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    Santarelli: “Giusto festeggiare oggi, sperando in un anno diverso”

    Di Redazione
    Clima natalizio al Palaverde per la partita della vigilia tra Imoco Volley Conegliano e Unet E-Work Busto Arsizio, ma nessuno può dimenticare le difficoltà che caratterizzano il momento, ben evidenti anche per la formazione rimaneggiata schierata dalle ospiti. Lo sottolinea nel dopogara Daniele Santarelli: “È stato un anno difficile per tutti, ma per noi è stato anche un bel 2020 dal punto di vista sportivo, ed era giusto festeggiarlo con una vittoria. Faccio gli auguri a tutti coloro che ci seguono e spero che tutto possa cambiare presto, e il 2021 possa essere un anno diverso“.
    “Mi dispiace davvero per Busto– continua l’allenatore dell’Imoco – sta vivendo una stagione molto difficile, le auguro di uscire presto da questa situazione e sono sicuro che lo farà a testa alta, malgrado i problemi. Noi abbiamo fatto un po’ di esperimenti, visto il contesto: sono contento del terzo set, perché abbiamo fatto delle belle cose con una squadra molto giovane in campo. Poi la gioventù si è vista anche con qualche errore, ma siamo stati bravi a portarlo a casa“.
    Miriam Sylla è stata premiata come MVP della gara: “Diciamo che abbiamo giocato partite migliori, e non era facile perché loro avevano più di un problema di formazione. Complimenti a loro per esserci state e brave noi per esserci adattate alla situazione e aver portato a casa la partita“. E Lara Caravello, schierata da titolare al posto di De Gennaro, aggiunge: “È stato un bel regalo che mi ha fatto Daniele. Vado a casa molto contenta e posso festeggiare il Natale con un sorriso in più: è sempre facile e divertente giocare con campionesse come le mie compagne“.
    “Questa partita ci fa ben sperare – sottolinea Francesca Piccinini per la Unet E-Work –: siamo venute qui a ranghi ridotti, ma abbiamo messo tutto, cuore e anima. Abbiamo provato a divertirci nonostante il gap evidente, ma sono contenta della prestazione. Non abbiamo ancora dimostrato il nostro valore, speriamo in meno sfortune nel 2021“.
    Il tecnico delle bustocche Marco Musso aggiunge: “Il risultato è quello che è, ma oggi dobbiamo andare oltre e ragionare sul lavoro che abbiamo fatto per riuscire comunque a scendere in campo in maniera credibile. C’è in ogni caso da mettere a posto ancora molto, in particolare l’attacco di palla alta e l’utilizzo dei centrali. Ho visto segnali buoni sull’organizzazione del muro difesa, mentre il cambiopalla non è giudicabile oggi, viste le troppe assenze in attacco per noi. Credo comunque che la strada sia lunga ma ben intrapresa“.
    (fonte: Facebook Imoco Volley) LEGGI TUTTO

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    Bella notizia in casa UYBA: tutte le atlete sono negative

    Foto Facebook UYBA Volley

    Di Redazione
    Finalmente si può iniziare a sorridere in terra bustocca.
    Con un post in Facebook, infatti, la Unet e-work Busto Arsizio comunica che Stevanovic, Poulter e Piccinini hanno avuto esito negativo dei tamponi e che seguiranno ora il protocollo per la ripresa graduale degli allenamenti.

    ??? TAMPONI TUTTI NEGATIVI!? Stevanovic, Poulter e Piccinini seguiranno ora il protocollo per la ripresa graduale degli allenamenti. Vi aspettiamo ragazze!#volley #pallavolo #tamponi #Covid
    Pubblicato da Unet e-work Busto A. su Martedì 20 ottobre 2020

    Rimane da capire la situazione di Coach Fenoglio. LEGGI TUTTO

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    Intramontabile Piccinini: “Egonu sarà la mia erede, ma la Regina sono ancora io”

    Di Redazione
    Un palmarès ricchissimo, un esordio a soli 14 anni, nessuna voglia di appendere le ginocchia al chiodo. La Regina di Coppe, Francesca Piccinini, giocherà anche questa stagione con la maglia della Unet E-Work Busto Arsizio. Di ritiro neanche l’ombra, come dichiara alla Gazzetta dello Sport nell’edizione odierna.
    Questo sarà il suo 26° campionato di A­1. Che sensazione prova?
    “Come l’alfabeto, siamo arrivati alla Z. È strano ma la cosa più bella è che ho lo stesso entusiasmo della prima stagione. A gennaio 2020 quando sono rientrata avevo un obiettivo ben chiaro (una convocazione olimpica, ndr). Il Covid ha interrotto bruscamente la stagione ma a me non piace mollare le cose a metà. Quindi ho scelto di giocare ancora e vedere come va, che apporto posso dare alla squadra. E poi si vedrà”.
    Per anni lei è stata il simbolo della pallavolo italiana. Con 7 Champions vinte è definita Regina di Coppe. A chi lascerà il testimone?
    “Io ci sono ancora (ride, ndr). Comunque credo che Paola posso essere la mia erede. È una giocatrice fortissima e ha ancora margini di miglioramento. Nei prossimi anni potrà dare tanto sia in campo che fuori”.
    In queste stagioni qual è stata la vittoria più significativa?
    “La vittoria del Mondiale arrivata 18 anni fa è sicuramente uno dei ricordi più belli. E poi le 7 Champions League. Ma la vittoria più bella è sempre quella che deve ancora arrivare”.
    E la sconfitta che le brucia di più?
    “Il k.o. nei quarti a Pechino 2008 è un’eliminazione che ha fatto male anche perché con la Nazionale arrivavamo da un periodo di successi e medaglie tra Grand Prix ed Europei”.
    Da donna e da consigliere federale che idea si è fatta del caso Lloyd e dell’assenza di tutele contrattuali per le atlete incinta?
    “Non siamo difese. Per una donna diventare mamma è una cosa fantastica e mi sembra giusto che anche le pallavoliste possano ambire a questo con delle tutele contrattuali. Con il professionismo, con la spinta del nuovo sindacato, qualcosa deve succedere”.
    A Vicenza, in Supercoppa, ha vissuto prima l’euforia dell’evento all’aperto e poi la finale giocata indoor. Che ricordoha?
    “È stata la mia prima volta all’aperto. All’inizio ero molto carica per la bellezza della location e la particolarità dell’evento. Purtroppo il nostro sport ha qualche problema nel giocare all’aperto. Il fondo del campo era diventato pericoloso. Al di là di questo il nostro obiettivo era andare in finale e ci siamo riuscite. Poi Conegliano ha dimostrato tutta la sua forza e credo che anche in campionato parte da favorito. Ma sarà una stagione interessante e oltre le 4 finaliste di Supercoppa a Monza e Perugia”.
    Nel suo futuro si vede allenatrice?
    “Non lo disdegnerei, ma nel settore giovanile. Delle piccole Piccinini innamorate della pallavolo”. LEGGI TUTTO

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    UYBA, Fenoglio: “Piccinini grande esempio. Gennari mi ha sorpreso”

    Foto Facebook UYBA Volley

    Di Redazione
    Procede a gonfie vele la preparazione della UYBA che lavorerà agli ordini di Marco Fenoglio e del suo staff fino a venerdì per poi osservare due giorni di riposo in questa settimana di Ferragosto. Intervistato dal quotidiano La Prealpina, il tecnico delle farfalle fa il punto della situazione e si sofferma sulla mancanza della palleggiatrice americana Jordyn Poulter.
    “Fino ad ora abbiamo svolto un enorme volume di lavoro. È tutto sotto controllo e siamo in linea con i programmi”, riassume il tecnico biancorosso che poi si sofferma sull’unica nota dolente. “Ovvio che mi piacerebbe avere la squadra al completo… Questo un po’ condiziona il lavoro, ma non sono abituato a lamentarmi e cerco di costruire il meglio con quelle che ci sono“.
    All’appello mancano la canadese Alexa Gray e l’americana Jordyn Poulter. “Avendo quattro schiacciatrici, l’assenza di Gray è più facile da sopportare – precisa il tecnico piemontese -. Invece il discorso legato all’alzatrice, considerando l’esperienza e l’età di Bonelli, ci condiziona moltissimo. Purtroppo bisogna essere onesti: facciamo fatica, non si può impostare il cambiopalla né la correlazione muro-difesa, la squadra al momento non si può costruire senza il suo cardine. Asia sta facendo un percorso di crescita: ha qualità e talento ma arriva da un’annata in A2 e ha bisogno di tempo per crescere. Non può essere gettata nella mischia per gestire una squadra di A1″.
    L’Uyba, però, si consola con la grinta e il carisma delle sue senatrici. “Sapevo che c’era da lavorare sulla condizione di Francesca Piccinini ma non ha mai mollato di un centimetro ed è sempre un esempio – racconta il coach bustocco -. Se Giulia Leonardi la conoscevo già, chi mi ha sorpreso è Alessia Gennari. Era capitana prima che arrivassi, ma con me le cose bisogna guadagnarsele e lei lo ha fatto alla grande. Jovana Stevanovic non la conoscevo; temevo potesse essere una giocatrice che si accontenta e invece no: ha dimostrato uno spessore umano e tecnico incredibile, è una combattente di prima fascia perfetta per me”. LEGGI TUTTO