consigliato per te

  • in

    Novak Djokovic rassicura i fan: “Sto bene, ci vediamo domenica”

    Novak Djokovic classe 1987, n.1 del mondo – Foto Getty Images

    Il campione serbo Novak Djokovic ha tranquillizzato i suoi sostenitori dopo l’incidente avvenuto ieri al Foro Italico, dove è stato accidentalmente colpito alla testa da una borraccia mentre firmava autografi al termine della sua partita. Djokovic ha confermato di stare bene, di avere meno dolore e di essere più sereno. Oggi alle 13 si allenerà regolarmente al Foro Italico.
    La Direzione degli Internazionali BNL d’Italia ha comunicato che Djokovic è stato prontamente sottoposto alle medicazioni necessarie e ha lasciato il Foro Italico per tornare in albergo, sottolineando che le sue condizioni non destano preoccupazione.L’episodio è avvenuto dopo la vittoria di Djokovic su Moutet, che ha allungato la sua serie di successi nei match d’esordio nelle sue 18 partecipazioni agli Internazionali BNL d’Italia.

    Thank you for the messages of concern. This was an accident and I am fine resting at the hotel with an ice pack. See you all on Sunday. #IBI24
    — Novak Djokovic (@DjokerNole) May 10, 2024

    Sui suoi profili social, il numero 1 del mondo ha scritto: “Grazie per tutti i messaggi. E’ stato un incidente. Sto bene, mi sto riposando in albergo con un impacco di ghiaccio. Ci vediamo domenica”. Djokovic, sei volte vincitore di questo torneo, affronterà al terzo turno il cileno Alejandro Tabilo con l’obiettivo di raggiungere le 1100 vittorie nel circuito ATP in carriera. LEGGI TUTTO

  • in

    Marin Cilic operato nuovamente al ginocchio destro: “Il desiderio di tornare ai vertici è più forte che mai”

    Marin Cilic nella foto

    Marin Cilic, ex numero 3 del mondo, è stato nuovamente operato al ginocchio destro, che gli ha causato molti problemi. Ora fuori dalla top 1000, il tennista di 35 anni ha disputato solo quattro match in questa stagione, perdendoli tutti, motivo per cui è tornato sotto i ferri. Tuttavia, Cilic mantiene la speranza di poter tornare a competere ai massimi livelli.
    “Sento che questa era la scelta migliore per andare avanti fino al completo recupero. Il mio desiderio di giocare di nuovo al più alto livello non è svanito, anzi, è più forte che mai. Spero che questa operazione mi avvicini ai campi da tennis”, ha condiviso sui social media, lui che non gioca dall’ATP 250 di Buenos Aires.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

  • in

    Korda vince ma denuncia il comportamento del pubblico romano

    Sebastian Korda nella foto – Foto Getty Images

    Dopo una difficile battaglia, Sebastian Korda è riuscito a prevalere sul tennista di casa Flavio Cobolli nel torneo di Roma. Nonostante la soddisfazione per la vittoria, l’americano ha espresso il suo disappunto per l’atteggiamento di una parte del pubblico durante il match.Attraverso i suoi profili social, Korda ha infatti denunciato il comportamento scorretto di alcuni spettatori presenti sugli spalti: “Un saluto ai tifosi che erano dietro di me e che hanno parlato in modo inappropriato della mia fidanzata, della mia famiglia e del mio team per 2 ore e mezza. Grazie per la motivazione extra”.
    Queste parole mettono in luce un episodio spiacevole che ha caratterizzato l’incontro, con una frangia del pubblico romano che avrebbe oltrepassato i limiti del tifo sportivo, rivolgendo commenti offensivi e irrispettosi nei confronti dell’entourage di Korda.

    Shoutout to the fans behind me for talking inappropriately about my girlfriend, family and team for 2.5hrs. Thank you for the extra motivation 🙏💪
    Still love yall🇮🇹❤️ https://t.co/sJxT2KmsT1
    — Sebastian Korda (@SebiKorda) May 10, 2024

    Il tennista statunitense, pur rammaricato per l’accaduto, ha saputo trasformare questa situazione negativa in uno stimolo ulteriore per portare a casa la vittoria. Un atteggiamento maturo e professionale che dimostra la sua capacità di concentrarsi sul gioco nonostante le difficoltà ambientali.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

  • in

    Dal Corriere della Sera: Camila Giorgi sparita dai radar: si è cancellata dall’antidoping e nessuno riesce a contattarla

    Camila Giorgi – Foto Getty Images

    È un mistero che sta scuotendo il mondo del tennis: Camila Giorgi, la talentuosa tennista marchigiana, sembra essere sparita nel nulla. Nessuna traccia di lei, se non una storia Instagram di 20 ore fa in cui appare sorridente e seducente in un abitino di pizzo. Ma al di là dei social, nessuno riesce a contattarla.Il colpo di scena è arrivato quando si è scoperto che Camila si è cancellata dal protocollo antidoping senza dire nulla a nessuno, nemmeno alla WTA, il circuito professionistico femminile. La notizia è emersa quasi per caso, scartabellando il file pubblico dell’ITIA, l’ente che si occupa di sostanze proibite e scommesse nel tennis. Giorgi risulta non essere più una tennista in attività dal 7 maggio, data d’inizio degli Internazionali di Roma, a cui non era iscritta.
    La WTA ha cercato di contattarla per avere spiegazioni, ma si è trovata di fronte a telefoni staccati e a un messaggio sibillino: Camila farà sapere qualcosa di sé non prima del Roland Garros. Nel frattempo, circola un’indiscrezione che la vorrebbe fuggita all’estero per problemi in Italia, forse legati al suo recente rinvio a giudizio per la questione delle false certificazioni Covid.
    Camila Giorgi, 32 anni, figlia di Sergio, un argentino reduce della guerra delle Falkland, e di Claudia, una stilista italiana, sembrava destinata a una luminosa carriera. Talento cristallino, grinta da vendere, un Master 1000 vinto a Montreal nel 2021 e i quarti a Wimbledon nel 2018. Ma la sua parabola è sempre stata altalenante, frenata da limiti caratteriali e da una fiducia cieca nel padre-allenatore, con cui ha un rapporto simbiotico.
    Alle poche colleghe con cui si confidava, Camila aveva rivelato l’intenzione di lasciare il tennis per la moda. Negli ultimi mesi appariva svogliata, ma nessuno si aspettava una fuga così repentina e avvolta dal mistero. L’ultimo match, perso contro Swiatek a Miami il 23 marzo, l’aveva vista quasi sollevata: “Finalmente posso andare a Orlando al parco di Harry Potter”, aveva detto sorridendo. Forse è lì che si nasconde ora, nel mondo magico di Hogwarts, lontana da tutto e da tutti. Ma il tennis la cerca e aspetta risposte.
    Articolo trattto da Gaia Piccardi, dal Corriere della Sera LEGGI TUTTO

  • in

    Dominic Thiem pronto a dire addio al tennis? Il fratello: “Parlerà entro fine settimana”

    Dominic Thiem – Foto Getty Images

    I risultati continuano a non arrivare e le voci su un possibile ritiro di Dominic Thiem sono aumentate notevolmente nelle ultime ore.Secondo la stampa austriaca, l’ex numero 3 del mondo starebbe già informando i suoi sponsor della sua intenzione di lasciare il tennis all’ATP 500 di Vienna, anche se non c’è ancora alcuna conferma ufficiale. I prossimi giorni saranno quindi importanti.
    Il fratello di Thiem, che gestisce la carriera del trentenne tennista, ha annunciato che Dominic parlerà entro la fine della settimana per fare chiarezza su un argomento che è rapidamente diventato uno dei più discussi nel panorama tennistico attuale.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

  • in

    Jack Draper, supera gli infortuni e guarda al futuro con fiducia. Sui tornei Junior “Quando sei più giovane pensi che il tennis sia solo cose incredibili. Poi esci dalla categoria junior e ti ritrovi nel circuito professionistico e non è affatto così”

    Jack Draper GBR, 2001.12.22 – Foto Getty Images

    La carriera del giovane tennista britannico Jack Draper è stata segnata da numerosi infortuni negli ultimi tempi. Anca, spalla, schiena… non è stato facile per il ventenne tornare ai livelli che aveva raggiunto tra il 2022 e il 2023, quando aveva toccato il suo apice. Proprio nel 2023, Draper ha dovuto affrontare una stagione piena di alti e bassi, perdendo ben 6 mesi di competizioni a causa di un infortunio alla spalla. Ora, però, è riuscito a rientrare nella top 40 del ranking, raggiungendo il suo best ranking a marzo (37), un traguardo che gli ricorda quanto ancora abbia da offrire se gli infortuni gli daranno tregua.
    In un’intervista al quotidiano The Guardian, Draper ha ripercorso il suo passato da junior e le difficoltà che comporta il passaggio al professionismo. Le cose non sono facili e, nonostante sia stato finalista junior a Wimbledon nel 2018, Jack si è reso conto durante la pandemia di Covid che i sogni di quel bambino nascondevano un risvolto molto più duro se voleva fare grandi cose nel tennis. “Quando sei più giovane pensi che il tennis sia solo cose incredibili: Wimbledon e tutto questo tipo di cose. Poi esci dalla categoria junior e ti ritrovi nel circuito professionistico e non è affatto così”, ha dichiarato Draper.
    Il mancino britannico è stato considerato uno dei giovani più promettenti, ma gli infortuni hanno frenato la continuità di cui la sua carriera ha bisogno per raggiungere i suoi obiettivi. Infatti, hanno influito così tanto sulla sua evoluzione che Draper ha considerato l’idea di lasciare il tennis per andare all’università. “Avevo questo problema cronico all’anca e ho pensato di mollare di nuovo. ‘Sarò davvero in grado di farcela?’ Ho davvero contemplato come sarebbe stata la mia vita senza il tennis. Da quel momento, mi sono reso conto di nuovo di ciò che voglio e che questo è qualcosa che sono in grado di ottenere”, ha confidato.
    Ora sembra che Draper abbia lasciato alle spalle quel calvario e voglia solo trarre insegnamento da tutto il percorso che ha fatto. In questo 2024 sta ancora cercando i migliori risultati, ma poco a poco si sta trovando più a suo agio sui campi e con più fiducia grazie al respiro che il suo corpo gli sta dando. “Ho lavorato molto duramente per mettere il mio fisico in un buono stato. Credo che, anche se i risultati sono stati decenti, il grande risultato è la mia condizione fisica, come sono in grado di continuare a giocare ogni settimana e non crollare. Tocco ferro”, ha confessato.
    Il giovane ha già dimostrato di avere una forza di volontà superiore alla media, superando gli ostacoli che ha incontrato lungo il cammino. Jack vuole continuare a lavorare per dimostrare ciò che può fare, quindi non resta che aspettare per vedere cosa il tennis ha in serbo per lui. “Forse non vedrai subito i risultati, ma se migliori ogni giorno, anche nel circuito, migliorerai e otterrai grandi risultati. E sono sicuro che la gente dirà che è un successo da un giorno all’altro ogni volta che avrò un buon risultato, ma in realtà non lo è. Lavoro da molti anni e continuerò a farlo per questo”, ha dichiarato.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

  • in

    Fabio Fognini: “Ho ancora quel fuoco dentro di me”. Eugenie Bouchard ritorna a giocare a tennis

    Fabio Fognini nella foto – Foto Sposito

    Fabio Fognini debutterà questo pomeriggio contro Daniel Evans nell’ATP di Roma, in casa e davanti al suo pubblico. L’italiano ha parlato con i media del suo stato fisico e di come affronta il futuro: “Ho avuto i miei acciacchi e purtroppo non ho potuto giocare la stagione sulla terra battuta con continuità, ma da qui al Roland Garros voglio solo pensare positivo. Stare bene fisicamente è la cosa più importante. E poi, in termini di classifica, voglio essere presente nei tornei del Grande Slam per giocare con continuità”, ha detto Fabio.Inoltre, ha parlato con SuperTennis dei suoi obiettivi e della sua fame di competizione: “I miei obiettivi sono giocare 3 o 4 tornei di seguito. Purtroppo non sono riuscito a farlo a causa del mio fisico, per alcuni dolori e fastidi. La competizione è ciò che mi tiene a galla. Perdere fa parte dello sport e quel piccolo dettaglio non mi interessa. La competizione è ciò che mi tiene a galla. Ho ancora quel fuoco dentro di me. Finché avrò questo fuoco dentro di me, dovrete vedermi ancora per molto tempo”.
    Eugenie Bouchard, che alla fine del 2023 ha sorprendentemente scambiato il tennis con il pickleball, è tornata mercoledì allo sport che l’ha resa una star mondiale con un’eccellente prestazione e una vittoria. La trentenne canadese si è qualificata per il secondo turno dell’ITF W75 di Zephyrhills, negli Stati Uniti, in modo convincente.Giocando per la prima volta da novembre, quando ha vinto la Billie Jean King Cup con il Canada, Bouchard, ora fuori dalla top 400 WTA, ha sconfitto in modo impressionante al primo turno la lituana Justina Mikulskyte, numero 224 WTA e sesta testa di serie del torneo americano disputato sulla terra verde, con il punteggio di 6-1 6-2, in un duello risolto in poco più di un’ora in cui ha mostrato un buon livello di tennis.Il giorno prima, Bouchard aveva vinto anche nel doppio, insieme all’ungherese Fanni Stollar.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

  • in

    Trofeo Bonfiglio, l’edizione numero 64 dal 18 maggio. A Milano le stelle del futuro

    Il Trofeo Bonfiglio è in programma sui campi del Tennis Club Milano Alberto Bonacossa da sabato 18 a domenica 26 maggio (foto Francesco Panunzio)

    Ci sono passaggi obbligati per quei giovani giocatori che sognano di diventare professionisti, appuntamenti che scrivono la prefazione della biografia di ogni campione. Uno di questi è certamente il Trofeo Bonfiglio, che prenderà il via sabato 18 maggio con le qualificazioni e, dopo un viaggio affascinante alla scoperta del tennis che sarà, terminerà domenica 26 maggio con le finali dei singolari, come sempre trasmesse dal canale SuperTennis e dalla piattaforma web di contenuti on-demand della FITP SuperTenniX. Basta liberare lo sguardo sull’albo d’oro – quest’anno si festeggia, non senza orgoglio, la 64ª edizione – per perdersi tra nomi che hanno la cittadinanza onoraria nella Hall of Fame dello sport della racchetta. Appena varcati i cancelli del Tennis Club Milano Alberto Bonacossa (anno di nascita 1893) si viene rapiti dal fascino dei suoi 16 campi e, tra gli eleganti vialetti, si respira aria rarefatta, quella del tennis di alto livello. Passione e tradizione si mescolano in una gustosa miscela che trova proprio nella settimana del torneo internazionale il suo momento più gustoso. Perché i Campionati Internazionali d’Italia juniores conservano una posizione di primo piano nella geografia della racchetta, non solo italiana. I migliori under 18 provenienti da tutto il mondo si affrontano in una competizione internazionale che non ha mai smesso di sfornare campioni pronti per il circuito: da Ivan Lendl a Roger Federer passando per Novak Djokovic e Carlos Alcaraz, senza dimenticare Jannik Sinner, l’azzurro capace di battere record che qualche anno fa non avremmo nemmeno osato sognare.
    Non è stata certo una sorpresa constatare che gli artefici del successo in Coppa Davis a Malaga hanno lasciato la loro impronta sui campi in terra battuta di via Arimondi. Da capitan Volandri a Sinner, passando per Arnaldi, Musetti e Bolelli hanno tutti partecipato al Trofeo Bonfiglio. Così come non è stata una sorpresa lo scoprire che, solo considerando le ultime dieci edizioni della Davis, in qualunque squadra vincitrice ha giocato almeno un rappresentante (e spesso più di uno) che ha calcato i campi del Tc Milano. Del resto, non si arriva a guadagnarsi la definizione di ‘quinto Slam Juniores’ senza presenze di assoluta eccellenza.
    Anche l’entry list di questa edizione parla chiaro e sembra un viaggio intorno al globo, tanto che solo fra i giocatori sicuri di un posto, fra tabelloni principali e qualificazioni, sono rappresentate più di 40 nazioni di tutti i continenti. Tra i top 10 iscritti, a guidare la pattuglia nel maschile c’è il norvegese Nicolai Budkov Kjaer, n.3 del ranking mondiale. A fine marzo ha conquistato il suo primo titolo ITF tra i “grandi”, il torneo M15 di Antalya in Turchia. Sempre quest’anno, nei tornei juniores, si è imposto nel J300 di Beaulieu sur Mer e ha raggiunto la semifinale agli Australian Open. Anche il tabellone femminile schiera ai nastri di partenza la numero 3 del ranking Itf, l’australiana Emerson Jones, che a inizio anno nei tornei di casa ha ottenuto un successo (J300 di Traralgon) e una finale (Australian Open).
    A difendere i colori azzurri ci sarà la consueta agguerrita pattuglia, guidata da Andrea De Marchi e Vittoria Paganetti. Il 17enne laziale, che attualmente occupa la 39ª posizione della classifica di categoria, ha già dimostrato una condizione di forma invidiabile dopo i recenti successi a Vrsar (in Croazia) e a Firenze. Alla sua seconda partecipazione al Bonfiglio, De Marchi proverà a far meglio dell’anno scorso quando uscì al 2° turno per mano del finalista statunitense Cooper Williams. Torna al Bonfiglio per il terzo anno consecutivo anche la 17enne barese Vittoria Paganetti, numero uno azzurra e 30 al mondo, decisa a far meglio degli ottavi di finale raggiunti lo scorso anno, quando venne sconfitta dall’americana Clervie Ngounoue. In tabellone per diritto di classifica anche Noemi Basiletti, che nel 2023, in coppia con Gaia Maduzzi, ha riportato il tricolore a sventolare a 24 anni dal successo di Flavia Pennetta e Roberta Vinci. Doppio a parte, la 18enne toscana, n.49 del ranking juniores, proverà in questa edizione a lasciare il segno anche nel torneo di singolare. A loro si aggiungeranno, ovviamente, gli azzurri che entreranno in tabellone grazie alle wild card o che sapranno superare le qualificazioni per un appuntamento che si preannuncia irrinunciabile per ogni appassionato di tennis.
    LE DICHIARAZIONI DEI RELATORI ALLA CONFERENZA STAMPA DI PRESENTAZIONE
    Elena Buffa di Perrero, presidente Tennis Club Milano A. Bonacossa“Come ogni anno, il Tennis Club Milano Alberto Bonacossa torna ad ospitare il Trofeo Bonfiglio. Un sodalizio, quello tra il nostro Club e gli Internazionali d’Italia Juniores, che si rinnova in una stagione speciale per il tennis italiano. Solo pochi mesi fa abbiamo avuto l’onore di ospitare, in questa stanza, il prestigioso trofeo della Coppa Davis, vinta dagli azzurri a Malaga lo scorso novembre. In quella occasione, gli amanti del tennis e dello sport in generale, hanno potuto ammirare da vicino il magnifico trofeo. In una Milano orfana delle Next Gen ATP Finals e desiderosa di ospitare altri grandi eventi della racchetta, il Trofeo Bonfiglio rappresenta un appuntamento imperdibile per tutti gli appassionati che potranno ammirare sui nostri campi ‘i campioni di domani… oggi’. In questa edizione abbiamo voluto puntare l’obiettivo su chi, proprio partendo da questi campi, ha preso lo slancio per conquistare la Coppa Davis, come nel caso di Sinner che proprio a Milano ha giocato il suo ultimo torneo juniores prima di passare professionista. Jannik, Arnaldi, Musetti e Bolelli, hanno tutti disputato il nostro torneo. Un sentito grazie va alla Federazione Italiana Tennis e Padel, da sempre al nostro fianco nell’organizzare al meglio questo evento e le altre attività giovanili in cui siamo coinvolti. In particolar modo voglio ringraziare il suo Presidente Angelo Binaghi, nonché, tutti i Consiglieri che continuano a darci fiducia, accostando i Campionati Internazionali d’Italia al Trofeo Bonfiglio, e che ci consentono anche quest’anno, attraverso il canale televisivo SuperTennis, di trasmettere in diretta le più importanti fasi del torneo, portandolo nelle case di tutti gli appassionati. Ringrazio le istituzioni che ci appoggiano e gli sponsor che ci sostengono, senza dimenticare tutte le persone che lavorano per realizzare al meglio questo evento”.
    Martina Riva, assessora allo sport, turismo e politiche giovanili del Comune di Milano“Ringrazio il Tc Milano A. Bonacossa perché ogni giorno porta il tennis al centro della città e questa realtà è d’esempio per tutti gli altri centri sportivi cittadini. Entrare in questo luogo è sempre un’esperienza unica. Il Bonfiglio è una pietra miliare dello sport giovanile d’eccellenza e Milano è una città animata da giovani talenti: sapere di avere una competizione di questo prestigio mi fa sentire un assessore allo sport più che realizzato. Questi eventi sono infatti fondamentali per tenere alto il valore dello sport. Ringrazio, anche in questa sede, la Federazione Italiana Tennis e Padel con cui c’è un’ottima collaborazione, una Federazione seria e attenta a tutti gli aspetti del mondo sportivo, dalla sostenibilità agli aspetti economici. Speriamo di poter dare presto a Milano una buona notizia sull’arrivo di un torneo internazionale importante: le Atp Finals in accordo con Torino – perché anche nel tennis dobbiamo guardare ad alleanze intelligenti per superare la concorrenza di città che hanno enormi disponibilità economiche – o la Coppa Davis. D’altra parte, in vista dell’Olimpiade del 2026, arriverà a Milano un nuovo palazzetto a Santa Giulia che sarà perfetto per i tornei di tennis di altissimo livello. Nel mentre, ci teniamo stretto il Trofeo Bonfiglio, che può aiutare ad appassionare tanti giovani milanesi a questo meraviglioso sport”.
    Marco Riva, presidente CONI Lombardia“Ogni volta che si entra in questo circolo si rimane affascinati dalla competenza e dalla passione che, chi organizza questa competizione, mette ogni giorno per far sì che questo torneo si confermi come un’eccellenza nel calendario mondiale juniores. Quindi un grazie va alla Presidente Elena Buffa di Perrero e un altro grazie va al direttore del club Martina Alabiso per la passione che mettono nel loro lavoro. Al Trofeo Bonfiglio, i valori olimpici legati al rispetto, all’amicizia e all’eccellenza sono di casa e posso solo augurarmi che la splendida atmosfera che si respira al Tc Milano continui a ispirare lo sport lombardo e non solo”.
    Lara Magoni, sottosegretario allo Sport e Giovani della Regione Lombardia“Mi congratulo con gli organizzatori per aver portato anche nel 2024 una manifestazione che nel corso degli anni è diventata un punto fermo dello sport su terra rossa e che, come spesso è capitato, si rivela fucina dei nuovi talenti del tennis. Come in tutti gli sport, i successi dei campioni sono fondamentali per far crescere il movimento: mai come in questi ultimi anni i tennisti azzurri stanno facendo breccia nei cuori di tanti italiani, riproponendo lo sport dell’iconica pallina gialla come grande passione nazionale, sempre più seguito e praticato. Sono sicura che tra i partecipanti sui campi del Tennis Club Milano Alberto Bonacossa potremo vedere i nostri futuri campioni”.
    Enrico Cerutti, presidente Comitato FITP Lombardia“Il fascino del Trofeo Bonfiglio deriva anche dall’essere disputato in un club storico, tanto è vero che spesso i grandi campioni del passato ricordano con grande affetto questo torneo. Per la Federazione questo è un anno particolarmente felice con risultati che sono andati ben oltre le nostre migliori speranze. Raccogliamo i frutti di dieci anni di lavoro serio e speriamo che tornei come questo aiutino i nostri giovani a mettersi in luce. La raccomandazione che mi sento sempre di fare a chi vuole assistere al torneo, è quella di non mancare ai primi turni, perché spesso il futuro campione, magari perché molto giovane, viene eliminato presto. Alcaraz, solo per citare l’ultima star che è passata dal Bonfiglio, ad esempio è stato eliminato, nell’edizione del 2019, al secondo turno”.
    GLI HASHTAG UFFICIALI DEL 64° TROFEO BONFIGLIOAnche quest’anno la manifestazione avrà una importante copertura sui social network attraverso i canali e gli account ufficiali di Facebook e di Instagram del Tennis Club Milano Alberto Bonacossa e dell’Ufficio Stampa della manifestazione (Ufficio Stampa Sport). Hashtag ufficiali per l’edizione del 2024 saranno #TrofeoBonfiglio e #Bonfiglio64.
    PARTNER TECNICI E SPONSORAnche quest’anno i brand storici Yonex e Dunlop affiancano il Trofeo Bonfiglio come Official Stringer e Official Ball del torneo. La Dunlop ATP, la palla che verrà utilizzata sui campi del TCM, è la stessa dei tornei più importanti al mondo sulla terra battuta (Roma, Monte-Carlo, Madrid), ma anche delle Nitto ATP Finals. Continua la collaborazione con Acqua Valmora, acqua ufficiale del torneo (la stessa di Roma, Monte-Carlo e Nitto ATP Finals), col brand Australian (che vestirà anche quest’anno staff, giudici e raccattapalle) e con Felmoka. Main sponsor della manifestazione sono Banca Generali, Sorgenia, Italmondo, American Express, Lario MI Auto e Tassoni. LEGGI TUTTO