Cresce la Formula 1 su Sky col Gp d’Ungheria
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In Ungheria il sorpasso dello spagnolo, nel 2021 correrà in Ferrari insieme al monegasco LEGGI TUTTO
MADRID – “Diventeremo compagni di squadra, ma io ho la mia storia da scrivere”. Come riporta il quotidiano spagnolo Marca, Carlos Sainz lancia la sfida al suo prossimo compagno di squadra alla Ferrari, Charles Leclerc. Nel finale del Gp d’Ungheria, sul circuito dell’Hungaroring a Budapest, lo spagnolo della McLaren gli ha tolto la decima posizione con un sorpasso.
Il sorpasso
Al 60° giro del GP d’Ungheria, Sainz ha approfittato della chiara difficoltà con le gomme di Leclerc, che ha cercato di resistere con manovre spettacolari, ma poi ha dovuto cedere alla McLaren dello spagnolo. “In Ungheria è difficile superare perchè devi avere un passo molto veloce. Ho rischiato tanto, siamo andati molto vicini ma ha funzionato”, ha detto. “Ma non abbiamo concluso dove avremmo voluto. Dovevamo chiudere davanti a Ricciardo”, ha concluso. LEGGI TUTTO
MOGYORÓD – “Il mio sogno è che siamo compatti e che prima dell’ultima gara ci inginocchieremo tutti insieme: sarebbe bellissimo”. Il campione del mondo Lewis Hamilton svela, al termine del Gran Premio di Ungheria, quale sia la sua speranza nella lotta contro il razzismo che sta portando avanti.
Non basta inginocchiarsi una volta
Secondo il campione del mondo inglese servono maggiore coordinamento e partecipazione per la campagna antirazzismo che sta portando avanti nel mondo dei gran premi, Hamilton, ieri prima del via si è di nuovo inginocchiato, in segno di adesione alla campagna ‘BlackLivesMatter’ nata dopo la morte di George Floyd a Minneapolis. Altri 15 colleghi, che vestivano la maglietta con la scritta ‘End Racism’ lo hanno imitato, gli altri sono rimasti in piedi.
L’iridato ha affermato che a Budapest tutto sia stato fatto in fretta e furia e senza pianificazione, al punto che, secondo il pluricampione del mondo, non se ne sarebbe neppure parlato durante il briefing pre-gara: Hamilton ha riferito che il presidente dell’Assopiloti Grand Prix, Roman Grosjean, non lo ha ritenuto necessario: “Grosjean pensa che non sia importante e che inginocchiarsi una volta sia stato abbastanza e che non c’è bisogno di farlo ancora. Ma gli ho detto che il problema non scomparirà e che noi dobbiamo continuare a batterci. Questa volta nessuno ne ha parlato al briefing, ma Sebastian (Vettel n.d.r.) mi ha mandato un messaggio e siamo d’accordo che sia importante continuare a farlo” le parole del numero 44 della Mercedes.
Hamilton si è poi lamentato anche della frettolosità della cerimonia di premiazione, che non ha lasciato spazi per altre iniziative: “Appena sono uscito dalla mia vettura mi hanno detto di sbrigarmi perché non c’era molto tempo. Ma io ripeto che bisogna fare di più. I capi della Formula 1 hanno detto che vogliono battersi, ma c’è troppa fretta e invece serve che si coordino con noi. In Austria mi sono dato da fare con i miei colleghi, ho usato un sacco di energia per convincerne alcuni”. LEGGI TUTTO
BUDAPEST – Max Verstappen è soddisfatto del secondo posto conquistato al termine del Gran Premio d’Ungheria, in mezzo alle due Mercedes di Lewis Hamilton e Valtteri Bottas. “Non pensavo nemmeno di gareggiare e finire secondo è come una vittoria. L’incidente a 20 minuti dal via? Sono finito contro le barriere perdendo l’aderenza, non proprio quello che desideravo. Non so come abbiano fatto i meccanici a riparare questa vettura ma è stato davvero incredibile: mi soddisfa averli ripagati con questo secondo posto”, ha raccontato il pilota olandese della Red Bull riferendosi all’incidente avuto nel giro di ricognizione prima di posizionarsi in griglia.
Lotta con Bottas
“Il primo giro è stato cruciale, ho guadagnato posizioni e la macchina mi ha dato ottime sensazioni”. Infine sulla lotta con Bottas nel finale di gara: “Ho tenuto il passo perchè Bottas mi recuperava un secondo giro, ma qui inseguire è piuttosto complicato. Sono riuscito a tenerlo anche se nell’ultimo giro ho dovuto fare i conti con il traffico”. LEGGI TUTTO
MOGYORÓD – “Grosjean pensa che non sia importante e che inginocchiarsi una volta sia stato abbastanza e che non c’è bisogno di farlo ancora. Ma gli ho detto che il problema non scomparirà e che noi dobbiamo continuare a batterci”. Lewis Hamilton parla con toni accesi alla fine del Gran Premio di Ungheria riferendosi ai suoi colleghi.
Serve maggior partecipazione
Secondo il campione del mondo inglese servono maggiore coordinamento e partecipazione per la campagna antirazzismo che sta portando avanti nel mondo dei gran premi, Hamilton, ieri prima del via si è di nuovo inginocchiato, in segno di adesione alla campagna ‘BlackLivesMatter’ nata dopo la morte di George Floyd a Minneapolis. Altri 15 colleghi, che vestivano la maglietta con la scritta ‘End Racism’ lo hanno imitato, gli altri sono rimasti in piedi.
L’iridato ha affermato che a Budapest tutto sia stato fatto in fretta e furia e senza pianificazione, al punto che, secondo il pluricampione del mondo, non se ne sarebbe neppure parlato durante il briefing pre-gara: Hamilton ha riferito che il presidente dell’Assopiloti Grand Prix, Roman Grosjean, non lo ha ritenuto necessario: “Questa volta nessuno ne ha parlato al briefing, ma Sebastian (Vettel n.d.r.) mi ha mandato un messaggio e siamo d’accordo che sia importante continuare a farlo” le parole del numero 44 della Mercedes.
Hamilton si è poi lamentato anche della frettolosità della cerimonia di premiazione, che non ha lasciato spazi per altre iniziative: “Appena sono uscito dalla mia vettura mi hanno detto di sbrigarmi perché non c’era molto tempo. Ma io ripeto che bisogna fare di più. I capi della Formula 1 hanno detto che vogliono battersi, ma c’è troppa fretta e invece serve che si coordino con noi. In Austria mi sono dato da fare con i miei colleghi, ho usato un sacco di energia per convincerne alcuni”.Hamilton, nonostante tutto, continua a riporre però tanta fiducia nei suoi colleghi: “Il mio sogno è che siamo compatti e che prima dell’ultima gara ci inginocchieremo tutti insieme: sarebbe bellissimo”. LEGGI TUTTO
BUDAPEST – “Non pensavo nemmeno di gareggiare e finire secondo è come una vittoria”. Così Max Verstappen al termine del Gran Premio d’Ungheria concluso al secondo posto, in mezzo alle due Mercedes di Lewis Hamilton e Valtteri Bottas. “L’incidente a 20 minuti dal via? Sono finito contro le barriere perdendo l’aderenza, non proprio quello che desideravo. Non so come abbiano fatto i meccanici a riparare questa vettura ma è stato davvero incredibile: mi soddisfa averli ripagati con questo secondo posto”, ha raccontato il pilota olandese della Red Bull riferendosi all’incidente avuto nel giro di ricognizione prima di posizionarsi in griglia.
Lotta con Bottas
“Il primo giro è stato cruciale, ho guadagnato posizioni e la macchina mi ha dato ottime sensazioni”. Infine sulla lotta con Bottas nel finale di gara: “Ho tenuto il passo perchè Bottas mi recuperava un secondo giro, ma qui inseguire è piuttosto complicato. Sono riuscito a tenerlo anche se nell’ultimo giro ho dovuto fare i conti con il traffico”. LEGGI TUTTO
BUDAPEST – Valtteri Bottas non nasconde la delusione dopo il terzo posto conquistato al Gran Premio d’Ungheria, alle spalle dell’imprendibile compagno di squadra Lewis Hamilton, in testa per tutta la gara, e della Red Bull di Max Verstappen. “Onestamente per me è stata una gara abbastanza negativa: partendo dal secondo posto avevo l’obiettivo di vincere e invece ho perso troppo fin dalla partenza”.
Problema tecnico
Per il finlandese pesa un problema tecnico al via del GP: “Sullo schermo mi si è accesa una luce poi dopo poco si è spenta e nel reagire ho perso tanto tempo. Ho perso tantissime posizioni e tutto ciò ha reso la mia gara complicata anche se alla fine sono arrivato vicino a Verstappen”. Sulla prossima tappa: “A Silverstone probabilmente andremo molto forte: è un circuito che mi piace ma dobbiamo imparare ancora tanto”, ha concluso. LEGGI TUTTO
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