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    Il Roland Garros è a rischio rinvio anche nel 2021

    Il Roland Garros è a rischio rinvio anche nel 2021

    Non c’è pace per il Roland Garros anche nel 2021.Dopo il rinvio dello scorso anno a settembre l’Open di Francia anche quest’anno rischia uno spostamento almeno di qualche settimana. A paventare l’ipotesi è stato il ministro dello sport francese Roxana Maracineanu, visto che il paese d’oltralpe è al momento ancora in lockdown a causa della pandemia.
    Anche se lo sport professionistico in Francia sta proseguendo, sebbene senza pubblico, l’idea di svolgere lo Slam su terra rossa (in programma dal 23 maggio) senza tifosi non alletta molto gli organizzatori che vorrebbero far disputare lo Slam francese con la presenza di pubblico e in un periodo dell’anno migliore dal punto di vista della pandemia.
    Intanto mercoledì scorso Emmanuel Macron ha fatto sapere di prevedere una riapertura generale del paese proprio verso metà maggio. LEGGI TUTTO

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    Monfils e Svitolina si sposeranno il prossimo luglio

    L’anello di fidanzamento

    “Ha detto si!”. Così Geal Monfils annuncia su Instagram le prossime nozze con la fidanzata Elina Svitolina, con una bella foto dell’anello di fidanzamento in un paesaggio montano parzialmente innevato.
    La coppia tennistica si sposerà il prossimo luglio, forse il 18 (visti i numeri romani scritti nel post).
    Moltissimi i commenti di colleghi, felici per l’annuncio, tra cui Del Potro, Wozniacki, De Minaur, e dagli account ufficiali dei più importanti tornei.
    Auguri alla coppia! LEGGI TUTTO

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    Le dichiarazioni di Jannik Sinner e Riccardo Piatti dopo la conquista delle finale a Miami

    Le dichiarazioni di Jannik Sinner e Riccardo Piatti dopo la conquista delle finale a Miami

    Jannik Sinner : “Agut ha alzato il ritmo alla metà del secondo set, io non ho servito benissimo e ho fatto qualche errore. Ho cercato di rimanere attaccato alla partita perché finire sotto 4-3 con il break… non sarebbe stato facile rientrare. Ovviamente preferiresti non trovarti in quella situazione, ma anche quando ti trovi sotto 0-40 non è detto che tu debba perdere il game. E proprio quel game ha cambiato un po’ la partita: ci sono punti che possono decidere un match. In ogni caso, essere sotto di un break non significa niente. La partita non è certo finita.Non è mai semplice affrontare Roberto, perché capisce molto bene il gioco e fa tornare indietro molte palle. Sapevo che sarebbe stata totalmente diverso. Non ho pensato alla vittoria di Dubai, non penso tanto a queste robe. Nella terza frazione quando quando ho perso il servizio lui è salito di livello ed io ho dovuto cambiare qualcosa in maniera veloce e servire meglio, sotto 3-1 ero sicuramente sotto stress. Poi ho voluto spingere di più, e forse è stata cosa migliore da fare in quel momento.Nel penultimo game, al servizio, ho sentito di aver trovato un po’ più di ritmo. Lui, il game dopo, ha messo tante ‘seconde’ e ho deciso di spingere al massimo: anche se mi fosse andata male saremmo andati 5-5….Sapevamo che molti giocatori non sarebbero venuti qui, quindi sono arrivato a Miami con la mentalità giusta e mi sono sentito bene sin dall’inizio. Ho cominciato il torneo già con l’idea di arrivare in fondo. Certo, non è una cosa che è capitata solo qui, in tutti i tornei che gioco penso di poter andare lontano ma non mi metto mai fretta. Penso a giocare dopo partita, poi vediamo cosa accade. Ogni settimana cerco di vincere più partite possibile, a volte va bene, a volte meno bene“.
    Riccardo Piatti : “Lo spingiamo a pensare che deve giocare per migliorare. Voglio vedere il miglioramento durante la partita, dentro la partita. Io devo allenarlo, spiegargli come è il tennis. Poi quando gioca le partite devo analizzare quello che succede per aiutarlo a crescere ancora. Jannik nell’ultimo periodo ha fatto un grandissimo miglioramento perché quando non gioca bene lo riconosce per primo. Per esempio, a Miami, contro il francese Gaston al primo turno, ha sbagliato solo un punto, come giocata, in tutto l’incontro. E quando gliel’ho detto lui già sapeva di quale punto stessi parlando.C’è tanto da imparare se si hanno ambizioni importanti. Oggi Jannik ha fatto un 70% bene ma c’è un altro 30% che dobbiamo analizzare con calma, perché si può migliorare. Ci sono dei momenti della partita in cui va trovato il giusto bilanciamento tra aggredire e adeguarsi. Ci sono situazioni che vanno gestite con attenzione: oggi per esempio Jannik in una certa fase dell’incontro perdeva sempre i primi punti dei game. Su questo bisogna riflettere: non si può sempre partire sotto 0-15. O 15-0 se serve l’altro.Negli allenamenti del servizio, per esempio, deve cambiare angoli, velocità, rotazioni. In pandemia abbiamo lavorato sui colpi in back e sul gioco al volo. Deve venire avanti, aprirsi in campo, giocare la smorzata. Alcuni miglioramenti si vedono già in allenamento ma in partita non escono ancora. Credo che la stagione sulla terra battuta, che parte la prossima settimana, gli sarà molto utile in questo senso. Quando tornerà dalla Florida a Bordighera, per 4 settimane dormirà con Dalibor Sirola perché si deve preparare bene. Secondo me Jannik è un ottimo giocatore da terra battuta perché è capace di produrre forza e velocità anche sulla superficie lenta, cosa molto difficile, e ha più tempo. A Parigi lo scorso ottobre era quello che tirava più forte sia di diritto che di rovescio. Giocare sul rosso è ottimo perché lo aiuta a capire che deve usare le rotazioni, deve usare la smorzata, deve usare le angolazioni, deve andare a rete. Lo scorso anno a Kitzbuhel vinse al primo turno con il tedesco Kohlschreiber tirando ‘manate’. Poi contro il serbo Djere perse giocando una partitaccia perché faceva un solo quel tipo di gioco e non bastava”.Tutte le partite sono come esami da superare. La cosa peggiore per lui a Miami è stato il secondo turno con Khachanov dove secondo me ha sbagliato tantissimo nel modo di giocare. Ma ha superato l’esame perché ha tante altre cose: il fisico, la testa, ha tante doti”. LEGGI TUTTO

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    Jannik Sinner dopo la finale conquistata a Miami: “Sono in finale, è incredibile”

    Jannik Sinner ITA, 2001.08.16

    Queste le parole di Jannik Sinner subito dopo aver conquistato la prima finale in carriera in un Masters 1000 a Miami.
    “Sono in finale, è incredibile: sono davvero molto contento. La mia prima semifinale in un ‘1000’ è stata difficile da giocare. Lui è un tennista solidissimo: questa partita è stata una battaglia dura, ancora più di quella di due settimane fa. Aver vinto oggi vuol dire tanto per me – ha commentato a caldo il Next Gen azzurro -. All’inizio eravamo entrambi un po’ tesi: non era facile giocare bene perché c’era parecchio vento. Ho cercato di servire meglio, di farlo muovere, di mischiare un po’ le carte e questa è stata la chiave. Alla fine ho sentito un po’ più di ritmo e mi sono detto di provare a dare il tutto per tutto. Ed è andata bene”. LEGGI TUTTO

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    Il torneo di Monte Carlo darà un trattamento speciale ai giocatori già vaccinati

    Fabio Fognini classe 1987, n.17 ATP

    La questione della vaccinazione contro il Covid-19 è stata un argomento caldo anche nel mondo del tennis. I circuiti sono divisi tra coloro che vogliono essere vaccinati e quelli che lo rifiutano completamente, quindi ciò che accadrà a Monte Carlo genererà certamente polemiche. Il prossimo torneo Masters 1000 darà un trattamento diverso a coloro che arrivano a Monaco già vaccinati.
    Tutti i giocatori, vaccinati o non, dovranno comunque sottoporsi al test Covid-19, ma i vaccinati non dovranno essere isolati per cinque ore in attesa dei risultati. In questo modo, per esempio, potranno iniziare subito ad allenarsi. Inoltre, non saranno più considerati “contatti stretti” di chiunque risulti positivo durante il torneo, qualcosa che ha già avuto chiare conseguenze per un certo numero di tennisti dalla ripresa del circuito.
    L’ATP ha, secondo il giornale Telegraph, incoraggiato i tennisti vaccinati a inviare i loro certificati ai servizi medici per aggiornare il database in modo che tutto funzioni più rapidamente quando questi processi si svolgeranno a Monte Carlo. LEGGI TUTTO

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    SmatchMe è l’app che permette di scegliere l’avversario e prenotare un maestro in un’immersione di tennis condiviso

    SmatchMe è l’app di riferimento per ogni tennista che permette discegliere l’avversario o prenotare un maestro in tutta Italia.A partire dal proprio livello di gioco, con la possibilità di “filtrare” i match in base alla distanza, all’età alla superficie dei campi, su SmatchMe i tennisti possono crearsi il proprio circuito di avversari e fare classifica, partecipando prossimamente alla prima edizione della SmatchMe League: un torneo a punti checoinvolgerà l’intera community e che, al termine del primo anno di sfide, qualificherà i migliori giocatori al Master.
    SmatchMe è un’app innovativa, facile da usare e bella da condividere. Inoltre, gli iscritti avranno a disposizione su tutto il territorio nazionale un’ampia gamma di maestri di tennis, a cui è riservata anche l’Agenda Premium in abbonamento, per poter migliorare il proprio gioco. Con una sezione di notizie dal mondo del tennis professionistico e una catena di store dove scegliere i migliori prodotti, usufruendo delle promozioni associate, Smatch Me è un’app che consentirà agli utenti di conoscere nuove persone dopo molti mesi così difficili per le nostre relazioni sociali.
    SmatchMe è partner ufficiale di PTR Italia (Professional Tennis Registry) e del nascente circuito di tornei College Life Italia in collaborazione con BABOLAT.Bisogna riprendere la racchetta in mano e SmatchMe, così vitale e versatile, è classe di merito del rinascimento del tennis italiano. Con il suo grande bacino di talenti, amatori, aspiranti e una forte dose di idee collettive, SmatchMe è il campo base di ogni giocatore che vuole crescere per migliorare a ogni latitudine. LEGGI TUTTO

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    La Svizzera potrebbe spostare all’8 agosto la festa Nazionale in onore del compleanno di Federer

    Roger Federer

    Arriva dalla Svizzera una notizia curiosa. Secondo il quotidiano Blick, il prossimo maggio nel corso del Consiglio Nazionale del paese, sarà dibattuta una proposta di Nicolò Paganini, ex direttore delle fiere Olma a San Gallo e oggi membro del Consiglio nazionale centrale e Presidente dell’Associazione Svizzera del Turismo. Anche nello splendido paese alpino, il turismo è in ginocchio per colpa della pandemia. Per questo Roger Federer si è speso in prima persona per promuovere le bellezze del proprio paese e il turismo, nella speranza che la prossima estate ci possa essere un ritorno di vacanzieri da tutto il mondo, dopo una stagione invernale quasi totalmente compromessa.
    Visto l’impegno costante di Roger per il suo paese, Paganini ha lanciato l’idea di una mozione per spostare le celebrazioni del giorno nazionale della Svizzera dal 1° agosto all’8 agosto, il compleanno di Federer. Quest’anno tra l’altro Roger spegnerà 40 candeline, quindi un compleanno ancor più speciale.
    La proposta potrebbe apparire bizzarra, ma è stata recepita con entusiasmo da gran parte degli schieramenti politici nazionali. I consiglieri nazionali di molti gruppi parlamentari (e delle regioni turistiche) hanno firmato la proposta di Paganini, da Jon Pult dei Grigioni a Greta Gysin del Ticino, inclusi l’ex consigliere di governo Jacqueline de Quattro, Berners Melanie Mettler ed Erich von Siebenthal.
    La data del 1 ° agosto viene celebrata da 130 anni esatti. Il rinvio in onore di un atleta – e per evidenti scopi di marketing – secondo Paganini non equivarrebbe a un sacrilegio patriottico. “Federer rappresenta molti valori svizzeri – afferma Paganini – non c’è nessuno meglio di Roger capace di portare nel mondo la precisione, cordialità e modestia che ci contraddistingue“. De Quattro concorda: “Non vogliamo festeggiare il campione di tennis, vogliamo celebrare il suo grande impegno per il nostro Paese”.
    Il “partito” dei favorevoli allo spostamento della festa nazionale è alimentato anche dall’illustre parere dello storico Pult: “È sempre meglio che celebrare il 1 ° agosto, che storicamente non è documentato. La data esatta della sottoscrizione della Federal Letter del 1291 (Patto federale, ritenuto il documento costituzionale più antico della Svizzera che unisce i tre cantoni forestali in un’eterna alleanza) è dubbia, ma è indiscusso che Federer sia il miglior atleta individuale che abbiamo mai avuto”.
    Paganini è consapevole che la mossa innescherà discussioni e incontrerà aspre critiche, ma è convinto che la stragrande maggioranza della popolazione apprezzerà il gesto. “Roger Federer è il nostro miglior ambasciatore da più di 20 anni. Ha dato un contributo importante per consentire al mondo di conoscere la Svizzera. È ora di restituirgli qualcosa. Nell’anno del suo 40esimo compleanno, è un’occasione unica”.
    Roger è abituato a spostare folle oceaniche, in tv e nelle arene tennistiche, adesso si arriva a progettare lo spostamento in suo onore il giorno della festa nazionale. Roger Uber Alles…
    Marco Mazzoni
    ps: Buon Pesce d’Aprile 😉 LEGGI TUTTO

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    Castello senza regina: la tredicesima edizione degli Internazionali femminili di Brescia slitta al 2022

    La premiazione dell’edizione 2019 degli Internazionali femminili di Brescia, vinti da Jasmine Paolini (destra). Il torneo tornerà nel 2022 (foto GAME)

    Gli organizzatori hanno atteso il più a lungo possibile e valutato attentamente ogni scenario, ma alla fine l’incertezza della situazione, unita alle difficoltà organizzative che avrebbe generato, li ha obbligati a rinunciare. La tredicesima edizione degli Internazionali femminili di Brescia, già rimandata lo scorso anno a causa dell’emergenza sanitaria, slitta nuovamente, dal 2021 al 2022.
    Una scelta dolorosa ma di grande responsabilità, dovuta sia alle incognite legate alle coperture economiche, più difficili da reperire per un evento che – dal 30 maggio al 6 giugno – si sarebbe dovuto giocare con buona probabilità a porte chiuse, sia all’impossibilità di garantire il rispetto dei protocolli di sicurezza in un impianto dagli spazi molto ridotti. “Purtroppo – dice il direttore del torneo Alberto Paris – non siamo nelle condizioni di poter organizzare il torneo, quindi abbiamo inviato ufficialmente la disdetta all’ufficio organizzativo della Fit (che poi la trasmette all’Itf, ndr). La collocazione originale degli Internazionali dista solo due mesi: non potendo prevedere come si evolverà la situazione Covid nelle prossime settimane, diventava molto difficile organizzare la manifestazione nel modo in cui siamo abituati. Così come raccogliere sponsorizzazioni per un torneo dalla visibilità giocoforza molto ridotta rispetto agli standard del passato”. Determinante anche la questione logistica: ospitare un evento simile nella sede del Castello è un’impresa difficilissima, praticamente impossibile in tempi di pandemia. Gli spazi ridotti rendono difficile garantire il distanziamento necessario, così come creare delle zone ad hoc per le giocatrici.
    Da non dimenticare anche il valore degli Internazionali per il territorio: nati nel 2008 come torneo Itf da 10 mila dollari, sono diventati uno dei primi tre tornei femminili del calendario italiano, varcando i confini del tennis fino a trasformarsi in una festa per tutta Brescia, e coinvolgere tante realtà della città. “Oltre che un veicolo per promuovere il tennis e mettere in luce la nostra attività – continua Paris – il torneo era diventato una vetrina per Brescia, con il villaggio ospitalità, tante iniziative e altrettante attività collaterali. Senza tutto ciò il torneo perderebbe una parte del suo significato e del suo appeal”. Dunque la toscana Jasmine Paolini, che vinse l’edizione 2019 guadagnandosi poi, di lì a poco, l’ingresso fra le prime 100 della classifica Wta, resterà la campionessa in carica per altri dodici mesi, col ritorno dell’evento previsto nel 2022. “Non appena abbiamo comunicato la rinuncia – chiude Paris – abbiamo subito opzionato per il prossimo anno la stessa data di sempre (nella seconda settimana del Roland Garros, ndr), e non vediamo l’ora di riproporre la manifestazione. Tornare ad accogliere giocatrici di tutto il mondo e centinaia di appassionati, dopo un’attesa così lunga, sarà ancora più bello”. LEGGI TUTTO