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    Da lunedì prossimo Alcaraz non sarà più n.1 ATP

    Carlos Alcaraz a Torino 2022, con il premio di n.1 ATP

    Domenica prossima la finale maschile degli Australian Open 2023 tra Novak Djokovic e Stefanos Tsitsipas decreterà il primo vincitore di uno Slam della nuova stagione. In attesa di scoprire l’esito di quest’intrigante finale, abbiamo già una certezza. Il regno di Carlos Alcaraz come n.1 del ranking ATP terminerà questa settimana. Infatti il vincitore degli Australian Open sarà matematicamente il nuovo n.1 del ranking mondiale, sia che vinca il serbo sia che trionfi il greco. In caso di vittoria di Tsitsipas, avremo anche un nuovo n.1, ovviamente per Novak sarebbe un ritorno sul trono.
    È il secondo Slam consecutivo a decidere il nuovo n.1 al mondo. Infatti anche a US Open 2022 il vincitore della finale Ruud – Alcaraz divenne il nuovo leader del tennis maschile (Alcaraz).
    Alcaraz quindi si ferma a 20 settimane come leader del tennis maschile. Divenne n.1 al mondo il 12 settembre 2022, il lunedì successivo alla sua vittoria agli US Open, suo primo Slam in carriera. Uguaglia le 20 settimane da n.1 di Mats Wilander, a cavallo tra 1988 e 1989. Appena dietro di lui ci sono Daniil Medvedev, n.1 nel 2021 per 16 settimane, quindi Andy Roddick (13 settimane), Boris Becker (12 settimane) e poi altri giocatori con meno di 10 settimane da miglior tennista in classifica.
    Lunedì Alcaraz sarà n.2 del mondo. Il suo rientro è previsto a febbraio all’ATP di Buenos Aires, dove inizierà la sua stagione 2023. Il giovane campione di Murcia è stato costretto a rinunciare gli Australian Open per un infortunio muscolare subito in un allenamento pochi giorni prima di volare a Melbourne. LEGGI TUTTO

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    Australian Open: Djokovic doma Paul in tre set, vola in finale per decima volta a Melbourne

    Novak Djokovic

    Tutto secondo pronostico nella seconda semifinale maschile degli Australian Open 2023. Il nove volte campione del torneo Novak Djokovic sconfigge in tre set lo statunitense Tommy Paul (7-5 6-1 6-2 lo score) e stacca il pass per la sua decima finale nel primo Slam stagionale. Un match piuttosto duro dal punto di vista fisico, contraddistinto da vari lunghi scambi, ma nel quale non è mai stata in dubbio la superiorità del serbo e la sua vittoria. Novak è partito incerto, sia nel primissimo game, che in tutto il primo set, dove con un calo improvviso ha rimesso in discussione un parziale nel quale era in vantaggio per 5-1. Sul 5 pari però “Nole” è stato chirurgico nell’alzare il livello, strappare di nuovo il turno di servizio al rivale ed aggiudicarsi il set. Dall’avvio del secondo parziale non c’è stata praticamente storia: un tennis di pressione, con scambi anche piuttosto lottati, ma alla fine la maggior qualità, intensità e ritmo di Novak hanno prevalso in tutte le fasi decisive, portandolo al meritato successo. È la sua 27esima vittoria consecutiva nel torneo.
    Paul c’ha provato con le sue armi, ha spinto molto, ha cercato di aprirsi il campo, ma non possedendo cambi di ritmo non è riuscito a sorprendere Novak e rompere il suo game plan. Forse Tommy è venuto fin troppo poco a rete (dove ha conquistato vari punti), restando ancorato ad un forcing che non è riuscito a sfondare la resistenza del rivale. Del resto in difesa Djokovic è incredibilmente forte e consistente, troppo per le armi tecniche di Paul. Novak è stato bravo ad essere paziente, ha portato l’avversario a giocare sui propri ritmi, con i quali governa lo scambio e porta il rivale all’errore. Evidenti i problemi tecnici di Paul quando è stato costretto a correre a destra e giocare un diritto veloce in recupero: con la sua apertura e presa della racchetta, ha commesso tanti, troppi errori, e Novak ha (giustamente) insistito su quella direttrice, ricavando molti punti. La differenza di qualità e tenuta tra i due giocatori è stata evidente, tutta a favore del serbo che domenica mattina (ora italiana) sfiderà Tsitsipas per alzare il decimo trofeo a Melbourne. Il greco ha mostrato anche in semifinale una grande forma atletica, un servizio continuo e un diritto molto aggressivo. Ma questo Djokovic, su questo campo, sembra quasi imbattibile. Sarà la 33esima finale in un Major per il serbo (record). In caso di vittoria, Novak vincerà lo Slam n.22 e tornerà n.1 del ranking ATP. Se vincesse il greco, sarebbe Stefanos il nuovo n.1 (e alzerebbe il suo primo Slam). 

    La cronaca
    Djokovic inizia il match al servizio, e non è un grande avvio per lui. Incerto, sbaglia qualcosa e a fatica vince il primo game, annullando palle break. Quindi il 9 volte campione si scuote, prende un bel ritmo da fondo campo, si mette in modalità “macchina” e alla sua velocità di scambio costringe il rivale a prendersi rischi e sbagliare per primo. Vola via “Nole”, doppio break a suo favore. Quando il primo parziale sembra ormai tutto dalla parte del serbo, Djokovic incappa in un momento “no” sul 5-1, servendo per il primo set. Molti errori, doppi falli, a tratti poco coordinato e stranamente lento, subisce un clamoroso doppio break. Paul in questa fase è bravo a spingere con convinzione, attento non regalare niente e cercando con insistenza il diritto cross sul diritto di Novak, falloso in questa fase e fin troppo dietro la riga di fondo. Tommy serve bene sul 4-5 e forza il set sul 5 pari (4 games di fila vinti dall’americano). Qua Djokovic ritrova efficacia col servizio (settimo Ace, oltre ad una prima vincente), si riporta avanti 6-5. Paul inizia bene, 30-0, poi subisce l’aggressività in risposta del rivale, esagera col diritto e cede 4 punti di fila, che gli costano il 7-5 Djokovic. Perfetto il serbo a costruire dalla risposta una ragnatela “mortale” per il rivale. Un primo set tutt’altro che bello dal punto di vista tecnico, troppi errori e incertezze, ma con Novak alla fine più forte mentalmente nel rush finale.
    Secondo set, Djokovic vince agilmente il primo game al servizio, e in risposta nel secondo alza il ritmo, abbinato ad ottime aperture di campo (ma sempre con bel margine) che, colpo dopo colpo, stritolano la resistenza di Paul. Il diritto di Tommy è portato a velocità che controlla con poco margine, gli errori fioccano e Djokovic si prende il break alla seconda chance grazie ad un errore banale dello statunitense col diritto. 2-0 Djokovic. Sotto di un break, Paul si butta avanti, cerca di forzare i tempi di gioco per spezzare il ritmo al serbo. Con un doppio fallo (il quarto del match) Novak concede una chance per il contro break. Paul attacca, ma col diritto ha problemi a controllare quando la palla gli arriva veloce e angolata, non riesce ad “andargli sotto”, colpisce in ritardo e il colpo vola via. Annulla altre due palle break Djokovic e si porta 3-0. Con fatica, ma dando sempre l’impressione di superiorità, di esser in grado di trovare la chiave per prendersi il punto. Tommy è in difficoltà al servizio nel quarto game. Sbaglia in scambio, crolla 0-30 e 30-40 (ancora out il diritto correndo a destra), e l’ennesimo errore col diritto (stavolta un po’ fortunato Novak con un angolo forse non voluto) lo condanna al doppio break e 4-0 sotto. Stavolta il serbo vola rapido 5-0 e chiude 6-1 con uno smash in sicurezza. Due set a zero per il campione. 1 ora e 39 minuti, match duro fisicamente, c’è molta umidità nella serata di Melbourne.
    Terzo set, Paul serve per primo, ma il canovaccio del match non cambia. Duri scambi, Paul spinge molto ma alla fine è Djokovic a prendersi i punti forzando il rivale all’errore. Con un lob micidiale Novak si procura la terza palla break, che trasforma con una risposta violenta di diritto. 1-0 e servizio Djokovic. Consolida il vantaggio il serbo, 2-0, e quindi strappa di nuovo il turno di servizio all’avversario per il doppio break, 3-0. Il match di fatto si chiude qua. L’americano ha una chance per recuperare un break, ma Novak la cancella, volando 4-0 e chiudendo 6-2 con una prima vincente. Un match che fisicamente gli è costato qualcosa, ma nel quale la sua superiorità è stata netta.

    (4) N. Djokovic vs T. Paul GS Australian Open N. Djokovic [4]766 T. Paul512 Vincitore: N. Djokovic ServizioSvolgimentoSet 3N. Djokovic5-2 → 6-2T. Paul 0-15 15-15 30-15 40-15 40-305-1 → 5-2N. Djokovic 15-0 30-0 ace 40-04-1 → 5-1T. Paul 15-0 30-0 30-15 40-15 40-304-0 → 4-1N. Djokovic 15-0 15-15 df 30-15 30-30 df 30-40 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-403-0 → 4-0T. Paul 0-15 15-15 15-30 15-402-0 → 3-0N. Djokovic 15-0 30-0 40-0 40-151-0 → 2-0T. Paul 15-0 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 0-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 2N. Djokovic 15-0 15-15 30-15 30-30 40-305-1 → 6-1T. Paul 30-15 40-15 40-305-0 → 5-1N. Djokovic 15-0 30-0 40-0 ace ace4-0 → 5-0T. Paul 0-15 0-30 15-30 30-30 30-403-0 → 4-0N. Djokovic 15-0 15-15 15-30 30-30 30-40 ace df 40-40 40-A df 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 ace A-40 40-40 ace A-40 40-40 ace A-40 40-40 ace A-402-0 → 3-0T. Paul 15-0 15-15 15-30 15-40 30-401-0 → 2-0N. Djokovic 15-0 40-0 30-0 40-15 0-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1T. Paul 15-0 30-0 30-15 30-30 30-406-5 → 7-5N. Djokovic15-0 ace 30-0 40-0 ace5-5 → 6-5T. Paul 15-0 30-0 40-0 40-155-4 → 5-5N. Djokovic 0-15 df 0-30 15-30 df 15-40 df 30-40 ace5-3 → 5-4T. Paul 15-0 30-0 40-05-2 → 5-3N. Djokovic 15-0 30-0 ace 30-15 30-30 40-30 ace 40-40 40-A ace 40-40 40-A5-1 → 5-2T. Paul40-A 0-15 15-15 15-30 30-30 30-404-1 → 5-1N. Djokovic 0-15 0-30 15-30 30-30 ace 40-30 40-40 ace df A-40 40-40 df A-40 40-40 df A-403-1 → 4-1T. Paul 15-0 15-15 30-30 40-303-0 → 3-1N. Djokovic 0-15 15-15 30-15 40-152-0 → 3-0T. Paul 0-15 0-30 0-40 15-401-0 → 2-0N. Djokovic 15-0 15-15 15-30 30-30 30-40 df 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 40-A A-40 40-40 A-40 ace 40-40 A-40 ace ace0-0 → 1-0 LEGGI TUTTO

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    Srdjan Djokovic non sarà presente alla semifinale dell’Australian Open

    Srdjan Djokovic con i sostenitori di Putin

    Srdjan Djokovic, padre di Novak, non sarà nel box del 21 volte campione Slam alla Rod Laver Arena per la semifinale 2023 del torneo.
    In un comunicato inviato via e-mail ai giornalisti un paio d’ore prima del match Djokovic – Paul, gli organizzatori del torneo hanno affermato che Srdjan Djokovic “ha rilasciato una dichiarazione in cui conferma che non parteciperà” alla partita.
    “Durante l’evento, abbiamo parlato con i giocatori e le loro squadre sull’importanza di non impegnarsi in alcuna attività che causi disagio o disturbo”, afferma Tennis Australia. “Continueremo a impegnarci per la sicurezza dei tifosi durante l’evento e ribadiamo la nostra posizione che vieta le bandiere della Bielorussia e della Russia. Tennis Australia sostiene l’appello alla pace e alla fine della guerra e del conflitto violento in Ucraina”.
    Dopo la vittoria nei quarti di finale di Djokovic contro il russo Andrey Rublev mercoledì sera, Srdjan Djokovic è stato filmato in piedi con un gruppo di persone che sventolavano bandiere russe – almeno una mostrava un’immagine di Vladimir Putin – fuori dalla Rod Laver Arena. Il fatto ha scatenato un putiferio di polemiche e ha spinto papà Djokovic a farsi da parte. Tutto lascia pensare che Srdjan non sarà sugli spalti anche in caso di finale del figlio domenica. LEGGI TUTTO

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    Sania Mirza si ritira dal tennis: “E’ qui che tutto è iniziato con Serena”.

    Sania Mirza nella foto

    Sania Mirza, la leggendaria tennista indiana di 36 anni che ha completamente rivoluzionato il modo in cui gli indiani hanno iniziato a guardare lo sport femminile, si è congedata venerdì dai tornei Grand Slam con una sconfitta nella finale deL misto all’Australian Open, al fianco di Rohan Bopanna e di fronte alla coppia brasiliana Rafael Matos e Luísa Stefani, che hanno vinto il torneo.
    L’indiana si congeda dal tennis con sei titoli Grand Slam, tre in doppio femminile e tre misti, e anche leader mondiale in doppio. In singolare è stata nella top 30 WTA, saltando alla ribalta nel 2005, quando a 18 anni ha affrontato Serena Williams al terzo turno dell’Australian Open, proprio lì. Quello è stato ricordato proprio durante il discorso di Mirza dopo la finale. “Giocherò ancora alcuni tornei (si congederà al WTA 1000 di Dubai), ma non c’era miglior posto per finire la mia carriera nei Grand Slam. In questo campo, dove ho affrontato Serena. Grazie per avermi fatto sentire a casa “, ha detto Mirza, tra le lacrime. LEGGI TUTTO

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    Matteo Berrettini e la sua nuova relazione

    Matteo Berrettini ITA, 1996.04.12 – Foto Getty Images

    La vita privata di Matteo Berrettini interessa il nostro paese. Ufficialmente single dopo la sua rottura alcuni mesi fa con la giocatrice australiana Ajla Tomljanovic, l’azzurro è stato visto pubblicamente diverse volte in compagnia dell’ex ballerina e presentatrice televisiva Melissa Satta (vedere le foto sotto).
    Ricordiamo che Melissa Satta è ben conosciuta dalla stampa poiché è stata sposata con il calciatore Kevin-Prince Boateng, con cui ha avuto anche un figlio.In rete, molti fan di Matteo temono un rallentamento della sua carriera a causa di questa relazione.

    Matteo Berrettini e Melissa Satta, cena e notte insieme a Milano [aggiornamento delle 18:44] https://t.co/JqPOYAzAr8
    — Repubblica Roma (@rep_roma) January 24, 2023 LEGGI TUTTO

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    Il curioso tweet “familiare” di Andy Murray

    Andy insieme alla moglie Kim

    Andy Murray è stato uno dei grandi protagonisti dell’Australian Open 2023. Il 5 volte finalista del torneo (sempre sconfitto nel match per il titolo) ha eliminato il nostro Matteo Berrettini all’esordio e quindi è stato protagonista di una incredibile battaglia contro Kokkinakis al secondo turno, diventato uno degli incontri più lunghi e notturni della storia della disciplina.
    Tornato a casa dopo esser stato estromesso dal torneo da Bautista Agut al terzo turno, Murray ha raccontato via twitter un piccolo episodio della sua vita quotidiana alquanto curioso, e, a suo dire… “un match durissimo”.
    “Arrivato a scuola questa mattina. La mia bambina di 6 anni “papà non darmi più un bacio e una coccola quando mi lasci … resta in macchina”. 😢 partita difficile. Si torna alla realtà!”

    School drop off this morning. My 6 year old “daddy don’t give me a kiss and a cuddle anymore when you drop me…just stay in the car.” 😢 tough game. Back to reality!
    — Andy Murray (@andy_murray) January 25, 2023

    Un piccolo e curioso momento familiare che racconta come i figli ormai crescano sempre più in fretta. Gli fa eco l’ex Emilio Sanchez, che tra i tanti commenti scrive: “Tra qualche anno sii pronto, mio figlio di 8 anni, quando voglio fargli valutare delle opzioni, ‘papà! dubiti della mia decisione?’”
    Murray e la moglie Kim Sears sono genitori di quattro figli: Sophia, sei anni, Edie (quattro), Teddie (due) e una terza figlia (che non è stata nominata pubblicamente) di un anno. La coppia ha iniziato a frequentarsi nel 2005 prima di sposarsi dieci anni dopo, nell’aprile 2015. LEGGI TUTTO

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    L’incredibile Australian Open di Elena Rybakina

    Elena Rybakina – Foto Getty Images

    Elena Rybakina ha sorpreso qualche mese fa sollevando il trofeo di Wimbledon. Ora, la giocatrice kazaka sta consolidando il suo buon livello nel circuito firmando un grande Australian Open 2023.
    Con la vittoria su Victoria Azarenka, la Rybakina si assicura di raggiungere la sua seconda finale di un Grande Slam, cosa che non è stato troppo facile. Elena ha dovuto superare tre vincitrici del Grande Slam: Iga Swiatek, Jelena Ostapenko e Victoria Azarenka, cosa che non accadeva dal 2001 con Jennifer Capriati sullo stesso palcoscenico. LEGGI TUTTO

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    Australian Open: match più lunghi e tanti scambi. I dati

    Australian Open

    “Con queste palle dopo pochi punti è difficile chiudere il punto. Vedremo tanti scambi e match lunghi”. Aveva visto giusto il super campione Novak Djokovic, parlando delle palle e condizioni in generale del torneo. Analizzando i dati dei match fin qua disputati, abbiamo anche la conferma numerica che l’edizione 2023 degli Australian Open ha visto un aumento della durata dei match e della lunghezza degli scambi.
    Infatti nel torneo ci sono state nove partite in più rispetto al 2022 arrivate al quinto set nella prima settimana, e dieci rispetto al 2021. La durata media delle partite è aumentata fino a 25 minuti rispetto al 2021, un tempo che mediamente può significare tre quarti di un set. L’aumento è di quasi dieci minuti rispetto alla scorsa stagione: la prima settimana di gare ha fruttato una media di 172 minuti a partita, quasi 3 ore di gioco, in un campione (analisi del quotidiano di Melbourne The Age) che comprende le partite dei grandi favoriti nei primi turni, match quindi che sulla carta non dovrebbero essere estremamente combattuti e pertanto lunghi.
    Ancor più interessante il dato sugli scambi. Il numero medio di colpi in ogni scambio durante quest’edizione si attesta a 4,4 colpi per scambio, un aumento considerevole rispetto al 2022 (4,1 colpi a scambio) e al 2021 (4 colpi in media).
    Il principale responsabile di questa situazione sembrano le palle da gioco. La maggior dei giocatori concorda sul fatto che diventano in troppo morbide dopo pochi punti, difficili da spingere conferendo loro la massima velocità ed effetto.
    Interessante il parere di Craig O’Shannessy, analista di dati nel tennis ed ex membro del team di Djokovic e collaboratore per la FIT: “Le condizioni del campo e della palla sono un fattore chiaro. Abbiamo visto un sacco di dibattiti sulla palla. Una palla morbida rende molto più difficile ottenere un vincente, è più difficile colpirla per darle grande velocità. La durata degli scambi si allunga perché la palla è morbida”. LEGGI TUTTO