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    Lemon Bowl 2021: Emma Scaldalai da Bruxelles al Lemon Bowl

    Emma Scaldalai – Foto Alessandro Nizegorodcew

    Prosegue incessante il braccio di ferro tra il Lemon Bowl e la pioggia: dopo le prime ore della mattinata l’acqua si è nuovamente abbattuta sui campi di New Penta 2000, Eschilo 2 e Polisportiva Palocco, ma questo non ha impedito di portare a termine il programma odierno. La qualità in campo aumenta gradualmente e i ragazzi ancora in corsa iniziano a sognare la qualificazione ai tabelloni principali, al via sabato 2 gennaio. Contemporaneamente agli incontri, Roma inizia ad accogliere anche i protagonisti del main draw, tra questi l’italo-belga Emma Scaldalai, prima rappresentante internazionale approdata nella capitale.
    Emma Scaldalai, quindici ore di macchina per il primo Lemon Bowl – Partita con la famiglia da Bruxelles, Emma Scaldalai è arrivata a Roma dopo quindici ore di viaggio. Padre italiano e madre belga, la giovane Emma prenderà parte al Lemon Bowl per la prima volta: “Sono molto felice di essere qui. Il viaggio è stato lungo e faticoso, all’arrivo ero un po’ stanca ma già oggi ho visitato il circolo. Mi sono iscritta al Lemon Bowl su consiglio di Lino Sorrentino, tecnico che mi segue in Italia e mi ha parlato benissimo del torneo”. Al momento dell’iscrizione Scaldalai occupa la posizione numero 203 del ranking under 14 Tennis Europe, classifica maturata dopo una stagione culminata con le finali di Hoehr-Grenzhausen (Germania) e San Marino: “Sono contenta di ciò che ho fatto lo scorso anno, ma ho obiettivi più grandi per i prossimi. Nel 2021 mi piacerebbe entrare nelle prime 30 d’Europa e provare a giocare qualcosa a livello ITF under 18 – le speranze di Emma, adesso concentrata su ciò che l’aspetta la prossima settimana -. Il mio obiettivo è andare il più lontano possibile in questa rassegna, però so che ci saranno giocatrici forti e sono pronta a lottare”.

    Il piccolo Andreas: “Mi chiamo così in onore di Seppi” – Tra le storie di giornata, fa sorridere quella del piccolo Andreas Tincano, classe 2011 di Terni tesserato al Circolo Tennis La Valletta Narni. “Mi chiamo così in onore di Seppi e anche i miei capelli lunghi in parte sono una dedica a lui – racconta divertito il giovane under 10 -. Ho cominciato a giocare a 5 anni, quando mio fratello Dimitri mi ha regalato la racchetta di Nadal che oggi è il mio tennista preferito”. Semifinalista under 8 nel 2019, l’umbro è già alla terza presenza sui campi del New Penta 2000: “Questo è uno dei miei tornei preferiti. Ogni anno conosco bambini nuovi con cui gioco e mi diverto. Due anni fa sono arrivato in semifinale, quest’anno spero di vincere il torneo anche se non sarà per niente facile”. Nel 2017 Andreas e la sua famiglia hanno conosciuto di persona Seppi, che ancora oggi si ricorda dell’incontro: “Conoscere la storia di questo ragazzo mi ha fatto molto piacere. Avevo appena finito di allenarmi sul Grandstand del Foro Italico con Verdasco, quando il padre mi chiese l’autografo e disse di aver chiamato il figlio Andreas in mio onore”.
    Tutte le informazioni, le foto e i commenti di questa e delle passate edizioni del torneo sono disponibili sul sito web ufficiale: www.lemonbowl.it LEGGI TUTTO

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    Muguruza: “Sogno di vincere tutti e quattro gli Slam e giocare con Rafa il doppio misto alle Olimpiadi”

    Garbine Muguruza

    La spagnola Garbine Muguruza sta preparando la stagione 2021 insieme a Conchita Martinez. Il loro lavoro ha portato ottimi frutti (soprattutto agli Australian Open 2020, ma non solo), tanto che in un’intervista rilasciata al quotidiano iberico AS ha chiarito i suoi obiettivi per il prossimo futuro: vincere tutti gli Slam, una medaglia olimpica e… giocare il doppio misto con Nadal ai prossimi giochi di Tokyo. Ecco alcuni estratti dell’intervista
    “È stata una preseason positiva, abbiamo lavorato abbastanza bene. Ovviamente il posticipo degli Australian Open ha cambiato la nostra programmazione e le tabelle di lavoro, l’incertezza che si è generata è stata frustrante… Stavamo per volare in Australia quando è arrivata un’email a conferma del rinvio. Ormai era difficile giocare a Melbourne nelle date classiche, ma la comunicazione è arrivata all’ultimo”.
    Le chiedono se si sente maturata, più in grado di gestire la pressione rispetto al passato: “Adesso riesco ad affrontare i momenti di pressione con più serenità, con più calma. Forse nascondo meglio tutto. L’aver passato un brutto momento mi ha aiutato a calmarmi, continuo a combattere nei momenti delicati o quando devo superare una situazione avversa in un incontro invece di farmi sconfiggere dalla mia stessa tensione”.

    Una svolta nel suo approccio alla partita è arrivato certamente grazie alla collaborazione con Conchita Martinez, come conferma Garbine: “Quando hai un allenatore che ti rende partecipe delle decisioni che vengono prese, tutto è più facile. Con Conchita ho un approccio diverso al lavoro. Prima forse facevo un lavoro più severo, anche se per me ha funzionato, sono arrivata al top. Per fare il salto e diventare una top player, avevo bisogno di struttura e rigidità, in quel momento andava bene. Adesso ho bisogno di un lavoro più calmo e sui dettagli, ho più visione ed esperienza, so già come gestire le situazioni. A volte con Conchita non devo nemmeno parlare: è stata una grande giocatrice, quindi con un gesto o uno sguardo ci capiamo. Quando si ha questa intesa, l’unione diventa molto facile, litighiamo raramente”.
    La malattia dell’amica e collega Carla Suarez l’ha toccata profondamente: “È stato uno shock, non ti aspetti mai che succeda a qualcuno così vicino, soprattutto quando si tratta di un’atleta di successo. Ho parlato molto con lei, a Barcellona è venuta a vedermi allenare in diverse occasioni. L’ho trovata bene, con tanta voglia di vivere, e quella per me è stata una scarica di adrenalina, non mi aspettavo di vederla così vivace, è stato molto bello. Carla vuole tornare a giocare di nuovo, le ho detto che la aspetto e che ci sarò per qualsiasi cosa possa aver bisogno, si merita tutto il meglio e il sostegno possibile”.
    “Obiettivi per il futuro? Stare bene, giocare in modo competitivo e, a breve termine, mi piacerebbe giocare il doppio misto con Nadal ai Giochi Olimpici! Un sogno? Qualcosa di veramente speciale sarebbe vincere i quattro Grand Slam, e una medaglia olimpica. E’ un obiettivo ambizioso ma non impossibile, lavoro ogni giorno per questo. La cosa più importante è condividere i successi con le persone a cui voglio bene”.
    Lo scoglio più grande per la 27enne sembra US Open, dove in carriera ha raggiunto “solo” gli ottavi. Quest’anno ha perso la finale a Melbourne da Sofia Kenin, dopo un bellissimo torneo, dimostrando che il suo tennis potente e aggressivo può eccellere anche sul duro (ricordiamo che ha vinto sia Wimbledon che Roland Garros). Se riuscirà a restare in ottime condizioni fisiche e tenere alto il livello del suo gioco, nessun torneo le è precluso. In carriera infatti i suoi momenti “no” sono arrivati proprio per scadimenti di forma fisica e troppi alti e bassi nel corso dei tornei. Nei grandi eventi, soprattutto gli Slam, resta sempre una delle giocatrici da battere.

    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Il nuovo Player Council: Federer, Nadal, Murray e Simon tra gli eletti

    L’ATP ha da poco annunciato attraverso il proprio sito ufficiale i membri del nuovo Player Council 2021-2022, votato dai giocatori e dai membri dell’ATP. Alcuni giocatori sono stati rieletti per un ulteriore mandato nel consiglio, tra cui Felix Auger-Aliassime, Roger Federer, John Millman, Rafael Nadal, Kevin Anderson, Andy Murray e Bruno Soares. Il francese Gilles […] LEGGI TUTTO

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    Lemon Bowl 2021: La pioggia non ferma il torneo

    La pioggia irrompe nella capitale durante la seconda giornata di qualificazioni del Lemon Bowl, torneo internazionale giovanile giunto alla 37ª edizione. I primi match indoor della rassegna si sono disputati nelle strutture di New Penta 2000, Eschilo 2 e Polisportiva Palocco: in campo gli atleti delle categorie under 10, 12 e 14 che si giocano […] LEGGI TUTTO