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    Polemiche sulla wild card a Dubai per Rafael Nadal. Lo spagnolo rifiuta l’invito per motivi fisici

    Rafael Nadal classe 1986 e n.2 del mondo

    Le polemiche sono scoppiate quando Rafael Nadal è stato scelto per il torneo di Dubai in programma dalla prossima settimana, dopo aver rifiutato di partecipare ad Acapulco. C’è stata una marea di controinformazione, ma è stato lo stesso spagnolo a farsi avanti per mettere le cose in chiaro. C’era un invito dal torneo degli Emirati Arabi Uniti sul tavolo, ma il numero due del mondo lo ha rifiutato.

    “Abbiamo seriamente pensato di giocare questo torneo, ma non credo di essere ancora pronto.Ancora una volta grazie al gentile invito degli organizzaotri e in bocca al lupo per la manifestazione.Un ringraziamento speciale al direttore del torneo Salah Talak perchè sono consapevole dei suoi sforzi per garantire la piena sicurezza di giocare a Dubai durante questa pandemia di Coronavirus senza precedenti”.
    Lo spagnolo è a Manacor per recuperare da un infortunio alla schiena, motivo per cui ha anche detto no ad Acapulco, anche se oggi ha dichiarato che ha seriamente considerato di accettare l’invito di Dubai. LEGGI TUTTO

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    Stefanos Tsitsipas ed il comportamento scorretto di ieri nel doppio a Marsiglia

    Stefanos Tsitsipas GRE, 1998.08.12

    Stefanos Tsitsipas, due volte campione in carica dell’ATP 250 di Marsiglia, ha fatto il suo debutto mercoledì nell’evento di doppio insieme a suo fratello Petros. I due hanno perso in due set contro il finlandese Harri Heliovaara e il britannico Lloyd Glasspool ed è stato proprio il tennista nordico a denunciare un comportamento meno corretto da parte del maggiore dei due fratelli greci.

    “Prima, Stefanos ha passato tutto il riscaldamento mandando fuori le palle e boicottando il riscaldamento. Ha subito ricevuto un avvertimento dall’arbitro. Poi ha deciso di fare di noi dei bersagli e ci mandava costantemente palle sui nostri corpi. In una delle volée mi ha colpito in faccia. Non capivo il suo atteggiamento. Non li abbiamo provocati e non è certo con atteggiamenti come quello di oggi che è diventato un beniamino della folla. Fortunatamente domani [oggi] affronteremo dei fratelli più educati, gli Skupski”. LEGGI TUTTO

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    Bentornato, Roger (di Marco Mazzoni)

    Roger Federer, tornato in campo dopo 405 giorni

    Roger Federer ieri è tornato in campo a Doha in un match ufficiale dopo 405 giorni, con una vittoria molto sofferta contro il britannico Evans. Non gli si poteva chiedere niente di più di sprazzi del suo tennis elegante ed offensivo, in mezzo a pause ed incertezze. Soprattutto all’avvio lo svizzero correva con circospezione, sprintava molto attento agli appoggi, cercando una trazione moderata e frenate composte, per saggiare la stabilità del suo ginocchio. Via via si è sciolto, mostrando una mobilità interessante ed una discreta velocità nei recuperi. Agli occhi di molti sono balzate “le stecche”, soprattutto in risposta e quando ha cercato di spingere allontanandosi dalla palla. Un classico errore quando ti manca il ritmo partita, il feeling con lo scambio ad alta velocità che non ti permette di trovare l’esatta distanza dalla palla per l’impatto, insieme alla miglior reattività. Ma è stato assai incoraggiante vederlo incedere con discreta forza ed equilibrio, trovando molti rovesci vincenti impattati con un timing e forza notevole. Questo è stato l’aspetto tecnico più interessante. Ritrovare Federer così sicuro e “centrato” col colpo meno forte è il segnale di come abbia lavorato nella lunga fase di riabilitazione e che la sua mobilità è tornata molto buona, perché per eseguire quel tipo di esecuzione (spesso in corsa o non da fermo) è necessaria sicurezza, forza e stabilità. Un segnale simile al suo (clamoroso) rientro nel 2017, quando si presentò gli Australian Open con un rovescio tutto nuovo per il timing di impatto più avanzato, con la spalla più bassa ed uno swing cortissimo e aggressivo dentro la palla, a trovare accelerazioni fulminanti. Staremo a vedere nei prossimi incontri se questi segnali saranno confermati, è davvero troppo presto per valutazioni più profonde. Dopo un solo match, dopo oltre un anno d’assenza, sarebbe insensato spingersi oltre in analisi che sarebbero pure congetture.

    Valutare il tennis di Roger non è affatto l’aspetto più importante della cover story della settimana. Ci sarà tempo per farlo. La foto più bella di ieri è stato il suo sorriso. All’ingresso in campo, durante il match dopo alcuni dei suoi colpi straordinari e pure dopo una manciata d’erroracci; a fine partita, quando con semplicità ha dichiarato: “Questa è una piccolissima cosa rispetto a quello che tutti noi stiamo affrontando dall’anno scorso, ma per me è stato un sollievo tornare a giocare dopo tanto tempo e spero sia stato un momento di divertimento e gioia per tutti voi”. Parole pronunciate col sorriso, col cuore di una persona che ama con tutto se stesso quello sport che gli ha regalato una vita meravigliosa, e regalato a chi ama il nostro sport infiniti momenti di piacere tennistico.
    Attenzione, in questa pagina di vita sportiva scritta ieri non c’entra niente il tifo, l’amare o meno il personaggio Federer. Qua si parla di emozioni, e di tennis. Si può amare o meno Roger, è una pura inclinazione personale, ed è giusto così. Ma è giusto anche sottolineare come il ritorno in campo di Federer sia una bellissima notizia per lo sport, ed il suo sport in particolare. Non era affatto scontato che un quasi quarantenne che ha vinto tutto avesse la voglia e la determinazione per recuperare da una doppia operazione e provarci ancora. Cercando di vincere, ovvio, ma soprattutto per ritrovare l’emozione pura di giocare, di impattare quella palla che scappa via e piegare la sua traiettoria al proprio pensiero, alla propria fantasia.
    Il ritorno di Federer è visto da alcuni come un’opportunità commerciale. Niente di più sbagliato. Chiunque lo conosce ed ha la straordinaria possibilità di frequentarlo, racconta il suo amore viscerale per il gioco, per l’allenamento, per la sensazione di stare in campo e divertirsi colpendo la palla, trovando giocate, provando schermi, inventando tennis, che sia nel giardino di casa contro quel grosso muro verde o sul Centre Court di Wimbledon. Roger a 40 anni ci prova ancora perché ama il tennis, ama sentire la racchetta che fende l’aria e trova la palla, si nutre della purezza del gioco.
    Questa è l’eredità più importante dello svizzero, assai più importante dei 20 Slam, dei mille record, delle vittorie. Roger incarna la passione per il tennis ed un stile di gioco che va oltre al suo personaggio e alla sua epoca, diventando anello di congiunzione tra passato, presente e futuro del gioco stesso. Lo si può amare o odiare, ma è innegabile che sia un patrimonio del nostro sport, e il solo fatto che si sia rimesso in gioco e riesca ancora a regalare emozioni e bel tennis a milioni di appassionati nel mondo è un regalo a chiunque ami davvero il nostro sport.
    Tutto il mondo della racchetta si è unito nel salutarne il rientro, da Rod Laver (vedi il tweet) ai tantissimi colleghi che ieri non si sono persi il suo match sugli spalti a Doha. A chi ama veramente il tennis andando oltre il “tifo” personale, non importa più tanto che d’ora in avanti Federer vinca o perda; importa il piacere di vederlo di nuovo giocare quel suo tennis così divertente e diverso. Bentornato, Roger.

    Marco Mazzoni

    Great to see you back on court @rogerfederer. 🚀 https://t.co/G7YFQgz9Il
    — Rod Laver (@rodlaver) March 10, 2021 LEGGI TUTTO

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    Roger Federer dopo l’incontro a Doha: “Ho fatto il bagno nel ghiaccio una sola volta nella mia vita. Non mi è piaciuto e non lo ripeterò”

    Roger Federer, tornato in gara, ha scherzato sulle sue tecniche di recupero dopo l’avanzamento ai quarti di finale a Doha. Il 39enne svizzero non giocava un incontro ufficiale da 405 giorni e spera di essere in forma per il prossimo incontro in Qatar. “Sono della vecchia scuola’. Ho fatto il bagno nel ghiaccio una volta […] LEGGI TUTTO

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    Andy Murray recentemente ha rilasciato della dichiarazioni su ‘”Sportskeeda “, in cui ha raccontato del suo momento attuale, il suo modo di gestire le avversità in merito agli ultimi problemi fisici , mettendo in chiaro i suoi obiettivi per la stagione in corso di svolgimento. L’ex numero 1 del mondo, dopo aver superato l’infortunio all’anca, ha cancellato qualsiasi dubbio su […] LEGGI TUTTO

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    Il sette volte campione Slam Mats Wilander, oggi opinionista di Eurosport, ha detto la sua sul ritorno in campo di Roger Federer. Sulle colonne del quotidiano francese L’Equipe ha parlato delle prospettive del rientro dello svizzero e anche fatto un piccolo paragone tra le due icone del tennis dei nostri giorni, Rafa e Roger. Ecco […] LEGGI TUTTO

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