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    Atp Montpellier: Sinner a caccia del primo titolo del 2023, in quota l’azzurro punta alla vittoria

    Jannik Sinner ITA, 2001.08.16 – Foto Getty Images

    Dopo l’eliminazione rimediata negli ottavi di finale degli Australian Open contro Stefanos Tsitsipas, Jannik Sinner torna in campo in Francia, nell’Atp di Montpellier, per andare a caccia del primo titolo del 2023. Come riferisce Agipronews, l’azzurro è il favorito del torneo secondo gli esperti, che vedono il successo finale del numero 17 del mondo in quota a 3,50, leggermente in vantaggio sul giovane danese, numero 9 ATP, Holger Rune, offerto a 4 volte la posta. Chiude il podio dei favoriti lo spagnolo Roberto Bautista-Agut, dato vincente a 7,50 mentre sale a 9 l’acuto del croato Borna Coric.
    Per quanto riguarda gli altri azzurri in gara tra i possibili outsider per la vittoria c’è il torinese Lorenzo Sonego, proposto a 25, mentre sale a 100 il primo storico trionfo del giovane Luca Nardi, arrivato al tabellone principale dopo esser partito dalle qualificazioni. Proprio Sonego sarà il primo italiano a scendere in campo nella sfida contro il padrone di casa Benjamin Bonzi: match sul filo dell’equilibrio con il torinese leggermente in svantaggio, a 1,92 contro l’1,88 del successo del transalpino, riporta Agipronews. In programma anche un altro duello Italia-Francia, con Nardi, offerto a 2,35, impegnato contro Arthur Rinderknech, favorito a 1,60. LEGGI TUTTO

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    Notizie dal Mondo: Ernests Gulbis dice addio alla Davis. Gilbert Klier squalificato per doping

    Ernests Gulbis nella foto

    Ernests Gulbis, il miglior tennista maschile della storia della Lettonia (che è stato nella top 10 mondiale), sembra essere alla fine della sua carriera. Il giocatore di 35 anni, che dall’inizio del 2022 è il presidente della federazione tennis lettone, ha detto addio questo fine settimana dalla squadra di Coppa Davis, sconfitta a casa dalla squadra israeliana per accedere al Gruppo Mondiale I della competizione.
    “Per ora la mia storia nella squadra è finita. Forse tra due anni, se non peserò sette chili di più, sarò ancora in grado di salire sul court e forse lo farò. Ma vedremo come andranno le cose”, ha scherzato il tennista baltico, che ha vinto l’ultimo suo incontro in singolare per una squadra che ha rappresentato per 15 anni.Gulbis parla anche del suo ruolo nella Federazione. “Non credo che sarò un presidente eterno, ma voglio lasciare il mio segno. Voglio dare alle nuove generazioni le condizioni che non ho avuto”, ha dichiarato in un paese che, come si sa, ha anche una campionessa di Grand Slam – Jelena Ostapenko.Gulbis, quasi fuori dalla top 300, è iscritto alle qualificazioni di alcuni tornei ATP durante il mese di febbraio.
    L’Agenzia Internazionale per l’Integrità del Tennis (ITIA) ha annunciato lunedì una sanzione di 12 mesi per il brasiliano Gilbert Klier Junior, 22 anni, a causa della presenza di SARM S-22 in un test antidoping effettuato nel mese di aprile dell’anno scorso in un torneo Challenger a Città del Messico.
    Klier Junior era stato già sospeso in modo provvisorio dal mese di giugno. La sostanza per cui Klier Junior è stato testato positivo è la stessa che ha portato alla sospensione di Beatriz Haddad Maia nel 2019. Il brasiliano, bronzo ai Giochi Olimpici Giovanili nel 2018, era vicino al top 350, la sua migliore posizione nella classifica in carriera, quando è stato punito in modo provvisorio. L’ITIA ha accettato la spiegazione che Klier Junior non ha assunto la sostanza in modo intenzionale. Tuttavia, a causa di altri casi simili di brasiliani e altri atleti, l’agenzia ha ritenuto che il giocatore avesse avuto una certa responsabilità nella contaminazione. Secondo un comunicato dell’ITIA, Klier Junior ha accettato la pena nel mese di dicembre del 2022. Pertanto, sarà sospeso fino all’8 giugno 2023. In questo periodo, non potrà partecipare o giocare in alcun torneo ufficiale di tennis. LEGGI TUTTO

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    Venus Williams ha 42 anni, è infortunata ma non rinuncia al ritorno in campo

    Venus Williams nella foto

    Venus Williams, 42 anni, sta affrontando un’altra lesione, ma l’amore per il tennis la mantiene forte e le dà la forza di continuare a lottare per una rapida guarigione.La tennista americana si è infortunata durante il WTA di Auckland, ha perso l’Australian Open e non ha ancora una data per il suo ritorno, come ha raccontato sul suo canale Youtube. Ha parlato del momento in cui si è infortunata, dicendo di essere uscita tristemente dal campo e di aver pensato all’Australian Open. Nonostante ciò, Venus guarda all’inizio del 2023 con un sorriso negli occhi e spera di tornare a giocare a tennis il prima possibile, anche se non sa esattamente quando.
    “L’inizio dell’anno è stato buono, sono riuscita a vincere un incontro, ero molto felice del mio livello fino a quando mi sono fatta male. So che le cose non vanno sempre bene, quindi il mio prossimo passo è sentirmi a mio agio con il mio corpo, ho avuto molte lesioni e so quanto tempo ci vuole per recuperare quella fiducia. Spero di tornare a giocare a tennis presto, non so esattamente quando, spero il prima possibile.” LEGGI TUTTO

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    Sospesi i tornei ad Antalya dopo il tragico terremoto in Turchia e Siria

    Sospesi i tornei ad Antalya dopo il tragico terremoto nel paese

    I due tornei ITF che si sarebbero dovuti svolgere questa settimana ad Antalya, in Turchia, sono stati sospesi oggi a seguito del terremoto che ha causato più di 2.300 vittime in Turchia e Siria e che ha avuto un’intensità di 7,7.
    Secondo quanto dichiarato dal presidente turco Recep Tayyip Erdogan, tutti gli eventi sportivi in Turchia sono stati cancellati fino a nuovo avviso, anche se, secondo quanto riferito dai tennisti ad Antalya, il terremoto non è stato avvertito con grande intensità vicino alla costa del Paese. I giocatori si sono accorti della situazione durante la notte e si sono svegliati spaventati, ma sono tutti al sicuro. LEGGI TUTTO

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    USA: audience tv crollata per le finali degli Australian Open 2023

    Djokovic, campione agli AO23

    La recente finale degli Australian Open 2023 negli USA ha riportato pessimi dati di audience televisiva. I dati del network ESPN sono stati riportati in un articolo dal media Sport Business Journal: la finale è stata seguita da una media di 439.000 spettatori, segnando così i dati peggiori per la finale maschile del torneo australiano negli ultimi dieci anni. Il calo registrato rispetto al 2022, quando Nadal rimontò Medvedev in una lottata finale in cinque set, è del 36% (689.000 furono allora gli spettatori).
    Non è andata meglio al sabato: la vittoria in tre set di Aryna Sabalenka su Elena Rybakina ha attirato 379.000 spettatori, in calo del 21% rispetto a quelli registrati per la vittoria di Ash Barty su Danielle Collins l’anno scorso (482.000). Su questo dato statunitense pesa certamente l’assenza di una tennista USA al match per il titolo, ma per quanto riguarda il maschile il calo è stato davvero importante.
    Secondo gli analisti, un peso notevole è lo scarso appeal di Djokovic sul pubblico statunitense, abbinato alla ormai diversificata offerta di contenuti sportivi in tv, con le app sempre più presenti rispetto ai network tradizionali. Dati che di certo non faranno piacere nemmeno all’ATP, che da tempo sta cercando una via per invertire un calo costante degli ascolti in TV per diversi tornei.
    Al contrario, la presenza del pubblico sugli spalti è in costante crescita. I due dati abbinati portano alla considerazione che lo zoccolo duro degli appassionati, molto cresciuto nell’epoca d’oro di Federer e Nadal, è sempre pronto ad investire sulla presenza fisica ad un torneo, mentre il prodotto tennis in tv in diversi tornei perde colpi, ma non in tutti gli eventi. LEGGI TUTTO

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    Kyrgios ammette di aver spintonato l’ex fidanzata, ma il giudice conferma la lieve entità dei fatti. Nessuna condanna

    Kyrgios esce dal tribunale (foto Getty Images)

    Dopo la conclusione del “caso Zverev”, anche Nick Kyrgios può tirare un sospiro di sollievo per una brutta faccenda domestica avvenuta due anni fa. Stamattina presso la corte di Canberra il giudice Beth Campbell ha proceduto ad archiviare la denuncia di violenza presentata dall’ex fidanzata dell’australiano, Chiara Passari, poiché il fatto commesso da Nick è stato di lieve entità e non ci sono reali rischi di reiterazione del reato.
    Kyrgios si è dichiarato colpevole di quanto a lui ascritto: nel gennaio del 2021 la coppia stava viaggiando a Canberra su di un taxi, quando è scoppiato un litigio piuttosto acceso. La ragazza decise di fermare l’auto, e quindi, Nick le intimò di smetterla e poi di scendere dall’auto. Nick l’ha spostata a un braccio di distanza dalla porta che nel frattempo era stata aperta per farla scendere, ma la Passari ha continuato a discutere animatamente. Al culmine del litigio, Nick le disse: “Sono serio. Sto per…” fino a spingere la Passari sulla spalla, facendola cadere. L’avvocato Michael Kukulies-Smith, che ha difeso Kyrgios nel procedimento, ha completato il racconto sottolineando che Nick avesse cercato di calmare gli animi e l’ira della ragazza senza mai metterle le mani addosso, e di aver anche chiamato un Uber durante il litigio per separarsi da lei senza altri problemi, fino allo scatto d’ira che ha portato alla spinta. Nessuna conseguenza per la caduta della Passari, solo una lieve escoriazione. Il giorno seguente Kyrgios si è riappacificato con lei, tanto che i due hanno ripreso la relazione fino al mese di dicembre. Quando la coppia si è definitivamente separata (senza mai aver avuto altri problemi del genere), Chiara ha presentato la denuncia raccontando i fatti accaduti 11 mesi prima.
    Queste le parole del giudice al momento della sentenza: “Ho trattato la causa come avrei fatto di fronte a qualsiasi altro ragazzo che si fosse trovato nella sua stessa situazione in questo tribunale. Lei è solo un giovane uomo che colpisce anche una palla da tennis particolarmente bene. (…) Kyrgios ha agito nella concitazione del momento, da giovane uomo che ha provato a uscire da una situazione di accresciuta intensità emotiva”.
    Dopo la conclusione della faccenda, Kyrgios ha scritto un breve commento sui social, prendendosi la colpa per quanto accaduto e ringraziando la corte per la sentenza a lui favorevole.
    “Rispetto il giudizio finale e ringrazio la corte per aver respinto le accuse senza condanna. Non ero in una buona posizione quando questo accadde e ho reagito a quella difficile situazione in un modo di cui mi pento profondamente. So di non esser stato bene e sono sinceramente dispiaciuto per il problema che ho causato” scrive Nick. “La salute mentale è qualcosa di tosto. La vita può sopraffarti. Ma ho trovato il modo di chiedere aiuto e di lavorare su me stesso per far sì che io possa sentirmi meglio e comportarmi meglio. Non riuscirò mai a ringraziare abbastanza Costeen, la mia famiglia e i miei amici per avermi sempre supportato in questo processo. Il mio piano ora è focalizzarmi sul recupero dall’infortunio e continuare il tutto nel miglior modo possibile”. LEGGI TUTTO

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    Francisco Cerundolo felice di essere riconosciuto da Djokovic e Nadal

    Francisco Cerundolo ARG, 1998.08.13

    Francisco Cerundolo, argentino di 24 anni, è attualmente al 31° posto del ranking ATP e sta mostrando un’evoluzione notevole del suo gioco. Adesso rappresenta il suo paese nella Davis Cup contro la Finlandia. Ha confessato che ancora lo stupisce il fatto che i grandi campioni come Nadal o Djokovic sappiano chi sia e lo salutino. Ha giocato contro Rafa a Wimbledon e da allora si salutano ogni volta che si incontrano e scambiano qualche parola.
    Cerundolo cercherà di aiutare l’Argentina a tornare alle Davis Cup Finals, sfidando la Finlandia in una partita che si giocherà ad Espoo, in Finlandia. LEGGI TUTTO

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    Svitolina: “Le Olimpiadi sono la più grande piattaforma per inclusione e diversità nello sport. Per questo, no ai russi ai giochi”

    Elina Svitolina (foto Getty Images)

    Mancano ancora molti mesi alle Olimpiadi estive di Parigi 2024, ma il clima intorno al massimo evento sportivo è già assai caldo per la questione della partecipazione degli atleti russi e bielorussi. Dopo la recente apertura del Presidente del CIO Bach sulla possibile presenza degli atleti dei due paesi che hanno aggredito l’Ucraina sotto bandiera neutrale (e non alle squadre), iniziano a sollevarsi diversi pareri contrari. Nel mondo del tennis spicca l’immediata reazione di Elina Svitolina, ex n.3 al mondo, oggi ai box dopo esser diventata madre lo scorso autunno. Così scrive Svitolina sui propri social.
    “Le Olimpiadi sono il sogno più grande e il massimo privilegio per gli atleti. Sono la più grande piattaforma per l’inclusione e la diversità nello sport, catturando l’attenzione del mondo”.
    “Con questo ben in mente dobbiamo insistere nel sostenere l’esclusione degli atleti russi e bielorussi, inviando un messaggio forte in tutto il mondo, che siamo uniti nelle sanzioni imposte contro Russia e Bielorussia e che ci sono conseguenze per gli atti atroci dei loro governi; le loro vite non possono continuare normalmente e il mondo, né il popolo russo o bielorusso, possono ignorare le atrocità che stanno commettendo in Ucraina”.
    Svitolina, vincitrice della medaglia di bronzo nel singolare femminile ai Giochi di Tokyo, cita la morte di un giovane atleta ucraino come segno evidente delle atrocità della guerra: “Volodymyr Androshchuk, una delle stelle nascenti dell’atletica leggera ucraina, è stato purtroppo ucciso in azione. Non realizzerà mai il suo potenziale o i suoi sogni ai giochi, quindi perché gli atleti russi e bielorussi dovrebbero avere la loro possibilità quando i loro governi derubano persone e atleti innocenti della loro possibilità?!!”

    ✊🏼🇺🇦 @Olympics @iocmedia #RoadToParis2024 pic.twitter.com/4jQbvVQHzn
    — Elina Monfils (@ElinaSvitolina) February 1, 2023

    Proprio oggi dovrebbe svolgersi un incontro per stabilire il boicottaggio dell’Ucraina ai giochi di Parigi a meno che non venga garantita l’esclusione totale di russi e bielorussi dai giochi. Una posizione che potrebbe avviare una reazione a catena: infatti anche i paesi baltici sembrano intenzionati a seguire la decisione di Kiev. E questo potrebbe essere solo l’inizio. LEGGI TUTTO