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    Altra tegola per Monza, Georg Grozer resterà fuori per almeno due settimane

    Di Redazione

    Il Consorzio Vero Volley comunica che l’atleta Georg Grozer, dopo gli esami effettuati presso la Clinica Zucchi di Monza, ha evidenziato una piccola lesione della spalla destra.

    L’opposto monzese, sceso in campo l’ultima volta nel match contro Perugia del 18 dicembre, rimarrà a riposo ancora per due settimane, per poi rientrare gradualmente in attività.

    (fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Il Pagellone di Paolo Cozzi – Keita mattatore, Grozer stavolta stecca

    Foto Lega Pallavolo Serie A Di Paolo Cozzi Mentre Perugia si issava sul tetto del mondo sconfiggendo nella finale del Mondiale per Club una Trento combattiva ma spuntata nei momenti chiave, nel weekend di Superlega maschile si sono giocate solo 4 partite, che però sono state utili a definire la rosa delle qualificate ai quarti […] LEGGI TUTTO

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    Pesi, sabbia e piscina per la Vero Volley Monza

    Di Redazione Mezza giornata di allenamento in piscina e poi scatterà un giorno e mezzo di riposo. Per la Vero Volley Monza, radunatasi ieri mattina al Seven Infinity di Gorgonzola, ci sarà una domenica di pausa utile a ricaricare le pile dopo i primi due giorni di preparazione alla stagione 22-23. Agli ordini dello staff monzese guidato dal tecnico Massimo Eccheli, Thomas Beretta, Filippo Federici, Georg Grozer, Matteo Pirazzoli, Lorenzo Magliano, Vlad Davyskiba, Gabriele Di Martino ed il giovane aggregato Gabriele Mariani hanno subito testato la loro condizione dopo il lungo stop estivo, tra pesi, sabbia e acqua, con l’obiettivo di costruire al meglio la forma per il primo appuntamento ufficiale, fissato il 2 ottobre a Perugia contro la Sir Safety Susa. I rossoblù, ancora senza gli atleti impegnati con le rispettive nazionali (Cachopa, Galassi, Karyagin, Maar e Szwarc) alla preparazione del Mondiale maschile (dal 26 agosto all’11 settembre in Polonia e Slovenia), abbracceranno da lunedì 29 agosto il secondo regista, il croato Petar Visic, e altri tre giovani: Umberto Caporossi, Gioele Adeola Taiwo e Diego Frascio.  Lunedì 22 agosto, intanto, la prima squadra maschile del Vero Volley rientrerà stabilmente all’Arena di Monza, continuando la prima settimana di allenamento sul campo di casa. Il planning, nel primo giorno di una settimana di lavoro che si chiuderà nuovamente sabato, prevede una seduta di pesi al mattino e una di tecnica nel pomeriggio, prevalentemente con la palla ma senza salti. PROGRAMMA ALLENAMENTI AGOSTO 2022Lunedì 2210:30 – 13:00 Pesi17:00 – 19:30 Allenamento TecnicoMartedì 2310:00 – 12:30 Pesi17:00 – 19:30 Beach Volley (Seven Infinity)Mercoledì 2416:00 – 18:30 Allenamento TecnicoGiovedì 2510:00 – 12:30 Pesi17:00 – 19:30 Beach Volley (Seven Infinity)Venerdì 2610:00 – 12:30 Pesi17:00 – 19:30 Allenamento TecnicoSabato 2711:00 – 12:00 Piscina (Seven Infinity)Domenica 28LIBERO(fonte: Comunicato Stampa) LEGGI TUTTO

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    La vittoria in CEV Cup diventa un tatuaggio per Georg Grozer

    Di Redazione A chi vede i giocatori di volley come delle “macchine” senza emozioni, interessate soltanto all’ingaggio di fine mese, bisognerebbe far conoscere Georg Grozer. Uno che, a 37 anni, con oltre due decenni di attività sulle spalle e un palmares ricchissimo di trofei (compresa una Champions League), non ha smesso di considerare la pallavolo come una passione. E che queste non siano solo parole lo dimostra l’ultimo tatuaggio con cui il campione tedesco ha arricchito la variopinta “tela” della sua pelle: Grozer, infatti, ha scelto di tatuarsi sul braccio la medaglia d’oro conquistata nell’ultima CEV Cup con la maglia della Vero Volley Monza, con tanto di data della finale e simbolo della società. Un segnale, anche quest’ultimo, da non sottovalutare per un giocatore che, dopo aver girato mezzo mondo, all’Arena della “Città del Volley” si sta trovando davvero a casa. LEGGI TUTTO

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    Orro e Grozer alla presentazione dello sportello online contro gli abusi nello sport

    Di Redazione C’erano anche due ospiti d’eccezione come Alessia Orro e Georg Grozer, campioni della Vero Volley Monza, alla presentazione del nuovo sportello online “Ti Ascolto” contro gli abusi nello sport, presentato questa mattina all’Arena di Monza. Il progetto, lanciato dal Consorzio Vero Volley in collaborazione con l’organizzazione Change The Game e con il patrocinio di Sport e Salute, si basa sulla pubblicazione di un form online che permette di segnalare in qualsiasi momento e in forma anonima le situazioni di abuso di cui si è stati vittime o di cui si è venuti a conoscenza, in modo da permettere agli organi competenti di effettuare tutti gli accertamenti del caso. Anche Volley NEWS collaborerà all’iniziativa: da oggi, cliccando sull’apposito banner in homepage, è possibile accedere alla pagina dedicata che rimanda direttamente al modulo per la segnalazione. L’obiettivo comune è quello di mettere a disposizione un metodo semplice e accessibile per denunciare qualunque forma di violenza nell’ambiente sportivo, in tutte le discipline. Un impegno pratico e concreto in un momento in cui la violenza, anche di genere, è purtroppo un tema quotidiano anche in questo settore: la Procura Generale del CONI ha contato, dal 2015 al 2019, 86 casi confermati. Foto Vero Volley Monza Un messaggio ovviamente condiviso da Alessia Orro, che purtroppo è stata recentemente vittima di un nuovo episodio di stalking sventato dai Carabinieri: “È una bellissima iniziativa, siete i primi a lanciarla. È molto importante parlare, non stare in silenzio, farsi aiutare. All’inizio è difficile, ti fai molti problemi, perché non vuoi mettere in pericolo altre persone: poi però capisci che da solo non riesci ad andare avanti, hai tante paure e ansie che ti tormentano. È fondamentale aprirsi, io ho avuto la fortuna di avere la mia società vicina, ed è bello che tutti abbiano questa possibilità“. Georg Grozer ha posto invece l’accento sull’importanza dello sport come portatore di valori positivi, che non devono essere intaccati dagli abusi: “Io sono cresciuto in un contesto non facile, ma la mia era una famiglia di sportivi e per me è stato sempre un valore il rispetto delle donne e di tutte le persone intorno a me. Nello sport mi sono sentito a casa e in famiglia, condividendo le mie emozioni con la squadra“. L’opposto della Vero Volley, come è noto, è anche il padre di due ragazze: “Il ruolo di padre è molto più difficile adesso che in passato, soprattutto con l’utilizzo dei social e di internet. Noi non abbiamo mai nascosto nulla ai nostri figli, perché non bisogna mostrare loro solo il bello della vita, ma anche far capire loro quali sono le cose brutte che incontreranno“. “Si tratta di un argomento terribile – ha spiegato Alessandra Marzari, presidente del Consorzio – che purtroppo non tutti hanno il coraggio di affrontare: le istituzioni per non mettersi in discussione, le persone comuni perché spesso anche ascoltare è un dolore. È importante avere una cultura sportiva che combatta la violenza sessuale, l’adescamento, il bullismo, tutte situazioni c’è un referente che approfitta di una situazione di fiducia oppure qualcuno che fa leva sulla sua forza. Ma gli spettatori, gli indifferenti, sono colpevoli allo stesso modo. E la società sportiva deve impegnarsi per creare una situazione in cui bambini e bambine si sentano ascoltati“. Al fianco di Marzari c’era Daniela Simonetti, giornalista e scrittrice, presidente dell’associazione di volontariato Change the Game: “La cosa che più mi sconvolge – ha detto – è la solitudine del bambino abusato. Spesso le vittime non possono raccontare la loro storia a nessuno, e noi abbiamo voluto colmare questa lacuna. Non c’è e non ci deve essere nessuna contrapposizione con Federazioni, Leghe e istituzioni: una Federazione deve tutelare i suoi atleti per tutelare la sua stessa reputazione, è il suo biglietto da visita“. E la presidente del Vero Volley, in chiusura, si è augurata che “il pulsante diventi virale e tutte le istituzioni lo pubblichino sui loro siti, per dare a ciascuno la possibilità di segnalare“. Nel corso dell’evento è intervenuto anche l’avvocato Fabio Iudica, coordinatore del corso di perfezionamento in Diritto Sportivo e Giustizia Sportiva “Lucio Colantuoni” dell’Università Statale di Milano, con diversi studenti del corso. “Il diritto sportivo – ha spiegato – paradossalmente e fortunatamente ha armi ancora più potenti del diritto penale, perché è sufficiente la ‘forte probabilità’, un livello di prova meno intenso, per arrivare a sanzioni e provvedimenti di radiazione nei confronti dei soggetti che si rendono responsabili di abusi“. L’incontro è stato presentato da Giuseppe Paternò Raddusa, autore e responsabile editoriale della piattaforma di podcast GliAscoltabili, che mette a disposizione tra gli altri contenuti anche il podcast No Coach realizzato dalla stessa Daniela Simonetti: cinque storie di coraggio, ricostruite dalle vittime, che infrangono il silenzio nel quale sono avvolti le violenze sessuali e gli abusi all’interno del mondo sportivo. LEGGI TUTTO

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    Monza incerottata per Gara 2. Eccheli: “Rischiamo di non avere Grozer e Dzavoronok”

    Di Redazione È uno degli appuntamenti chiave di una stagione già ricchissima di soddisfazioni, ma la Vero Volley Monza rischia di arrivarci senza i suoi due uomini migliori. Per Gara 2 dei quarti di finale Play Off, sabato 2 aprile all’Arena di Monza contro la Cucine Lube Civitanova, il tecnico Massimo Eccheli potrebbe dover rinunciare sia a Georg Grozer, sia a Donovan Dzavoronok, a causa di una forma influenzale che li sta costringendo al riposo (entrambi sono negativi al Covid-19). A confermarlo è lo stesso Eccheli in un’intervista di Andrea Scoppa per Il Resto del Carlino Macerata: “Non si stanno allenando, pagando forse lo stress fisico di questo periodo per noi intenso, e rischiamo di non averli domani. Dispiace non avere alcuni elementi nelle condizioni ideali, oltretutto contro una Lube al completo, fortissima e in crescita“. L’allenatore di Monza promette comunque battaglia: “Faremo di tutto per lasciare un altro bel ricordo ai tifosi. L’importanza della partita e la presenza dei grandi fuoriclasse della Lube porterà tanta gente al palazzetto“. Eccheli ha le idee chiarissime su cosa migliorare rispetto a Gara 1, persa in tre set a Civitanova: “Abbiamo subito in modo esagerato il servizio. Noi non siamo eccellenti in ricezione, però 15 ace sono troppi in tre set. La Lube ce le ha date di santa ragione e ha potuto scavare break lunghi“. LEGGI TUTTO

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    Leana Grozer, orgoglio di papà Georg: “È più avanti di me alla sua età”

    Di Eugenio Peralta A volte la pallavolo è una questione di DNA: sono innumerevoli i casi in cui i “geni” del volley sono stati tramandati di padre in figlio, ma quello della famiglia Grozer è forse unico al mondo. Ormai da tre generazioni, infatti, questo nome è legato a doppio filo alla storia della pallavolo tedesca; e l’ultima arrivata Leana Grozer – fresca di titolo MVP nel torneo di qualificazione agli Europei Under 17 femminili – sembra avere tutte le carte in regola per rinverdire i fasti del nonno, degli zii e soprattutto di papà Georg. L’opposto della Vero Volley Monza non sta più nella pelle: quando si parla della figlia – la più grande, nata nel 2007, mentre Loreen è del 2010 – gli occhi gli si illuminano, e quasi ci si dimentica di avere a che fare con il “mostro” di potenza e cattiveria agonistica che ha lasciato il segno sui campi di tutto il mondo. Entusiasmo e genuino orgoglio per le performance di Leana emergono da ogni parola pronunciata da Georg nella nostra intervista esclusiva. Foto Instagram Georg Grozer È riuscito a seguire le partite di Leana nel torneo di Herentals? E che emozioni ha provato? “Certo, ho visto tutte le gare, c’era un canale YouTube dedicato e sono stato anche fortunato con gli orari! Per lei era il primo torneo in nazionale e credo che abbia fatto un ottimo lavoro. Sono ovviamente molto orgoglioso, non come giocatore ma come padre, del fatto che abbia vinto il premio di MVP. Tra me e mia figlia c’è un legame forte, una relazione davvero speciale“. Cosa le ha detto dopo aver ricevuto il premio? “Anche per lei è stata una sensazione straordinaria, la dimostrazione che il lavoro che sta svolgendo quotidianamente e il suo amore per la pallavolo stanno dando i loro frutti. Però mi ha anche detto che deve migliorare ancora, perché il livello del gioco internazionale è ancora troppo alto per lei, pur avendo un ottimo allenatore e una buona squadra. Questo, d’altro canto, la rende ancora più felice di aver vinto il titolo di MVP“. A che età Leana ha iniziato a giocare? “Diciamo che ha sempre preferito giocare con il pallone che con le bambole! Mi ha sempre seguito in palestra e a casa abbiamo giocato un sacco insieme: è stato facile insegnarle le cose principali e divertirsi con lei. Adesso però sono due anni che pratica davvero la pallavolo ed è una cosa completamente diversa, con 2-3 ore di allenamento al giorno. Le piace molto, non solo per il gioco e l’attacco, ma anche per le emozioni che mette in campo: credo che il suo approccio alla pallavolo e il suo carattere siano molto simili ai miei, e anche il suo coach mi dice sempre che il suo amore per questo sport è qualcosa di speciale“. Foto Instagram Leana Grozer Si aspettava che diventasse una pallavolista? “Non le ho mai fatto pressioni in questo senso, tanto è vero che ha iniziato a giocare a calcio e per due anni ha praticato questo sport. Certo dopo un po’, continuando a viaggiare con me, a seguire i miei allenamenti e le partite in nazionale e nei club, si è avvicinata a questo mondo e ha preso la sua decisione“. Anche Loreen, la sua seconda figlia, seguirà le sue orme? “Sta iniziando proprio ora con le più piccole, si allena 2 volte a settimana. Anche lei ama la pallavolo, ma ha un carattere un po’ differente. Non è mai stata tanto interessata allo sport, ma adesso inizia a sentire un po’ di spirito competitivo… Segue sempre i miei allenamenti qui a Monza e in estate con la nazionale, quindi sta entrando anche lei nel mood“. Tornando a Leana, quali sono le sue caratteristiche tecniche? Sarà anche lei una “bomber” come il padre? “Nella squadra di club, veramente, gioca da schiacciatrice-ricevitrice, ma le serve ancora tempo per arrivare al livello di ricezione necessario per la nazionale: credo che sia uno dei fondamentali più difficili da imparare. Per questo ha giocato da opposto, e certamente la cosa mi rende ancora più orgoglioso. Colpisce molto forte per la sua età, ha un braccio davvero potente e salta molto in alto, già quasi 75 cm di elevazione. Ha anche una buona battuta in salto, che per tante avversarie è difficile da ricevere. Dal mio punto di vista, però, è altrettanto importante l’approccio emozionale: dare energia alla squadra e cercare di aiutare le compagne quando sono in difficoltà. Benché abbia solo 14 anni, lo sta già facendo molto bene e il coach mi ha dato feedback molto positivi su questo, mi ha detto che non ha mai visto nessuno così“. Foto Instagram Georg Grozer Se dovesse darle un consiglio, quale sarebbe? “Quello di mantenere sempre il rispetto per l’avversario e, al tempo stesso, il killer instinct. Sul campo non ci sono amici, non si guarda in faccia a nessuno, ma non deve mai mancare il rispetto. E poi di mettere la sua potenza e le sue emozioni al servizio della squadra. Ma io cerco sempre di darle anche consigli tecnici, le spiego che quando l’attacco non gira ci sono tanti altri fondamentali in cui può dare una mano alla squadra: il muro, la difesa, il servizio, e dal punto di vista mentale cercare di tenere alto il morale della squadra anche quando le cose non vanno bene“. In futuro la vedremo in Italia? È uno scenario possibile? “Che sia il suo sogno non c’è dubbio. Per quello che ho visto io, anche se ci sono scuole interessanti in Germania, Olanda, Spagna e Portogallo, la pallavolo giovanile italiana non ha confronti, è di livello così alto e ha così tanta attenzione ai dettagli che per lei sarebbe eccezionale poter imparare qui. Però deve frequentare la scuola almeno per un anno ancora, poi eventualmente potrà continuare a distanza: se tra due anni sarò ancora in Italia, potrebbe restare con me e allenarsi in una squadra italiana, perché no“. E in alternativa? “Ci sono già molte richieste per lei in Germania, 4/5 squadre in cui potrebbe giocare e contemporaneamente continuare a frequentare la scuola. Per il momento però rimarrà nella società in cui gioca ora (il Moerser SC, n.d.r.): stanno provando a inserirla nella prima squadra, che gioca in terza serie, per alzare un po’ il suo livello. Si va avanti step by step. Io provo ad aiutarla un po’, ma la decisione finale spetta sempre a lei“. Portare il nome Grozer, nella pallavolo tedesca (e non solo), potrebbe essere un bel peso… “Certo, c’è tanta pressione su di lei e io ne so qualcosa: è stato difficile anche per me quando ho iniziato, perché mio padre era una celebrità. Lei però non si sente stressata, anzi: è orgogliosa di questo nome e lo vede come una motivazione per essere sempre al top, per aggiungere ulteriore prestigio alla nostra famiglia. Quello che le ho detto è che deve fare qualcosa di suo, creare una ‘nuova Grozer’: era il mio obiettivo da giovane, ma penso che lei sia più avanti di com’ero io alla sua età, a livello di mentalità“. Un’ultima domanda: come si vive in una famiglia di pallavolisti, in cui tutti condividono la stessa passione e lo stesso lavoro? “Quando ci incontriamo, cerchiamo innanzitutto di goderci il poco tempo che abbiamo a disposizione da trascorrere insieme. Ma è inevitabile che il discorso cada sulla pallavolo, è quasi automatico: parliamo della carriera di mio fratello, della situazione generale, di come stanno crescendo le ragazze, giochiamo insieme a Beach Volley… La pallavolo è la nostra vita, siamo nati in questo mondo e vogliamo restarci!“. LEGGI TUTTO

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    Leana Grozer, figlia di Georg, è la MVP del torneo WEVZA Under 17

    Di Redazione La terza generazione di Grozer nella pallavolo tedesca adesso è realtà. Nel torneo WEVZA di Herentals (Belgio), vinto dall’Italia che si è così assicurata la qualificazione ai Campionati Europei Under 17 femminili, come miglior giocatrice è stata premiata proprio Leana Grozer, opposta della Germania, che compirà 15 anni ad aprile. Leana è una delle due figlie di Georg Grozer, opposto della Vero Volley Monza, che a sua volta viene da una famiglia con una grande tradizione nella pallavolo: il padre Georg senior è un ex giocatore, oggi allenatore, la sorella Dora ha chiuso la carriera lo scorso anno e il fratello Tim gioca nella seconda serie polacca. La più giovane campionessa della famiglia Grozer è una predestinata: ha iniziato a giocare da piccolissima nell’Under 12 del Moerser Sportclub e oggi – ovviamente nello stesso ruolo del padre – è considerata una delle grandi promesse del volley tedesco. Nel torneo WEVZA la Germania si è classificata terza, con tre vittorie e due sconfitte, ma avrà una seconda possibilità nel secondo turno (dal 21 al 24 aprile) per qualificarsi alla fase finale in Repubblica Ceca. Papà Georg, che ha seguito in streaming tutte le partite della figlia, non nasconde la sua felicità in un post su Instagram: “Ho sempre sperato di condividere le stesse passioni ed emozioni con il sangue del mio sangue. Sono orgoglioso di te, Leana, e del tuo primo premio di MVP internazionale!“ (fonte: Cev.eu, Instagram Georg Grozer) LEGGI TUTTO