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    Marcus Willis: Dalla sorpresa di Wimbledon 2016 al successo nel doppio

    Marcus Willis nella foto – Foto Getty Images

    Vi ricordate di Marcus Willis? Il suo nome divenne famoso durante Wimbledon 2016, quando, da completo sconosciuto per il grande pubblico, riuscì a superare la fase di qualificazione, a vincere una partita nel tabellone principale e a sfidare Roger Federer sul Campo Centrale. Questo avvenne pochi mesi dopo aver abbandonato il tennis per diventare insegnante, presentandosi con una forma fisica non comune tra i giocatori d’élite.
    Ebbene, il tennista britannico ha deciso di specializzarsi nel doppio e, dopo numerose vicissitudini di vario tipo, che lo hanno portato a lasciare parzialmente il tennis, sta vivendo i suoi giorni più felici come atleta. È riuscito a chiudere l’anno tra i primi 200 giocatori del mondo nel doppio e, questa settimana, ha conquistato il suo primo titolo in questa categoria all’ATP Challenger Maspalomas 2023, in coppia con Scott Duncan.Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Nadal e i dettagli di cosa significa competere con il Ranking Protetto

    Rafael Nadal nella foto

    Rafael Nadal inizierà praticamente da zero questa nuova fase, poiché dopo aver trascorso 11 mesi lontano dai campi, la sua classifica ha subito un crollo e arriverà all’Open d’Australia 2024 senza punti.
    Per competere nei primi tornei dell’anno, utilizzerà il Ranking Protetto, uno strumento che ogni tennista che sia stato fermo per più di sei mesi a causa di infortuni può utilizzare nei primi nove tornei dal suo ritorno nel circuito. Si effettua una valutazione della sua classifica nei tre mesi precedenti al suo infortunio e quella posizione diventa il riferimento per accedere ai tabelloni dei tornei. Tuttavia, ciò non gli permette mai di essere testa di serie, quindi Rafa potrebbe trovarsi ad affrontare i migliori fin dal primo turno.
    Infatti, il Ranking Protetto rappresenta una misura fondamentale per salvaguardare la carriera degli atleti che si trovano ad affrontare lunghi periodi di inattività a causa di infortuni. Questo meccanismo consente ai giocatori di preservare la loro posizione nel ranking ATP o WTA durante il periodo di convalescenza.
    Secondo le regole attuali, un tennista che sia stato inattivo per almeno sei mesi a causa di un infortunio ha diritto a utilizzare il Ranking Protetto. La classifica protetta viene calcolata in base alla media dei suoi migliori risultati nei tre mesi precedenti l’infortunio. Questa posizione speciale può essere utilizzata per entrare nei tabelloni principali di massimo nove tornei, inclusi Grand Slam e Masters, entro un periodo di 12 mesi dal rientro in gioco.
    Tuttavia, è importante sottolineare che il Ranking Protetto non garantisce al giocatore la condizione di testa di serie. Di conseguenza, atleti di alto profilo che rientrano in competizione dopo un infortunio potrebbero trovarsi ad affrontare avversari molto forti già nei primi turni dei tornei. Questo aspetto aggiunge un ulteriore livello di sfida e incertezza tanto per gli atleti in fase di rientro quanto per gli avversari che potrebbero incontrare.
    Il Ranking Protetto è una dimostrazione di come il tennis professionistico cerchi di bilanciare competitività e tutela della salute degli atleti, garantendo loro una possibilità equa di rientrare in gioco senza essere penalizzati troppo severamente per il tempo trascorso lontano dai campi.Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Lorenzo Musetti: sfide e cambiamenti nel percorso verso il 2024

    Lorenzo Musetti nella foto – Foto Getty Images

    La stagione tennistica del 2023 si è conclusa con Lorenzo Musetti classificato al 27° posto nel ranking mondiale. Il giovane talento italiano ha affrontato un anno di alti e bassi, trovando particolari difficoltà sulle superfici veloci e indoor. La sua prestazione contro il serbo Miomir Kecmanovic in semifinale di Coppa Davis è stata emblematica delle sfide affrontate dal carrarino nel corso dell’anno.
    Nonostante le indiscutibili qualità tennistiche, Musetti ha mostrato una mancanza di continuità nel suo gioco. Una posizione di gioco troppo arretrata rispetto alla riga di fondo lo ha esposto frequentemente agli attacchi avversari, limitando l’efficacia delle sue giocate. Questo aspetto, che sembrava essere stato parzialmente risolto alla fine del 2022, si è ripresentato quest’anno, incidendo sulle sue performance.
    Il 2023 ha visto Musetti esprimersi al meglio sulla terra rossa europea, con risultati promettenti anche sull’erba, come evidenziato dal coach Simone Tartarini in un’intervista a SuperTennis. “Abbiamo ottenuto buoni risultati su terra battuta a Montecarlo, Roma e Parigi, e su erba con i quarti a Stoccarda e al Queen’s, oltre al terzo turno a Wimbledon”, ha dichiarato Tartarini. Tuttavia, variazioni nella vita privata di Musetti, compresa l’attesa della paternità, hanno influenzato la sua concentrazione e i risultati.
    L’anno prossimo, Musetti avrà nuove sfide da affrontare e cambiamenti nella sua squadra. Sarà papà, un evento che secondo Tartarini richiederà adattamenti e potrebbe influenzare la sua concentrazione sul tennis. Inoltre, il 2024 vedrà l’introduzione di Corrado Barazzutti nel ruolo di super coach nel team di Musetti. Barazzutti, noto per aver allenato giocatori come Fabio Fognini e Francesca Schiavone e per essere stato capitano della squadra di Coppa Davis italiana, porterà una vasta esperienza che potrebbe essere decisiva nello sviluppo di Musetti.La prossima stagione vedrà Musetti prepararsi a Montecarlo, con la possibilità di partecipare ai tornei di Brisbane o Hong Kong. Questo potrebbe includere un confronto con giocatori del calibro di Rafa Nadal. Con l’aggiunta di Barazzutti, il team di Musetti si rafforza nella speranza di superare le sfide dell’ultimo anno e di portare il giovane talento italiano a nuovi successi.
    Le parole di Tartarini a SuperTennus riflettono ottimismo e fiducia per il futuro: “Musetti è molto intelligente e quanto sta accadendo è una bella notizia. Non ci saranno problemi il prossimo anno e sarà concentrato solo sul tennis”.Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Kooyong Classic 2024. Ecco tuttii giocatori presenti. Guida Jannik SInner

    Jannik Sinner ITA, 2001.08.16 – Foto Getty Images

    Il Kooyong Classic, rinomata esibizione del tennis mondiale, si prepara per accogliere alcune delle stelle più luminose del circuito in vista dell’Australian Open 2024. Questo torneo, un appuntamento imperdibile dal 1988 (ad eccezione del 1994 e degli anni pandemici 2021 e 2022), si svolge annualmente presso il Kooyong Lawn Tennis Club, diventando un banco di prova essenziale prima del primo grande Slam dell’anno.
    Quest’anno, il torneo si terrà dal 10 al 12 gennaio e vedrà la partecipazione di almeno due giocatori tra i primi 10 del mondo. La vicinanza del club alla città di Melbourne, essendo situato nel sobborgo di Kooyong, offre ai giocatori l’opportunità di adattarsi senza perdere tempo in spostamenti.
    Tra i partecipanti di spicco figura per la prima volta Jannik Sinner, talento emergente che ha raggiunto il quarto turno agli Australian Open 2023 (finalista ell ATP Finals e vincitore della Davis Cup 2023) e vincitore del Great Ocean Road Open nel 2021. Accanto a lui, Holger Rune, un altro top 10, che ha recentemente rinnovato la sua collaborazione con l’allenatore Boris Becker, e che come Sinner è stato eliminato al quarto turno dell’Australian Open 2023.
    Non mancherà un veterano del circuito: Stan Wawrinka, unico ex campione degli Australian Open presente nell’elenco iniziale. Wawrinka, finalista del Kooyong Classic nel 2009 e partecipante dell’edizione 2014, anno in cui vinse il suo primo titolo del Grande Slam, porta con sé un’esperienza inestimabile.
    Altri nomi illustri comprendono Dominic Thiem, già finalista agli Australian Open e partecipante al Kooyong Classic in due occasioni, incluso il 2023. Frances Tiafoe, che ha debuttato perdendo contro Thiem nell’edizione precedente e torna per una rivincita. Completano il quadro Karen Khachanov dalla Russia e Zhizhen Zhang, numero uno cinese.Questo evento si preannuncia come un antipasto eccitante per l’Australian Open, offrendo ai fan del tennis un’anteprima delle sfide e delle emozioni che li attendono nel primo Grande Slam dell’anno.
    2024 Kooyong Classic ATP Entry List:Player1. Jannik Sinner 🇮🇹2. Holger Rune 🇩🇰3. Karen Khachanov 🇷🇺4. Frances Tiafoe 🇺🇸5. Stan Wawrinka 🇨🇭6. Zhizhen Zhang 🇨🇳7. Dominic Thiem 🇦🇹Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Potapova e Shevchenko si sono sposati

    Anastasia Potapova e Aleksander Shevchenko

    Anastasia Potapova e Aleksander Shevchenko hanno concluso la loro miglior annata in carriera col… “botto”. I due russi infatti si sono appena sposati, diventando una delle super coppie del tour Pro. I due tennisti hanno iniziato frequentarsi nei primi mesi del 2023, affermando di esser diventati una coppia lo scorso settembre. Un anno davvero ottimo per entrambi: Potapova ha raggiunto il best ranking al numero 21 WTa, mentre Shevchenko ha fatto un gran salto dai Challenger al tour maggiore, con il debutto nella Top 50.  

    Congratulations to Anastasia Potapova and Aleksander Shevchenko, who registered their marriage today! 😍❤ pic.twitter.com/c1KSI4J0b9
    — WTARussians (@WTArussians) December 1, 2023
    Durante lo scorso Roland Garros, Potapova aveva affermato: “Ovviamente, non so come potrà funzionare perché la programmazione nel tennis non è mai facile. Ma in qualche modo siamo riusciti a gestire la situazione e in effetti è come se avessimo passato insieme ogni settimana e ci vedessimo molto, il che è un’ottima cosa”. Un rapporto che è cresciuto fino a portarli alle nozze. “È davvero importante avere qualcuno che possa supportarti, non solo nella tua squadra, ma qualcuno a cui sei vicino. È qualcuno che non solo conosce il tennis ma vuole anche ciò che è meglio per te. Anche se gioco male, so che lui mi supporterà comunque, quindi è molto bello avere qualcuno come questo nel tour. Lui capisce” aveva concluso Anastasia. Auguri alla coppia!     LEGGI TUTTO

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    Paolo Bertolucci su Jannik Sinner: “ Questo confronto parte ormai da una condizione di parità con Djokovic”

    Jannik Sinner e Novak Djokovic nell’allenamento di oggi

    Il mondo del tennis si è congedato dal 2023, ma la pausa è breve per i campioni della racchetta . Tra pochi giorni, i giocatori torneranno in campo, preparandosi per la stagione australiana, che culminerà con gli Australian Open a metà gennaio. In un calendario fitto, la pianificazione è tutto: nulla è lasciato al caso.
    Tra i più attesi, Jannik Sinner, la stella italiana, che si dirigerà ad Alicante per un’intensa preparazione fisica e tecnica. La fine della sua crescita in altezza gli permette ora un allenamento più intensivo con i pesi, un aspetto che non poteva sfruttare in passato.
    Luca Nardi, un altro talento emergente, condividerà questo percorso con Sinner, come rivelato dallo stesso Nardi dopo le Next Gen ATP Finals. Quest’anno, Sinner ha mostrato miglioramenti notevoli, attestati dal suo posizionamento nella classifica mondiale (numero 4). Dalla competizione di Pechino in poi, i suoi successi sono stati eclatanti: la vittoria nell’ATP500 di Vienna, la finale nel Master di fine anno a Torino, e il trionfo in Coppa Davis.
    La sua progressione è stata marcata dalle vittorie contro giganti come Novak Djokovic. Sebbene Djokovic abbia prevalso nelle ATP Finals, Sinner ha dimostrato la sua forza battendolo nel Round Robin del Master al Pala Alpitour e nelle semifinali di Davis, salvando tre match-point.
    Paolo Bertolucci, nel podcast “La Telefonata“, parlando con Adriano Panatta, ha sottolineato l’importanza di questi successi: “Sinner ha compiuto un salto di qualità, battendo Djokovic due volte. Ora è a pochi passi dal livello del serbo. Questo confronto parte ormai da una condizione di parità“. L’entusiasmo è palpabile nel mondo del tennis italiano.
    L’attenzione ora si sposta sugli Slam, dove il formato al meglio dei cinque set e la necessità di mantenere alte prestazioni per due settimane saranno la vera prova per Sinner. Il tennis italiano attende con impazienza i prossimi capitoli di questa emozionante storia.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Luca Nardi: Un Anno di Sfide e la Ricerca di una Svolta nel 2024. Ora allenamenti con Sinner

    Luca Nardi ITA, 2003.08.06

    Il 2023 è stato un anno complicato per Luca Nardi, il giovane talento italiano del tennis, classe 2003. Nardi, che aveva grandi speranze di entrare nella prestigiosa top-100 del ranking ATP, ha trovato ostacoli significativi nel mantenere un rendimento costante durante la stagione. Nonostante le sue capacità tennistiche siano indiscutibilmente notevoli, è diventato evidente che Nardi necessita di lavorare sul suo fisico per adattarsi meglio agli sforzi prolungati e migliorare anche sotto l’aspetto mentale.
    Una componente che sembra mancare al giovane atleta di Pesaro è quella cattiveria agonistica, spesso indispensabile per emergere nel circuito professionistico. Questo aspetto è emerso in modo particolare dopo la sua uscita di scena dalle Next Gen ATP Finals di Gedda. Parlando ai microfoni di SuperTennis, Nardi ha condiviso i suoi prossimi passi: “Tornerò da Jeddah, ma mi prenderò soltanto 3/4 giorni di pausa… Svolgerò la preparazione in vista del 2024 ad Alicante con Jannik Sinner“.
    La scelta di allenarsi con Jannik Sinner, attuale n.4 del mondo, a Alicante in Spagna, rappresenta un passo significativo. Nardi si dedicherà a un periodo intensivo di allenamento, sperando di poter imparare dal modus operandi e dall’approccio di Sinner, riconosciuto come un modello da seguire. Con un sorriso, Luca ha aggiunto: “Spero che mi lasci giocare!… farò due o tre settimane in Spagna. Cercherò di giocare il mio miglior tennis il prossimo anno, ma senza troppe pressioni“.
    Chiudendo l’anno al n.115 del ranking, Nardi ora guarda al futuro con ottimismo, puntando alla trasferta australiana che culminerà con lo Slam di Melbourne. Nonostante le difficoltà incontrate nel 2023, Luca Nardi si presenta determinato a ripartire e a raggiungere nuovi traguardi nel 2024.Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Kyrgios a cuore aperto: “Bevevo ogni notte, mi odiavo e mi tagliavo. Murray mi è stato vicino”

    Nick Kyrgios

    Si parla molto in Australia di Nick Kyrgios in queste settimane. Il discusso talento di Canberra non ha ancora sciolto la propria riserva sulla sua partecipazione all’edizione 2024 degli Australian Open e dei tornei in preparazione, clou dell’estate tennistica australiana. Il team di Davis guidato da Lleyton Hewitt ha brillato a Malaga, sconfitto solo da Jannik Sinner e compagni, ma, croce e delizia, sulla bocca degli appassionati “down under” resta sempre lui, il “maledetto” Nick. Talento e terribile sregolatezza, dai bassifondi di una vita complicata alla finale di Wimbledon, quasi senza allenarsi come un Pro, autodistruggendosi. Proprio questo Kyrgios ha raccontato nel corso del programma Piers Morgan Uncensored su TalkTv, i suoi momenti più bui, ora per fortuna alle spalle.
    “È stato un periodo piuttosto buio” racconta Nick. “Ho vinto tornei nel circuito professionistico bevendo tutte le sere, auto lesionandomi, bruciandomi cose sul braccio, tagliandomi il corpo per divertimento. Farmi del male era diventata una dipendenza. Odiavo me stesso. Odiavo svegliarmi ed essere Nick Kyrgios“.
    Una fase della sua vita tremenda, che è riuscito a superare parlandone e spingendo altre persone colpite come lui da depressione a fare altrettanto. “Sento che, dopo essermi aperto e aver raccontato tutti questi problemi, sono stato in grado di aiutare molte persone. Mi sento come se fossi stato un faro per tanta gente che sta attraversando un momento difficile. Quando ci si sente sopraffatti, ricorrendo alla droga o all’alcol, è necessario diventare consapevoli della situazione e aprirsi. Posso identificarmi con loro. Questa è stata la cosa più potente che mi è capitata nella mia carriera: che le persone vengano da me con problemi reali. Mi mandano foto su Instagram, messaggi diretti, in cui dicono di volersi suicidare. Ho avuto conversazioni con queste persone, a volte anche telefonate. Noto che fa la differenza poter parlare con loro, raccontare e spingere fare altrettanto, e mi rende davvero orgoglioso”.
    Kyrgios racconta che nei momenti più bui della sua vita Andy Murray gli è stato molto vicino. “Andy mi è sempre stato di grande supporto, fin dagli inizi della mia carriera. Appena arrivato al circuito, ha visto che avevo tanto talento da affinare e tanto lavoro da fare, quindi mi ha subito messo sotto la sua ala protettiva. Poco dopo ha capito che ero un giocatore “da allenare” e che stavo costruendo la mia strada, ma è rimasto sempre lì per qualunque cosa avessi bisogno. Un giorno ha visto i segni delle ferite che mi auto infliggevo e mi ha chiesto ‘Che cosa hai sul braccio?’ A quel tempo stavo davvero molto male. Ovviamente Andy cercava di darmi consigli e di aiutarmi, ma ero così chiuso in me stesso che in quel momento non sentivo nulla. Ma lui c’era. Ancora oggi gli sono molto grato, lo ringrazio moltissimo per quello che ha fatto per me” conclude Nick.
    Kyrgios ha subito nei primi mesi dell’anno un intervento molto delicato al ginocchio. Ha cercato di rientrare sull’erba di Stoccarda a giugno, ma si è reso conto che la sue condizioni erano tutt’altro che ideali a tornare a competere. Quindi ha saltato il resto dell’anno, continuando la riabilitazione. Craig Tiley presentando gli Australian Open 2024 ha affermato che Nick dovrebbe giocare, ma che “il problema che sofferto al ginocchio è molto serio, tanti sportivi sono stati costretti a ritirarsi per colpa di un infortunio simile”. Parole che pesano come un macigno sul futuro di Nick. Il finalista di Wimbledon 2022 è intervenuto in vari programmi, è stato anche opinionista nel corso delle ATP Finals di Torino per Tennis Channel, ma è sempre rimasto molto vago sul proprio rientro in competizione. Non resta che attendere le sue prossime mosse, sperando di poterlo rivedere presto in campo. Solo per giocare a tennis, la cosa che gli riesce meglio.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO