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    Federer alla stampa svizzera: “L’ultimo set contro Hurkacz a Wimbledon è stata l’ora peggiore della mia carriera”

    Roger Federer

    Roger Federer ieri sera ha rilasciato ad alcuni colleghi della stampa svizzera alcune dichiarazioni in cui ha parlato della scorsa estate, come ha maturato la decisione del ritiro, lanciando qualche spunto per il prossimo futuro. Lascia la porta aperta a possibili esibizioni se il ginocchio glielo consentirà, con l’ipotesi di diventare anche commentatore, magari al suo Wimbledon. Ecco alcuni passaggi dell’intervista, raccolta dal collega Rene Stauffer.
    “Nelle settimane precedenti al ritiro la tensione mi ha fatto sentire poco bene, avevo un continuo mal di pancia, rimandavo la decisione. Tony (Godsick, il suo manager, ndr) è andato su tutte le furie perché mi sono preso così tanto tempo. Dopo che tutto è uscito, sono stato molto meglio. Scrivere la lettera ha richiesto molte energie. È stato commovente, soprattutto per i miei genitori e Mirka. Dopo di questo ora posso parlare tranquillamente del ritiro, non credo che ce l’avrei fatta ad essere così sereno”.
    “Ho deciso di smettere pochi giorni dopo Wimbledon, a luglio. Il ginocchio non stava più progredendo. Mi sono chiesto: che senso ha? Eravamo sul filo del rasoio da molto tempo. So che è la decisione giusta, l’unica buona decisione possibile”.
    “Sono piuttosto sorpreso di come sto giocando bene qui a Londra in allenamento. Ma era già chiaro in anticipo che avrei potuto giocare solo in doppio, probabilmente venerdì sera. Ecco perché giocare agli Swiss Indoors a Basilea purtroppo non era più un’opzione e mi fermo prima”.
    Sulle reali condizioni del ginocchio Roger non si è sbottonato, anche a domanda precisa ha tagliato corto affermando solo che “Si spera che stia abbastanza bene per i doppi. A luglio ho iniziato a ridurre sempre di più gli allenamenti, ma volevo comunque tenermi in forma”.
    La frase più dolorosa è relativa al suo rientro nel 2021. Ha cercato in tutti modi di farcela, ma se le sue condizioni sono state al limite in ogni match disputato: “È stata dura, l’intera ripresa è stata estremamente difficile. Ero così lontano dal 100% ogni volta che sono sceso in campo. Raggiungere i quarti di finale a Wimbledon è stato incredibile per me viste le mie precarie condizioni. Ma l’ultimo set contro Hurkacz è stato difficilissimo, una delle ore peggiori della mia carriera”. In quel set probabilmente Roger ha capito che la sua carriera era al capolinea.
    Il futuro? Forse ancora in campo qualche volta: “Mi piacerebbe continuare a fare alcune partite di esibizione se me lo potrò permettere, credo che ho ancora la possibilità di riempire gli stadi. Non devono essere sempre 52.000 persone come a Città del Capo, ovviamente”.
    Roger apre alla possibilità di diventare commentatore: “Non avrei mai pensato di dirlo, ma sei mesi fa all’improvviso ho pensato: commentare il tennis un giorno? Anche se ho sempre detto che non l’avrei mai fatto, potrebbe essere interessante. Commentare alcune partite di Wimbledon… chissà”.
    L’ultimo periodo della sua vita è stato complicato, vedendo la difficoltà di recuperare dall’infortunio, non solo per lui ma anche Mirka: “Sono sicuro che i ragazzi e Mirka saranno al centro del mio futuro. Gli ultimi anni sono stati duri per me, ma penso che lo siano stati ancora di più per lei. Non le piaceva più guardarmi soffrire contro tutti i miei infortuni nelle condizioni in cui trovavo. Mi è dispiaciuto molto anche per lei, ha sofferto la mia situazione”.
    La reazione dei ragazzi al ritiro: “Si sono emozionati molto, tre su quattro hanno pianto. Hanno chiesto: non andremo più a Halle, a Wimbledon, a Indian Wells? Ho detto: non proprio, se volete, certo che potremo tornarci”. LEGGI TUTTO

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    Laver Cup: Niente singolare per Roger Federer? si profila un unico doppio con Rafael Nadal

    Roger Federer nella foto – Foto Getty Images

    Fine delle speculazioni e dei dubbi. Roger Federer giocherà alla Laver Cup, ma ci sarà una sola occasione per vedere l’ex numero uno del mondo. Lo svizzero metterà fine alla sua carriera disputando un solo incontro alla competizione, e questo duello si svolgerà venerdì in doppio, come lui stesso ha rivelato alla stampa del suo paese, a causa dei problemi fisici che sta affrontando.
    “Forse potrò giocare in doppio con Rafa. Con Nadal è stato un sogno assoluto”, ha detto il 41enne svizzero, facendo dell’incontro di doppio quello che genererà più emozione e attesa per tutto il fine settimana alla O2 Arena di Londra. Il ginocchio destro di Federer gli impedisce di essere competitivo in singolare, lasciando il compito ai suoi compagni di squadra.Matteo Berrettini prenderà il suo posto.
    Federer ha anche confessato di essersi sentito sollevato e felice quando ha annunciato al mondo la fine della sua carriera. “Volevo dirlo alla mia cerchia più stretta un po’ prima, circa 48 ore prima di premere il pulsante sui social. Voi chiedete sempre di me e non volevo che mentissero!”. LEGGI TUTTO

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    Su Eurosport 1 e Discovery+ l’Ultimo match di Roger Federer. Con Djokovic, Nadal e Berrettini. Una storica edizione di Laver Cup

    Roger Federer e Rafael Nadal in doppio alla Laver Cup 2017, Getty Images

    L’ultimo match della carriera di Roger Federer sarà in esclusiva italiana su Eurosport 1 e Discovery+, che da venerdì 23 alle 14:00 a domenica 25 settembre trasmetteranno la Laver Cup.
    Alla O2 Arena di Londra, che per dodici anni dal 2009 al 2020 ha ospitato le ATP Finals, il Team Europe è pronto a difendere il titolo vinto a Boston schierando per la quinta attesissima edizione i Fab Four: Roger Federer, Rafael Nadal, Novak Djokovic e Andy Murray che insieme hanno segnato un’epoca, capitanati da Björn Borg e dal suo vice Thomas Enqvist, con Stefanos Tsitsipas, il recente finalista dello US Open Casper Ruud e una riserva d’eccezione come Matteo Berrettini.
    Sarà il Team World a sfidare i campioni in carica rappresentato da Felix Auger-Aliassime, Taylor Fritz, Diego Schwartzman, Jack Sock, Alex De Minaur e il semifinalista dello US Open Frances Tiafoe, che a New York è stato l’unico quest’anno ad aver battuto Nadal negli Slam, sotto la guida dei fratelli John e Patrick McEnroe.
    LA PROGRAMMAZIONE DELLA LAVER CUP 2022Venerdì 23 settembre dalle 14:00 due match singolari su Eurosport 1 e Discovery+Venerdì 23 settembre dalle 20:00 singolare e doppio su Eurosport 1 e Discovery+Sabato 24 settembre dalle 14:00 due match singolari su Eurosport 1 e Discovery+Sabato 24 settembre dalle 20:00 singolare e doppio su Eurosport 1 e Discovery+Domenica 25 settembre dalle 13:00 due doppi e due singolari su Eurosport 1 e Discovery+
    La Laver Cup è nata nel 2017 su un’idea di Roger Federer e del suo agente Tony Godsick. Molto affezionato a Rod Laver, unico tennista nella storia a completare il Grande Slam vincendo Australian Open, Roland Garros, Wimbledon e US Open nella stessa stagione (1962 e 1969), Federer ha voluto celebrarlo con questo torneo a squadre che riunisce i migliori tennisti del circuito.
    Tempo fa, Federer ha raccontato il punto di partenza della Laver Cup: «Mi ha ispirato il golf, dove le leggende sono sempre sui campi a seguire la carriera dei nuovi campioni e consigliare ai giovani talenti. Per questo nel tennis un evento come la Laver Cup è un modo per attingere dai miti come Rod Laver e molti altri (Bjorn Borg e John McEnroe sono i capitani selezionatori delle due squadre, ndr) che ci hanno aperto la strada».
    Dopo aver vinto 20 Slam, di cui 8 Wimbledon fra i suoi 103 titoli ATP da Milano 2001 a Basilea 2019, oltre all’oro olimpico nel doppio di Pechino 2008 e la prima e unica Coppa Davis della Svizzera nel 2014, pochi giorni fa Roger Federer ha annunciato la fine della sua carriera dopo la Laver Cup, dove disputerà il suo ultimo match. Memorabile la partita di doppio che, nel 2017, Roger Federer e Rafael Nadal hanno vinto contro Sam Querrey e Jack Sock.
    Giunta alla sua quinta edizione, la Laver Cup è sempre stata vinta dal Team Europe a Praga 2017, Chicago 2018, Ginevra 2019 e Boston 2021. LEGGI TUTTO

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    Paganini (preparatore di Federer): “In campo sembrava tutto facile per lui, ma dietro c’era un lavoro enorme”

    Pierre Paganini con Roger Federer

    Il preparatore atletico Pierre Paganini è stato un uomo chiave nella carriera di Roger Federer, uno dei suoi segreti che l’ha portato giocare un tennis bellissimo per oltre 20 anni, con relativamente pochi infortuni. A pochi giorni dal suo ritiro alla prossima Laver Cup di Londra (23-25 settembre, Londra, O2 Arena), Paganini ha rilasciato alcune dichiarazioni al magazine svizzero Blick. Sempre molto riservato, è interessante conoscere il punto di vista di una delle persone che in questi anni è stato più vicino al campione svizzero. Ecco alcuni estratti della sua intervista.
    “La decisione di smettere non è venuta da un giorno all’altro, quelli di noi che sono nella sua cerchia ristretta lo sanno da tempo. Nel mese di luglio ha iniziato a fare blocchi di allenamento più intensi, unendo vari elementi, e si è reso conto che serviva molto impegno per riuscire a raggiungere un’intensità relativamente bassa, insufficiente per poter competere ai massimi livelli. Ho lavorato con lui per 22 anni, mi sento tremendamente privilegiato di aver accompagnato uno dei migliori atleti della storia e una persona straordinaria. Mi sembra un miracolo che sia durato fino a questa età e quello che ha realizzato tra il 2017 e il 2019 è incredibile. Roger ha sottoposto il suo corpo a uno stress estremo e prolungato, quindi fermarsi ora mi sembra una scelta intelligente“.
    Quello che ha spinto Federer a giocare così a lungo è solo l’amore per lo sport: “Roger ha una grande passione per il tennis e fermandosi ora penso che si assicurerà di poter continuare a godere di questo sport per il resto della sua vita, in qualsiasi forma sceglierà di farlo in futuro. La sua decisione è stata un sollievo per me perché avevo molta paura che il ginocchio potesse danneggiarsi di nuovo e c’era il rischio concreto di subire una lesione così grave che avrebbe condizionato il resto della sua vita fuori dal campo. Come atleta d’élite, devi essere abbastanza intelligente da sapere dove sono i limiti che non possono essere superati. È una persona molto sensibile ed emotiva, quindi il momento in cui ci ha detto che si sarebbe ritirato è stato carico di emozione. Un atleta lo decide una volta nella vita, da quello che so ci ha pensato molto prima di arrivare a questa scelta”.
    Il rapporto tra i due è di lunghissima data. Paganini ha visto diventare quel ragazzino un uomo, senza perdere il suo spirito: “Come persona è maturato molto, ma è ancora quel giovane dal cuore enorme che ho conosciuto a 14 anni. In questo non è cambiato affatto, per come scherza, è sempre positivo e affronta le cose. Dal mio punto di vista professionale, quello di preparatore fisico, non ha mai smesso di stupirmi più e più volte per la sua capacità di fatica e sacrificio. È stato incredibile vedere la dedizione con la quale ha affrontato ogni sessione di allenamento. La cosa più spettacolare della sua carriera è che in campo ha fatto sembrare tutto semplice, ma la gente non può immaginare il lavoro che c’è dietro. Ha talento, certo, ma i suoi successi sono frutto di un lavoro enorme, sostenuto dalla passione che l’ha sempre accompagnato in questi lunghi anni”.
    Chi ha potuto assistere alle sessioni di allenamento di Federer, alla presenza di Paganini, ha potuto notare il dettaglio con cui erano allenate alcune fasi motorie specifiche, come lo scatto sul primo passo, la posizione dei piedi in risposta dopo l’impatto, l’approccio alla palla, come “scivolare” lateralmente per la difesa e quindi tagliare il campo per recuperare posizione. Tutti hanno ammirato la velocità di braccio e classe di Roger, ma senza quella rapidità, anticipo e capacità di approccio alla palla, quel tennis così rapido e spettacolare sarebbe stato impossibile. In questo, il lavoro di Paganini è stato determinante, ha affinato ed esaltato le qualità motorie innate dello svizzero.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Il Real Madrid sogna un Federer – Nadal nel 2023 al nuovo Bernabeu

    Come ESPN ipotizza l’eventuale esibizione

    Secondo il media statunitense ESPN, il Real Madrid sta portando avanti l’idea di inaugurare il rinnovato stadio Santiago Bernabeu nella primavera del 2023 non solo con una grande partita di calcio ma anche con un’esibizione tra Rafa Nadal e Roger Federer. Con un’eventuale capienza di oltre 80mila spettatori, diventerebbe il match di tennis con il maggior pubblico di sempre. L’idea del vulcanico presidente madrileno era già trapelata tempo fa, si ipotizzava un Djokovic-Nadal, ma l’appeal di un “Fedal” resta certamente superiore.
    Attualmente l’incontro di tennis col pubblico più numeroso mai disputato resta quello del febbraio del 2020 a Città del Capo, quando Roger e Rafa giocarono l’esibizione “Match for Africa” di fronte a 51.954 spettatori. Quella storica partita superò i 42.517 spettatori che affollarono gli spalti della Plaza de Toros di Città del Messico nel Federer – Zverev del novembre 2019.
    Pare che Nadal abbia già dato il proprio OK all’evento, ricordando che Rafa è un grandissimo tifoso della “casa Blanca”, nonostante lo zio Miguel sia stato una colonna degli acerrimi rivali del Barcellona. È certamente una grande trovata promozionale, resta da vedere se Roger accetterà l’invito e se sarà in grado di giocare col suo ginocchio malandato. LEGGI TUTTO

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    Laver Cup: Berrettini e Paul presenti come alternate

    Berrettini e Paul

    La Laver Cup 2022 si arricchisce di altri due giocatori: Matteo Berrettini e Tommy Paul. L’italiano e lo statunitense sono stati inseriti nella ricca e molto attesa esibizione (Londra, 23-25 settembre prossimi alla O2 Arena) come “alternate”, saranno parte del team Europe e World, pronti a scendere in campo in singolare o doppio se chiamati dai rispettivi capitani Bjorn Borg e John McEnroe.
    Matteo rappresentato per la prima volta il Team Europe a Boston, superando Felix Auger-Aliassime nel match più lungo mai registrato nella storia della Laver Cup, della durata di due ore e 52 minuti. Per Paul è l’esordio nella competizione.
    Ovviamente il mondo del tennis attende soprattutto Roger Federer, all’ultima apparizione in campo prima del ritiro. Ancora non è chiaro se Roger potrà giocare in singolare o in doppio. Potrebbe essere un doppio insieme a Rafa Nadal a chiudere la straordinaria carriera dell’iconico tennista svizzero, impegno meno gravoso per il suo ginocchio malandato rispetto ad un match di singolare. LEGGI TUTTO

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    Roger Federer ci sarà a Basilea ma non giocherà il torneo

    Roger Federer nella foto – Foto Getty Images

    Roger Federer, 41 anni, si ritirerà dal tennis la prossima settimana durante la Laver Cup e non parteciperà all’ATP 500 di Basilea, dove ha vinto 10 titoli in carriera. Lo svizzero sarà comunque accolto in apoteosi nel “suo torneo”, con una cerimonia in campo per onorarlo durante la manifestazione.
    Lo stesso direttore del torneo ha dichiarato. “Una delle migliori decisioni prese da Federer nella sua vita è stata quella di fare da raccattapalle per questo torneo quando aveva 11 anni. Il resto è storia. Proprio quando sembrava che avrebbe giocato qui quest’anno, la notizia è stata sostituita dal suo ritiro. È un momento molto emozionante per il nostro torneo, visto che lo abbiamo visto vincere il titolo in diverse occasioni. Sappiamo la manifestazione calerà un po’ per gli appassionati dopo questa notizia. Tuttavia, lavoreremo duramente per portare dei buoni giocatori”, ha dichiarato Brennwald. LEGGI TUTTO

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    Alcaraz è il primo numero 1 del mondo a perdere al debutto dai tempi di Juan Carlos Ferrero (suo attuale allenatore e sempre in Davis)

    Carlos Alcaraz nella foto – Foto Getty Images

    Carlos Alcaraz ha debuttato come numero uno del mondo durante le finali di Coppa Davis, ma questa prima volta non è andata come sicuramente si aspettava. Felix Auger-Aliassime si è imposto nell’incontro della fase a gironi, condannando lo spagnolo alla sconfitta.
    Per dare un’idea, Alcaraz è il primo tennista a perdere al debutto come leader della classifica ATP daI tempi di un certo Juan Carlos Ferrero, suo attuale allenatore. Prima di allora, Andy Roddick, Roger Federer, Rafael Nadal, Novak Djokovic, Andy Murray e Daniil Medvedev aveva vinto il loro primo incontro da detentori del trono della classifica mondiale maschile.
    Alcaraz è il *primo* giocatore a perdere il suo primo incontro da n. 1 dopo Juan Carlos Ferrero [suo allenatore], che fu sconfitto al debutto da n. 1 anche lui in Coppa Davis. LEGGI TUTTO