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    Duro scambio di messaggi tra Stakhovsky e i serbi Troicki e Tipsarevic per la loro partecipazione all’esibizione in Russia

    Sergiy Stakhovsky

    L’ucraino Sergiy Stakhovsky participa attivamente sul campo alla difesa del suo paese dall’invasione russa iniziata lo scorso febbraio. Sui social ha mostrato varie foto della drammatica situazione vissuta dai suoi connazionali, cercando così di sensibilizzare l’opinione pubblica.
    L’ex tennista ucraino non ha affatto gradito la partecipazione di diversi ex colleghi all’esibizione di San Pietroburgo, primo evento tennistico – anche se non ufficiale – in Russia dallo scoppio della guerra. Per questo ha deciso di pubblicare sul proprio profilo Twitter gli scambi di messaggi privati con due partecipanti all’esibizione, i serbi Viktor Troicki e Janko Tipsarevic, che Sergiy accusa di essersi venduti ai soldi russi.
    Gli screenshot delle loro conversazioni sono piuttosto pesanti. Troicki si difende affermando che giocare nel paese dei suoi nonni è senza prezzo, accusando Stakhovsky di essere un “Instagram clown”; ancor più aspro lo scambio con Tipsarevic, che si difende apostrofando l’ucraino come “Mr Instagram Freedom Fighter” e rincarando la dose quando afferma che 20 anni fa lui e nessun tennista mosse un dito quando la NATO bombardò la sua famiglia in Serbia nel conflitto balcanico.

    The Serbian opinion… pic.twitter.com/B1PBI7ZMt6
    — Sergiy Stakhovsky (@Stako_tennis) December 1, 2022

    Centinaia le risposte, di tutti i tipi, alle accuse mosse da Stakhovsky. Molti hanno difeso quella che lui ha chiamato “l’opinione serba” ri-postando uno scambio avuto con Novak Djokovic, che mesi fa si era attivato con Sergiy per capire la sua situazione e offrendogli il proprio supporto. LEGGI TUTTO

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    Nadal per l’ultima volta ad Acapulco: “Acapulco non è nei miei piani per il futuro. Certamente non nel 2023 e il 2024 sembra molto lontano”

    Rafael Nadal nella foto – Foto Getty Images

    Rafael Nadal, 36 anni, è uno dei più vincenti del torneo ATP 500 di Acapulco (quattro titoli, gli stessi di David Ferrer e Thomas Muster), l’ultimo dei quali nel 2022, ma non dovrebbe competere di nuovo nel torneo messicano, che è uno dei suoi preferiti nel circuito. Lo spagnolo si trova a Città del Messico per disputare una partita di esibizione nel paese e ipotizza che non vi farà ritorno.
    “Voglio godermi molto questo incontro perché molto probabilmente sarà il mio ultimo in Messico. Acapulco non è nei miei piani per il futuro. Certamente non nel 2023 e il 2024 sembra molto lontano, onestamente”, ha confessato il tennista spagnolo, che affronterà Casper Ruud nell’arena monumentale di Città del Messico, la più grande del mondo. LEGGI TUTTO

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    Guida ai tornei di esibizione di dicembre: Tanti tennisti in campo. Presente anche un azzurro

    Andreas Seppi nella foto

    Il mese di dicembre sarà tutt’altro che fermo per quanto riguarda il tennis. Con un occhio all’Australia, ci saranno molti giocatori che parteciperanno a tornei di esibizione, tutti in Medio Oriente. Se avete perso il filo e non sapete dove giocherà il vostro tennista preferito, ecco una panoramica degli eventi dell’ultimo mese della stagione, con date, partecipanti e sedi.
    Coppa Diriyah, Arabia Saudita – 8-10 dicembreDaniil MedvedevStefanos TsitsipasAndrey RublevTaylor FritzAlexander ZverevNick KyrgiosDominic ThiemStan WawrinkaCameron Norrie
    Mubadala, Abu Dhabi, Emirati Arabi Uniti – 16-18 dicembreCarlos AlcarazCasper RuudStefanos TsitsipasCameron NorrieAndrey RublevFrances TiafoeSu JabeurEmma Raducanu
    World Tennis League, Emirati Arabi Uniti – 19-24 dicembreSquadra delle Aquile – Nick Kyrgios, Bianca Andreescu, Andreas Seppi, Caroline Garcia e Rohan BoppanaSquadra Aquiloni – Iga Swiatek, Félix Auger-Aliassime, Eugenie Bouchard, Holger Rune e Sania MirzaSquadra Hawks – Anett Kontaveit, Alexander Zverev, Dominic Thiem e Elena RybakinaSquadra Falcons – Paula Badosa, Novak Djokovic, Grigor Dimitrov e Aryna Sabalenka LEGGI TUTTO

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    Tsitsipas criticato per un tweet sul “femminismo moderno”

    Stefanos Tsitsipas

    Stefanos Tsitsipas è uno dei personaggi del grande tennis più curiosi e controversi sui social. Difficilmente scrive post banali, spesso addirittura criptici o di difficile interpretazione. In un’intervista rilasciata ad un magazine greco la scorsa primavera, si era soffermato su quest’aspetto, dicendosi fiero di poter esprimere la sua complessa personalità con punti di vista fuori dal comune, senza filtri e senza paura di apparire diverso dal resto dei suoi colleghi.
    Non è passato inosservato, soprattutto negli Stati Uniti, il suo retweet e poi risposta ad un post di Man Gadzhi, giovane e famoso social media manager e influencer che ha scritto: “Il femminismo moderno insegna alle donne ad odiare gli uomini. Donne che odiano le donne che sono fiere di essere donne. E che spingono gli uomini a vergognarsi di essere uomini. È una vergogna vedere qualcosa che era inizialmente così puro diventare un cancro”.
    Ecco la risposta di Tsitsipas che ha scatenato molte reazioni: “Credo che ognuno sia e debba essere uguale a tutti gli altri. Non importa il tuo background, sesso, religione, etnia o razza. Il femminismo moderno è passato dall’uguaglianza di genere a un culto dell’indignazione che cerca di denigrare gli uomini. È giusto tutto questo?”.
    Tra le tante critiche, piccata la risposta della giornalista Catherine Whitaker, co-conduttrice di Tennis Podcast: “Mi chiedevo solo su cosa stai basando questa valutazione?. Come ti sei istruito sull’esperienza femminile della vita/del mondo? Qual è la tua comprensione del patriarcato? Felice di discutere in qualsiasi momento”. LEGGI TUTTO

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    Questo weekend si disputa un’esibizione a San Pietroburgo

    Nikolay Davydenko

    Questo weekend (1-4 dicembre) il tennis torna a San Pietroburgo. Niente eventi ufficiali, bloccati da ATP e WTA per via dell’invasione Russa all’Ucraina. Sarà un’esibizione a squadre, inserita all’interno di un evento che coinvolge altre attività oltre al tennis, in quello che si rivelerà di fatto il primo evento tennistico con giocatori Pro (insieme ad ex campioni) nel paese governato da Vladimir Putin.
    La notizia nella notizia è la presenza, tra gli altri, di Nikolay Davydenko, ex star russa nata in Ucraina. Davydenko si è trasferito in Russia all’età di 11 anni e ha sempre rappresentato il paese adottivo. L’ex campione alle ATP Finals sarà capitano di uno dei team e gareggerà insieme ad Aslan Karatsev, Viktor Troicki, Janko Tipsarevic, Laslo Djere, Marton Fucsovics e Pedro Martínez.
    Nutrita la rappresentanza femminile: sono presenti all’evento Svetlana Kuznetsova, Anastasia Myskina, Elena Vesnina, Anastasia Potapova, Kamila Rakhimova, Vitalia Diatchenko, Anna Bondar e Yulia Putintseva.
    Al momento nel calendario ATP 2023, nella data del 16 ottobre figura il torneo di Mosca, con la nota “sospeso”. LEGGI TUTTO

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    Diego Nargiso “Rimpianto per la Davis, ma il successo arriverà. Berrettini dava garanzie, giusta la scelta di Volandri”

    Diego Nargiso nella foto

    News Superscommesse ha intervistato Diego Nargiso, ex tennista italiano e ora commentatore TV, facendo il punto sulla Coppa Davis appena conclusa in Spagna.
    Il Canada ha vinto la Coppa Davis 2022: gli Azzurri sono andati vicinissimi a compiere l’impresa contro i nord americani in semifinale. Alla luce della loro vittoria agevole contro l’Australia, quanto è grande il rammarico per un successo che sarebbe potuto tornare in Italia dopo 46 anni?
    Sicuramente c’è rimpianto, siamo arrivati davvero vicini a fare l’impresa. Purtroppo con la nuova formula di Coppa Davis, al meglio dei 2 match su 3, il doppio diventa fondamentale e non abbiamo avuto grandi chance. Resta il rammarico, ma anche la consapevolezza che giocando sempre per vincerla come sta accadendo in questi anni, prima o poi il successo arriverà.
    Con i se e i con i ma non si va lontano, ma credi che con la collaudata coppia Bolelli-Fognini il risultato finale del doppio contro i canadesi sarebbe stato diverso?
    Credo sia stato giusto schierare Berrettini, il nostro giocatore con maggiore esperienza anche e soprattutto nella disputa di match a questo livello. Personalmente penso che tutti avremmo fatto la stessa scelta di Volandri: nessuno meglio di lui poteva sapere come stavano i ragazzi, quindi se ha optato per Matteo certamente gli dava delle garanzie.
    Da grande doppista quale sei stato, avresti fatto una valutazione diversa da quella di Volandri nella scelta del compagno da schierare con Fognini (ovvero un Musetti meno esperto in doppio di Berrettini, ma con maggior ritmo partita)?
    Sicuramente sarebbe stata una partita più equilibrata, ma non potremo mai avere la certezza di come sarebbe andata. Certamente Bolelli e Fognini hanno dimostrato di essere molto competitivi e avrebbero potuto fare bene, però ogni partita è a sé e bisogna giocarla, con tutte le difficoltà del caso. LEGGI TUTTO

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    Nick Kyrgios è stato il miglior giocatore al servizio nel 2022? Le statistiche non mentono. Berrettini al quinto posto

    Nick Kyrgios nella foto – Foto GETTY IMAGES

    Terminata la stagione 2022, è tempo di analizzare tutto ciò che è accaduto e, per questo motivo, analizzeremo un aspetto sempre molto importante nel tennis: il servizio.
    C’erano molti giocatori che hanno quel colpo come arma letale, ma ce ne uno che è migliore di tutti gli altri. Nick Kyrgios. L’australiano, che è stato uno dei grandi protagonisti di questa stagione, ha presentato un’impressionante percentuale di ben 92,88% di game vinti sul suo servizio e si porta quindi a casa lo status di miglior server del mondo nel 2022.
    Ha preceduto, John Isner, che è stato il secondo giocatore con la migliore percentuale (91,71%) e Hubert Hurkacz (90,55%), che ha chiuso il podio.
    Migliore percentuale di giochi vinti al servizio nel 2022 ☄️🇦🇺 Nick Kyrgios (92,88%)John Isner (91,71%)🇵🇱 Hubert Hurkacz (90,55%)🇺🇸 Maxime Cressy (88,77%)🇮🇹 Matteo Berrettini (87,80%)🇷🇸 Novak Djokovic (87,71%) LEGGI TUTTO

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    Fernando Verdasco e il test positivo al doping (ma nessuna sanzione)

    Fernando Verdasco – Foto Marta Magni/MEF Tennis Events

    Fernando Verdasco è stato sospeso per due mesi per essere risultato positivo a un controllo antidoping. Il 39enne spagnolo, attuale numero 125 del ranking ATP, è risultato positivo al metilfenidato in un campione di urina, e Verdasco è stato punito ma in maniera lieve con il permesso di tornare a competere dall’8 gennaio.
    Ma questo è un caso diverso da quelli che sono stati resi pubblici in materia di doping. Verdasco ha dimostrato all’International Tennis Integrity Agency di aver dimenticato di rinnovare la TUE (Therapeutic Use Exception), che gli dava il permesso di assumere la sostanza per compensare il deficit di attenzione e l’iperattività diagnosticati dal medico.
    L’ITIA ha ammesso che lo spagnolo non aveva intenzione di ingannare nessuno, quindi ha limitato la sospensione a una fase della stagione in cui non avrebbe nemmeno gareggiato. Ora deve dimostrare che questi problemi medici persistono per poter rinnovare la TUE e continuare ad assumere farmaci contenenti la sostanza vietata. LEGGI TUTTO