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    F1: Hamilton è l'afroamericano più influente della Gran Bretagna

    LONDRA – Lewis Hamilton, dopo aver vinto domenica in Turchia il settimo titolo iridatoin Formula 1, ha ricevuto un altro riconoscimento a coronare una stagione memorabile. Il pilota della Mercedes, infatti, è stato nominato il nero più influente della Gran Bretagna. Powerlist 2021, celebra i personaggi britannici, di origini africane, afro-caraibiche o afro-americane, più significativi e il numero 44 della Mercedes ha preceduto tutti gli altri partecipanti.
    Fenton e Stormzy
    Un panel di giudici ha deciso di premiare Hamilton, sia per i suoi successi in pista sia per la sua lotta contro il razzismo al fianco del movimento internazionale Black Lives Matter, soprattutto dopo la morte di George Floyd. Lo scorso giugno il pilota britannico ha invitato i suoi colleghi a inginocchiarsi prima dei Gran Premi, lanciando ‘The Hamilton Commission’ per favorire l’aumento dei piloti di colore negli sport automobilistici. “Sono molto orgoglioso di questo riconoscimento” le parole del sette volte iridato. “Mi piace pensare che sono solo una parte di una catena di molte persone che stanno spingendo per il cambiamento”.
    Dietro Hamilton si sono classificati il prof. Kevin Fenton, alto dirigente di salute pubblica, in prima linea nella lotta contro il Covid-19 negli ospedali londinesi, e il rapper Stormzy, che ha promesso che donerà 10 milioni di sterline, nel corso dei prossimi 10 anni, ad associazioni di beneficenza che combattono le ineguaglianze razziali. Lo scorso settembre era stata la rivista Time a inserire Hamilton tra le 100 persone più influenti dell’anno. LEGGI TUTTO

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    F1: Hamilton premiato come nero più influente del Regno Unito

    LONDRA – Un riconoscimento dopo l’altro. Lewis Hamilton, dopo aver centrato domenica scorsa il settimo titolo mondiale in Formula 1, è stato nominato il nero più influente del Regno Unito. Il numero 44 della Mercedes è risultato primo nella classifica stilata da Powerlist 2021, che celebra i personaggi britannici, di origini africane, afro-caraibiche o afro-americane, più significativi.
    Black Lives Matter
    Un panel di giudici ha deciso di premiare Hamilton, sia per i suoi successi in pista sia per la sua lotta contro il razzismo al fianco del movimento internazionale Black Lives Matter, soprattutto dopo la morte di George Floyd. Lo scorso giugno il pilota britannico ha invitato i suoi colleghi a inginocchiarsi prima dei Gran Premi, lanciando ‘The Hamilton Commission’ per favorire l’aumento dei piloti di colore negli sport automobilistici. “Sono molto orgoglioso di questo riconoscimento” le parole del sette volte iridato. “Mi piace pensare che sono solo una parte di una catena di molte persone che stanno spingendo per il cambiamento”.
    Dietro Hamilton si sono classificati il prof. Kevin Fenton, alto dirigente di salute pubblica, in prima linea nella lotta contro il Covid-19 negli ospedali londinesi, e il rapper Stormzy, che ha promesso che donerà 10 milioni di sterline, nel corso dei prossimi 10 anni, ad associazioni di beneficenza che combattono le ineguaglianze razziali. Lo scorso settembre era stata la rivista Time a inserire Hamilton tra le 100 persone più influenti dell’anno. LEGGI TUTTO

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    F1, Wolff: “Incontro con Hamilton per discutere rinnovo nei prossimi giorni”

    ROMA – Il team principal della Mercedes, Toto Wolff, prevede di iniziare i colloqui con Lewis Hamilton per il nuovo contratto entro pochi giorni. Parlando a Bbc Sports, il manager austriaco ha detto che si tratta anche di una “situazione strana, perchè ne parliamo da un po’ di incontrarci ma dobbiamo trovare un giorno in cui sederci intorno ad un tavolo”. Hamilton e lo stesso Wolff in realtà avevano detto di voler attendere la fine della stagione, o almeno la conquista poi avvenuta dei titoli costruttori e piloti, per parlare del futuro. “Dopo il settimo campionato piloti, non si poteva parlare immediatamente del contratto – ha detto ancora Wolff -, non avrebbe reso giustizia ad un tale straordinario risultato. Ci daremo qualche giorno e poi procederemo. Il nostro rapporto va ben oltre il business, è di amicizia, di fiducia – ha sottolineato l’austriaco – e il giorno delle trattative è qualcosa che non ci piace perché è l’unico momento in cui non abbiamo obiettivi condivisi. Poi c’è da dire che l’accordo migliore è sempre quello in cui entrambe le parti si ritirano non completamente soddisfatte”. LEGGI TUTTO

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    F1 Hamilton: “Tantissimo lavoro per arrivare dove sono ora”

    LONDRA – “Mi sto godendo il momento anche se non credo di aver raggiunto il mio limite in Formula 1”. Lewis Hamilton, come da tradizione, non sembra volersi fermare neanche dopo il settimo titolo iridato della sua carriera, traguardo che lo ha portato a raggiungere il mito Schumacher.
    Inciampare e rialzarsi
    Il pilota inglese, domenica scorsa a Istanbul, ha aggiunto ulteriori record alla sua straordinaria carriera: 94esima vittoria nel Circus e settima corona iridata, quarta consecutiva, che lo portano a eguagliare il mito del Kaiser di Kerpen. In questa stagione anomala, Hamilton ha messo insieme 10 vittorie su 14 gare disputate dominando il mondiale.”Mi sento come se stessi continuando a migliorare”, ha detto il numero 44 della Mercedes al sito ufficiale della Formula 1. “Probabilmente non è quello che le persone vogliono e prima o poi inciamperò ma fa parte del gioco. Ma ora sono più consapevole di come affrontare gli ostacoli per crescere”.
    Tutti si interrogano sul futuro del campione del mondo: “Voglio concentrarmi sul momento che sto vivendo e su cosa ho imparato in questa stagione. Vorrei restare perché credo di non aver raggiunto il mio limite. Il prossimo anno cercherò di capire dove posso migliorare ancora”.
    Studio e lavoro
    Hamilton ammette di cercare sempre di comprendere i suoi errori e i punti di debolezza per continuare a migliorare: “Le persone potrebbero pensare che sia tutto facile ma in realtà è il contrario: ho lavorato tantissimo per arrivare dove sono. Forse il talento l’ho sempre avuto e anche gli strumenti ma è solo lavorando bene con essi che si possono raggiungere certi obiettivi. Inoltre continuo a studiare sempre: probabilmente è questo lavoro dietro le quinte il motivo dei risultati di oggi” conclude Hamilton. LEGGI TUTTO

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    F1 Hamilton: “Penso di non aver raggiunto il mio limite”

    LONDRA – “Mi sto godendo il momento anche se non credo di aver raggiunto il mio limite in Formula 1”. Guarda sempre avanti Lewis Hamilton anche dopo la conquista del settimo titolo mondiale che lo ha portato a eguagliare Michael Schumacher.
    Numeri impressionanti
    Il pilota inglese, domenica scorsa a Istanbul, ha aggiunto ulteriori record alla sua straordinaria carriera: 94esima vittoria nel Circus e settima corona iridata, quarta consecutiva, che lo portano a eguagliare il mito del Kaiser di Kerpen. In questa stagione anomala, Hamilton ha messo insieme 10 vittorie su 14 gare disputate dominando il mondiale.”Mi sento come se stessi continuando a migliorare”, ha detto il numero 44 della Mercedes al sito ufficiale della Formula 1. “Probabilmente non è quello che le persone vogliono e prima o poi inciamperò ma fa parte del gioco. Ma ora sono più consapevole di come affrontare gli ostacoli per crescere”.
    Tutti si interrogano sul futuro del campione del mondo: “Voglio concentrarmi sul momento che sto vivendo e su cosa ho imparato in questa stagione. Vorrei restare perché credo di non aver raggiunto il mio limite. Il prossimo anno cercherò di capire dove posso migliorare ancora”.
    Lavoro continuo
    Hamilton ammette di cercare sempre di comprendere i suoi errori e i punti di debolezza per continuare a migliorare: “Le persone potrebbero pensare che sia tutto facile ma in realtà è il contrario: ho lavorato tantissimo per arrivare dove sono. Forse il talento l’ho sempre avuto e anche gli strumenti ma è solo lavorando bene con essi che si possono raggiungere certi obiettivi. Inoltre continuo a studiare sempre: probabilmente è questo lavoro dietro le quinte il motivo dei risultati di oggi” conclude Hamilton. LEGGI TUTTO

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    F1, Mario Isola positivo al tampone: è in quarantena

    ROMA – Mario Isola, responsabile F1 e Car Racing Pirelli, è risultato positivo al coronavirus durante i controlli effettuati ieri a Istanbul, in occasione del Gran Premio di Turchia. Lo comunica Pirelli in una nota ufficiale, assicurando che Isola “è già in quarantena, è asintomatico e seguirà le linee guida del protocollo sanitario locale. Sottoposti a nuovi test, tutti i soggetti venuti in contatto con Isola – che farà rientro in Italia – sono risultati ancora negativi”. LEGGI TUTTO