. LEGGI TUTTO

  • in

    VNL Finals ai raggi X: le stelle e le possibili rivelazioni di Ankara

    Di Alessandro Garotta Siamo alla vigilia delle Finals di Volleyball Nations League femminile: nella nuova formula della VNL, le migliori otto classificate al termine della fase preliminare si sfidano ad Ankara per conquistare il trofeo alzato l’anno scorso dagli USA. Grande attesa per le azzurre di coach Davide Mazzanti ,che giovedì alle 14 italiane affronteranno la Cina nei quarti di finale. In caso di successo, in semifinale troveranno una tra Turchia e Thailandia. Dall’altra parte del tabellone super sfide (in programma mercoledì 13): gli Stati Uniti se la vedranno con la Serbia, mentre il Brasile giocherà contro il Giappone. Tra sabato 16 e domenica 17 le partite che assegnano le medaglie. Per arrivare preparati alla prima grande finale dell’estate, importante banco di prova in vista dei Mondiali, ecco la nostra preview squadra per squadra, con i punti di forza e quelli deboli delle 8 nazionali partecipanti! Foto Volleyball World TURCHIAC’è una maledizione da sfatare, e questo potrebbe essere l’anno buono. In casa Turchia non lo vogliono dire ad alta voce, complici anche i sogni sfumati a un passo dal traguardo nel recente passato, ma in quel di Ankara potrebbe davvero arrivare finalmente la prima vittoria di un torneo di rilievo nella storia del volley femminile. Parlavamo di maledizione, perché le “Filenin Sultanlari” in più occasioni sono arrivate in fondo ai Campionati Europei, alla VNL e al World Grand Prix, ma poi si sono dovute accontentare del secondo o del terzo gradino del podio. A fare la differenza questa volta potrebbero essere il fattore campo e un roster profondo e di notevole qualità, che può contare su qualche stella, come l’opposta Ebrar Karakurt, la palleggiatrice Cansu Ozbay e le centrali Eda Erdem e Zehra Gunes, e su giocatrici con buona esperienza internazionale, come Hande Baladin, Meliha Ismailoglu e Simge Akoz. Non si può non annoverare la nazionale guidata da Giovanni Guidetti tra le favorite per sbarcare almeno in semifinale; poi, una volta arrivate lì, vedremo se la storia sarà pronta a cambiare. UP: il gruppo è coeso e si conosce alla perfezione; in più il fattore tifo può pesare decisamente.DOWN: le bande titolari sono buone mestieranti, ma chiedere loro un rendimento da top player è decisamente troppo.STELLA: Eda ErdemX-FACTOR: Saliha Sahin Foto Volleyball World THAILANDIALa Thailandia è riuscita a strappare l’ottavo e ultimo posto per le VNL Finals venendo premiata soprattutto dall’ottimo avvio nella competizione. Già essere ad Ankara per le asiatiche è una festa assoluta, e se magari riuscissero a uscire a testa alta o addirittura centrare l’impresa contro la Turchia nei quarti di finale, diventerebbero le assolute beniamine nazionali. Il roster di coach Danai Sriwatcharamethakul è composto da giocatrici tecniche, esplosive, grintose, ma che pagano pegno in termini di fisicità. In generale – per usare un eufemismo – non sono proprio le più temibili del lotto, pur potendo contare su alcuni elementi con una discreta esperienza internazionale: ci riferiamo alla palleggiatrice Pornpun Guedpard (che ha giocato in Giappone e Indonesia), l’opposta Kokram Pimpichaya (nell’ultima stagione alle Kurobe AquaFairies in Giappone), le schiacciatrici Ajcharaporn Kongyot e Chatchu-On Moksri (grandi protagoniste con il Sarıyer Belediyesi in Turchia) e l’esperto libero Piyanut Pannoy (ex di Azerrail Baku e VC Altay). UP: la condizione psicologica del non aver nulla da perdere.DOWN: manca fisicità ed esperienza ad alti livelliSTELLA: Kongyot AjcharapornX-FACTOR: Kokram Pimpichaya Foto Volleyball World ITALIAPer alcuni, la vera favorita numero uno. Di sicuro, un’autorevole candidata alla vittoria. Un’Italia così forte e completa non l’abbiamo mai vista, anche senza l’infortunata Sarah Fahr: non possiamo nasconderci, ma lasciarci trascinare da facili entusiasmi è l’ultima cosa che dobbiamo fare. Paola Egonu sarà come sempre il faro del gruppo, la stella chiamata a scatenarsi a suon di punti mettendo in mostra tutta la sua proverbiale esplosività; la numero 18 azzurra sarà schierata in diagonale con Ofelia Malinov, titolare per gran parte delle partite disputate finora, oppure con Alessia Orro, capace di variare il gioco in modo efficace quando chiamata in causa da Mazzanti? Al centro ci si affiderà a due tra Cristina Chirichella, Anna Danesi, Marina Lubian e Sara Bonifacio, elementi che assicurano muri e ottima copertura, e in attacco possono fare anche molto male alle avversarie. In banda il CT Davide Mazzanti ha a disposizione diverse opzioni di assoluto spessore tecnico che potrebbero consentirgli di variare lo schema tattico in caso di necessità: Caterina Bosetti è la banda di equilibrio, preziosa sia in fase difensiva sia per la sua abilità di giocare contro il muro piazzato. Miriam Sylla ed Elena Pietrini sono le “bocche da fuoco”, che si sono fatte apprezzare anche in coppia agli Europei 2021 e nell’ultima uscita contro la Thailandia, mentre Alessia Gennari andrà tenuta in seria considerazione se le cose non dovessero andare nel verso giusto. Infine c’è Monica De Gennaro, che non ha certamente bisogno di presentazioni: il miglior libero al mondo, che ancora una volta dovrà sorreggere la nostra nazionale con le sue difese spettacolari. UP: il talento individuale di questa squadra non ha eguali.DOWN: se la coscienza del proprio valore si trasforma in presunzione, l’Italia rischia di mostrare il fianco alle avversarie.STELLA: Paola EgonuX-FACTOR: Elena Pietrini Foto Volleyball World CINANo Zhu Ting, no Zhang Changning, no Yao Di, no Yan Ni, no Liu Yanhan. La Cina che si presenta alle Final Eight di Ankara è rinnovata, battagliera e pronta a sovvertire i pronostici del torneo (a partire dai quarti contro l’Italia), con il testimone di leader passato a Li Yingying. Finora la stella del Tianjin ha ricoperto questo ruolo alla perfezione, prendendo in spalla le compagne e portandole al quarto posto nella prima fase grazie a una serie di prestazioni da cineteca. Fari puntati anche sull’opposta Gong Xiangyu e sulla schiacciatrice Ye Jin, due giocatrici da prendere con le pinze e potenzialmente devastanti se nella giornata giusta, mentre la centrale Yuan Xinyue e il libero Wang Weiyi rappresentano il trait d’union rispetto al recente passato. In generale, non sarà la squadra più talentuosa, non avrà le giocatrici più abituate ai grandi palcoscenici, non starà attraversando il suo miglior momento storico, ma la nazionale di coach Cai Bin è un’avversaria ostica, tenace e che venderà cara la pelle. UP: partita dopo partita ha mostrato sempre maggiore affiatamento.DOWN: manca forse un po’ di esperienza a questi livelli.STELLA: Li YingyingX-FACTOR: Gong Xiangyu Foto Volleyball World USAÈ difficile pensare ad una nazionale che abbia segnato gli ultimi anni della pallavolo femminile mondiale più di quella statunitense. Dopo le tre affermazioni consecutive in VNL e il secondo posto alla World Cup 2019, la punta di diamante è stata naturalmente la medaglia d’oro a Tokyo: un trend positivo confermato dall’ottimo avvio della stagione 2022, con Karch Kiraly che ha potuto contare su due blocchi di altissimo livello. Da un lato, quello composto dalle protagoniste dell’ultimo ciclo olimpico, con Annie Drews, Jordan Thompson, Kelsey Robinson, Sarah Wihlite, Jordyn Poulter, Haleigh Washington, Chiaka Ogbogu e Justine Wong-Orantes. Dall’altro, quello delle new entry, con Kara Bajema, Alexandra Frantti, Dana Rettke, Brionne Butler e Anna Stevenson. La consapevolezza nei propri mezzi delle prime con il talento inesplorato delle seconde sembrano costruire un mix al picco del suo rendimento, con le due parti a compensarsi senza “rubarsi” la scena, assicurando quindi sempre un livello di gioco massimo in tutti i suoi aspetti. È questa la grande forza degli Stati Uniti. UP: la completezza del roster statunitense è impressionante.DOWN: la pressione potrebbe giocare brutti scherzi alla nazionale campione olimpica in carica.STELLA: Kelsey RobinsonX-FACTOR: Alexandra Frantti Foto Volleyball World SERBIAChe la Serbia possa fare malissimo a tutti lo abbiamo visto qualche settimana fa, quando a Brasilia ha superato al tie break la Turchia. Allo stesso tempo, però, si è resa protagonista anche di debacle senza appello, vincendo appena un set nei match contro le prime tre della graduatoria (USA, Brasile ed Italia). Una nazionale parzialmente rinnovata e alla ricerca di una nuova identità, che sta provando a mettere in scena quelli che sono gli specifici dettami tecnici e tattici impartiti dal CT Daniele Santarelli, ma che è ben consapevole di come sarà essenziale il ritorno di Tijana Boskovic per difendere il titolo ai prossimi Mondiali. Nel frattempo, l’obiettivo è di chiudere al meglio la VNL, potendo comunque contare su giocatrici che da anni dicono la loro sulla scena internazionale come Jovana Stevanovic e Ana Bjelica, giovani piene di talento (Maja Aleksic, Sara Lozo e Katarina Lazovic), una discreta palleggiatrice (Sladjana Mirkovic) e un jolly dal grande talento offensivo ma ultimamente alle prese con qualche guaio fisico di troppo (Brankica Mihajlovic). UP: Daniele Santarelli in panchina è una garanzia di qualità che potrebbe aprire la porta a scenari inaspettati.DOWN: senza Tijana Boskovic, manca la giocatrice a cui affidarsi per risolvere le questioni spinose.STELLA: Jovana StevanovicX-FACTOR: Sara Lozo Foto Volleyball World BRASILECi sono poche certezze nella vita: nascita, morte, Brasile competitivo. E state pure certi che anche stavolta bisognerà fare i conti con la nazionale verdeoro – vicecampione olimpica, seconda nelle ultime due edizioni della VNL e mai fuori dalle prime quattro nelle maggiori competizioni internazionali disputate dopo Rio 2016 (con la sola eccezione degli ultimi Mondiali). Zé Roberto può contare su un gruppo profondo, collaudato, forte in tutti i reparti e con qualche novità interessante. Come, ad esempio, Kisy, miglior realizzatrice della squadra fino a questo momento, che ha le carte in regola per stupire tutti anche alle Finals di Ankara e, insieme alla regista Macris, forma una diagonale da tenere d’occhio. Al centro Diana ha raccolto la pesante eredità di Carol Gattaz, mentre Carol sta confermando di essere tra le migliori interpreti in questo ruolo a livello mondiale. Il meglio, però, il Brasile lo offre in banda con Gabi e Pri Daroit, a garantire classe ed esperienza, e due giovani di belle speranze con un database di caratteristiche niente male, come Julia Bergmann e Ana Cristina. Vincere è difficile anche se sei la favorita, figuriamoci quando la concorrenza è così spietata: l’obiettivo rimane il podio, ma con questa quantità di talento puntare al bersaglio grosso è d’obbligo. UP: il gioco esalta non solo la classe infinita di Gabi ma anche il talento delle new entry.DOWN: le montagne da scalare per salire sul gradino più alto del podio sono di quelle belle impegnative: verosimilmente USA in semifinale e Italia, Cina o Turchia in finale.STELLA: GabiX-FACTOR: Kisy Foto Volleyball World GIAPPONEAvete cinque euro da puntare e cercate il colpaccio a sorpresa? Puntateli sul Giappone. È stata la squadra che ha più impressionato nelle prime due tappe del torneo, facendo scalpi importanti e mostrando una gran bella pallavolo, prima del crollo nell’ultima settimana a qualificazione già acquisita. Sulla carta sembrano partire dietro a USA, Brasile e Italia, ma nessuno potrà dormire sonni sereni contro le ragazze di coach Masayoshi Manabe. Il gruppo a sua disposizione è relativamente giovane (il libero Akane Yamagishi e la schiacciatrice Mami Uchiseto sono le uniche nate prima del 1992), ha grande voglia di imporsi e ha anche il volto sfrontato di gente che si è imposta gradino per gradino, lavorando costantemente, come le varie Mika Shibata, Sarina Koga, Arisa Inoue, Haruyo Shimamura e altre ancora, e adesso vuole raccogliere i frutti di questo lungo lavoro. UP: è una squadra che riesce a spingersi oltre la somma delle potenzialità individuali delle proprie componenti.DOWN: il puro confronto sulla qualità generale vede le giapponesi più indietro rispetto alle grandi favorite.STELLA: Sarina KogaX-FACTOR: Kotona Hayashi LEGGI TUTTO

  • in

    Campionati Asiatici Under 20: il Giappone si conferma sul trono

    Di Redazione Il Giappone ha vinto la 21esima edizione dei Campionati Asiatici Under 20 femminili, confermandosi campione continentale della categoria. A Nur-Sultan, in Kazakhstan, le nipponiche hanno superato in finale con un netto 3-0 (25-16, 25-21, 25-22) la Cina, che era stata l’unica nazionale a batterle – peraltro in tre set – nella prima fase del torneo. Arina Tsutsumi è stata la top scorer della sfida decisiva con 16 punti, seguita da Anna Uemura con 13 e Tsugumi Fukazawa con 10. Per il Giappone è il settimo titolo nella storia, se si considera anche la categoria Under 19. Al terzo posto nella competizione si è piazzata la Thailandia, che ha avuto la meglio per 3-2 (25-23, 12-25, 26-24, 20-25, 16-14) sulla Corea del Sud. Quinto posto per Taipei davanti all’Iran (3-1 il risultato della finalina) e settima posizione per l’India grazie al 3-2 sulle padrone di casa del Kazakhstan. (fonte: AVC) LEGGI TUTTO

  • in

    VNL femminile: l’Olanda rallenta la corsa del Giappone

    Di Redazione Ancora una sorpresa nella terza settimana di gare della VNL femminile: il Giappone, unica squadra ancora imbattuta nella competizione, subisce la prima sconfitta per mano di una sorprendente Olanda. Anne Buijs (22 punti) e compagne fermano una formazione meno efficace del solito in attacco, malgrado l’ennesima grande prova di Sarina Koga (31 centri); determinante il muro olandese, che va a segno per ben 16 volte contro le due delle avversarie, con 4 punti della neo-giocatrice di Casalmaggiore Juliet Lohuis e 3 a testa per Buijs, Savelkoel e Timmerman. Del risultato approfittano gli USA per raggiungere le nipponiche in vetta alla classifica generale, passando anche avanti per miglior quoziente set. Le campionesse olimpiche si impongono con un netto 3-0 sul Belgio, mettendo in mostra il talento offensivo di Kara Bajema (20 punti con il 64% in attacco); da segnalare il ritorno in regia a tempo pieno di Jordyn Poulter. Nella pool dell’Italia, intanto, la Thailandia sconfigge in tre set la Corea del Sud con ben 17 muri-punto; oggi le asiatiche si giocheranno buona parte delle loro chance di qualificazione alle Finals nello scontro con la Repubblica Dominicana. LA SITUAZIONEPool 5: Giappone-Olanda 2-3 (25-23, 20-25, 26-24, 21-25, 10-15); Belgio-USA 0-3 (16-25, 21-25, 19-25). Prossimo turno: Turchia-Olanda gio 30/6 ore 22; Germania-Belgio ven 1/7 ore 1.00; USA-Serbia ven 1/7 ore 4.00.Pool 6: Thailandia-Corea del Sud 3-0 (25-11, 25-22, 25-17); Italia-Polonia 3-1 (25-27, 25-20, 28-26, 25-18). Prossimo turno: Thailandia-Rep.Dominicana gio 30/6 ore 12.30; Polonia-Cina gio 30/6 ore 15.30; Corea del Sud-Brasile gio 30/6 ore 19.Classifica: USA e Giappone 8 vittorie (24 punti); Brasile e Italia 7 (20); Serbia 6 (17); Cina 5 (17); Turchia 5 (16); Thailandia 5 (15); Canada 4 (12); Polonia 4 (11); Bulgaria e Rep.Dominicana 3 (9); Belgio 3 (6); Germania e Olanda 2 (8); Corea del Sud 0 (0). (fonte: Volleyball World) LEGGI TUTTO

  • in

    Gli azzurri si inchinano al tie break contro un Giappone da applausi

    Di Redazione Arriva la prima sconfitta in VNL maschile per l’Italia dopo quattro vittorie consecutive, tra la pool di Ottawa e quella di Quezon City: gli azzurri si arrendono al tie break a un Giappone che si conferma la squadra del momento e si riporta in testa alla classifica. Oltre ai fondamentali di seconda linea, suo marchio di fabbrica, la nazionale nipponica sfoggia uno Yuji Nishida in forma stellare (28 punti), la lucida regia di Masahiro Sekita e soprattutto un servizio killer: ben 14 ace, 6 di Yuki Ishikawa e 5 dello stesso Nishida, con la ricezione azzurra in costante affanno. Nonostante questo, l’Italia riesce a giocare a lungo alla pari con gli avversari: merito di un muro efficacissimo, con 14 block vincenti (3 a testa per Anzani, Giannelli e Lavia), ma anche della verve di Daniele Lavia, top scorer con 22 punti, e di Simone Anzani. A fasi alterne Michieletto e Romanò, comunque ben orchestrati da Simone Giannelli. La squadra guidata da Nicola Giolito, a conti fatti, esce dal big match senza troppi rimpianti, se si eccettuano quelli per i troppi errori-punto (30 contro 23) che la penalizzano soprattutto nella fase finale del tie break; di contro resterà negli occhi la grande rimonta del terzo set, dal 21-24 al 26-24. L’Italia tornerà in campo già domani, sempre alle 13, per la terza partita del girone contro la Slovenia. I SESTETTI – Non cambia nulla Giolito rispetto all’esordio nella pool: Giannelli è in diagonale con Romanò, Anzani e Galassi al centro, Lavia e Michieletto in posto 4 e Balaso libero. Anche il Giappone si presenta in formazione titolare, con Sekita in regia, Nishida opposto, Onodera e Yamauchi centrali, Ran Takahashi e Ishikawa schiacciatori, Yamamoto libero. 1° SET – Parte fortissimo la squadra azzurra con i muri di Romanò (2-0) e Galassi (5-2). Un altro muro, stavolta di Michieletto, regala il 9-4 ai campioni d’Europa; Nishida e Ishikawa però limano subito lo svantaggio (10-7), e una rocambolesca difesa-punto di Onodera riporta il Giappone a contatto (11-10). L’Italia prova a scappare ancora con Romanò (13-11), ma sul 15-14 inizia un turno battuta micidiale di Nishida: due ace per regalare il doppio vantaggio agli asiatici e un terzo, dopo il time out chiesto da Giolito, per siglare il 15-18. Giannelli risponde con la stessa moneta, firma un ace e propizia il muro del 18-18 di Anzani; Nishida e Ishikawa (ancora grazie al servizio di Onodera) fanno però volare nuovamente il Giappone sul 19-22. L’errore di Romanò vale 5 set point e Nishida sfrutta il secondo per il 20-25. 2° SET – Reagisce l’Italia, ancora con il muro: Anzani e Michieletto a segno per il 5-1. Lo schiacciatore di Trento si scatena anche in attacco per l’8-3 che spinge Blain al time out, ma al rientro arriva anche il più 6 di Lavia. Ancora Michieletto firma il massimo vantaggio (12-5), confermato da Romanò (15-8); da qui inizia però la rimonta del Giappone, che accorcia le distanze prima con Nishida (15-11) e poi con Ishikawa (16-13). Galassi tiene avanti l’Italia, ma il solito servizio di Nishida riduce al minimo il distacco (18-17); gli errori di Ishikawa, però, fanno respirare gli azzurri (21-18, 23-19). Dopo qualche brivido sul muro di Nishida, Michieletto si procura tre set point e Takahashi sbaglia per il 25-21. 3° SET – Stavolta è il Giappone a partire meglio, e sempre grazie al servizio: Sekita firma l’ace dell’1-3. Yamauchi colpisce al centro e Nishida si scatena in attacco per il 3-7, firmando poi anche l’ulteriore allungo del 6-11. L’Italia però non demorde e recupera subito con Giannelli e Michieletto (10-11), arrivando poi al pareggio grazie al muro di Anzani e trovando anche il sorpasso (14-13). Si prosegue con un acceso punto a punto: ennesimo ace di Nishida per il 16-17, ma questa volta il turno di battuta dell’opposto si ferma subito. Sul 20-20 è Ishikawa a fare la differenza dai nove metri, con un doppio servizio vincente per il 20-23; l’errore in battuta di Michieletto vale il 21-24. Lavia cancella il primo set point, i muri dello stesso calabrese e di Galassi annullano anche il secondo e il terzo, malgrado il time out chiesto da Blain (24-24). Ai vantaggi Galassi si procura la chance per chiudere e ancora Lavia la sfrutta: 26-24. 4° SET – Il copione resta il solito: il Giappone fa male dai nove metri e passa avanti con l’ace di Ishikawa (2-5), allungando poi fino al 3-7. Nishida colpisce in attacco per il 5-9 e l’allungo del 6-11; Lavia prova a contenere le distanze in attacco e a muro (9-12), ma a mettergli i bastoni tra le ruote ci pensa ancora Ishikawa con un altro servizio vincente (9-15). Ancora Lavia tiene vivi gli azzurri con l’ace del 13-16; inizia una lunga fase di punto a punto (15-18, 17-20), con Bottolo in campo al posto di Michieletto. Spariglia però le carte Yamauchi con i due primi tempi vincenti del 17-22, a cui segue il time out dell’Italia. Non basta: arrivano il terzo ace di Ishikawa nel set (17-23) e i 6 set point procurati da Nishida. Romanò annulla il primo, ma stavolta la rimonta si esaurisce subito con l’errore in battuta di Lavia (19-25). 5° SET – Si comincia subito con un serrato punto a punto (2-1), e anche stavolta Ishikawa non fa mancare la sua firma dai nove metri (3-4). L’Italia va sotto 5-7 sull’errore di Lavia, ma dopo il time out chiamato da Giolito recupera subito con Galassi e Michieletto (7-7), e passa anche in vantaggio con il muro vincente del centrale di Monza (8-7). Nel testa a testa che segue gli azzurri restano a lungo avanti (9-8, 11-10), ma non riescono a staccarsi, anche perché la battuta è poco efficace. Sul 12-12 è nuovamente il servizio di Ishikawa a mettere in difficoltà l’Italia permettendo a Yamauchi di firmare il vantaggio (12-13). Nishida sbaglia tutto sul punto successivo, ma poi si procura il match point: chiude subito a muro Kentaro Takahashi per il 13-15. Giappone-Italia 3-2 (25-20, 21-25, 24-26, 25-19, 15-13)Giappone: Nishida 28, Onodera 6, Otsuka ne, Yamauchi 15, Takanashi 1, Sekita 2, Oya ne, Takahashi K., Tomita ne, Takahashi R. 8, Ogawa (L) ne, Ishikawa 20, Yamamoto (L), Murayama ne. All. Blain.Italia: Pinali ne, Ricci ne, Cavuto ne, Michieletto 16, Giannelli 8, Balaso (L), Sbertoli, Bottolo, Galassi 8, Lavia 22, Romanò 16, Anzani 10, Piccinelli (L) ne, Mosca ne. All. Giolito.Arbitri: Kang (Corea del Sud) e Simonovic (Svizzera).Note: Giappone: battute vincenti 14, muri 2, errori 23. Italia: battute vincenti 3, muri 14, errori 30. LEGGI TUTTO