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    Elisabetta Curti: “La Coppa ci ha dato convinzione, ora nulla è precluso”

    Di Redazione

    Le emozioni più grandi arrivano con qualche ora di ritardo, quando Elisabetta Curti realizza davvero l’impresa compiuta dalla Gas Sales Bluenergy Piacenza, capace di fermare l’imbattibile Perugia e di aggiudicarsi il suo primo trofeo nella magica due giorni di Del Monte Coppa Italia a Roma. “Nessuna società nella storia della Superlega ha mai vinto così velocemente – rivendica la presidente, intervistata da Libertà – e poi è un successo che vale doppio, sia per come si era messa la stagione sia per tutte le varie difficoltà a cui abbiamo dovuto far fronte. Credo che i risultati ci stiano dando ragione, confermando la bontà dell’indirizzo intrapreso“.

    Non era così facile immaginarlo solo poche settimane fa, tra contrasti interni, cambi di allenatore e risultati deludenti: “Serviva pazienza, l’ho ripetuto spesso in questi mesi. I giocatori dovevano imparare a conoscersi e ad amalgamarsi. Ora si è creato uno spogliatoio fantastico, compatto e con tanta voglia di vincere. Giovedì, quando i ragazzi sono partiti in direzione Roma, ho scorto qualcosa nei loro occhi: la certezza che avrebbero vinto. Questo mi ha dato molta sicurezza, mi aspettavo una grande Final Four e così è stato“.

    La conquista del trofeo può essere la vera svolta nella stagione di Piacenza, e Curti ne è convinta: “Questa è la vera Gas Sales, finalmente è sbocciata. Questa Coppa ci ha dato grande convinzione. Abbiamo ancora due obiettivi aperti, campionato e Coppa CEV. Se manterremo anche la recente determinazione, nulla ci sarà precluso“. LEGGI TUTTO

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    Al Presidente della Repubblica le maglie numero 1 di Piacenza e Trento

    Di Redazione

    La collezione pallavolistica del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella si è arricchita di due nuovi cimeli nel weekend: tra i tanti omaggi ricevuti dal Capo dello Stato nel giorno della finale di Del Monte Coppa Italia al Palazzo dello Sport di Roma, infatti, ci sono anche le maglie ufficiali delle due squadre che si sono contese il trofeo, Gas Sales Bluenergy Piacenza e Itas Trentino. Le due divise, entrambe personalizzate con il cognome Mattarella e il numero 1, sono state consegnate al Presidente nel pre-partita dai massimi dirigenti dei club, Elisabetta Curti e Bruno Da Re.

    Foto Quirinale

    (fonte: You Energy Volley, Trentino Volley) LEGGI TUTTO

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    Il Pagellone di Paolo Cozzi – Brizard “vero” MVP, Lavia e Michieletto irriconoscibili

    Di Paolo Cozzi

    Doveva essere una cavalcata trionfale in solitaria di Perugia la Del Monte Coppa Italia 2023, il preludio ad un finale di stagione monocolore nel segno degli umbri, e invece ancora una volta gli dei dello sport ci ricordano che nella pallavolo non si può dare nulla per scontato fino a quando l’ultimo pallone si schianta sul taraflex. E così ecco che la polvere bagnata di una Piacenza bella ma molto altalenante in stagione si accende e inizia a pulsare di luce, prima in maniera flebile, poi in modo sempre più prepotente, fino ad esplodere e illuminare una crescita esponenziale del gioco nelle ultime 48 ore

    A farne le spese prima una Perugia spenta, ma cui forse il brusco risveglio servirà per attivare gli anticorpi che torneranno utili nei rush finali di Superlega e Champions League, e poi una Trento che, dopo essere passata incolume (ma quanta fatica…) dalle forche caudine preparate da una ottima Milano in semifinale, si scioglie ancora una volta in finale, dando la sensazione che qualcosa all’interno dello spogliatoio possa essersi incrinato, viste anche le future partenze di Lorenzetti e Kaziyski in pratica già ufficializzate.

    Piacenza trova nella battuta linfa vitale per far saltare la linea di ricezione trentina, ma la partita la domina in tutti i fondamentali. mostrando solidità mentale anche nei momenti in cui la palla pesava parecchio. Mio personale MVP è il palleggiatore Brizard, che mai come in questa due giorni ha dimostrato di saper alternare i suoi attaccanti, esaltando prima Simon e Romanò in semifinale, per poi lanciare Leal in finale.

    Ma veniamo alle pagelle.

    Foto Lega Pallavolo Serie A

    GAS SALES BLUENERGY PIACENZA

    Brizard voto 9. week end perfetto per il palleggiatore transalpino: prima domina lo scontro contro Giannelli e poi in finale giganteggia, guidando i suoi al 54% in attacco e prendendosi il lusso di chiudere con 4 ace e 2 muri.

    Leal voto 8,5. Dopo il chiacchierato infortunio alla spalla e quello alla caviglia, sembrava avviato verso un’altra stagione di luci, poche, ed ombre. E invece in questo weekend romano tira fuori il meglio di sé, ricevendo bene e soprattutto tornando devastante in attacco.

    Lucarelli voto 7. Forse alla lunga in finale cala un po’, ma l’impatto sulla partita è di quelli importanti, da giocatore che sa come fare la differenza non solo in attacco ma anche negli altri fondamentali. E poi sbaglia poco, altro fattore che lo rende fondamentale negli schemi di Brizard.

    Romanò voto 6,5. Trascinatore in semifinale, viene un po’ dimenticato in finale e chiude con soli 6 punti, ma resta un giocatore chiave di questa Piacenza. Sempre pericoloso quando va sulla linea dei nove metri.

    Foto Lega Pallavolo Serie A

    Simon voto 8. Chiamato meno in causa con il ritorno in campo del duo Leal-Lucarelli, resta però sempre concentrato in attacco, dove si porta via sempre un uomo, ed è bravo a muro a mettere subito pressione agli attaccanti trentini togliendo loro sicurezza.

    Caneschi voto 7. Doveva essere l’anello debole della squadra e, dopo aver iniziato il weekend con un muro subito, poteva risentirne mentalmente. Invece è molto bravo a rimanere lucido e a farsi trovare pronto in attacco.

    Scanferla voto 7,5. Prova di forza del giovane libero emiliano, che alla prima finale importante in carriera si prende il lusso di chiudere il match con il 67% di palle positive e una gestione matura di tutti i secondi tocchi.

    Botti voto 8,5. Subentrare a sua maestà Bernardi come allenatore non deve essere stato facile, ma Max ha già dimostrato in passato di saperci fare in panchina e questa sua Piacenza 3.0 è davvero bella da veder giocare.

    Foto Lega Pallavolo Serie A

    ITAS TRENTINO

    Kaziyski voto 8,5. La classe del bulgaro è davvero intramontabile, e anche dopo i 5 set della semifinale è lui l’unico a suonare la carica in attacco, dove è pressoché perfetto. Radio mercato lo da già a Milano per l’anno prossimo, riuscirà a lasciare la sua amata Trento alzando almeno un altro trofeo?

    Sbertoli voto 5,5. Con una ricezione che latita è costretto a rinunciare al gioco centrale, sia in veloce che in pipe, e alla lunga la sua precisione ne risente. Per una volta è il migliore a muro dei suoi e questo è indice di come è andata il resto della squadra.

    Foto Lega Pallavolo Serie A

    Lavia voto 5. Ci sono semplicemente delle partite in cui Daniele è irriconoscibile e fatica sin da subito a mettere giù palla, perdendo fiducia troppo in fretta. Un vero peccato perché la classe di questo ragazzo è immensa quanto il suo talento.

    Michieletto voto 5. In semifinale è stato l’uomo della provvidenza per Trento, autore di un tie break monstre, ma in finale il giovane mancino non riesce a ripetersi e alle difficoltà in attacco aggiunge presto quelle in ricezione, dove di solito è sinonimo di garanzia.

    Laurenzano voto 5,5. Soffre tanto la battuta di Piacenza e finisce per subire 3 ace e chiudere con solo il 14% di perfette. Meno brillante del solito anche nella gestione dei palloni facili.

    Foto Lega Pallavolo Serie A

    Podrascanin voto 5. Partita complicata per il centrale serbo, costretto all’inoperosità in attacco causa ricezione ballerina. Fatica però tanto a leggere il gioco di Brizard e ad imporsi a muro, lui che invece è uno dei migliori al mondo nel ruolo.

    D’Heer voto 5. Chiude mestamente la finale con due punti a muro e zero attacchi, facendo rimpiangere l’infortunato Lisinac. La sconfitta non è certo colpa sua, ma in attacco non sembra essere migliorato molto da quando è in Italia.

    Dzavoronok voto 6. In una stagione in cui probabilmente pensava di essere maggior protagonista, si deve accontentare di pochi scampoli di gioco.

    Lorenzetti voto 5,5. Continua la maledizione delle finali che negli ultimi anni, Supercoppa 2022 a parte, sembra accompagnare le squadre del tecnico di Fano. La sensazione è che a Trento qualcosa possa essersi rotto e che c’è il rischio di trascinarsi per il resto della stagione. Il mio augurio è invece di vedergli alzare a fine maggio quella coppa (di Champions League) che troppe volte ha sfiorato e che nessuno più di lui merita. LEGGI TUTTO

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    Del Monte Coppa Italia, la cronaca live della 1° semifinale Perugia-Piacenza

    Di Giuliano Bindoni

    La Final Four della Coppa Italia torna nello splendido scenario del Palasport di Roma dove nella stagione 2011/12 iniziò a denominarsi per la prima volta Del Monte Coppa Italia.

    Ad affrontarsi nella prima semifinale sono l’imbattuta Sir Safety Susa Perugia e una delle sue più accreditate rivali alla conquista dello scudetto, quella Gas Sales Bluenergy Piacenza che sta trovando proprio in questa fase finale della stagione i giusti meccanismi e la consapevolezza per dire la sua.

    Perugia è anche la detentrice della Coppa, alzata lo scorso anno dopo aver battuto Trento in finale per 3-1, nonché la squadra finalista delle ultime cinque edizioni, di cui ne ha vinte in totale tre. Piacenza, invece, è ancora alla caccia del suo primo successo nel massimo campionato maschile dopo la Coppa Italia di A2 vinta nella stagione 2018/19.

    [IN AGGIORNAMENTO LIVE]

    Sestetti.Anastasi schiera Giannelli in regia opposto a Rychlicki, Leon e Semeniuk le bande, Russo e Flavio centrali, Colaci libero. Botti risponde con le diagonali Brizard-Romanò, Lucarelli-Leal, Simon e Caneschi centrali, Scanferla libero. LEGGI TUTTO

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    Piacenza verso la semifinale: “Non temiamo Perugia, nessuno è imbattibile”

    Di Redazione

    La Gas Sales Bluenergy Piacenza è da ieri a Roma, dove nel weekend è in programma la Final Four della Del Monte Coppa Italia SuperLega. I biancorossi saranno impegnati sabato alle 15.30 nella prima semifinale contro la Sir Safety Susa Perugia (diretta tv RaiSport +HD), mai battuta nei 9 precedenti tra le due squadre. Oggi pomeriggio, per i ragazzi di coach Botti, una seduta di lavoro tecnico nella capitale con la possibilità di provare luci e distanze dell’imponente impianto di gioco; domani mattina l’ultima rifinitura.

    Quella di Roma sarà la seconda Final Four consecutiva per la società della presidente Elisabetta Curti, la terza considerando anche quella di Serie A2 (2018-19) alla prima stagione della società. Tra i giocatori di Piacenza, Robertlandy Simon ha vinto il trofeo tre volte (2013-14, 2019-20 e 2020-21) mentre Enrico Cester ha alzato la Coppa Italia in una occasione (2016-17).

    “Il percorso di avvicinamento a questa Final Four – racconta Massimo Botti – è stato un po’ come stare sulle montagne russe, per un periodo complicato da un unto di vista sanitario. Abbiamo cercato di fare il meglio possibile e arrivare a questo appuntamento a cui tutti teniamo nelle migliori condizioni possibili e pronti. L’ultima gara di campionato con Civitanova, al di là del risultato, ha confermato i progressi fatti, la squadra quando è al completo può esprimere una grande pallavolo“.

    Sulla sfida alla corazzata Sir il tecnico aggiunge: “Ho la fortuna di allenare giocatori che non temono confronti di questo tipo. Certo Perugia è la grande favorita della manifestazione, sta facendo una stagione stratosferica, storica se vogliamo, ma non esiste nessuna squadra imbattibile. L’affronteremo senza timori, dobbiamo giocare a pallavolo come sappiamo e possiamo fare evitando quelle pause che ogni tanto ci capitano, sicuramente dovremo giocare una partita di altissimo livello, mettendo ai nostri avversari una pressione costante soprattutto al servizio ed essere bravi a mantenere la loro battuta“.

    “Abbiamo ancora un po’ nella testa la partita con Civitanova – ammette il capitano biancorosso Antoine Brizard – perché abbiamo perso una gara che avevamo controllato. Arriviamo a questa Final Four con il punto interrogativo sulle condizioni di Leal, ma ci stiamo allenando molto bene, siamo tutti carichi per un evento speciale. Le due gare giocate in campionato con Perugia certamente ci possono aiutare, le abbiamo perse ma abbiamo avuto anche le nostre occasioni, peccato non avere preso più di un set in ogni partita. Perugia ha 14 giocatori tutti importantissimi, di fatto solo Giannelli resta sempre in campo, poi la formazione può cambiare ogni volta, difficile sapere chi sarà in campo contro di noi“.

    “Non sento una sfida personale con Giannelli – aggiunge il regista francese – non mi interessa, ho tanto rispetto per lui, ma si parla di squadra contro squadra ed importa solo la vittoria, che può essere solo di squadra. Dovremo fare bene in battuta e ricevere bene, la partita può giocarsi su questi fattori; se non battiamo bene non ci sono possibilità di vincere. Perugia sta facendo benissimo ed è imbattuta, noi abbiamo voglia di mettere fine alla loro serie. Loro hanno tutto da perdere, un mio vecchio allenatore diceva che più la serie positiva va avanti e più si avvicina la fine di questa serie. Noi vogliamo fare la sorpresa e vincere“.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Del Monte Coppa Italia: le quattro protagoniste ai raggi X

    Di Paolo Cozzi

    È ormai tutto pronto per le Final Four di Del Monte Coppa Italia: sabato 25 e domenica 26 febbraio a Roma verrà ufficialmente inaugurata la stagione della caccia a Perugia, visto che la compagine umbra al momento sembra essere irraggiungibile per chiunque. Con la certezza che in uno scontro diretto può succedere di tutto, ecco allora che, nonostante il pronostico penda tutto dalla parte della Sir, Milano, Trento e Piacenza non scenderanno nella capitale con lo spirito di vittime sacrificali, ma con la speranza di trovare la chiave di volta per fare uno sgambetto in piena regola alla squadra di Anastasi.

    Analizziamo nel dettaglio, una per una, le quattro squadre protagoniste della Final Four, con le loro caratteristiche, i loro punti di forza e quelli di debolezza. Partendo naturalmente dalla prima semifinale, in programma sabato alle 15.30, tra Perugia e Piacenza, per approdare alla seconda delle 18, tra Milano e Trento.

    SIR SAFETY SUSA PERUGIA 5 stelle

    Battuta 5 stelle. La linea di servizio di Perugia è pressoché letale, con Leon, Plotnytskyi ed Herrera in grado di spaccare in due un set con la loro potenza in qualsiasi momento. Giannelli e Semeniuk offrono precisione chirurgica, mentre il trio di centrali garantisce continuità unita alla possibilità di battere in modo tattico.

    Ricezione 4 stelle. La ricezione è certamente l’unico aspetto del gioco in cui Perugia può essere infastidita, con Leon e la seconda banda (Plotnytskyi o Semeniuk) che vengono sempre presi di mira. Ma quest’anno Perugia può contare su un Colaci versione deluxe, e i rifornimenti per Giannelli sono garantiti.

    Attacco 5 stelle. Inutile dire che il trio di laterali è semplicemente letale, con schiacciatori che uniscono fisicità e potenza a una grande varietà di colpi. In più, la competizione tra Herrera e Rychlicki per la maglia da opposto titolare ha fatto alzare l’asticella a entrambi. Al centro potenza e centimetri, con Flavio e Russo che paiono certi di una maglia da titolari.

    Muro 5 stelle. L’anno di Grbic ha lasciato in eredità una ottima organizzazione muro-difesa con i centrali davvero ottimi interpreti del fondamentale. Su palla alta sono davvero compatti e ben organizzati, su palla super possono regalare qualcosina, vista anche la carenza di centimetri fra Semeniuk, Plotnytskyi, Herrera e Rychlicki.

    Palleggio 5 stelle. Ormai sempre più leader della squadra, Simone Giannelli se possibile è migliorato molto nell’intesa con i centrali, continuando a chiamare la tesa, ma portandoli spesso anche vicino a sé con i classici primi tempi. Quando prende il ritmo con i suoi laterali suona una sinfonia sublime, e se può non disdegna qualche attacco di prima intenzione.

    Condizione 5 stelle. Nessuna sconfitta, una sola partita finita al tie break e una panchina che è decisiva tanto quanto il sestetto titolare… di sicuro il morale è a mille, e queste ultime settimane sono servite per lavorare bene fisicamente soprattutto in vista del rush finale in campionato e Champions League.

    GAS SALES BLUENERGY PIACENZA 4 stelle

    Battuta 5 stelle. Fondamentale che è il punto di forza degli emiliani, con Simon, Brizard, Romanò, Lucarelli e Leal sempre pronti a picchiare forte. Qualche errore di troppo scappa, ed è un peccato perché è una squadra che anche a muro può fare bene.

    Ricezione 4 stelle. Il duo di schiacciatori brasiliani è croce e delizia nel fondamentale, con Lucarelli che prova a dare equilibrio e Leal invece che fatica parecchio, giustamente preso di mira dai battitori avversari. Scanferla cerca di fare l’ago della bilancia in mezzo ai due, ma contro Perugia servirà una prestazione mostruosa. Nel caso dovesse giocare Recine al posto dell’infortunato Leal, la ricezione ne guadagnerebbe parecchio.

    Attacco 4 stelle. Ci ha messo un po’ di tempo Brizard a trovare l’affiatamento con i compagni, ma adesso Piacenza viaggia su livelli molto alti, con Simon devastante al centro. Manca il guizzo di Romanò, che non riesce a sfondare quota 50%, e un po’ di continuità di rendimento dei due brasiliani in banda. Con Recine in campo, l’attacco da posto 4 viene spesso lasciato con muro a 1 per raddoppiare su Simon.

    Muro 4 stelle. Fondamentale nel quale Piacenza mostra ancora il gap con le prime della classe, più che altro perché ha a muro giocatori molto individuali che sbracciano molto. Simon è il migliore, ma soprattutto su palla scontata, mentre soffre tanto nello spostamento su palle spinte. Molto bene Brizard, diventa invece un punto di riferimento per l’attacco avversario Recine quando gioca, per via della sua statura.

    Palleggio 5 stelle. Campione olimpico in carica, dopo un avvio di stagione non brillante Antoine Brizard è cresciuto molto in personalità, e ora che ha il sestetto titolare a pieno regime si diverte molto. E poi attenti al suo servizio e ai suoi muri, sempre precisi e invadenti.

    Condizione 3 stelle. Stagione sfortunata quella degli emiliani, che a turno hanno perso un po’ tutti i titolari; proprio ora che sembrava aver risolto i problemi ecco l’ennesimo guaio, nella fattispecie alla caviglia di Leal. Difficile che senza lui in campo Piacenza possa trovare la forza di impensierire la corazzata Perugia.

    ITAS TRENTINO 4 stelle

    Battuta 4 stelle. Michieletto e Kaziyski sono fonte di punti, ma rispetto a Perugia manca un po’ di potenza, anche se una delle chiavi di questa squadra è proprio la capacità di alternare continuamente battute forti a battute tattiche. Importante sarà il contributo alla causa di Lisinac e Lavia.

    Ricezione 5 stelle. È il fondamentale chiave per questa Trento, perché fintanto che la palla arriva a Sbertoli con continuità il palleggiatore ex Milano ha la possibilità di far viaggiare i suoi a un ritmo davvero elevato. Lavia e Michieletto sono giocatori molto tecnici e ben portati nel fondamentale, in mezzo a loro cresce in maniera esponenziale il giovane Laurenzano: riuscirà a gestire la pressione del grande evento?

    Attacco 5 stelle. Quando la ricezione gira bene il gioco di Trento è forse quello che piace di più, con un uso continuo dei centrali e della pipe. Bene anche Kaziyski, che da opposto non risparmia potenza nei suoi colpi. Da vedere al centro il rientro di Lisinac, dopo la sosta dovuta a problemi di schiena, e la tenuta di Lavia, quest’anno meno continuo nel rendimento rispetto l’anno scorso.

    Muro 5 stelle. Il duo serbo al centro della rete è garanzia di qualità e quantità, con Podrascanin più bravo nel muro a lettura e Lisinac devastante quando arriva a raddoppiare. In posto 4 Michieletto e Lavia sono sempre difficili da superare, è in zona 2 che nascono le difficoltà ed è lì che Sbertoli deve ricordarsi di non cercare solo altezza, ma anche il giusto piano di rimbalzo con le mani.

    Palleggio 4 stelle. Giocatore sempre caratterizzato da tanta grinta e una innata capacità difensiva, Riccardo Sbertoli è molto abile a sfruttare le vie centrali del campo togliendo pressione ai laterali. Però quando la ricezione cala fatica a riprendere in mano le chiavi della distribuzione trentina.

    Condizione 4 stelle. Qualcuno potrebbe chiamarla bella ma non vincente, visto che negli ultimi due anni la squadra di Lorenzetti si è portata a casa fin qui solo una Supercoppa, a fronte di tante finali perse. E questo potrebbe essere un fattore purtroppo chiave nella testa di una squadra che sulla carta ha già un piede in finale. Riuscirà Trento a trovare quella continuità di rendimento che la fa bella, molto bella, ma solo a sprazzi?

    ALLIANZ MILANO 3 stelle

    Battuta 3 stelle. Delle quattro finaliste è indubbiamente la squadra con meno potenza al servizio, ma non per questo parte sconfitta contro Trento. Ishikawa, Patry e Porro sanno sempre impensierire gli avversari dai nove metri, e il Loser visto nelle ultime partite potrebbe essere l’arma in più per portare l’assalto al fortino Itas.

    Ricezione 4 stelle. Va meglio in ricezione Milano, anche se in alcuni momenti delle partite spesso subisce dei black out importanti in cui prende filotti di punti. Il libero Pesaresi sembra essersi ripreso dopo un periodo di difficoltà, meglio Ishikawa, ma ci vorrà sostegno anche da uno fra Mergarejo ed Ebadipour per garantire palloni giocabili a Porro.

    Attacco 4 stelle. Se Patry nelle ultime uscite ha alzato il suo livello tornando su percentuali più consone ad un giocatore del suo lignaggio, serve una alternativa in banda a Ishikawa, che troppo spesso finisce per essere il giocatore più servito dal match. Al centro bene Vitelli e soprattutto Loser che, affinata l’intesa con Porro, sta facendo vedere colpi degni della sua classe.

    Muro 4 stelle. Non è fra le prime della classe, ma in alcune occasioni, come nella partita di regular season con Modena, ha saputo essere letale. Paga un po’ i centimetri mancanti a Porro e Ishikawa su tutti, ma anche se magari mura qualcosa in meno delle altre il lavoro di correlazione muro-difesa allestito da Piazza è di primissimo livello. E non va dimenticato che in panchina c’è Piano, sempre ottimo quando servono esperienza e capacità di lettura.

    Palleggio 4 stelle. Paolo Porro non ha il palmares degli altri quattro, ma la sensazione è che il giovane palleggiatore stia lavorando duramente per raggiungere il livello degli altri tre. La palla in posto 4 piace molto come tensione e velocità, sembra esserci invece poco feeling con Patry, ma sarà da lì che passeranno i palloni chiave per provare a battere Trento. Migliorato molto il feeling con i centrali, ottimo l’uso della pipe.

    Condizione 4 stelle. Dopo la bella vittoria con Civitanova nei quarti, Milano non ha pressione addosso e questo potrebbe aiutarla almeno inizialmente. Qualcosa però manca in un sestetto che si sa come parte ma non si sa come finisce, visti gli avvicendamenti che spesso riguardano i centrali e gli schiacciatori. Basteranno la voglia di stupire e un’ottima organizzazione per fare lo sgambetto a Trento? LEGGI TUTTO

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    Fabrizio Gironi: “Piacenza sarà pronta per i momenti caldi della stagione”

    Di Roberto Zucca

    Fabrizio Gironi è il classico soldato che combatte a testa bassa. È un grande lavoratore, qualità che non solo agli addetti ai lavori, ma anche al pubblico, piace molto di lui. Fabrizio ha saputo lavorare, gestendo con astuzia e maturità ogni opportunità che gli è stata presentata, arrivando fino a un grandissimo club, come la Gas Sales Bluenergy Piacenza, a giocarsi la chance di concludere il campionato tra i protagonisti:

    “Sono convinto che questa Piacenza saprà venire fuori dal suo momento difficile, e quando arriveranno i momenti caldi della stagione, riuscirà a farsi trovare pronta e ad esprimersi per la squadra che è. Mi rendo conto sia una stagione altalenante, nella quale i momenti di difficoltà ci sono stati. Però ripeto, non sono preoccupato, ma curioso di vedere cosa succederà”.

    È una stagione in cui, Perugia a parte, nessuno si è espresso al massimo delle sue potenzialità.

    “Ha detto bene, Perugia esclusa, è stata una stagione complessa e se vogliamo, difficile da spiegare. Lato nostro non hanno aiutato gli infortuni di tre pilastri di questa formazione, come Simon, Lucarelli e poi Leal. Sono tre giocatori incredibili, che danno molto a questa Piacenza. Allenarsi spesso senza giocatori come loro, può fare la differenza. Sono certo che con loro nella massima condizione, anche il gioco ne guadagnerà molto”.

    Ai playoff tutti contro Perugia?

    “Sarà la squadra da battere. Noi dovremo cercare di cogliere tutte le occasioni, per ottenere il maggior piazzamento per la griglia di partenza. Sarà poi una battaglia con tutte. Ai playoff dobbiamo e vogliamo arrivarci”.

    Da ex protagonista di Taranto, posso chiederle se ce la farà a salvarsi?

    “Lo spero. A Taranto sono legato da alcune amicizie create negli anni in cui ho giocato in Puglia, sia con alcuni compagni di squadra, che con la dirigenza, della quale resta un bel ricordo. Sarà difficile certamente anche per loro, considerando anche il ruggito fatto da Siena nelle ultime settimane, che si è dimostrata anche per noi un’avversaria ostica, e lo sarà per tutte quelle che se la troveranno davanti”.

    Foto Lega Pallavolo Serie A

    Curiosità: nel suo account whatsapp lei ha ancora la foto con la maglia della Powervolley. Milano è nel suo cuore.

    “(ride n.d.r.) Inizio col dirle che è una foto vecchia, e che non sono molto social, quindi probabilmente c’è ancora una foto di quando ho attivato whatsapp. Al di là di questo, sì, è la mia città e io sono cresciuto in una società, che è Segrate, che poi è entrata a far parte di quel circuito. Quindi ci sono allenatori e dirigenti che oggi fanno parte di quella società. In generale sono una persona che si lascia alle spalle la bellezza e tutto ciò che di meglio ha avuto dalle stagioni vissute, tanto che per me giocare contro Milano o Taranto quest’anno ha avuto un certo significato”.

    Cosa ha visto, negli occhi di quei dirigenti o di quegli ex allenatori, che lei ha incontrato nei primi anni delle giovanili?

    “Sono felici della strada che ho fatto e orgogliosi del percorso che ho scelto di fare. Non sono mai Fabrizio l’avversario, ma un ragazzo che ha fatto parte dei loro anni a Segrate e viceversa”.

    Sulla sua strada a Piacenza ha ritrovato Hoffer.

    “Un grande amico. Un ragazzo con cui ho giocato a Taranto, con cui ho vissuto assieme nei nostri anni di formazione, e che conosco da sempre. Ritrovarlo a Piacenza è stato casuale, ma certamente è stato bello”.

    Negli scorsi giorni De Giorgi ha detto che Gironi è un osservato speciale. Fa piacere, immagino.

    “Tanto. Essere preso in considerazione è importante e ovviamente fa molto piacere. Il lavoro che ho iniziato come opposto proprio ai Giochi del Mediterraneo dello scorso anno spero possa proseguire. Sarebbe bello poter continuare il cammino intrapreso con l’azzurro”. LEGGI TUTTO

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    Detto, fatto: Piacenza ufficializza il prolungamento del contratto di Lucarelli

    Di Redazione

    Gas Sales Bluenergy Volley Piacenza comunica che lo schiacciatore brasiliano Santos De Souza Ricardo Lucarelli vestirà la maglia biancorossa anche nella prossima stagione. Ora dunque è ufficiale, ma dopo quanto dichiarato dal Direttore Generale biancorosso Hristo Zlatanov qualche giorno fa, si era capito che si sarebbe trattato di una formalità. Che mancavano giusto le firme, per intenderci. Ebbene, ora ci sono anche quelle.

    Il prolungamento del contratto è stato siglato nelle scorse ore con soddisfazione da entrambe le parti. Il prolungamento del contratto di Ricardo Lucarelli segue quello di Antoine Brizard siglato qualche settimana fa ed è un chiaro segnale delle intenzioni della Società della Presidente Elisabetta Curti sull’impegno e continuità per le prossime stagioni.

    Santos De Souza Ricardo Lucarelli, nazionale brasiliano la scorsa estate medaglia di Bronzo ai Mondiali giocati in Slovenia e Polonia, ha vinto l’ultimo Campionato di SuperLega con la Cucine Lube Civitanova. Sta giocando la sua terza stagione in SuperLega.

    Classe 1992, 196 cm, originario di Contagem, l’atleta è un vero e proprio top player internazionale capace di indirizzare l’esito delle partite.

    “Sono particolarmente contento – dice Ricardo Lucarelli – di potere continuare anche nella prossima stagione la mia avventura a Piacenza. Qui mi trovo bene, ho trovato il giusto ambiente, è diventata la mia casa e ho voglia di scoprire ancora di più la città. Sono felice di restare in una società che mi ha accolto bene, in un ambiente ideale per un giocatore. Rimango perchè ho voglia di togliermi soddisfazioni anche a Piacenza e di fare bene con questi ragazzi”.

    Fuoriclasse assoluto in grado di vincere tutto con la casacca del Brasile, Ricardo Lucarelli è atleta di valore assoluto in ricezione e difesa, devastante al servizio e molto tecnico nei fondamentali di attacco.

    A Piacenza il trentunenne sudamericano ha trovato l’ambiente ideale per cercare nuovi stimoli dopo che in carriera ha vinto tanto e, dopo aver cambiato squadra ogni anno da quando è in Italia, ha deciso di restare alla corte della Presidente Elisabetta Curti.

    “Siamo molto soddisfatti – sottolinea Isabella Cocciolo Amministratore Delegato di Gas Sales Bluenergy Volley Piacenza – di aver trovato l’accordo con Lucarelli per giocare un ulteriore anno con noi. Lucarelli è un serio professionista in campo e fuori dal campo, un giocatore di grande spessore ed equilibrio, un trascinatore del gruppo. La sua presenza è fondamentale anche nello spogliatoio, siamo certi che insieme potremo ottenere ottimi risultati”.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO