consigliato per te

  • in

    Djokovic critica le palle del circuito ATP, mentre Rune esprime frustrazione verso i fisioterapisti

    Holger Rune – Foto Getty Images

    Le lamentele riguardo alle palline utilizzate nel circuito ATP non si placano. L’ultimo a sollevare la questione è stato Novak Djokovic, numero uno al mondo, al suo ritorno in competizione per il Masters 1000 di Parigi Bercy.Dopo una discussione con Andrea Gaudenzi, Djokovic ha espresso le sue preoccupazioni: “Non sono stato nel circuito per un po’ di tempo, ma ho letto i commenti di molti giocatori. Korda, con cui mi sono allenato, mi ha detto che da cinque settimane gioca sempre con palline diverse. Ciò di cui ci lamentiamo è la mancanza di regolarità, che può causare problemi ai polsi, ai gomiti e alle spalle”.
    Il campione serbo ha sottolineato l’importanza della salvaguardia dell’integrità fisica dei giocatori: “La qualità è relativa, ogni giocatore ha le sue preferenze in base al proprio stile e alla superficie su cui gioca. Spero che ci siano delle riunioni per discutere delle possibili soluzioni. Sarebbe ideale avere una costante nell’uso delle palline, ad esempio giocare sempre con lo stesso tipo prima di Roland Garros. Ci sono molti fattori da considerare in questa decisione, comprese le marche e gli organizzatori dei tornei. Come giocatori, il nostro obiettivo principale è prevenire infortuni”.
    Nel frattempo, Holger Rune ha attraversato un periodo difficile da Wimbledon. Arrivando a Basilea con una sola vittoria dal momento in cui ha raggiunto i quarti di finale al All England Club, la sua qualificazione alle ATP Finals ora appare incerta. Questo è in parte dovuto alla sua sconfitta in semifinale a Basilea contro Felix Auger-Aliassime.
    Questo torneo ha segnato l’inizio della collaborazione tra il danese Rune e il suo nuovo allenatore, Boris Becker. Tuttavia, la sconfitta contro il canadese ha scatenato la frustrazione di Rune, che ha puntato il dito contro i fisioterapisti dell’ATP: “Le mie gambe sono così poco sciolte perché i fisioterapisti dell’ATP non sono abbastanza competenti. Questa è la ragione per cui sto giocando così male. La gente dovrebbe sapere che non sono all’altezza. C’è un fisioterapista che impiega solo 10 minuti per giocatore. La prossima volta porterò il mio fisioterapista personale”.Marco Rossi LEGGI TUTTO

  • in

    Colpi di Scena in Campo: Upset Storici nel Tennis

    Roberta Vinci nella foto – Foto Getty Images

    La Definizione di “Upset” Nel mondo del tennis, “upset” ha un’eco speciale. Ma cosa lo distingue da una semplice sorpresa?Un “upset” avviene quando un giocatore, teoricamente meno favorito per statistiche o previsioni, batte un avversario di rango superiore. Non è solo una vittoria inaspettata: è una che infrange le aspettative dominanti. Ad esempio, quando un giocatore fuori dai primi 50 del mondo supera un Top 10. Ma c’è di più.La magia dell’”upset” sta nella sua narrazione. Prendiamo Nadal a Roland Garros: la sua sconfitta nel 2009 contro Soderling non fu una mera sorpresa, ma un “upset” perché contravveniva alla storia consolidata del “Re della terra rossa”.La differenza fondamentale? Una sorpresa è circostanziale, mentre un “upset” cambia la narrazione, diventando un capitolo memorabile nella storia del tennis. È il simbolo dell’imprevedibilità del gioco, un monito che, nel tennis, non esistono certezze. E ogni campione, indipendentemente dal suo status, può essere sconfitto. Mentre una sorpresa può svanire, un “upset” si inscrive nella memoria, definendo momenti e carriere.
    Upset Storici nel Tennis ProfessionisticoRobin Soderling vs. Rafael Nadal – Roland Garros 2009:Nel periodo precedente al 2009, Rafael Nadal era saldamente seduto sul trono di re della terra rossa, avendo trionfato a Roland Garros per ben quattro anni di fila. Sembrava invincibile, finché un giovane svedese di nome Robin Soderling, all’epoca 23° del mondo, non gli ha dato scacco. Soderling ha giocato una partita ispirata, dimostrando tenacia e potenza impressionanti, mettendo fine al dominio di Nadal in quattro set memorabili. Anche se Nadal avrebbe poi continuato a scrivere la storia a Parigi, quella sconfitta ha ricordato a tutti che anche i campioni sono umani. Per Soderling, questo match rappresentò un punto di svolta, conducendolo a due finali consecutive a Roland Garros negli anni successivi.
    Lukas Rosol vs. Rafael Nadal – Wimbledon 2012:Wimbledon 2012 fu teatro di un altro shock per Nadal. Lukas Rosol, 100° nel ranking mondiale, giocò la partita della sua vita al secondo turno del torneo. Nonostante Nadal fosse uno dei favoriti, Rosol mostrò un’aggressività e una determinazione straordinarie, sconfiggendo lo spagnolo in un epico incontro a cinque set. La sorprendente vittoria di Rosol sorprese tutti, ribadendo il fascino dell’incertezza di questo sport unico.
    George Bastl vs. Pete Sampras – Wimbledon 2002:Pete Sampras, sette volte campione a Wimbledon e considerato da molti come il migliore giocatore sull’erba di tutti i tempi, entrò nel torneo del 2002 con grandi aspettative. Tuttavia, al secondo turno, incontrò l’ostacolo insormontabile di George Bastl. Lo svizzero, entrato nel torneo come qualificato, giocò con determinazione e coraggio, superando Sampras in cinque set. Questa sconfitta non solo segnò un momento cruciale per Wimbledon, ma anche per la carriera di Sampras, preannunciando la fine di un’era.
    Roberta Vinci vs. Serena Williams – US Open 2015:Il 2015 sembrava essere l’anno di Serena Williams. Dopo aver vinto gli Australian Open, Roland Garros e Wimbledon, era sulla buona strada per realizzare un Grand Slam storico. Tuttavia, in semifinale degli US Open, si trovò di fronte all’italiana Roberta Vinci, considerata da molti una sfidante semplice per l’americana. Vinci, però, con la sua astuzia tattica e una performance impeccabile, riuscì a sconfiggere la favorita Serena, realizzando uno degli upset più stupefacenti nella storia del tennis. La sua vittoria è diventata leggendaria non solo per aver fermato la marcia trionfale di Serena, ma anche per aver mostrato la profonda bellezza e imprevedibilità del tennis.
    L’Impatto degli Upset nel Mondo del TennisGli upset nel tennis sono molto più che semplici sorprese; sono terremoti che scuotono l’intero paesaggio del gioco. Quando un giocatore di rango inferiore sconfigge una superstar, le ripercussioni sono immediate e profonde. In termini di ranking, una tale vittoria può dare al vincente un significativo impulso nei punti, offrendo opportunità per entrate più alte nei tornei successivi e potenziali sponsorizzazioni. Per il giocatore sconfitto, potrebbe significare una caduta nel ranking, spesso accompagnata da dubbi e incertezze.Ma forse l’aspetto più tangibile degli upset è la fiducia. Il giocatore che causa l’upset può sentire un’ondata di autostima, mentre l’avversario sconfitto può affrontare una crisi di fiducia. Queste dinamiche mentali possono influenzare le performance future, a volte in modi sorprendentemente duraturi.E poi c’è la percezione del pubblico. Gli upset ci ricordano che il tennis è imprevedibile e che ogni partita è un nuovo inizio. Hanno il potere di cambiare il corso della storia del tennis, riscrivendo narrative e creando nuovi eroi.
    ConclusioniLa natura imprevedibile del tennis è ciò che lo rende così affascinante. Ogni torneo porta con sé la promessa di nuove storie, di ascese e cadute, di eroi e antagonisti. Gli upset sono una testimonianza del fatto che, in questo sport, nulla è scontato. Ci ricordano che ogni partita deve essere giocata, ogni punto guadagnato e ogni vittoria meritata.Come nella vita reale, nel tennis le sorprese sono dietro l’angolo, pronte a sfidare le nostre aspettative e a ricordarci la bellezza dell’incertezza. Essi sono un promemoria vivente che, indipendentemente dal ranking o dalle previsioni, l’essenza del gioco risiede nel cuore e nella passione di chi lo gioca.
    Quando il Tennis Incontra il Gioco OnlineIl fascino dell’incertezza nel tennis, come evidenziato dai numerosi upset storici, rappresenta uno dei motivi per cui questo sport è così amato anche nel mondo delle scommesse. Questa imprevedibilità è esattamente ciò che attrae tanti appassionati verso i siti di scommesse online stranieri sicuri.Per i giocatori italiani in cerca di piattaforme affidabili e sicure per piazzare le loro scommesse, questi siti offrono un’opportunità unica di immergersi nell’adrenalina del gioco, scommettendo su possibili sorprese e risultati inaspettati. Così come nel tennis, anche nel mondo delle scommesse, nulla è scontato, rendendo ogni puntata un mix emozionante di strategia, fortuna e passione. LEGGI TUTTO

  • in

    Matteo Berrettini ritornerà in campo ad inizio 2024

    Matteo Berrettini ITA, 1996.04.12 – Foto Getty Images

    Era nell’aria, e non ci potevamo illudere. Molti di noi speravano, contro ogni previsione, di rivedere Matteo Berrettini in campo, completamente recuperato, pronto a firmare alcune prestazioni memorabili nella fase finale della stagione. Tuttavia, la realtà si è dimostrata ben diversa.Nella serata di venerdì, il tennista ventisettenne romano ha annunciato, attraverso un messaggio su Instagram, la sua decisione di non competere nelle ultime gare della stagione ATP, seguendo il consiglio del suo staff medico.
    Ecco le parole di Matteo: “Nonostante mi sia allenato ad alto livello nelle ultime settimane, il mio staff medico mi ha consigliato che sarebbe stato un rischio troppo elevato competere nelle ultime gare della stagione ATP. È stata una decisione molto difficile da accettare, ma devo fare ciò che è meglio per la prossima stagione e per la mia carriera a lungo termine. Coglierò questa opportunità per resettare, ricostruire e iniziare l’anno in piena forma e salute. È stato un anno estremamente difficile, ma non vedo l’ora di iniziare una stagione piena e di successo nel 2024. Rimarrò in stretto contatto con il capitano di Coppa Davis e mi metterò a disposizione per sostenere la squadra italiana in ogni modo possibile per le fasi finali di Malaga. Il vostro sostegno mi ha aiutato e continua ad aiutarmi nei momenti più difficili. Grazie di cuore.”
    Berrettini, che ha subito un infortunio alla caviglia durante il secondo turno dello US Open, ha visto un declino nel suo ranking ATP. Attualmente, si trova al 90° posto del ranking, mentre nella Race è n. 85.Marco Rossi LEGGI TUTTO

  • in

    Matteo Donati dice addio al tennis: un talento condizionato dagli infortuni

    Matteo Donati nella foto

    Matteo Donati, un nome che ha fatto sognare gli appassionati di tennis, un talento che ha regalato ottime prestazioni nel circuito Challenger e che ha raggiunto l’apice con una vittoria al Masters 1000 di Roma nel 2015 contro Santiago Giraldo. Nonostante un best ranking alla posizione numero 159 e un futuro che avrebbe potuto brillare ancora di più, la carriera di Donati è stata segnata da continui problemi fisici.Il 28enne di Alessandria, con grande tristezza, ha annunciato il suo addio definitivo al mondo del tennis. Gli incessanti problemi al gomito destro hanno limitato la sua crescita e il pieno sfruttamento del suo talento. Nonostante tre interventi chirurgici negli ultimi quattro anni, le difficoltà sono state costanti e spesso più presenti dei momenti di gioia.
    Attraverso un toccante post sul suo account Instagram, Donati ha condiviso con il mondo il suo doloroso addio: “Ci ho messo un po’ di tempo per accettare la brutta notizia di qualche mese. Oggi, in modo forzato, sono costretto a salutare il tennis giocato. È stato tutta la mia vita, da quando ho preso in mano per la prima volta la racchetta dai miei 5 anni fino ad oggi”.
    Il tennis ha rappresentato per lui non solo una passione, ma una vera e propria ragione di vita. Ha ringraziato chi lo ha sostenuto in questi anni, in particolare la famiglia Puci, che per un decennio gli è stata accanto come una vera famiglia, e il suo team di fiducia, Chicco e Marco Rivoira. Un ringraziamento speciale è andato alla sua famiglia, pilastro fondamentale del suo percorso.Il mondo del tennis perde un grande talento, ma resta il ricordo di un atleta che ha sempre dato tutto, lottando contro le avversità con determinazione e coraggio.
    Questo il post completo di Matteo sui social: “Ci ho messo un po’ di tempo per accettare la brutta notizia di qualche mese fa quando i dottori mi hanno detto che purtroppo il mio gomito non riuscirà più a sostenere lo stress a cui è sottoposto giornalmente.In questi ultimi 4 anni nei quali ho dovuto sottopormi a 3 interventi chirurgici sono stati più i momenti difficili di quelli belli.Oggi, in modo forzato, sono costretto a salutare il tennis giocato. È stato tutta la mia vita, da quando ho preso in mano per la prima volta la racchetta dai miei 5 anni fino ad oggi.Questo sport mi ha dato tanto, tutto, mi ha fatto vivere momenti indimenticabili e mi ha insegnato ad affrontare le difficoltà sempre a testa alta.Ringrazio con tutto il mio cuore le persone e i miei amici che ognuno a modo suo mi ha aiutato e sostenuto durante tutta la mia carriera. Un grazie speciale alla famiglia Puci che da 10 anni mi fa sentire come se fossi a casa. Siete e sarete per sempre la mia seconda famiglia. Grazie Chicco per il tuo affetto e Marco Rivoira per il tuo sostegno quotidiano.Un immenso ed indescrivibile grazie a mia mamma, mio fratello e mio zio, perchè senza di voi tutto ció sarebbe stato solo un lontano ed irraggiungibile pensiero.GRAZIE TENNIS 💙🙏🏻#NEWCHAPTER”Marco Rossi LEGGI TUTTO

  • in

    Sinner e Sonego: il rispetto e l’amicizia vanno oltre la sfida in campo

    Jannik Sinner ITA, 2001.08.16 – Foto Getty Images

    Era attesa con trepidazione la sfida tutta italiana tra Jannik Sinner e Lorenzo Sonego agli ottavi di finale dell’ATP 500 di Vienna. Una sfida che, sulla carta, si prospettava complicata, e così è stato. Sinner, numero 4 del mondo, ha sfoderato una prestazione di altissimo livello, mettendo in difficoltà Sonego sin dai primi scambi.
    Con un servizio potente e preciso, un dritto devastante e una varietà di gioco che ha messo in luce tutte le sue qualità, Sinner ha dimostrato ancora una volta di essere uno dei talenti più brillanti del panorama tennistico mondiale. Il giovane altoatesino ha giocato un primo set quasi impeccabile, lasciando poche chance a Sonego di insidiarlo.
    La superiorità di Sinner è stata talmente evidente che anche Giampiero Arbino, storico allenatore di Sonego e noto come “Gipo”, non ha potuto fare a meno di commentare con una punta di amarezza l’andamento del match. “Ti schianta, ti distrugge. O giochi o ti fa sentire un pulcino bagnato. E’ durissima sta cosa, deve riuscire a tamponarlo e rischiare”, ripreso dai microfoni di Sky Sport, evidenziando la netta superiorità di Jannik.
    Il punteggio finale, 6-2, 6-4 in favore di Sinner, testimonia la dominante prestazione di Jannik. Ma, al di là del risultato, quello che ha colpito è stato il grande rispetto e la sportività mostrata dai due atleti a fine match. Nonostante la sconfitta, Sonego non ha esitato a correre verso Sinner per congratularsi, scambiando con lui alcune battute e sorrisi. Un gesto che dimostra come, oltre la rivalità agonistica, tra i due c’è un sincero rapporto di amicizia. Una nota di merito va anche a Sinner che, con grande fair play, ha applaudito e omaggiato l’avversario e amico Sonego.
    Questo ottavo di finale a Vienna ha offerto grande tennis, ma anche un bellissimo esempio di sportività e rispetto reciproco. Un segnale positivo in vista delle prossime sfide e delle fasi finali della Coppa Davis.Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

  • in

    L’ATP 500 di Vienna: un campo secondario nel cuore della città, a 20 km dal principale

    L’ATP 500 di Vienna: un campo secondario nel cuore della città, a 20 km dal principale

    Mentre la maggior parte dei tornei del circuito ATP si svolge all’interno di un unico club o recinto, con i campi di gioco vicini tra loro, l’ATP 500 di Vienna si distingue per la sua particolare disposizione. Infatti, nella capitale austriaca, il court centrale trova posto nel Wiener Standhalle, uno degli edifici multiuso più grandi della città. Ma ciò che rende questo torneo veramente unico è la posizione del suo secondo court: situato nel cuore storico di Vienna, poggia direttamente su una pista di ghiaccio che, per gran parte dell’anno, ospita le attività del Clube de Patinagem.
    Questa particolare scelta offre agli appassionati un’esperienza completamente nuova. Infatti, è possibile acquistare biglietti esclusivamente per questo secondo court, chiamato Glaubandich Court. Il ticket, oltre all’accesso al match, concede anche l’ingresso alla pista di ghiaccio e offre popcorn gratuiti, rendendo l’esperienza davvero singolare. Anche il tipo di pubblico che si ritrova al Glaubandich Court è differente rispetto a quello del court principale: molti più turisti, attratti dalla particolarità della location.
    Herwig Straka, direttore del torneo, ha dichiarato: “L’obiettivo è attirare un tipo di pubblico diverso. Come in un ristorante, vogliamo che le persone che passeggiano nel centro storico si fermino e assistano a match di alcuni dei migliori tennisti al mondo, senza doversi impegnare per l’intera giornata. Se l’esperienza li affascina, possono poi tornare, magari optando per il court principale, con un’aspettativa diversa. È un concetto innovativo”.
    In effetti, con questa scelta, l’ATP 500 di Vienna non è solo un evento sportivo, ma diventa un’attrazione turistica a tutti gli effetti, coniugando lo sport con la storia e la cultura della città. Una strategia che, senza dubbio, contribuirà a rendere il torneo ancora più popolare e apprezzato sia dai tennisti che dai fan.Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

  • in

    Ampliamento di Wimbledon: AELTC ottiene un sì dal comitato tecnico

    Il progetto del “nuovo” Wimbledon

    Il sogno dell’All England Club di un Wimbledon più grande e moderno, incluso il nuovo stadio da 8.000 posti con tetto retrattile e più campi per disputare in loco anche le qualificazioni, ha avuto ieri una forte accelerazione. Come riporta la BBC, il comitato di pianificazione del Merton Council ha concesso il permesso per la costruzione di 39 nuovi campi lungo la strada che parte dall’All England Club (AELTC) sull’ex sito del Wimbledon Park Golf Club. I consiglieri nella riunione di ieri hanno analizzato tutta la documentazione tecnica, e al termine del consiglio hanno votato con sei pareri favorevoli contro quattro, approvando il progetto.
    Tuttavia lo champagne è ancora in frigo all’AELTC, visto che sono presenti altri ostacoli a causa della forte opposizione della comunità locale. Dopo la votazione l’assemblea è stata interrotta bruscamente quando uno spettatore nella tribuna pubblica ha gridato che la sala del consiglio era diventata una “scena del crimine climatico”.
    Gli ufficiali del consiglio di pianificazione hanno rilevato che il progetto comporta un “danno fisico” al Metropolitan Open Land, ma hanno concluso che “circostanze molto speciali” porteranno alla fine dei lavori a “benefici pubblici sostanziali che finiranno per superare chiaramente il danno”. Ossia: i lavori sono invasivi, cambieranno per sempre lo status quo, ma il risultato finale sarà soddisfacente anche per la comunità locale.
    Nel corso del consiglio un nutrito gruppo di membri dell’organizzazione Save Wimbledon Park si è riunito fuori dall’aula per esprimere la preoccupazione per il progetto. “Non è semplicemente tennis”, “Stop all’ecocidio aziendale”, recitavano alcuni cartelli dei manifestanti.
    Il progetto dell’All England Club è grande e ambizioso, il più importante da decenni. Prevede la costruzione di 39 nuovi campi in erba, incluso uno stadio da 8.000 posti su un terreno lungo Church Road, che un tempo ospitava il Wimbledon Park Golf Club. I campi aggiuntivi consentiranno che le qualificazioni a Wimbledon si svolgano sul posto, in linea con gli altri tre tornei del Grande Slam. Attualmente le “quali” si svolgono nel fascinoso impianto di Roehampton, bellissimo posto ma con standard modesti per i giocatori e una capienza minima per gli spettatori, solo 2.000 al giorno. Quando il progetto sarà completato, sui nuovi campi potranno accedere fino a 10.000 persone al giorno per assistere ai match preliminari.
    Fondamentale anche la costruzione del terzo campo principale: secondo il progetto svetterà sull’area con i suoi 28 metri di altezza, ma sarà circondato da querce e avrà piante rampicanti sulle pareti per mantenere l’aspetto verde dell’area. Con 8.000 posti a sedere e un tetto retrattile, soddisferà l’obiettivo di Wimbledon di avere un altro grande campo in grado di ospitare partite con qualsiasi condizione meteo.
    Resta dura l’opposizione dei comitati locali. “L’AELTC è un colosso senza freni: un progetto come questo distruggerà completamente un’oasi di verde e tranquillità” tuona uno dei leader della opposizione. Le persone temono che il nuovo campo coperto possa rovinare il paesaggio e sono preoccupate per il traffico, rumore e impatto ambientale nei sei anni necessari a completare l’impianto (si parla infatti dell’inaugurazione non prima del 2030).
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

  • in

    Jannik Sinner: l’imbattibile tra i tennisti italiani

    Jannik Sinner ITA, 2001.08.16 – Foto Getty Images

    Con la recente vittoria contro Lorenzo Sonego al torneo ATP 250 di Vienna, Jannik Sinner ha ulteriormente consolidato il suo primato tra i tennisti italiani. L’atleta, 22 anni, vanta un incredibile record di 11 vittorie consecutive senza alcuna sconfitta quando si tratta di affrontare i suoi connazionali nel circuito maggiore.
    Tra le sue “vittime” troviamo nomi di spicco del tennis italiano: oltre a Sonego, Sinner ha sconfitto giocatori del calibro di Musetti, Fognini, Berrettini, Travaglia, Mager e Agamenone. Questo rendimento dimostra non solo il talento e la determinazione del giovane tennista, ma anche la sua capacità di gestire la pressione e di affrontare con successo i connazionali.
    Dopo aver sconfitto Lorenzo Sonego per la quarta volta in altrettanti incontri, Jannik Sinner mantiene la sua imbattibilità contro i suoi connazionali nel circuito maggiore (11/11):✅ contro Travaglia✅ contro Mager✅ contro Musetti✅ contro Fognini✅ contro Agamenone✅ contro Sonego✅ contro Musetti✅ contro Sonego✅ contro Berrettini✅ contro Sonego✅ contro SonegoMarco Rossi LEGGI TUTTO