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    F1, Abiteboul: “Alonso nei test non piace a Racing Point? Loro sono illegali”

    ROMA – Duro botta e risposta tra la Renault e la Racing Point. A far discutere è il via libera da parte della Fia a Fernando Alonso per far sì che l’asturiano possa scendere in pista a Yas Marina per i test di Formula 1 ad Abu Dhabi, che secondo il regolamento sarebbero riservati soltanto a giovani piloti con non più di due gare nel Circus in carriera. Per questo motivo Otmar Szafnauer, team principal della scuderia di Lawrence Stroll, ha sollevato diversi dubbi: “Devo capire le regole, mi ha sorpreso vedere che è stato permesso a Fernando Alonso di partecipare. Dobbiamo discutere con la FIA perché le regole sono abbastanza chiare: è un test per giovani piloti e un due volte campione del mondo quasi sulla quarantina per me non è un giovane pilota”.

    Abiteboul attacca Szafnauer
    A lui ha risposto immediatamente Cyril Abiteboul, che senza mezzi termini ha attaccato il team rivale, sottolineando come la loro vettura del 2020 sia un rifacimento della Mercedes del 2019: “C’è un’indicazione per i giovani piloti oltre a quelli a cui la FIA concede il permesso. E’ un diritto assoluto della FIA farlo, quindi se Otmar vuole costruire un reclamo contro la FIA, sarebbe abbastanza ridicolo, visto che sappiamo che hanno una macchina illegale”. LEGGI TUTTO

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    F1, Grosjean: “Sensazione strana, ho pensato a Lauda”

    ROMA – “Ho pensato a Niki Lauda, il pilota che ho amato di piu’ nella storia della Formula 1, e mi sono detto che non poteva essere la mia ultima gara. Ci ho riprovato, mi sentivo quasi in pace con me stesso e ho pensato che sarei morto. E’ stata una sensazione strana. A volte siamo vicini alla morte, stavolta era davanti a me. L’ho chiamata Benoit, non so perché, ma dovevo darle un nome. Poi non so se quel momento mi ha aiutato a riprendermi, ho pensato a miei bambini, non potevo morire senza rivederli”. Così Romain Grosjean, in una intervista a Sky Uk, racconta le sue emozioni subito dopo il terribile incidente che lo ha visto protagonista nella scorsa gara di Formula 1 in Bahrain quando la sua Haas, dopo aver colpito le barriere, è finita a fuoco. “Se ripenso a quel momento sono passati 28 secondi ma mi è sembrato molto di piu’; quando la macchina si è fermata volevo saltare fuori ma ho colpito qualcosa con la testa. Pensavo di essere sotto sopra, poi ho guardato bene e ho visto tutto arancione”.

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    F1, Grosjean esce dalle fiamme dopo il terribile incidente in Bahrain

    Le sensazioni
    “Poteva essere il tramonto o la luce, ma la mia visiera iniziava a sciogliersi e ho capito che era fuoco. Ho detto qualche parolaccia e mi sono detto che non potevo finire così – ha proseguito il pilota francese – Per fortuna sono riuscito ad uscire, i guanti erano neri, sentivo dolore, ma ho saltato la barriera e ho sentito tirarmi la tuta. Quella è stata una sensazione staordinaria e ho capito di essere vivo. Ci siamo seduti nella medical car, mi hanno dato gli antidolorifici, ma volevo camminare perché volevo che tutti mi vedessero camminare con le mie gambe per capire che stavo bene”, ha concluso Grosjean. LEGGI TUTTO