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    Ravenna, Comparoni è la nota lieta. Che esordio contro la “sua” Monza!

    Di Redazione A Ravenna Monza ha sorriso due volte. La prima, più importante, per la vittoria da tre punti che la proietta addirittura in vetta alla classifica. La seconda per la bella prestazione, seppur dall’altra parte della rete, del “suo” Comparoni. Approdato in prestito alla Consar a metà ottobre, il centrale parmense ha esordito in questa stagione proprio contro il Vero Volley regalandosi una prestazione più che positiva, soprattutto in battuta. Entrato nel corso del terzo set, l’azzurro Campione del mondo under 21 ha messo con prepotenza la sua firma sull’allungo dall’8-6 al 15-7 che è stato fondamentale per la conquista del parziale (25-19) da parte della sua nuova squadra. “Onestamente non mi sarei aspettato di partire così bene – racconta sulle colonne de Il Resto del Carlino di Ravenna -. Sono entrato carico e ho dato tutto quello che avevo. Peccato che verso la fine del match abbia pagato un po’ l’emozione e un po’ l’inesperienza con qualche errore di troppo, ma nel complesso credo di poter dire d’aver fatto bene”. Tanto bene che ora Comparoni ambisce, legittimamente, a partire tra i titolari già nella prossima gara, la delicata sfida contro Modena. “Sono arrivato qui convinto di dover lavorare tanto per crescere. Due settimane di lavoro sono ancora poche però, c’è ancora da affinare l’intesa con il palleggiatore, ma sono convinto dei miei mezzi” conclude. (fonte: Il Resto del Carlino – Ravenna) LEGGI TUTTO

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    In prestito da Monza, Francesco Comparoni si aggrega alla Consar

    Di Redazione La società Porto Robur Costa 2030 Ravenna annuncia l’arrivo, in prestito dal Vero Volley Monza, del centrale Francesco Comparoni. Vent’anni compiuti lo scorso 22 giugno, alto 205 cm, parmense di nascita, Comparoni ha conquistato poche settimane fa il titolo mondiale Under 21 con la nazionale. Cresciuto nelle giovanili dell’Energy Parma, nella stagione 2019/20 è passato in B alla Zephyr La Spezia, con cui ha giocato gli ultimi tre campionati, meritandosi l’attenzione del coach Frigoni che lo ha inserito nell’organico dell’Italia che ha poi vinto il mondiale.  Comparoni si è aggregato alla squadra nel primo pomeriggio di oggi e poi ha sostenuto il primo allenamento. “Non vedo l’ora di cominciare questa esperienza e di dare una mano alla squadra – sono le sue prime parole da neoravennate – e alla società che ha puntato su di me. Voglio fare di tutto per ripagare questa fiducia. E’ una bella responsabilità alla quale non mi sottraggo. Porto a Ravenna la mia voglia di affermarmi e di crescere, consapevole che arrivando da campionati di B devo lavorare molto, e tutto l’entusiasmo che ho accumulato nell’esperienza ai Mondiali: un percorso bello, entusiasmante e molto formativo. E’ stato un onore indossare la maglia della nazionale e vincere il mondiale. Ravenna è per me una tappa importante del mio percorso: sono molto felice di essere qui e di dare il mio contributo”. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Francesco Comparoni vive il suo sogno: oro mondiale e approdo in Superlega

    Di Redazione L’ultimo successo, in ordine cronologico, di questa fantastica e interminabile estate italiana è l’oro della Nazionale italiana maschile Under 21 ai Campionati Mondiali di categoria. Coach Frigoni ha portato la sua squadra sul tetto del mondo; squadra composta da già conosciuti talenti, come l’inarrestabile Alessandro Michieletto, e individualità emergenti e future certezze del volley italiano. Tra queste, Francesco Comparoni. Il centrale, classe ’01, ha coronato in un solo anno due grandi sogni: la chiamata in Nazionale, corollata dall’oro mondiale, e l’approdo in Superlega con la maglia della Vero Volley Monza. A raccontare la sua magica estate è Comparoni stesso, in un’intervista alla Gazzetta di Parma. Comparoni, parte tutto dal ritiro a Darfo Boario. E poi, cosa è successo? «Qualcosa di incredibile e di totalmente inaspettato per un giovane come me, reduce dalla serie B e che, prima di allora, non aveva mai ricevuto una chiamata dalla Nazionale». L’impatto, nei primi giorni, com’è stato? «Era un mondo completamente nuovo. Arrivavo all’interno di un gruppo affiatato, che aveva condiviso esperienze di un certo rilievo. Ho iniziato a lavorare, ma non mi sentivo ancora troppo pronto per compiere quel passo. Per fortuna, sia il ct, Angiolino Frigoni, che i compagni mi hanno aiutato nel processo di inserimento: mi sono sentito parte integrante della squadra. Con il passare delle settimane, ho acquisito maggiore sicurezza e consapevolezza». A livello personale, che Mondiale è stato? «Sono molto contento dell’opportunità che ho avuto, prima di tutto. Quando il ct Frigoni mi ha chiamato in causa, ho cercato sempre di farmi trovare pronto e di dare il mio contributo. Ho giocato soprattutto nella fase iniziale e poi contro il Belgio, quando sono rimasto in campo per tutta la partita. Sono cresciuto molto in queste settimane, specie sotto il profilo della gestione emotiva della gara. Consideri che il Mondiale Under 21 ha rappresentato la mia prima manifestazione di prestigio in assoluto: è stata un’emozione continua». Il momento più bello? «Sarebbe fin troppo scontato dire l’ultimo punto che ci ha consegnato il titolo: l’ho vissuto dalla panchina, provando comunque una gioia indescrivibile. Se devo però scegliere un altro istante da ricordare, penso a tutte le volte che prima della partita, nel palazzetto, risuonava l’inno nazionale, con la squadra schierata in campo. In quel momento, tutti i sacrifici che hai fatto per arrivare fin lì trovano un senso. Ti senti orgoglioso, perché sai di rappresentare una nazione intera». Ha vinto un Mondiale e si prepara ad abbracciare la massima serie. «Non vedo l’ora, finalmente sono arrivato in Superlega: è un altro sogno che si realizza. Credo che alla Vero Volley Monza ci siano tutte le condizioni per proseguire il percorso di crescita personale. La società ha creduto in me: darò il massimo». Dopo aver alzato il trofeo, domenica, il primo pensiero a chi è andato? «Alla mia famiglia, che mi ha sempre sostenuto. In questo momento sono in treno verso Parma: le confesso che sto contando le fermate, una dopo l’altra, impaziente di tornare a casa e riabbracciare tutti. Ho con me una bella medaglia d’oro da mostrargli…» LEGGI TUTTO