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    La crioterapia agli internazionali BNL d’Italia

    La crioterapia agli internazionali BNL d’Italia

    “L’ottantesima edizione degli Internazionali BNL d’Italia, la prima con l’upgrade a due settimane di gara e tabelloni da 96 giocatori si è conclusa con due vincitori inediti – Elena Rybakina e Daniil Medvedev -, e tanti momenti e personaggi indimenticabili. E anche la crioterapia è stata grande protagonista del torneo svoltosi a Roma dal 2 al 21 maggio scorsi, sostenendo numerosi atleti e relativi staff e garantendo loro benefici, attraverso l’innovativa terapia che sottopone il corpo a temperature criogeniche, cioè tra i -110 e i -140 gradi, migliorando il microcircolo, e riducendo edemi, infiammazioni, dolori e aiutandoli nel recupero.
    La Cryoscience Italia infatti è stata una dei partner della prestigiosa manifestazione sportiva, come racconta Simone Ambrosino, ingegnere clinico e CEO di Cryoscience Italia, azienda leader nella tecnologia crioterapica, che collabora con importanti strutture sanitarie e autorevoli realtà sportive italiane ed estere. “Per noi – sottolinea – è stato un grande privilegio aver “partecipato” agli internazionali d’Italia, a conferma una volta di più della correttezza e della bontà della strategia intrapresa, facendo assoluta attenzione a tutti quelli che sono gli aspetti clinici nell’utilizzo della crioterapia. Inoltre, essere stati a Roma in qualità di partner all’interno di questa grandissima manifestazione, si è rivelato un riconoscimento importante per la nostra professionalità e per la nostra serietà. Siamo dunque molto soddisfatti”. Ma, nello specifico, come ha contributo la Cryoscience? “In questo torneo – continua Simone Ambrosino – siamo riusciti ad installare una criocamera in condizioni eccezionali, con l’allestimento e il montaggio completati in appena 10 ore dalla comunicazione di svolgimento di questo tipo di servizio. Inoltre, i numeri che ci hanno visto protagonisti dal 2 al 21 maggio parlano da soli: abbiamo svolto tantissime terapie agli atleti, grandi campioni di tennis, da mattina a notte inoltrata, con numerose sessioni di recovery crioterapia post match. Abbiamo avuto il piacere di “trattare” giocatori di tutte le nazionalità e di primaria importanza, all’interno di una manifestazione, lo ricordo, di massima caratura nazionale e internazionale. In particolare, abbiamo svolto circa 15 ore di trattamenti, con 76 giocatori su 91 che hanno utilizzato i nostri sistemi di crioterapia, così come gli staff a supporto degli atleti: coach e terapisti hanno seguito con molta attenzione questi trattamenti, volendoli anche provare in prima persona. Insomma abbiamo registrato un grandissimo entusiasmo”.
    “Così come – puntualizza ancora il Ceo di Cryoscience Italia – abbiamo avuto un positivissimo riscontro da giocatori e team sia per la innovazione tecnologica da noi fornita per le rilevazioni delle temperature corporee, finalizzate ai trattamenti successivi, sia per la tecnologia utilizzata tramite una criocamera mono paziente, che ha permesso di arrivare a -140 gradi in singola ambiente. Senza contare che abbiamo utilizzato circa 2500 litri di azoto per un totale di trattamenti davvero significativo. Numeri, come dicevo, che non sono passati inosservati e che ci ha permesso di entrare in contatto con atleti che ci hanno chiesto di continuare a supportarli anche oltre gli internazionali d’Italia, ad esempio nelle fasi di preparazione di altri tornei o all’interno delle competizione stesse. Per noi tutto questo rappresenta davvero una grande privilegio, che conferma il nostro target internazionale”, ha concluso soddisfatto il Ceo di CryoScience Italia, Simone Ambrosino. LEGGI TUTTO

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    Boris Becker in visita al Bonfiglio. Azzurri fuori in singolare, bene in doppio

    Boris Becker, tornato a sorpresa al Tennis Club Milano Alberto Bonacossa 41 anni dopo la sua apparizione al Trofeo Bonfiglio (foto Francesco Panunzio)

    Venerdì è stata soprattutto la giornata di un grande ex, Boris Becker, tornato al Tennis Club Milano Alberto Bonacossa 41 anni dopo la sua apparizione al Trofeo Bonfiglio. Il motivo della visita? Ritrovarsi con un suo vecchio amico, Stefano Bonfiglio, lontano parente di quell’Antonio Bonfiglio a cui da sempre è intitolato il trofeo. “Ricordo bene questo bellissimo circolo – ha commentato il sei volte campione Slam – ma avevo appena 14 anni e sinceramente non ho memoria dei match che ho disputato. I giocatori? Alcuni hanno qualità importanti, ma per capire se sono futuri campioni bisogna guardare anche all’età”. In effetti lui ne sa qualcosa: correva l’anno 1982 e il tedesco venne sconfitto al secondo turno da un avversario più esperto, l’italiano Corrado Aprili (6-7 7-6 9-7 lo score) in una partita durata oltre quattro ore. Il successo che gli era sempre sfuggito a livello Under 18 sarebbe giunto incredibilmente nel 1985 a Wimbledon, quello vero, quando a soli 17 anni, 7 mesi e 15 giorni Becker divenne il primo non ancora maggiorenne a trionfare ai Championships, per un record di precocità ancora oggi imbattuto. Il 55enne tedesco, sorridente e in buona forma fisica, si è intrattenuto per un’ora nel pomeriggio guardando i match in programma, concedendosi volentieri alle moltissime richieste di selfie degli appassionati e parlando persino di padel: “Ogni tanto mi diverto a giocarlo”.
    Intanto, anche l’ultimo italiano in gara in singolare, Gabriele Vulpitta, ha salutato il torneo nel match dei quarti di finale andato in scena sul campo Tribuna e perso per 6-2 6-2 contro la testa di serie n.1 del torneo Rodrigo Pacheco Mendez. Partito con un evidente timore reverenziale nei confronti di un avversario che occupa la 3ª posizione del ranking mondiale, il 17enne azzurro non è riuscito a esprimere il bel gioco offensivo che lo aveva portato sino a qui. Troppo lontano dalla riga di fondo, i colpi del pugliese non lasciavano il segno, merito certo anche delle qualità di un avversario che frequenta abitualmente il circuito Challenger ed è già n.880 Atp. Dopo un primo set condizionato dai troppi errori, il livello del tarantino si è alzato nel secondo parziale, ma a quel punto l’esperienza del mancino messicano ha fatto la differenza. “Temevo il match di oggi – ha detto il 18enne che vive a Mérida, nello Yucatan – perché giocavo contro un italiano che aveva battuto tre ottimi avversari. Sapevo che sarebbe stata dura e ho cercato di iniziare subito concentrato e solido. Poi, nel secondo set, ho cominciato anche a essere un po’ stanco, ma sono riuscito a controllare il suo ritorno. Tutti sono qui per vincere il torneo e ogni punto, ogni game è importante. Ovviamente ho le mie chance di vincere il Bonfiglio, ma dovrò meritarlo”. Sabato, ad attendere il messicano in semifinale, ci sarà uno dei giocatori più interessanti di questa 63ª edizione dei Campionati Internazionali d’Italia juniores, l’austriaco Joel Schwaerzler. Nell’altra semifinale si affronteranno lo statunitense Williams e il cinese Zhou.
    Da un messicano a un’americana di origine spagnola: Kaitlin Quevedo. I due ragazzi sono molto amici, tanto che il primo a bordo campo a festeggiare il successo della 17enne yankee è stato proprio Pacheco Mendez. Opposta alla 16enne bulgara Iva Ivanova (già artefice dell’eliminazione della testa di serie n.1), la giocatrice della Florida, una delle più accreditate pretendenti al titolo, ha rischiato seriamente l’eliminazione. Dopo un primo set chiuso in poco più di un quarto d’ora, il match per la 17enne, già n.526 Wta, si è complicato. “All’inizio ho giocato molto bene – ha detto – ma nel secondo set ho perso l’iniziativa e lei ha lasciato andare il braccio, così il match è diventato molto combattuto. Nel terzo set sono stata brava a resettare la mente e a tornare a essere aggressiva come nel primo parziale”. È finita 6-0 6-7 6-4 in un’ora e 52 minuti. In semifinale, la Quevedo troverà la testa di serie n.6, la giapponese Sayaka Ishii. Continua intanto il torneo in doppio di Noemi Basiletti e Gaia Maduzzi che, battendo il duo Jandova/Oved per 6-4 6-0, hanno conquistato la finale dove troveranno il binomio Grant/Oluwadare. Finale in doppio anche per Federico Cinà che, in coppia con il giapponese Sakamoto, sfiderà Demin/Pacheco Mendez. Sabato, a partire dalle ore 11, sono in programma gli incontri di semifinale dei singolari. Nel pomeriggio anche le finali dei doppi.
    RISULTATI DI GIORNATA DEL 63° TROFEO BONFIGLIO
    Tabellone singolare maschile, quarti di finaleR. Pacheco Mendez (Mex) b. G. Vulpitta (Ita) 6-2 6-2, C. Williams (Usa) b. B. Djuric (Srb) 6-2 7-6(4), J. Schwaerzler (Aut) b. O. Ojakaar (Est) 6-4 7-6(5), Y. Zhou (Chn) b. J.C. Prado Angelo (Bol) 4-6 6-3 7-6(1).
    Tabellone singolare femminile, quarti di finaleK. Quevedo (Usa) b. I. Ivanova (Bul) 6-0 6-7(5) 6-4, S. Ishii (Jpn) b. L. Oved (Isr) 4-6 6-1 7-5, R. Jamrichova (Svk) b. E.N. Milic (Slo) 6-0 6-2, C. Ngounoue (Usa) b. E. Koike (Jpn) 4-6 6-2 7-5.
    Tabellone doppio maschile, semifinaliY. Demin (Rus) / R. Pacheco Mendez (Mex) b. C.A. Caniato / F. Romano (Ita) 6-3 6-2F. Cinà (Ita) / R. Sakamoto (Jpn) b. S. Eriksson (Swe) / M. Kriznik (Slo) 7-6(2) 6-4
    Tabellone doppio femminile, semifinaliN. Basiletti / G. Maduzzi (Ita) b. N. Jandova (Cze) / L. Oved (Isr) 6-4 6-0T.C. Grant (Usa) / H. Oluwadare (Gbr) b. W. Ewald (Pol) / W. Sonobe (Jpn) 6-3 2-6 10/3
    IL BONFIGLIO IN TVSemifinali e finali saranno trasmessi dal canale SuperTennis e dalla piattaforma web di contenuti on-demand della FITP SuperTenniX. LEGGI TUTTO

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    Vulpitta show, il tarantino è nei quarti del Trofeo Bonfiglio

    L’azzurro Gabriele Vulpitta ha battuto il coreano Kim raggiungendo così i quarti di finale del Trofeo Bonfiglio 2023 (foto Francesco Panunzio)

    Nemmeno il vento che nella giornata di giovedì ha soffiato sui campi del Tennis Club Milano Alberto Bonacossa è riuscito a frenare la corsa di Gabriele Vulpitta. Opposto negli ottavi al coreano Jangjun Kim, uno che al primo turno era stato capace di eliminare il brasiliano Fonseca (dato alla vigilia tra i favoriti per il successo finale al 63° Trofeo Bonfiglio), il 17enne di Taranto ha giocato un match quasi perfetto, chiuso con un rovescio lungolinea dopo un’ora e 53 minuti (7-6 6-2 il risultato) tra gli applausi dei tanti appassionati milanesi che hanno seguito il match sul campo 9. “Nel primo set – ha detto l’azzurro dopo la sfida – ho commesso qualche errore di troppo, soprattutto al servizio, ma nel secondo mi sono rilassato e ho spinto molto di più con il diritto”. In effetti, i problemi al servizio di Vulpitta (alla fine i doppi falli a referto saranno 9) avevano lasciato temere una sconfitta, ma il pugliese che si allena alla Tennis Training School di Foligno è stato bravo a uscire dai guai, annullando anche un set point. “Del primo parziale – a parlare è coach Nicola Rambotti – ho apprezzato come Gabriele sia riuscito a togliersi le castagne dal fuoco. Poi, nel secondo set, ha giocato un tennis molto aggressivo gestendo bene il match. Mi è piaciuto il fatto che abbia giocato i punti importanti come fossero punti di inizio game. Il suo è un tennis molto propositivo”. Venerdì servirà ancora più coraggio al pugliese, entrato in tabellone al Bonfiglio grazie a una wild card e n.69 Itf, visto che ad attenderlo nei quarti di finale c’è la testa di serie n.1 del torneo, quel Rodrigo Pacheco Mendez (già n.880 Atp) che da quest’anno ha intrapreso la sfida dei tornei Challenger. Tanto che quello di Milano è solo il secondo torneo junior che il 18enne mancino messicano gioca in stagione.
    È andata male, invece, alle due azzurre impegnate nei match degli ottavi di finale degli Internazionali d’Italia juniores femminili. La prima a uscire di scena è stata Vittoria Paganetti (123 Itf), opposta alla testa di serie n.2 e quinta giocatrice al mondo Clervie Ngounoue. Ci ha provato la 16enne barese a rimanere in scia dell’americana, variando le rotazioni e mettendo in mostra un arsenale comunque interessante, tra drop shot e passanti, ma in un’ora e 28 minuti ha dovuto alzare bandiera bianca (6-3 6-3) contro una giocatrice che quest’anno, a livello juniores, è ancora imbattuta dopo aver vinto i tornei di Indian Wells e San Diego. La 16enne di Washington, già n.533 del ranking Wta, frequenta ormai quasi esclusivamente i tornei Itf da 25.000 dollari ed è reduce dalla semifinale raggiunta a Orlando, in Florida. Vista l’uscita di scena già mercoledì della n.1 del seeding, la giapponese Sara Saito, è lei la favorita per il successo finale. Proprio una giocatrice nipponica è stata fatale alla seconda azzurra in campo: Federica Urgesi. Un match estenuante, che la 18enne marchigiana aveva cominciato nel migliore dei modi, salvo poi subire il ritorno di Ena Koike, capace dopo una lotta durata 3 ore e 21 minuti di alzare le braccia al cielo. Brava l’azzurra, n.9 del mondo, a provarci fino alla fine, rimontando da un parziale di 1-4 nel terzo set per poi cedere col punteggio di 5-7 6-3 6-4. Ad attendere la Koike, nei quarti di finale, ci sarà proprio Clervie Ngounoue.
    Si colorano d’azzurro i tabelloni di doppio, con la coppia formata da Noemi Basiletti e Gaia Maduzzi che ha battuto 6-4 7-5 il duo Milic/Slama, cogliendo la semifinale. Stesso percorso anche per il binomio italiano composto da Carlo Alberto Caniato e Filippo Romano (7-5 6-2 a Horovitz/Razeghi) e per Federico Cinà in coppia col giapponese Rei Sakamoto (4-6 6-4 10/6 a Ojakaar/Zhou). Venerdì, a partire dalle ore 10, al Tennis Club Milano Alberto Bonacossa sono in programma gli incontri di quarti di finale dei singolari e le semifinali del doppio.
    RISULTATI DI GIORNATA DEL 63° TROFEO BONFIGLIO
    Tabellone singolare maschile, terzo turnoR. Pacheco Mendez (Mex) b. A. Forger (Ned) 6-1 6-1, B. Djuric (Srb) b. N. Budkov Kjaer (Nor) 6-1 6-4, J. Schwaerzler (Aut) b. Y. Demin (Rus) 4-6 6-3 6-0, C. Williams (Usa) b. A. Dzhenev (Bul) 6-2 6-2, O. Ojakaar (Est) b. R. Bennani (Mar) 6-3 6-1, G. Vulpitta (Ita) b. J. Kim (Kor) 7-6(6) 6-2, Y. Zhou (Chn) b. J. Filip (Cze) 7-6(6) 6-0, J.C. Prado Angelo (Bol) b. D. Blanch (Usa) 6-4 3-6 6-2.
    Tabellone singolare femminile, terzo turnoE. Koike (Jpn) b. F. Urgesi (Ita) 5-7 6-3 6-4, E.N. Milic (Slo) b. A. Ibragimova (Rus) 7-6(6) 6-4, C. Ngounoue (Usa) b. V. Paganetti (Ita) 6-3 6-3, K. Quevedo (Usa) b. H. Klugman (Gbr) 6-3 6-2, L. Oved (Isr) b. T. Kostovic (Srb) 7-6(8) 1-6 6-4, S. Ishii (Jpn) b. T. Valentova (Cze) 3-6 6-1 4-2 rit., R. Jamrichova (Svk) b. K. Tomajkova (Cze) 6-0 6-2, I. Ivanova (Bul) b. S. Zhiyenbayeva (Ger) 6-2 4-6 6-3.
    Tabellone doppio maschile, quarti di finaleY. Demin (Rus) / R. Pacheco Mendez (Mex) b. F. Bondioli / L. Sciahbasi (Ita) 7-6(4) 7-6(4), C.A. Caniato / F. Romano (Ita) b. R. Horovitz / A. Razeghi (Usa) 7-5(5)6-2, S. Eriksson (Swe) / M. Kriznik (Slo) b. M. Bigun / M. Exsted (Usa) 6-3 4-6 10/8, F. Cinà (Ita) / R. Sakamoto (Jpn) b. O. Ojakaar (Est) / Y. Zhou (Chn) 7-5(5) 6-2.
    Tabellone doppio femminile, quarti di finaleN. Basiletti / G. Maduzzi (Ita) b. E.N. Milic (Slo) / M. Slama (Usa) 6-4 7-5, T.C. Grant (Usa) / H. Oluwadare (Gbr) b. A. Oktiabreva (Rus) / D. Suvirdjonkova (Srb) 6-1 6-2, N. Jandova (Cze) / L. Oved (Isr) b. H. Klugman (Gbr) / Z. Pawlikowska (Pol) 6-3 6-1, W. Ewald (Pol) / W. Sonobe (Jpn) b. R. Gilheany (Aus) / Y. Kim (Kor) 6-2 6-1. LEGGI TUTTO

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    Medvedev e la vittoria a Roma: il segreto del successo tra corde innovative e scarpe da tennis

    Daniil Medvedev nella foto – Foto Getty Images

    Se solo due mesi fa qualcuno avesse pronosticato che Daniil Medvedev avrebbe trionfato nel Masters 1000 di Roma, uno dei principali tornei su terra battuta del circuito, probabilmente sarebbe stato preso in giro. Tuttavia, l’inaspettato è accaduto: il tennista russo ha conquistato il titolo e ora si dirige verso Roland Garros con legittime aspirazioni di fare qualcosa di speciale.In un’intervista rilasciata a Tennis Majors, il numero due del mondo ha fornito un’interessante spiegazione del suo miglioramento nel 2023 rispetto all’anno precedente. La chiave di questa evoluzione, ha rivelato, risiede nelle corde della sua racchetta.
    “Ho l’impressione che le nuove corde disegnate dalla Tecnifibre per questa stagione mi abbiano molto favorito”, ha detto Medvedev. Il tennista ha raccontato che durante l’Open d’Australia ha avuto sensazioni contrastanti. Le corde, essendo più morbide, facevano schizzare la palla con più forza, consentendogli di giocare con profondità in maniera delicata.
    “Inizialmente, le cose non hanno funzionato perché non avevo la fiducia necessaria in me stesso”, ha ammesso. “Ma poi mi sono riunito con il mio allenatore per discutere se continuare con questa innovazione o tornare alla consueta configurazione. Abbiamo deciso di continuare a sperimentare e ora ho delle sensazioni incredibili.”
    E per quanto riguarda il suo gioco su terra battuta, cosa è cambiato? “Ovviamente, mi sono allenato molto per scivolare meglio”, ha raccontato il russo. Ha rivelato che le nuove scarpe da tennis sono state un fattore chiave per migliorare questo aspetto. “Mi sento benissimo con questo nuove scarpe e credo che mi diano il tempo necessario per raggiungere la palla in maniera adeguata e colpirla con sicurezza”, ha concluso Medvedev.
    Medvedev, con la sua vittoria inaspettata e i continui miglioramenti, sta indubbiamente scuotendo il mondo del tennis. Ora tutti attendiamo di vedere cosa il russo riuscirà a fare a Roland Garros. Continuerà a stupire il mondo del tennis? Comunque vada, una cosa è certa: Medvedev ha trovato la combinazione perfetta tra tecnologia e abilità per potenziare il suo gioco. LEGGI TUTTO

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    Federer sarà premiato ad Halle nel trentennale del torneo tedesco su erba

    Il centrale di Halle

    Il torneo ATP di Halle festeggia i 30 anni e per l’occasione ha deciso di organizzare una piccola cerimonia insieme al tennista più vittorioso sull’erba del Gerry Weber Stadion: Roger Federer. Il campione svizzero infatti vanta ben 10 coppe nel torneo tedesco, diventato ormai un classico appuntamento in preparazione ai Championships di Wimbledon. Roger sarà presente ad Halle mercoledì 21 giugno sulla “Owl Arena”, dove riceverà un riconoscimento insieme alla festa per il trentennale del torneo.

    FEDERER KEHRT ZURÜCK!
    Unser zehnfacher Turniersieger @rogerfederer lässt es sich nicht nehmen, mit uns unser 30. Jubiläum zu feiern! Der Schweizer wird am Mittwoch, 21. Juni 2023, in der OWL ARENA dabei sein und unter anderem auf dem Centre Court geehrt #RogerFederer pic.twitter.com/zE4QtFQPOa
    — TERRA WORTMANN OPEN (@ATPHalle) May 24, 2023

    Nato quasi come “scommessa” in un periodo nel quale il tennis sui prati era decisamente in ribasso a livello economico (ma non come desiderio del pubblico) grazie alla visione dell’imprenditore Gerry Weber, il torneo di Halle si è imposto anno dopo anno, grazie anche alla bontà di una struttura allora all’avanguardia (grazie al tetto che copriva il campo in soli 88 secondi in caso di pioggia, assai frequente nel nord della Germania), diventando un’alternativa interessante allo storico torneo del Queen’s.
    Fu elevato ad ATP 500 quando nacque la categoria e si è parlato anche dell’ipotesi di trasformarlo addirittura in un Masters 1000, visto che rispetto alla struttura londinese del club della regina, direttamente concorrente per status e data, ha un maggior potenziale di spazio e ampliamento. L’imprenditore tessile Gerry Weber, fondatore dell’evento, si è spento nel settembre del 2020 e la società che lo gestisce ha cambiato proprietà, ma la filosofia è rimasta immutata, come il valore di un torneo che vanta nel proprio albo d’oro campioni come Haas, Hewitt, Berdych, Kafelnikov, Stich. Il titolo 2022 è andato al polacco Hubert Hurkacz. LEGGI TUTTO

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    Tris azzurro al Bonfiglio: negli ottavi Paganetti, Urgesi e Vulpitta

    La barese Vittoria Paganetti ha raggiunto il terzo turno del Trofeo Bonfiglio 2023 (foto Francesco Panunzio)

    Saranno tre gli atleti italiani impegnati negli ottavi di finale del 63° Trofeo Bonfiglio, torneo riservato ai migliori under 18 del mondo che si sfidano per conquistare gli Internazionali d’Italia Juniores. Un risultato che testimonia, anche a livello giovanile, l’ottimo momento che sta vivendo il tennis azzurro: il merito stavolta è di Vittoria Paganetti, Federica Urgesi e Gabriele Vulpitta. La prima a esultare è stata Vittoria Paganetti (123 Itf), che ha sconfitto in un’ora e 24 minuti (6-4 7-5) la statunitense Ariana Anazagasty-Pursoo (48 Itf). La terza partecipazione a Milano sembra quella buona per la 16enne barese: “Questo – ha detto – per me è un torneo speciale, non ero mai riuscita a superare il primo turno e soprattutto la sconfitta dello scorso anno mi aveva lasciato l’amaro in bocca perché ero sopra 5-2 al terzo e ho finito per perdere. Ma sto acquisendo consapevolezza nei miei mezzi, cercando di alzare sempre più il livello del mio gioco”. E dovrà crescere ulteriormente, la ragazza che si allena al Circolo Tennis Bari, se vorrà avere ragione dell’americana Clervie Ngounoue (testa di serie n.2 e quinta giocatrice al mondo), che ha vinto un match tirato (6-4 7-5) contro la 16enne Alessandra Teodosescu, unica azzurra che non è riuscita a vincere il suo match nel mercoledì milanese. Ma l’allieva del Piatti Tennis Center non ha certo sfigurato contro una delle pretendenti al titolo, che ha nella potenza un’arma importante.
    Avanti anche la numero uno azzurra (e testa di serie n.5 al Bonfiglio) Federica Urgesi, che ha regolato in due set (6-3 6-4) la ceca Nela Jandova: “Avevo giocato meglio il giorno prima, ma sono stata brava a gestire la partita – ha detto la 18enne che si allena a Formia con coach Vittorio Magnelli – e mi è piaciuto il modo in cui, anche nei momenti di difficoltà, sono riuscita a stare nel match”. Assente lo scorso anno al Bonfiglio per un infortunio al polso, la marchigiana proverà a centrare i quarti di finale ma, per farlo, dovrà superare la testa di serie n.10, la giapponese Ena Koike. Una riga beffarda, presa sul 4-4 del terzo set da Alevtina Ibragimova allo scoccare della terza ora di gioco, ha invece condannato la qualificata Greta Greco Lucchina che, dopo quel game sfuggitole per un soffio, ha perso lucidità finendo per cedere (con il risultato di 6-7 6-4 6-4) un match che avrebbe potuto portare a casa, nonostante le ottanta posizioni in classifica che la separano dall’avversaria. Alla 17enne vicentina, che si allena alla Horizon Tennis Home di Max Sartori, stremata dopo i quattro match in tre giorni, resta la consapevolezza di un torneo giocato ad altissimo livello.
    Dopo aver visto uscire di scena gli azzurri Andrea De Marchi, Lorenzo Sciahbasi e Federico Cinà (quest’ultimo ha perso di misura, 7-5 7-6, un match molto applaudito contro la testa di serie n.4 Yaroslav Demin, allievo della Rafa Nadal Academy), gli appassionati milanesi hanno finalmente potuto esultare per il primo successo nel torneo maschile. A metterlo a segno Gabriele Vulpitta, che ha sconfitto Maxwell Exsted per 7-6 2-6 6-4, chiudendo l’ultimo game con tre vincenti giocati a tutto braccio, nonostante le oltre tre ore di gioco, segno che il coraggio non manca al 17enne pugliese. “Bisognava lottare su ogni punto e così ho fatto. Solitamente mi piace comandare il gioco, ma se c’è da difendersi non mi tiro certo indietro”. Ad attendere l’allievo di coach Nicola Rambotti, che lo allena alla Tennis Training School di Foligno, c’è ora Jangjun Kim, coreano n.45 Itf. Giovedì al Trofeo Bonfiglio, a partire dalle 10, sono in programma tutti gli incontri degli ottavi di finale. Si giocherà su otto campi: prima i singolari e a seguire, nel pomeriggio, anche i quarti di finale dei tabelloni di doppio.
    RISULTATI DI GIORNATA DEL 63° TROFEO BONFIGLIO
    Tabellone maschile, secondo turnoA. Forger (Ned) b. M. Mrva (Cze) 6-2 6-4, N. Budkov Kjaer (Nor) b. A. Frusina (Usa) 6-0 6-2, J. Schwaerzler (Aut) b. M. Zeitune (Arg) 6-3 6-2, J. Kim (Kor) b. V. Iakubenko (Ukr) 6-4 2-0 rit., C. Williams (Usa) b. A. De Marchi (Ita) 6-2 6-2, Y. Demin (Rus) b. F. Cinà (Ita) 7-5 7-6(2), R. Bennani (Mar) b. K. Bigun (Usa) 6-4 7-6(5), R. Pacheco Mendez (Mex) b. A. Karahan (Tur) 6-3 6-0, G. Vulpitta (Ita) b. M. Exsted (Usa) 7-6(5) 2-6 6-4, B. Djuric (Srb) b. L. Sciahbasi (Ita) 6-1 6-4, J.C. Prado Angelo (Bol) b. H. Matsuoka (Jpn) 6-1 6-3, O. Ojakaar (Est) b. V. Radjenovic (Srb) 7-5 6-2, D. Blanch (Usa) b. T. Berkieta (Pol) 6-0 6-1, Y. Zhou (Chn) b. R. Horovitz (Usa) 6-3 6-1, A. Dzhenev (Bul) b. S. Goity Zapico (Arg) 6-4 6-3, J. Filip (Cze) b. A. Melero Kretzer (Esp) 6-2 6-2.
    Tabellone femminile, secondo turnoS. Zhiyenbayeva (Ger) b. Y. Bartashevich (Fra) 5-7 6-4 7-6(3), H. Klugman (Gbr) b. W. Ewald (Pol) 6-2 4-1 rit., K. Quevedo (Usa) b. R. Roura Llaverias (Esp) 6-2 7-5, L. Oved (Isr) b. L. Perez Alarcon (Per) 6-0 2-1 rit., T. Kostovic (Srb) b. T.C. Grant (Usa) 6-3 6-4, T. Valentova (Cze) b. V. Ray (Usa) 3-6 7-6(7) 6-2, S. Ishii (Jpn) b. M. Rowinska (Pol) 6-4 6-1, K. Tomajkova (Cze) b. M. Slama (Usa) 6-4 6-4, R. Jamrichova (Svk) b. A. Hamilton (Usa) 6-1 6-0, I. Ivanova (Bul) b. S. Saito (Jpn) 6-1 0-6 6-4, A. Ibragimova (Rus) b. G. Greco Lucchina (Ita) 6-7(2) 6-4 6-4, E. Koike (Jpn) b. A. Oktiabreva (Rus) 6-2 7-6(6), V. Paganetti (Ita) b. A. Anazagasty-Pursoo (Usa) 6-4 7-5, F. Urgesi (Ita) b. N. Jandova (Cze) 6-3 6-4, E.N. Milic (Slo) b. T. Rabman (Usa) 6-0 6-4, C. Ngounoue (Usa) b. A. Teodosescu (Ita) 6-4 7-5. LEGGI TUTTO

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    Federer ha risposto su Twitter alle domande degli appassionati. “Siate creativi e pensate fuori dagli schemi”

    Roger Federer

    “È passato un po ‘di tempo! Farò un #AskRF in circa 90 minuti alle 20:00 CET. Lasciate qui le domande!”
    Con questo messaggio ieri sera Roger Federer è stato un’oretta abbondante sul noto social network rispondendo di persona alle curiosità degli appassionati. Ovviamente non è riuscito a rispondere a tutti, ma molte delle sue risposte sono state curiose e simpatiche. Ha confermato l’idea di poter giocare in futuro delle esibizioni e che sarà presente a Vancouver all’edizione 2024 della Laver Cup, ma non ha specificato se come giocatore o meno. Non sarà invece presente a Wimbledon come opinionista della BBC, come si è vociferato per mesi. Riportiamo il filo-twitter e alcune delle sue risposte più curiose.

    It’s been awhile! Doing an #AskRF in around 90 minutes at 8pm CET. Drop your questions here!⬇️
    — Roger Federer (@rogerfederer) May 23, 2023

    “Il titolo a Wimbledon preferito? Tutti”
    “Un podcast? Ma che cosa è un podcast e perché lo fanno tutti?”
    “Il miglior servizio contro cui ho giocato? Roddick/Isner/Pistol/Schwartzman/Karlovic/Ivanisevic/Raonic/Vavrinec. E quello di un ragazzo calvo dalla Croazia… @theljubicic”
    “Uno dei miei colpi migliori, ma meno ricordato? Direi quello contro Nalbandian a Roland Garros (2008?) Magari qualcuno trova la clip”

    2006 pic.twitter.com/9zirMBIerh
    — Bastien Fachan (@BastienFachan) May 23, 2023

    “Non commenterò a Wimbledon quest’anno”
    “Chi faceva le battute più taglienti tra me, Rafa, Novak e Andy? Murray, nato per freddure e poi non ridere dopo”
    “Se mi manca giocare contro Rafa? Si e no”
    “Se vado a letto più tardi? Dormo di meno in realtà. Prima *dovevo* dormire. Ora c’è meno pressione, quindi finisco per dormire di meno. strano, vero?”
    “Mi manca tutto della vita frenetica del tour. Per anni della mia vita non ho ricordavo nemmeno che giorno della settimana fosse (a parte il lunedì era l’inizio di un torneo e la domenica era la fine).”
    “Chi sarà il prossimo giocatore a vincere uno Slam? hmmm .. a chi dovrei addossare a un sacco di pressione e stress?”
    “Oggi mi sento benissimo, grazie! Quello che mi manca di più: cenare spontaneamente sul tour con gli amici dopo una partita o un allenamento. E ovviamente i grandi stadi, i tifosi e il brivido di tutto questo”.
    “Un consiglio per i giovani atleti? Circondarsi delle persone giuste, ascoltare e imparare in fretta”.
    “Quando tornerò? Non me ne sono mai andato!”
    “Se sarò mai un coach? Sono già un papà-coach, non è per niente facile ma adoro ogni minuto”
    “Un giocatore del passato che avrei voluto affrontare? Direi Borg”
    “Se riesco a sedermi in pace in un bar e mangiarmi un dolce? Si, lo faccio sempre in Svizzera”
    “La più grande lezione dalla mia carriera? Superare le avversità. senza soffermarsi sul passato. Rimanere creativi e pensare fuori dagli schemi. Tutte queste erano abilità importanti come tennista, ma oggi sono altrettanto rilevanti.” LEGGI TUTTO

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    James Blake torna a competere dopo dieci anni, sceglie il doppio nel torneo ITF 15K di SoCal

    James Blake nella foto

    L’US Open 2013 è un torneo che rimarrà impresso nella memoria dei fan del tennis, in particolare per gli appassionati di James Blake. Quell’evento segnò l’ultimo torneo da professionista disputato dal noto tennista statunitense. Oggi, a 44 anni, Blake non è più sul campo da gioco ma continua a svolgere un ruolo importante nel mondo del tennis in qualità di direttore del torneo di Miami.
    Tuttavia, chiunque sia stato coinvolto nel mondo dello sport sa che l’impulso della competizione non svanisce mai del tutto. È per questo motivo che, alla fine di questo mese, vedremo Blake tornare in campo per competere nel torneo ITF 15K di SoCal (Rancho Santa Fe), nel doppio. Non sarà solo in questa avventura: farà coppia con Hudson Rivera, un giovane talento universitario di Stanford.
    Sarà la prima volta in dieci anni che Blake torna a competere in un torneo del circuito. Tuttavia, non bisogna farsi illusioni: l’obiettivo del ritorno di Blake non è quello di ritornare a giocare a tennis. La decisione di tornare in campo rappresenta piuttosto un modo per lui di divertirsi e riscoprire l’emozione della competizione ed aiutare qualche giovane giocatore nel suo sviluppo. LEGGI TUTTO