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    Feliciano Lopez rientra: “Se avrò wild card al Queen’s, sarà il mio ultimo torneo. Come è cambiato il tennis? Tantissimi soldi…”

    Feliciano con Tsitsipas ad Acapulco 2022

    Feliciano Lopez si appresta al suo ultimo “giro di Tango”. Il 41enne mancino di Toledo, da anni anche direttore del torneo Masters 1000 di Madrid, disputerà questa primavera alcuni tornei, prima di appendere la racchetta al chiodo e dedicarsi interamente al lato manageriale dello sport che l’ha accompagnato per tutta la vita. Con una wild card parteciperà al 500 di Acapulco, poi con altri inviti disputerà i tornei di Barcellona e Maiorca. Invece ha scartato l’idea di partecipare al “suo” torneo di Madrid. L’idea sarebbe quella di ritirarsi sull’erba di Queen’s, torneo a lui estremamente caro, dove ha giocato probabilmente il miglior tennis in carriera nonostante l’età avanzata e vinto i suoi ultimi due trofei (2017 e 2019). Ne ha parlato al quotidiano Marca, insieme ad altre considerazioni sul tennis in generale, a suo avviso cambiato terribilmente soprattutto per i tanti soldi in palio.
    “È confermata la mia presenza ad Acapulco, Barcellona e Maiorca. Ho chiesto qualche altra wild card, come al Queens. Se me lo danno a Londra, il mio ultimo torneo sarà lì. Questa è l’idea che ho in testa” afferma lo spagnolo.
    “Alla fine ho scartato l’ipotesi di giocare a Madrid. Dovrei chiedere l’invito e alla fine non so se ne vale la pena. È un anno molto importante per il torneo con il cambio di tabellone, con tutte le cose che dobbiamo fare nella Caja Mágica. Poter lavorare al meglio senza altre distrazioni ha pesato di più che avere un bel saluto dal pubblico, di cui non ho bisogno e non ne ho neanche tanta voglia. La cosa più coerente è lavorare per il torneo con il cambio di format. Ci sono molte sfide da affrontare”.
    “Mi è sempre stato chiaro che volevo ritirarmi da giocatore, con qualche altro torneo di buon livello”, continua Feliciano. “L’anno scorso ho capito che era giunto il momento e ho preso la decisione. E volevo farlo così finché andava bene. Ecco perché sono andato a Maiorca per prepararmi per alcuni giorni. L’anno scorso ho giocato a malapena dopo Wimbledon, non mi stavo preparando ed è per questo che alla fine mi sono infortunato due volte, infortuni tipici dell’inattività. Non avevo mai avuto problemi muscolari nella mia lunga carriera. La gente si sta comportando molto bene con me, sono grato che mi stiano invitando a partecipare ai tornei”.
    Lo scorso anno “Feli” vinse in doppio proprio ad Acapulco in coppia con Tsitsipas: “Ho conosciuto un milione di giocatori nel circuito ma con Stefanos abbiamo legato subito. È un ragazzo timido, parlo con suo padre, conosco Patricio, il suo agente, da tanti anni. Ci siamo incontrati per giocare un doppio e il rapporto è nato così, a poco a poco. Ci siamo divertiti. Oltre ad Acapulco, potremmo giocare a Barcellona e qualche altro torneo per finire il ciclo”.
    Chiedono se si vede in futuro nel box del greco: “A breve o medio termine, non so se mi vedo davvero come l’allenatore di qualcuno. Non è qualcosa che sto considerando in questo momento. Se si presenta l’opportunità di allenare, la valuterei seriamente perché amo il tennis. Ed essere in grado di fornire a qualsiasi giocatore il mio aiuto e la mia esperienza, sarebbe fantastico, è una idea che non scarto affatto”.
    Feliciano Lopez molto probabilmente resterà nella storia del gioco per l’incredibile record di partecipazioni consecutive ai tornei dello Slam: 79! Un numero pazzesco, che lui stesso considera quasi impossibile da battere: “È evidente che il mio record è difficile o quasi impossibile da battere. Sono passati 20 anni senza mai saltarne uno. Sono stato continuo e un po’ fortunato. Ci sono altri record pazzeschi nella mia epoca, come gli Slam dei grandi Roger, Rafa e Novak, non è tanto i 20 o 22 Slam ma tutto quello che hanno dovuto fare e dare per arrivarci. È qualcosa di incredibile”.
    Dall’alto della sua esperienza, Lopez ha attraversato più generazioni e cambiamenti. A suo dire il tennis è cambiato tantissimo, soprattutto per la montagna di soldi che oggi guadagnano i migliori. Leggendo tra le righe delle sue parole, si intuisce che forse a suo dire i soldi sono quasi “troppi”: “Il tennis è cambiato molto negli ultimi 15-20 anni. Ci sono molti più soldi, davvero tanti di più. E nei tornei dello Slam sono più che raddoppiati. I giocatori non hanno bisogno di giocare tanti tornei per guadagnare quello a cui erano abituati prima. Ricordo Federer che giocava in una finale dell’Australian Open e il venerdì successivo giocava a Bucarest sulla terra battuta. E Rafa ha vinto gli US Open e poi si è recato a Cordoba per giocare a 40 gradi. Questi sono esempi che mi sono appena venuti in mente, ma potrei metterne un milione. Erano già i migliori della storia, ma erano disposti a fare cose che forse i tennisti di oggi non fanno. Comunque per me non esiste competizione più bella della Coppa Davis”.
    Proprio sulla Davis ecco l’ultima risposta di Lopez, molto triste per come sia finita la rivoluzione cercata con Kosmos. “Beh, la questione Davis mi ha reso triste, davvero. Mi è dispiaciuto per la competizione. Sono stato un giocatore di Coppa Davis in diversi formati. Ho sostenuto molto il progetto Kosmos inizialmente, è stata l’azienda che ha avuto il coraggio di scommettere su un cambio di format. Le cose non sono andate bene e per vari motivi gli obiettivi non sono stati raggiunti. Questo non è il momento di cercare qualcuno da incolpare, ma di pensare a cosa succederà d’ora in poi con il torneo. L’International Tennis Federation ha un ruolo perché ha venduto una competizione secolare e ora il tutto torna nelle sue mani un po’ screditata e svalutata. L’importante è che la Coppa Davis abbia ancora una volta l’impatto che ha avuto in passato. È la storia del gioco, spero possa riguadagnare prestigio ma serve molta attenzione per il suo rilancio”.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Il ’Sardegna Open’, Challenger 175, è in programma dal 1 al 7 maggio

    Il ’Sardegna Open’, Challenger 175, è in programma dal 1 al 7 maggio

    Sarà lo splendido scenario del Tennis Club Cagliari a inaugurare la stagione dei grandi eventi tennistici previsti su suolo italiano nel 2023. Dal 1 al 7 maggio sui campi di Monte Urpinu è in programma, infatti, il “Sardegna Open”, evento premium della neonata categoria Challenger 175.Appena concluso il loro impegno nel Masters 1000 di Madrid, e sulla strada che li porterà al Foro Italico, i big del tennis faranno tappa in Sardegna per l’atteso primo evento premium del rinnovato calendario Challenger.Una occasione d’oro per gli atleti di sfidarsi su campi che hanno incorniciato momenti indelebili del tennis italiano e una possibilità in più per gli appassionati di ammirare i big del presente e di vedere all’opera per la prima volta i migliori prospetti del tennis futuro.
    CAGLIARI E IL TENNIS, BINOMIO RICCO DI SUCCESSI La celebre partita tra Paolo Canè e Mats Wilander, il trionfo delle ragazze azzurre nella finale di Fed Cup 2013, la doppietta azzurra nell’Atp 250 del 2021. Basterebbero solo queste tre immagini per raccontare il rapporto speciale che lega il Tennis Club Cagliari al grande tennis; pagine speciali del libro di storia di questo sport e una tradizione fortunata per i colori azzurri.In oltre mezzo secolo di attività i campi di Monte Urpinu hanno ospitato sei sfide dell’Italia in Coppa Davis e la finale di Fed Cup 2013, vinta dal dream team Vinci-Pennetta-Schiavone-Errani-Knapp contro la Russia.Inoltre nel 2021 il club ha ospitato un torneo Atp 250 concluso con un trionfo tutto azzurro: Lorenzo Sonego in singolare e Sonego/Vavassori in doppio. Fondato nel 1954, il club è inserito nello splendido parco di Monte Urpinu dal 1965. E’ dotato di 13 campi da tennis: dieci in terra battuta (di cui uno coperto), due in cemento e uno in erba sintetica. Ci sono anche tre campi da padel, sport che ha contribuito a consolidare la popolaritàdel Tennis Club Cagliari, prima sede italiana di eventi internazionali di alto livello.
    IL ‘GIRO’ DELLA PASSIONE A Cagliari avrà inizio un giro d’Italia ricco di tradizione e suggestioni; un vero e proprio ‘Giro della passione’ che ci accompagnerà attraverso le stagioni fino al mese di novembre. Concluso il ‘Super Challenger’ di Cagliari i campioni si sposteranno, infatti, sui campi in terra battuta del Foro Italico di Roma per dare inizio alla nuova era degli Internazionali BNL d’Italia, la prima edizione spalmata su due settimane e con tabelloni a 96 giocatori. Nel corso della seconda settimana del torneo romano il ‘Giro della passione’ farà tappa a Torino, per il Challenger 175 “Piemonte Open Intesa San Paolo”, e a Firenze, per unnuovo appuntamento del circuito Wta 125. In estate è in calendario il tradizionale appuntamento Wta di Palermo mentre a settembre, per il secondo anno consecutivo, Bologna abbraccerà la nazionale italiana di Coppa Davis.
    Dal 12 al 19 novembre al Pala Alpitour di Torino è in programma il gran finale con la terza edizione italiana delle Nitto Atp Finals. Oltre a valorizzare e arricchire i territori che li ospitano, questi eventi raccontano la straordinaria crescita del tennis italiano, cui da un paio di anni si è aggiunta la dirompente spinta del Padel;una crescita esponenziale che nei numeri fa della FITP una Federazione che, per praticanti, tesserati e fatturato, sfiora oramai i numeri della Federazione Italiana Giuoco Calcio.
    COSA SONO I ‘SUPER CHALLENGER’ Lo scorso settembre l’Atp ha presentato la riforma radicale del circuito Challenger per la stagione 2023. La riforma prevede un aumento record degli eventi e del montepremi, la semplificazione delle categorie e l’ottimizzazione del calendario. Questi i principali cambiamenti: le categorie sono state ridotte da sei a quattro (Challenger 50, Challenger 75, Challenger 100 e Challenger 125) e a questi sono stati aggiunti tre eventi ‘premium’ (Challenger 175). Saranno 195 dunque i tornei del Challenger Tour 2023 (contro i 182 del 2022) per un ammontare complessivo di 21,1 milioni di dollari di montepremi (contro i 13,2 milioni di dollari del 2022, pari al +60%).
    LE DICHIARAZIONIAngelo Binaghi (Presidente della Federazione Italiana Tennis e Padel) “Si apre un’altra stagione di grandi eventi del tennis italiano, che ci accompagnerà tutto l’anno, attraverso un’edizione mai vista degli Internazionali d’Italia, fino al gran finale di Torino. Gli eventi, sempre maggiori e sempre più importanti, sono il termometro della nostra crescita, costante da anni, cui ora si aggiunge la spinta fortissima del padel. Gli eventi che organizziamo valorizzano e arricchiscono i territori che li ospitano, e contribuiscono a far crescere il nostro movimento. Cagliari è ormai a pieno titolo una delle case del tennis italiano, l’organizzazione diquesto nuovo Super Challenger lo conferma”.
    Paolo Truzzu (Sindaco di Cagliari): “A Monte Urpinu, sede del Tennis Club Cagliari, si sono giocate partite rimaste impresse nella memoria degli appassionati italiani; entusiasmanti sfide di Coppa Davis e tornei che hanno visto la partecipazione delle migliori promesse del tennis azzurro. Per questo motivo ci tengo a ringraziare di cuore il Presidente Angelo Binaghi e la FITP per aver voluto fortemente Cagliari quale sede del “Sardegna Open”. Il torneo inoltre avrà inizio il primo maggio, un giorno speciale per tutti noi per la tradizionale festa di Sant’Efisio. Auspico dunque una grande festa di sport, con la convinzione che Cagliari saprà confermarsi una delle città maggiormente attrattive per il tennis italiano e internazionale”.
    Giovanni Chessa (Assessore Turismo, Artigianato e Commercio – Regione Sardegna): “La Sardegna è lieta di ospitare il “Sardegna Open”, Challenger 175 che dal 1 al 7 maggio vedrà impegnati presso gli impianti del Tennis Club Cagliari diversi protagonisti del circuito ATP. L’evento, che si preannuncia un’importante tappa di avvicinamento agli Internazionali d’Italia che scatteranno a seguire, farà di Cagliari e della Sardegna la capitale mondiale del tennis per un’intera settimana.Eventi di tale portata, in grado di catalizzare l’attenzione di una vasta platea di appassionati da ogni angolo del mondo, creano un considerevole indotto e rappresentano un veicolo di promozione straordinaria, dando un segno tangibile di quanto questo Assessorato creda nella diversificazione e destagionalizzazione dell’offerta turistica quali strumenti di crescita e di rilancio”.
    Renato Salvatore Arba (Presidente Tennis Club Cagliari): “Siamo particolarmente onorati di poter ospitare sui nostri campi un torneo così prestigioso che non mancherà di apportare ulteriore lustro al nostro circolo. Sono davvero orgoglioso, inoltre, di avere l’opportunità di iniziare la mia presidenza con questo grande eventointernazionale”.
    Paolo Lorenzi (Direttore del Torneo): “Della Sardegna ho un ricordo speciale; era il 2004 e giocai a Olbia uno dei primi tornei challenger della mia carriera. Per questo motivo questa regione ha sempre avuto un posto speciale nel mio cuore. Sono dispiaciuto di non aver mai avuto la possibilità di giocare match ufficiali sui campi del Tc Cagliari ma la possibilità di fare il direttore di un evento così prestigioso, in un contesto suggestivo come quello del club di Monte Urpinu, mi rende felice e orgoglioso. Gli appassionati di Cagliari sono molto competenti e per loro questo Challenger 175 rappresenta un’altra occasione speciale per poter ammirare da vicino i migliori tennisti italiani e i big del tennis mondiale che la settimana successiva saranno poi impegnati sui campi del Foro Italico”.
    BIGLIETTERIA E PROGRAMMAZIONE TV Tutti i match del “Sardegna Open” saranno trasmessi in diretta sul canale della Federazione Italiana Tennis e Padel SuperTennis Tv e sulla piattaforma digitale SuperTenniX.E’ possibile acquistare i biglietti per assistere alla kermesse sarda su TicketOne. Questo il link per entrare direttamente nella sezione della biglietteria https://www.ticketone.it/artist/sardegna-open/?affiliate=LLG Per i tesserati della Federazione Italiana Tennis e Padel è previsto uno sconto del 20% sull’acquisto del singolo biglietto. LEGGI TUTTO

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    Un giovane tennista della Giordania che si allena presso l’Accademia Nadal sta scrivendo la storia tennistica del paese

    Abedallah Shelbayh nella foto

    Abedallah Shelbayh, diciannovenne giordano classificato al 399º posto nel ranking mondiale, è stato il finalista al torneo challenger di Manama, in Bahrain, perdendo la finale contro l’australiano Thanasi Kokinakis per 6-1 6-4. Tuttavia, il giovane tennista ha fatto la storia del suo paese diventando il primo giordano a raggiungere la finale di un torneo challenger.
    Un dettaglio interessante è che Shelbayh è stato formato presso la Rafa Nadal Academy, l’accademia di tennis fondata dal campione spagnolo Rafael Nadal. La prossima settimana, il giovane riceverà una wild card per partecipare all’ATP 250 di Doha, in Qatar, e farà il suo debutto nei tornei ATP. Il suo primo incontro sarà contro il sudcoreano Soonwoo Kwon, martedì.
    ATP Manama Abedallah Shelbayh14 Thanasi Kokkinakis [8]66 Vincitore: Kokkinakis ServizioSvolgimentoSet 2T. Kokkinakis 15-0 30-0 40-0 ace4-5 → 4-6A. Shelbayh 0-15 0-30 15-30 15-404-4 → 4-5T. Kokkinakis 15-0 ace 30-0 30-15 40-154-3 → 4-4A. Shelbayh 0-15 15-15 30-15 ace 30-30 40-303-3 → 4-3T. Kokkinakis 15-0 30-0 40-0 ace3-2 → 3-3A. Shelbayh 15-0 15-15 30-15 40-152-2 → 3-2T. Kokkinakis 15-0 30-0 30-15 30-30 40-302-1 → 2-2A. Shelbayh 0-15 0-30 15-30 15-40 30-40 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-401-1 → 2-1T. Kokkinakis 15-0 30-0 40-0 ace ace1-0 → 1-1A. Shelbayh 0-15 15-15 15-30 30-30 40-300-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1T. Kokkinakis 0-15 0-30 15-30 ace 30-30 40-30 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 ace A-401-5 → 1-6A. Shelbayh 15-0 30-0 30-15 30-30 30-40 df1-4 → 1-5T. Kokkinakis 15-0 30-0 ace 40-01-3 → 1-4A. Shelbayh 0-15 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 40-A1-2 → 1-3T. Kokkinakis 0-15 0-30 15-30 30-30 40-30 40-40 A-40 ace1-1 → 1-2A. Shelbayh 0-15 15-15 30-15 40-150-1 → 1-1T. Kokkinakis 15-0 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 ace 40-A 40-40 A-40 40-40 A-40 ace0-0 → 0-1 LEGGI TUTTO

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    Lacoste difende Djokovic dalle critiche dell’ex direttore di Nike: “Siamo orgogliosi di lui”

    Novak Djokovic, con Lacoste dal 2017

    Le parole dell’ex CEO di Nike L, diffuse in un libro di recente pubblicazione e riproposte in un’intervista alla CNN, non hanno toccato solo il cuore degli appassionati ma anche provocato una risposta secca da parte di una grande azienda concorrente, Lacoste.
    Nell’intervista l’ex manager del colosso dello sportwear americano aveva parlato del grande rapporto avuto con Roger Federer e di quello che a suo dire fu un delitto, lasciarlo andare via dal suo marchio storico nel 2018 (quando il direttore era passato ad un business personale, lasciando l’impresa con lo swoosh). Nel corso dell’intervista, Nakajima aveva criticato Novak Djokovic, affermando: “Potrebbe benissimo essere il tennista di maggior successo di sempre. Ma c’è sempre una nuvola oscura intorno a lui. È come se la portasse su di sé. Colpisce la guardalinee agli US Open (nel 2020) e viene squalificato? Succede, immagino. Ma perché succede sempre a Novak? O tutta la polemica sulla vaccinazione contro il Covid-19? Ora, come marchio: voglio essere dietro a qualcuno che ha sempre polemiche attorno a sé? O voglio andare con un atleta con un’immagine perfettamente pulita?”
    Al momento non è arrivata alcuna risposta da parte di Novak o del suo entourage, ma quest’affermazione non è piaciuta affatto a Lacoste, brand che da alcuni anni ha sotto contratto il n.1 del mondo. Infatti Thierry Guibert, CEO dello storico brand del coccodrillo, è sceso in campo personalmente per difendere il proprio testimonial di punta, scrivendo su Twitter: “Lacoste è orgogliosa di avere Nole e non sceglierebbe mai Nadal (con tutto il rispetto per lui). Grazie @NDjokofan per la traduzione in inglese”.

    Lacoste is so proud to have Nole and would never choose Nadal (with all due respect to him)Thanks @NDjokofan for the English translation 😂😘
    — guibert thierry (@tguibert) February 16, 2023
    Poche settimane fa, l’azienda aveva inoltre scritto: “L’eccezionale atleta e numero 1 del mondo del tennis maschile condivide valori comuni con il coccodrillo francese: audacia, impegno ed eleganza”. Il marchio francese dopo la splendida vittoria a Melbourne di Novak ha lanciato una serie limitatissima di giacche con il n.22 impresso, come il record di Slam vinti dal suo testimonial.
    Nella querelle si è era inserito anche il noto coach francese Patrick Mouratoglou, che dopo aver letto le parole di Nakajima aveva scritto sui social: “Per rispondere a Nakashima su Nike e Novak: Che siamo d’accordo o meno, che ci piaccia o meno Novak, personalmente preferisco un vero essere umano con le sue qualità, le sue convinzioni e le sue fissazioni piuttosto che un’immagine perfetta e falsa della perfezione. Santificare la perfezione è negare la nostra condizione di esseri umani”. Anche queste parole avevano scatenato decine di reazioni, tra chi difende a spada tratta le opinioni del serbo e che continua a stigmatizzarne certi comportamenti.
    Vedremo se questa polemica continuerà o meno, una cosa è certa: Novak Djokovic resterà sempre un personaggio divisivo. LEGGI TUTTO

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    Nadal rinuncia alla ricca esibizione a Las Vegas contro Alcaraz

    Il momento dell’infortunio di Nadal a Melbourne

    Dopo il forfait ai tornei di Doha e Dubai, Rafa Nadal ha confermato che non prenderà parte nemmeno alla ricca esibizione programmata per il prossimo 5 marzo a Las Vegas, dove avrebbe dovuto affrontare Carlos Alcaraz nell’arena del MGM Grand Garden, teatro di alcuni dei più grandi match di pugilato e concerti. Lo spagnolo è ancora alle prese con la riabilitazione dall’infortunio patito alla gamba sinistra all’Australian Open, dove  da campione in carica perse al secondo turno contro l’americano Mackenzie McDonald.
    “Purtroppo, il tempo della mia guarigione mi rende impossibile essere pronto per giocare. Sono sicuro che troveremo un’altra data per celebrare questo evento e divertirci”, ha annunciato Nadal in una nota. L’organizzazione dell’evento è corsa ai ripari, invitando i due migliori tennisti statunitensi del momento, Frances Tiafoe e Taylor Fritz, che si sfideranno tra loro e il vincente quindi affronterà Alcaraz.

    🎾 Big News! 🎾Taylor Fritz and Frances Tiafoe are joining MGM Rewards The Slam! On March 5th at the MGM Grand Garden Arena, @Taylor_Fritz97 will face @FTiafoe with the winner going toe-to-toe against World No.1 @carlosalcaraz.
    Learn more at https://t.co/nvagAAhIhl pic.twitter.com/p9RxV8jnvf
    — MGM Grand Hotel (@MGMGrand) February 17, 2023 LEGGI TUTTO

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    Wilson lancia la quattordicesima versione dell’iconica racchetta Pro Staff

    Wilson lancia la quattordicesima versione dell’iconica racchetta Pro Staff

    Wilson Sporting Goods Co., azienda leader nel settore degli sport con racchetta, ha lanciato Pro Staff v14, la racchetta che ha fatto la storia del marchio. La nuova versione offre ancora più precisione, senza tradire il DNA della Pro Staff quando si colpisce la palla.La nuova Pro Staff v14 si caratterizza per l’innovativo Paradigm Bending, che fa sì che la racchetta si pieghi in modo da offrire precisione e sensibilità superiori grazie al posizionamento strategico della fibra di carbonio nel telaio. Quest’anno è disponibile anche il modello Pro Staff X, una racchetta con una testa più grande, uno sweet spot più ampio e una migliore giocabilità per chi desidera le sensazioni Pro Staff, ma con una racchetta più tollerante.
    Tutti i modelli della versione 14 presentano un design rinnovato, che abbandona il caratteristico colore nero delle ultime versioni per un innovativo ed elegantissimo bronzo metallizzato. “Il nuovo design della Pro Staff è bellissimo e mi dà la fiducia necessaria per entrare in campo e giocare il mio tennis migliore”, afferma Ons Jabeur, attuale numero 3 nella WTA e membro del comitato consultivo di Wilson.
    “La serie Pro Staff è legata a tanti momenti incredibili del tennis e ci aspettiamo che la nuova v14 continui questa eredità”, ha dichiarato Jason Collins, General Manager di Wilson Racquet Sports. “Mentre i migliori giocatori del mondo continueranno ad evolvere i loro giochi con la tradizionale Pro Staff 97″, siamo incredibilmente entusiasti di portare sul mercato la nuova Pro Staff X, che presenta la stessa precisione classica, ma fornisce un po’ più di aiuto grazie a una dimensione della testa più grande”.
    Dal 1983 la Pro Staff è la racchetta scelta da leggende del tennis del calibro di Chris Evert, Stefan Edberg, Jim Courier, Steffi Graf, Pete Sampras, Juan Martin del Potro e Roger Federer, diventando così la racchetta vincitrice del maggior numero di Grand Slam, per un totale di 117. Attualmente è la racchetta scelta, tra gli altri, da Ons Jabeur (n. 3 WTA), Roberto Bautista (n. 26 ATP) o Grigor Dimitrov (n. 29 ATP).
    La racchetta Pro Staff v14 è disponibile su Wilson.com e nei negozi specializzati.
    Nota: i giocatori professionisti spesso utilizzano racchette personalizzate. Le specifiche dei modelli consumer delle stesse racchette possono variare rispetto ai modelli utilizzati dai professionisti negli incontri. LEGGI TUTTO

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    Pietrangeli: “Musetti gioca il tennis più bello. Sinner è il miglior italiano al momento. Berrettini? Troppe pubblicità”

    Nicola Pietrangeli, classe ’33

    Nicola Pietrangeli ieri a Roma ha ricevuto il premio alla carriera dalla stampa estera. “Questo premio inaspettato mi rende molto felice perché non si tratta solo di campanilismo ma è il riconoscimento di chi lavora e si interfaccia con l’estero” afferma Pietrangeli. “Ho parlato anche con chi lo ha vinto prima e sono molto contento di aggiungermi a questo club di persone scelte dalle testate di tutto il mondo”.
    Al termine della cerimonia, l’89enne ex campione azzurro ha rilasciato ai cronisti presenti alcune considerazioni sui migliori tennisti italiani del momento. Parole secche, che di sicuro faranno discutere gli appassionati. Il due volte campione a Roland Garros non ha nascosto la propria ammirazione per il bel gioco di Musetti, per la forza di Sinner, e ha un po’ tirato le orecchie a Berrettini.
    “Se c’è un nuovo Nicola Pietrangeli? Sinner è il miglior tennista italiano al momento. Lui “canta” in un modo, io cantavo in un altro. Rispetto a me lui ha un vantaggio: è tedesco” afferma Pietrangeli. “Quello che attualmente gioca meglio in Italia è Lorenzo Musetti, ma Sinner non si fermerà certo qui. Se vincerà uno Slam? Se lo sapessi andrei a scommetterci sopra… Anche se non sta simpatico a tutti, il migliore è Novak Djokovic. Nadal mi sembra un po’ logoro”.
    “È cambiato il mondo ed è cambiato anche il tennis. È un altro gioco, che a me pare più brutto. Un tempo, se eri un talento stava a te diventare un atleta, oggi se non sei un atleta non entri neanche in campo”.
    “Mi sembra che Matteo si stia dedicando più alla pubblicità che al tennis… Non vorrei che facesse la fine di Volandri, che dopo aver battuto Federer a Roma non vinse più una partita. Berrettini è un bravo ragazzo, ma è un po’ come era Panatta: fantastico dalla vita in su, ma le gambe…” LEGGI TUTTO

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    Stefano Battaglino sospeso

    Stefano Battaglino ITA, 1998.06.17 (n.792 ATP)

    Il tennista italiano Stefano Battaglino, ventiquattrenne, è stato provvisoriamente sospeso dall’ITIA, l’International Tennis Integrity Agency, dopo aver ricevuto una notifica di pre-accusa per la presenza di una sostanza proibita nel suo campione di urine. La sostanza in questione è il Clostebol, un agente anabolizzante che è vietato dall’ATP.
    Secondo il comunicato dell’ITIA, il giocatore è stato sospeso ai sensi dell’articolo 7.12.1 del Programma Antidoping, che prevede la sospensione automatica di un giocatore quando viene trovata una sostanza che non è una “sostanza specificata”. In questo caso, il Clostebol è una sostanza proibita non specificata, il che significa che non c’erano eccezioni per il suo uso, senza neanche una valida esenzione per motivi terapeutici.
    Battaglino ha subito la sospensione provvisoria in attesa di ulteriori indagini. L’ITIA ha confermato che il giocatore ha richiesto l’analisi del campione B, che ha confermato i risultati del campione A. La sospensione provvisoria di Battaglino rimarrà in vigore fino a quando non verrà emessa una decisione finale. LEGGI TUTTO