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    Giudice di Sedia italiano sospeso per partite truccate

    Giudice di Sedia italiano sospeso per partite truccate

    Il Giudice di Sedia Francesco Totaro è stato sospeso in via preventiva dall’Agenzia Internazionale per l’Integrità del Tennis (ITIA) perchè indagato con l’accusa di partite truccate.
    Totaro arbitra partite a livello nazionale in Italia ed è ora sospeso dall’arbitraggio o dalla partecipazione a qualsiasi evento tennistico autorizzato e da qualsiasi organismo tennistico internazionale o associazione nazionale, secondo le regole dell’ITIA.
    Ciò avviene una settimana dopo che lo stesso organismo ha chiesto pesanti sanzioni per tre arbitri di sedia tunisini, tutti per lo stesso motivo. Majd Affi è stato sospeso per 20 anni, mentre Mohamed Ghassen Snene e Abderahim Gharsallah sono stati allontanati per sette anni ciascuno. LEGGI TUTTO

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    Tiley apre le porte degli Australian Open a Djokovic: “Qui è sempre il benvenuto”.

    Novak Djokovic classe 1987, n.7 del mondo – Foto Antonio Fraioli

    Novak Djokovic spera di giocare gli US Open e gli Australian Open, e in Australia spicca il fatto che non è più necessario essere vaccinati per entrare nel Paese. Incombe però ora la “punizione” di tre anni per l’espulsione che dovrà essere annullata e il direttore degli Australian Open ha già aperto le porte al serbo.
    “Stiamo facendo del nostro meglio. Ovviamente non è mia la decisione di permettere a Novak di giocare i prossimi Australian Open, ma Nole è sempre il benvenuto qui e sa che molte persone in Australia amano vederlo giocare. La decisione spetta ad altre persone, ma c’è ancora molto tempo prima del prossimo Australian Open. Quello che dovrebbe fare ora è godersi il titolo a Wimbledon”.
    Parlando al portale serbo Sport Klub, Tiley ha anche elogiato il successo di Djokovic all’All England Club. “Novak ha giocato a un livello fantastico e ha meritato la vittoria. Ha giocato benissimo e sono contento per lui e per il suo team. È stato un anno molto difficile per lui, ma è praticamente imbattibile sul Centre Court di Wimbledon”, ha aggiunto. LEGGI TUTTO

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    Al via la biglietteria degli Internazionali d’Italia 2023. Parte la prevendita: 20% di sconto per i tesserati FIT

    Al via la biglietteria degli Internazionali d’Italia 2023. Parte la prevendita: 20% di sconto per i tesserati FIT

    Domani pomeriggio, venerdì 15 luglio, parte la prevendita dell’80esima edizione degli Internazionali d’Italia, in calendario dal 10 al 21 maggio 2023 al Foro Italico di Roma, con le qualificazioni previste per l’8 e il 9 maggio.
    Un appuntamento molto atteso, non soltanto per il prestigioso traguardo storico. Dopo l’edizione dei record di quest’anno, gli Internazionali d’Italia diventano infatti ancora più grandi e offriranno, a partire dal prossimo anno uno spettacolo ancor più intenso e ricco rispetto al passato: il tabellone principale maschile crescerà da 56 a 96 giocatori e le giornate di gara passeranno così da otto a dodici, come già avviene oggi per i Masters 1000 di Indian Wells e Miami.
    Per quanto riguarda il torneo femminile (categoria WTA 1000), sono in corso colloqui con la WTA per adeguarlo alla lunghezza e alla dimensione di quello maschile, in maniera analoga ai tornei dello stesso livello.Chi non vuole perdersi lo spettacolo farà bene ad acquistare al più presto biglietti e abbonamenti. La FIT ha deciso di partire con la prevendita proprio per agevolare i tanti appassionati che vorranno seguire da vicino le gesta dei protagonisti e delle protagoniste più acclamati del circuito mondiale.E’ possibile dunque scegliere i posti migliori, o magari offrire a chi condivide la stessa passione per il tennis, un regalo originale ed apprezzato.
    Per tutti i tesserati FIT c’è una straordinaria opportunità: è infatti possibile acquistare bigliettie abbonamenti con il 20% di sconto. La promozione è valida per un limite di un biglietto per sessione (per massimo tre sessioni) o di un abbonamento e sarà disponibile solamente sul sito ufficiale del torneo.
    Naturalmente, la prelazione sarà garantita agli abbonati 2022, che potranno usufruirne con queste tempistiche:– dal 15 luglio al 21 settembre 2022 sarà possibile confermare il medesimo posto acquistato per l’edizione 2022;– dal 22 al 28 settembre 2022 sarà possibile effettuare, solo se non si è già proceduto alla conferma del vecchio posto, il cambio posto tra quelli non confermati;– dal 29 settembre 2022 tutti i posti non confermati potranno essere acquistati in vendita libera. I prezzi dei biglietti e degli abbonamenti in vendita da domani rimarranno bloccati, come consuetudine,fino al 31 dicembre di quest’anno.
    I biglietti e gli abbonamenti saranno disponibili online all’indirizzo:https://ticketing.internazionaliditalia.org/ LEGGI TUTTO

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    La Guerra di Novak

    Novak Djokovic classe 1987, n.7 del mondo – Foto Getty Images

    Il gioco di Novak Djokovic ha molto a che vedere con la strategia degli scacchi, e si sa, gli scacchi sono un gioco di guerra. Il soldato Djokovic scende in campo come Silvester Stallone in Rocky o Rambo. Col suo corpo perfetto come una macchina bellica, Novak guarda l’avversario-nemico, determina e segue la traiettoria della palla da tennis come quella di un proiettile, attacca e si difende, battendosi fino ad ottenere la vittoria, il riscatto proprio e della Patria.Proviamo a capire, ‘oltre’ il tennis, come il vissuto di Nole abbia influito sul suo successo, dove risieda la sua forza di campione.Pensiamo che si tratti di una forza triplice, sintesi perfetta di corpo, mente e cuore (o anima, se preferite).
    Corpo. Nole ha descritto la cura che dedica al proprio corpo nel libro pubblicato in Italia nel 2014 da Sperling & Cupfer, Il punto vincente. La mia strategia per l’eccellenza fisica e mentale. Egli è cosciente di questa forza che chiameremo primaria, per essa ha perfino rischiato la carriera, esponendosi con grande coraggio alla denigrazione mondiale in occasione degli Austalian Open 2022: per ottenere prestazioni apicali Novak cura la manutenzione straordinaria della sua macchina bellica, il cui funzionamento non prevede tagliandi extra a seguito dell’immissione di carburanti estranei che non siano quelli, naturali, già programmati e sperimentati. La sua particolare dieta salutista, senza glutine e latticini, si basa sul principio che bisogna saper ascoltare il proprio corpo ed essere pronti a cambiare cibi, con mente aperta, qualora, come nel suo caso, ci si accorga che una certa alimentazione gonfia il fisico, rallenta, indebolisce. È convinto, senza con ciò voler imporre a nessuno il suo tenore alimentare, che l’assunzione di troppo grano e cereali, spesso geneticamente modificati, sia causa di tante malattie che arricchiscono le case farmaceutiche. Dopo aver cambiato dieta, nel 2011, i risultati sportivi di Nole sono stati straordinari.
    Mente. La forza secondaria di Novak è sicuramente la sua testa: un vero calcolatore. Talento, razionalità, concentrazione e autocontrollo, determinazione ai massimi livelli, straordinaria voglia di migliorarsi. La sua formazione mentale e globale si è sviluppata precocemente, avendo dovuto affrontare il trauma della guerra: a 11 anni Nole ha dovuto imparare a lottare, a superare la paura, a elaborare la perdita; ha dovuto rinunciare alla normalità, alla magica spensieratezza dell’infanzia; ha dovuto molto presto allenarsi a rispondere con colpi vincenti ai rovesci della sorte. Infatti la guerra del Kosovo con l’intervento devastante della Nato sulla sua città, Belgrado, lo ha costretto a vivere con la sua famiglia per mesi in un rifugio antiaereo, sotto l’impazzare incessante delle bombe. Guerra, ristrettezze, sanzioni ed embargo interrompono la sua infanzia felice, vissuta all’insegna del gioco del tennis e trasformano radicalmente la sua vita. Già all’età di sei anni -assai raramente accade-, guardando alla Tv il torneo di Wimbledon, da lui vinto quest’anno per la settima volta, come in un’epifania, Nole individua il suo talento, viene letteralmente rapito dall’invincibile forza del suo Genio e sente la lusinga della gloria: diventerà un campione di tennis. Da allora si dà interamente al tennis: “e per i tredici anni successivi dedicai ogni giorno della mia vita a quell’obiettivo”.L’incontro tanto casuale quanto straordinario con la tennista serba Jelena Genčić è determinante: è lei la seconda scopritrice del suo talento e prima allenatrice, per ben 5 anni, 1993-1998, nel corso dei quali trasmette al giovane la sua cultura e lascia nella formazione di Nole un’impronta indelebile, presumibilmente anche l’amore per la patria, provenendo ella da una famiglia di patrioti serbi. Non è un caso che quasi tutte le persone del team di Novak siano compatrioti serbi o croati. Ritenuta una fra le migliori allenatrici di tennis al mondo, laureata anche in psicologia, ha il grande merito di aver sviluppato il tennis in un territorio dov’era quasi sconosciuto, e di aver scoperto talenti nella ex Iugoslavia prima e Serbia dopo. Jelena Genčić sente la missione di coltivare il suo enfant prodige, parla ai genitori di Djokovic e dice che dopo Monika Seles, altro talento da lei scoperto, non ha mai visto un solo giocatore come il loro figliolo e pronostica che diventerà tra i primi cinque al mondo all’età di 17 anni. Guidato incessantemente da Jelena, Nole non abbandona il tennis neppure nei drammatici frangenti bellici: la sua istruttrice fa in modo che possa continuare gli allenamenti spostandosi, strategicamente, ogni volta in circoli diversi, presso cui le bombe sono state sganciate da poco, contando sull’improbabilità di un bombardamento replicato sullo stesso bersaglio. Osservando gli occhi strabuzzati di Nole nei momenti più difficili del match, si può immaginare quel bambino che cercava disperatamente di salvare la vita per vivere la sua passione, sfuggendo agli attacchi nemici: Novak dal movimento dell’avversario prevede esattamente la traiettoria della palla, ed è lì a rilanciarla, come per una questione di sopravvivenza, attraverso rocambolesche giravolte, spaccate, scivolamenti, pattinamenti, aperture alari, esercizi ginnici eseguiti tanto elasticamente che gli hanno valso la denominazione di ‘uomo di gomma’. La vita gli è stata maestra anche nel gioco.Cuore (Anima). Ovviamente mente e corpo sono accordati: la mente è concentratissima, solidissima in un corpo perfettamente funzionante.
    Fin qui si spiega il superatleta, ma Djokovic è uno dei più forti di tutti i tempi. Il quid che fa la differenza rispetto a tanti altri bravi tennisti è la terza forza straordinaria, che concerne il cuore, e Djokovic ha un grandissimo cuore, ha umanità e ha la passione che fa avverare i sogni impossibili. Ama giocare a tennis, è una passione vera: lo si capisce quando riconosce col suo applauso in una finale di partita un buon punto dell’avversario, è rarissimo vederlo in altri giocatori! Ha rispetto per l’avversario e gli riconosce l’onore delle armi, lo si evince dalle parole sincere e non banali con cui ne sottolinea i meriti, tanto che perfino un giocatore sui generis come Kyrgios si è commosso a Wimbledon. È positivo ed empatico con le persone che incontra e non si sottrae mai ai suoi fan.

    Ama appassionatamente la sua bella famiglia e la Serbia, sua Patria, crede nell’amicizia: li considera valori più importanti del danaro e del successo. Chi ha sperimentato come la guerra può, d’un tratto, annullare tutto, ritiene una fortuna poter contare su questi pilastri.Anche in tale formazione sentimentale Jelena Genčić ha sicuramente avuto un ruolo fondamentale.Questa grande donna e campionessa è morta nel 2013, e forse Nole dedica i suoi trionfi anche a lei, ispiratrice e maestra di tennis e di vita, quando, al conseguimento di ogni vittoria, alza gli occhi e addita al cielo. Poi, generosamente, ci lancia il suo grande cuore sugli spalti…
    Gisella Bellantone LEGGI TUTTO

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    Gli organizzatori di Wimbledon annunciano record di presenze (ma non è proprio così)

    Il torneo di Wimbledon – Foto Getty Images

    Gli organizzatori del torneo di Wimbledon hanno annunciato attraverso i social network che questa edizione è stata quella con il maggior numero di spettatori che hanno visitato le sue strutture, superando il precedente record stabilito nel 2009.
    L’All England Club ha confermato la presenza di 515.164 spettatori durante queste due settimane, circa 3.000 in più rispetto ai 511.043 spettatori del 2009. Il risultato potrebbe essere un po’ fuorviante, dato che quest’anno il torneo è stato disputato in 14 giorni, rispetto ai 13 della sua storia. LEGGI TUTTO

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    Federer: “Non ho bisogno del tennis per essere felice”

    Roger Federer

    Ha ricevuto l’applauso più lungo e caloroso all’ingresso sul Centre court di Wimbledon nella celebrazione dei 100 anni del campo da tennis più nobile della disciplina: Roger Federer. Lo svizzero continua a scaldare il cuore di milioni di appassionati in tutto il mondo, tuttavia con quasi 41 sulle spalle e un ginocchio malandato, il ritiro è ormai prossimo. L’ha fatto capire lo stesso Roger in una recente intervista ad un magazine olandese, in cui ha parlato di come  stia vivendo con serenità e soddisfazione anche questo lungo periodo lontano dal tour. Ecco alcuni estratti del suo pensiero.
    “Il tennis fa parte della mia vita, ne è una parte importante ma rappresenta interamente la mia identità. Voglio continuare ad avere successo, mettere tutte le mie energie negli affari e nelle mie passioni, anche se a volte mi rendo conto di spendermi molto più di quanto dovrei, ma questo si può fare anche al di fuori dello sport. So che una carriera professionale non può durare per sempre e va bene, lo accetto”.
    “Amo vincere ma se non sei più competitivo allora è meglio smettere. Non credo di aver bisogno del tennis, sono felice delle piccole cose di tutti i giorni, come quando mio figlio fa qualcosa di buono o quando mia figlia prende un buon voto a scuola. È passato un po’ di tempo dall’ultima volta che abbiamo visto i nostri amici di New York e Melbourne, ma posso onestamente dire che sono molto felice a casa. Ad esempio, è un grande vantaggio poter organizzare degli impegni di martedì mattina per le prossime tre settimane. Ora posso fare quella serie di cose senza essere sopraffatto dalla realtà. A volte ci manca viaggiare per il mondo, certo, mi manca anche lo sport, ma mi sento così: la vita in casa, una vita normale, è anche bella”.
    “La vita senza gli impegni del tour mi ha dato l’opportunità di ordinare selettivamente i miei viaggi e restituire qualcosa alle persone. Molti amici venivano sempre a trovarmi, ora sono io che ho potuto andare a trovarli. Il viaggiare per il tennis a volte è eccessivo, soprattutto se devi organizzarlo con i bambini. È bello riposarsi adesso da tutto questo, anche per loro, anche se a loro manca viaggiare”.
    Parole che profumano d’addio. Vedremo cosa dirà Roger se prenderà parte alla prossima Laver Cup e al torneo di Basilea dove secondo molti potrebbe annunciare il suo ritiro. LEGGI TUTTO

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    Matteo Berrettini al Circolo Antico tiro a Volo: “Sto bene. Pronto per Gstaad”

    Matteo Berrettini e Giorgio Averni, presidente Circolo Antico Tiro a Volo

    Gradita sorpresa al Circolo Antico Tiro a Volo di Roma. Matteo Berrettini si è presentato per assistere ad alcuni incontri dell’ATV Tennis Open, torneo ITF $60.000+H femminile in corso sui campi in terra rossa del circolo capitolino. “Sto bene – ha dichiarato il campione romano, recentemente guarito dal Covid –. Non vedo l’ora di tornare in campo. Sono pronto per l’ATP 250 di Gstaad”. Dopo aver saltato Wimbledon a causa del Covid, dunque, Berrettini tornerà nel circuito per il torneo in programma sul rosso in Svizzera dal 18 al 24 luglio. LEGGI TUTTO

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    Shamil Tarpischev: “Abbiamo vinto Wimbledon”

    Shamil Tarpischev nella foto

    Shamil Tarpischev, il controverso presidente della federazione tennistica russa, ha impiegato poche ore per reagire al titolo di Elena Rybakina, russa naturalizzata kazaka che ha vinto un’edizione del torneo di Wimbledon che ha messo al bando i tennisti russi e bielorussi. Il capitano della Davis russa ha reagito prontamente al titolo della Rybakina in diversi media russi.
    “Incredibile. Congratulazioni, Rybakina. Abbiamo vinto Wimbledon”, ha detto Tarpischev parlando del trionfo della tennista che ha fatto la storia del Kazakistan. LEGGI TUTTO