consigliato per te

  • in

    L’enigma del calendario ATP/WTA: i tornei canadesi pagano il prezzo delle Olimpiadi

    L’enigma del calendario ATP/WTA: i tornei canadesi pagano il prezzo delle Olimpiadi

    I tornei ATP Masters 1000 e WTA 1000 di Montreal e Toronto stanno passando quasi inosservati questa settimana, un fatto preoccupante per eventi di tale calibro nel mondo del tennis. Con l’assenza di molte stelle e un calendario incomprensibile, questi importanti appuntamenti rischiano di perdere il loro prestigio.Il problema principale è la concomitanza con la seconda settimana dei Giochi Olimpici di Parigi 2024. L’attenzione mediatica è completamente focalizzata sull’evento olimpico, lasciando i tornei canadesi nell’ombra. La situazione è aggravata dall’assenza di giocatori di alto profilo come Alcaraz e Djokovic a Montreal, e Swiatek a Toronto.
    Il calendario tennistico è sempre più congestionato, con i giocatori costretti a competere per quasi 11 mesi all’anno. Questo porta a rischi per la salute degli atleti e a una potenziale diminuzione della qualità del gioco. Gli organizzatori dei tornei più prestigiosi, considerati come “galline dalle uova d’oro”, cercano di mantenere il loro status quo, ma a che prezzo?La programmazione di questi eventi è stata particolarmente problematica. Le finali sono previste per lunedì 12 agosto, lo stesso giorno in cui inizia il torneo di Cincinnati, anch’esso di categoria Masters 1000/WTA 1000. Questa sovrapposizione crea non solo problemi logistici per i giocatori, ma anche una potenziale perdita di interesse da parte del pubblico.
    A complicare ulteriormente la situazione, le continue piogge a Montreal minacciano il completamento del torneo maschile. Con solo tre giorni rimasti e partite del secondo turno ancora da giocare, gli organizzatori si trovano in una situazione critica, aggravata dalla mancanza di campi coperti in entrambe le sedi.Questa situazione solleva domande sulla gestione del calendario tennistico in un anno olimpico. Potrebbe essere necessario considerare soluzioni alternative, come posticipare l’inizio degli US Open, per evitare sovrapposizioni e garantire che tutti i tornei importanti ricevano l’attenzione che meritano.
    Il tennis ha lavorato duramente per affermarsi come sport di primo piano e fonte di intrattenimento per un vasto pubblico. Errori di programmazione di questa portata rischiano di danneggiare l’immagine dello sport e di frustrare sia i giocatori che i tifosi. È chiaro che una revisione del calendario e una migliore coordinazione tra i vari eventi sono necessarie per garantire un maggiore equità tra i tennisti e anche maggiore spettacolo.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

  • in

    Zverev: “Da Tokyo a Parigi, l’oro olimpico e le sfide del tennis globale”

    Alexander Zverev nella foto – Foto Getty Images

    Alexander Zverev, medaglia d’oro alle Olimpiadi di Tokyo 2020, ha iniziato con il piede giusto l’ATP di Montreal, sconfiggendo Jordan Thompson in un match a senso unico. Il numero due del seeding ha dimostrato di aver gestito bene il passaggio dalla terra battuta di Parigi alle superfici veloci nordamericane.In un’intervista esclusiva a Tennis Channel, Zverev ha condiviso le sue riflessioni sul rapido cambio di scenario: “È stata una transizione veloce. Il volo da Parigi, sei ore di fuso orario, il passaggio dalla terra al cemento… Ecco perché i risultati di questa settimana possono sembrare strani, ma c’è una ragione. Per chi ha gareggiato alle Olimpiadi, soprattutto chi è andato avanti nel torneo, è un cambiamento rapido e difficile.”
    Il campione tedesco ha anche confrontato la sua esperienza a Parigi 2024 con quella di Tokyo: “Preferisco Tokyo, preferisco vincere l’oro, ovviamente. Ma partecipare alle Olimpiadi è sempre speciale. Quest’anno è stato strano giocare a Roland Garros, un luogo che conosciamo bene, ma in un contesto completamente diverso.”
    Zverev non ha nascosto alcune criticità dell’esperienza parigina: “Il Villaggio Olimpico non era il migliore, devo ammetterlo. Abbiamo avuto problemi con il cibo e le condizioni per dormire. Non c’era l’aria condizionata nelle stanze, il che è stato difficile. Ma era uguale per tutti, quindi non mi lamento. Tokyo è stata organizzata molto meglio.”Nonostante le difficoltà, l’esperienza olimpica rimane unica per Zverev: “È stato fantastico stare lì con tutti gli atleti. Tornare al Villaggio Olimpico è stato divertente. Ma vincere è sempre la parte migliore, e questa volta non ci sono riuscito.”
    Il tennista ha raccontato di essere rimasto colpito dalla presenza di leggende come Simone Biles: “Vederla al Villaggio è stato impressionante, è una leggenda. Ho visto anche Serena, ma loro sono persone che conosco. Carlos [Alcaraz] o Novak [Djokovic] li vedo ogni settimana, ma Simone Biles è qualcuno che ho sempre ammirato da lontano.”
    Zverev ha concluso con una riflessione interessante sulla percezione del tennis nel mondo sportivo: “Noi tennisti siamo abituati a vederci ogni settimana, ma per gli altri atleti, incontrare tennisti è molto speciale. Il tennis è uno sport globale che tutti seguono, e ho notato che anche io, Carlos e Novak abbiamo ricevuto molta attenzione.”
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

  • in

    Il tennis in chiaro: una sfida tra visibilità e sostenibilità economica

    Il tennis in chiaro: una sfida tra visibilità e sostenibilità economica

    Le recenti dichiarazioni del presidente della Federazione Italiana Tennis e Padel, Angelo Binaghi, hanno riacceso il dibattito sulla necessità di rendere il tennis più accessibile al grande pubblico attraverso la trasmissione in chiaro. La questione, tuttavia, si scontra con la realtà dei costi elevati dei diritti televisivi, soprattutto per quanto riguarda il tennis maschile.
    Possibili soluzioni per aumentare la presenza del tennis in chiaro sono degli accordi di condivisione: Le emittenti pay-tv potrebbero collaborare con canali in chiaro come Supertennis per condividere la trasmissione di alcuni eventi selezionati anche in differita, distribuendo così i costi dei diritti e far vedere al maggior pubblico possibile alcuni contenuti.Focus su tornei minori: Supertennis potrebbe puntare maggiormente sulla copertura di tornei Challenger e anche ITF, i cui diritti sono generalmente più accessibili, per offrire comunque dei contenuti in assenza dei tornei maggiori.Negoziare accordi per la trasmissione di highlights estesi o sintesi delle partite più importanti, permettendo al pubblico di seguire i principali eventi senza dover sostenere l’intero costo dei diritti.
    Poi c’è la soluzione di ulteriori investimenti federali. La FIT potrebbe valutare un aumento degli investimenti su Supertennis per rafforzarne la capacità di acquisizione dei diritti, magari attraverso partnership con nuovi sponsor (ricordiamo che al momento però Sky ha i diritti in esclusiva di tutti i tornei ATP-WTA fino al 2028 e solo con delle grandi offerte la pay tv potrebbe cedere qualcosa soprattutto sul versante femminile.Rotazione degli eventi in chiaro: Stabilire accordi con le pay-tv per una rotazione degli eventi trasmessi in chiaro, garantendo così una copertura parziale ma significativa dei principali tornei.Sviluppo di contenuti originali: Puntare sulla produzione di contenuti originali come documentari, interviste e programmi di approfondimento per mantenere alto l’interesse sul tennis anche senza la copertura live di molti eventi.
    La sfida principale rimane quella di bilanciare la necessità di rendere il tennis più accessibile con la sostenibilità economica delle trasmissioni. I diritti televisivi, specialmente per i tornei maschili di alto livello, rappresentano un investimento significativo che le emittenti in chiaro faticano a sostenere.Un approccio graduale e diversificato, che combini diverse strategie, potrebbe essere la chiave per aumentare la presenza del tennis sui canali in chiaro senza compromettere la qualità dell’offerta o la stabilità economica delle emittenti coinvolte.
    Il dibattito resta aperto, ma è chiaro che per il bene dello sport e della sua crescita in Italia, trovare un equilibrio tra visibilità e sostenibilità economica sarà cruciale nei prossimi anni anche perchè proprio dall’aumento del tennis in chiaro c’è stato un miglioramento significativo della platea e dei tennisti.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

  • in

    Jannik Sinner: ‘Oggi ho provato alcune variazioni sul mio servizio, che non hanno funzionato come volevo. Non mi interessa di cosa dice la gente”

    Jannik Sinner – Foto Getty Images

    Jannik Sinner si conferma favorito al Masters 1000 di Montreal dopo il debutto vittorioso. L’italiano, numero uno al mondo, ha dovuto adattarsi alle condizioni meteorologiche del torneo canadese, oltre che a una palla che sta suscitando critiche nello spogliatoio. In conferenza stampa, Jannik confessa di non prestare attenzione ai risultati degli altri, parla del grande momento del tennis italiano e spiega quali miglioramenti sta cercando di apportare al suo gioco.
    Le condizioni e la palla a Montreal“È molto difficile. Non è facile giocare qui in queste condizioni. A volte c’è un po’ di brezza, la palla vola, quindi è difficile trovare il ritmo. Ovviamente, è la prima volta che gioco sul cemento da Miami, quindi è un fattore da considerare. Il primo match è sempre complicato. Ho avuto la fortuna di giocare un paio di partite in doppio per riprendere la sensazione della competizione”.
    Sorprese nel tabellone“Non mi sono informato su chi ha perso o chi ha vinto. In questo momento, mi concentro su me stesso, sul mio tennis, su ciò che devo migliorare. Credo che sia la cosa più importante per me in questo momento”.
    Miglioramenti nel suo tennis“Voglio giocare il maggior numero possibile di partite in questa tournée americana, ma per farlo devo migliorare un po’ il mio servizio. Sto cercando di muovere la palla da un lato all’altro. Oggi ho provato alcune variazioni, che non hanno funzionato come volevo, ma so che quello è il modo giusto, la strada corretta, cercare di essere più imprevedibile in campo. Sto solo cercando di migliorare”.
    Sulle Olimpiadi“Questa è una domanda a cui non voglio nemmeno dover rispondere per essere sincero. Credo che solo io e il mio team sappiamo veramente come mi sono sentito: all’esterno è una cosa, all’interno è un’altra. Dicevo fin dall’inizio dell’anno che il mio obiettivo principale erano i Giochi Olimpici, ma purtroppo non sono riuscito nemmeno ad alzarmi dal letto in quei giorni. Sinceramente do poca importanza a ciò che pensano le persone.Non sono molto presente sui social media, cosa che mi fa molto bene. Ho letto comunque alcune cose, è ovvio che quando apri il telefono hai delle notifiche e io vedo sempre qualcosa. Tuttavia, so anche chi sono come persona e conosco le persone che ho intorno, che si preoccupano molto per me. Purtroppo, questa volta, è andata così, ci saranno sempre alcune cose buone e altre un po’ più brutte, come questa. Capisco la reazione delle persone, sono onesto, ma ora sono qui a Montreal e quello che è successo, è successo”.
    Il grande momento del tennis italiano“Come ho sempre detto, siamo fortunati perché abbiamo tornei juniores, futures, e poi molti Challenger in Italia, il che offre opportunità ai giovani di comprendere il livello che c’è. Abbiamo anche grandi tornei. Roma, ATP Finals, fase a gironi di Coppa Davis. C’è molto movimento, abbiamo ottimi allenatori. In questo momento siamo in una buona posizione, cosa che abbiamo potuto vedere anche alle Olimpiadi. Ognuno ha uno stile diverso, quindi è molto positivo”. LEGGI TUTTO

  • in

    Auger-Aliassime analizza la sconfitta contro Cobolli: “Problemi al servizio. Non posso dire di essere stato fresco come avrei voluto, né fisicamente né mentalmente”

    Felix Auger-Aliassime CAN, 08-08-2000 – Foto Getty Images

    Il Masters 1000 di Montreal 2024 si è rivelato una grande delusione per Felix Auger-Aliassime, eliminato a sorpresa al primo turno dal nostro Flavio Cobolli. La sconfitta del canadese non è stata del tutto inaspettata, considerando il recente impegno nei Giochi Olimpici di Parigi, il lungo viaggio di ritorno e il cambio di condizioni di gioco.Dopo l’eliminazione dal torneo di casa, Auger-Aliassime ha condiviso le sue riflessioni con la stampa, mostrando delusione ma anche determinazione per le sfide future.
    Il canadese ha ammesso di essere consapevole delle difficoltà che avrebbe potuto incontrare: “Sapevo che sarebbe stato un match complicato. Ho dovuto adattarmi alle nuove condizioni e alla fine è successo quello che è successo”. Ha riconosciuto che il suo livello di gioco è stato nettamente inferiore rispetto alle settimane precedenti, in particolare per quanto riguarda il servizio.
    Auger-Aliassime ha indicato diversi fattori che hanno contribuito alla sua sconfitta: “Il passaggio dalla terra battuta al cemento ha avuto un impatto significativo. Le palle cambiano in ogni torneo. Ho avuto solo due giorni per adattarmi e non sono riuscito a controllare la palla facilmente.” Ha Cobolli ha giocato un gran match e si è dimostrato superiore questa sera.
    Il canadese ha identificato il servizio come il punto più critico della sua prestazione: “Il motivo principale di questa sconfitta è stato il mio servizio. Mi avete detto che ho realizzato solo il 46% di prime palle, probabilmente il dato più basso dell’anno, inclusi i doppi falli. Il mio servizio stasera è stato terribile”.Auger-Aliassime ha ammesso che la partecipazione ai Giochi Olimpici ha avuto un effetto sulla sua condizione: “Non posso dire di essere stato fresco come avrei voluto, né fisicamente né mentalmente. È stato complicato gestire tutto, ma non è una scusa”.
    Nonostante la delusione, il tennista canadese guarda già avanti: “Ora riposerò un po’, poi riprenderò gli allenamenti e mi preparerò per il resto della stagione”. Riguardo alla sua partecipazione al torneo di Cincinnati, ha dichiarato che probabilmente sarà presente, ma valuterà la sua condizione nei prossimi giorni.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

  • in

    L’oro di Nole vale doppio: Djokovic devolve il premio in beneficenza

    Novak Djokovic classe 1987, n.2 del mondo – Foto Getty Images

    Novak Djokovic sta vivendo alcuni dei giorni più speciali della sua carriera dopo aver conquistato la medaglia d’oro ai Giochi Olimpici.Il serbo ha realizzato il sogno di una vita, ma in questi giorni viene elogiato non solo per ciò che ha fatto sul campo, ma anche fuori.
    Dopo aver vinto l’oro olimpico, il governo serbo ha deciso di ricompensare Nole con un premio di 200 mila euro. Tuttavia, secondo quanto riportato da B92, Djokovic non è interessato a tenere questi soldi e ha quindi deciso di donare l’intera somma ad istituzioni benefiche serbe.
    Non sorprende che Nole stia ricevendo un’autentica ondata di sostegno nel suo paese per questa decisione.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

  • in

    San Marino Open 2024: Abbati traccia un bilancio positivo “si punta ad organizzare un atp 250”

    Mahena Abbati, direttore del torneo, con il vincitore Alexandre Muller;

    Con la vittoria del francese Alexandre Muller, testa di serie numero 3 del tabellone, va in archivio l’edizione numero 31 degli Internazionali di Tennis San Marino Open, torneo ATP Challenger 125 andato in scena dal 29 luglio al 4 agosto sui campi del Centro Tennis Cassa di Risparmio di Fonte dell’Ovo.
    A tracciare il bilancio dell’evento è il Direttore del Torneo, Mahena Abbati.
    “Anche quest’anno le aspettative della vigilia sono state rispettate – sottolinea con soddisfazione -. Abbiamo vissuto una settimana di grande tennis, culminata con la vittoria di Muller, lo scorso anno partito come favorito del seeding ma uscito di scena al primo turno. La finale, dal punto di vista dello spettacolo in campo, ha ripagato le attese, così come quasi tutti i match serali, che si sono rivelati molto combattuti. La presenza, per il secondo anno consecutivo, di Fabio Fognini è stata la ciliegina sulla torta, così come di grande richiamo sono stati i nomi di due ex top 20 come Albert Ramos Vinolas e Benoit Paire, ma sono convinta che diversi dei protagonisti all’opera, molti dei quali giovanissimi, faranno parlare di loro”.
    Dal punto di vista delle presenze, si è andati molto vicini al record dello scorso anno. “Abbiamo stimato oltre 12 mila presenze nell’arco della settimana – spiega Mahena Abbati -, un numero considerevole, soprattutto se si pensa che dovevamo competere con uno degli eventi televisivi più seguiti al mondo, come le Olimpiadi. Abbiamo testimonianze di persone che si sono fatte anche parecchi chilometri per venirci a vedere. Questo dimostra come il nostro torneo sia una risorsa importante per San Marino anche in chiave turistica. A ciò si aggiunge l’indotto economico che genera e riversato quasi per intero in Repubblica, a cominciare dalle presenze alberghiere, con oltre 140 camere impegnate per una media di 6/7 notti. Desidero sottolineare anche la visibilità mediatica, garantita fin dal lunedì attraverso le dirette di San Marino RTV, e di Sky a partire dai quarti di finale, oltre ad una prestigiosa partnership come quella con il Corriere dello Sport. E poi ci sono i tennisti che, per diversi giorni, si rendono ambasciatori del nostro splendido territorio in un mondo sempre più importante come quello dei social network”.
    C’è poi l’aspetto organizzativo, ancora una volta superato a pieni voti.
    “È quello che ci sentiamo dire da giocatori, arbitri e altri addetti ai lavori e che, ci auguriamo, passi anche al pubblico. Per chi assiste sono otto giornate intense di incontri ma per noi significano mesi e mesi di lavoro. E se io, passatemi il paragone, rappresento il direttore d’orchestra, posso contare su una squadra di ottimi e instancabili collaboratori che, insieme, suonano alla perfezione. Sono grata a loro e orgogliosa del loro lavoro. Da fuori probabilmente non si percepisce lo sforzo organizzativo che sta dietro ad un evento come questo. Da ultimo il ringraziamento più importante che va alle istituzioni e ai nostri sponsor, il cui sostegno è fondamentale per far sì che questo torneo possa consolidarsi anno dopo anno”.
    Le prossime sfide, intanto, sono già tracciate. “La Federazione Sammarinese Tennis è molto ambiziosa. Non è un mistero che punti a riportare l’evento nel circuito maggiore, organizzando un ATP 250. Conoscendo la determinazione del consiglio federale, a cominciare dal presidente Christian Forcellini – – conclude il direttore del torneo – so che faranno di tutto per riuscirci”. LEGGI TUTTO

  • in

    Da Montreal: Sinner “Djokovic-Alcaraz? Una partita incredibile. Capisco la sua emozione, ha lavorato duramente”

    Jannik Sinner – Foto Getty Images

    Manca poco per rivedere in azione Jannik Sinner dopo non aver potuto godere della sua presenza ai Giochi Olimpici di Parigi a causa di una malattia. Ora, l’italiano è atterrato in Canada per disputare l’ATP di Montreal, dove difende il titolo conquistato lo scorso anno nella città di Toronto. Nel Media Day del torneo, il numero 1 è stato ovviamente interrogato sulla finale olimpica tra Novak Djokovic e Carlos Alcaraz. Così, Jannik ha parlato di cosa ha pensato di quella grande partita e di cosa ha provato nel vedere il serbo appendere al collo la medaglia d’oro. Inoltre, ha anche aggiornato su come si sente fisicamente per affrontare questa sfida in Canada in vista del tour sui campi duri.
    Djokovic vs Alcaraz, una partita incredibile“Certo che ho visto un po’ della partita. All’inizio mi stavo allenando, quindi quando sono tornato ho visto tutto il secondo set ed è stata una partita di altissimo livello. Credo che tutti siano d’accordo su questo, è stata una partita molto fisica. Quando due dei migliori giocatori del mondo si affrontano in questi momenti si crea qualcosa di molto speciale, quindi è stato un piacere vedere questo tipo di partita. Credo che tutti ne abbiamo goduto molto, questo tipo di livello non si vede tutti i giorni. Quindi sì, è stata una partita incredibile”.
    Sulle assenze a Montreal dopo i Giochi Olimpici“Dipende da quanto bene giochi lì e da quanto lontano arrivi. Ovviamente se giochi per una medaglia negli ultimi due giorni dell’altro torneo c’è una percentuale molto alta che tu non sia qui per giocare perché il corpo ha bisogno di un certo tempo per recuperare e anche per adattarsi a una nuova superficie. L’ultima volta che abbiamo giocato sul cemento è stato a Miami, quindi è passato un po’ di tempo e bisogna abituarsi. Se fosse stato così, forse neanch’io sarei qui. Ma questa settimana c’è ancora un tabellone di alto livello qui, quindi sarà una settimana molto interessante”.
    Sulle lacrime di Novak dopo aver vinto l’oro“Certo che lo capisco, ma credo che lui lo capisca più di chiunque altro. Ha lavorato duramente per ottenere quella medaglia, che era l’ultima cosa che aveva davvero bisogno di conquistare e questo lui lo aveva in mente. È stato vicino un paio di volte, vincendo il bronzo, arrivando quarto un paio di volte, e quest’anno era il suo anno. È stata una scena molto bella vedere quanto significasse per lui e anche la reazione di Carlos dopo. È la stessa reazione in senso contrario. Lavoriamo per questo tipo di cose e successi. Ovviamente, Novak ha molti anni in più di aspettative ed è molto bello vederlo”.
    Come si sente ad essere tornato?“Mi sento molto bene. Sono arrivato qui abbastanza presto, prima per eliminare il jet lag e secondo per recuperare qui, l’ultima parte di quello che mi rimaneva. Sicuramente, i primi due giorni sono stati molto lenti, senza molta pratica, cercando di riabituare il corpo. Ora sto tornando ad allenarmi un po’ più duramente e sento il mio fisico abbastanza bene e pronto per tornare a competere. Certamente, è passato un po’ di tempo dall’ultima partita di tennis che ho giocato a Wimbledon. È molto emozionante essere qui e spero di poter mostrare un buon tennis”.
    Sulle condizioni a Montreal“Senza dubbio questa è la mia superficie preferita, ma ogni situazione è diversa. Qui la palla, per esempio, vola molto, quindi devi sentire la palla e il campo un po’ di più. Qui, per esempio, la palla vola parecchio, quindi devi sentirla un po’ di più e cercare di giocare con una buona mentalità contro ogni avversario che affronti, andare giorno per giorno. Domani credo che giocherò in doppio e poi vedremo come andrà, che è un buon inizio per me, cercando di prepararmi nel miglior modo possibile per il singolare. Quindi vedremo”. LEGGI TUTTO