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    ATP e ITF lanciano un progetto per accelerare l’ascesa per i migliori giovani under18

    Gabriel Debru, vincitore di Roland Garros junior 2022

    ATP e ITF annunciano di aver raggiunto un accordo per porre in essere una novità che definiscono “Accelerator Programme”, ossia un sistema che aiuterà i migliori giocatori under 18 a velocizzare il loro ingresso nel tennis che conta grazie ad accessi prioritari nei tornei Challenger ATP 50-75 ed eventi ITF M15 – M25.
    Questa novità è un’aggiunta al nuovo e importante piano di ristrutturazione, soprattutto per il consistente aumento dei Prize money, nei Challenger dal 2023, novità già annunciate lo scorso settembre. Il sistema funzionerà assegnando ai migliori 20 giovani della classifica ITF Junior di fine stagione un massimo di otto Accelerator Spots, in pratica un strumento simile alle classiche wild card, da utilizzare in tornei Challenger 50 – 75 nell’anno successivo. Quindi 8 finestre importanti per competere in tornei Pro di ottimo livello, con la possibilità di guadagnare punti preziosi per scalare il ranking.
    Questi posti privilegiati saranno divisi tra posti per accesso diretto al main draw (per i top 10 del ranking junior) e per i tabelloni di qualificazione (riservati ai giovani che hanno terminato una stagione tra la posizione n 11 e la 20). Inoltre i giovani tennisti otterranno anche due Accelerator Spots riservati a tornei ITF M15 – M25. I giovani che hanno chiuso la stagione junior con un ranking compreso tra il n.21 e il n.30 invece potranno disporre dei otto “accelerator” riservati in tornei ITF M15 – M25.
    Queste opportunità sono riservate anche ai vincitori dei tornei dello Slam junior – massime vetrine giovanili – da usare in tornei Challenger; ai finalisti degli Slam giovanili invece si apriranno le porte per otto “quali”, come in pratica i tennisti posizionati dal n.11 al n.20.
    Così parla Andrea Gaudenzi (Presidente ATP) in merito alla innovazione: “Il tennis è sempre stato uno sport che premia chi lavora duramente, dobbiamo creare un ambiente che permetta ai giovani di prospettiva di raggiungere il loro potenziale. È nostra responsabilità creare le giuste opportunità e permettere loro di crescere in questo sport. L’Accelerator Programme creerà un percorso ben delineato per la prossima generazione di campioni e non vediamo l’ora di vederlo in funzione nel 2023”.
    David Haggerty, Presidente dell’ITF: “È importante che il mondo del tennis lavori insieme per creare nuove opportunità per i giovani giocatori. Lavorando insieme possiamo creare un futuro importante per questo sport, garantendo alle nuove generazioni l’opportunità di crescere ed esprimere il proprio potenziale fino al massimo livello. Siamo entusiasti di far parte di questo programma che funzione in modo che tutto ciò possa accadere”. LEGGI TUTTO

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    Stefano Travaglia all’Enjoy Sporting Club: “Riparto con l’entusiasmo di sempre”

    Stefano Travaglia all’Enjoy Sporting Club – Foto Sportface

    L’Enjoy Sporting Club annuncia l’arrivo di Stefano Travaglia. Il tennista di Ascoli Piceno ha già iniziato a preparare la nuova stagione nel centro d’allenamento capitolino. Giocatore classe 1991, il marchigiano vanta un best ranking ATP di numero 60 e due convocazioni in Coppa Davis, la più recente a marzo di quest’anno contro la Slovacchia.
    Travaglia a caccia di un grande 2023 – “Abbiamo iniziato la preparazione invernale la scorsa settimana. Qui all’Enjoy mi sono subito trovato bene sia con i tecnici che con il preparatore atletico”. Le parole di Stefano Travaglia, che nelle prime giornate romane ha condiviso il campo con un altro atleta recentemente approdato all’Enjoy Sporting Club, il numero 351 ATP Alexander Weis; reduce da tre titoli consecutivi nei tornei ITF $15.000 di Antalya (Turchia). “Ci stiamo già concentrando sulla parte tecnica di alcuni colpi e su determinate situazioni di gioco – racconta il tennista azzurro -. Giuseppe Fischetti e Francesco Aldi sono persone che già conoscevo, quindi sapevo che avrei trovato due ottime figure. Il centro poi è di altissimo livello e ha davvero tutto ciò che serve ad un tennista per poter lavorare bene”. Archiviata una stagione falcidiata dai diversi problemi fisici e culminata con l’operazione al gomito destro, Travaglia non vede l’ora di ripartire con nuovi obiettivi: “Il 2022 è stato un anno particolare. L’operazione al gomito destro mi ha tenuto fuori a lungo e non è stato facile, ma nonostante ciò non ho mai perso la voglia di allenarmi e tornare in campo. Scendo in campo con l’obiettivo di fare un grande 2023”.
    Le new entry De Marchi e Masera – In vista della stagione 2023 l’Enjoy Sporting Club ha accolto anche diversi under di prospettiva, tra questi Andrea De Marchi e Teo Masera. Il primo, classe 2007, è campione italiano under 16 in carica e ha chiuso l’anno vincendo i titoli ITF under 18 di Bari, Livorno e Cuneo. Il diciassettenne Teo Masera ha invece scalato più di 800 posizioni nel ranking under 18 mondiale arrivando a toccare la top 400, risultato che andrà a migliorare con l’aggiornamento di inizio stagione. “De Marchi e Masera sono due under di prospettiva. A questi ragazzi fa bene vivere in questo ambiente vicino a professionisti che possono prendere come esempio – l’analisi del tecnico nazionale Mimmo Liguori, responsabile del settore tennis -. In generale siamo molto contenti di tutti i nuovi arrivi. In particolar modo voglio citare il nostro settore under 14 che sta crescendo bene con tanti ottimi ragazzi”. L’Enjoy Sporting Club si prepara così ad una nuova annata per proseguire l’eccellente lavoro degli ultimi anni, cosa resa possibile anche dalla prosperosa sinergia tra proprietà e reparto tecnico. LEGGI TUTTO

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    I campi di Wimbledon dipinti di bianco

    Il campo centrale di Wimbledon pieno di neve

    C’è qualcosa di consueto in questo periodo: la cartolina di Natale di Wimbledon! La neve ha ricoperto l’All England Club di Londra ed è stato lo stesso Grande Slam britannico a condividere le immagini dei campi – in particolare il Centre Court – completamente dipinto di bianco e senza un punto verde in vista.
    Grandi immagini da Wimbledon, a molti mesi di distanza dal momento in cui il leggendario torneo britannico sarà segnato dal verde dell’erba quando inizierà.

    A tough day to be a line judge ❄️#Wimbledon pic.twitter.com/pjYuO58Fgq
    — Wimbledon (@Wimbledon) December 12, 2022 LEGGI TUTTO

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    Le pagelle 2022 degli italiani: Lorenzo Sonego

    Lorenzo Sonego

    Più di un voto, è un’immagine la miglior descrizione del 2022 di Lorenzo Sonego: un suo ritratto pensieroso, in chiaroscuro. Il piemontese ha vissuto una stagione complicata, che l’ha visto scivolare dal n.27 di fine 2021 all’attuale n.45. Meno 18 posizioni, caduta arginata dalla fondamentale vittoria all’ATP 250 di Metz, al quale era entrato da n.65 nel ranking. Un successo che insieme alla splendida, gladiatoria prestazione in Davis a Malaga ha letteralmente salvato un’annata che altrimenti sarebbe stata deludente e del tutto insufficiente.
    C’era da aspettasi più di un ostacolo nel suo cammino quest’anno. Sonego nel 2021 ha disputato una stagione eccezionale, probabilmente superiore alle sue stesse aspettative. Per alcuni, è addirittura andato oltre alle sue capacità. Su questo giudizio non concordo, perché ho sempre ritenuto (e scritto) che Lorenzo avesse ancora un potenziale del tutto inesplorato, soprattutto a se stesso; ma se riavvolgiamo il nastro della nostra memoria alla settimana degli Internazionali di Roma, beh, in quei giorni benedetti “Sonny” non camminava sul mattone tritato ma quasi sulle acque… Vittorie una più bella, sofferta e meritata dell’altra, sino alla semifinale, dove riuscì a giocare per quasi tutto il match alla pari con Mr. quasi grande Slam Novak Djokovic, costringendolo a tirare fuori le migliori giocate del proprio repertorio per arginare e superare la furia agonistica del nostro. Tantissime sono state le prestazioni splendide nel 2021 per Sonego. Ha giocato tanto, ha giocato bene, si è meritato un best ranking eccezionale di n.21 il 4 ottobre. A ripensare cosa era Lorenzo Sonego solo 4 anni fa, quando ancora non era un top100 con importanti limiti tecnici, questo pareva impossibile.
    Niente è impossibile per chi osa sognare. Niente è precluso per chi ha capacità fisica e riesce massimizzare il proprio talento con un lavoro di grande qualità, mentalità vincente aperta alla critica, al miglioramento, all’umiltà. Umile sì, dimesso mai. Sonego ha scritto alcune delle pagine più belle ed esaltanti del nostro tennis negli anni recenti. Vittorie magari meno roboanti rispetto ad altri azzurri ma ottenute con una grinta, testa, mentalità e agonismo di feroce bellezza. Lorenzo ha messo su un servizio fantastico, un diritto con il quale può chiudere il punto contro i migliori, il tutto sorretto da un’energia inesauribile, fiducia sterminata ed entusiasmo contagioso. In queste ultime tre parole si concentra il 2022 grigio del torinese: energia, fiducia, entusiasmo. Quelle che sono state le sue armi nei momenti migliori, nella stagione appena andata in archivio sono spesso mancate. Era la stagione della conferma, la più difficile. Era lecito aspettarsi ostacoli, che sono puntualmente arrivati, aggravati da un weekend per lui nefasto che gli ha maledettamente complicato tutto.
    Dopo un inizio di 2022 promettente (quarti a Sydney, terzo turno molto lottato agli Australian Open e la semifinale sul rosso a Buenos Aires), qualcosa si è guastato. Ha attraversato un momento fisico poco brillante, qualche settimana così così, culminata con una mazzata micidiale sul piano mentale: la sconfitta in Davis in Slovacchia contro Horansky. Una partita brutta, giocata male sotto tutti i punti di vista, in cui i “demoni” della battuta d’arresto patita sempre con la maglia azzurra a fine 2021 contro il croato Gojo sono tornati maligni a pungolarlo, fino a deprimerlo. Un macigno che l’ha accompagnato per mesi, in troppe sconfitte contro avversari alla sua portata. Da lì a Roma ha raccolto due vittorie in sei tornei, perdendo una caterva di punti ma soprattutto non ritrovando mai quella fiducia, energia ed entusiasmo che l’hanno sostenuto nei momenti migliori della propria carriera, permettendogli di giocare un tennis spregiudicato in attacco e difensivamente tostissimo. Nemmeno è stato fortunato a Wimbledon, con quella partita vs. Nadal che grida ancora vendetta per l’episodio avuto con l’iberico, da molti non capito e che ha ulteriormente sofferto sul piano mentale, pur avendo lui ragione al 100%. Per tutta l’estate ha giocato pensieroso, poco spavaldo, a caccia di una scintilla che lo riaccendesse, senza riuscirci.
    Per fortuna la settimana “sì” è arrivata Metz, dove ha messo in fila Karatsev, Simon, Korda, il top10 Hurkacz e in finale quel matto di Bublik, alzando finalmente il primo torneo stagionale (terzo in carriera). Un’iniezione di fiducia di cui aveva assoluto bisogno, che l’ha rivitalizzato tanto da spingerlo a ritrovare la massima motivazione per lavorare bene e preparare un 2023 di nuovo da protagonista. Non vai in vacanza e torni all’improvviso in Davis giocando due match così clamorosi, a-la-Sonego potremmo dire, se prima non ti eri ritrovato e avevi già messo tanto fieno in cascina.
    Lorenzo avrebbe meritato di alzare l’Insalatiera, è stato di gran lunga il miglior italiano in Davis. Due vittorie che hanno scacciato via gli incubi e le tristezze rimediate proprio con la maglia azzurra e che l’avevano così tanto appesantito. Per questo è lecito sperare in un 2023 di altra qualità, intensità e risultati per il piemontese. Il suo obiettivo per la prossima stagione, più di un risultato in sé, deve essere tornare in campo con un’eccellente condizione fisica, con quei piedi pronti a scattare su ogni palla e spingere a tutta, cercando l’affondo e proiettandosi la rete. Il Sonego in fiducia, che gioca con entusiasmo e grinta, è un sempre un grande spettacolo. Gli auguriamo di arrivare tra dodici mesi con ben altra foto a descrivere il suo 2023: nessun bianco nero, solo un salto che sprizza tutta la sua energia e positività.
    Voto al 2022 di Lorenzo Sonego: 6
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    La classifica UTR è diversa da quella ATP con Djokovic e Kyrgios in testa: Nick “Sono stufo di dirlo”.

    Novak Djokovic classe 1987, n.4 del mondo – Foto Sposito

    Nick Kyrgios è stato molto critico nei confronti delle classifiche ATP negli ultimi mesi – in quanto ritiene che premino essenzialmente chi gioca più tornei – e questo lunedì ha approfittato della pubblicazione delle classifiche UTR [Universal Tennis Rating] di fine anno per sostenere la sua teoria secondo cui le classifiche ATP non pongono abbastanza enfasi sul talento e sulla qualità di ciascun giocatore.
    L’Universal Tennis Rating è calcolato matematicamente sulla base dei risultati ottenuti da ciascun giocatore nelle ultime 30 partite di tennis di qualsiasi livello, comprese quelle di esibizione. Per esempio, in queste valutazioni si tiene conto della qualità dell’avversario di ciascun giocatore, che guadagna o perde punti a seconda che il risultato atteso contro un determinato rivale sia stato raggiunto o meno. Il tutto calcolato attraverso un algoritmo la cui formula è difficile da spiegare.Novak Djokovic, quinto nella classifica ATP, chiude il 2022 in testa alla classifica UTR, seguito da Kyrgios (22° ATP e 2° UTR) e Daniil Medvedev (7° ATP e 3° UTR). Carlos Alcaraz, leader ATP a 19 anni, è settimo nella classifica UTR.
    Kyrgios ha reagito alla pubblicazione di queste classifiche sui social media. “L’ho già detto in passato. Le classifiche attuali si basano sulla costanza e sulla quantità di tornei disputati da ciascuno. Non sulla forma e sull’abilità”, ha risposto il 27enne australiano, suscitando molte reazioni, alcune delle quali da parte di allenatori ed ex giocatori.
    Classifica UTR Maschile1) Djokovic 16.262) Kyrgios 16.063) Medvedev 16.034) Auger Aliassime 16.025) Nadal 16.016) Fritz 15.977) Alcaraz 15.958) Tsitsipas 15.929) Zverev 15.8810) Rune 15.85
    Classifica UTR Femminile1) Swiatek 13.192) Garcia 12.963) Halep 12.934) Jabeur 12.925) Pegula 12.916) Rybakina 12.877) Samsonova 12.868) Anisimova 12.819) Kudemetova 12.8110) Alexandrova 12.80 LEGGI TUTTO

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    Richard Gasquet da 900 settimane in top 100 e sulla possibile contemporaneità del suo match con la partita dei mondiali: “Preferisco giocare e battere Rune che guardare Francia-Marocco”

    Richard Gasquet nella foto – Foto Getty Images

    Richard Gasquet, 36 anni, ha iniziato lunedì la sua 900esima settimana consecutiva nella classifica dei primi 100 al mondo. Il francese, che ha concluso tre stagioni tra i primi 10 del mondo, ha chiuso il 2022 al 68° posto della classifica mondiale e non sembra intenzionato a ritirarsi, nonostante abbia visto i suoi amici Jo-Wilfried Tsonga e Gilles Simon abbandonare in questa stagione. Dei moderni “quattro moschettieri” del tennis gallico, rimangono Gasquet e Gael Monfils.
    Gasquet si sta preparando per la nuova stagione in un torneo di esibizione a Caen, dopo aver sconfitto Jules Marie nei quarti di finale e sfiderà Holger Rune nelle semifinali di oggi. C’è un piccolo “dilemma” per il veterano francese: se vincerà, si qualificherà per la finale, che si giocherà mercoledì alla stessa ora della semifinale Francia-Marocco.
    “Preferisco giocare e battere Rune che guardare Francia-Marocco. Ma quello che preferisco è giocare e poi vedere una vittoria della Francia ma sarà difficile!”, ha confessato, nelle dichiarazioni riportate dal portale Tennis Actu, in cui ha anche sottolineato l’importanza di preparare al meglio la nuova stagione all’età di 36 anni.
    “È importante fare un buon abbinamento e mix di partite. Non c’è preparazione migliore per gli Australian Open di questo duello con Rune: è importante giocare bene e questo torneo anche è molto ben organizzato. Rune è il favorito, ma non ho nulla da perdere, cercherò di vincere”, ha sottolineato l’ex top ten. LEGGI TUTTO

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    Lacoste diventa partner ufficiale del torneo di Madrid

    Lacoste diventa partner ufficiale del torneo di Madrid

    Annunciata la nuova partnership con il torneo di Madrid tra Lacoste ed il torneo spagnolo.Per i prossimi tre anni, Lacoste porterà la sua visione del tennis e del fashion sport in uno dei principali tornei ATP Masters 1000 e WTA 1000 – il Mutua Madrid OPEN.
    Diventando sponsor ufficiale di calzature e abbigliamento, Lacoste porterà la sua visione iconica dello sport di moda e dell’eccellenza sportiva in questo torneo. LEGGI TUTTO

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    Inizia la collaborazione fra Galimberti Tennis Academy ed Enrico Dalla Valle

    Enrico Dalla Valle con Giorgio Galimberti e i tecnici Martin Torretta e Igor Gaudi.

    Si arricchisce ulteriormente, non solo in termini numerici ma anche di qualità, il gruppo di agonisti di alto livello della Galimberti Tennis Academy. Anche il ravennate Enrico Dalla Valle, classe 1998, dopo un lungo stop per problemi fisici attualmente numero 770 della classifica mondiale in singolare (con un best ranking di numero 404, raggiunto nell’agosto 2019) e alla posizione n.708 in doppio (“best” 299° posto nel giugno 2019), ha infatti scelto di farsi seguire dallo staff tecnico guidato dall’ex davisman azzurro, che fa base nel nuovo Queen’s Club di Cattolica.
    “Ho avvertito l’esigenza di avvicinarmi un po’ a casa e quindi durante un torneo a Santa Margherita di Pula è nata questa idea di provare con Giorgio che conosco da tempo e so essere un professionista di prim’ordine – spiega il giocatore romagnolo, che in carriera ha conquistato 5 titoli ITF in singolare e 8 in doppio – Fin da subito mi sono trovato bene con tutte le persone dello staff e gli altri giocatori presenti a Cattolica, per cui è stata una scelta rapida e senza dubbi. Il fatto di essere a pochi chilometri da Ravenna ha il suo peso in termini di tranquillità anche fuori dal campo, inoltre abbiamo a disposizione un complesso totalmente nuovo come strutture, oltre ai campi in varie superfici dotato anche di palestre, fisioterapista, centro medico e quant’altro, quindi una vera accademia completa a 360 gradi come servizi. Si tratta insomma di una soluzione ottimale per il sottoscritto e sono molto contento di essere entrato in questo gruppo”.“Poter seguire Dalla Valle è una grandissima opportunità per la nostra accademia e per me come allenatore, ma al tempo stesso una notevole responsabilità – afferma Giorgio Galimberti – perché si tratta di un giocatore dall’enorme potenziale, che ha subito rallentamenti nella sua crescita a causa di infortuni e problemi non dipendenti da lui, adesso comunque alle spalle. Enrico ha dimostrato fin dal primo momento una grandissima disponibilità al lavoro, anche duro, e ad uscire dall’ordinario, pronto a sperimentare nuove strade. Insieme a questi ingredienti, essenziali per farsi largo nel circuito professionistico, c’è la voglia del nostro team di fare del nostro meglio per portarlo il più in alto possibile, e con questo intendo arrivare nel tennis che conta. Anche nei recenti play-out di serie A1, ad esempio, Dalla Valle ha mostrato il suo valore superando due volte il francese Escoffier, n.209 del ranking mondiale, e portando punti determinanti per la salvezza dello Sporting Club Sassuolo. Ovviamente procediamo step by step, con primo obiettivo arrivare a disputare le qualificazioni degli Slam”.Il tennista romagnolo sta dunque affrontando ora a Cattolica un lungo periodo di preparazione invernale in vista della prossima stagione. “Abbiamo cominciato dieci settimane di lavoro, per rafforzare il suo fisico – aggiunge Galimberti – essendo rientrato alle competizioni dopo due operazioni importanti. Dal punto di vista tecnico si punta a migliorare il servizio per sfruttare a dovere il metro e 96 di altezza, rendere il rovescio ancora più solido come colpo e sfruttare il diritto come arma dirompente per un gioco da attaccante da fondo, senza paura di scendere a rete”.Dalla Valle guarda avanti con tante motivazioni, per ritornare di nuovo protagonista. “Ho ancora la possibilità di disputare 11 tornei con il ranking protetto e spero di poterli sfruttare nel migliore dei modi per risalire la china in classifica: principale obiettivo del 2023 sarà riuscire a giocare un anno intero senza infortuni. Come programmazione inizialmente partiremo dal circuito ITF, puntando a raccogliere una serie di risultati che siano una bella iniezione di fiducia e mi consentano di costruire una classifica tale da passare poi ai Challenger: sono convinto che se sto bene fisicamente posso essere competitivo a quei livelli e togliermi delle belle soddisfazioni. Anche perché – conclude il 24enne ravennate – stiamo lavorando su un tennis più propositivo: sarà una versione 2.0 di Enrico Dalla Valle”. LEGGI TUTTO