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    Australian Open 2021 a rischio, il parere dei giocatori

    Alexander Zverev

    Dopo la doccia fredda di ieri, con la conferma da parte del governo dello stato di Victoria (Australia) delle restrizioni all’ingresso fino al 31/12/2020 per contenere la pandemia, arrivano alcune reazioni da parte dei giocatori. C’è un misto di incredulità, delusione ma anche speranza. Craig Tiley è uno dei dirigenti tennistici più preparati e stimati, e l’Australian Open un evento troppo importante per esser cancellato visto che, tra l’altro, la situazione sanitaria a Melbourne è in questo momento sotto controllo. Le cautele delle autorità derivano proprio dalla volontà di mantenere lo status quo (da 20 giorni nessun nuovo contagio registrato nello stato di Victoria, ma è scoppiato un piccolo focolaio ad Adelaide) e di fare il possibile affinché l’Australia non precipiti di nuovo nell’emergenza.
    A Londra il tedesco Alexander Zverev ha commentato così la notizia della conferma delle restrizioni agli ingressi in Australia: “Dobbiamo dare credito a Tennis Australia e Craig Tiley, penso che stiano facendo il meglio che possono. Capisco la cautela del governo australiano: se 3000 persone vengono per il tennis in pochi giorni, è quasi sicuro che potrebbero scapparci dei nuovi positivi, questo è indubbio, quindi capiamo che siano molto attenti a questo aspetto”.
    Il brasiliano Bruno Soares, membro dell’ATP Players Council, ha espresso preoccupazione per le tempistiche: “Se dobbiamo arrivare, restare in quarantena ed uscire a giocare immediatamente, è una situazione pericolosa per i giocatori, sarebbe tutt’altro che ideale. Sappiamo che stanno cercando di ottenere le migliori condizioni per noi in modo che possiamo prepararci adeguatamente. Dobbiamo essere pazienti e lasciare che l’Australia faccia quello che deve fare, e forse avremo una buona estate”.

    Si dice fiducioso l’argentino Diego Schwartzman: “Da quello che so, non credo che l’Australia verrà cancellata. C’è una situazione simile a quella vissuta agli US Open, con molte discussioni tra l’organizzazione del torneo e il governo del loro paese. L’ATP e i giocatori sono esclusi, perché ci sono dei protocolli sanitari da rispettare. Le decisioni di voler ricevere stranieri o meno vanno oltre le nostre competenze, ma questo influisce sui tornei. La posizione dell’Australia oggi è di non ricevere stranieri fino al 1 gennaio, e mantenere la quarantena di 14 giorni senza la possibilità di gareggiare, forse potremo almeno allenarci. Solo dopo il 14 gennaio potremo giocare. Non è il massimo se le cose restassero così. Dobbiamo vedere cosa succede anche con i tornei sudamericani. Noi siamo in attesa. L’ATP ha deciso di salvare i punti per la classifica, e questo aiuta i giocatori nel prendere la decisione se andare o meno in Australia, ma credo che la maggior parte di noi vorrà andare, anche perché il calendario potrebbe essere modificato”.
    Infatti le proposte sul tavolo sono molte: si parte dallo spostamento in avanti del torneo di una o due settimane, con gli eventi di Sydney e Brisbane posticipati dopo lo Slam, o addirittura l’inizio degli Australian Open a febbraio. Altra ipotesi è di imporre una bolla blindatissima a Melbourne sullo stile degli ultimi US Open, con almeno tre settimane di gioco (un torneo per prepararsi e quindi gli Australian Open, tutti nell’impianto di Melbourne park, magari senza pubblico). Anche l’aspetto economico è uno dei fattori decisivi: Craig Tiley è fermamente deciso a far disputare il torneo quasi “a tutti i costi”, tuttavia ha affermato al Sydney Morning Herald che dovrà investire più di 33 milioni di dollari australiani nella biosicurezza, un costo imprevisto. “Possiamo mantenere i nostri guadagni dalle trasmissioni televisive, ma perderemo entrate dal merchandising, dalla vendita dei biglietti e ci saranno meno entrate dall’ospitalità”.
    La situazione è in divenire, vi terremo aggiornati sui nuovi sviluppi.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Beatriz Haddad Maia verrà operata per la quarta volta a 24 anni

    Beatriz Haddad Maia BRA, 30.05.1996

    Beatriz Haddad Maia, la migliore giocatrice brasiliana degli ultimi anni, ha subito l’ennesima battuta d’arresto nel tentativo di tornare al suo miglior livello. Pochi mesi dopo il ritorno alle competizioni dopo una sospensione di 11 mesi per un controllo antidoping positivo, la tennista 24enne ha annunciato questo mercoledì che si sottoporrà ad un intervento chirurgico alla mano sinistra, il suo quarto intervento, dopo due alla schiena e uno alla spalla sinistra.

    L’operazione si svolgerà a San Paolo. “Non so ancora quando ritornerò in campo. Dipende dalla post-operazione e dal recupero”.
    Ricordiamo che la brasiliana è tornata dopo la sospensione per doping intorno al n.900 WTA, ma dopo una serie di titoli ITF è ora al 358° posto (best ranking n.58 WTA). LEGGI TUTTO

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    Novak Djokovic parla di problemi fisici contro Medveved e poi sulla candidatura al consiglio ATP: “”Non mi sono candidato di nuovo al Consiglio dei giocatori, ma altri tennisti hanno proposto il mio nome. Deluso dalle norme ATP “.

    Novak Djokovic classe 1987, n.1 del mondo

    Il numero uno del mondo Novak Djokovic ha subito una pesante sconfitta ieri nel secondo incontro della fase a gironi delle Finali ATP contro il russo Daniil Medvedev. Il 24enne tennista russo si è dimostrato troppo forte per il 33enne serbo, che non è mai stato nemmeno vicino al suo livello. Alla fine dell’incontro, Novak ha ammesso alcuni problemi fisici.
    “Ho sofferto un po’ fisicamente. Soprattutto alla fine del primo set. Poi ho iniziato a sentirmi meglio”, dichiara il serbo, che però non ha parlato del problema fisico avuto. “Ho giocato sette pessimi game dal 3-2 dul primo set. Davanti a uno dei migliori giocatori del mondo, questo non può succedere”.Djokovic affronterà Alexander Zverev venerdì (alle ore 15 italiane) per un posto nelle semifinali delle ATP Finals.
    Djokovic poi, co-presidente della nuova associazione di tennis (PTPA), ha confermato questo mercoledì che il suo nome sarà votato per rientrare nel Consiglio dei giocatori, dal quale si è dimesso in agosto, ma nega di essere stato lui a proporre l’elezione. Djokovic assicura che sia lui che il canadese Vasek Pospisil sono stati messi al voto da alcuni suoi colleghi.

    “Sono stato nominato da altri giocatori ed è così che funziona nel Consiglio dei giocatori. Non mi sono candidato per il posto, e nemmeno Vasek, ma siamo stati nominati da altri giocatori. Per me è un grande segno. Mi sento onorato e responsabile di rappresentare i miei colleghi. Non vedo alcun conflitto tra il mio ruolo nella PTPA e la possibilità di rientrare nel Consiglio dei giocatori. Non l’ho visto in agosto e non lo vedo adesso”, ha spiegato il serbo.
    Djokovic ha continuato a parlare dell’argomento: “Ho accettato la candidatura. È una responsabilità. Nel frattempo è stata approvata una nuova regola che impedisce a qualsiasi giocatore che si trova in un altro organo di entrare nel Consiglio, il che è molto deludente, anche perché non sono stato consultato da nessuno. Sono sempre stato trasparente con voi e vi ho sempre spiegato che per me non c’erano questioni legali tra il PTPA e l’ATP. Il PTPA è stato fondato perché i giocatori ritengono che nessuna organizzazione legata al tennis, nel presente o nel passato, abbia realmente rappresentato i giocatori. Vogliamo collaborare con l’ATP. Ma la nuova legge da loro approvata è un forte messaggio che non contano su di noi. Di fronte a questo atteggiamento dellìATP, dovremo ripensare la nostra strategia. Quello che mi dispiace è che questi problemi politici sono costantemente sulle prime pagine dei giornali per attaccarmi. L’importante è scrivere che Djokovic è un ipocrita”. LEGGI TUTTO

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    Filippo Baldi operato alla spalla sinistra. Stop di diversi mesi

    Serio infortunio per Filippo Baldi. L’azzurro, classe 1996, è stato operato alla spalla sinistra al San Camillo di Milano nella giornata di oggi e resterà fermo per almeno i prossimi 4 mesi. Baldi potrebbe rientrare ad Aprile all’inizio della stagione su terra rossa (covid permettendo). Visualizza questo post su Instagram Un post condiviso da Filippo […] LEGGI TUTTO

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    Bruno Soares (ATP Council): “Djokovic candidato? Se n’è andato solo tre mesi fa. LA PTPA? Mi hanno escluso dalla chat”

    Bruno Soares col compagno Mate Pavic

    Bruno Soares è uno dei protagonisti alle ATP Finals di Londra in doppio, insieme a Mate Pavic. Nel corso della conferenza stampa di oggi pomeriggio, dopo il match perso contro la coppia Zeballos-Granollers, gli è stato chiesto un parere sulla voce che sia Novak Djokovic che Vasek Pospisil si siano ricandidati ad un ruolo per Player Council 2021. Le elezioni dei nuovi rappresentanti dei giocatori, in carica dal prossimo primo gennaio, si svolgeranno in dicembre. Il parere di Soares è interessante, perché il brasiliano è attualmente uno dei membri del council. E altrettanto interessante è stata risposta, un misto tra curiosità e grande sorpresa…
    “Si, confermo, ho visto i loro nomi nella lista dei candidati per i rappresentanti dei giocatori dal 2021. Non ci sono solo loro, sono diversi i ragazzi che si sono proposti. E’ curioso e interessante perché Vasek e Novak si sono dimessi solo tre mesi fa per portare avanti la loro PTPA. Non ho idea di cosa stia succedendo all’interno della PTPA perché sono stato buttato fuori dalla chat, immagino perché ho deciso di restare nel Player Council, quindi non conosco le loro intenzioni oggi e cosa stiano facendo. Alla fine non so molto di loro…”

    “Credo sia piuttosto interessante vederli in lizza. Non so perché non abbiamo avuto la conferma direttamente dai giocatori. Non funziona come un’elezione politica in cui ascoltiamo i giocatori sul loro programma in caso vengano eletti. Alla fine sono tanto scioccato quanto curioso, esattamente come voi, nel vederli entrambi in corsa di nuovo, quando hanno lasciato proprio quel posto solo tre mesi fa“.
    Le parole di Soares sembrano confermare che la PTPA stia già arrancando dopo il lancio in “pompa magna” appena prima dell’US Open, e come il progetto resti “fumoso”. Né lui né Djokovic (i due leader) comunicano in modo chiaro programmi dettagliati e nemmeno chi e quanti siano i tennisti che hanno sposato il progetto. Il fatto che i due abbiamo deciso di correre di nuovo per un posto nella stanza dei bottoni ATP è forse il segnale di una repentina marcia indietro? Djokovic sarà di sicuro chiamato a rispondere su questo tema, immaginiamo già stasera dopo il match che n.1 disputerà contro Medvedev.

    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Marco Speronello e Federica Arcidiacono conquistano la prima edizione del torneo Open 2001 Team Finals

    Una prima edizione entusiasmante per il Torneo “2001 Team Finals” (Open Nazionale maschile e femminile con montepremi totale di 2000€), non solo per la folta partecipazione di atleti, ben 405 provenienti da tutta Italia, che si sono sfidati per il titolo nel corso della manifestazione svoltasi sui campi del Centro Sportivo 2000 dal 31 ottobre […] LEGGI TUTTO

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    Novak Djokovic e Vasek Pospisil vogliono rientrare nell’ATP Player’s Council?

    Novak Djokovic classe 1987, n.1 del mondo

    La stagione 2020 della politica del tennis continua ad essere vivace: poco più di due mesi dopo le dimissioni dall’ATP Players’ Council per fondare e co-presiedere una nuova associazione di tennis (la PTPA), Novak Djokovic e Vasek Pospisil stanno ora cercando di rientrare nel Player’s Council, che avrà le elezioni nel mese di dicembre e con i nuovi organi che entreranno in carica nel 2021.

    Secondo la stampa inglese, Djokovic e Pospisil non sono stati in grado di reclutare altri giocatori da quando la PTPA è stato istituita alla fine di agosto, e si sono resi conto che possono avere un impatto solo se rientreranno nel Consiglio.
    Kevin Anderson è l’attuale presidente, Rafael Nadal, Roger Federer e Andy Murray sono membri del Consiglio dei giocatori e tutti intendono ricandidarsi. LEGGI TUTTO

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    Caroline Wozniacki: “Non posso dire che non tornerò mai più a giocare”

    La ex n.1 del mondo Caroline Wozniacki ha rilasciato una lunga intervista al quotidiano iberico Marca. Ha parlato della sua carriera, della sua vita attuale e pure lasciato la porta aperta ad un possibile, clamoroso, ritorno alle competizioni. Ecco alcuni passaggi dell’intervista “Cosa ho fatto subito dopo il ritiro? Eravamo in Australia, abbiamo deciso con mio […] LEGGI TUTTO