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    Novak Djokovic costretto a rinunciare al torneo di Miami: James Blake “Abbiamo fatto tutto il possibile. Abbiamo persino tentato di parlare con il governo”

    Novak Djokovic classe 1987, n.1 del mondo – Foto Getty Images

    Si è verificato lo scenario più probabile, e Novak Djokovic ha infatti deciso di non partecipare all’ATP 1000 di Miami, in quanto non è autorizzato ad entrare negli Stati Uniti a causa della mancata vaccinazione contro il Covid-19.
    Malgrado le pressioni per permettere la partecipazione del tennista serbo al torneo, il governo americano non ha cambiato posizione, sebbene gli organizzatori della competizione avessero fatto il possibile per includere il numero uno del ranking mondiale.James Blake, direttore del Miami Open, ha condiviso i dettagli dei colloqui con il governo: “Siamo uno dei migliori tornei al mondo e desideriamo avere i migliori giocatori in campo. Abbiamo fatto tutto il possibile. Abbiamo persino tentato di parlare con il governo, ma non c’è stato niente da fare. È accaduto lo stesso con Indian Wells, dove hanno cercato di ottenere un’eccezione per Djokovic, ma non è stato possibile”, ha riferito a Tennis Channel.
    Con il ritiro confermato, Djokovic ritornerà in campo all’ATP 1000 di Monte Carlo, che inizierà il 9 aprile, LEGGI TUTTO

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    Ritorno in campo di Elina Svitolina: Dalla Maternità al WTA 500 di Charleston per Sostenere l’Ucraina

    Elina Svitolina nella foto – Foto Getty Images

    Recupero straordinario per Elina Svitolina, che dopo aver dato alla luce nell’ottobre 2022 un bambino, ha programmato il suo ritorno alle competizioni dove parteciperà al WTA 500 di Charleston, in programma dal 3 al 9 aprile. A soli sei mesi dall’essere diventata madre, la tennista ucraina di 28 anni è determinata a tornare in campo e a ottenere successi, mettendo contemporaneamente in evidenza le sfide che affronta il popolo ucraino.
    Svitolina si unirà a un evento che vedrà la partecipazione di tenniste di alto livello come Sabalenka e Pegula. Inoltre, gli organizzatori hanno concluso un accordo con la tennista ucraina per organizzare un torneo benefico, i cui proventi saranno destinati alla sua Fondazione, impegnata nel sostenere le persone più colpite dalla guerra nel suo paese. LEGGI TUTTO

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    A Indian Wells è sfida Sinner-Alcaraz, in quota serve un’impresa all’azzurro per volare in finale

    Jannik Sinner ITA, 2001.08.16 – Foto Getty Images

    Jannik Sinner ha superato l’ostacolo Taylor Fritz ai quarti di finale del torneo di Indian Wells: una vittoria di carattere, arrivata al terzo set, contro il numero 5 del ranking ATP nonché campione in carica del torneo. Ora, in semifinale, il livello di difficoltà si alza ancora di più, visto che l’altoatesino se la vedrà con Carlos Alcaraz, il quale ha battuto in due set Felix Auger-Aliassime.
    Alcaraz e Sinner si sono affrontati quattro volte, di cui ben tre nel solo 2022 (tra cui in finale a Umago, dove vinse l’azzurro), e lo score dice perfetta parità, 2-2. Ma per quanto riguarda la semifinale del torneo americano, è lo spagnolo, numero 2 al mondo, a partire davanti con gli esperti che quotano la vittoria di Alcaraz a 1,48, mentre il successo di Sinner paga 2,55 volte la posta. Sulla stessa linea altre proposte, rispettivamente a 1,47 e 2,50. Quote simili anche per quanto riguarda il risultato esatto: il 2-0 a favore di Alcaraz è il risultato più probabile, compreso tra 2,19 e 2,20 mentre lo 0-2 è, rispettivamente, a 4,20 e 4,25.
    Quote e scontri diretti delle SemifinaliSF Alcaraz (1) – Sinner (11) 3-2 1.54 2.53SF Medvedev (5) – Tiafoe (14) 4-1 1.26 3.98
    SF Sakkari (7) – Sabalenka (2) 3-4 3.26 1.35SF Swiatek (1) – Rybakina (10) 1-2 1.24 4.10 LEGGI TUTTO

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    Thomas Fabbiano annuncia il ritiro: “Ho deciso che è arrivato il momento di iniziare un nuovo capitolo della mia carriera”

    Thomas Fabbiano ITA, 1989.05.26

    Thomas Fabbiano annuncia il suo ritiro dal tennis professionistico tramite i social. L’italiano, vincitore di 6 tornei Challenger in singolare e del Roland Garros junior in doppio nel 2007, decide di appendere la racchetta al chiodo all’età di 33 anni. “Ho deciso che è arrivato il momento di iniziare un nuovo capitolo della mia carriera, di voltare pagina e scoprire cosa la vita mi riserverà. È stata una decisione difficile da prendere. È stato un viaggio affascinante, pieno di grandi momenti”, scrive Fabbiano.
    Il tennista italiano ha raggiunto il suo miglior ranking nel 2017, posizionandosi al numero 70 al mondo. Ha anche vinto alcuni match memorabili, tra cui contro Stefanos Tsitsipas a Wimbledon e Dominic Thiem agli US Open.Nei tornei dello Slam ha conquistato per due volte il terzo turno a Wimbledon, una volta agli Us Open e all’Australian Open.Fabbiano lascia il tennis professionistico. Adesso, si prepara ad affrontare una nuova sfida nella sua vita, pronta ad affrontare tutto ciò che il futuro ha in serbo per lui. Gli auguriamo il meglio in questo nuovo capitolo della sua vita. LEGGI TUTTO

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    Archeo Tennis: 16 marzo 2007, Roland Garros annuncia l’uguglianza nei Prize Money, seguendo gli altri Slam

    Justine Henin, campionessa a Parigi 2007

    Ultimamente il tema del “Gender Gap”, ossia la differenza di trattamento tra tennis maschile e femminile, è tornato di grande attualità. Forti le parole della n.1 del mondo Iga Swiatek e di molte altre colleghe pronunciate di recente. Inoltre proprio il prossimo agosto verrà festeggiato a New York il cinquantesimo dalla prima edizione di US Open con lo stesso Prize money tra tabellone maschile e femminile, tanto che la ricorrenza è stata scelta anche come artwork del prossimo torneo.
    Per questo nella rubrica che ripercorre alcune giornate importanti nella storia del nostro sport, è giusto ricordare quel che accadde 16 anni fa a Parigi. Christian Bimes, allora Presidente della Federazione francese tennis, proprio il 16 marzo annunciò che anche a Roland Garros i Prize money di uomini e donne sarebbero stati uguagliati. Nel mese di febbraio dello stesso anno, Wimbledon aveva fatto lo stesso annuncio, anticipando di poco la mossa della FFT. L’Open di Francia fu quindi l’ultimo Grande Slam ad arrivare alla parità nella retribuzione per tennisti e tenniste, ben 34 anni dopo l’US Open (1973). L’Australian Open invece optò per l’uguaglianza nel 2001, 28 anni dopo la USTA.
    Quando nel 1968 si passò al tennis Open e professionistico anche negli Slam, l’idea di un’equità retributiva tra uomini e donne non era nemmeno immaginabile. Non era una questione sportiva, praticamente in nessun campo del sociale le donne avevo lo stesso trattamento degli uomini, eccetto rari campi. Nel primo Wimbledon dell’Era Open, Billie Jean King trionfò portandosi a casa solo il 37,5% di quanto incassato dal vincitore del singolare maschile, Rod Laver.
    Il gap tra uomini e donne in Europa e Australia si è ridotto col passare degli anni: nel 1990, Monica Seles a Parigi alzò il trofeo guadagnando il 79% di quanto incassato da Andres Gomez, vincitore su Agassi in finale nel draw maschile. Dopo 10 anni il divario si era notevolmente ridotto, con la campionessa femminile dell’anno 2000 (Mary Pierce) che portò a casa un assegno pari al 95% di quanto aveva incassato il campione maschile (Guga Kuerten). Grandi passi in avanti, ma gli Slam europei erano ancora riluttanti a concedere la parità di retribuzione tra uomini e donne, sostenendo che gli uomini attiravano più spettatori sugli spalti e che le donne non giocassero al meglio dei cinque set. Ma ormai la corsa verso la parità era lanciata da tempo, e la pressione affinché tutti i più grandi tornei si allineassero a New York era crescente.
    Quando fu annunciata la svolta anche da parte di Parigi, così commentò Amelie Mauresmo (allora miglior tennista di Francia): “Era l’ora. È un’ottima cosa per il tennis femminile e per le donne in generale. Ho sempre creduto che lo sport dovesse riflettere la nostra società. Adottando la piena parità nei Prize money, Roland Garros ha fatto un passo avanti verso il futuro. Sono molto felice e molto orgogliosa, come francese, di questa decisione”.
    Ovviamente felice anche Billie Jean King, che tanto si è battuta nella sua vita per la parità di trattamento: “La parità dei Prize money nei quattro tornei del Grande Slam è ormai diventata un non problema e non potrei essere più felice”.
    Justine Henin vinse l’edizione 2007 di Roland Garros, sbaragliando in finale Ana Ivanovic (6-1 6-2) e diventando così la prima campionessa di Parigi a ricevere lo stesso assegno del campione maschile (Rafael Nadal).
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Aryna Sabalenka e l’arma che ora sfrutta, il servizio. Daniil Medvedev, tra i migliori specialisti su superfici rapide

    Aryna Sabalenka nella foto – Foto Getty Images

    Aryna Sabalenka sta consolidando gran parte del suo successo e del miglioramento qualitativo di questa stagione grazie a un notevole perfezionamento del suo servizio, dimostrabile con dati concreti. La tennista bielorussa in passato tendeva a commettere troppi doppi falli e non riusciva ad impiegare in modo efficace l’arma naturale che possiede, il servizio.Tuttavia, nel 2023 ha ridotto in maniera sorprendente la sua media di dopp falli per partita, passando da 8,2 a 3,9 dall’inizio dell’anno. Inoltre, è diventata la prima tennista a cedere meno di 10 punti al servizio in un set contro una giocatrice della top-10 negli ultimi due anni.
    Daniil Medvedev disputerà sabato in California le semifinali di Indian Wells, che rappresenteranno le sue nona semifinale nei Masters 1000 su superfici rapide dall’inizio del 2019. In questo periodo nessun altro giocatore ne ha raggiunto altrettante, né tantomeno si avvicina a tale cifra, il che sottolinea come il tennista russo sia attualmente uno dei massimi esperti di questa superficie nel circuito ATP. LEGGI TUTTO

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    Juan Martin Del Potro: “Non sono diventato n.1 del mondo perchè c’erano Big Three. Il dominio del Big Three finirà un giorno. Saranno Carlos Alcaraz, Sinner, Rune e altri giovani talenti a guidare e dettare il ritmo nel circuito”

    Juan Martin Del Potro nella foto – Foto Getty Images

    Juan Martín Del Potro è ancora molto amato nel mondo del tennis, nonostante non lo si veda più esibirsi sul campo. L’ex numero tre mondiale si trova in Brasile, precisamente a San Paolo, dove ha partecipato alla presentazione del Roland Garros Junior Series, un torneo che coinvolge i giovani talenti locali e mette in palio una wild card per il torneo under-18 del secondo Grande Slam della stagione.
    Nel corso del colloquio in Brasile, Del Potro è stato interrogato riguardo a ciò che gli mancava di realizzare. La sua risposta è stata chiara e diretta: “L’unico traguardo che mi è mancato è diventare il numero uno al mondo. È sempre stato un sogno e ho lavorato sodo per essere il migliore, ma sono estremamente orgoglioso di quello che ho fatto. Non sono mai riuscito a diventare il numero uno del mondo perché c’erano giocatori come Nadal, Federer e Djokovic davanti a me, e quando osservo la classifica e mi rendo conto con chi ho lottato per raggiungere la vetta, è bello sapere che sono stati proprio loro a impedirmi di realizzare quel sogno.”
    Inoltre, la Torre di Tandil ha parlato del futuro del tennis dopo i Big Three. “Il dominio del Big Three finirà un giorno. Saranno Carlos Alcaraz, Sinner, Rune e altri giovani talenti a guidare e dettare il ritmo nel circuito. Tuttavia, abbiamo imparato molto dal Big Three e, a mio parere, non vedremo nulla di simile per molti anni a venire”, ha sottolineato. LEGGI TUTTO

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    SuperTennis sarebbe in trattativa per i diritti tv in di US Open

    Secondo quanto riporta Stefano Semeraro su La Stampa, la FIT starebbe trattando con la USTA i diritti tv in chiaro e in esclusiva di US Open già per l’edizione di quest’anno. L’eventuale acquisizione da parte di SuperTennis dei diritti tv per il quarto Slam stagionale, da anni in Italia trasmesso da tv a pagamento (prima Tele+ / Sky, poi Eurosport), potrebbe essere inquadrato in un piano più vasto di scambio di diritti tra Sky e il canale monotematico della Federtennis.
    Infatti Sky Europe sta lavorando per acquistare l’esclusiva di quasi tutti i tornei ATP e WTA delle prossime stagioni, da trasmettere nei propri canali in Italia, Gran Bretagna, Germania, Austria, Svizzera e Irlanda dal 2024 a 2028; SuperTennis potrebbe quindi scambiare almeno una parte dei diritti di trasmissione di US Open con la possibilità di trasmettere altri tornei che rischia di perdere se l’iniziativa massiva di Sky andasse in porto. Resta da considerare anche il ruolo di Amazon, entrato nel mercato dello sport in tv e che potrebbe partecipare all’acquisto di alcuni diritti, almeno in certi paesi considerati “strategici”.
    Per quanto riguarda i tornei dello Slam, Wimbledon è “blindato” al momento da Sky, mentre l’Australian Open è di esclusiva di Eurosport per altri 10 anni e Roland Garros fino al 2026. LEGGI TUTTO